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STEAM NELL’ANTICA GRECIA
I Greci produssero opere d’arte straordinarie: i templi in marmo, le statue che li abbellivano, i vasi di ceramica… erano capolavori di architettura, scultura, artigianato e pittura che necessitavano la conoscenza della matematica.

Per i Greci “il bello” non era solo una questione di gusto, ma di armonia. Un oggetto per essere bello doveva rispettare alcune regole nelle proporzioni tra le parti. Una statua era perfetta, e dunque bella, se il piede era lungo un sesto dell’altezza, la testa un ottavo e il volto un decimo!
Gli architetti rispettavano regole numeriche: le colonne sul lato di un tempio dovevano essere il doppio più una rispetto a quelle della facciata e gli altri elementi lineari dovevano essere multipli del diametro delle colonne.
Gli architetti potevano applicare queste regole matematiche e geometriche perché grandi matematici avevano individuato questi rapporti matematici.
Lo studio della medicina influenzò l’arte. La rappresentazione della figura umana nelle opere artistiche divenne più precisa e realistica. Si cominciarono a rappresentare anche i movimenti e le espressioni del volto. La maggior conoscenza dei metalli e la capacità di fonderli per formare le leghe permise la realizzazione di statue non solo in marmo, ma anche in bronzo.
Gli studi degli uni aiutavano l’arte degli altri!
Punti chiave 1
• L’alfabeto
• Gli studi
• L’arte
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Sottolinea nel testo la risposta a ogni domanda.
• Come nacque l’alfabeto greco?
• Chi erano i filosofi? Quali furono i più famosi?
• Chi fu Ippocrate?
• Che cosa vuol dire che in una statua le parti dovevano rispettare le proporzioni?
Esponi le tue conoscenze iniziando così:
• I Greci esplorarono tutti i campi del sapere...
• In Grecia nacque la filosofia che...
• Oggi parliamo di STEAM, ma già nell’antica Grecia...
Nell’antica Grecia nacque ed ebbe grande importanza il teatro. Il teatro serviva a divertire, ma anche a educare le persone.
Gli spettacoli erano organizzati dal governo della città ed erano gratuiti Alle rappresentazioni potevano assistere tutti i cittadini, a qualsiasi classe sociale appartenessero, anche gli schiavi, le donne e i bambini. Gli spettatori andavano a teatro all’alba e vi restavano tutto il giorno. Gli spettacoli servivano per far conoscere la storia e i valori comuni. A seconda del contenuto, i drammi potevano essere tragedie o commedie. Le tragedie rappresentavano storie mitologiche e facevano riflettere sulla vita; le commedie raccontavano storie della vita di tutti i giorni, parlavano dei difetti dell’essere umano. Spesso mettevano in ridicolo i potenti e i politici. Avevano lo scopo di divertire. In ciascuna manifestazione venivano rappresentate tre tragedie e una commedia in una specie di gara. Al termine, dieci giudici scelti tra i cittadini, premiavano con una corona d’edera l’autore del dramma ritenuto migliore.
• Osserva la ricostruzione di una giornata nel Teatro di Taormina in Sicilia e racconta com’era il teatro greco.
L’attore che interpretava un dio veniva calato dall’alto con una specie di gru.
Skené: lo sfondo. Serviva agli attori per riporre gli oggetti e per cambiarsi.
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Altare: ogni rappresentazione iniziava con un sacrificio di animali in onore degli dèi.
Coro: gruppo di giovani che cantava e danzava inframmezzando le parti recitate.
Koilon: la gradinata che poteva ospitare anche migliaia di spettatori.
Orchestra: lo spazio circolare tra il proscenio e le gradinate.