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LE GUERRE CIVILI

Le tensioni scoppiate con le lotte sociali portarono a una grande divisione tra patrizi e plebei, che si divisero in due partiti. Iniziarono così vere e proprie guerre tra i cittadini della Repubblica.

Due

La morte dei fratelli Gracco segnò l’inizio di una serie di guerre civili, cioè combattute tra i cittadini. Si formarono due partiti: i popolari, che volevano migliorare le condizioni dei plebei; gli ottimati, che difendevano i privilegi dei patrizi.

Anche fuori Roma cresceva il malcontento. I socii, cioè i cittadini dei territori italici, avevano combattuto al fianco dei Romani nelle guerre. Si erano impoveriti e non avevano ricevuto nessuna ricompensa.

Gli scontri tra popolari e ottimati videro protagonisti due generali romani e i loro sostenitori: Caio Mario, di origine plebea, e Lucio Silla, di origine patrizia.

Caio Mario fece un’importante riforma dell’esercito: i soldati avrebbero ricevuto le armi e una paga giornaliera. In caso di vittoria sarebbe stato assegnato loro un appezzamento di terreno: fare il soldato diventava così una professione. Molti plebei lo seguirono per avere una fonte di reddito.

I due generali, alla testa dei loro eserciti, si scontrarono. Silla ebbe la meglio, restituì il potere ai patrizi e cancellò ogni potere dei tribuni della plebe. Si fece nominare dittatore, non per sei mesi, come prevedeva la legge, ma a vita.

Punti chiave 1

• Le lotte tra patrizi e plebei

• Mario e Silla

Espongo

Ricavo informazioni

2

Sottolinea nel testo la risposta a ogni domanda.

• Che cos’è una guerra civile?

• Quali furono le due fazioni che si formarono dopo la morte dei fratelli Gracco?

• Perché fuori Roma c’era malcontento?

• Chi era Caio Mario e che cosa fece?

• Chi era Lucio Silla e che cosa fece?

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