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I Girovaghi dello spazio
Io sono un Girovago e noi Girovaghi preferiamo andare alla ventura
Stavo facendo un saltino da Geva a Tork con un carico di transistor molecolari.
Lungo la strada per Tork, che cosa ti vado a captare sullo schermo a iperonde? Un pianeta randagio, figuratevi un po’, proprio così! Un pianeta sconosciuto al di fuori del Settore Gamma-Iota. Vado a controllare sulle carte stellari e sapete che cosa scopro? Che in tutta la Galassia, sono io il tizio più vicino a quel pianeta. Bene, con un paio di salti spericolati, mi ci vogliono un giorno o due, mi ritrovo in orbita intorno a questo pianeta. E datemi pure il permesso di essermi un poco spaventato, ve lo assicuro, di esserci finito così vicino. Per tutte le stelle!
Mi rendo conto che il pianeta ha un’atmosfera e, visto che non è molto lontano da qualsiasi stella, non ho altra scelta che tentare l’atterraggio su quella macchia grigia che mi vedo sotto. Così scendo piano piano.
Me ne torno in quota a tutta velocità, potete credermi! C’erano dei bruchi giganti che mi avrebbero mangiato in un solo boccone. Fortuna che sono riuscito a vederli appena in tempo! E – aiuto! – uno sta venendo proprio verso di me. Io non sto a pensarci un attimo: schiaccio un tasto e me ne torno in orbita a razzo!
A quel punto che cosa avrei dovuto fare? Siamo franchi: andare dritto a Tork e badare ai miei affari, invece, eccomi qua e il Governo Galattico non mi ha dato neppure un centesimo per essere corso a dare l’allarme! Roba da non credere.