GreenUp n. 178 Marzo - Aprile 2019

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TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN E DELLE AGRARIE

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Anno XX - Marzo/Aprile 2019

AGROFARMACI Come cambia il mercato in base alla nuova legge

Stefano Donetti è stato eletto presidente di AICG durante l’ultimo consiglio direttivo dell’associazione. Cambia anche il vice presidente. pag. 16

TENDENZE

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)

#GCNT: l’evento per il garden che racconta i nuovi stili del consumatore

ASSOCIAZIONI

DONETTI NUOVO PRESIDENTE DI AICG “Era il momento di fare un cambio”

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CONSUMATORI

Le nuove generazioni vanno al di là dell’ornamentale. Vogliono anche coltivare

Alberto Alberto Brusa Brusa nel nel suo suo punto punto vendita vendita alle alle porte porte di di Varese, Varese, da da poco poco oggetto oggetto di di un un nuovo nuovo restyling restyling espositivo. espositivo. Pag. Pag. 16 16

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Anno XX - Gennaio/Febbraio 2019

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PROGETTAZIONE COSTRUZIONE COSTRUZIONE GESTIONE GESTIONEEEMANUTENZIONE MANUTENZIONEPROFESSIONALE PROFESSIONALEDEGLI DEGLISPAZI SPAZIVERDI VERDI PROGETTAZIONE

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TRADEMAGAZINE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DELDEL GARDEN E DELLE AGRARIE TRADE MENSILE DI PROFESSIONALE GARDEN EE DELLE AGRARIE TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN DELLE AGRARIE

Novembre –– Dicembre Dicembre2018 2018 Novembre

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Incopertina copertina In tagliaerba ililtagliaerba tagliasiepi eeililtagliasiepi adasta astadella dellanuova nuova ad GammaAlpha Alpha Gamma

valorizzare Le scelte giuste per valorizzare inverno gli spazi verdi in inverno

MERCATI

Germania vs Italia un confronto tra il mercato dei due paesi

VISUAL IDEA

Lifestyle, come creare una presentazione coinvolgente

TENDENZE

TENDENZE

Nuovi orizzonti: social strategies, trend e concept store

LA PAROLA D’ORDINE BISOGNA BISOGNA ESSERE CAPACI È UNA SOLA: TECNOLOGIA DIGREEN “VENDERE” DI “VENDERE” STORIE IL È SEMPRE PIÙ SMART INTERVISTA INTERVISTA

SMART SMART

ATTUA LITÀ

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INVERNO 35/36 /2018 2018 INVERNO 35 PRIMAVERA / 2019

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attento Uno sguardo critico ee attento micorrizzazione artificiale artificiale sulla micorrizzazione

Dall’Olanda gli ultimi trend per il garden e la floricoltura, che raccontano i nuovi stili di vita pag. 57

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ILLA RAPPORTO NUOVA RIVISTA

Le Leattrezzature attrezzatureTrevi TreviBenne Benneper perililforestale forestale

TRA VERDE PER IL GIARDINIERE E CRIMINALITÀ SERVIZIO SERVIZIOAAPAG. PAG.31 31

BEN OLTRE OLTRE LA LA BENZINA BENZINA I dettagli dettagli tecnici tecnici della della nuova nuova gamma gamma di attrezzature attrezzature professionali professionali aa batteria batteria Pellenc Pellenc

TRIMESTRALE NUMERO 35 | INVERNO 2018 - EDIZIONI LABORATORIO VERDE SRLS - © funnyhowflowersdothat.co.uk TRIMESTRALE NUMERO 35 |LABORATORIO INVERNO 2018 - EDIZIONI VERDE SRLS - © funnyhowflowersdothat.co.uk TRIMESTRALE NUMERO 36| PRIMAVERA 2019 - EDIZIONI VERDE SRLS - LABORATORIO credit foto: thejoyofplants.co.uk

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Laboratorio

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Erbe infestanti, buone o cattive? Scopriamolo insieme

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Tutorial:il ilvaso vaso Tutorial: ghiacciatoper per ghiacciato tuaStella Stelladidi lalatua Natale Natale

Pasqua saporita. Ricette e consigli per la tavola della festa

Nuovi * abitanti in giardino: gigli profumati, aloe resistenti, e una speciale Porta tavola Portaaavarietà tavola i ipiatti delle dipiatti girasole delle

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La gamma di peperoncini de L’Ortofruttifero.

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Ortofruttifero è un’azienda toscana specializzata nella produzione di piantine da orto destinate all’hobbista che ha riassunto in una frase la propria filosofia: la felicità nell’orto.

AMPIA GAMMA, ANCHE BIOLOGICA I tre fratelli Pacini, titolari dell’azienda L’Ortofruttifero, si danno molto da fare per rendere l’orto quanto più possibile felice e facile. Come? Innanzi tutto attraverso una vasta gamma di varietà: infatti in catalogo troviamo oltre 700 articoli tradizionali e più di 100 biologici; in secondo luogo, attraverso un packaging ricco di informazioni per l’hobbista che riporta le principali qualità del prodotto, i consigli utili per la coltivazione e possibili consociazioni; e infine attraverso una logistica efficiente capace di far pervenire il prodotto fresco nei garden center e nelle agrarie che lo richiedono entro le 24 ore dall’ordine. FELICITÀ È RICERCA E SALUTE Grazie alle collaborazioni con la Scuola Superiore Sant’Anna, uno dei più autorevoli istituti di alta formazione universitaria d’Italia, e con l’Università di Pisa, L’Ortofruttifero sta sviluppando una gamma di prodotti ed un sistema produttivo che garantiscano la produzio-

I tre fratelli Pacini, titolari dell’azienda L’Ortofruttifero.

Il pomodoro Sun Black, il pomodoro nero ricchissimo di antociani.

ne di alimenti che mantengano intatte le caratteristiche nutraceutiche e salutistiche che la produzione intensiva ha ridotto. Da queste collaborazioni sono nati prodotti di eccellenza come il Sun Black, il pomodoro nero ad altissima concentrazione di antociani, o il progetto Super Bio, in cui viene sfruttata la simbiosi tra radici e alcuni microrganismi (micorrize) che rendono le piante più resistenti alle principali malattie e quindi meno esigenti dal punto di vista dei trattamenti fitoterapici.

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l’eleganza è un particolare


E

Editoriale / QUESTO NUMERO

Ecco il secondo numero dell’anno di GreenUp e tante erano le storie che ci eravamo messi in testa di raccontare qui in redazione, ma le pagine non sono bastate. Ci rifaremo con i prossimi numeri. Anche se abbiamo sfruttato ogni piccolo angolo di ogni pagina, per cercare di farci stare il maggior numero di informazioni possibile. Già, perché il green è sempre più un trend, che il consumatore vuole fare proprio. Un consumatore sempre più informato ed esigente: vuole trovare interlocutori competenti sul punto vendita e gentili… E sull’aspetto della gentilezza, forse bisognerebbe spendere qualche parola in più, perché non è sempre scontata e può fare la differenza. Insomma, anche questa è formazione. E di formazione ce ne ha parlato Stefano Donetti, nuovo presidente di Aicg – gli abbiamo dedicato la copertina! –, proprio perché un tema molto sentito tra gli associati. Così, anche per quest’anno sono stati confermati i percorsi di studio per il personale dei centri di giardinaggio, in collaborazione con la Scuola Agraria di Minoprio. E poi, una legge quadro di riferimento per i garden center e la promozione delle piante italiane le altre priorità ricordate da Donetti. Anche Stefania Medetti, nel suo articolo a pagina 23, ci ricorda l’importanza della formazione, tra l’altro su un tema molto sentito: il marketing digitale. In breve: ci sono tre ragioni per cui il marketing digitale è il miglior alleato di un garden center: la categoria commerciale, il costo e la misurabilità. A differenza di altre attività, infatti, il giardinaggio offre infiniti spunti visuali e le immagini, si sa, giocano un ruolo di primo piano nella comunicazione dei mezzi digitali. E poi, spazio a un ampio reportage su Myplant & Garden, con una selezione di oltre 30 prodotti novità per il centro di giardinaggio e il florovivaismo. Oltre ad alcuni spunti di riflessione: un’intervista a Erica Cherubini – con lei abbiamo discusso su quale strada vede disegnarsi davanti ai garden nel prossimo futuro – e un focus su uno degli eventi più importanti della fiera milanese, il Garden Center New Trend. Ma l’essere trend di questo GreenUp non finisce qui!

di FRANCESCO TOZZI

FRANCESCO TOZZI - @Lab_VERDE

GreenUp 07


Editoriale / IL PENSIERO

Think globally,

ANNA PIUSSI Garden designer, insegnante di storia dei giardini, medaglia di bronzo al Chelsea Flower Show 2013 e miglior giardino a Orticolario 2012.

act locally I garden center possono essere i portabandiera del movimento che custodisce il pianeta – e il nostro futuro, secondo le indicazioni della sostenibilità ambientale

S

embra ridondante parlare di giardini sostenibili, perché il giardinaggio e la creazione di giardini dovrebbero essere implicitamente legati al rispetto della natura. Ma i nostri giardini sono davvero sostenibili? Cosa dobbiamo proporre ai clienti che ci chiedono di aiutarli nel seguire questo ideale?

OGNI GIARDINO CONTA

La prima cosa da fare è sottolineare l’importanza del contributo personale. È inutile pensare che il problema dell’inquinamento e dell’esaurimento delle risorse è così grande che noi non possiamo fare niente. Ogni giardino contribuisce, in bene o in male, alla salute del nostro pianeta. E qui entra in gioco la responsabilità di chi può educare gli appassionati. Partiamo da cosa non è un giardino: un prodotto, un oggetto, un’entità completamente sotto il controllo umano. Il giardino sostenibile riconosce che non siamo i padroni, ma i custodi di questo microcosmo verde, che include tutto, dalla terra in su. Sostenibilità vuol dire tenere conto delle risorse che abbiamo, per usarle a nostro favore, e lavorare in armonia con il luogo, pensando anche a cosa lasceremo per le generazioni future.

IL GIARDINO SOSTENIBILE

08 GreenUp

CONSIGLIA Promuovere buone pratiche, prodotti e conoscenze che rispondono alle esigenze dell’ecosostenibilità e del supporto della biodiversità nei giardini promuove il garden center come un centro moderno e formativo.

image stock.adobe.com

I punti principali del giardino sostenibile sono: risparmiare le risorse naturali, a partire dall’acqua; scegliere le piante adatte al luogo; proteggere il suolo e gli organismi che ci vivono dentro; promuovere la biodiversità, che include gli insetti benefici; evitare prodotti chimici in eccesso. L’acqua è molto preziosa: suggeriamo sistemi di raccolta e di irrigazione efficienti, a goccia o a


SOSTENIBILITÀ, DEFINIZIONE “Il disegno, costruzione, operazione e pratiche di manutenzione che soddisfano i bisogni del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri bisogni”. (Commissione Brutland delle Nazioni Unite nel 1987)

tubo poroso, non a pioggia, e progettiamo giardini che rallentino e trattengano le precipitazioni. Consigliamo le piante giuste per il posto giusto, adatte cioè al microclima locale, all’esposizione, al suolo, e alla quantità di acqua disponibile. Nel Mediterraneo questo vuol dire giardini a bassa richiesta idrica. In molte zone d’Italia è sensato sostituire i tentativi di prati all’inglese con tappeti di graminacee più xerofile, o con altre piante tappezzanti come Philla nodiflora o altre specie adatte.

INSEGNIAMO LE GIUSTE PRATICHE

Bisogna ridurre drasticamente l’uso di prodotti chimici - diserbanti, insetticidi, funghicidi. Lasciati in pace, gli animali e gli insetti in giardino trovano un loro equilibrio. Proteggiamo la struttura del terreno. Non bisogna arare o scavare a fondo, perché rischiamo di far fuori i lombrichi, che lavorano per noi il terreno, e portare su terra di sottosuolo, meno fertile di quella in superficie. Lavoriamo il terreno che abbiamo, ammendando con prodotti naturali, dal letame al compost. Non lasciamo scoperto il terreno, ma proteggiamolo con pacciamatura superficiale (compost o lapillo) o pacciamatura verde (piante tappezzanti). Prediligiamo la vendita di piante locali, quelle più adatte all’ecosistema locale: l’eccesso di piante esotiche o cultivar creati in laboratorio rendono alcuni giardini una collezione discorde di piante sterili, che stonano con il paesaggio.

IDEALE VS REALE

Non sono contraria all’uso di cultivar in generale, anzi. Non sono contraria alle piante esotiche in assoluto. L’arte del giardino si è sviluppata con un afflusso con- tinuo di piante da ogni parte del mondo, e anche nella Bibbia, dove è l’immagine del Paradiso, il giardino è un posto più ricercato e prezioso della natura circostante. Ma stiamo attenti a specie che possono diventare invadenti, a scapito di piante autoctone. Anche i cultivar moderni hanno il loro posto. L’ingegno umano ha sviluppato, da piante selvatiche come le rose, migliaia di ibridi e cultivar diversi: proibirli sarebbe come bruciare biblioteche e spesso è grazie a questo lavoro di ibridizzazione, innesti, cloni, che possiamo scegliere piante più adatte al nostro ambiente e più resistenti. Favoriamo colture miste, invece di monoculture: un giardino misto offre una sequenza continua di fioriture e interesse. Insegniamo ad accettare un certo disordine come parte dell’equilibrio del giardino: consigliamo di non fare le pulizie autunnali, che lasciano il terreno scoperto e il giardino semivuoto, ma di tenere infiorescenze secche, semi, frutti, che non solo sono attraenti in veste invernale, ma danno da mangiare agli uccelli e ospitano insetti benefici. Si può pulire a fine inverno, per prepararsi alla grande crescita primaverile, e solo allora buttare nel compost il materiale secco, che così rientrerà nel ciclo di vita del giardino. Think globally - act locally. Uno slogan degli anni ’70 da tenere a mente: “Pensa globalmente - agisci localmente”. Ogni giardino sostenibile fa parte di un ponte verde, ogni persona che pensa in maniera sostenibile contribuisce alla salute del nostro pianeta, ogni garden center che promuove questo stile di vita si pone a difesa del mondo naturale con professionalità.

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46 37 32 N°178

Som ma rio

PRIMO PIANO

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colloquio di Francesco Tozzi con Stefano Donetti

20 TREND

Il bio in Ue vale 34 miliardi

23

Rosa, la più amata dagli italiani

45

INSETTICIDI

Trattamenti mirati di Filippo Terragni

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INTERNI

Fiori e foglie indoor di Costanza di Matteo

WEB

MERCATI

di Stefania Medetti

74

Basta un click

FITOFARMACI

Forse si intravede la fine di Nicolò Pensa

sostiene

VIVAIO

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di Mario Ferrarini

di Bianca Belfiore

37

GreenUp

42

COPERTINA

“Era il momento di fare un cambio”

TENDENZE

10

42

Marzo / Aprile 2019

INTERNET

Gli uomini cercano bbq e rasaerba di Filippo Terragni

GESTIONE

Imprenditori si nasce, imprenditore si diventa di Jessica Bertoni

EDITORIALI

7

QUESTO NUMERO

8

IL PENSIERO

di Francesco Tozzi

Think globally, act locally

di Anna Piussi

RUBRICHE

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GREENSHOP Il meglio in primo piano

28 NEWS

Brevi dal mercato


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DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi f.tozzi@laboratorioverde.net

consulente tecnico Matteo Ragni IN REDAZIONE

Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net

IMPAGINAZIONE GRAFICA

50

Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com

COLLABORATORI

Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Belfiore, Erica Cherubini, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Nicolò Pensa, Anna Piussi, Filippo Tommaseo

PROMOZIONE E SVILUPPO

Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net

SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI

Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net

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STAMPA

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DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)

Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net

30 FOCUS

Tutti i colori delle petunie

di Bianca Belfiore

32

BUSINESS VERDE Meraviglia!

di Matteo Ragni

34

VISUAL IDEA

Un buon disegno e un buon falegname di Erica Cherubini

REPORTAGE

48 INTERVISTA

Uomo + natura

Colloquio di Marta Meggiolaro con Erica Cherubini

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#GCNT

Qui si fa il garden! di Francesco Tozzi

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I NUMERI

I numeri del successo di Costanza di Matteo

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GreenUp, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. Spedizione posta target magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/ CONV. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.

