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RIASSUNTO LE FRASI-CHIAVE

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L,ANAFORA

L,ANAFORA

Racconto Realistico E Fantastico

Per ogni sequenza narrativa devi individuare una FRASE-CHIAVE, cioè l’INFORMAZIONE PRINCIPALE che permette di comprendere qual è l’avvenimento narrato nella sequenza. Se la narrazione è in prima persona, deve essere cambiata in narrazione in FORMA IMPERSONALE

1 Leggi due volte il testo. Poi completa le frasi-chiave.

Teresa Buongiorno, Io e Sara, Roma 1944, Piemme

Isa Osa la Furiosa

Alla mia nascita mio fratello Gianni mi aveva guardata con raccapriccio e aveva sentenziato:

– Isabella, questa! Ma guardatela! È Isabrutta, anzi, Isabruttissima!

– Tutti i bambini sono brutti, appena nati – mi consolava mia nonna Isa.

Comunque, nessuno mi chiamò mai Isabella. Ero Isotta, per distinguermi dalla nonna. Secondo Gianni quel nome mi stava a pennello: ero proprio un’Isotta, grassottella al punto giusto, da mettere in forno.

– Fai finta di non sentire, – raccomandava Nonna Isa – se non gli dai corda, finisce il divertimento.

E lui smette.

Il primo giorno di scuola ho rimediato subito un pugno in testa.

Me lo diede Antonio Cioccoloni, il figlio del fornaio.

E pensare che mi era sembrato simpatico, con quel nome che sapeva di cioccolata, il viso tondo, i capelli neri e gli occhi brillanti.

Alla nascita di Isa suo fratello aveva detto che Isabella era .......................................................... ...................................................................................................

Gianni chiamava Isabella Isotta perché ...................................................................................................

Il primo giorno di scuola ...................................................................................................

Sequenza

Mi aveva domandato: – Come ti chiami? – e io subito, credendo che volesse fare amicizia:

– Isa, Isotta – avevo detto

– Isotta la grassotta – aveva riso lui, con la stessa espressione malandrina di Gianni quando era in vena di dispetti.

E, senza una ragione, mi aveva dato un pugno in testa

Nessuno era intervenuto. Nessuno se n’era accorto. Tutti continuavano a farsi i fatti loro. Ma dov’erano tutti gli amici che avrei avuto?

E la maestra, che avrebbe dovuto proteggermi?

Tornando a casa mi ero guardata allo specchio cercando di vedermi con gli occhi degli altri: ero grassa, avevo i denti storti, il naso a patata, i capelli come spaghetti. Pensai a Gianni, con i suoi riccioli bruni, il sorriso perfetto, la figuretta snella.

Per incominciare dovevo cambiare nome. Come può essere rispettata una che si chiama Isotta?

Quando mio fratello mi prese in giro di nuovo, lo graffiai sul collo. Come un gatto.

Lui spalancò gli occhi, stupito. Ma poi rise, e canticchiò chiamandomi: – Isa Osa, la Furiosa... – convinto di farmi arrabbiare.

Invece sorrisi. Quello sarebbe stato il mio nuovo nome di battaglia. Isa Osa, la Furiosa. E mi sarei battuta, alla grande!

Isa dice ad Antonio di chiamarsi

Antonio ........................................................................

Sequenza ......................................................................

Isa decide

Gianni la e Isa

Gianni la chiama

Isa decide di chiamarsi ....................

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