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LO SMONTAGGIO: LE FRASI-CHIAVE
Fare lo SMONTAGGIO di un racconto vuol dire DIVIDERLO IN SEQUENZE e SCRIVERE LE FRASI-CHIAVE delle sequenze importanti che indicano gli AVVENIMENTI NECESSARI PER CAPIRE LA TRAMA
1 Leggi due volte il testo. Poi completa le frasi-chiave per fare lo smontaggio.
Jeremy Belpois, Il castello sotterraneo, Piemme Junior
Nella fabbrica abbandonata
La fabbrica abbandonata era fresca e polverosa. Dal cancello principale si accedeva a un ballatoio sospeso. Un luogo immenso e desolato. Sulle pareti correvano travi d’acciaio che reggevano gru e altri macchinari in disuso. Le finestre erano grandi vetrate con le grate. Molti vetri erano rotti. Nessuno aveva più messo piede lì dentro da anni.
Jeremy decise di esplorare il pianoterra di quella fabbrica abbandonata
Iniziò a gironzolare nel capannone dismesso, alla ricerca di qualcosa di interessante.
Poi si accorse di un semplice container metallico, azionato da un dispositivo che penzolava appeso a un filo della scatola dei comandi. Solo un pulsante, rosso, per scendere giù.
Aveva trovato un ascensore.
“Chissà dove porta” si chiese Jeremy, e provò a premere il pulsante.
In realtà non credeva che l’ascensore potesse azionarsi sul serio: invece la grata di sicurezza si abbassò e un vecchio motore si mise in funzione.
Sequenza
Jeremy ........................................................................... ...................................................................................................
Jeremy ...........................................................................
Jeremy
Dopo quasi un minuto di discesa nel buio, l’ascensore si arrestò e la grata tornò a sollevarsi. Jeremy si trovò in una stanza. Dal soffitto scendeva un braccio meccanico che reggeva vari schermi televisivi spenti e una tastiera. Davanti agli schermi c’era una comoda poltroncina con una serie di pulsanti sui braccioli. Una postazione di comando. La console di pilotaggio di un’astronave.
Jeremy respirò a fondo e si sedette sulla poltroncina. Il suo peso fece scattare un sensore e d’improvviso gli schermi si illuminarono; sui monitor cominciarono ad allinearsi file di caratteri di un linguaggio di programmazione che Jeremy non aveva mai visto.
Il proiettore disegnò una sfera che galleggiava nell’aria: una specie di grosso mappamondo, suddiviso in quattro spicchi.
– Una mappa – sussurrò il ragazzo, emozionato. Una mappa divisa in quattro settori. Solo che quella sfera galleggiante non sembrava la Terra: Jeremy non riconosceva nessuno dei continenti.