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EVENTI

Innovazione + formazione

di Filippo Terragni

60 NEWS 63 NOVITÀ

Visti a Myplant

di Filippo Terragni

GreenUp è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Flortecnica e vivaismo • IL giardiniere • Greenstyle • Bio Agenda • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le fi nalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

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Non è solo la forma a renderlo particolare, è anche il colore acceso, in questo caso un verdelime. Si chiama Pinocchio, a causa del lungo becco che ricorda il naso del burattino più famoso del mondo. Disponibile in cinque colori: arancione, turchese, verde, rosa acceso e bianco. Di Epoca. www.epocaspa.com

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SAPORE DI MESSICO

Potrebbe sembrare una semplice rosetta, ma il packaging creato da Amigo Plant riesce a dare alle succulente il carattere giusto per essere attrattive all’interno del punto vendita. Ecco allora che un sombrero disegnato e posto quasi in testa alla piantina le dà il tocco di simpatia per trasformarla nell’acquisto di impulso che arrotonda lo scontrino. www.amigoplant.nl

A MISURA DI DONNA AROMA SUGGESTIVO

La linea di piante aromatiche di Floricoltura Gagliolo si distingue per l’unione fra due colori nell’etichetta e sul vaso: il verde delle piante e l’azzurro del mare che si vede da Albenga, dove queste piante vengono coltivate. Anche il nome celebra questo connubio: Aromare. Bella l’idea di usare una grafica moderna e rendere attrattivo il vaso. Per distinguersi dalle solite aromatiche. www.gagliolo.it

Officine Piazza ha inserito nella gamma di attrezzature per il giardino Handy una linea dedicata in modo particolare agli hobby farmer di sesso femminile. Si chiama MIA e si contraddistingue per i colori vivaci (viola e verde lime), oltre all’attenzione per il materiale. Ad esempio, nella gamma è presente questo badile con il manico in alluminio, che lo rende più maneggevole e leggero. www.handygiardino.com

BIANCHE CRESTE PER IL TOP DI GAMMA

Dalla passione e creatività di Arena Vivai, Globe Planter, la nuova linea di piante da vivaio di alta qualità. Fra le varietà in assortimento, Euonymus “Paloma Blanca” (‘Lankveld03’PBR) EU 40441. I giovani germogli di Paloma Blanca assomigliano a piccole candele bianche che appaiono in primavera dall’ordinato cespuglio sempreverde. Dopo 3-4 mesi le foglie diventano color verde scuro, lucide. www.arenavivai.com


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Primo Piano / COPERTINA

“Era il momento di fare un cambio”

Stefano Donetti è stato eletto nuovo presidente di Aicg. Con lui, un nuovo vice presidente e una squadra di lavoro con molti giovani. Per fare ancora di più e ancora meglio colloquio con STEFANO DONETTI di FRANCESCO TOZZI

È

Stefano Donetti, titolare dell’Azienda Floricola Donetti di Romagnano Sesia (No), il nuovo presidente dell’Associazione Italiana Centri di Giardinaggio. Donetti – che succede a Silvano Girelli, per sette anni alla guida dell’associazione – è stato eletto all’unanimità durante la prima riunione del nuovo consiglio direttivo Aigc, le cui cariche sono state

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GreenUp

rinnovate in occasione del 7° convegno nazionale tenutosi a Borgo Egnazia lo scorso gennaio. Ad affiancare Stefano Donetti, il nuovo vice presidente Davide Michelini, titolare della Floricoltura Vivaio Michelini di Borghetto Santo Spirito (Sv), i segretari Bartolomeo Dichio, professore di Fisiologia delle specie da frutto, Frutticoltura generale e Tecniche vivaistiche dell’Università degli Studi della Basilicata ed Emanuele Mor-


selli, agronomo paesaggista con specializzazione in verde ornamentale e tutela del paesaggio presso Garden Vivai Morselli di Medolla (Mo). Un cambio di passo necessario, che pone nuovi obiettivi all’associazione. Ottimo il lavoro fatto fin qui da Silvano Girelli, che ha saputo creare una realtà rappresentativa del canale garden italiano, coinvolgendo imprenditori della distribuzione, della commercializzazione e della produzione. Dal 2012, anno in cui è stata fondata Aicg, tanti i passi avanti in quell’ottica di confronto tra gli operatori del settore, che mancava in Italia. Il condividere esperienze, case history, opinioni, ha creato un senso di appartenenza tra gli oltre 120 associati. Un modello, certamente da implementare e migliorare, ma capace di creare coesione e possibili punti di incontro, oltre a costituire le condizioni per uno sviluppo complessivo del canale e del settore. Incontro Stefano Donetti a Milano, durante i tre giorni di Myplant & Garden, allo spazio Garden Center New Trend (per rimanere in tema) e subito entriamo nel vivo della discussione. Determinato, con una visione ben precisa e con la voglia di fare del suo meglio alla guida di Aicg. Pronto? «Diciamo che con la nuova squadra, abbiamo tutte le carte in tavola per fare bene e grazie ai gruppi di lavoro penso si possano fare dei grossi passi avanti, con la condivisione di tutti». Infatti, sono stati creati quattro gruppi di lavoro – comunicazione, legislativo, formazione e fiere/eventi – con l’obiettivo di realizzare progetti e iniziative, in modo da offrire ai centri di giardinaggio associati servizi ad hoc per migliorare la propria attività imprenditoriale. Partiamo dall’ultimo appuntamento dell’associazione: contento del convegno organizzato in Puglia? «Sì, sono molto soddisfatto. È andato benissimo e abbiamo potuto conoscere nuove realtà del centro-sud, sia in ambito produttivo, sia per quanto riguarda la distribuzione: c’è tanta voglia di confronto e di capire come poter collaborare per un maggiore sviluppo dell’associazione in quest’area geografica. La partecipazione è stata molto sentita, con un buon numero di adesioni, forse il miglior convegno organizzato in questi anni di attività di Aicg». Il direttivo è formato da persone giovani, competenti e volenterose… «Con i nuovi ingressi siamo riusciti a creare una squadra

performante, che credo abbia delle buone capacità di lavoro, anche per la condivisione dei nuovi progetti, oltre all’attività di proselitismo, che rimane una priorità».

Tra i nuovi progetti? «Di sicuro continueremo a puntare sull’importanza delle piante come vero core business del punto vendita, a partire dalle varietà italiane. L’idea è quella di individuare una pianta per ogni mese, sulla quale costruire un programma di promozione e comunicazione. Due gli obiettivi: promuovere il prodotto italiano e rafforzare l’idea agli occhi del consumatore che il centro di giardinaggio è il luogo privilegiato dove acquistare piante e fiori».

Silvano Girelli, tra i fondatori di Aicg, durante una visita al Barton Grange Garden Centre.

I punti vendita che seguono le attività di Aigc, trovano riscontri positivi nelle loro attività? «C’è un buon riscontro sotto questo punto di vista. Quei centri di giardinaggio che aderiscono alle iniziative dell’associazione hanno fatto grossi passi avanti in questi anni. Mi viene in mente l’attività legata al Garden Festival d’Autunno o alle margherite dell’Airc, tutte e due sempre volte a promuovere il consumo nei punti vendita».

IL NUOVO CONSIGLIO

Del nuovo consiglio direttivo, che rimarrà in carica fino al 2021, fanno parte anche Giacomo Brusa di Società Agricola del Lago (Varese), Nadia Cavinato di Garden Cavinato (San Giorgio delle Pertiche, PD), Silvano Girelli di Flover (Bussolengo, VR), Andrea Orlandelli di Valle dei fiori (Mantova), Enrica Raganato de Il Germoglio Cooperativa Sociale Sociale (Robegano di Salzano, VE), Paolo Roagna di Garden Roagna Vivai (Cuneo), Alessandro Zannoni di Alma Zeta Verde società agricola (San Lorenzo Nuovo, VT) e gli invitati permanenti Valentina Ceriani di Eco Park (Origgio, VA), Jean Marc Orecchioni di Innavoflora Vivai (Arzachena,SS) e Pietro Arici di Florarici (Brescia).

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Primo Piano / COPERTINA

Dobbiamo migliorare la comunicazione

lungo il canale, in modo da

informare i garden sul lavoro che facciamo e sulle iniziative che portiamo avanti

Stefano Donetti, con i genitori e fondatori di Azienda Floricoltura Donetti.

Sono d’accordo con te, c’è un’attenzione da parte dei garden all’attività dell’associazione e una condivisione fattiva, ma rimane ancora una scarsa propensione allo sviluppo di piani imprenditoriali per far crescere il canale… «Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto in questa direzione, ma effettivamente c’è ancora molto da fare sulla figura dell’imprenditore e sulle politiche di investimento. Sicuramente, la mancanza di un quadro legislativo è un freno per lo sviluppo. La definizione di una legge di riferimento è un’altra priorità di Aicg. Infatti, c’è un forte impegno in questa direzione, sia in ambito nazionale, sia territoriale. Per esempio, in Lombardia, siamo vicino alla definizione di una normativa di riferimento, frutto di un lavoro di concertazione tra Aicg, Coldiretti e Confagricoltura. Ringrazio le altre associazioni per l’apertura costruttiva riguardo questo tema e Regione Lombardia, nella figura dell’assessore Rolfi, per la preziosa collaborazione e l’interesse dimostrato».

Qualcosa da migliorare all’interno dell’associazione? «Dobbiamo di sicuro migliorare la comunicazione lungo

I GRUPPI DI LAVORO

il canale, in modo da informare in maniera puntuale i garden sul lavoro che facciamo e sulle iniziative che portiamo avanti».

Un altro bel progetto è quello legato ai corsi di formazione… «Sì, c’è una bella partecipazione. Finalmente, grazie alla collaborazione con Fondazione Minoprio, siamo riusciti a creare una “Scuola di Formazione Aicg”, con l’obiettivo di organizzare percorsi di studio per il personale dei centri di giardinaggio. Diversi i temi trattati e questi saranno i prossimi appuntamenti di maggio e giugno: il reparto giardinaggio, le piante, comunicazione e organizzazione».

Ti rifaccio la domanda: pronto? «Sì, pronto! Era il momento di fare un cambio in Aicg. Silvano ha fatto un ottimo lavoro, ha creato una realtà dal niente ed è stato coraggioso, assieme a Martina Schullian e a coloro che ci hanno creduto dal primo minuto. Ora è il momento di fare nuovi passi avanti. Un patrimonio particolarmente prezioso per tutto il settore, sul quale impostare nuovi obiettivi di sviluppo e crescita».

Tra le attività che l’associazione si propone di portare avanti, oltre a quelle già intraprese nei sette anni precedenti, c’è un percorso di promozione delle piante made in Italy. Per meglio svolgere le attività proposte e perseguire la mission dell’associazione il nuovo direttivo ha istituito anche i seguenti gruppi di lavoro: • Comunicazione, formato da Enrica Raganato, Giacomo Brusa, Nadia Cavinato, Davide Michelini e Jean Marc Orecchioni. • Legislativo, formato da Silvano Girelli, Bartolomeo Dichio, Stefano Donetti, Davide Michelini, Jean Marc Orecchioni, Alessandro Zannoni. • Formazione, formato da Giacomo Brusa, Stefano Donetti, Andrea Orlandelli e Paolo Roagna. • Fiere/eventi, formato da Paolo Roagna, Valentina Ceriani, Davide Michelini, Emanuele Morselli, Jean Marc Orecchioni e Andrea Orlandelli. • Delegazione internazionale, rappresentata da Silvano Girelli.

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GreenUp


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Primo Piano / TREND

Il bio in Ue vale

34 miliardi Continua la crescita del settore, a ritmi elevati, sia come consumi che come superficie coltivata. E l’Italia ha un ruolo di primo piano di BIANCA BELFIORE

IN BREVE • Vendite al dettaglio di prodotti biologici in Europa: 37 miliardi di euro • Superficie coltivata in Italia: 1,9 milioni di ettari • Coltivatori: 68mila • Italia al primo posto per imprese di trasformazione • In approvazione in Senato legge sull’agricoltura biologica • Continuo incremento degli acquisiti • Tasso di crescita del 14% • Hobby farmer abbastanza preparati sul biologico • Ancora falsi miti da sfatare • Richiesta di operatori del settore che sappiano informare e formare

S

ettanta milioni di ettari per l’agricoltura biologica a livello mondiale, 2 milioni solo in Italia: le cifre che descrivono l’andamento del biologico sono state rese note durante la trentesima edizione di BioFach, la principale fiera mondiale per alimenti biologici. Promotori della ricerca, l’Istituto svizzero di ricerca sull’agricoltura biologica (FiBL) e Agrarmarkt Informations-Gesellschaft (AMI).

PRIMATO ITALIANO

Le vendite al dettaglio di prodotti biologici in Europa hanno superato i 37 miliardi di euro, +10,5% rispetto al 2016; sono aumentati anche i produttori, + 4% nell’Ue. I dati evidenziano un incremento delle superfici coltivate a bio, che in Europa registrano +1 milione di ettari. L’Italia con 1,9 milioni di ettari e 68mila coltivatori è al secondo posto dopo la Spagna. Sottolineando il primato italiano, il paese europeo con il maggior numero di imprese di trasformazione (oltre 18mila), FederBio auspica che venga presto approvato anche al Senato il progetto di legge sull’agricoltura biologica: «Le dimensioni e i trend di sviluppo dell’agricoltura biologica in Europa rendono ancora più evidente non solo l’importanza quantitativa del biologico italiano ma la necessità per l’Italia di assumere una leadership relativamente agli aspetti politici e normativi. Anche per questo non possiamo che ribadire l’appello al Governo italiano e al Senato della Repubblica di accelerare l’iter di discusCONSIGLIA sione e votazione in aula del progetto di legge sull’agricoltura biologica già il 47% degli intervistati nel approvato a larghissima maggioransondaggio di Vita in campagna za dalla Camera lo scorso dicembre», ritiene che il marchio bio sia ha affermato Paolo Carnemolla, garanzia di maggiore sicurezza presidente FederBio. e qualità. Il garden deve essere

CRESCE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI

«I nuovi dati confermano una volta di più che non si tratta di una mo-

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da, ma che la scelta bio si sta consolidando in maniera consapevole a livello internazionale – dichiara Roberto Zanoni, presidente di AssoBio - L’interesse del consumatore nei confronti di prodotti naturali, semplici e a basso impatto ambientale si rivela un’esigenza diffusa. E il disegno di legge sul biologico, approvato a grande maggioranza alla Camera e ora in discussione al Senato, una volta approvato ci consentirà di rafforzare ulteriormente un settore che ci vede leader a livello mondiale». La fiducia sempre maggiore per il biologico da parte degli italiani è sottolineata dal continuo incremento degli acquisiti; quelli nella grande distribuzione rappresentano circa il 45% del totale, con un tasso di crescita del 14%. A rimanere trainanti sono supermercati e ipermercati, dove chi acquista bio lo fa per comodità (33%), convenienza (13%) e assortimento (12%). Dai dati si evince inoltre l’attenzione nei confronti di un’alimentazione non solo sana ma anche eco-sostenibile: il 52% acquista biologico alla ricerca di maggiori benefici per la salute o per consiglio del medico, il 47% ritiene che il marchio bio sia garanzia di maggiore sicurezza e qualità, il 26% motiva l’acquisto con l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente. Contano poi l’origine italiana delle materie prime (58%), la qualità degli ingredienti (54%) e il metodo di produzione (46%).

fornito di piante che rispondano a questo bisogno, che sta perdendo i connotati della moda per diventare abitudine consolidata fra i consumatori attenti.

HOBBY FARMER SEMPRE PIÙ ESPERTI

È il risultato dell’indagine condotta su più di 2.800 agricoltori per passione dalla storica rivista Vita in Campagna. Stando agli esiti del sondaggio, che prevedeva 13 domande sulla fertilizzazione del terreno, la difesa delle piante e il controllo delle specie infestanti, la maggior parte degli appassionati è in grado di determinare correttamente se una pratica è biologica o meno. Su alcune tematiche, tuttavia, si


scontano gli effetti di una eccessiva pluralità delle voci di riferimento, che creano confusione e portano al consolidamento di convinzioni errate che, se applicate alla coltivazione, possono anche arrecare danni. È questo il caso, per esempio, dell’utilizzo della cenere di legna per la fertilizzazione del terreno, una pratica ritenuta utile da 3 intervistati su 4, ma che aumenta l’alcalinità del suolo rendendolo inadatto alla coltivazione di molte piante. La cenere inoltre è totalmente priva di azoto, un minerale prezioso per la vegetazione. Per Luca Conte, agroecologo specializzato nella coltivazione biologica degli ortaggi, «Il livello di consapevolezza sulle tecniche di coltivazione biologica aumenta considerevolmente quando queste pratiche trovano supporto in buone prassi sociali, come nel caso del compostaggio domestico, un fenomeno correlato alla raccolta differenziata. La diffusione della differenziazione dei rifiuti, e lo sforzo di comunicazione connesso, hanno portato all’affermazione del compost home made, che oggi è utilizzato dal 91% degli hobby farmer. In generale – conclude Conte –, si registra un forte desiderio di naturalità nella gestione delle coltivazioni, ma per realizzarlo occorre scardinare false credenze e lavorare sulla formazione».

