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L’oro di Ramtha
– Quindi questa piscina è un regalo di Ercole?
Il medico rise: – Sì, è davvero un regalo per noi Etruschi: fare il bagno in queste acque sacre cura molte malattie. Dovrai impararlo se vorrai diventare un bravo medico. Ramtha storse il naso: – Veramente, vorrei imparare a lavorare l’oro. Vorrei fare gioielli come il mio amico Marce. Lui sa ridurre l’oro in grani finissimi e ci decora anelli e fibule.
Il medico scosse la testa: – Lo sai che nel nostro mondo i figli seguono i passi dei padri: tu sei figlio di un medico, perché vuoi diventare un semplice artigiano? Non capisco. E Petnei cominciò a elencare al bambino tutto ciò che avrebbe dovuto imparare.
In Ramtha, che aveva ascoltato tutto il sermone di malavoglia, quando seppe che le protesi dentarie venivano costruite usando l’oro, si accese subito l’interesse. Se non poteva diventare un bravo artigiano dell’oro, sarebbe diventato il miglior dentista delle dodici città della Tuscia: le sue protesi sarebbero state così belle che gli stessi proprietari avrebbero desiderato esporle. Con questo pensiero in testa, Ramtha si consolò e tornò a tuffarsi nell’acqua calda.
Lui non lo poteva sapere, ma le sue eccezionali protesi sarebbero finite, duemilacinquecento anni più tardi, nella teca di un museo, esposte all’ammirazione degli uomini e delle donne del nostro tempo.
RICONOSCI alcuni aspetti caratteristici del racconto storico.
Segna con più X (sono quattro).
Le informazioni storiche contenute in questo testo sono: un’importante attività degli Etruschi. la presenza di classi sociali. il regalo di Ercole agli Etruschi. la presenza di Marce, un famoso orafo. l’organizzazione del territorio etrusco in città indipendenti. l’uso di protesi dentarie.
Nella struttura narrativa di questo racconto non vi è un’introduzione perché: è la continuazione di un racconto precedente. i racconti storici non hanno mai l’introduzione.
Segna con una parentesi la conclusione.
La conclusione conferma un dato storico di cui si parla nel testo.
Quale?