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LE S TRADE

Ancora oggi è possibile percorrere la via Salaria, la via Aurelia, la via Emilia..., strade che seguono il tracciato costruito dai Romani. Le strade, per Roma, erano fondamentali per raggiungere i punti più lontani dell’Impero.

Tutte le strade arrivavano a Roma perché tutte partivano da Roma. Precisamente dal Milio Aureo, una colonna di marmo rivestita di bronzo situata nel foro. Su di essa erano incise le distanze delle principali città da Roma. I Romani impararono dagli Etruschi la tecnologia per la costruzione delle strade e la migliorarono.

Costruirono una fitta rete stradale, non solo per raggiungere e controllare le province più lontane dalle quali provenivano i prodotti agricoli, le materie prime e i diversi manufatti, ma anche per far marciare rapidamente le legioni. Lungo le strade, a intervalli di un miglio (1 480 metri), era posta una pietra miliare, che riportava la distanza dal foro.

La parola “strada” deriva proprio dal modo romano di costruire le vie: a strati. Per costruire una strada si effettuava uno scavo profondo.

Nella parte inferiore venivano poste grosse pietre per far scorrere l’acqua in profondità e dare stabilità alla strada. Si riempiva lo scavo con ghiaia e piccole pietre e poi con sabbia per far filtrare l’acqua ed evitare gli allagamenti. Si pavimentava la strada con lastre di pietra disposte a dorso di mulo per far scorrere l’acqua verso l’esterno. La superficie era così leggermente ricurva e l’acqua non ristagnava al centro del tracciato.

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