L’OPPORTUNITÀ DEI GARDEN CENTER

L’Italia con 1,9 milioni di ettari e 68mila coltivatori è al secondo posto dopo la Spagna.

Tra i falsi miti troviamo ad esempio la tendenza a considerare automaticamente buoni i rimedi naturali: è il caso dei macerati naturali, dei composti liquidi ottenuti dalla fermentazione in acqua di vegetali che sono ritenuti – erroneamente – efficaci nella lotta agli insetti dannosi da ben il 75% dei rispondenti al sondaggio. Va di pari passo il rifiuto quasi a priori dei materiali plastici, come i teli forati in propilene, evitati da quasi un quarto dei rispondenti pur non incidendo sul ciclo biologico delle piante. Dalla produzione su larga scala alla coltivazione domestica fino all’allevamento amatoriale, il rapporto con la terra e gli animali secondo i crismi della naturalità e sostenibilità pone quindi interrogativi e sfide a tutti gli appassionati. E gli operatori del settore devono prepararsi a rispondere alle domande sempre più frequenti e precise sul mondo del bio: tecniche di giardinaggio, di coltivazione delle piante aromatiche e officinali, la gestione di frutteti familiari possono trovare nel garden center la sede per una corretta informazione e formazione, realizzata anche in compartecipazione con le aziende del settore biologico.



Primo Piano / WEB

Basta un click Il marketing digitale è importante, ma non è considerato urgente. Eppure, svolge la stessa funzione della preparazione del terreno prima della piantumazione. Ecco qualche idea per cambiare prospettiva e passare all’azione di STEFANIA MEDETTI

C

i sono tre ragioni per cui il marketing digitale è il miglior alleato di un garden center: la categoria commerciale, il costo e la misurabilità. A differenza di altre attività commerciali, infatti, il giardinaggio offre infiniti spunti visuali e le immagini, si sa, giocano un ruolo di primo piano nella comunicazione sui mezzi digitali. Inoltre, il verde è una continua esperienza di apprendimento e questa qualità può essere utilizzata per offrire informazioni ai clienti. Paradossalmente, è proprio perché molti garden hanno un budget limitato che internet emerge come l’opzione che permette di ottenere di più. Con un costo per contatto contenuto, l’advertising pay-per-click è un’opzione accessibile, ma ci sono anche blog, newsletter e post sui social media il cui costo è legato alla creazione del contenuto. La terza variabile ha a che fare con la misurabilità: i mezzi digitali, infatti, sono disegnati per valutare i risultati di una campagna in tempo reale e di cambiarne le coordinate. La rete, inoltre, permette di sapere con precisione quante

persone vedono un annuncio, quali sono i post che generano più traffico e qual è l’investimento che determina i maggiori ritorni. A dimostrazione dell’importanza di queste variabili economiche, proprio quest’anno è previsto il sorpasso degli investimenti sui mezzi digitali. L’istituto di ricerca emarketer calcola che negli Stati Uniti i mezzi digitali incasseranno con 129 miliardi di dollari contro i 109 dei media tradizionali. E non potrebbe essere altrimenti visto che il tempo che i consumatori dedicano a internet supera quello degli altri media. Ma c’è di più, perché circa un quarto del consumo di internet a livello globale avviene adesso da smartphone ed era il 5% nel 2011, stima il centro media Zenith. Questo significa due cose. La prima è che bisogna assicurarsi che il proprio sito internet sia “responsive”, ovvero si veda bene anche su uno smartphone. La seconda è che proprio perché usano uno smartphone, i clienti hanno più possibilità di compiere delle azioni, come like, share e follow e di questo bisogna tenere conto nel disegnare la propria presenza.

IN BREVE Sette regole per il digital marketing 1. Scegliere cosa dire e come dirlo 2. Fare attenzione al search 3. Investire nella pubblicità per pay-per-click 4. Sperimentare con concorsi e promozioni 5. Pubblicare regolarmente 6. Osare con le vendite a tempo 7. Non ignorare le critiche


Primo Piano / WEB

Pay-per-click

LO SPAZIO CONQUISTATO

È una modalità di advertisement online. Pay-per-click significa l’annuncio appare gratuitamente quando l’utente digita alcune parole chiave, e il costo viene addebitato se un cliente clicca il link.

Siamo abituati a pensare ai mezzi di comunicazione come a uno spazio di proprietà altrui dove si compra visibilità in termini di tempo - è il caso della televisione o della radio - o in termini di superficie - come avviene per giornali e affissioni. Con i mezzi digitali questo paradigma smette di esistere, perché si passa dallo spazio e dal tempo acquistati allo spazio e al tempo conquistato. È la cosiddetta “economia dell’attenzione”. Il che significa che bisogna pensare ai social e alla rete come a canali di comunicazione di cui si ha la responsabilità della produzione. La domanda, dunque, è cosa possiamo dire - di utile, di bello, di interessante - per assicurarci l’attenzione dei nostri clienti? Aprire un account su Facebook, Instagram, Twitter o Youtube non costa nulla, ma è importate ricordare che l’investimento deve essere fatto in termini di contenuto. Moli imprenditori ritengono di non avere il tempo di gestire gli account social aziendali, ma la verità è che il carico di lavoro potrebbe essere diviso fra più collaboratori, così come già avviene nello spazio fisico di vendita. Valutando i risultati, si potrà assegnare l’incarico alle figure che hanno dimostrato maggiore dimestichezza e interesse per queste piattaforme. Il rischio, infatti, è di rallentare la pubblicazione sui mezzi digitali quando il carico di lavoro cresce in funzione della stagionalità del business, ma è proprio questo il momento in cui occorre essere più rilevanti. Una strategia per aggirare l’ostacolo è utilizzare i mesi in cui c’è meno la-

voro per pianificare - con il calendario alla mano - le uscite. Si può prendere ispirazione dalle attività dei marchi commerciali di grande successo. Perché se la dimensione del business influenza la quantità di risorse disponibili, è pur vero che non ci sono limiti alla possibilità di avere una strategia di marketing moderna e coerente. Ma alla radice ci deve essere una precisa scelta manageriale. C’è una ragione in più per considerare questa opzione. Con la crescita dello shopping online (otto americani su dieci, per esempio, sono clienti di punti vendita virtuali), le opportunità di acquisto si moltiplicano e questo impatta sulla quantità di reddito disponibile per il retail tradizionale. Ecco perché è determinante continuare a occupare uno spazio rilevante della mente dei propri clienti, fornendo ispirazioni per frequentare il punto vendita. Di seguito, sette idee da mettere in pratica.

8. Scegliere cosa dire e come dirlo

Nell’epoca della comunicazione condivisa, bisogna dare la precedenza a informazioni di valore e di servizio. Un modo per definire il contenuto, dunque, è chiedersi di quali informazione possono avere bisogno i clienti per avere successo nel loro giardino e con le loro coltivazioni. Assicurarsi che il personale addetto alla vendita condivida le domande dei clienti è un modo per raccogliere nuove idee. Per esempio, un peso mas-

Search Quando un utente effettua una ricerca online appaiono per prime le attività presenti su base locale. Per fare in modo di essere presenti bisogna aggiornare in modo preciso sul proprio sito e sulle altre piattaforme (pagine business di Facebook e di Google My Business, entrambi gratuiti) le informazioni che ci riguardano: indirizzo, orari di apertura, numeri di telefono.


simo del retail come Zara si assicura che i collaboratori di ogni negozio riferiscano le richieste non soddisfatte dei clienti per orientare la produzione di nuovi articoli. Anche i social possono essere usati per raccogliere informazioni, chiedendo ai propri clienti quali difficoltà incontrano nella cura dei loro spazi verdi, quali lezioni vorrebbero seguire, di quale tipo di supporto potrebbero avere bisogno sul punto vendita. L’industria del verde, in questo caso, gioca in una posizione di vantaggio, perché quando si tratta di piante e fiori non si finisce mai di imparare. E questo è vero anche e soprattutto per le generazioni più giovani che si avvicinano al giardino per la prima volta. Sono clienti che hanno bisogno di essere accompagnati e guidati in coltivazioni di successo.

dalla dicitura “Ann” su Google) e sono il frutto di una presenza strutturata online, in quanto il motore di ricerca presenta le soluzioni più vicine alla richiesta del navigatore tenendo conto anche dei clic di altri utenti. Quindi, a parità di condizioni geografiche, un sito attivo e ben curato genera più traffico e sarà posizionato più in alto nei risultati.

10. Investi nella pubblicità per pay-per-click

Sempre a proposito di strumenti commerciali, Google Adwords permette di evidenziare la propria attività con annunci a pagamento nel momento in cui un cliente effettua una ricerca con collegata ad alcune parole chiave scelte dall’inserzionista. In pratica, invece di cercare di entrare in contatto andando incontro al cliente, Google Adwords permette di farsi trovare. Ma c’è di più, perché la 9. Fai attenzione al search campagna può essere definita in La maggior parte dei clienti di un termini geografici, stabilendo in garden abita entro un raggio da anticipo il raggio entro il quale 15-20 chilometri dal punto potrà essere vista dal proprio vendita. Bisogna tenere contarget potenziale. Questo tipo to di questa variabile quando Permette di evidenziare la propria di campagna non richiede un si ottimizza la propria presenza per il search locale. attività con annunci a pagamento nel investimento minimo: l’inserzionista decide il costo su In pratica, l’obiettivo è momento in cui un cliente effettua base giornaliera. Quindi, vofare in modo che quanlendo, si possono considerare do un navigatore effetuna ricerca con collegata ad anche variabili come il clima: tua una ricerca online la alcune parole chiave scelte se è un giorno di pioggia, si può propria attività compaia dall’inserzionista. rimandare la campagna a quando nei primi risultati su base loci sarà il sole che invoglia a pensare cale. La prima mossa è assicurarsi al proprio giardino. A proposito, altra che il nome, l’indirizzo e il numero di nota positiva: pay-per-click significa che telefono siano scritti chiaramente e corretil costo viene addebitato se un cliente clicca il tamente, perché questo influenza i risultati della link, mentre l’annuncio appare gratuitamente. cosiddetta “ricerca organica”, ovvero i risultati ottenuti su un motore di ricerca. Per esempio, quando un navigatore digita: garden center e il nome della città dove si 11. Sperimenta con concorsi e promozioni trova. Attenzione anche alle pagine business di Facebook Attraverso la propria pagina Facebook, si può lanciare un e di Google My Business, due servizi gratuiti per gestire concorso fotografico a premi, mettendo in palio voucher la propria presenza online. Si possono indicare gli orari da spendere in negozio. Il tema possono essere piante da di apertura, l’indirizzo e il sito. Questi risultati di solito interni, balconi fioriti o piante edibili. Potete chiedere ai compaiono sotto i risultati sponsorizzati (quelli preceduti clienti di inviarvi le loro foto, pubblicarle in una gallery

Google Adwords


Primo Piano / WEB

Le vendite a tempo Genera traffico sul punto vendita e alla cassa; Guadagnano attenzione all’insegna, perché i clienti saranno portati a tenere d’occhio lo spazio digitale per ulteriori offerte nerare traffico sul punto vendita e annunciare il vincitore, senza dimenticare di lodare le idee ricevute e spiegare le ragioni della vostra scelta. Le promozioni, inoltre, sono sempre un’ottima tattica per attirare nuove clienti e incoraggiare quelli esistenti a fare altri acquisti. La promozione può essere comunicata con un banner sul sito o con un voucher scaricabile online da utilizzare sul punto vendita. Strutturare la campagna in modo da poter identificare i clienti che colgono la proposta fornisce informazioni utili sul core target e idee per strutturare campagne future.

12. Pubblica regolarmente

Molti business si lanciano sui social con grande entusiasmo, ma poi non sostengono la propria visibilità e, a poco a poco, smettono di comunicare su questi canali. Una pagina inattiva non è solo un’occasione persa che vanifica l’investimento, ma rischia di dare un’immagine sbagliata ai clienti e questo vale sia per quelli che seguivano le pagine social e notano che non sono aggiornate sia per quelli che arrivano per la prima volta. È importante dunque postare regolarmente, decidendo la frequenza e il contenuto dei messaggi. Un modo per farlo è disegnare un calendario delle uscite che, tenuto conto della stagionalità, presenta una serie di sollecitazioni visive e di idee. La maggior parte della fruizione dei social avviene sullo schermo dei cellulari, come passatempo. Fornire i propri follower fonti di ispirazione per il loro spazio verde è un modo per continuare a rimanere rilevanti.

13. Osa con le vendite a tempo

Un modo per creare contenuto ad alta visibilità e ge-

è proporre delle vendite a tempo. Una tipica formula per farlo è lanciare sui social mini campagne tipo: “Aromatiche: compri 1 porti a casa 3, solo questa sera dalle 5 alle 6”. Offerte ricche annunciate a breve scadenza sono molto virali e dunque chi le riceve sarà invogliato a inviarle agli amici, moltiplicando la visibilità del messaggio. Il vantaggio di questa strategia è duplice. Perché, se da un lato genera traffico sul punto vendita e alla cassa (difficilmente, infatti, un cliente comprerà solo i prodotti oggetto della promozione), dall’altro guadagna attenzione all’insegna, perché i clienti saranno portati a tenere d’occhio lo spazio digitale per ulteriori offerte.

14. Non ignorare le critiche

Ogni occasione di contatto deve essere valorizzata. E questo vale anche per i commenti negativi e le lamentele che possono arrivare sulle pagine social dell’azienda. Invece di ignorare o cancellare questi messaggi, è fondamentale rispondere pubblicamente. Un buon esempio di risposta si può trovare fra le pagine di Tripadvisor: quando un cliente critica un albergo o un ristorante, un manager attento non si lascia sfuggire l’occasione per puntualizzare quello che ritiene importante evidenziare, per scusarsi con il cliente per l’accaduto e spiegare come l’azienda stia lavorando per evitare che un problema analogo si possa ripresentare. Il tutto, senza entrare in polemica, perché - proprio perché stiamo parlando di social - chi scrive sa che il messaggio verrà letto anche da altre persone che potranno farsi un’opinione (positiva o negativa) dell’attività commerciale in questione.

7• Rispondere a commenti e critiche I social impegnano gli imprenditori in un dialogo diretto con i propri clienti, soprattutto con quelli insoddisfatti. Le piattaforme rendono pubblico lo scambio di battute: quindi ricordiamoci sempre che il messaggio verrà letto anche da altre persone che potranno farsi un’opinione (positiva o negativa) dell’attività commerciale. image freepick.com


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News / BREVI DAL MERCATO

TORNA LA CAMPAGNA PER I GERANI Anche quest’anno si conferma Pelargonium for Europe, l’iniziativa di marketing nata nel 2016 per volere dei coltivatori europei di gerani: Dümmen Orange, Elsner PAC, Florensis / P. van der Haak Handelskwekerij, Geranien Endisch, Selecta One. Si tratta di una campagna divulgativa sulla pianta del Geranio, che ha l’obiettivo di supportare e incrementare la vendita di una delle piante fiorite

più classiche. Nel sito dell’iniziativa un settore dedicato ai punti vendita, con nuovi materiali da scaricare gratuitamente: poster, banner o post facebook sono stati creati con una grafica ad hoc per arricchire il proprio sito web e i canali social, ma anche per personalizzare le proprie vetrine. È possibile scaricare il materiale a questo indirizzo: https://www. pelargonium-trade.com/it

YOYO CAMBIA VOLTO

AICG VA IN RADIO “Primavera: glicini in fiore e margherite

per l’Airc” è il tema de “Il Giardino Segreto” andato in onda domenica 24 marzo alle 15.30 su Radio 24. La prima puntata di

primavera de “Il Giardino Segreto” ha portato gli ascoltatori a riposare o passeggiare Il 2019 è un anno di grandi cambiamenti per l’iconico tubo rosso di Fitt: dopo l’e-shop diretto arriva anche una nuova campagna pubblicitaria. L’immagine della campagna For Green Lovers punta sulla passione che si esprime nella vita quotidiana: una donna dallo sguardo vivo e profondo, in primo piano, colpisce direttamente l’osservatore senza lasciare alcun dubbio: coltivare le proprie passioni richiede dedizione, fatica e

cura, ma la soddisfazione finale è garantita. Nella nuova campagna, il tubo yoyo non si manifesta e lascia spazio alle emozioni, proponendosi così come “ingrediente segreto” per raggiungere la felicità. Cambia anche il payoff, che diventa #wateryourpassion, in linea con la multifunzionalità del tubo, ideale non solo per innaffiare terrazzo, orto e giardino, ma anche per pulire gli esterni, l’auto, le biciclette e perfino per lavare il cane.

all’ombra profumata dei glicini, in fiore in queste settimane, raccontando la visita

a una delle più ricche collezioni di Wisteria, quella presente ad Alassio nel giardino

inglese di Villa Della Pergola. Sono seguiti i consigli per portare il glicine anche negli spazi urbani. A seguire, la proposta di

regalare un vaso di margherite ai bambini

per decorare davanzali e balconi e insieme collaborare alla lotta al cancro grazie

all’iniziativa Aicg “Margherita per l’Airc”.

