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VERIFICA Il nonno e il marziano
Un giorno, alle undici e trentasei, ora di Saturno, un marziano in piena regola sorrise bel bello, proprio nel mezzo della piazza della città. Non ti dico lo stupore dei passanti. Lo stupore diventò subito paura, che non si sa mai… Sono cattivi, i marziani, tutti lo sanno… Sono perfidi, mostruosi, orripilanti, puzzolenti, con la loro pelle verde. Nessuno sa come sia fatto un marziano, ma non vorrai mica immaginartelo gentile, simpatico e magari pure sorridente?!
Va da sé che ognuno scappò e in pochi istanti la piazza fu deserta, con il povero marziano solo soletto, senza più nessuno a cui sorridere.
Si avvicinò all’aiuola e colse un fiore, per donarlo al primo o alla prima che avesse incontrato, magari aggiungendo pure un buongiorno, che male non fa.
– Ecco, guardate! – brontolò il giardiniere comunale. – Quel vandalo marziano sta devastando la natura! Brutta gente, i marziani!
Più solo che mai, il marziano passeggiò fino al parco, lì vide il nonno, tranquillamente seduto su una panchina, come faceva tutte le mattine, a parte quando pioveva.
– Attento, nonnino! – urlò il sindaco. – Quello è un marziano cattivo!
Il nonno, forse un po’ sordo, forse distratto, non ascoltò nessuno. Anzi, quando il marziano si avvicinò fino a quasi sfiorarlo, lui si scostò un po’ per lasciargli posto sulla panchina.
– Questo è per lei – disse il marziano, porgendogli il fiore.
– Buongiorno a lei! – rispose il nonno. – Posso offrirle un caffè?
Fu così che alle dodici e quarantotto, ora di Mercurio, i due erano ancora lì che chiacchieravano.
Alle diciotto e trentadue, ora di Venere, il nonno e il marziano si salutarono, lieti di aver trascorso il pomeriggio in compagnia.
Arrivato a casa, il nonno scrisse subito sul suo diario:
Oggi ho incontrato un terrestre così gentile, affabile e simpatico, quasi lo scambiavo per un marziano…