Speciale Esame di Stato

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Colloquio orale Mappe interdisciplinari Figure femminili del Novecento Prova scritta SPECIALE ESAME DI STATO Cinzia Andrilli Il piacere di apprendere Gruppo Editoriale ELi Percorsi di Italiano per la preparazione all’esame orale e scritto Scuola Secondaria di Primo Grado

SPECIALE ESAME DI STATO

Percorsi di Italiano per la preparazione all’esame orale e scritto Scuola Secondaria di Primo Grado

Cinzia Andrilli Il piacere di apprendere

UGO FOSCOLO CAMILLE CLAUDEL

passioni dell’anima

MANZONI MADAME

STAËL

passione

GIACOMO LEOPARDI VIRGINIA WOOLF

ricerca della felicità

GIOSUÈ CARDUCCI MARGHERITA DI SAVOIA

natura

Vero

6. GIOVANNI PASCOLI BERTHE MORISOT

descrizione della natura. Simboli e colori

7. GABRIELE D’ANNUNZIO ELEONORA DUSE

Decadentismo

storia, politica e arte

8. ITALO SVEVO HANNAH ARENDT

L’inettitudine: l’incapacità di vivere e di agire

9. LUIGI PIRANDELLO ALDA MERINI

pazzia e la follia

10. FUTURISMO E MARINETTI VALENTINE DE SAINT-POINT

Avanguardie

Cinzia Andrilli

Esame

Responsabile editoriale: Beatrice Loreti

Art director: Marco Mercatali Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione: Gruppo Eli Illustrazioni: Giulia Tomai Foto: Shutterstock

La parte dell’Appendice con le TRACCE PER L’ESAME è a cura di Marco Colombo e Giovanni Lucchetti.

© 2022 La Spiga Edizioni

Brecce, 100 – Loreto tel. 071 750

info@elilaspigaedizioni.it www.gruppoeli.it Stampato in Italia presso Tecnostampa Pigini Group Printing Division Loreto - Trevi 22.83.381.0 ISBN 978-88-468-4331-9

11. GIUSEPPE UNGARETTI LALLA ROMANO

102 Il valore delle parole: finestre o muri

12. SALVATORE QUASIMODO SIBILLA ALERAMO 112 I poeti cambiano il mondo

13. EUGENIO MONTALE NATALIA GINZBURG 120 I totalitarismi

14. PIERPAOLO PASOLINI ELSA MORANTE

Il Neorealismo

LA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonchè per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

Le fotocopie non autorizzate sono illegali. Tutti i diritti riservati.

È vietata la riproduzione totale o parziale così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore. Il presente volume è stato realizzato nel pieno rispetto degli standard qualitativi sulla parità di genere.

INDICE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
Speciale
di Stato
Via
701
PREMESSA ............................. 3 INTRODUZIONE 5 1.
6 Le
2. ALESSANDRO
DE
14 La
politica 3.
24 La
4.
34 Intellettuali e politica 5. GIOVANNI VERGA GRAZIA DELEDDA 42 La
dell’uomo tra
e Reale
............... 52 La
62 L’epoca del
tra
74
86 La
96 Le
..............
132
144

La Letteratura: un confronto impietoso col presente

Siamo negli anni della narrazione multimediale e la sfida è quella di coinvolgere gli alunni, a partire dal primo ciclo di istruzione, nello stu dio della letteratura; è sicuramente un discorso complesso ma l’obiet tivo reale è far capire agli studenti che nella letteratura si sta parlando di loro, è qualcosa che li riguarda come uomo e donna, come persona. Uno degli scopi principali dei testi letterari è l’educazione ai sentimenti, alla riflessione, alla tolleranza, alla formazione del senso critico e civile. Senza la letteratura il mondo vivrebbe nella barbarie. La prima educa zione è l’educazione alla bellezza: l’uomo è l’unica creatura in grado di cogliere la bellezza che ci circonda; dobbiamo scommettere sul potere della bellezza che conquista e avvince e se non si insegna agli studenti a coltivare la propria anima, la propria interiorità, non riusciremo mai a farli appassionare alla letteratura.