Consigli infine su come coltivare in casa o sul terrazzo la gardenia acquistata all’inizio di marzo aderendo all’iniziativa di Aism.

Ecomondo, focus sulle risorse idriche Durante la prossima edizione della fiera sulla green techonology, che si terrà a Rimini dal 5 al 8 novembre 2019, si terrà la prima edizione di Ecomondo Water Conference. Durante la conferenza verranno affrontate molteplici problematiche connesse al tema “acqua”: la gestione di risorse e servizi idrici, oltre alle sfide complesse e multidisciplinari che ne derivano, dalla governance e regolazione, alla sicurezza e sanità, alla quantità e qualità nelle città, nell’industria e nell’agricoltura, all’effetto dei cambiamenti climatici. www.ecomondo.com

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PER LE DONNE VINCE IL PUNTO VENDITA Il 21 marzo presso La Casa delle Artiste – Spazio Alda Merini è stato presentato da Sonia Carrera, fondatrice e presidente di Habitante, l’Osservatorio Feminility. Il progetto si propone di “studiare e mettere a fuoco il lato femminile che c’è in tutte le persone, ponendolo in relazione con il lato più maschile in una condivisione integrata e possibile (…) che può essere un valido strumento per analizzare meglio i mercati e le loro evoluzioni”. Il metodo di indagine è stato stabilito con la collaborazione di Business Intelligence Group, guidato da Gianni Bientinesi, direttore dell’omonima divisione in Leroy Merlin Italia. Quattro gli ambiti selezionati: Feminility (intesa come salute e bellezza), Fashion Food, Furniture. Per la presentazione ad aziende e stampa è stato effettuato uno studio che ha permesso di valutare 50 top

brand dal punto di vista femminile. L’indagine è stata svolta usando sistemi di intelligenza artificiale che hanno analizzato le conversazioni web di un campione di oltre 5 mila donne, cui sono state aggiunte 1000 interviste CAWI ad un campione femminile con età compreso tra i 18 e i 64 anni. Infine sono stati analizzati i dati del BES di Istat, relativamente alle quattro tematiche protagoniste: salute, adattabilità, eco-sostenibilità e innovazione. In breve, i risultati: per quanto riguarda l’importanza dei quattro criteri nella decisione d’acquisto, abbiamo al primo posto la salute; seguono ecosostenibilità, adattabilità (il sentirli adeguati alla propria personalità), e infine l’innovazione. Dalle interviste emerge anche la popolazione femminile è disposta spendere mediamente il 13% in più per avere un prodotto che

rispetti le caratteristiche di cui sopra. Per quanto riguarda le categorie di interesse, la classifica vede al primo posto il settore cura della persona, a cui segue food, fashion e furniture. Interessante notare che è il gigante svedese Ikea a piazzarsi in prima posizione come preferenza fra il pubblico femminile. Altre aziende di interesse: Leroy Merlin riesce a entrare in classifica seppur nelle ultime posizioni, mentre Amazon è la regina delle vendite online. Un ultimo affondo sui settori in cui è decisivo il parere femminile prima dell’acquisto: punto vendita per la spesa, viaggi, elettrodomestici, ristoranti, arredamento, tv, computer e tablet, utenze, banca e infine assicurazione.


News / FOCUS Petunia NightSky, una recente introduzione nell’assortimento delle petunie, che cattura grazie ai suoi fiori blu scuro punteggiati di bianco.

Informare, educare e vendere in una sola occasione: possibile, grazie alle mostre itineranti. Dopo le viole, ad aprile tocca al best seller delle balconette estive di BIANCA BELFIORE

Tutti i colori delle

“T

utti i colori delle petunie” è il titolo della mostra, aperta dal 1 al 30 aprile, pensata per dare l’occasione di ammirare tutte insieme tante varietà di petunie di ogni colore, differenti e originali. Giunta alla seconda edizione, come già per le viole si tratta di una mostra itinerante che tocca diversi centri di giardinaggio del nord e centro Italia. Sono oltre 40 le varietà di petunie riunite insieme, con colori che vanno dal bianco a tutte le sfumature di giallo, rosa, arancio, rosso, blu, viola, ciclamino, lilla oltre alle bicolori e alle screziate. La mostra ha un duplice obiettivo, sia divulgativo che culturale: ammirare i sui fiori spettacolari, raccontare le possibilità che la petunia offre durante tutto l’anno e far scoprire tante curiosità su questo fiore apparentemente semplice, oltre alle informazioni sulla sua coltivazione. LA STAR È LA STELLATA Una delle protagoniste sarà la petunia NightSky, una varietà ibrida della famosa pianta da fiore estiva che incanta al primo sguardo per il colore incredibile dei suoi petali, di un viola intenso che vira dal melanzana al blu notte, e costellato da tanti puntini bianchi, come stelle in una notte limpida. Ma in lista troviamo anche le petunie a fiore doppio, come Bella, Pink Vain o la doppia venata Francesca, le petunie dai colori screziati e venati come Raspberry, Unique Tropical Sunrise che ricorda i colori dei tramonti dei mari tropicali, Sweet Dream, gialla, rosa

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petunie e bianca, Pecotee Purple dai petali viola bordati di bianco e quelle dai colori più intensi come Dark Blue, Johnny Flame, di un viola vellutato, Pink Starburst e Unique Golden Yellow.

PER INFORMAZIONI L’iniziativa è organizzata da Verdevivo in collaborazione con Il mondo delle petunie. Per informazioni e per l’elenco dettagliato dei centri di giardinaggio che ospiteranno la mostra: www. ilmondodellepetunie.it

PUNTARE SULLA FACILITÀ DI COLTIVAZIONE La petunia è una pianta adatta a tutti i “pollici” e in tutte le situazioni, in piena terra, su terrazzi, balconi e piccoli vasi: è facile da curare e sa ricambiare con una fioritura ricca e abbondante e lunga nel tempo, infatti a partire dall’inizio della primavera fino in autunno inoltrato - e anche in inverno su balconi riparati - la petunia è sempre fiorita. Anche per questo è un prodotto che vende sempre bene e su cui con le opportune iniziative è possibile spingere anche di più. Una curiosità: proprio dalla sua generosa fioritura deriva il suo significato nel linguaggio dei fiori, la petunia è infatti il simbolo dell’amore che non può essere nascosto.


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MATTEO RAGNI Rappresentante di alcune aziende israeliane e olandesi leader nella produzione di giovani piante, e consulente per imprese floricole e vivaistiche.

Meraviglia! Delosperma Wheels of Wonder Limoncello, Purple, Salmony Pink: nuovi colori per una delle piante fiorite preferite dell’estate, resistente al caldo e all’asciutto

DELOSPERMA WHEELS OF WONDER • Perenne sempreverde • Vigorosa Fiori grandi • Terreno normale, ben drenato • Esposizione: pieno sole • Fioritura: maggio - ottobre • Altezza massima: 10-15 centimetri

PER INFORMAZIONI Floricoltura Paolo Bonini www.ilmondodellepetunie.com

D

elosperma WOW è un gruppo di Delosperma particolarmente interessanti per la loro capacità di rifiorire e per la bella gamma di colori. La selezione in commercio negli ultimi anni di Delosperma dai mille colori permette di creare composizioni di grande effetto. In particolare la selezione JOD (Jewel Of Desert) dal portamento compatto, e la serie WOW che cresce di più.

TAGLIE DIVERSE, USI DIFFERENTI

La differenza principale tra le due serie è la taglia dei fiori, molto più grande nella seconda che nella prima. Anche il vigore delle piante è diverso. Questo vuol dire che i JOD vanno usati per vasi piccoli, offerti come perenni o come piante grasse fiorite. Mentre i WOW sono perfetti per essere proposti come piante fiorite da appendere o da composizione.

IL VASO

I colori dei Delosperma WOW sono sgargianti e insoliti: quest’anno si aggiungono i colori Limoncello, Purple e Salmony Pink. Anche sotto il sole più cocente danno un’ottima fioritura per tutta la stagione. Grazie alla loro rusticità garantiscono la formazione di bellissimi cuscini fioriti anche sul balcone. Richiedono poca acqua.

Un classico di Elho, b.for soft air è un vaso da appendere dalla forma quasi perfettamente sferica, dotato di gancio e corda in nylon allungabile da 50 a 100 centimetri. È in plastica ed è disponibile in sette colori. A prova d’urto e impermeabile, è adatto all’uso indoor e outdoor.



Visual Idea

ERICA CHERUBINI Consulente professionista creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center.

PICCOLA NOTA Riciclare e reinterpretare le strutture è funzionale e divertente. Quando pensiamo ad un nuovo angolo espositivo, l’ideale è immaginarlo e realizzarlo “modulare”, così da poterlo adattare a futuri utilizzi. Strategia utilissima, considerando la velocità con la quale novità e mode si susseguono in questi tempi.

Un buon disegno e un buon

falegname

D

Ecco ciò che ti occorre per realizzare un angolo che non mancherà di emozionare i tuoi clienti. E in chiusura, una riflessione sui piccoli concept

urante la preparazione di Garden Center New Trend edizione 2019 abbiamo ricevuto una richiesta da Varese Gardening, che intendeva promuovere la nuova e carinissima linea di prodotti per uccellini selvatici. Pensando a come presentare questa linea ho ricordato di avere nel mio laboratorio alcune strutture modulari di prototipi realizzati per tutt’altro tema. Rielaborando alcune parti di questi prototipi è nato il mini-concept “wild-birds”.

PIANIFICA E POI CREA

Realizzare un concept prevede due cose: la prima, un

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GreenUp

lavoro di analisi che combina informazioni e ricerche per definire l’immagine che si vuole trasmettere, la linea protagonista, la reddittività del prodotto e il fruitore tipo; la seconda, il lavoro intuitivo ed estetico, mirato a far sì che la presentazione contenga uno spunto sufficientemente creativo/innovativo da far emergere il messaggio e il tema che raccoglie al suo interno fisicamente e concettualmente l’assortimento prodotti. A partire dalla somma di queste due parti è possibile stabilire gli step operativi: • Definizione dello spazio dedicato, che dipende dal rapporto tra redditività del prodotto e rotazione dello stesso


• Progettazione della struttura • Definizione dell’immagine grafica • Aggiunta di complementi correlati • Storytelling attraverso strumenti di comunicazione

STORYTELLING: OCCHIO AI SOCIAL

Trovo molto importante, riflettendo sull’ ultimo punto, porsi come obbiettivo un’immagine coerente tra negozio offline e comunicazione online. Porre attenzione a questo tema permette di andare incontro alla richiesta del pubblico di vedere soddisfatta l’aspettativa creata dalle immagini quando si recano in visita nel punto vendita reale. Analizzando il processo inverso, cioè se l’esperienza off-line risulta riconoscibile e confermabile attraverso i social, sarà più probabile innescare il processo di passaparola. Il visitatore diventerà promotore dell’esperienza utilizzando le immagini messe a disposizione (ad esempio su facebook e instagram) solo se confermeranno quanto visto direttamente e acquistato. Il nuovo mercato offre strumenti immediati e alla portata di tutti, caratterizzati da un’alta “democraticità”. Appunto per questo, gestirla male potrebbe rivelarsi controproducente.

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Tendenze / FITOFARMACI

Un iter lunghissimo, poche informazioni e confuse, aziende in difficoltà, vendite stagnanti e consumatori senza strumenti utili alla coltivazione. Proviamo a delineare, alla luce degli ultimi sviluppi, gli scenari possibili di NICOLÒ PENSA

Forse si intravede

la fine

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Tendenze / FITOFARMACI

F

orse si intravede la fine, annuncia il titolo. Ma la fine di cosa? Della lunga, esasperante applicazione della legge sui fitofarmaci. All’ultima edizione di MyPlant & garden il convegno sugli agrofarmaci per hobbisti denominati “utilizzatori non professionisti” ha delineato uno scenario non troppo luminoso. Anche se nella maggior parte dei casi è un irrigidimento forse eccessivo nei confronti di taluni prodotti questa è la realtà e ce ne dovremo fare una ragione, pena la perdita anche di quel poco fatturato che possiamo recuperare con i prodotti naturali. Da una parte l’Europa ed i Paesi membri che, con evidenti ragioni a supporto hanno deciso di regolamentare in maniera pesante tutto ciò che in agricoltura va sotto il nome di antiparassitario e assimilati, dall’altra le lobby chimiche che considerando, giustamente, l’impatto sulla produzione dei loro prodotti e sulle ripercussioni degli assetti produttivi, ivi compresa la manodopera impegnata. In mezzo sta l’agricoltura che si trova priva di strumenti efficaci ed adeguati per fronteggiare gli attacchi di parassiti sempre più aggressivi in quanto stimolati dal cambiamento climatico, e poi i distributori, agrarie e garden center inclusi, che si trovano gli scaffali vuoti e l’impossibilità di approntare una strategia immediata per guidare i bisogni dei consumatori. Al di là della legge, che non sta a noi né giudicare, né criticare, di fatto siamo senza prodotti utili. E i punti vendita si trovano una sempre più ampia rosa di aziende fornitrici che si propongono a vario titolo con prodotti sostitutivi, di provenienza naturale, a minore o nullo impatto sull’ambiente, talora fregiate del marchio “bio” (elemento che sarà presto sotto i riflettori della Comunità Europea, perché una cosa è un prodotto naturale, un’altra è definire un prodotto biologico).

Solo in questo

modo abbiamo la grande

opportunità di affermare la

nostra identità di

garden center e di agraria moderna:

prevenire delusione, comunicare per cambiare mentalità. Solo in questo modo abbiamo la grande opportunità di affermare la nostra identità di garden center e di agraria moderna: essere a fianco dei clienti come nessun altro per guidarli e risolvere insieme a loro le problematiche di coltivazione.

LA CHIAVE È PARLARNE

Mai come in questo caso una efficace comunicazione può fare la differenza tra successo o delusione. Quindi comunicare ai venditori-agenti cosa trasferire di ciò che propongono ai punti vendita; comunicare ai venditori del garden center quali sono gli elementi chiave che devono saper trasferire a loro volta al consumatore finale perché questi comprenda e modifichi il suo atteggiamento; comunicare al consumatore finale con corsi mirati e con un servizio di accoglienza ed attenzione dedicata. Questo è ciò che deve essere fatto. Solo così si crea cultura e dalla cultura un nuovo, forse maggiore business rispetto a prima. Non abbiamo altre vie e se non lo facciamo noi che possediamo il titolo per farlo, la competenza necessaria, la conoscenza richiesta, e gli spazi per poter accogliere chi ha bisogno di risposte… Volete lasciare che questa opportunità da cavalcare all’ennesimo GD di turno? Forza allora, rimbocchiamoci e le maniche e prendiamo di petto la situazione per ribaltarla a nostro favore.

essere a fianco dei

clienti come

nessun altro per

guidarli e risolvere insieme a loro le

problematiche di

COSA ACCADRÀ NEL BREVE TERMINE

coltivazione

I consumatori che rileveranno ora questo ora quell’altro parassita si recheranno nei punti vendita per trovare la soluzione ed ecco lo scoglio: non solo troveranno prodotti sconosciuti ma, salvo le dovute eccezioni, non potranno godere dello stesso supporto che avevano in precedenza, né le aziende né i garden center hanno provveduto ad avviare opportuni corsi di formazione. Si basa quasi tutto sulla buona volontà dei pochi addetti che per curiosità o interesse personale hanno almeno letto uno dei depliant messi a disposizione dalle aziende stesse. E ciò ci riporta per l’ennesima volta al concetto fondamentale: bisogna comunicare. Comunicare cosa? Comunicare informazioni, comunicare per educare, comunicare per

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GreenUp

IL CASO FRANCESE / 1

In Francia il settore vendite dei prodotti chimici per la difesa di abitazioni, verde pubblico e privato per l’11% del totale vendite è realizzato dal canale garden center, mentre il 13% è appannaggio delle agrarie e ben il 16% lo fanno i brico center (il resto è appannaggio di impese costruttive del verde, specializzati in animaleria, fioristi, consorzi agricoli). Non penso si desideri che anche que-


sono le prime avvisaglie di infestazione, oltre ovviamente alla corretta applicazione con le ripetizioni necessarie, sono alla base dell’efficacia del prodotto. Inoltre occorre ricordare che un prodotto naturale non ha lo scopo di eradicare una malattia o sterminare un parassita, bensì di controllarlo in maniera tale che i danni siano accettabili sia a livello estetico che funzionale. In pratica siamo noi a dover cambiare l’approccio e questa torna in capo alla corretta comunicazione.

