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Educare alla guerra

Gli Spartani erano spesso in guerra per due motivi fondamentali: conquistare nuovi territori e difendersi dalle popolazioni nemiche. Per questo i giovani dovevano ricevere un’educazione che li facesse diventare perfetti cittadini e ottimi soldati.

I bambini restavano con i genitori fino a sette anni, poi erano affidati a educatori pubblici. Vivevano tutti insieme, divisi in squadre, in edifici simili a quelli dei militari. Erano sottoposti a costanti esercizi fisici, a privazioni per imparare a sopportare la fame e la fatica in caso di guerra. A diciotto anni cominciavano ad addestrarsi con le armi e a venti entravano nell’esercito, dove dovevano rimanere per dieci anni.

Trascorso questo tempo, potevano sposarsi e acquisivano i diritti politici, per cui potevano far parte della gherusia. Da adulti avevano ancora l’obbligo di mangiare una volta al giorno tutti insieme alla mensa militare.

Anche le bambine erano sottoposte a duri esercizi fisici Spesso gareggiavano con i maschi nella corsa a piedi e a cavallo e addirittura nella lotta. Fin da piccole erano ben nutrite, a volte più dei maschi, perché dovevano crescere robuste. A loro era affidato il compito di fare tanti figli perché la città avesse molti soldati.

Punti chiave

1

• Sparta: posizione e attività

• Il governo

• L’educazione

Ricavo informazioni

2

Sottolinea nel testo:

• che cos’era la gherusia;

• chi erano gli efori, gli spartiati, i perieci, gli iloti;

• come venivano educati i bambini e le bambine

Espongo 3

Lavora con una compagna o un compagno. Uno/a espone com’era il governo e la società a Sparta, l’altro/a com’era l’educazione.

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