L’insegnamento della letteratura dovrebbe guardare al presente e stu diarla non dovrebbe significare solo imparare date, figure retoriche, vita, opere di un autore e leggere i testi. Esistono insegnanti appassionati capaci di conquistare l’attenzione degli studenti, al di là dei programmi ministeriali, ed esistono studenti entusiasti, curiosi, partecipa tivi, propositivi. Nelle scuole oggi c’è un problema di tempo, di direttive e di programmi curricolari. Al di là di ogni premessa, pare esserci un problema generalizzato nell’insegnamento della letteratura che affonda le sue radici in anni e anni di norme didattiche e tecnicismi presenti in tanti manuali infarciti di commenti pedanti ed esercizi meccanici. Sicuramente la conoscenza dell’insieme di formule o norme è utile, se non fondamentale, per un corretto studio dei testi letterari; ma il pro blema sorge quando tutto questo diventa la priorità rispetto al portare nel presente le autrici e gli autori. Un immobilismo che dovrebbe aprirsi al cambiamento per entrare nel mondo dei ragazzi e interessarli alla letteratura, non con l’imposizione ma con l’attrazione, la fascinazione. La scelta di inserire determinati autori dell’Ottocento e del Novecento

3 PREMESSA

La scelta di inserire determinati autori dell’Ottocento e del Novecento rientra nel rispetto di un canone letterario la cui oggettività altro non è che il prodotto di una selezione avvenuta nel tempo. Una scelta che appartiene a una tradizione atavica, che spesso docenti e dirigenti temono di sovvertire o modificare, come se venisse toccata la sacralità di un qualcosa di intoccabile. Gli stessi autori del Novecento a stento ven gono menzionati o affrontati, se non in pochi casi. La contemporaneità praticamente non è pervenuta.

Il Novecento, in particolare, è ricco di donne scrittrici e donne poetesse che hanno svelato la propria interiorità, difeso i loro diritti quando nessuno ne parlava, vissuto e raccontato la guerra come nessuno mai; eppure le uniche donne considerate degne di entrare nel canone sono state Elsa Morante e Natalia Ginzburg. Mentre altre, da Sibilla Alera mo ad Alda Merini, sono rimaste figure impalpabili, fantasmi indegni di entrare nel pantheon dei grandi autori. Senza togliere spazio agli autori imprescindibili, forse letture diverse, meno canoniche, più attuali e vi cine al mondo dei ragazzi, potrebbero stimolarli maggiormente. Magari alcuni mostri sacri potrebbero essere trattati diversamente.

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PREMESSA

Gli esami, si sa, non finiscono mai.

Quelli conclusivi del primo ciclo di istru zione, più comunemente conosciuti come esami di terza media (la classe terza della scuola secondaria di primo grado), non sono solo la conclusione di un ciclo sco lastico che vi porterà alle scuole superiori, ma rappresentano anche la prima volta in cui vi confronterete con un esame ufficiale e molto articolato.

Il volume Speciale Esame di Stato vuole essere un supporto, un suggerimento, una strada nuova mai percorsa, per voi che do vrete affrontare i primi veri esami della vo stra vita.

Attraverso un percorso cronologico che va dall’Ottocento ai primi del Novecento, dal periodo Neoclassico al Neorealismo, i protagonisti, scrittori e poeti, verranno presentati all’interno di uno scenario par ticolare, un percorso interdisciplinare che prevede collegamenti con argomenti nuovi, o meglio affrontati in modo nuovo, che ben si innestano nelle tematiche riguardanti l’Educazione civica e in modo particolare in quelle trattate negli articoli fondamenta li dall’Agenda 2030.

A tale proposito una menzione merita l’O biettivo 5 dell’Agenda 2030 dal qua le abbiamo tratto spunto per impostare i percorsi interdisciplinari che troverete in questo Speciale:

L’Obiettivo 5 mira a ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze (compresa l’abolizione dei matri moni forzati e precoci) e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione”.

Negli anni ci siamo resi conto che nei libri di scuola mancano le donne perché perma ne una impostazione della letteratura lon

tana dalla parità di genere e basata esclusi vamente su un tipo di cultura patriarcale, prettamente maschile. L’esame finale di un ciclo scolastico non deve rappresentare an cora un rituale trito e ritrito, ma deve pun tare soprattutto sull’affermazione dei tempi moderni, della cultura attuale e di un pensiero giovane, originale e attinente ai pro blemi sociali che ci riguardano. Intellettuali donne, scienziate, scrittrici, artiste, addirit tura premi Nobel non vengono nemmeno citate nei testi scolastici. Eppure ce ne sono e ce ne sono state tantissime! Da Saffo a Emily Bronte, da Virginia Woolf a Alda Me rini. E ancora scienziate, matematiche come Ipazia, vissuta nel IV secolo, che anticipò il pensiero di Galileo, uccisa in modo orribi le da una folla di cristiani inferociti perché difendeva la propria libertà di pensiero e di azione; o le nostre Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Samanta Cristoforetti… e l’elenco prosegue.