IL CASO FRANCESE / 2

Gli addetti in Francia spiegano così il loro differente approccio con il consumatore finale: «Quando un cliente viene a trovarci, per prima cosa cerchiamo un metodo naturale o un modo meccanico per risolvere il suo problema», spiega Philippe Leliard. Con 40 anni di esperienza, il manager del reparto di Truffaut di Rennes, ha visto evolvere la mentalità. «Torniamo ai vecchi metodi. I clienti sono costretti a consultare un venditore per acquistare diserbanti o pesticidi, e quindi possono essere guidati verso soluzioni alternative. Le generazioni più mature, che tengono molto al giardinaggio e spesso hanno un attaccamento sentimentale ed emotivo per alcuni alberi o fiori, stanno lottando per cercare di salvaguardarli con i nuovi strumenti, ma spesso non capiscono i nuovi standard da rispettare, e accade che prodotti biologici vengano messi nell’innaffiatoio con dose doppia per cercare di avere un’azione efficace. Occorre guidarli».

Comunicare sto comparto, che è tipicamente nostro, venga lasciato ad altri attori più pragmatici e scaltri di noi, no? C’è anche chi cavalca a pieno galoppo questa svolta epocale nella cura del verde e non solo: così Botanic ha deciso di eliminare dal proprio assortimento tutti i collari medicali che contengono prodotti chimici dagli assortimenti PET, sostituendoli con prodotti di derivazione naturale.

EFFICACIA O ACQUA SPORCA?

informazioni, comunicare

per educare, comunicare per

prevenire delusione,

In questa confusione c’è chi considera i prodotti naturali efficaci tanto quanto i chimici (almeno nel lungo periodo) e chi invece li vede con l’occhio distorto e diffidente perché li considera solo acqua con “qualcosa”. A parte leggere attentamente le etichette e considerare le percentuali di principio attivo o di estratto vegetale (è naturale ad esempio che un prodotto al 2% di acido pelargonico, diserbante ad azione diseccante, sarà meno efficace dello stesso prodotto con principio attivo al 5%), pertanto sfatiamo alcuni dubbi che i clienti ci riversano e che gli addetti garden non sanno come difendere. La prima cosa da considerare è che il prodotto naturale, proprio per la sua caratteristica, è meno invasivo e impattante, di suoi simili chimici. Non è meno efficace, ma richiede un cambiamento nella sua gestione e applicazione. È uno dei casi in cui il vecchio adagio “prevenire è meglio che curare” ha sua logica concreta: l’osservazione dei nostri vegetali, la prevenzione e l’intervento appena ci

comunicare

CAMBIO DI MENTALITÀ

Se prima erano i prodotti e i risultati generati a creare cultura (cultura del tutto e subito), ora siamo noi a dover decidere se vogliamo riappropriaci di un sistema di vita che comprende anche la gestione del verde oppure lasciar perdere tutto. Qualcuno obietta: “Prima bastava un prodotto e un’applicazione a risolvere il problema, ora servono da due a tre prodotti e una costanza di applicazione a cui non siamo abituati”. È il cambiamento, o ne facciamo parte o ne siamo fuori e se tale via ci pesa perché è limitata al nostro orto o frutteto dove pensiamo di essere padroni di tutto, natura compresa, sbagliamo. Cosa accadrà quando ci limiteranno l’acqua potabile per irrigare? Oppure ci bloccheranno le auto definite inquinanti? Forse vale la pena iniziare il cambiamento con piccole cose, forse fastidiose ma che possono portare molto lontano. Ecco l’opportunità riservata ai garden center ed alle agrarie: la possibilità di generare un cambiamento e di creare una cultura differente nel rispetto di noi stessi, della natura che coltiviamo, del mondo che lasceremo a chi verrà dopo di noi.

per cambiare

mentalità

image: Freepik.com

GreenUp 39


Tendenze / FITOFARMACI

Ecologia educativa In Francia la sostituzione dei prodotti chimici è in corso da una decina d’anni. Sono state individuate le strategie migliori per condurre la popolazione ad accettare il cambiamento, e il fatturato è in ripresa. Vediamo come

I

di NICOLÒ PENSA

n Francia il percorso di cambio mentalità è iniziato già nel 2008. Qui vige il concetto che l’ecologia incitativa (educativa) è meglio che l’ecologia punitiva. L’obiettivo francese è di ridurre l’utilizzo del 20% l’impego di antiparassitari entro il 2021 attraverso un piano nazionale denominato Ecophyto 2, che prevede che tutti i prodotti chimici vedranno la loro sostituzione con prodotti alternativi (rinforzanti, stimolanti, e così via). Ciò ha portato il gruppo InVIVO (il primo gruppo agricolo in Francia per

fatturato) in un programma molto ampio definito “attività di biocontrollo”, riferita a semi e prodotti fitoterapici, raggruppati per un anno sotto il nome Bioline, a sviluppare nel 2017/2018 un fatturato in crescita del 60% su un anno a 340,6 milioni di euro di prodotti della catena. Resta tuttavia ancora in calo il totale delle vendite realizzato dai garden center (anche se in lenta ripresa) per i prodotti fitosanitari che hanno visto dal 2008 al 2012 (anno dell’inizio di una ripresa) una perdita dal -26 al -40%.

Il cambiamento è in corso e la presa di coscienza del mercato sostenuta da associazioni, garden center, agrarie unitamente al ministero dell’agricoltura ha pubblicato i dati seguenti: Evoluzione 2008 – 2012 Tonnellaggio venduto in spazi pubblici

-26% (1 067 nel 2008 contro 794 nel 2012)

Tonnellaggio venduto nei giardini privati

-40% (7 617 nel 2008 contro 4495 nel 2012)

Quota parte dei prodotti fitosanitari venduti in aree pubbliche

1% nel volume totale in Francia

Quota parte dei prodotti fitosanitari venduti in giardini

6% del volume totale (contro 9% nel 2012)

Quota parte dei prodotti non classificati (salute e ambiente) venduti nei giardini

46% nel 2012 (contro 39 % nel 2008)

Prodotti a base di sostanze naturali

+45% di crescita

Numero di confezioni vendute per i giardini

21,6 milioni di confezioni per i 17 milioni di giardinieri hobbisti

ECOPHYTO 2 Il piano Ecophyto 2 è dimezzare il consumo di pesticidi entro il 2025. All’inizio l’obiettivo era il 2018, ma con l’aumento delle vendite, il governo ha dovuto rivedere la sua copia. Stéphane Le Foll ha proposto di utilizzare “certificati di risparmio di pesticidi”, un po’ sul modello dei certificati di risparmio energetico. L’idea è che le cooperative agricole paghino consulenti per aiutare gli agricoltori a consumare meno prodotti. Se funziona, saranno ricompensati con questi certificati, altrimenti dovranno pagare multe dal 2022.

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Tendenze / VIVAIO

Rosa, la più amata dagli italiani È da sempre fra le più cercate e desiderate. In questo momento, l’importante è far percepire alla clientela la differenza fra l’offerta dei garden e quella della GDO

LE CATEGORIE DI ROSE • Rose ibride di Tea • Rose Floribunda • Rose Nostalgiche • Rose Inglesi • Rose a Cespuglio Alto • Rose Patio (nane) • Rose Profumate • Rose rugose • Rose Rampicanti (Climber) • Rose Sarmentose (Rambler) • Rose ibridi Perpetui • Rose Antiche (Noisette, Bourbon, Portland) • Rose Tappezzanti

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A

di MARIO FERRARINI

nche se potrà sembrare scontato, la Rosa è e rimane la regina quasi incontrastata dei fiori. Questo valore regale le spetta di diritto per storia, per tradizione e soprattutto per fascino. Ma le spetta anche per la sua capacità di attrarre gli acquirenti del centro di giardinaggio e di svilupparvi valore. In inglese lo chiamerebbero “flagship product”: la rosa è uno dei prodotti di punta nel segmento delle piante da esterno, che può fare la differenza nel fatturato e che possiede la caratteristica di qualificare il negozio che lo propone.

SUL PALCOSCENICO

Rosa Tiamo

Sono ormai molti i garden che sapendolo organizzano una vera e propria “mostra delle Rose”; ma quali sono gli elementi da tenere in considerazione perché sia un successo? La prima cosa da capire è che assieme solo di varietà, anche di categorie! Esistono tante ad un’organizzazione razionale dell’evento, occategorie con caratteristiche diverse, e necessariamente corre sempre raccontare una storia. E la Rosa ne va spiegata, per ogni categoria, quali siano le caratteristiha in abbondanza! Si potrebbe partire dai resti fossili che più importanti, e il miglior utilizzo. Si deve spiegare a ritrovati in diversi luoghi del mondo, che ne datano la chi sono più adatte, ad esempio: “Hai un piccolo balcone, comparsa all’era terziaria, per proseguire con gli scritti ti piacerebbe una Rosa, ma pensi che non sia possibile? di Confucio che ne testimoniano la coltivazione in Cina, La Rosa Patio è quella che fa per te!”. Oppure: “Hai una nei giardini imperiali della Dinastia Chou, intorno al casa in montagna, oppure un’esposizione di mezz’ombra? 500 a.C. Si potrebbero citare i Greci, ma soprattutto i Acquista una Rosa rugosa e vedrai che soddisfazione!”. Romani, che furono grandi estimatori di questo fiore meIn effetti esiste praticamente una Rosa per ogni esigenraviglioso. E quanto sarebbe affasciza, ma ciò deve essere spiegato alla nante scoprire che furono i Crociati a clientela con appositi cartelli o con far incontrare le Rose mediorientali graziose infografiche. Molte volte con quelle Europee? Mi piacerebbe, mi accorgo che l’offerta in queste entrando in un centro di giardinagoccasioni è ben diversificata, ma le gio nel mese di maggio, trovare tracinformazioni a riguardo sono scarCONSIGLIA cia di una storia millenaria da cui si se e i clienti rischiano di andare in può attingere per raccontare tutta la confusione e di non capire bene cosa Il mondo delle Rose si presta magia di questo fiore. scegliere. Ci sono tanti modi di anche per organizzare corsi che esporre il prodotto. Ad esempio regolarmente portino i vostri clienti per ogni categoria si potrebbero inINFORMARE PER ORIENTARE nel vostro garden. Ad esempio, per dicare le varietà “Best Seller” come ogni categoria c’è una specifica (NON PER CONFONDERE!) “Papa Meilland” nelle Rose ibride Poi naturalmente come ogni vepotatura da compiere, che chi di Tea, oppure “Pierre de Ronsard” ra mostra che si rispetti, occorre acquista la Rosa sarà invogliato a per le Rose Rampicanti, oppure “La trovare un’ampia gamma non conoscere e a imparare.


Rosa Jazz tappezzanti

Sevillana” per le Rose Tappezzanti… E ancora si potrebbero evidenziare le varietà più nuove e performanti come “Tiamo” nelle Rose ibride di Tea, oppure “Phoenix” nelle Rose Floribunda, oppure “Constanze Mozart” nelle Rose Profumate.

LA CHIAVE PER VENDERE: IL COLORE

Mai dimenticarsi poi di verificare per ogni gruppo di Rose che ci sia la giusta gamma di colori, nella quale non devono mai mancare i rossi, i gialli, i rosa, i bianchi e gli screziati. E in ogni caso avere un mix ampio di colori è sempre la scelta vincente. Le tonalità più intense attirano la maggior parte della clientela, e le tonalità più soffuse e leggere sono gradite da un pubblico più raffinato, solitamente incline ad una spesa maggiore. La disposizione dei prodotti deve essere diversificata (a terra, su bancali, su scaffali, creando dislivelli), ma deve sempre essere indicata la categoria che si sta osservando. Importante avere zone a prodotto massificato e qualche zona espositiva con sapienti ambientazioni e

Rosa rugosa Rokoko

Rosa Herkules cespuglio alto

accostamenti. I formati non devono essere troppo ridotti, perché ciò rischia di agevolare fastidiosi confronti con prodotti venduti dalla grande distribuzione. Il formato migliore per la rosa è un vaso alto con un buon volume di terriccio (almeno 6 litri); devono essere però disponibili alcuni prodotti “esemplari” che indichino a quale risultato il cliente possa aspirare, creino interessanti ed attrattivi volumi nella zona vendita e soddisfino le aspettative della clientela più esigente.

IL VALORE AGGIUNTO: RACCONTARNE LA GENESI

Sarebbe bello spiegare anche come nasce una rosa e quale sia l’alacre lavoro che la figura dell’Ibridatore deve sopportare per dare alla luce una nuova varietà: questo farebbe maggiore luce sulla differenza qualitativa che esiste tra una Rosa di una varietà specifica brevettata, ed una Rosa della quale venga indicato solo il colore, venduta dalla grande distribuzione. Infine non possono mancare le indicazioni relative alla coltivazione, magari coadiuvate con figure come quella dell’esperto che risponde, ma anche con spiegazioni semplici e immediate e con l’offerta di prodotti specifici. Termino questa serie di spunti esprimendo quello che nel lavoro rappresenta la filosofia che muove ogni scelta nella mia azienda: quando fai una cosa, falla bene. La mostra delle Rose deve esserlo davvero!

CROSS-SELLING Le Rose necessitano di condizioni precise per prosperare, che stimolano il cross selling con prodotti di alta qualità: terricci nobili a base di torbe bionde pregiate, humus e sostanza organica proveniente da matrici organiche di alto livello, concimi specifici minerali ed organo-minerali.

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Tendenze / INSETTICIDI

Trattamenti

mirati

Il vero controllo degli insetti molesti inizia agendo sulla popolazione allo stadio larvale. Ecco una linea di prodotti efficaci a tutto campo di FILIPPO TERRAGNI zanzare il larvicida in granuli “Device G4”. Device G4 viene impiegato per il trattamento delle acque stagnanti, sede elettiva per lo sviluppo delle zanzare. La particolare formulazione su sabbia, abbinata al pratico flacone dosatore, permette di applicare facilmente il prodotto in tutti i bacini stagnanti senza sprechi. Il prodotto gode di una ampia persistenza nel tempo, diminuendo contestualmente l’impiego complessivo di insetticidi.

SICURO PER PERSONE E AMBIENTE

C

on l’arrivo della primavera si ripresentano mosche e zanzare, dopo la tregua durante i mesi invernali. Il loro allontanamento avviene solitamente tramite interventi che hanno durata solo temporanea, dettati dalla fretta; ma dotandosi di strumenti appropriati, quali larvicidi e insetticidi più o meno residuali e impiegandoli in maniera congrua, è possibile realizzare un sistema di abbattimento duraturo ed efficace. Per farlo bisogna considerare un fattore spesso sottovalutato: gli insetti adulti che infastidiscono sono il 10-15% rispetto alle forme larvali che albergano al pelo d’acqua stagnante. Questa è la proposta di Nepharm Home & Garden.

AZIONE A TUTTO CAMPO

Va da sé che contrastare efficacemente le forme giovanili degli insetti risulta molto più semplice rispetto agli adulti, molto più mobili e meno numerosi. Pertanto, benché sottovalutata, la lotta larvicida rappresenta da sempre un punto cardine nei piani di controllo globali degli insetti molesti. Proprio per questo, Newpharm Home & Garden ha voluto integrare nel suo sistema di controllo

A completamento del piano di controllo degli insetti molesti sviluppato da Newpharm Home & Garden si collocano l’insetticida a base Piretro naturale “Insetticida concentrato - Nuvex EC” e “Insetticida volanti e striscianti – Microsene”. Una delle essenze insetticide più antiche in assoluto è certamente l’estratto naturale di Piretro, componente del Nuvex EC, che avendo una bassa persistenza nell’aria è adatto all’uso in ambienti interni. Microsene invece è pensato per l’ambiente esterno, ed è sicuro grazie all’assenza di solventi idrocarburici e non risulta tossico per le piante alle concentrazioni d’uso, non macchia le superfici ed è inodore. Abbinare l’impiego nei locali interni, o in ambienti sensibili, di Nuvex EC alle applicazioni nei prati e tra la vegetazione del Microsene rappresenta una scelta ponderata e dalla sicura efficacia contro mosche e zanzare, tutelando la sicurezza di quanti abitano negli ambienti trattati.

