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Un nuovo direttivo a servizio della Caritas
DI ELISA MERLINI
LaCaritas diocesana dopo quattro anni di percorso con il diacono Lorenzo Cerquetella, dal primo settembre scorso ha cominciato il nuovo anno pastorale con la nomina di un nuovo direttivo. Il vescovo Nazzareno Marconi ha riconfermando il diacono Franco Berardi come vicedirettore e don Roberto D’Annibale come assistente spirituale, ha introdotto i diaconi Denis Marini e Andrea Marinozzi con gli incarichi rispettivamente di direttore e segretario.
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Denis Marini, responsabile di una Casa di famiglia dell’Associazione comunità Papa Giovanni XXIII e coordinatore di alcune cooperative sociali, ha accolto questa chiamata nel suo cammino vocazionale in piena obbedienza e in spirito di collaborazione con la Chiesa locale e con il vescovo. Mettersi a servizio nella pastorale della Carità sarà per lui e per tutto l’Ufficio diocesano l’impegno a farsi determinare dall’incontro con i poveri e ripartire da loro per realizzare azioni concrete che sostengano le loro vite. L’incontro che interpella le nostre vite sarà il centro del mandato per tornare a servire Dio dagli ultimi.
Le povertà del territorio sono molteplici; tante sono note, come il disagio sociale del post-Covid che coinvolge giovani e anziani, le varie forme di povertà del reddito, delle famiglie e della gestione della vita. Altre povertà sono più nascoste, come l’esclusione per differenze sociali o il sentirsi non “adeguati” agli standard del mondo.
Oggi è difficile riconoscere e accettare le fragilità della nostra epoca contemporanea, perché l’era che viviamo non sempre ci permette di essere accoglienti sia con noi stessi sia dell’altro. Il mandato che il Vescovo ha affidato alla Caritas è quello di essere “antenne del territorio”, di andare a conoscere ed ascoltare i territori e le persone più nascoste della diocesi per far sì che questi incontri possano generare processi di creatività evangelica. Questo ovviamente non potrà essere realizzato solo dalla Caritas diocesana e dai suoi operatori, ma insieme a tutte le persone che vivono nelle nostre comunità. Questo processo di ascolto e incontro, che è già iniziato incontrando alcuni consigli pastorali, continuerà nella fase di discernimento nel nuovo anno solare per aver dal prossimo anno pastorale gesti concreti da realizzare. Nella costruzione di progetti tangibili non è coinvolta solo la Chiesa, ma saranno interpellate tutte le istituzioni, associazioni e imprese perché solo insieme, con lo specifico di ognuno, si potrà veramente essere sostegno.