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Arte moderna nel segno di Pannaggi

C’è un filo ideale a Macerata, che unisce il Museo del Novecento di Palazzo Ricci e i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi. Ad unire le due raccolte d’arte, oltre a centinaia di capolavori, che, integrandosi reciprocamente, offrono un vasto panorama dell’arte italiana, c’è Ivo Pannaggi (19011981), l’artista maceratese del secolo scorso più noto in Italia e all’estero. Di lui la galleria d’arte della Fondazione Carima conta una dozzina di opere, tra cui i famosi dipinti “Treno in corsa” e “Il giocatore di bocce”, mentre nella sede museale del Comune c’è un’intera sala a lui dedicata. Le imminenti festività natalizie, di fine anno e d’inizio del nuovo, possono rappresentare un’occasione propizia per visitare entrambi i musei, che in queste settimane – oltre alle loro collezioni permanenti – offrono due mostre temporanee, appena inaugurate, che si aggiun-

A Macerata, dopo 25 anni di chiusura, per i sismi del 1997 e del 2016, rivive l’edificio sacro che fu dei Gesuiti. Fino al recupero del Duomo di San Giuliano, sarà cattedra del vescovo gono a quella – anch’essa temporanea – dedicata a Carlo Crivelli, di cui Emmaus ha scritto nel numero di ottobre. Nelle sale a piano terra di Palazzo Ricci è visitabile (il sabato e nei giorni festivi) “Altri luoghi. Viaggio nel patrimonio nascosto”, dove il curatore Roberto Cresti ha raccolto una quarantina di opere, gran parte delle quali mai esposte prima. Tra queste spicca un nutrito corpus di dipinti del pittore maceratese Arnolfo Angelo Crucianelli (1910 –1991), che in gioventù lavorò con il padre ad alcune decorazioni interne della Cattedrale di San Giuliano e poi dagli anni Cinquanta operò a lungo come restauratore in Vaticano.

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Tra gli artisti presenti in questa mostra figurano diversi importanti nomi della pittura e della scultura: Massimo Campigli, Salvatore Fiume, Michele Cascella, Umberto Mastroianni, Mino Maccari, Sirio Reali, Primo Conti e Luigi Bar- tolini, che ispirò a Vittorio De Sica il celebre film “Ladri di biciclette”.

A Palazzo Buonaccorsi, invece, si può visitare fino al 26 febbraio “Metamorphosis”, la mostra di Paola Tassetti, artista di Civitanova Alta, diplomata al liceo artistico di Macerata e laureata in Architettura con specializzazione in ricerca sul paesaggio italiano, vincitrice quest’anno del Premio Pannaggi, riservato ad artisti marchigiani emergenti under 40. Le opere esposte nella mostra a cura di Paola Ballesi, comprendono arazzi, tele e installazioni che sviluppano un tema caro all’artista civitanovese, la quale, ispirandosi alle cinquecentesche tavole anatomiche del medico Andrea Vesàlio, affronta l’inevitabile mutamento prodotto dallo scorrere del tempo, attraverso una suggestiva contaminazione pittorica tra l’umano, il mondo animale e il mondo vegetale.(Ale.Fel.)

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