Il Giardiniere 040 I trimestre 2024

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PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI

giardiniere N° 040

IL

magazine - I trimestre 2024

COVER STORY TR3800E-B è il nuovo trattorino a batteria con raccolta posteriore di Ego. Può affrontare lavori su grandi superfici e, grazie alla sua piattaforma a batteria ARC Lithium™ 56 Volt , garantisce l’utilizzo di oltre 70 differenti attrezzi per la manutenzione del verde.

a pag. 14

+ANTEPRIMA MYPLANT Green sostenibile e smart: e una selezione di prodotti innovativi per la cura del verde con l’iniziativa Myplantech

+VISIONI

Pensare, progettare creare. Un giardiniere e due progettisti si raccontano attraverso la loro professione

LA NUOVA RIVISTA PER IL GIARDINIERE SERVIZIO A PAG. 31 Con una larghezza di taglio da 98 cm ed una capacità del sacco di 300 litri.

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KRESS CyberSystem:

un passo avanti per i manutentori del verde La chiave per un futuro verde senza benzina

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e crescenti preoccupazioni globali riguardo della manutenzione del verde di abbandonare alla riduzione dell’inquinamento atmosferico completamente le macchine a scoppio. Grazie alla e acustico, unitamente alla necessità tecnologia brevettata delle sue batterie, la potenza di salvaguardare la salute degli operatori e erogata è paragonabile, se non superiore, a quella promuovere pratiche aziendali sostenibili, hanno di un motore a scoppio professionale da 50 cc. spinto i professionisti della manutenzione del Questo si traduce in maggiore produttività e una verde a cercare alternative valide alle tradizionali drastica riduzione delle emissioni sonore e delle attrezzature a scoppio. Nonostante le tecnologie vibrazioni, contribuendo così a preservare la salute disponibili finora, come i sistemi a batteria degli operatori e dell’ambiente circostante. al litio convenzionale, non abbiano ancora Ma i vantaggi non si fermano qui. Eliminando la SCOPRI DI PIÙ permesso una conversione completa, ora necessità di acquistare carburante e riducendo al www.kress.com si prospettano con Kress cambiamenti minimo le manutenzioni ordinarie, come quelle significativi. richieste da un motore a scoppio tradizionale, Le sfide incontrate fino ad oggi, come limitate gli operatori possono realizzare significativi potenze, breve durata delle batterie, dipendenza da risparmi sui costi. Inoltre, la piattaforma KRESS una fonte di alimentazione elettrica fissa, tempi di COMMERCIAL è completamente autonoma ricarica prolungati e la necessità di equipaggiare gli dall’alimentazione elettrica, grazie alla CyberTank, operatori con numerose batterie, hanno ostacolato un sistema di accumulo di energia da posizionare il passaggio definitivo a soluzioni sostenibili. direttamente sui mezzi di lavoro. La tecnologia Tuttavia, grazie alla piattaforma cordless KRESS avanzata di KRESS ha superato anche le COMMERCIAL, finalmente si presenta limitazioni tipiche delle batterie al una soluzione all’avanguardia. litio convenzionale, riducendo i CONTATTA Questo innovativo sistema tempi di ricarica a soli 8 minuti KRESS permette, infatti, ai professionisti e garantendo una durata attraverso la sua rete di vita delle batterie fino di rivenditori specializzati, per a 3.000 cicli di ricarica al scoprire e sperimentare questa 100%. innovativa tecnologia, con KRESS è un marchio garanzie professionali di otto registrato parte del anni sulle batterie e cinque gruppo POSITEC, una sulle macchine. multinazionale con una trentennale esperienza nel settore del giardinaggio e delle batterie, con migliaia di brevetti e oltre 7.000 collaboratori in tutto il mondo. Il non plus ultra per i professionisti della manutenzione del verde!




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EDITORIA LE

Tre le parole che possono riassumere questo nuovo numero de ILgiardiniere : innovazione, formazione e visione. Costruire il giusto mix tra questi concetti è fondamentale per ricreare un ambiente di lavoro ottimale per il giardiniere, poiché ciascuno di essi contribuisce in modo unico alla crescita nella professione. Innanzitutto, l’innovazione rappresenta il motore trainante delLAprogresso NUOVA RIVISTA PER IL GIARDINIERE nel giardinaggio professionale. Introdurre strumenti all’avanguardia, attrezzature tecnologicamente avanzate non solo semplifica il lavoro quotidiano, ma conferisce un vantaggio competitivo. L’innovazione non è solo una questione di comodità; è un investimento che si traduce in efficienza operativa, risultati di alta qualità e, non meno importante, un approccio moderno che attrae una clientela sempre più esigente. SERVIZIO A PAG. 31