Partendo da questi presupposti, la nostra intenzione è quella di dare l’avvio a un pro getto-percorso inusuale, nuovo, coraggio so: gli autori saranno inseriti in un contesto moderno con richiami a scrittrici, artiste, pittrici, contemporanee o vicine per tema tiche o tempi storici, ma anche a donne comuni che hanno fatto la Storia dando un contributo eccezionale, come le crocerossi ne o le partigiane.

Le condizioni per migliorare ci sono. Qualche passo in avanti è stato fatto negli ultimi anni, ma è ancora troppo poco per poter parlare di parità di genere nei libri di testo scolastici. Uno di questi passi lo faremo noi cercando, nel rispetto di tut ti, di indirizzare alunni e alunne verso un progetto di esame che sia il più possibile vicino alle reali istanze sociali e culturali degli adolescenti di oggi. E della società in divenire.

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INTRODUZIONE

1CAMILLE CLAUDEL Le passioni dell’anima

Ugo Foscolo

(1778 - 1827)

Un poeta irrequieto

E mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier che entro mi rugge.

Scrittore a cavallo di due secoli e di diverse correnti letterarie, Ugo Foscolo, abbraccia valori del Neoclassicismo, come l’ammirazione per i classici e i miti greci e romani (Le Odi sono il maggior riferi mento) e allo stesso tempo diversi elementi del Romanticismo, come l’in quietudine, la passione politica e la tempesta interiore (temi che si ritro vano tutti ne Le ultime lettere di Jacopo Ortis). Infine la sua fiducia nelle scienze e nelle nuove tecnologie lo avvicinano all’Illuminismo.

Precursore dei tempi moderni, entra in scena nella storia della politica e della letteratura italiana pre-risorgimentale seguendo le orme del suo amatissimo maestro Vittorio Alfieri. Nato a Zante nel 1778 da padre vene ziano, medico di vascello, morto prematuramente e da madre greca, è uno scrittore versatile e poliedrico, anticipatore della nostra contemporaneità; strenuo difensore dell’autonomia dell’artista e dell’individualismo, ha fatto della propria vita un’opera d’arte: tutti i suoi scritti hanno connotati forte mente autobiografici, riproducono l’autore nelle sue infinite varianti.

Ugo Foscolo rappresenta il giovane ribelle che si lancia in battaglia seguendo il suo ideale. La letteratura, i suoi scritti, non sono un rifugio ma un’arma, spesso affilatissima, con la quale colpisce i suoi nemici. La sua vita è ricca di colpi di scena, esperienze forti che hanno come fine ultimo la libertà come bene assoluto. Proverà dapprima la carriera militare, poi

6 UGO FOSCOLO E
CAPITOLO

deluso, sceglierà di viaggiare. La sua vita sarà contrassegnata infatti da un continuo vagare, dallo spostarsi da un paese all’altro, figlio di una terra pri gioniera. Avrà sempre una dedizione verso Napoleone di cui rimarrà un grande ammiratore, fino alla delusione dopo il trattato di Campoformio. Attaccherà spesso gli ambienti aristocratici e riserverà invettive contro i suoi contemporanei dimostrando una curiosità e una competenza politi ca inusitate. La libertà individuale e la libertà di una patria sempre tradita è la chimera che Foscolo perseguirà inutilmente per tutta la vita. Il senso di non appartenenza a un luogo e le turbolenze dell’anima sono solo alcu ni dei temi che si trovano nelle sue opere. La sua nazionalità greco-vene ziana lo porterà a sentirsi senza patria. La scelta dell’esilio sarà un punto cardine delle sue opere e della sua vita.

Un’esistenza fatta di dissolutezze e sperperi porterà Ugo Foscolo al fallimento economico. Nella sua breve vita ha avuto numerosi amori, te stimoniati dai tanti sonetti dedicati a svariate donne e dal suo epistolario. Ma la donna da lui più amata sarà l’inglese Fanny Emerytt, sposata, dalla quale avrà la sua unica figlia Floriana, riconosciuta in tarda età; sarà lei che gli starà vicino e lo accudirà fino alla morte.

