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L’intervista impossibile

Il mattino seguente i nostri viaggiatori del tempo furono svegliati dal canto degli uccelli e dal profumo dei dolci al miele che Nicostrata aveva fatto preparare apposta per loro.

Nonostante avessero già raccolto tanto materiale per il loro giornale, mancava il pezzo più importante.

Mentre Camilla, Adriano e Lorenzo erano presi da questi pensieri, uno schiavo annunciò che Sofocle li aveva preceduti e ora li aspettava sull’Acropoli.

– Il padrone mi ha dato l’ordine di accompagnarvi. Seguitemi! – disse l’uomo.

Dopo quasi mezz’ora di cammino, finalmente arrivarono a destinazione. L’Acropoli si presentò come un grande cantiere: centinaia di schiavi, sotto l’occhio vigile di guardie armate e guidati da architetti e artisti, lavoravano alla ricostruzione di quella parte così importante della città che era stata, anni prima, distrutta completamente dai Persiani.

In lontananza, proprio nelle vicinanze di un enorme tempio in costruzione, si intravedeva Sofocle che parlava con due uomini, uno dei quali era robusto, fiero e con la testa molto grande, sormontata da un elmo altrettanto grande.

– Quello è Pericle! – esclamò emozionatissima Camilla.

– Come fai a dirlo? – chiese Adriano.

– La maestra Martina ci ha raccontato che lo prendevano in giro chiamandolo testa di cipolla.

Ma in un attimo, l’emozione si trasformò in paura.

– Chi siete? Dove credete di andare? Chi vi ha dato il permesso di avvicinarvi al grande Pericle? – urlò un soldato a capo di una pattuglia di militari. – Arrestateli!

Fu allora che lo stesso Pericle intervenne. Bastò un suo gesto per fermare le guardie, le quali si trasformarono miracolosamente in gentili accompagnatori.

– Pericle, questi sono i ragazzi di cui ti ho parlato. Hanno in mente di farti domande molto imbarazzanti – disse Sofocle.

– Ahahahah! – rise Pericle. – Sono proprio curioso di sentire che cosa volete chiedermi.

– Si dice che alla fine dei lavori l’Acropoli costerà l’incredibile somma di 2000 talenti. Non le sembra una cifra esagerata? –chiese Camilla senza troppi complimenti.

– La ricostruzione dell’Acropoli e l’edificazione del Partenone, che sarà il tempio più bello mai visto, rappresentano la chiusura di una dolorosa ferita causata dai Persiani che hanno saccheggiato, bruciato e distrutto questa città. Atene si è sacrificata per sconfiggere l’esercito di Serse ed è giusto che i suoi cittadini e quelli delle città alleate contribuiscano alla nascita della più bella e imponente Acropoli del mondo.

A Nalisi A

SCOPRI alcuni aspetti caratteristici del racconto storico

Il contenuto di un racconto storico è la narrazione di episodi ambientati in una precisa epoca storica

Il contenuto di questo racconto è: un episodio fantastico ambientato in un preciso contesto storico. un fatto reale avvenuto in un preciso momento storico.

Gli elementi principali di un racconto storico fanno riferimento a luoghi, tempi e personaggi realmente esistiti

Il luogo in cui si svolge la vicenda

Per ogni personaggio, segna se è un personaggio del passato o del presente e se è realmente vissuto oppure no.

PASSATO PRESENTE reale realistico reale realistico Pericle, politico e militare ateniese, nato nel V secolo a.C.

Sofocle, poeta greco, vissuto nel V secolo a.C. Camilla, Adriano, Lorenzo

La maestra Nicostrata

Il tempo in cui si svolge la vicenda

A Nalisi A

RICONOSCI alcuni aspetti caratteristici del racconto storico.

Nel testo non è esplicitamente detto qual è il periodo storico in cui è ambientato questo racconto, ma lo puoi dedurre. Il testo è ambientato nel periodo storico: degli Egizi. della Magna Grecia. degli Etruschi.

Segna con più X la presenza di santuari nelle terme. il nome di una città etrusca e del suo capo politico.

Le informazioni storiche contenute in questo testo sono: l’esistenza della professione del medico presso gli Etruschi. la vera origine della sorgente di acqua calda.

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