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Caro bollette, aumenti che colpiscono tutti
DI M. NATALIA MARQUESINI
Dai telegiornali alla carta stampata ai social si fa un gran parlare di caro bollette, inflazione e rincari. Tra le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese e i ristoratori e commercianti (tra i primi a denunciare gli spropositati aumenti delle bollette energetiche) anche le parrocchie si trovano di fronte a un’impennata delle uscite. «Le bollette hanno visto una media di aumento del 250% in tutte le realtà della diocesi di Macerata – ci racconta l’economo diocesano Antimo Gambardella –; spese a cui parroci e sacerdoti stanno provvedendo attraverso le proprie entrate personali, cioè quel poco che percepiscono dall’Ufficio di sostentamento clero».
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In attesa che arrivi qualche sostegno dalla politica come il blocco dei prezzi o il contributo previsto dalla Cei (vedi box a fianco, ndr) le parrocchie cercano di limitare le spese attraverso alcuni espedienti. In diverse parrocchie le celebrazioni feriali, che vedono solitamente la presenza di un numero ridotto di fedeli, vengono svolte in cappelline più piccole, che richiedono un minor dispendio energetico; purtroppo non tutte hanno a disposizione spazi più contenuti e questo preoccupa diversi parroci che sanno che con l’imminente arrivo della stagione invernale dovranno per forza mettere in funzione il sistema di riscaldamento dell’intera chiesa.
Qualcuno sta anche valutando la possibilità di privarsi del tradizionale rintocco delle campa-
FONDO SOLIDARIETÀ
Dalla Cei un sostegno concreto ne e di spegnere i campanili che sono ormai quasi tutti dotati di complessi sistemi elettronici. L’attenzione al risparmio passa anche dalla scelta del fornitore energetico e in questo particolare momento avere a disposizione qualcuno che tiene sotto controllo i mercati e i vari contratti energetici fa la differenza: «In questo campo ci aiuta moltissimo Giorgio Bonfigli, fino a poco tempo fa economo della Diocesi: lui si tiene sempre informato sulle opportunità di risparmio offrendo sia alla Diocesi che alle parrocchie i contatti e le opportunità di cambiare contratto in base alle esigenze o a offerte vantaggiose». Oltre alle chiese, diverse sono le strutture ecclesiastiche che devo-
«Un Fondo di solidarietà a favore delle diocesi per contrastare l’aumento dei costi dell’energia». È una delle iniziative del Consiglio episcopale permanente a sostegno delle diocesi. In questo particolare frangente storico e sempre nella prospettiva sinodale, è stata approvata la creazione di un Fondo di solidarietà a sostegno delle diocesi per contrastare l’aumento dei costi dell’energia. La somma – 10 milioni di euro – sarà assegnata alle singole diocesi secondo il metodo di ripartizione dell’8×1000 e, dunque, attraverso una quota fissa per ciascuna diocesi e una variabile in base alla popolazione. Il contributo sarà finalizzato a mettere in atto una riduzione dei consumi e a realizzare progetti di efficientamento energetico. (M.N.M.)
A confronto i media ecclesiali

Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) riunisce le testate locali di informazione cattolica, una volta esclusivamente cartacee, oggi distribuite sui molti media dell’era digitale.
Nelle Marche fanno riferimento alla Fisc sia settimanali cartacei che testate online, oltre a radio, tv e anche webtv. I responsabili di otto diocesi si sono incontrati a Macerata lo scorso 6 ottobre col vescovo Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza episcopale marchigiana, su invito del delegato regionale Simone Incicco, per un confronto sullo stato di salute e sulle prospettive dell’informazione locale ecclesiale.
Per felice coincidenza il 6 ottobre (che è anche la data di nascita di padre Matteo Ricci) era l’anniversario del primo numero di Emmaus, la testata della nostra diocesi apparsa nel 1986: naturale quindi – e doveroso – iniziare l’incon-
Europa-Cina, due eventi a Macerata
tro col ricordo e con la preghiera per il compianto don Luigi Taliani, per decenni attivo nella Fisc. Il vescovo Marconi ha sottolineato che la globalità della comunicazione impone anche alla comunicazione religiosa di integrarsi nelle strutture e nel lavoro, perché l’alternativa è la morte. «I piccoli devono fare rete. Non cancellare ciò che caratterizza, non appiattire le identità, ma fare rete conservando e sviluppando la ca- pacità di dialogare col territorio». È’ intervenuto online Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate e già presidente nazionale Fisc, il quale ha descritto l’unificazione avvenuta tra il suo settimanale e quelli delle diocesi di Faenza e Ravenna, in cui si è avuto cura di salvaguardare spazi di autonomia e la presenza sul territorio: «Lavorare assieme arricchisce il risultato». La varietà delle situazioni marchigiane, sia generali che specificamente dei media, pone difficoltà a prospettive di integrazione, ma, come ha rilevato il direttore di “Presenza” della diocesi di Ancona, Marino Cesaroni, «conviene arrivare all’unità per volontà piuttosto che per necessità». Un primo passo potrebbe essere la collaborazione in materia di raccolta pubblicitaria. L’incontro ha sicuramente contribuito a far tornare di attualità l’«obiettivo di “fare sistema”». (P.Chin.) no affrontare dispendiosi consumi energetici; una su tutti la casa di ospitalità Domus San Giuliano che occupa gli spazi dell’ex seminario diocesano. «Anche in questo caso i costi energetici sono aumentati almeno del 250% e ciò che preoccupa maggiormente è che siamo ancora a un bilancio parziale che riguarda solo i primi 8 mesi dell’anno». Una situazione insomma particolarmente incerta che tiene tutti in allerta e che arriva in un periodo storico in cui le offerte dei fedeli, già prima di questi aumenti, non erano sempre sufficienti a coprire i costi della vita parrocchiale, ma che non abbatte l’animo di una comunità in cammino che sa affidarsi alla Provvidenza.
Doppio appuntamento interculturale a Macerata grazie al Centro Studi Li Madou e al China-Zentrum di Sankt Augustin. È iniziato lunedì e si concluderà domani alla Domus San Giuliano, infatti, l’Incontro congregazionale dei sacerdoti cinesi in Europa. A seguire, giovedì 20 ottobre, sempre nel capoluogo e alla Domus (a eccezione di una tappa al Santuario di Loreto) si svolgerà il XV Simposio per i giovani studenti cinesi in Europa. Due iniziative di elevato spessore nel segno di padre Matteo Ricci, con la partecipazione del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, commentate da uno dei principali promotori, don Giovanni Battista Sun: «Da oltre un anno lavoravamo all’organizzazione di questi grandi convegni internazionali – ha detto –, il primo dedicato alla pastorale, il secondo più accademico, incentrato sull’evangelizzazione in Cina, resi possibili dalla collaborazione tra il nostro Centro Studi e il China-Zentrum. Al primo evento abbiamo invitato tutti i cappellani cattolici presenti in Europa, circa una quarantina – ha aggiunto don Giovanni Battista –, era da tanti anni che non si organizzava un convegno di questo livello, un vero e proprio scambio di esperienze tra comunità cristiane con la speranza che nel prossimo futuro si possa sempre più lavorare in sinergia». Più accademico, altresì, seguendo le parole del sacerdote, l’appuntamento del 20 ottobre col Simposio per i giovani studenti cinesi: «Ogni anno organizziamo un appuntamento simile, ma nel 2022 ci saranno più partecipanti, circa una settantina, tra professori, ricercatori e dottorandi – ha spiegato –, personalità che arriveranno da tutta Europa e si confronteranno sul tema dell’evangelizzazione. Come sappiamo, in Cina ci sono numerosi nuovi fedeli, nonostante le note difficoltà. La Chiesa vuole far fronte a questa sfida e il nostro obiettivo è quello di superare queste problematiche con l’educazione e la preparazione dei catechisti e dei sacerdoti». Al Simposio parteciperanno almeno diciotto relatori ed è prevista la presenza di numerose autorità: «Ogni giorno celebreremo l’Eucaristia; compieremo inoltre un pellegrinaggio a Loreto, alla Santa Casa, per pregare la nostra Madre Celeste –ha sottolineato don Giovanni Battista –, infine, una parte degli incontri si svolgeranno al Seminario Redemptoris Mater di Macerata».

Andrea Mozzoni
Tolentino: Ordinazione presbiterale il 31 ottobre per un Agostiniano piuto gli studi di teologia e preso i voti. È stato poi trasferito a Tor Bella Monaca (Roma) nella Parrocchia di Santa Rita dove gli è stato conferito il diaconato. Da luglio 2022 vive nella comunità di Tolentino dove diventerà sacerdote. Sarà una figura importante nella vita della comunità agostiniana di Tolentino che attualmente comprende otto frati; in particolare si occuperà dell’accoglienza dei giovani e delle famiglie per le convivenze in convento, inoltre ricoprirà anche il ruolo di economo della comunità guidata dal priore padre Gabriele Pedicino.

Originario di Nuoro, Giuseppe Arippa degli Agostiniani diventerà sacerdote il prossimo 31 ottobre con l’ordinazione presbiterale, celebrata dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, in programma nella Basilica di San Nicola a Tolentino . Ha conosciuto gli Agostiniani tramite le suore di clausura di Lecceto (Siena); qui in un momento di “scombussolamento interiore” a 29 anni, ha percepito la chiamata e iniziato un periodo di discernimento vocazionale. Ha quindi fatto la prima esperienza a Tolentino, compiuto varie fasi di studio ed è stato prima trasferito a Viterbo, dove ha com-

Tiberi
Tiziana