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LE MAGISTRATURE
Magistrati
A mano a mano che lo Stato si ingrandiva, i consoli furono affiancati nel governo della città dai magistrati, che duravano in carica circa un anno. I magistrati si occupavano di questioni specifiche.
I plebei, cioè tutti coloro che non erano patrizi, avevano molti doveri e nessun diritto.
Avevano partecipato alle guerre senza trarne benefici, perché ciò che veniva tolto al nemico era diviso solo tra i ricchi. Chiesero perciò di avere i propri rappresentanti in Senato. Dopo molte lotte fu istituita una nuova carica: quella dei tribuni della plebe. Questi potevano opporsi alle leggi ritenute troppo dannose per la plebe. Chiesero che le leggi venissero scritte ed esposte. Su dodici tavole di bronzo fu scritto il primo testo delle leggi romane: erano le Leggi delle XII
(dodici) Tavole
Tutti quanti così conoscevano le regole di comportamento e le punizioni in caso di trasgressione.
Il Senato e i Comizi Centuriati eleggevano i magistrati.
Punti chiave
1
• I magistrati
• I tribuni della plebe


Espongo 3
Due consoli: facevano eseguire le leggi e guidavano l’esercito.
Censori: stabilivano le tasse da pagare e decidevano i lavori pubblici.
Pretori amministravano la giustizia.
Edili: sorvegliavano la manutenzione delle opere pubbliche.
Questori: incassavano i tributi e pagavano gli stipendi ai soldati e ai funzionari.
Ricavo informazioni
2
Sottolinea in rosso il nome dei differenti magistrati e in blu i loro compiti. Poi sottolinea nel testo la risposta a ogni domanda.
• Chi erano i tribuni della plebe?
• Che compiti avevano?
Utilizza le parti che hai sottolineato per spiegare come era organizzato il governo della Repubblica romana.
La società romana era divisa in classi: i patrizi, i plebei e gli schiavi.