La sua opera e la sua scrittura non guardano solo al passato, ai classici, ma sono frutto di sperimentazioni, tentativi, ricerche, interpretazioni riviste in chiave “europea”. Quando si stabilì a Venezia, la città lagunare era una delle grandi capitali europee dell’arte e della cultura; frequen tando salotti come quello del la contessa Isabella Teotochi Albrizzi, ebbe a conoscere opere e scrittori di altri paesi, come Cervantes, Voltaire, Sha kespeare o il poeta sepolcrale tedesco Zachariae, che lo ispirò per la stesura de I Sepolcri. La sua formazione risentirà positivamente di tutti gli stu di e di questi proficui incontri letterari, la cui eco emergerà nelle sue opere. La sua passione e la curiosità verso i suoi contemporanei lo porteranno a un confronto con sé stesso che sarà di conforto, una volta esule in Inghilterra, quando l’immersione nel quotidiano e nella solitudine diventerà a tratti insopportabile.

7 CAPITOLO 1UGO FOSCOLO E CAMILLE CLAUDEL
Tomba monumentale di Ugo Foscolo di Antonio Berti, 1937. Basilica di Santa Croce, Firenze.

Ossessionato dall’idea di essere dimenticato dopo la sua morte, farà della scrittura il mezzo per diventare eterno; è stato uno scrittore proli fico, particolarmente produttivo, perché ciò significava lasciare tracce di sé. La poesia era l’unico strumento che poteva rendere immortali. Tut tavia, dietro quell’irrequietezza si nascondeva solo il grande desiderio di trovare l’armonia, la pace e l’equilibrio che solo la poesia è stata in grado di dargli.

Muore a Londra, nel villaggio di Turnham Green, il 10 settembre 1827, quando ha solo 49 anni. Le sue ceneri sono state riportate in Italia, dopo l’unità nazionale, e riposano nella basilica di Santa Croce a Firenze.

FOCUS

Neoclassicismo: corrente artistica legata soprattutto all’ammirazione per la letteratura e l’arte classica che diventano esempi di perfezione; si predilige la bellezza formale e l’eleganza della poesia.

Romanticismo: movimento letterario, artistico e culturale che esalta caratteri quali il sentimento, la fantasia, la spontaneità, la soggettività, ma anche l’inquietudine, il fascino del male e del mistero.

Illuminismo: movimento filosofico e culturale che crede nell’inarrestabile progresso dell’umanità, affermando l’uso della ragione come solo criterio di conoscenza e di verità.

Trattato di Campoformio: nel 1797 il trattato segnò la fine della Repubblica di Venezia. Previde infatti la cessione da parte dei francesi di Venezia all’Austria. Il trattato rappresentò la vittoria della prima campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte e fu firmato a Campoformido, comune del Friuli alle porte di Udine.

OPERE

PROSE:

Le ultime lettere di Jacopo Ortis (1802), romanzo epistolare che comprende temi politici, amorosi, esistenziali.

POESIE:

A Luigia Pallavicini caduta da cavallo (1800)

All’amica risanata (1803)

Dei S epolcri (1807) , carme composto da 295 en decasillabi sciolti, scritto da Foscolo in risposta al poemetto I cimiteri dell’amico Ippolito Pindemonte.

La poesia si ispira all’editto napoleonico di SaintCloud, esteso in Italia nel 1806, che aveva generato diverse polemiche. L’editto imponeva la dislocazione dei cimiteri al di fuori dei centri urbani e sollecitava l’anonimato delle tombe.

Le Grazie (1827) , poemetto didascalico, rimasto incompiuto, dedicato allo scultore Antonio Cano va, che stava lavorando in quegli anni alla scultura

Le tre Grazie Diviso in tre inni, narra il mito di Vene re, dea dell’amore, Vesta, dea del focolare domestico e Pallade, dea dell’ingegno, condotte sulla terra per donare all’umanità bellezza e armonia. All’apparire delle dee, gli uomini, che vivano allo stato selvaggio, impararono i valori della compassione, dell’ospitali tà, della gentilezza.