La formazione è un altro elemento chiave per la crescita. In un mondo in cui le conoscenze e le tecniche evolvono rapidamente, la formazione continua è essenziale per rimanere allineati con le ultime tendenze e perfezionare le abilità. Corsi, workshop e aggiornamenti costanti non solo ampliano il bagaglio di competenze, ma stimolano la curiosità e la passione per il lavoro, elementi che si riflettono positivamente nella qualità del servizio offerto. La visione, infine, costituisce il collante che tiene insieme innovazione e formazione. Un giardiniere professionista con una visione chiara è in grado di anticipare le esigenze del mercato e di adattarsi prontamente ai cambiamenti. La visione non è solo un concetto astratto; è una bussola che guida le decisioni quotidiane e le scelte strategiche. Una visione ben definita crea un filo conduttore che unisce l’innovazione tecnologica e l’approfondimento delle competenze, con l’obiettivo di rafforzare il livello di professionalizzazione del giardiniere. Un giardiniere che integra appieno queste tre dimensioni: innovazione, formazione e visione non solo sviluppa un vantaggio competitivo, ma contribuisce anche a ridefinire gli standard del settore, ispirando colleghi e clienti. In questo equilibrio delicato, ragionare in termini di investimento, e non solo di costo, fa la differenza in un’ottica di professionalità.

di Francesco Tozzi

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LA RIFLESSIONE

In ultimo

va bene il render, giusto per definire gli spazi e le misure, le forme e l’ottimizzazione delle forme

VIVIAMO IN UN RENDERING di Sandro Degni

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o letto una frase recentemente che parlava di cibo e che recitava cosi: “Il problema è che non stiamo più mangiando cibo, ma prodotti che sembrano cibo”. Potrei riportare questa affermazione nel giardino, abbiamo l’illusione che nelle nostre città e spesso in progetti privati si stiano creando giardini, ma di fatto lo sembrano solamente, magari perché gli si dà un nome “instagrammabile” o un aspetto adatto ai social, oppure ancora perché si infarciscono di nomi green, eco e amanti dell’ambiente. Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in un nuovo giardino definito moderno e appunto “green”, come piace tanto dire di questi tempi, ma ahimè il “green” era solo nel colore delle coperture di plastica a perimetro dell’area esterna di questo grande e nuovo centro commerciale. Non basta un render per fare un giardino o un terrazzo, la rappresentazione della futura realizzazione deve passare anche attraverso le nostre parole e della nostra capacità di raccontare, ma, ahimè, ormai ormai questa dote si è persa. Spesso

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ci affidiamo alla tecnologia, che non è sbagliata di per se, ma non ha la capacità di passare la filosofia e l’idea che solo la nostra immaginazione è in grado di creare. Nell’osservare il giardino del centro commerciale mi sono immaginato esattamente il render venuto fuori dal computer, fatto tutto di cerchietti, colori improbabili e spazi vuoti, era una perfetta ricostruzione dell’elaborazione della macchina assolutamente priva di anima, di quel genius loci tanto decantato ma che ormai si è perso, ritirato nei boschi insieme agli unicorni. Tutto questo succede per un solo motivo, sempre lo stesso direi, la necessità di aggiungere in maniera superficiale la “quota verde”, perché deve esserci e non perché sia necessaria la sua presenza. I nuovi giardini di strutture commerciali o delle grandi città spesso rappresentano solo un passaggio e mai una sosta, spesso sono l’accessorio e mai il luogo, esattamente come gli uomini che passeggiano nei render, sempre felici o intenti a fare cose. L’impressione che ho, a volte, è che si viva in quel render, che in fondo in fondo ne facciamo parte attiva, osservando le realizzazioni e magari attraversandole ci si sente parte di quel progetto asettico: alberelli tutti in fila, aiuole spoglie, pareti verdi spesso di plastica, pratini improbabili e perfettamente pettinati in una sorta di omologazione generale. Poi, però, capita che l’intelligenza artificiale produca esattamente il contrario e così ti ritrovi rappresentazioni del paesaggio super selvagge, ambientate nelle nostre città caotiche, in grado di eliminare strade e traffico, brutture architettoniche e infarcendo i viali di alberi maestosi. Capisco quando osservo queste differenze, perché poi si preferisca realizzare basandosi su rappresentazioni semplici e lineari, forse le uniche che si riescano a realizzare senza


