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I SARDI
Nel Paleolitico alcune tribù raggiunsero la Sardegna. A esse si aggiunsero gruppi dei Popoli del mare. Queste tribù costruirono fortificazioni in pietra chiamate nuraghi, da cui prese nome questa civiltà.

Civiltà nuragica
I Sardi diedero origine a una delle più interessanti civiltà preistoriche: la civiltà nuragica. Questa civiltà viene chiamata così dai nuraghi, le tipiche costruzioni fortificate, probabilmente le case dei guerrieri, delle quali oggi si possono ammirare più di settemila resti.
Attività
Gli antichi Sardi praticavano l’agricoltura e la pastorizia. I reperti rinvenuti testimoniano anche la presenza di artigiani specializzati nella lavorazione del bronzo. Producevano statuette che raffiguravano guerrieri, pastori e contadini. Queste statuette di bronzo sono state ritrovate in varie località del Mediterraneo. Ciò fa pensare che i Sardi fossero anche commercianti e avessero contatti con altri popoli che giungevano dal mare. Commerciavano con i Fenici che si erano insediati lungo le coste e con i mercanti cretesi e micenei.

Culto dei morti Guerriero nuragico in bronzo.
Della civiltà nuragica rimangono anche le “tombe dei giganti”, grandi costruzioni utilizzate come tombe collettive. Sono formate da grandi blocchi di pietra conficcati nel terreno e delimitano l’area dove venivano sepolti i morti.
La forma di questi monumenti funebri ricorda il muso di un toro: un semicerchio e una parte allungata.
• La civiltà nuragica
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• Le attività economiche
• Che cos’erano i nuraghi?
• Perché la civiltà dei Sardi si chiama nuragica?
• Quali erano le principali attività del popolo nuragico?
• Da che cosa si capisce che erano anche commercianti?
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Gli Etruschi diedero origine a un’importantissima civiltà che influenzò anche quella romana.

Gli storici e le storiche non sanno ancora affermare con certezza la loro origine. Alcuni sostengono che fossero i discendenti dei Villanoviani.

In provincia di Siena, nel 2022, sono state ritrovate in perfetto stato di conservazione statue etrusche in bronzo, migliaia di monete e altri oggetti.
La sorgente termale vicino a cui è avvenuto il ritrovamento era un luogo sacro dove ci si recava a implorare la guarigione del corpo.
Le statue, che raffigurano le divinità cui ci si rivolgeva, riportano anche iscrizioni in etrusco e in latino, segno della interrelazione tra i due popoli.
Insediamenti
Gli Etruschi si stabilirono nel ristretto territorio dell’Etruria, compreso tra i fiumi Tevere e Arno.
Costruirono i primi villaggi sulle alture, dove l’ambiente era salubre e facilmente difendibile da incursioni nemiche.
Territorio
Le pianure erano paludose e occupate da acquitrini. Gli Etruschi bonificarono molti di questi terreni con canalizzazioni e argini e riuscirono a renderli coltivabili. Il sottosuolo di quei territori era ricco di minerali come rame, oro e, soprattutto, ferro, allora molto prezioso per la produzione di armi.
Le coste frastagliate, con golfi e insenature, erano autentici porti naturali indispensabili per tenere al riparo le navi e favorire la navigazione e il commercio.
Attività
Il terreno del fondovalle e della pianura, percorso da fiumi, era di origine vulcanica, perciò particolarmente fertile; consentiva di praticare l’agricoltura garantendo ottimi raccolti. Queste condizioni ambientali favorevoli permisero agli Etruschi di essere l’unico popolo della penisola italica a contendere alle colonie della Magna Grecia la supremazia nei commerci marittimi
Punti chiave
• Dove si stanziarono
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• Le attività
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