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Elefanti in guerra: che decisione difficile!
Annibale aveva rotto la tregua con Roma, avanzando, con decine di migliaia di uomini al suo seguito, oltre i confini spagnoli. Appena il Senato di Roma lo seppe, inviò a Cartagine un ultimatum:
– Volete la guerra, dunque? E allora… che guerra sia!
Annibale non si impensierì: affrontare una guerra non lo spaventava affatto.
Ammirava Pirro, il re del popolo dei Molossi, che aveva sfidato l’esercito romano con un’arma segreta: una ventina di elefanti. La vista di quelle bestie dai barriti assordanti, rivestite di placche metalliche, aveva terrorizzato i soldati romani.
“Gli elefanti…” si ritrovò a pensare e a valutare.
In verità, come armi in sé e per sé non valevano molto.
Erano creature di indole pacifica, in battaglia funzionavano più che altro come deterrente. La loro presenza bastava a spaventare i cavalli del nemico. All’occorrenza, potevano essere impiegati come forza di sfondamento delle linee avversarie.
Il problema era che nel pieno di un conflitto tendevano ad agitarsi e se venivano feriti perdevano il controllo: in quel caso, era facile che chi li montava non riuscisse più a governarli.
Eppure, si disse, erano il simbolo delle terre d’Africa, qualcosa che l’Europa non possedeva: schierarli nel suo esercito significava non solo suscitare reverenza e paura, ma anche esibire la potenza di Cartagine in tutta la sua magnificenza.
Ed erano già stati utilizzati con successo più volte, nel corso delle guerre puniche, anche da suo padre Amilcare.
La decisione era presa. – Pirro ne aveva con sé una ventina? Bene, io ne porterò con me trentasette!
MAPPA • ORGANIZZARE LE CONOSCENZE
Nel TESTO ARGOMENTATIVO l’autore/l’autrice affronta un problema o un argomento esponendo la sua opinione o quella di altri in contrapposizione alla sua.
Scopo
Lo scopo è discutere un argomento portando valide argomentazioni per sostenere le proprie idee.
Il Testo Argomentativo
Contenuto
Il testo argomentativo tratta temi di varia natura che vengono illustrati e sui quali si esprime la propria o altrui opinione sollecitando una riflessione da parte di chi legge.
Struttura
Nell’introduzione chi scrive propone l’argomento da dibattere.
Poi presenta una tesi, cioè un’opinione a favore dell’argomento.
Oltre alla tesi può essere presentata anche una antitesi, cioè un’opinione contraria.
Nello svolgimento chi scrive propone prove, ragionamenti, opinioni ed esempi a sostegno della tesi o dell’antitesi.
L’autore usa i connettivi logici per rendere chiaro l’ordine logico del testo.
I connettivi logici:
• indicano un ordine (prima, dopo);
• introducono un argomento (per esempio…);
• formulano un’ipotesi (se…);
• esprimono una contrapposizione (ma…);
• esprimono un’aggiunta (anche…).
Isione Mentale V V
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