Poi ci sono i libri, quelli belli, quelli che ci ispirano nel nostro lavoro, questi devono essere i nostri strumenti al pari di cesoia e vanghetto troppi pensieri, privando dell’anima che un giardino degno di essere chiamato tale possa esprimere. Certo ora mi chiederete come sarebbe meglio intervenire, perché è facile trovare il problema ma non è cosi semplice trovare poi una soluzione. Intanto un giardino va raccontato, un terrazzo va progettato e poi spiegato, bisogna immergersi come se fossimo noi a vivere quell’ambiente, solo così saremo in grado di spiegare profumi, forme e colori. Poi ci sono i libri, quelli belli, quelli che ci ispirano nel nostro lavoro, questi devono essere i nostri strumenti al pari di cesoia e vanghetto, allo stesso modo dobbiamo utilizzarli da mostrare ai nostri clienti,

dobbiamo essere in grado di spiegare cosa abbiamo in testa laddove la nostra fantasia e le nostre parole non ne sono in grado. Infine, messe insieme le informazioni, dobbiamo restituire un quadro generale, mostrando il nostro lavoro, quello che già abbiamo realizzato, utilizzando la tecnologia a nostro servizio, quella dei social utilizzati in maniera professionale, solo in questo modo, dando concretezza, possiamo restituire materialmente al cliente l’immagine che abbiamo nella testa. In ultimo va bene il render, giusto per definire gli spazi e le misure, le forme e l’ottimizzazione delle forme, insomma rendendo immersiva l’esperienza per il nostro interlocutore e facilitando il nostro lavoro. In fase di realizzazione, lavorando con più opzioni e non basandosi solo sulle immagini digitali, abbiamo la possibilità di creare veramente, di uscire dal logica del render e entrare in un vero e proprio quadro nel quale dare le giuste pennellate e variando forme e colori, creando opere d’arte… D’altra parte giardino e terrazzo quello sono.


COVER STORY

14 2 motori brushless

indipendenti per prestazioni efficienti di Penelope Moran

REPORT FIERA

SOLUZIONI

28 Per MILWAUKEE® un

2024 all’insegna del verde

30 Biogents: prevenzione

antizanzare efficace, senza insetticida

18 Paysalia 2023 da record di Rachele Pozzato

PROFESSIONE

22 Un nuovo corso “verde”

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Al via Myplant, 50.000mq dedicati al verde a cura di Francesco Tozzi

di Benedetta Minoliti

33 Tecnologie al servizio del verde

Benedetta Minoliti

37 In 4 padiglioni in mostra tutta la filiera

39 Un mix tra potenza e design di Filippo Terragni

40 Si può utilizzare su altre

pavimentazioni o direttamente sul terreno di Filippo Terragni

gestione

47 Pensare progettare creare il giardino

a cura di Alice Nicole Ginosa e Francesco Tozzi

48 Il processo creativo parte dalla consapevolezza di Studio Urka

50 “L’ho visto cambiare” di Sandro Degni

52 Il giardino diverso

SOMMARIO N°040

di Mirco Colzani

54 IPM Essen 2024: lasciamoci ispirare dalle novità di Benedetta Minoliti

56 Testimonianze preziose

a cura del Comitato di redazione Fondazione Minoprio


N˚ 040 --I TRIMESTRE 2024 DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Alice Nicole Ginosa, Benedetta Minoliti, Rachele Pozzato redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Lucio Brioschi, Edoardo Carconi, Giovanna Cutuli, Sandro Degni, Federico Fagan, Francesco Ferrini, Stefania Medetti, Valerio Pasi, Lavinia Raccah, Anna Zottola GRAFICA Testo&Immagine snc / testoeimmagine@fastwebnet.it PRODUZIONE E SEGRETERIA Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net PROMOZIONE E SVILUPPO Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net STAMPA IGP Industrie Grafiche Pacini - Pisa

60 Il giardino, un’aula aperta a tutti

i giardinieri in cerca di risoluzioni di Paola Martinelli

62 Agricoltori under 30 in controtendenza

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via E. Cosenz 35, 20158 Milano Tel. +39 02 4244 8445 info@laboratorioverde.net | www.laboratorioverde.net Supplemento al numero 208 di Greenup, periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Milano n. 64 del 27/01/1999 – n. R.O.C. 2232. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

rubriche

07 Editoriale

di Francesco Tozzi

08 La riflessione

di Sandro Degni

24 Prima & dopo

di Lavinia Raccah e Edoardo Carconi

43 News

Brevi dal mercato

66 L’opinione

di Anna Zottola

UNIVERSO IL giardiniere

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Chi siamo, cosa facciamo e le info utili per entrare in contatto con noi

e d i z io n i

di Penelope Moran

Laboratorio

verde

Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior AMMINISTRATORE UNICO Francesco Tozzi SEGRETERIA GENERALE Katiuscia Morello Edizioni Laboratorio Verde srls edita i seguenti prodotti: • Greenup • Agriflortec • Agenda del Verde • I Quaderni di greenup • Calendario del Verde Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.com • F&W magazine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

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TR3800E-B è il nuovo trattorino a batteria con raccolta posteriore di Ego. Può affrontare lavori su grandi superfici e, grazie alla sua piattaforma a batteria ARC Lithium™ 56 Volt , garantisce l’utilizzo di oltre 70 differenti attrezzi per la manutenzione del verde.