TRAGEDIE:

Tieste (1797, prima rappresentazione), di argomento mitologico.

Ajace (1811, prima rappresentazione), di argomento mitologico.

Ricciarda (1813, prima rappresentazione) , di argo mento medievale.

TRADUZIONI:

L’Iliade, rimasta incompiuta.

8 CAPITOLO 1 UGO FOSCOLO E CAMILLE CLAUDEL
LE

Alla sera

Alla sera è il primo di dodici sonetti pubblicati nel 1803 da Foscolo. Composta da quattordici versi endecasillabi, la poesia parla della sera, che è per il poeta il momento più bello della giornata, in cui ci si riposa dalle fatiche quotidiane. Foscolo riflette quindi sulla morte, che, come la sera, è una promessa di pace: tutti gli affanni di una vita tribolata si annullano dolcemente e per sempre.

Parafrasi

Forse perché della fatal quïete Tu sei l’immago a me sì cara, vieni, O Sera! E quando ti corteggian liete Le nubi estive e i zeffiri sereni,

5 E quando dal nevoso aere inquiete Tenebre, e lunghe, all’universo meni, Sempre scendi invocata, e le secrete Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme

10 Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge Questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure, onde meco egli si strugge; E mentre io guardo la tua pace, dorme Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.

Forse perché tu sei l’immagine della quiete voluta dal fato, a me giungi così gradita, Sera! Sia quando le nubi estive e gli zefiri sereni ti accarezzano dolcemente,

sia quando dal cielo nevoso porti sulla terra tenebre lunghe e inquiete, sempre scendi invocata, e le vie nascoste del mio cuore governi soavemente.

Mi fai vagare con il pensiero sulle orme che conducono al nulla eterno [la morte]; e intanto fugge questo tempo malvagio, e con lui se ne vanno le schiere

delle ansie, nelle quali esso si distrugge con me; e mentre contemplo la tua pace, si placa quello spirito guerriero che in me ruggisce.

9 CAPITOLO 1UGO FOSCOLO E CAMILLE CLAUDEL
Tramonto a Venezia di Claude Monet, 1908. National Museum of Wales.

Le ultime lettere di Jacopo Ortis

Il brano riproduce l’inizio e la conclusione della lettera in cui Jacopo Ortis, protagonista del ro manzo, scrive all’amico Lorenzo dei sentimenti provati dopo che Teresa, la giovane amante del protagonista, l’ha baciato. Jacopo, estasiato, vede la realtà trasformarsi davanti ai suoi occhi: tutto diventa più bello, più colorato. Nonostante la ragione, personificata nella lettera da un filosofo, ritiene che i sentimenti d’amore siano illusioni, Jacopo afferma la loro necessità: senza l’amore non può vivere.

15 maggio

Dopo quel bacio io son fatto divino. Le mie idee sono più alte e ridenti, il mio aspet to più gajo, il mio cuore più compassionevole. Mi pare che tutto s’abbellisca a’ miei sguardi; il lamentar degli augelli, e il bisbiglio de’ zefiri fra le frondi son oggi più soavi che mai; le piante si fecondano, e i fiori si colorano sotto a’ miei piedi; non fuggo più gli uomini, e tutta la Natura mi sembra mia. Il mio ingegno è tutto bellezza e armonia. Se dovessi scolpire o dipingere la Beltà, io, sdegnando ogni modello terreno, la troverei nella mia immaginazione. O Amore! Le arti belle sono tue figlie; tu primo hai guidato su la terra la sacra poesia, solo alimento degli animali generosi che tramandano dalla soli tudine i loro canti sovrumani sino alle più tarde generazioni, spronandole con le voci e co’ pensieri spirati dal cielo ad altissime imprese: tu raccendi ne’ nostri petti la sola vera virtù utile a’ mortali, la Pietà, per cui sorride talvolta il labbro dell’infelice condannato ai sospiri: e per te rivive sempre il piacere fecondatore degli esseri, senza del quale tutto sarebbe caos e morte. Se tu fuggissi, la Terra diverrebbe ingrata; gli animali, nemici fra loro; il sole, foco malefico; e il Mondo, pianto, terrore e distruzione universale. [...] “Illusioni!” grida il filosofo. “Or non è tutto illusione? Tutto! Beati gli antichi che si credeano degni de’ baci delle immortali dive del cielo; che sacrificavano alla Bellezza e alle Grazie; che diffondevano lo splendore della divinità sulle imperfezioni dell’uomo, e che trovavano il bello e il vero accarezzando gli idoli della loro fantasia! Illusioni! Ma intanto senza di esse io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancora di più) nella rigida e nojosa indolenza: e se questo cuore non vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e lo caccerò come un servo infedele.

