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IL GOVERNO DEI TERRITORI
Per governare il territorio che diventava sempre più vasto, il governo di Roma istituì le città federate, ai cui cittadini era riconosciuta la cittadinanza romana, e le province. Tutte dipendevano dal governo centrale, ma con obblighi diversi.
Le vittoriose guerre avevano portato Roma a dominare su un vasto territorio. Fu necessario trovare un modo per controllare e governare questi territori. Le città della penisola diventarono città federate (cioè legate da un patto): erano indipendenti, ma avevano l’obbligo di riconoscere la superiorità di Roma. In caso di guerra, dovevano combattere al suo fianco. Gli abitanti, però, non erano cittadini romani. Le terre al di fuori della penisola italica divennero province.
La situazione degli abitanti delle province era pesante, in quanto dovevano pagare ingenti tributi. Potevano mantenere le loro abitudini e le loro credenze religiose, ma l’importante era che avessero ben chiaro che dipendevano da Roma e che ne erano sudditi. Ciascuna provincia era sottoposta all’autorità di un proconsole romano, che non era retribuito per il suo incarico, ma poteva sfruttare le risorse locali. L’incarico di proconsole era dunque molto ambito: offriva l’opportunità di arricchirsi moltissimo riscuotendo tasse.
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• Le città federate e le province
2 3 Sottolinea nel testo la risposta a ogni domanda. Poi collega ciò che hai sottolineato per esporre le tue conoscenze.
• In quali territori sorgevano le città federate? In quali le province?
• Chi comandava nelle province?
• Qual era l’obbligo più gravoso che avevano gli abitanti delle province?