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Le nostre firme

N° 040

IL

magazine - I trimestre 2024

Sandro Degni R giardiniere professionista di lunga data, esperto di terrazzi e spazi urbani Francesco Ferrini

R Professore di Arboricoltura e coltivazioni arboree all’Università di Firenze e presidente del Distretto Vivaistico-Ornamentale di Pistoia, accademico e divulgatore scientifico

Sara Lavinia Raccah architetti del paesaggio, anime dello Studio Urka di Roma ed Edoardo Carconi R

LA NUOVA RIVISTA PER IL GIARDINIERE SERVIZIO A PAG. 31 Con una larghezza di taglio da 98 cm ed una capacità del sacco di 300 litri.

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N°040

R agronoma con esperienza di ricerca, docenza e gestione della Scuola di Minoprio; oggi si occupa di consulenza per progetti di formazione e sviluppo del verde

Anna Zottola



COVER STORY

NOVITÀ 2024

Il nuovo trattorino a marchio EGO consente di lavorare su superfici fino a 8.000 mq e con le stesse batterie può far funzionare oltre 70 attrezzi per la manutenzione del verde. Ecco le caratteristiche principali di Penelope Moran

I

l trattorino a batteria con raccolta posteriore TR3800E-B è tra le novità più importanti presentate da EGO per la stagione 2024. Questo prodotto è caratterizzato da una larghezza di taglio da 98 cm e una capacità del sacco di 300 litri. TR3800E-B può affrontare lavori su grandi superfici, fino a 8.000 mq, dotando lo slot portabatterie di 4 batterie EGO Arc Lithium da 10 Ah. Il trattorino proposto da EGO viene fornito con un caricabatterie rapido, che in meno di 2 ore permettere la ricarica di 4 batterie da 10 Ah.

TEMPO DI LETTU R A: 4 minuti

COMODO SEDILE REGOLABILE CON SOSPENSIONE A MOLLA GRANDE RACCOLTA Le maniglie integrate rendono la rimozione e la sostituzione più semplice e l’unica leva rende semplice lo svuotamento REGOLATORE DELL’ALTEZZA DI TAGLIO A MOLLA REGOLABILE SU 8 POSIZIONI PREIMPOSTATE

SELEZIONE DELLA MARCIA AVANTI/INDIETRO

STERZO CONFORTEVOLE TUTTI COMANDI DELLA MACCHINA A PORTATA DI MANO DISPLAY LCD Mostra la velocità regolabile della lama, la velocità di avanzamento e lo stato di carica della batteria

SLOT PER L’ALLOGGIAMENTO FINO A SEI BATTERIE PORTATILI EGO 56V

LUCI A LED Permette l’utilizzo in condizioni di bassa luminosità PNEUMATICI GRANDI E LARGHI Fornisce una buona aderenza e massima protezione del prato da eventuali danni

PARAURTI ANTERIORE Protegge il telaio da urti accidentali

PIATTO IN ACCIAIO STAMPATO CON DOPPIA LAMA DA 98 CM Gli eccellenti motori indipendenti sono ideali per ottimizzare la raccolta dell’erba

2 motori bru 50 | TRATTO RIN I TO S A E RB A EGO P OW ER +

indipendenti per pr 14

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PER UN FUTURO PULITO Ego è una delle aziende più rappresentative per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo dei prodotti a batteria. Per sensibilizzare gli operatori su questo tema, ha promosso nel 2020 la campagna Challenge 2025, creata per educare e consentire agli utenti, sia domestici che professionali, di effettuare il passaggio dalle apparecchiature alimentate a benzina a quelle a batteria. TR3800E-B è dotato di 2 motori brushless indipendenti.

Scopri di più!

SCHEDA TECNICA Nome prodotto: Trattorino rasaerba con raccolta a batteria EGO T6 TR 3801 E-B Descrizione completa: Trattorino rasaerba con raccolta EGO T6 TR 3801 E-B, tecnologia Peak Power+™, fino a 6 batterie da 56 V, potenza equivalente a un motore a benzina da 22 CV. Velocità massima di 10 Km/h. Può coprire una superficie fino a 6000 mq con una singola carica di 6 batterie da 6 Ah. Marca: EGO Modello: TR 3801 E-B Marca motore: Chervon Tipo motore: Brushless Tensione alimentazione (Vdc): 56

 Il render dei sistemi di guida e di comando.