10 CAPITOLO 1 UGO FOSCOLO E CAMILLE CLAUDEL Le passioni dell’anima

Camille Claudel (1864 - 1943)

Tra amore, arte e follia

Sono caduta nell’abisso. Vivo in un mondo così strano, così estraneo. Del sogno che fu la mia vita, questo è l’incubo.

Camille credeva nell’impossibile, ovvero diventare scultrice affermata in un momento storico in cui le donne non erano nemme no ammesse ai corsi di arte. Ma per gli strani casi della vita, riuscì a iscriversi a una scuola d’arte poco conosciuta che le darà l’oppor tunità di conoscere Auguste Rodin. Prima di sancire il suo legame con Rodin, al tempo della loro conoscenza già scultore affermato, Camille era un’artista formata e, a partire dal 1888 con l’apertura dello studio in comune, divenne definitivamente sua collega, collaboratrice e amante.

Camille era abile e Rodin si fidava di lei: preparava l’argilla, il gesso e le armature, scolpiva e modellava le mani e i piedi dei soggetti sculto rei. Da quel momento le opere che realizzarono insieme sembravano la rappresentazione del loro tormentato amore. Dalle varie fasi della sua avventura artistica emerge una sensibilità acutissima e l’assoluta moder nità del linguaggio espressivo delle sue sculture. Due i suoi grandi capo lavori: L’età matura, dove traspare il dolore per la separazione da Rodin e L’implorante, opera dall’estrema forza espressiva e drammatica. Dentro di lei albergavano sia un’indomita guerriera, sia una fragile bambina; i suoi lineamenti erano delicati, ma tradivano la sua personalità grintosa e appassionata. Una parte di lei fu sempre afflitta dal rapporto freddo e di staccato con la madre, la quale non aveva mai approvato la scelta di essere una scultrice e men che meno quella di diventare a vent’anni l’amante di un uomo sposato, che di anni ne aveva quarantacinque.

La scultura per lei aveva rappresentato il rifugio che la teneva lon tana dalle ansie e dalla rabbia che sfogava sulla pietra: lì il suo furore giovanile e le paure represse smettevano di essere così minacciose.

11 CAPITOLO 1UGO FOSCOLO E CAMILLE CLAUDEL

Le passioni dell’anima

Dopo la fine di questo amore travolgente, per decisione di Rodin, la gio vane artista reagì con grande impeto, chiudendosi nel suo studio e crean do, grazie al suo enorme talento, opere di grande impatto che ne fecero una delle più grandi scultrici del proprio secolo.

Attaccata spesso dai critici che cercavano di sminuire il suo lavoro apo strofandola come “la imitatrice di Rodin”, lei reagì irata e ferita con dei disegni grotteschi che riguardavano proprio Rodin. In seguito a manife stazioni di disagio e disperazione, chiese aiuto alla sua famiglia, ma trovò la freddezza velenosa della madre e del fratello; solo il padre cercò di star le vicino ma morì prematuramente. Su richiesta della madre, fu internata in manicomio per trent’anni, durante i quali non realizzò nessuna opera scultorea né grafica.

A segnare la sua lucida disperazione è un lungo e intenso epistolario con suo fratello Paul, nel quale ripercorre e rivive tutte le ore passate nell’ate lier e racconta come in un sogno le opere che aveva realizzato. Morì il 19 ottobre del 1943 nel manicomio di Montfavet. Dei suoi resti non vi è più traccia.

12 CAPITOLO 1 UGO FOSCOLO E CAMILLE CLAUDEL
Domande Guida 1 Che cosa hanno in comune Foscolo e la Claudel? 2 Perché Foscolo è ritenuto un poeta “europeo”? 3 Quali elementi del Romanticismo sono presenti nelle opere di Foscolo? 4 Che valore attribuisce Camille Claudel alla scultura? 5 Come definiresti la personalità della scultrice? 6 Come è nata la sua attività di scultrice?
L’eta matura di Camille Claudel, 1902 circa. Museé d’Orsay.

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