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E questa sarebbe la mia scuola?
Oggi sono andato in paese. Una volta arrivati, la mamma ha avuto un’idea. – Sapete che cosa facciamo, visto che siamo qui? Andiamo a vedere la nuova scuola. Scuola? E chi se lo ricordava più, che a questo mondo ci sono anche le scuole, e soprattutto che bisogna andarci? E questa sarebbe la mia nuova scuola? È sicuramente una scuola: sopra c’è scritto Scuola Giovanni Pascoli.
Prima sorpresa: non è grigia, ma gialla. Seconda sorpresa: non è un cubone, ma sembra una casa. Al secondo piano c’è una finestra con il balconcino di ferro.
Terza sorpresa: niente parcheggino, intorno c’è un giardino.
Siamo entrati e c’era un grande silenzio. Per forza, sono tutti in vacanza. C’è un grande atrio, con una porta a vetri in fondo. Aprendola cigolava un po’. Dietro si vede il giardino. E poi ci sono quattro porte: I A, I B, II A, II B. Chissà quale sarà la mia classe.
Io provo a entrare in II B; ci sono tutti i banchi ammonticchiati in un angolo, il pavimento brilla, non ci sono cartacce in giro, le carte geografiche sono tutte arrotolate e appoggiate da una parte. Non ci sono i tendoni marroni come nella mia vecchia scuola, ma gli scuri come a casa nostra. Entra poca luce, c’è fresco. Non c’è quell’odore di gomme per cancellare, di matite, di chewing-gum e di pizza che c’è di solito in ogni classe che si rispetti. È strano vedere un’aula così deserta e ordinata, niente zaini per terra, nessuno che gioca a calcio con la palla fatta di fogli di quaderno dietro l’ultima fila di banchi, niente cataste di quaderni da correggere sulla cattedra. Mi fa venire in mente un vascello fantasma.
A Nalisi A
RICONOSCI le sequenze descrittive all’interno di un racconto.
Le sequenze descrittive all’interno di un racconto permettono di porre attenzione su alcuni particolari e immaginare persone, animali, ambienti di cui si parla nel testo.
La sequenza in è: narrativa. descrittiva. riflessiva.
La sequenza in è: narrativa. descrittiva. riflessiva.
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A Nalisi A
RICONOSCI alcuni aspetti caratteristici del testo descrittivo.
“Il cane, alla prospettiva di… saltellando forsennatamente”. In questa frase l’autrice ha utilizzato: dati statici. dati dinamici.
L’autrice utilizza dati olfattivi e uditivi?
Sì. No.
Alla fine del testo ci sono altre parole che indicano dati dinamici.
Sottolineale in
Nel testo c’è una similitudine. Sottolineala in .
Gigliola Alvisi, Piccolissimo me, Piemme