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SPARTA
Sparta era una polis isolata dedita soprattutto alla guerra. La forma di governo era l’oligarchia L’educazione era rigida e in funzione della preparazione di coraggiosi soldati
Sparta sorgeva in una pianura interna, lontana dal mare e racchiusa tra i monti. Per questo i suoi abitanti non si dedicarono mai ai commerci marittimi, ma all’agricoltura, all’artigianato e alla pastorizia. La posizione isolata non favorì gli scambi e i contatti con altri popoli. A Sparta tutte le novità erano guardate con sospetto: per questo non fiorirono l’arte e la cultura come ad Atene. A Sparta vi erano leggi severissime contro le comodità e la ricchezza eccessiva.

Il governo della città era affidato alla gherusia, un’assemblea di pochi anziani aristocratici, ai quali erano demandate le decisioni importanti e la stesura delle leggi. La forma di governo di Sparta era l’oligarchia, cioè un “governo di pochi”. Gli anziani eleggevano due re, che non avevano grandi poteri di decisione, ma guidavano l’esercito in caso di guerra. Grande importanza avevano gli efori, gli ispettori che controllavano l’operato dei re e che tutelavano gli interessi del popolo.
Classi sociali
A Sparta, diversamente da Atene, i cittadini erano divisi in tre grandi gruppi a seconda dell’attività che svolgevano:
• gli spartiati, poche centinaia di persone, erano i discendenti degli antichi Dori Erano i più ricchi e possedevano la maggior parte delle terre. Si dedicavano alla guerra e alla politica;
• i perieci erano i cittadini liberi, artigiani e piccoli commercianti, che non potevano avere cariche politiche. Avevano però l’obbligo di andare in guerra agli ordini degli spartiati, per difendere la loro città;
• gli iloti vivevano in condizione di schiavitù e svolgevano i lavori pesanti nei campi.