CURIOSITÀ: IL PIRETRO Il piretro è una miscela di molecole derivanti dai capolini fiorali di una particolare specie di crisantemo. L’efficacia è istantanea e trasversale contro diverse specie di insetto, ma il piretro esplica la propria attività insetticida specialmente su mosche e zanzare adulte. L’estratto di piretro garantisce un ottimo potere abbattente e ha scarsa persistenza negli ambienti.

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Tendenze / INTERNI

Fiori e foglie

indoor

I grandi appassionati del verde possono vivere in atmosfere tropicali, boschive, floreali, anche senza avere uno spazio outdoor da coltivare. Grazie alla carta da parati, le pareti scompaiono per lasciare spazio all’immaginazione di COSTANZA DI MATTEO

I

l revival della carta da parati non conosce sosta. Esteticamente più raffinata, tecnicamente più avanzata, questa modalità si diffonde dai paesi del Nord in cui è più consueta fino da noi. Non si tratta solo di decoro, ma quasi di arredo, perché le pareti così ricoperte assumono un ruolo centrale all’interno di come viene percepito e vissuto l’ambiente.

un’esigenza di miglioramento acustico, come WallPepper® Acoustic. Quest’ultima ha una funzione fonoisolante e parzialmente termoisolante, che la rende adatta ad attenuare i rumori.

UN’OPPORTUNITÀ PER IL GARDEN CENTER

Dai tropici alla macchia mediterranea, le foreste e le praterie, i soggetti della collezione 2019 sono una celebrazione della natura incontaminata del pianeta. Le texture delle foglie, gli scorci dei paesaggi e le creature che li popolano danno vita a mondi suggestivi nei quali è facile immergersi completamente. Fiori, frutti, foglie e animali esotici permettono di proiettare sulle pareti il desiderio di vivere all’aria aperta: uno dei desideri che spinge a visitare i garden center. E a cui il garden potrebbe dare nutrimento, grazie a piante da interno, vasi da sogno e un’ambientazione ancora più intensa grazie alla carta da parati giusta.

CARATTERISTICHE TECNICHE SUPERIORI

Fra le aziende che producono carta da parati, WallPepper® si distingue non solo per le grafiche realizzate su misura e personalizzabili, ma per il fatto che le grafiche sono stampate su supporti ecologici, esenti da PVC, con base in cellulosa e fibre tessili, certificate per la resistenza al fuoco. La carta da parati di WallPepper® è inodore, traspirante e anallergica ed è stampata con inchiostri sicuri, ecocompatibili e resistenti ai raggi UV. Inoltre è dotata di buona resistenza meccanica e alla pulizia con detergenti neutri. Infine alcuni dei sistemi disponibili offrono soluzioni per applicazione in bagno, cucina ed esterno, come WallPepper® H2O, o per rispondere a

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CONSIGLIA La carta da parati ha la capacità di creare un’atmosfera che abbraccia il visitatore in modo e lo immerge in un ambiente emozionale, sollecitando l’acquisto d’impulso dei prodotti. Inoltre, è una tendenza in fatto di home decor, che dà al garden un’immagine moderna e aggiornata.

PER INFORMAZIONI www.wallpepper.it


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Reportage

/ INTERVISTA

Uomo +

natura

Per Erica Cherubini è questo il binomio da esaltare e valorizzare nei garden center. Come? Lo abbiamo visto nel GCNT 2019, lo vedremo ancora meglio nel prossimo colloquio di MARTA MEGGIOLARO con ERICA CHERUBINI

I MUST NELLA GESTIONE DELLO SPAZIO GARDEN 1. Piante e tutte le declinazioni del rapporto uomo - pianta 2. Spazi emozionali facilmente rinnovabili 3. Non isolare i reparti classici del garden center

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ietro a ogni grande uomo c’è una grande donna, si dice. E dietro a un grande evento? Pure. La mente – e le braccia! - che modellano e compongono il Garden Center New Trend, infatti, sono quelle di Erica Cherubini. Bresciana, sposata e madre di quattro figli, Erica è la visual designer che si occupa di allestire lo spazio di Myplant dedicato ai garden center e che conoscete anche per la rubrica di GreenUp “Visual Idea”. Le abbiamo chiesto di raccontarci cosa significa lavorare a un evento come questo, e che strada vede disegnarsi davanti ai garden. Partiamo dalla sostanza. Garden center new trend significa “il nuovo trend del garden center”: qual è questo nuovo trend, per te? «Offrire esperienze memorabili, avendo come focus l’importanza della relazione uomo-natura, che potrebbe apparire spontanea ma ha bisogno invece di un veicolo, di un collante. Ed è qui che entra in gioco il garden center».

Per allestire uno spazio così ampio occorre immaginazione, creatività, ma anche orgaDato che il pubblico nizzazione e conoscenze: da dove trai ispirazione e sta rapidamente metodo? modificando il suo «Hai nominato lo yin (ispirazione) e lo yang (metodo). approccio all’ esperienza La ricerca dell’equilibrio tra questi due aspetti rappred’acquisto, trovo senta per me il senso della doveroso porsi qualche vita e anche della mia professione. L’ispirazione prininterrogativo cipale arriva dalla natura e dalla curiosità verso di essa: osservo ogni elemento da più angolazioni possibili e coinvolgendo tutti i sensi, con un atteggiamento di stupore, durante una passeggiata o una visita a una città, sfogliando una rivista o scorrendo le immagini sui social. Individuo quello che riesce a generare in me

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un’emozione, positiva o negativa, e poi archivio mentalmente, con appunti scritti o fotografici. Durante la realizzazione di un progetto questi “appunti” vengono rielaborati e concretizzati. Il metodo invece si è formato con l’esperienza, anche e soprattutto quella fatta nel gestire una famiglia con quattro figli. Trovo sia fondamentale imparare da se stessi, guardando con un atteggiamento positivo, ma critico, il nostro operato, per migliorare continuamente. A livello professionale, ogni volta che concludo un progetto individuo i possibili miglioramenti in termini di tempo, budget, coordinamento e faccio in modo di usufruirne alla successiva occasione. Ho imparato anche a sfruttare quelli che potevano sembrare i punti di debolezza, rendendoli collaboratori e non oppositori di quello che faccio. Un esempio: ho imparato a trasformare il senso di insoddisfazione in un continuo stimolo a rielaborare il mio metodo di lavoro». Quanto è importante in questa impresa la squadra? E che ingredienti sono necessari per gestirla e farla operare al meglio?


«Quanto importante? É fondamentale. Sto avendo il grande onore di raccontare questa impresa, sto facendo da “front-office” in qualità di coordinatore, ma il numero di persone coinvolte è notevole. Ci sono due squadre ogni anno: una in fase progettuale, che conta una decina di professionisti che citerei volentieri singolarmente, e l’altra per la fase operativa che conta più di 20 persone, alle quali darei la stessa rilevanza; e spesso diventano parte della squadra anche le aziende che si lasciano coinvolgere in questo progetto. Raccontare questi numeri e visualizzare i volti mi emoziona, mi rendo conto parlandone di quanti siamo a rendere possibile questo progetto, ed è proprio grazie all’unità e alla spinta motivazionale che abbiamo raggiunto il quarto anno. Se dovessi elencare gli ingredienti sui quali si appoggia la squadra, direi che sono quattro: coinvolgimento, fiducia reciproca, assegnare la mansione giusta alla persona giusta (e per farlo bisogna dedicare ad ognuno del tempo, osservare e ascoltare), e infine condivisione di obiettivi e risultati». Con il GCNT ti viene chiesto di rappresentare in versione ridotta e “ideale” i diversi reparti del garden. Secondo te quali sono i must che un gardenista deve considerare nella gestione dello spazio? «1. Piante e tutte le declinazioni del rapporto uomo - pianta. Questo il must che offre infinite interpretazioni creative nella gestione degli spazi, personalizzabili a seconda delle caratteristiche di ogni garden center. 2. Spazi emozionali facilmente rinnovabili, quindi di dimensioni ridotte, dislocati strategicamente: ne sono state un buon esempio le stanze dei sei personaggi rappresentate al GCNT. Il visitatore del garden trae ispirazione dalla stanza e a pochi passi trova a scaffale tutti i prodotti che offre il mio punto vendita relativamente a quell’argomento, prime fra tutte le piante. 3. Non isolare i reparti classici del garden center. Ci sono regole di gestione che tutti ben conosciamo: la leggibilità di prodotto, chiarezza del prezzo, i flussi; regole, queste, che vanno sempre considerate con attenzione. Tuttavia, dato che il pubblico sta rapidamente modificando il suo approccio all’ esperienza d’acquisto, trovo doveroso porsi qualche interrogativo». Come sei entrata nel mondo dei garden? E come è iniziata la collaborazione con Myplant? «Ho iniziato nel 2009, coordinavo un piccolo garden ma la mia visione non era condivisa dalla dirigenza. Dopo la quarta maternità sono rientrata con altre mansioni,

Percepisco la voglia del mondo garden center di avere e mi sono imbattuta in una e-mail di Vaun’identità. La vastissima leria Randazzo, in frammentazione del mercato cerca di qualcuno che interpretasse e non ha permesso a questo tipo rendesse concreta la visione dell’evento di punto vendita di rendersi Garden center New riconoscibile a livello Trend: una sfida senza regole già dettate da nazionale altri, proprio quello che volevo. Ho convinto i miei titolari a lasciarmi collaborare con VGcrea e GreenUp. Era il 15 gennaio 2016 quando sono entrata a far parte della squadra che stava organizzando il GCNT». La tua attività di visual si estende in più direzioni: vuoi raccontarci in cosa consiste? «Ho due punti fermi, natura & creatività, che declino in progettazione e realizzazione di stand fieristici, allestimento showroom, supporto alla progettazione o riqualificazione di spazi di vendita, sia interni che esterni, per garden center, organizzazione di workshop ed eventi legati a piante e fiori, studio di espositori. Nel restante (e poco) tempo libero coltivo costantemente la mia passione per i fiori e collaboro alla realizzazione di scenografie floreali per eventi e matrimoni con alcuni ex colleghi/amici flower designer. Ogni progetto al quale decido di dedicarmi deve essere una sfida professionale, perché ho bisogno di mettermi alla prova, e poi deve divertirmi e appassionarmi. Le emozioni, come ho già detto e ribadisco, sono le premesse fondamentali per la realizzazione di nuovi ed entusiasmanti progetti. Da poco ho avviato un’importante collaborazione sul tema Green Retail con AINEM, l’associazione italiana di Neuromarketing fondata da Caterina Garofalo e Francesco Gallucci, con la quale stiamo programmando ricerche e approfondimenti che permetteranno di stilare delle guide operative specifiche per il nostro settore, supportate dalle neuroscienze. Da tempo desideravo approfondire le mie ricerche e le mie sperimentazioni perché non restassero solo geniali intuizioni o estemporanei attacchi d’arte». Cosa ci aspetta nei prossimi anni? Quali cambiamenti vedi in atto nel mondo dei garden? «Percepisco la voglia del mondo garden center di avere un’identità. La vastissima frammentazione del mercato non ha permesso a questo tipo di punto vendita di rendersi riconoscibile a livello nazionale. Ho una visione molto romantica del garden che vorrei, magari lo presenteremo a Myplant 2020, anche se è necessario affrontare la realtà e la mia aspettativa è approcciare tale settore con gli stessi principi con i quali sfidiamo il garden center new trend ogni anno: ricerca, creatività, collaborazione, convinzione, entusiasmo».

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Reportage

/ #GCNT

QUI SI FA IL

GARDEN! L’evento must della fiera milanese giunto alla sua quinta edizione. Un punto di incontro e di stimolo per gli imprenditori della distribuzione di FRANCESCO TOZZI

U

n punto dove incontrarsi. Un evento dove prendere spunto. Uno spazio dove raccogliere stimoli. Questo (e molto altro!) è stata l’edizione 2019 del Garden Center New Trend, uno degli appuntamenti principali di Myplant & Garden. Circa 600 metri quadrati di creatività, coinvolgenti iniziative, showcooking, novità. Un progetto per soddisfare l’interesse dei visitatori e uno strumento in più per le aziende espositrici che vengono coinvolte con i propri prodotti. Quest’anno il tema era incentrato sulle Identità del business, con un focus su sei consumatori-tipo, associati a sei trend differenti: Lorenzo il musicista, Alice l’artista, Fabio lo chef, Giacomo e Caterina i fratellini, Paola la pubblicitaria, Marco l’architetto. In tutto, 34 le aziende coinvolte, che all’interno degli spazi espositivi progettati e ricreati per l’evento, hanno potuto mettere in mostra il meglio dei loro prodotti. Per dare forma a un’unica idea di garden.

Qui puoi vedere la video-intervista dell’evento

Evento a cura di:

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GreenUp


Uno spazio che ha come obiettivo quello di stimolare il visitatore sul concetto di esposizione e visual merchandising. Idee, spunti e riflessioni che l’imprenditore della distribuzione, e non solo, può ricreare nel proprio punto vendita. Una carrellata di soluzioni che possono valorizzare l’identità del garden center, grazie ad ambientazioni capaci di coinvolgere il consumatore nel suo percorso di acquisto. Per la prima volta, #GCNT ha presentato sei differenti trend, tipici del mercato italiano per individuare differenti modalità di consumo. Così, il garden diventa un luogo dove far rivivere l’idea di home&décor al cliente.

GreenUp 51


Reportage

/ #GCNT

Punto di partenza dell’iniziativa, come ogni anno, la pianta: il vero core business del centro di giardinaggio. Nuove varietà presentate in una “versione mix”, dove è l’ampiezza di gamma il punto di forza, così da mettere in mostra le novità e dà un tocco di colore unico all’esposizione. E poi, angoli tematici per dare spazio a prodotti selezionati; dove mobili, piante e contenitori diventano dei veri e propri salottini, con tanto di carta da parati. Non mancano focus su merceologie di tendenza, come quelle legate alla cura degli animaletti selvatici, che popolano i giardini dei consumatori.

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GreenUp


Il garden center deve essere in grado di proporre prodotti ricercati, selezionati, differenti da quelli che il consumatore può trovare in grande distribuzione. L’esposizione poi fa la differenza: angoli che ricreano situazioni possibili per il consumatore, aumentano il concetto di esperienzialità all’interno del punto vendita.

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Reportage

/ #GCNT

Cooking, aromi, voglia di stare all’aperto, salotti ricercati ed eleganti. Il centro di giardinaggio è sempre più il luogo dove si incontrano gardening e cucina. E in questo ambito il garden può fare la differenza. Aromi, profumi, sapori si intrecciano con la vita all’area aperta, lasciando spazio anche alle nuove cucine professionali, ad arredi funzionali e moderni, con aromatiche che fanno da contorno e diventano le nuove protagoniste del giardino.

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GreenUp


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Reportage

/ I NUMERI

I numeri del

successo

È il momento di fare il bilancio della quinta edizione della fiera milanese Myplan & Garden: si conferma il trend di crescita di COSTANZA DI MATTEO

60 convegni e incontri

L

a manifestazione dell’orto-florovivaismo milanese ha portato, dal 20 al 22 febbraio, il mondo del paesaggismo, dei fiori e del garden in Italia. La quinta edizione segna un ulteriore passo in avanti per l’evento realizzato da VGCrea, che quest’anno registra il record di accessi in fiera rispetto al 2018.

10% 20% 40%

THE PLACE TO BE

La tre giorni ha condotto nei padiglioni di Fiera Milano Rho 733 imprese (+12% rispetto al 2018), il 21% delle aziende provenienti dall’estero. Cresce il numero di visitatori, più di ventimila, attirati dalla presenza nutrita di aziende e dal nome dei relatori che sono intervenuti nel ricco ventaglio di congressi e workshop. Il giudi-

48 Paesi presenti

SAVE THE DATE

La prossima edizione di Myplant & Garden si terrà a Fiera Milano Rho dal 26 al 28 febbraio 2020.

120 insegne internazionali selezionate 56

GreenUp


200

delegazioni ufficiali di buyer

733 espositori inizia anche a imporsi sulla scena internazionale, ponendosi al centro dell’attenzione di una ideale “green chain” che lega i servizi al mondo vegetale, la decorazione, la progettazione, creando valore e trainando i mercati.