Sempre parlando di batterie, il sistema è completamente espandibile, fino ad un massimo di 6 batterie di qualunque capacità e con soli 15 Ah il trattorino è in grado di funzionare. Inoltre, questo prodotto può essere abbinato alla piattaforma a batteria di EGO, che può far funzionare oltre 70 attrezzi per la manutenzione del verde. TR3800E-B di EGO può essere acceso semplicemente con il tocco di un dito ed è caratterizzato da un’interfaccia LCD con tre modalità di guida: Control, Standard e Sport. Per quanto riguarda i motori, il trattorino rasaerba, tra le novità più importanti del 2024 dell’azienda, è dotato di 2 motori brushless indipendenti che offrono la potenza e le prestazioni di un paritetico modello a scoppio. Il trattorino proposto da EGO, infine, oltre alle componenti già elencate, è dotato di sedile regolabile ammortizzato con braccioli, e presenta luci led anteriori. La connettività Bluetooth consente il monitoraggio di varie funzioni operative. Ma vediamo in dettaglio la scheda tecnica.

Batteria consigliata (Ah): 10 x 6 Batteria minima (Ah): 15.0 Tempo di ricarica: 1.5 h (x4 batterie 6.0 Ah) Avanzamento: Semovente Marce e velocità: Variatore di velocità fino a 10 Km/h Telaio: Acciaio Peso (kg): 220 Area di lavoro (m2): fino ad un massimo di 10.000 mq Capacità di taglio erba (mm): 980 Regolazione altezza di taglio: Centralizzata 12 posizioni - 25/100 mm Scarico erba: Posteriore Capacità sacco raccolta (L): 300 Dotazione: Caricabatterie da 1.600 W INCLUSO. Piatto di taglio a 2 lame, sedile ammortizzato con braccioli, regolabile, luci a led anteriori, connettività Bluetooth, interfaccia di controllo LCD con tre modalità di guida. Garanzia : 5 anni per uso privato Linea prodotto: EGO Power+ T6

shless

Scopri tutte le altre caratteristiche di TR3800E-B.

Produttore : EGO Rumorosità garantita (LwA): 98 dB(A) Note* 220 Kg peso indicato escluse batterie

estazioni efficienti N°040

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COVER STORY

X = POTENZA

MOLTIPLICATA + AMPLIFICATA

Al centro del nuovo sistema EGO PGX, c’è un caricabatterie superveloce che mantiene funzionanti gli strumenti Pro X, per lavorare sul posto tutto il giorno di Filippo Tommaseo TEMPO DI LETTU R A: 3 minuti

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l sistema di ricarica EGO Power+ PGX è l’ultimissima novità in termini di supporti energetici, che consente di ottimizzare la gestione del parco macchine, soprattutto in termini di velocità nelle operazioni. Inoltre, in combinazione con il nuovo EGO PGX Power Hub, si può ottenere più di 250 Ah di energia e può essere ricaricato in sequenza durante la notte, pronto per il lavoro del giorno successivo. Inoltre, è dotato di connettività IoT Bluetooth e WiFi per fornire tutte le informazioni per gestire una flotta di strumenti Pro X, fornendo dati da tutti i prodotti EGO abilitati e dalle periferiche di di ricarica fisicamente collegate. Abbiamo chiesto a Otello Marcato, Sales Manager – Southern Europe, Middle East & South Africa, le caratteristiche e i principali vantaggi del nuovo sistema. Quali sono stati gli investimenti in termini di ricerca e sviluppo, per Ego, che hanno portato al lancio del nuovo sistema di ricarica? “EGO è riconosciuta internazionalmente per il suo grado di innovazione tecnologica. Ogni anno introduce sul mercato prodotti che hanno caratteristiche uniche capaci di agevolare nel loro utilizzo i propri clienti. Questo avviene grazie a ingenti investimenti in ricerca e sviluppo che coinvolgono centinaia di ingegneri specializzati in ogni categoria di prodotto. L’impegno profuso per il lancio del nuovo sistema di ricarica PGX sta

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premiando EGO con degli ottimi riscontri iniziali da parte del mercato”. Chi è il principale utilizzatore di questo nuovo sistema? “Il nuovo sistema di ricarica EGO PGX è destinato principalmente all’utilizzatore professionale che ha la necessità di poter ricaricare molte batterie sia quando ritorna dopo una giornata di lavoro sia quando si trova a lavorare in zone lontane dalle prese della corrente”. Quali i principali vantaggi per i manutentori del verde? “Il nuovo sistema di ricarica EGO PGX offre grandi vantaggi in termini di tempi di ricarica, basso impatto sulla infrastruttura elettrica, capacità di ricarica di grandi quantità di batterie e la possibilità di ricaricare le batterie anche in zone remote lontane da prese di corrente”. Quali i supporti, anche in termini di formazione e servizi, che l’azienda mette a disposizione per i manutentori? “EGO ogni anno si occupa della formazione dei rivenditori specializzati attraverso il distributore esclusivo per l’Italia Brumar Srl. I rivenditori sono, quindi, in grado di spiegare dettagliatamente tutti i prodotti EGO agli utilizzatori e, nel caso del sistema di ricarica PGX, trasferire le conoscenze e descriverne i vantaggi unici ai professionisti che ne possono beneficiare”.



