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Nell’ufficio del preside

La professoressa McGranitt bussò alla porta, che si aprì senza fare rumore.

La McGranitt disse a Harry di attendere e lo lasciò da solo. Il ragazzo si guardò intorno. Una cosa era certa: di tutte le stanze degli inse gnanti che gli era capitato di vedere fino a quel momento, lo studio di Silente era senza dubbio il più interessante.

Era una stanza circolare, grande e bella, piena di rumorini strani. Su alcuni tavoli dalle gambe lunghe e sottili, avvolti in nuvolette di fumo, erano posati molti curiosi strumenti d’argento. Le pareti erano ricoperte di ritratti di vecchi e vecchie presidi. C’era anche un’enorme scrivania con le zampe ad artiglio, e dietro, su uno scaffale, era poggiato un cappello da mago, vecchio e stracciato… il Cappello Parlante.

Il ragazzo esitò. In fondo, che male c’era se prendeva il cappello e se lo metteva in testa un’altra volta? Solo per accertarsi che lo avesse effettivamente assegnato al dormitorio giusto.

Prese il cappello dallo scaffale e cautamente se lo mise in testa. Poi una vocina gli disse: – Pulce nell’orecchio, eh, Harry Potter?

– Ehm, sì – mormorò lui. – Ehm… mi spiace disturbare… volevo chiedere…

– Ti chiedi se ti ho messo nel posto giusto? – disse il cappello. – Sì, devo ammetterlo... è stata una decisione particolarmente difficile. Ma rimango del mio parere: saresti stato benissimo tra i Serpeverde.

Il ragazzo si sentì mancare il respiro. Afferrò il cappello per la punta e se lo tolse. Quello gli si afflosciò tra le mani, sudicio e consunto. Lo rimise sullo scaffale, aveva la nausea.

– Guarda che ti sbagli – disse ad alta voce rivolto al cappello che ora, immobile e silenzioso, giaceva sullo scaffale. Harry arretrò di qualche passo tenendolo d’occhio. Poi un suono gutturale alle sue spalle lo costrinse a voltarsi.

Allora non era solo! Su un trespolo d’oro, dietro alla porta, stava appollaiato un uccello dall’aria decrepita, che assomigliava terribilmente a un tacchino spennacchiato. Harry lo fissò e quello gli restituì un’occhiata minacciosa,

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