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L ’ I mpero persiano
L’unificazione di due regni, quello dei Medi e quello dei Persiani, e le conquiste di vasti territori determinarono la necessità di una efficiente organizzazione del potere.
Ciro il Grande
Dario e Serse
Ciro “il Grande”, il re dei Persiani, sottomise i Medi e costruì un grande impero. Con le sue conquiste raggiunse le coste dell’Egeo e sottomise le colonie greche.
Un suo successore occupò l’Egitto, ma fu Dario I il sovrano che organizzò l’impero. Un territorio così vasto, infatti, aveva la necessità di un’amministrazione efficiente. Dario lo divise in satrapie, cioè in province, e scelse due capitali: Susa ed Ecbatana I satrapi governavano in nome del re. Una rete di spie chiamate “le orecchie del re” informava Dario riguardo a ciò che accadeva nelle sue terre.
Per far giungere i suoi ordini in breve tempo in tutti gli angoli dell’impero, Dario fece costruire una fitta rete di strade. La Strada Reale era la più importante e misurava 2600 km: da Susa al Mar Egeo. Lungo il percorso sorgevano 111 stazioni di posta per il cambio dei cavalli.
Convivenza tra popoli
Gli imperatori persiani avevano un’autorità assoluta, ma non furono mai crudeli con le popolazioni sottomesse. Queste potevano conservare le abitudini e la lingua: l’importante era che pagassero i tributi. Il sogno di Dario e di Serse, il suo successore, era quello di conquistare la Grecia, ma entrambi furono sconfitti nelle guerre persiane da Sparta e Atene.
Punti chiave 1
• I re persiani
• Le satrapie
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Sottolinea nel testo la risposta a ogni domanda.
• Quali furono i principali imperatori?
• Che cos’erano le satrapie?
• Quale fu l’atteggiamento degli imperatori persiani verso le popolazioni conquistate?
Utilizza la linea del tempo e spiega i principali avvenimenti della storia dell’Impero persiano.


Persepoli fu una delle cinque capitali dell’Impero persiano. Le altre furono Babilionia, Ecbatana, Pasargade e Susa. La città di Persepoli nacque per ospitare le delegazioni dei popoli stranieri e per questo furono costruiti palazzi particolarmente maestosi.
Il Palazzo dell’Apadana è uno dei più antichi e imponenti palazzi della città. Fu fatto costruire da re Dario I e fu terminato dal figlio Serse.
All’interno, nella sala delle udienze, il re riceveva i visitatori e svolgeva grandi celebrazioni. Il palazzo fu costruito su una pedana di pietra perché doveva impressionare i visitatori con le sue settantadue colonne, alte quasi venti metri ciascuna. Ogni colonna terminava con sculture di tori a due teste, leoni, aquile. Per accedere al palazzo si dovevano percorrere le due monumentali scale, riccamente decorate. I bassorilievi sulle scale rappresentavano le processioni dei rappresentanti delle 23 nazioni assoggettate dai Persiani, che portavano doni e tributi al re in segno di omaggio.
I palazzi di Persepoli furono in parte distrutti dall’incendio che sembra sia stato voluto da Alessandro Magno per vendicare quello appiccato ad Atene dai Persiani.
• Lo spettacolare sito archeologico di Persepoli con i resti del Palazzo dell’Apadana è Patrimonio UNESCO dal 1979.