REPORT FIERA

CIFRE CHIAVE ◗ 38mila visitatori +32% in più rispetto al 2021 ◗ 6.5% visitatori internazionali raddoppiati rispetto al 2021 ◗ 1,732 espositori e marchi +21% rispetto al 2021 ◗ 70 tra conferenze e workshop ◗ 124mila accessi all’applicazione Paysalia Rocalia Connect mobile

Paysalia 20 A Lione la manifestazione biennale si conferma e stupisce con novità all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione di Rachele Pozzato TEMPO DI LETTU R A: 5 minuti

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elle giornate dal 5 al 7 dicembre 2023, nella splendida cornice francese del Eurexpo di Lione, si è tenuta la fiera di Paysalia: l’evento che riunisce appassionati e professionisti del settore della progettazione del paesaggio e dei giardini. La manifestazione, che si tiene ogni due anni, è andata in scena in concomitanza di un’altra fiera leader nel settore, Rocalia – dedicata all’industria della pietra naturale –. Insieme, Paysalia e Rocalia hanno fatto registrare risultati storici, a testimonianza di un richiamo sempre più internazionale: 38mila visitatori (il 6,5% dei quali


Le fase di allestimento dello spazio Carré des Jardinieres.

23 da record internazionali), 1732 espositori e marchi, e ben 70 tra conferenze e workshop. Tre giornate in cui, tra eventi e conferenze, si sono discussi i temi cardine dell’innovazione, della gestione dell’acqua e della progettazione di città verdi.

CLASSIFICA DEI 10 PAESI STRANIERI A PAYSALIA E ROCALIA

1. Svizzera 2. Italia 3. Belgio 4. Spagna 5. Lussemburgo 6. Portogallo 7. Germania 8. Olanda 9. Regno Unito 10. Canada

Una menzione particolare va data all’affascinante competizione del Carré des Jardiniers, in cui i partecipanti hanno progettato e realizzato in loco la propria idea di giardino in un’area di 200m2. Nell’ultima giornata della fiera, una giuria di esperti e giornalisti ha esplorato e giudicato le creazioni dei quattro finalisti della gara. Del concept della competizione e dei quattro giardini finalisti parliamo nelle prossime due pagine.

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REPORT FIERA

Biodiver’city: come vivremo nelle cit

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l tema della competizione non è semplice, ma lascia ampio spazio all’immaginazione: la città di domani, sempre più grande e

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accentratrice, esige spazi verdi che siano antidoto alla monocoltura dei palazzi. Ecco le quattro proposte finaliste.

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Antoine De Lavalette - L’IM.PAS.SI.SAGE

Simon Freitag - LA VI’LL’E DE DEMAIN

Antoine De Lavalette, architetto paesaggista, assieme al suo staff ha progettato e realizzato un giardino che racchiude in sé l’essenza del selvaggio e dell’urbano. Lo spazio si presenta come un vicolo cieco che invita il visitatore a entrare. Nella parte iniziale del vicolo predomina un’atmosfera di urbanità decadente con crepe e falle nel cemento, ma man mano che si avanza una vegetazione selvaggia prende il sopravvento e si impossessa dello spazio. È l’autore stesso, durante la fase di progettazione, a riflettere sul perché la natura selvaggia e disordinata incuta ancora timore alla gente. Tocca, quindi, ai cittadini e alle cittadine farsene carico, appropriarsi di questo ambiente e renderlo abitabile e vivibile. Questo progetto ha vinto poi il concorso.

L’idea di Simon Freitag è quella di rompere gli schemi che caratterizzano le nostre metropoli. Come ci fa capire dal titolo del progetto, la città (‘ville’) del domani deve adeguarsi al nostro ideale di vita (‘vie’): non una vita frenetica e claustrofobica, ma una esistenza in cui tutti ci possiamo prendere il nostro tempo. Il progetto di Simon e dei suoi collaboratori è un giardino sensoriale e simbolico. Si inizia con una biblioteca “simbolo Per approfondire della conoscenza” e si prosegue con elementi colorati e profumati che fanno dimenticare di trovarsi dentro la città. Il calore dei materiali urbani, invece, viene neutralizzato da isole fresche: tettoie e pergolati vegetali, stagni. Un giardino che instilla calma e tranquillità.

Per approfondire

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tà di domani?

