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LA GUERRA DEL PELOPONNESO
Nel periodo di massimo splendore della civiltà greca, le poleis furono impegnate in sanguinose guerre non solo contro nemici esterni, ma anche tra di loro.
Dopo la vittoria sui Persiani, Atene e Sparta ripresero la lotta per la supremazia in tutta la Grecia.
Atene, dopo essere stata distrutta dai Persiani, rifiorì più gloriosa di prima. Furono costruiti nuovi templi e sorsero nuove importanti scuole; si rafforzò la democrazia.
Sparta, a sua volta, si considerava potente perché riteneva di avere un esercito imbattibile.
Le due poleis, che si erano alleate per sconfiggere il nemico comune, tornarono a combattere tra loro alleandosi ciascuna con città greche diverse per dominare la penisola.
Scoppiò una guerra che durò trent’anni e che vide Sparta vittoriosa. L’esercito spartano, abbattute le mura di Atene, impose il suo modello di governo: l’oligarchia. Finì così la democrazia nel mondo greco.
La guerra del Peloponneso indebolì, come era accaduto in altre civiltà, le poleis greche. Quando dal nord giunse un nuovo popolo, quello dei Macedoni, esse non ebbero la forza di opporsi e furono sopraffatte.
Punti chiave 1
• La guerra tra Sparta e Atene
Ricavo informazioni Rispondi a voce.
2
• Per quali motivi fu combattuta la guerra del Peloponneso?
• Come terminò?
• Quale conseguenza ebbe?
Espongo 3
Racconta quali erano le differenze tra Sparta e Atene, perché si fecero guerra e come terminò il conflitto.