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Le bugie di Luca

Quando arrivano a casa, Luca fila subito in camera. Per essere accettato nel gruppo ha detto una grossa bugia ai suoi amici, ma ora, loro e suo padre, hanno scoperto tutto!

Luca si butta sul letto. Non si alzerà mai più. Non dirà mai più una sola parola! Non andrà mai più a scuola né al campo di calcio. Scapperà, per sempre! Al Polo Nord, almeno lì non c’è nessuno. E starà zitto per il resto della sua vita, perché chi tace, non può mentire.

– Luca! – da dietro la porta sente la voce di suo padre. – Vuoi bere una cioccolata con me?

– No! – risponde Luca.

Poi il suo stomaco comincia a brontolare. Apre piano la porta della camera e sguscia in corridoio.

– Ciao Luca! – lo saluta il papà. – Vorresti mangiare qualcosa? –lo invita il papà. Da quando suo padre è stato licenziato, è il papà che si occupa della casa e di Luca. “Perché non mi sgrida?” si interroga Luca.

– Sai una cosa? – comincia suo padre. – Da quando viviamo in città, a volte i vicini mi chiedono che lavoro faccio. E io rispondo che sono un impiegato di banca. Ho mentito? Anche se ho detto la verità, perché, di mestiere, in effetti, sono un bancario.

– La cosa stupida, però, è che non mi sento a mio agio con questa mezza verità, o mezza bugia che dir si voglia – spiega il padre. – Quando trovo abbastanza coraggio, dico che sono un bancario ma al momento senza lavoro. Quando ammetto di non avere un lavoro, per qualche istante, mi sento un po’ a disagio. Ho l’impressione di aver deluso gli altri. A volte mi chiedo perché non dico la verità. Di che cosa mi vergogno? Ho un figlio fantastico e una moglie affettuosa. E ne sono sicuro: presto troverò un nuovo lavoro.

– Quando la mamma dice che mangia volentieri gli affettati, e invece non li sopporta più, ha detto una bugia? – chiede Luca.

– Sì – risponde il papà. – Ma secondo me non è una vera bugia. Tua madre vuole solo essere gentile con me. Sa che non mi piace cucinare.

– Allora ci sono bugie vere e bugie finte? – chiede Luca.

– Sì, credo di sì – conferma suo padre. – Quando qualcuno, con una bugia, cerca di ottenere un vantaggio, è una brutta cosa. A volte si dicono le bugie per evitare che l’altro si arrabbi. Ma quando tua madre dice una bugia solo per essere gentile, è un’altra cosa. Non trovi?

Luca ha mille pensieri che gli si affollano in testa. Non sa proprio che cosa pensare... si alza e va in camera sua. Si siede alla scrivania, prende una penna e apre il quaderno per fare i compiti. Ma invece di studiare Matematica, resta a riflettere a lungo.

C Omprensione C

Qual è l’idea principale di questo racconto?

Non si devono mai dire bugie, di nessun tipo. Non è giusto dire bugie, ma a tutti può capitare di dirne.

Si possono dire solo le bugie che sono mezze verità.

Trova le informazioni esplicite vuole aiutarlo a superare il momento difficile. vuole dirgli che la mamma è una persona gentile.

• Perché Luca ha detto una bugia ai suoi compagni?

• Quando una bugia è brutta?

• Quando una bugia non è “così brutta”? .............................

Trova le informazioni implicite e le inferenze.

Il papà racconta a Luca le sue esperienze perché: vuole insegnargli l’importanza di essere sempre sinceri.

Il papà dice “Ho mentito? Anche se ho detto la verità…”.

Qual è la verità?

Che presto troverà lavoro come bancario. Che ha lavorato come bancario.

Qual è la bugia?

Il papà non ha mai lavorato in banca. In quel momento il papà non ha un lavoro.

Per quale motivo la mamma dice una bugia?

Perché al papà non piace cucinare. Per non dare un dispiacere al papà. Perché le piccole bugie non sono bugie.

Riconosci la struttura del testo Sottolinea in l’introduzione e in la conclusione

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