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I quattro finalisti della competizione Carré des Jardiniers: la riformulazione della vita urbana passa dal giardino

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Vincent Grunewald - L’ENTRE DEUX BRUITS

Mathieu Carla – JARDIN SUSPENDU

Vincent e i suoi collaboratori partono da un presupposto chiaro: secondo vari studi, l’80% delle città del 2050 è già stato costruito. Detto in altri termini, bisogna massimizzare l’utilizzo di quanto già c’è nelle nostre città – che non è poco! –. Il progetto, quindi, si inserisce nel quadro del riutilizzo e della riqualificazione dello spazio urbano. Uno spazio urbano rumoroso, eccessivo, cacofonico per molti aspetti, che Vincent Grunewald ha voluto neutralizzare. Il giardino Entre deux bruits (‘tra due rumori’) si compone di due elementi principali: un muro di cinta antirumore che protegge il giardino e una struttura in legno al centro di esso. Il giardino ha quattro ingressi, due accessibili alle sedie a rotelle, che introducono a un mondo animato dai soli suoni della natura. Alcune delle piante e dei materiali utilizzati sono reimpiegati da altri luoghi, mentre il muro protettivo offre al visitatore spazi multifunzionali.

Il problema dell’eccessivo inurbamento e del dissennato sfruttamento del suolo per la costruzione di edifici ha toccato anche Mathieu Carla e il suo team, che hanno pensato, per questo motivo, di presentare un giardino pensile sul tetto di un ideale edificio. I giardini pensili e verticali possono davvero essere il polmone verde delle nostre città, anche se – solleva l’architetto del paesaggio – molto deve essere ancora fatto sulla natura tecnica di queste istallazioni. Nel suo progetto, per esempio, viene utilizzato un materiale innovativo e sostenibile, il CLT, un tipo di legno Per approfondire lamellare a strati incrociati di creazione tutta francese e dalle infinite possibilità di utilizzo. Nel suo complesso, il giardino suscita curiosità per i materiali e le soluzioni innovative utilizzate, e anche un piacevole senso di pace.

Per approfondire

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PROFESSIONE

TEMPO DI LETTU R A: 2 minuti

U

n nuovo corso di durata biennale di Istruzione Tecnologia Superiore, presentato da Fondazione Minoprio, con l’obiettivo di creare figure qualificate che possano inserirsi all’interno del mondo della realizzazione e della gestione degli spazi verdi, sia pubbliche privati. È il corso “Tecnico Superiore per la progettazione, realizzazione e gestione di spazi verdi e per la gestione di garden center”, pensato per formare gli studenti sugli aspetti di conoscenza degli elementi vegetali che caratterizzano le aree verdi, anche storiche, sulle linee guida tecniche inerenti alla realizzazione e alla gestione delle stesse, implementando le moderne tecnologie applicative digitali.

GLI OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso proposto da Fondazione Minoprio ha come obiettivo principale quello di focalizzare la formazione degli studenti sulla tipologia di verde inerente al suo utilizzo ornamentale e sugli elementi antropici e naturalistici di questi giardini e parchi. Il corso, oltre a permettere agli studenti di raggiungere

obiettivi lavorativo-professionali, è denotato da una componente economico-imprenditoriale. Questo nell’ottica di permettere ai partecipanti del corso biennale di costruire il proprio futuro lavorativo nel mondo dell’impresa avendo un’adeguata conoscenza. Inoltre, gli studenti potranno conoscere e visitare realtà importanti del settore. Un’attività che gli permetterà di comprendere, anche grazie ai tirocini didattici, le realtà operative e le nuove tendenze, interagendo con professionisti e imprenditori.

LA COLLABORAZIONE CON AICG

Il corso prevede anche una specializzazione, dedicata alla gestione del garden center. Questa sezione è realizzata in collaborazione con AICG, l’Associazione Italiana Centri Giardinaggio, che riunisce oltre 120 garden center e grandi aziende del settore. Le figure professionali formate saranno in grado di leggere dati statistici, ottenere correte kpi per gestire i reparti aziendali e sapranno utilizzare bio stimolanti per i vegetali.

Fondazione Minoprio presenta un percorso biennale che ha come obiettivo quello di creare nuove figure qualificate per la gestione e realizzazione degli spazi, sia pubblici che privati di Benedetta Minoliti

Un nuovo

ALCUNE INFORMAZIONI UTILI ◗ Corso biennale suddiviso in quattro semestri ◗ Il titolo rilasciato è un Diploma di Stato di Tecnico Superiore di 5° livello EQF. Si aggiungono certificazioni e abilitazioni per il settore agricolo e agroalimentare. ◗ La sede dei corsi è presso ITS Fondazione Minoprio Viale Raimondo 54 - 22070 Vertemate con Minoprio (CO) www.fondazioneminoprio.it

corso “verde” 22

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PRIMA&DOPO

UN, DUE, TRE… BIOLAGO! TEMPO DI LETTU R A: 3 minuti

I

l progetto riguarda la realizzazione di un biolago situato a nord di Roma all’interno di un giardino privato. Le richieste dei proprietari erano precise: desideravano un luogo dove rinfrescarsi nelle calde giornate estive, evitando l’utilizzo di disinfettanti e prodotti chimici, tipici delle piscine tradizionali. E così, proprio per questo la scelta è ricaduta immediatamente sul biolago. Come sappiamo, il biologo è suddiviso in una zona di balneazione per poterne godere appieno, e un’area di fitodepurazione; in quest’ultima

Area a prato ad alta manutenzione e priva di funzionalità.

