STORIE DI ACQUACOLTURA SOSTENIBILE
Alla scoperta dell’allevamento dello storione
Photo © Acipenser Srl
di Elena Benedetti
Inizia da questo numero un nuovo appuntamento per i lettori con la rubrica “Storie di acquacoltura sostenibile”, realizzata con la collaborazione di API-Associazione Piscicoltori Italiani. L’obiettivo? Raccontare storie di eccellenze italiane con l’intento di toccare tutte le sfumature su che cosa oggi significhi fare acquacoltura sostenibile in Italia. Iniziamo da un prodotto che ci vede leader a livello mondiale, l’allevamento dello storione per la produzione di carne e uova, il pregiatissimo caviale.
Occorre andare indietro cinquant’anni per identificare la nascita della storionicoltura in Italia, un periodo caratterizzato dalle prime prove sperimentali di stabulazione e di allevamento destinate alle pratiche di ripopolamento dei corsi d’acqua. L’allevamento dello storione con intento commerciale è datato intor72
no alla metà degli anni ‘80, grazie all’intuizione di Agroittica Lombarda, azienda di Calvisano (BS), che fu apripista in questo settore, seguita poi da Acipenser e da altre aziende. L’allevamento dello Storione bianco del Pacifico (Acipenser transmontanus) si sviluppò allora principalmente come un allevamento sostitutivo in impianti che, originariamente, erano destinati ad altre specie, come ad esempio l’anguilla, per Agroittica Lombarda, e la trota per Acipenser. Nel corso degli anni si diffusero tecniche, competenze, esperienze che oggi ci portano ad essere nella top 5 dei produttori mondiali, seconda solo alla Cina e davanti a Francia, Russia, Iran e a molti altri Paesi. Come scritto da STEFANO CATAUDELLA, professore di Biologia della pesca e dell’acquacoltura dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la specie dello Storione bianco è risultata nel tempo importante per il consumo alimentare grazie alla ra-
pida crescita degli esemplari rispetto agli altri acipenseridi, riuscendo a raggiungere un peso corporeo che porta alla maturità sessuale e quindi alla produzione del caviale. «Per quanto riguarda la storionicoltura italiana, lo Storione bianco è tutt’oggi la specie che riscuote il maggior interesse dal punto di vista commerciale, anche se, nel corso degli anni, a seguito di numerose prove sperimentali di stabulazione, sono state acquisite le nozioni e le tecniche necessarie per portare avanti l’allevamento di circa una decina di specie di storione. Alcune di queste hanno un’importanza commerciale, mentre altre hanno solo un significato sperimentale»1. Lo storione rientra nelle specie a rischio di estinzione e, dal 1998, il commercio internazionale degli storioni e dei prodotti da esso derivati è costantemente regolato dal CITES, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione2. IL PESCE, 3/22