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A 2009-2019

10°

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zio raccolto dagli espositori si riassume dicendo che Myplant è uno degli eventi in cui esserci significa fare la differenza, poter fare rete, cogliere opportunità, incontrare validi interlocutori e nuovi target. E ancora “the place to be” per scoprire nuovi trend, intercettare soluzioni innovative, ispirarsi, emozionarsi, e respirare positività ed entusiasmo. Il progetto Myplant


Reportage

/ EVENTI

+ formazione Innovazione

Sono i due ingredienti che hanno reso Florpagano una delle aziende leader nel settore. Una corsa iniziata cinquant’anni fa, ma che, come ci ha detto il fondatore, non ha ancora raggiunto il traguardo di FILIPPO TERRAGNI

S

i dice “cinquant’anni e non sentirli”, e forse è appropriato anche quando parliamo di grandi aziende che hanno fatto e che ancora stanno facendo la storia del florovivaismo italiano. Come Florpagano, l’azienda pugliese leader nella coltivazione e commercializzazione di piante verdi e fiorite da interno, che ha raggiunto il mezzo secolo di attività a dicembre del 2018. Un evento che è stato festeggiato anche durante la Green Night, la serata dedicata agli espositori di Myplant, con la consegna di uno speciale riconoscimento al fondatore, Antonio Pagano.

ESSERE LUNGIMIRANTI

Il momento della nascita di Florpagano è racchiuso nella richiesta di un figlio ai genitori: nel 1968 Antonio Pagano, giovane appassionato di piante, chiede di poter trasformare i 25 metri quadri di soffitta in una piccola serra. Nel ’70 a Ruvo di Puglia nasce la prima serra in ferro vetro, di 500 metri quadrati. In pochi anni l’azienda passa dalla carriola ai robot, attraverso un piano di investimenti che ha fatto delle tecnologie il grande alleato di successo di questa famiglia. Da allora la passione ed il coraggio si sono evoluti in un modello di business, seguito dai figli e dai collaboratori con creatività e dedizione. In questo senso la formazione è stato l’investimento

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GreenUp

più importante. Oggi parlare di innovazione e formazione come capisaldi sembra quasi scontato, ma non lo era cinquant’anni fa. Grazie alla lungimiranza di Antonio, oggi Florpagano annovera al proprio interno molti fra dipendenti e collaboratori e si stende su una superficie di 14 ettari.

TAPPA, NON TRAGUARDO

«Dare testimonianza della mia storia significa non dimenticare le origini, per non disperderne i valori fondanti», racconta Antonio Pagano «il cuore pulsante di questa azienda è sempre stato nei sogni e nella passione di quel ragazzino che coltivava piante in una soffitta. È importante ricordarsi da dove veniamo, per capire dove vogliamo andare e fin dove possiamo arrivare». Un famoso teorico una volta ha detto «Non basta inventare qualcosa, bisogna anche saper comunicare agli altri l’invenzione», e questo trasmettere è certamente nel DNA dell’azienda, oggi guidata dai due figli Alessandro e Gianluca Pagano, cui Antonio ha passato il testimone di una corsa che è ancora tutta da correre. 50 anni, ci tiene a sottolinearlo Antonio, «sono una straordinaria tappa, non un traguardo, perché è solo scommettendo sul futuro che si costruisce una comunità e un’attività». www.florpagano.com


e l a b o ra

Fotografa e prova


Reportage

/ NEWS

BENVENUTA HANDY

Fondata negli anni Cinquanta da Francesco Piazza e la moglie Irvana, nel 1975 Officine Piazza entra nel settore del giardinaggio con il marchio Handy. Da oltre 40 anni l’azienda produce attrezzi per il giardinaggio, una gamma completa di attrezzi per la cura di orto e giardino. Le persone del team sono coinvolte nelle varie fasi della lavorazione del prodotto, dalla progettazione alla produzione e dalla spedizione al customer service. I prodotti Handy sono orgogliosamente 100% made in Italy e vengono distribuiti in tutta Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Lettonia, Estonia, Lituania, Moldavia, Bulgaria e Grecia, oltre che in Turchia, Cipro, Emirati Arabi e Arabia Saudita. Quest’anno per la prima volta l’azienda ha scelto di aderire a Myplant, portando tutte le proposte di attrezzi per giardinaggio (Handy, Handy Kids e MIA Collezione Donna), e mostrando in anteprima la nuova collezione di fioriere in metallo Sphera, Square ed Eiffel. Gli attrezzi di giardinaggio e le fioriere Handy sono state anche fra i protagonisti di Garden Center New Trend.

30 ANNI DI FLORINFO Dal nome, la missione: informatica per il florovivaismo. Florinfo si occupa di informatizzare i garden center, i vivai, le aziende di produzione, quelle di manutenzione di giardini, i fioristi, le agrarie, gli enti pubblici. Una storia iniziata nel 1989, quando parlare di informatica in questo settore faceva sorridere alcuni e spaventare altri: oggi, dopo trent’anni, Florinfo è un’azienda giovane (l’età media degli addetti è inferiore a 35 anni) e dinamica, strutturata, nella quale lavorano specialisti di informatica al fianco di agronomi e specialisti del settore. Una lunga storia, una grande esperienza, e una ricchezza di sinergie uniche. Elemento di valore in più: Florinfo è l’unica azienda del settore in Italia che produce integralmente i software distribuiti e ne è proprietaria al 100%. E Florinfo ha scelto di festeggiare il proprio compleanno a Myplant & Garden, con un aperitivo a conclusione della prima giornata di fiera.

VERDE SPORTIVO, UN SUCCESSO È stata una delle novità 2019, collocata nell’area di progettazione cura e manutenzione del verde di Myplant&Garden, in un grande spazio di circa 600 metri quadrati: un ideale trait d’union fra la zona Landscape e il settore per la manutenzione del verde, una naturale relazione tra la progettazione e la realizzazione delle aree verdi sportive e la loro gestione. L’area è stata una vetrina interattiva e pratica di soluzioni di verde sportivo proposte dalle oltre 20 aziende partecipanti all’evento. Le proposte in ambito di realizzazioni sportive hanno spaziato nei diversi settori: pavimentazioni, prati naturali e sintetici, golf putting green, sementi, concimi, substrati, irrigazione, vernici traccialinee,

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macchine e attrezzature per la manutenzione, illuminazione e arredi. Molte le dimostrazioni e i workshop (oltre dodici) durante i tre giorni della manifestazione, che hanno reso Verde Sportivo una zona di alta interattività, insieme al palinsesto di convegni interamente dedicati allo sport che hanno diretto sull’area l’attenzione dei visitatori. Fra i temi approfonditi, la progettazione e gestione a basso impatto ambientale di impianti sportivi; il coordinamento dell’illuminazione negli spazi ricreativi polifunzionali; La gestione del tappeto erboso negli impianti sportivi, fra ibrido e naturale; e infine un convegno sulle ciclovie

d’avanguardia, che ha indagato il rapporto tra sport, natura e architettura come strumento di rigenerazione urbana, fonte di ricadute economiche-culturali a vantaggio dei territori che ne sono attraversati. La partecipazione di aziende, operatori e buyer del settore a questa prima edizione ha insomma dato il via a un nuovo settore espositivo per la prossima edizione.


LA PRIMA VOLTA DI ELHO Fra i nuovi arrivati di quest’anno l’olandese elho, produttrice di vasi in plastica, molto conosciuta a livello internazionale e sempre più presente anche nel mercato italiano. Abbiamo chiesto a Claudio Furlan, sales manager per l’Italia, le sue impressioni a chiusura dell’evento: «Siamo molto soddisfatti dalla fiera, dall’affluenza e dai nuovi contatti ricevuti. La risposta dei visitatori è andata al di là delle nostre aspettative. Il nostro business in Italia è in crescita e già da un paio d’anni i nostri clienti ci chiedevano con insistenza di partecipare a Myplant. La nostra fiera di riferimento è spoga+gafa a settembre, ma Myplant

ci offre la possibilità di renderci più “accessibili” al mercato italiano. Gli obiettivi sono stati tutti pienamente raggiunti. Abbiamo raccolto nuovi contatti, abbiamo ispirato i visitatori con il nostro stand, dove è facile far capire loro la resa dei nostri prodotti ambientati e combinati con le piante. E poi abbiamo potuto far conoscere elho e il team tutto italiano a chi ancora non ci conosceva». Una bella occasione, quindi? «Sì – ha concluso Claudio Furlan - è sempre bello incontrare i propri clienti nel nostro stand e poter fargli toccare con mano i nostri prodotti e le nostre innovazioni. Ci ha dato un sacco di entusiasmo!».

Flower social club, le premiazioni

Anche i social hanno avuto spazio e voce durante Myplant. Fra gli eventi da ricordare, la premiazione della prima edizione di Flower Social Club, la community Facebook che riunisce i professionisti della filiera del florovivaismo. Nata per iniziativa di Florsistemi, la community vuole essere una piazza d’incontro virtuale che promuove la collaborazione nella filiera tramite il confronto su tecniche, prodotti e trend. Ma Flower Social Club è anche un concorso per fioristi, a cui i partecipanti della community possono aderire pubblicando le foto delle loro creazioni con l’hashtag #flowersocialclub. Le composizioni più votate sono state premiate presso l’area dimostrazioni floreali. Ecco il nome dei vincitori: Emanuela Imperial, Francesca Di Carlo e Piero Amarante.


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Reportage

DOPPIA POSSIBILITÀ MYmoodAPP è un vaso 18 dotato di bretella, che consente l’uso sia a ringhiera, sia a muro. Con questo prodotto Plastecnic ha dato una risposta ad un’esigenza del consumatore con una soluzione innovativa e diversa da quelle già esistenti sul mercato, cercando anche di dare valore all’aspetto estetico curando in modo particolare il design del prodotto.

/ NOVITÀ

MASSIMA CAPIENZA

The

BEST PRODUCT

La cassetta con archi Rialto, di Telcom, misura 120 x 27 x 77 centimetri e ha una capienza di 55 litri. Un elemento contenitivo imponente, ma che, grazie al particolare design ad archetti, diventa un arredo particolare e piacevole.

Visti a

Myplant Una selezione dei prodotti presentati durante la fiera, partendo dai candidati e dalle premiazioni della Vetrina delle Eccellenze di FILIPPO TERRAGNI

PER IL RISPARMIO IDRICO

Realizzati in fibra di legno, i Lite Cubes di Lite Soil sono cubetti che, aggiunti al substrato di coltivazione, ne aumentano la capacità di stoccaggio dell’acqua e prevengono la compattazione del substrato. Sono adatti all’uso con qualunque tipo di substrato, e rilasciano l’umidità trattenuta nei pori quando il substrato intorno inizia a seccare.

Non solo ispirazione e formazione, ma anche – anzi, soprattutto! – business. Durante la kermesse milanese abbiamo visto molti prodotti interessanti. Abbiamo raccolto qui una selezione, senza la pretesa di essere esaustivi, di prodotti che le aziende hanno presentato e venduto durante la tre giorni. Perché la fiera alla fine serve a questo: a vendere – e ad acquistare – il meglio. GreenUp 63


Reportage

/ NOVITÀ

GIARDINAGGIO SU MISURA

Mia è la linea di attrezzi di Handy Officine Piazza pensata e realizzata per essere usata dalle donne. I manici sono realizzati per essere impugnati saldamente da mani femminili, generalmente più piccole di quelle maschili, i materiali sono più leggeri ma altrettanto resistenti, i colori sono gradevoli e il manico emana un gradevole profumo.

MELANZANA LEGGENDARIA

Baby veneziana di Seno Seed è una nuova varietà di melanzana. L’ibrido deriva da una varietà coltivata nell’isola di Sant’Erasmo, di fronte a Venezia. La leggenda narra che sia stata portata qui da Marco Polo, al termine di uno dei suoi lunghissimi viaggi.

MILLE SFACCETTATURE

Versalite Angular Bowl, dell’azienda polacca Don-Kwiat, è un vaso da coltivazione pensato per i bulbi e i bonsai. La superficie, movimentata dalle diverse facce del poligono, è decorativa di per sé; la struttura è pensata per l’inserimento in vasi sferici dal diametro di 25 centimetri.

GIOCHI DI COLORE

Purple Sun è un Osteospermum che presenta un contrasto cromatico fra le sfumature di arancione dei petali fino al centro viola scuro. Il colore si conserva bene al sole, buona la ramificazione, e Selecta One dichiara ottime performance all’esterno.

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VERDE VERTICALE CREATIVO

Plant Wall Box di Bleu GmbH introduce nel settore della coltivazione verticale un nuovo design, che dà freschezza e leggerezza allo spazio. In più, migliora la qualità dell’aria ed è una parete fonoassorbente. Può essere installata in ogni ambiente indoor con sicurezza ed è ottima per progetti di fai-da-te.

CONTROLLO DA APP

D-Eboost wifi di Dab Pumps è una pompa elettronica autoadescante per giardinaggio e pressurizzazione di acqua in applicazioni domestiche. Grazie all’antenna Wi-Fi integrata, la pompa può essere connessa e controllata con l’app “Smarty”. In più è dotata di protezione contro la marcia a secco, valvola di non ritorno integrata e pre-fi ltro.

BIOLOGICO AL 100%

Insectosec di Newpharm è un prodotto a base di farina fossile, la prima polvere secca registrata per l’azione acaricida e insetticida. Non presenta rischi per gli animali né per le produzioni, e ha il miglior profi lo tossicologico fra gli insetticidi presenti sul mercato.

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INDOOR GARDENING DI ULTIMA GENERAZIONE

Quattro è un dispositivo di smart gardening. Comprende un modulo di illuminazione a LED Ambralight specifico per l’indoor farming, un sistema di irrigazione che sfrutta la naturale porosità della ceramica e un kit con semi di piante dall’elevato potere fitoterapico. Sviluppato e prodotto da Ambra Elettronica per Kigarden.

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Reportage

/ NOVITÀ

L’INSETTICIDA DEL FUTURO

Adama Kollant ha presentato Teppeki®, un insetticida di ultima generazione a base di Flonicamid, dedicato al mercato non professionale, già conforme con la normativa che entrerà in vigore nel 2020. Agisce per contatto e per ingestione in tutti gli stadi di sviluppo degli insetti, inducendo l’arresto dell’alimentazione e della produzione di melata. Più efficace dei neonicotinoidi classici, ha profi lo e caratteristiche sostenibili dal punto di vista ambientale.

PRATICO, MA CON PERSONALITÀ

A TESTA IN GIÙ

Flying Orchid è una Phalenopsis come tante altre, ma porta una ventata di novità grazie al particolare sistema di coltivazione che Decorum ha scelto di usare: i vasi infatti vengono appesi al soffitto e i fiori della pianta scendono verso terra. Il sistema di irrigazione rende il mantenimento agevole e il sistema di fissaggio al soffitto è compreso.

Frangivista md è un sistema di recinzione modulare realizzato in acciaio. Sia mpl lo propone come elemento funzionale capace di essere anche arredo da esterno. Ecologico, a basso impatto ambientale, non necessita di manutenzione.

LUNGA VITA ALLA SCABIOSA

Focal Scoop™ Hot Pink è la nuova generazione di Scabiosa, con fiori eye catcher grazie alla dimensione, che può raggiungere i dieci centimetri, sostenuti egregiamente da uno stelo robusto. Altrettanto interessante la durata come vaso reciso. Di Danziger.

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Reportage

/ NOVITÀ

TAVOLINO INTEGRATO

Il Set Tarida presentato da Giudici Garden Tools si compone di due poltroncine bianche, Tarida Sit, e un tavolino light &music, Tarida Tab. Le poltroncine sono modulabili mentre il tavolino play consente di riprodurre la musica: include un altoparlante e dispone nella parte superiore di un piccolo vano che può essere usato come porta bottiglie. Fabbricato in polietilene, è leggero, resiste alle temperature estreme e ai raggi UV.

UN FIORE PER CAPPELLO

Echinacea Sombrero™ è una Echinacea che si distingue dalle altre in commercio per la maggiore uniformità. È una serie a ciclo breve, ben ramificata, alta fino a 50 centimetri, adatta a vasi grandi di due – tre litri. Colori brillanti che non mancheranno di attirare i visitatori. Di Florensis.

PIÙ UNICA CHE RARA

Golden Glo è l’ultima nata fra le Poinsettia di Dummen Orange. È la prima Stella di Natale naturalmente gialla. Le brattee sono di un bel colore brillante che risalta sopra alle foglie verde scuro. Varietà compatta, adatta a vasi fino al tredici, ad oggi è l’unica sul mercato che vanta questo colore.

