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È arrivato George
Horace e sua moglie Hetty vivevano in una fattoria. Tiravano avanti tranquillamente, finché un vecchio demone peloso non entrò nella loro vita.
La creatura si era annunciata con una scritta sul muro del fienile: – È arrivato George.
Ogni notte la creatura apriva e chiudeva le finestre, lasciando entrare in casa correnti di aria gelida. Danzava sul tetto sopra la loro camera facendo un gran fracasso. Con il passare dei giorni, le cose andarono sempre peggio.
La situazione era già abbastanza terribile, ma il suo ultimo scherzo fu il peggiore di tutti.
Una notte la creatura si mise ad abbaiare come un cane sul viottolo e Horace uscì di casa per vedere di cosa si trattasse, poiché temeva che qualcuno assalisse le sue pecore. A metà strada la sua lanterna si spense, come se qualcuno avesse soffiato sulla fiamma.
Horace si fermò nell’oscurità e gli parve di sentire qualcosa ridacchiare malignamente dietro di sé. Quel suono lo fece rabbrividire.
Un istante dopo, la cosa gli saltò sulla schiena.
Le lunghe braccia del demone si avvolsero intorno al collo di Horace, facendolo quasi soffocare, e le sue gambe pelose gli cinsero la vita. Il vecchio poteva sentirlo, ma non riusciva a vederlo.
Il demone obbligò Horace ad attraversare tutto il campo fino al fosso, dove saltò giù dalla sua schiena e lo fece precipitare con un tonfo nel fango.
Horace restò in fondo al fosso, bagnato, infreddolito e pieno di lividi.
– Ho paura di quello che potrà combinare la prossima volta! – disse Horace a Hetty dopo averla fatta alzare dal letto. – Temo che possa fare del male a te o a me. Penso che dovremo andarcene da qualche parte. Non dobbiamo dirlo a nessuno, per evitare che lui lo scopra e decida di venire con noi. Traslocheremo, ma nessuno lo saprà. Stabilirono che avrebbero caricato tutti i loro averi sul carro in gran segreto. Poi se la sarebbero svignata quatti quatti. La creatura non avrebbe saputo della loro partenza finché non fossero stati lontani. In questo modo, Horace e Hetty sarebbero stati sicuri che avrebbero iniziato una nuova vita, senza demoni a infastidirli. La notte seguente, tutto era tranquillo. Avevano programmato tutto con cura. Caricarono il carro nel cortile ancora immerso nell’oscurità.
– Si parte, ragazza mia! – disse Horace. Partirono proprio mentre il sole sorgeva in fondo al viottolo. Mentre il carro passava sotto un melo, dalle foglie dall’albero echeggiò una voce cavernosa.
Traslocate, vecchio George? – chiese.
E la voce del demone rispose da sotto gli oggetti che Horace e Hetty avevano accatastato sul carro.
– Sì, Jack, traslochiamo! – disse. – Traslochiamo, ma non deve saperlo nessuno!
A Nalisi A
SCOPRI alcuni aspetti caratteristici del genere horror.
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Qual è il personaggio terrificante?
La struttura del racconto horror non prevede sempre il lieto fine. In questo racconto il finale non lieto è: un secondo demone, Jack, spaventa i vecchietti. il demone trasloca con Horace e Hetty.
Il ritmo narrativo è: incalzante. tranquillo. interrotto da sequenze riflessive.