L’idea

RISCOPRIRE LE ORIGINI E LA NATURA Anticamente non esistevano piscine, il bagno si faceva nei laghi e nel mare, abbiamo cercato di ricostituire un legame intimo (ormai perduto) con la natura, come lo era un tempo.

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l’attenta selezione delle piante acquatiche (siano esse ossigenanti, galleggianti o fitodepuranti) permette di dar luogo a un processo di purificazione dell’acquaatto a mantenerla limpida nel tempo. Tra le specie scelte vi sono: Saururus cernuus e Elodea canadensis, come specie ossigenanti, Iris pseudacorus, Iris louisiana ‘Black Gamecock’, Acorus calamus, Myriophyllum spicatum, Houttuynia cordata, Pontederia cordata ‘Alba’, come specie palustri ottime per la fitodepurazione e alcune piante di Nymphaea utilizzate come esemplari ombreggianti.

prima Visuale sulla vallata adiacente non sfruttata.


Un angolo dove acqua e piante vivono in simbiosi, per un rinnovato spazio relax. Uno degli ultimi lavori di Studio Urka, che conferma come, anche superfici ridotte possano di Lavinia Raccah ed Edoardo Carconi prendere nuove forme Valorizzazione punto di vista e vista maggiormente aperta sulla vallata.

Per saperne di più sul progetto visita la pagine dedicata al sito studiourka.com

dopo GLI AUTORI

Riduzione area a prato, realizzazione biolago sostenibile atto a purificare l’acqua e a poter essere sfruttato a pieno.

Lo Studio Urka - Studio di Architettura del Paesaggio, composto dagli architetti del paesaggio Lavinia Raccah ed Edoardo Carconi, con base a Roma, si occupa di progettare e realizzare spazi esterni per committenza pubblica e privata. Tra i punti di forza dello Studio vi sono l’estrema creatività mista a una sapiente conoscenza tecnica e al non volersi mai accontentare di realizzazioni mediocri.


informazione pubbliredazionale

IL g iardiniere per IMPERTEK

L’ingresso della struttura Casa dei Racconti.

Patio esterno eco-friendly

con il supporto Deckofix di Impertek

N

ascosto tra campi, vigneti e avvolto da una cornice di luce e tranquillità, Casa dei Racconti è un Il dettaglio di Deckofix. piccolo relais di campagna situato a pochi chilometri dalle città di Venezia e Treviso. La struttura, ricavata da una casa di campagna di inizio ‘900, è composta da sei camere, una cucina locale e un’elegante piscina a sfioro, per offrire agli ospiti un’esperienza all’insegna del relax e della serenità.

SPAZIO RELAX

L’intervento in oggetto ha riguardato la realizzazione di un patio esterno di 125 mq nei pressi della piscina: uno spazio pensato per trascorrere PER momenti di tranquillità, ma anche per SAPERNE DI PIÙ organizzare feste ed eventi. Nella Impertek da 30 anni studia le fase progettuale, si è combinata problematiche dei cantieri edili, per la necessità di sviluppare una soluzioni utili dalle alte performance struttura sicura, veloce e facile tecniche, realizzando prodotti che da installare, con il desiderio durino nel tempo, con materie prime di impiegare materiali a basso innovative e sistemi impatto ambientale. Per questa di produzione certificati. ragione, metodi tradizionali come Per saperne di più il calcestruzzo sono stati sostituiti dai www.impertek.it supporti Deckofix di Impertek che si caratterizzano per essere: completamente

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Lo spazio del patio oggetto del cantiere.

riciclati, facilmente rimovibili senza impattare negativamente sul terreno ed ottimali per consentire all’acqua piovana di drenare naturalmente nel terreno, preservando l’ecosistema e promuovendo la salute del verde circostante.

PERFETTA PLANARITÀ

I supporti Deckofix vengono installati direttamente nel terreno, garantendo una perfetta planarità della pavimentazione, grazie alla testa livellante. Caratterizzati da una portata di 800 Kg, sono regolabili in altezza da 35 a 250 mm ed hanno una vite per raggiungere una profondità di 70 cm. Per la realizzazione del patio, sono stati installati 120 supporti e create delle sottostrutture con travetto in legno lamellare e abete. Una maggiore stabilità e resistenza della pavimentazione è stata ottenuta con una sottostruttura con magatelli in alluminio, prima di procedere alla posa di doghe in legno naturale.


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