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Educare alla cultura

Ad Atene si dava molta importanza alla cultura e all’arte. I suoi governanti fecero costruire templi e teatri. Spesso chiamarono artisti famosi per produrre opere d’arte e abbellire la città.

L’istruzione, riservata ai bambini delle classi più ricche, per i maschi cominciava all’età di sei anni.

Ricevevano le lezioni in una scuola pubblica o da un maestro privato, il pedagogo. Imparavano a scrivere su tavolette cosparse di cera in modo che potessero essere riutilizzate più volte.

I giovani si dedicavano allo studio della matematica, della geografia, dell’astronomia, della medicina Grande importanza aveva l’arte oratoria, cioè l’arte di saper parlare in pubblico.

Le ragazze, generalmente, erano escluse dall’istruzione. Solo in qualche caso veniva loro insegnato a leggere e a scrivere, ma sempre in casa e senza frequentare le scuole come i loro coetanei maschi.

In Italia la democrazia è indiretta: i cittadini e le cittadine che hanno compiuto i 18 anni eleggono i loro e le loro rappresentanti.

Le elezioni, secondo la Costituzione, devono essere indette ogni cinque anni. Durante le elezioni ciascun cittadino e ciascuna cittadina possono indicare delle persone che li rappresentano.

Punti chiave 1

• Atene: posizione e attività

• Il governo

• La cultura

Ricavo informazioni

Sottolinea nel testo la risposta a ogni domanda.

• Qual era la posizione geografica di Atene?

• Chi governava la città?

• Quali erano i poteri dell’ecclesia?

• Che cos’era l’ostracismo?

• Come venivano educati i bambini e le bambine?

Espongo

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