L’ESAGONO È DI TENDENZA

Esagono è la nuova linea di camminamenti per esterno di Granulati Zandobbio. Realizzata in gres porcellanato, con spessore di due centimetri, è facile da posare ed è naturalmente dotato di tutte le caratteristiche tecniche necessarie all’installazione outdoor.


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Innovativo e performante, il sistema a batteria Powerlink Pro 58V di McCulloch funziona con batterie 58V Li-Ion da 2,6Ah e 5,2Ah, intercambiabili su tutta la gamma McCulloch 58V. Una linea completa che include un’elettrosega, un trimmer, due soffiatori (di cui uno a zaino), un tagliasiepi e, da quest’anno, 3 nuovi rasaerba, di cui due a spinta e uno a trazione. www.mcculloch.com


Reportage

/ NOVITÀ

PROFUMATA E FORTE

Brise Parfum, è un rosaio rampicante a crescita media, rifiorente con infiorescenza paniculata a fiori piccoli di colore rosa chiaro. Profumatissima e resistente alle malattie. Si presta alla vendita su struttura a forma di piramide. Di Rose Barni

ILLUMINAZIONE DI DESIGN

Palo Kep di Sovil è in alluminio pressofuso, ricercato per design e tecnologicamente avanzato. Studiato per creare atmosfere luminose, non semplicemente per illuminare. E le luci a led consentono un risparmio energetico del 86%. Misura 80 centimetri di altezza per 9 di diametro.

ARREDO IN GRANDE STILE

Vaso Borsa di Nuova Colì è un vaso in ceramica dal design semplice, ma originale: ricorda una borsa, grazie anche al “manico” realizzato in bambù e legato a mano. Disponibile in vari colori, può essere usato come portavaso ma anche come contenitore. Ed è personalizzabile.

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POTENZA NELL’ORTO

Soil Plus – terra orto bio, di Miraflor è un substrato specifico per la semina ed il trapianto delle le piante da orto, costituito da una miscela di torbe pregiate e materiale vegetale humificato, insieme a sostanze naturali potenziatrici ed enzimi. La Zeolite riduce il bisogno di concimanti mentre la Perlite determina elevate capacità di reidratazione.

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ROMANTICA E VINTAGE

Fra i fiori recisi si fa notare per le grandi dimensioni, il delicato profumo e soprattutto il colore. La rosa Westminster Abbey è di un colore rosa cipria assolutamente in linea con lo stile vintage tanto in voga in questo periodo. In più, ha una shelf life notevole. Ibridata e prodotta in Olanda, è distribuita da Gambin Fiori.



Reportage

/ NOVITÀ

MULCHING DI SERIE

Il tosaerba a batteria GE-CM 43 Li M kit di Einhell ha motore brushless alimentato da due batterie al litio di ultima generazione. L’innovativa elettronica permette di adattare al meglio in ogni istante la fornitura di energia consentendo di realizzare fino a 600 m² di taglio prima della ricarica. Il kit mulching, fornito di serie, permette di scegliere se realizzare la raccolta o rilasciare l’erba, adeguatamente sminuzzata, sul prato.

GRADEVOLE E BENEFICA

Tillandsia Breathing Cloud è la creazione di Michieli Floricoltura che porta negli ambienti indoor la poesia e il benessere delle tillandsia, che attraverso la superfice fogliare sono in grado di assorbire parte dei composti organici volatili, migliorando la qualità dell’aria.

FA PER TRE

Triplo terriccio universale di Tercomposti è il primo ed unico terriccio ad effetto tripla crescita. Grazie alla moderna tecnologia LPH (Low Peat Humidity) sviluppata dall’azienda, Triplo è frutto di un nuovo processo produttivo che permette la miscelazione tra un equilibrato mix di torbe ed un prezioso e strutturato composto di elementi organoproteici, garantendone efficacia senza perderne i benefici nel tempo.

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PIANTE PRONTE

Plantì di Vivai Aprili è la gamma di piante da vivaio che grazie ad alcuni accorgimenti nella composizione del substrato e nella gestione della pacciamatura, off re al retail vasi in ordine e piante di bell’aspetto a lungo senza troppa manutenzione e al consumatore finale la soddisfazione di vedere le piante prosperare in poco tempo, una volta messe a dimora.


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Mercati / INTERNET

Gli uomini cercano

bbq e rasaerba Secondo il report di idealo.it, le ricerche online di prodotti per la vita in giardino è aumentata con cifre da record

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a bella stagione porta le fioriture, le temperature tiepide, e le ricerche online per attrezzarsi con i giusti prodotti per il giardino come griglie, barbecue e tagliaerba, ma anche prodotti per il tempo libero come e-bike, porta bici e caschi da moto. Non mancano, infine, le ricerche di antistaminici e di scarpe leggere.

BOOM DI RICERCHE ONLINE

L’incremento delle ricerche online reso pubblico da idealo, uno dei portali internazionali più usati per lo shopping digitale, presenta numeri da capogiro: al primo posto in assoluto, sulla base delle intenzioni di acquisto online, con il +342,6% di interesse in primavera rispetto alle altre stagioni, troviamo le Converse Chuck Taylor All Star. E fino a qui i gar-

den center potrebbero non sentirsi coinvolti: ma al secondo posto troviamo i prodotti diserbanti per il giardino (+327,3%), dondoli e cuscini da esterno (rispettivamente +305,6% e +273,9%), tagliaerba (+262,1%), grill (+248,1%), piastrelle per terrazze (+234,5%) e giochi da spiaggia (+231,2%). Dulcis in fundo, non mancano le ricerche per il risvolto più spiacevole della vita all’aperto: l’allergia a graminacee e altri pollini, induce all’acquisto di antistaminici, cercati il +228,7% delle volte rispetto al resto dell’anno.

I DUE MUST HAVE

Tra i prodotti più usati nelle stagioni di primavera ed estate troviamo l’immancabile barbecue, da anni sulla cresta dell’onda, emblema di cene all’aria aperta e di


voglia di stare in compagnia: nella primavera 2018 è stato cercato il +145,5% delle volte rispetto al resto dell’anno con un vero e proprio picco registrato ad inizio aprile. Non sorprende che siano gli uomini i più interessati (+68,3%), mentre scarso è l’interesse femminile (31,7%). Da notare anche la fascia d’età più coinvolta: la grande maggioranza delle ricer-

che (34,5%) si colloca tra i 35 e i 44 anni. Il tagliaerba è un altro prodotto che, proprio in questa stagione, viene solitamente tirato fuori dal garage. Questo, nella primavera 2018, è stato cercato il +262,1% delle volte rispetto al resto dell’anno, attirando l’interesse in particolar modo degli uomini (74,1%) anche in questo caso in maggioranza tra i 35 e i 44 anni (25,4%).


Mercati / INTERNET

DA MOBILE, DI SERA

Secondo i dati rilevati da idealo, proprio in primavera si evidenzia un maggior numero di ricerche da mobile in Italia che quasi sempre, superano di gran lunga quelle desktop. Nel dettaglio, per quanto riguarda le sneakers, le ricerche da mobile hanno decisamente doppiato quelle da desktop (67,2% vs 26,9%); per i barbecue si parla di un 53,5% da mobile contro il 36,1% del desktop. Per i tagliaerba si tratta di un 48,7% contro un 41,8% mentre anche per le bici elettriche vediamo una grande preponderanza di ricerche da smartphone (58,4% vs 33,4%). Anche in questa stagione, la sera tra le ore 22 e le 23 è l’orario di navigazione preferito dagli italiani. Come giorni domenica, lunedì e martedì. Le regioni con un maggior numero di acquisti stagionali ogni 100mila abitanti sono quelle del centro-nord Italia.

FONTI & METODO

• Per realizzare questo studio, idealo ha preso in esame le intenzioni di acquisto dei propri utenti sul proprio portale internazionale, presente in Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Austria, da aprile a giugno 2018,

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confrontando poi questa stagione con il resto dell’anno. • I dati demografici sono stati ottenuti tramite Google Analytics e sono relativi al portale italiano di idealo. Quelli per le regioni sono stati ponderati a 100mila

I PREZZI DEI RASAERBA SCENDONO AD APRILE

Nel caso delle sneakers, l’analisi dell’andamento dei prezzi sul portale italiano di idealo evidenzia come un acquisto effettuato ad agosto possa garantire un risparmio massimo medio del 23,6% rispetto allo stesso acquisto effettuato nel mese di dicembre. Per i barbecue, invece, il prezzo scende in media del 36,2% in dicembre, mentre raggiunge il picco più alto a settembre. Per quanto riguarda i tagliaerba, ad aprile i prezzi online scendono del 23,3%, eleggendolo come mese nel quale viene evidenziato il prezzo medio più basso. Infine, molto interessante il caso delle biciclette elettriche per le quali è possibile avere un risparmio del 59,8% effettuando l’acquisto ad agosto; sconsigliato invece l’acquisto nel mese di febbraio.

abitanti per poter consentire un confronto. Periodo: da aprile a giugno 2018. • Il risparmio massimo medio nell’arco di un anno è stato calcolato per le dieci categorie “primaverili” con il maggior numero di

intenzioni di acquisto sul portale internazionale di idealo tra aprile a giugno 2018. In particolare, il prezzo medio del mese più vantaggioso sul portale italiano è stato messo a confronto con quello del mese più caro. Periodo: 2018



Mercati / GESTIONE

V

i è mai capitato di entrare in un punto vendita e di trovare un posto bellissimo, prodotti di qualità, prezzi nella media; eppure uscendo vi ritrovate a dire “non è il loro mestiere!”, nonostante le componenti per rendere remunerativa l’attività ci fossero tutte: posizione, location, prodotti. Perché questi fattori non bastano a farvi tornare? Perché un imprenditore per essere all’altezza della situazione deve essere in grado di gestire la propria “creatura” a 360°: oltre location e prodotti c’è di più.

BASE INNATA

Quando svolgiamo le nostre mansioni di dipendenti possiamo affermare che “non siamo ciò che facciamo”, ma per chi decide di aprire la propria attività non è così. L’imprenditore diventa un tutt’uno con ciò che fa, deve crederci e difendere il proprio agire, stando al passo con i tempi e mettendoci quell’ingrediente fondamentale che lo porta a dimenticare le ore di lavoro, il confine tra casa e azienda, tra feste e giornate lavorative: diciamo la passione, ma credo che si possa osare di più, aspettandosi una vera e propria vocazione! Ma

Imprenditori si

nasce,

Mettersi in gioco, rischiare, scommettendo sulle proprie idee e sulle proprie capacità, fra naturale predisposizione e apprendimento di un mestiere di JESSICA BERTONI

dunque tutti gli imprenditori sono uguali o esistono dei parametri per definire un imprenditore migliore di un altro? Per dirla meglio, chi è l’imprenditore di successo? Diciamo che se non si hanno delle caratteristiche standard di base, spesso innate, il mercato ti butta fuori e il tuo essere imprenditore ha vita breve. Posto questo come punto di partenza, è chiaro che il punto di arrivo dipende da una serie di caratteristiche anche acquisibili con impegno e tecnica.

ATTENTO OSSERVATORE

Per emergere dalla mischia l’imprenditore deve saper leggere l’attualità e capire come rispondere alle esigenze di una società moderna e sofisticata. Per fare questo, qualsiasi sia la sua materia deve decidere di investire in capaci consulenti. Questi devono essere in grado di studiare la situazione al suo posto, dedicando il tempo necessario che lui, anche ipotizzando che possieda gli strumenti appropriati per poterlo fare, non potrebbe mai permettersi, perché significherebbe sottrarre tempo necessario alla gestione della propria attività. Potrà così

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IN BREVE/1 Imprenditore / doti innate • Vocazione al lavoro • Sa leggere l’attualità • Attento osservatore in prima persona • Sa valutare l’operato del proprio staff • Empatico • Buon organizzatore • Sa coinvolgere e convincere gli altri della propria idea

ricevere consigli mirati in grado di ritarare, giorno dopo giorno, la sua proposta. Allo stesso tempo però l’imprenditore che voglia puntare al successo deve essere un attento osservatore in prima persona del mondo intorno alla sua realtà lavorativa, deve essere cioè al passo con i tempi. E infine deve poter avere gli elementi per capire se è ben supportato dal proprio staff.

FINE STRATEGA

Superando dunque la prima barriera all’entrata rappresentata dalla tipologia della personalità dell’ipotetico imprenditore di successo, il punto successivo lo si gioca a seconda delle strategie di gestione adottate dall’imprenditore stesso. “Come guidare la propria azienda” appare una domanda semplice, ma dalla risposta che ogni imprenditore dà emerge lo stile, la lungimiranza e la collocazione sul mercato dell’azienda tra i leader o tra i follower. La direzione aziendale segna in maniera indelebile i tratti distintivi dell’impresa (l’orientamento della gestione, lo stile direzionale, la suddivisione del lavoro...) e ne traccia le potenzialità e le criticità. A livello


IN BREVE/2 Strategie di gestione Day by day: • Processo decisionale destrutturato • Insegue le opportunità che il mercato offre • Razionaleanticipatorio • Processo decisionale strutturato • Programmato verso il futuro • Gestisce le minacce esterne • Sa cogliere le opportunità • Innova

cio si tende inevitabilmente a galleggiare, a far fronte ai problemi risolvendoli come meglio si può, ma senza rimuoverne le cause e, aspetto ancor più fondamentale, si tende a inseguire le opportunità che il mercato offre. Un approccio razionale-anticipatorio, al contrario, permette all’azienda di programmare il suo futuro, gestire le minacce esterne e di cogliere le opportunità, insomma permette all’impresa di innovare. O meglio ancora, in poche parole permette di essere leader! È chiaro che sarebbe auspicabile percorrere questa via, ma la difficoltà fondamentale sta a monte, e cioè nella lucida consapevolezza dell’imprenditore rispetto a quale direzione stia seguendo nel suo agire quotidiano. Spesso infatti, si attuano decisioni in maniera spontanea, sottovalutando queste imprescindibili valutazioni che andrebbero fatte ex ante, supportate, come già detto, da validi consulenti.

OBIETTIVI CHIARI

Il punto, però, è come arrivare ad essere leader. Ritornando ai due diversi approcci esposti, nello stile giorno per giorno si assiste a un processo decisionale

, imprenditore si diventa generale ed estremizzando i vari casi, è possibile distinguere due approcci differenti di direzione aziendale: uno definito “day by day”, dove le decisioni e i problemi vengono affrontati giorno per giorno, e un approccio più lungimirante, quello “razionale-anticipatorio”. Il primo approccio vede l’imprenditore concentrato sul presente, l’attenzione è rivolta al problema aziendale insorto in quel momento e al modo per risolverlo in tempi rapidi. Il secondo approccio, al contrario, è focalizzato sul futuro, prima di compiere qualsiasi tipo di decisione o di risolvere qualunque problema, l’imprenditore si domanda quali siano gli obiettivi, quale sia il punto di partenza, quale sia il punto di arrivo e pianifica le tappe per raggiungere i propri scopi.

generalmente accentrato, mentre nel secondo, il processo decisionale è razionale e allargato a diversi attori che apportano uno specifico contributo e non è tutto nelle mani dell’imprenditore-capo. Ciò significa che, per applicare un approccio orientato al futuro, strutturato, basato su obiettivi chiari e definiti da raggiungere, è necessaria la competenza di più persone che realizzano insieme una sorta di road-map. Appare evidente come un approccio razionale-anticipatorio sia quello maggiormente lungimirante e produttivo di risultati nel lungo periodo. Introdurre dal nulla, però, tale stile, non è né semplice né intuitivo. È necessaria la competenza di un consulente aziendale che sia in grado di analizzare le dinamiche interne dell’azienda e sia in grado di modificarle in funzione di una gestione mirata e basata sugli obiettivi da raggiungere.

L’imprenditore

diventa un tutt’uno

con

ciò che fa, deve

crederci e difendere il proprio

NON GALLEGGIA, NAVIGA

Stiamo parlando chiaramente due stili di direzione totalmente differenti, il primo caratterizzato da un processo decisionale destrutturato, il secondo ben strutturato. La differenza più importante, è che con il primo approc-

agire.

PRIMO AGENTE DEL CAMBIAMENTO

Tutto ruota attorno all’innovazione, un mantra che, però, si declina in modi e forme diverse, e fra i risultati più sorprendenti, spicca quello secondo cui l’innovazione non

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Mercati / GESTIONE

deriva da profonde conoscenze tecniche: gli imprenditori più innovativi si contraddistinguono per il possesso di un insieme di soft skills legate alla capacità di gestire relazioni, di realizzare progetti con tenacia, di pensare fuori dagli schemi e di interrogarsi costantemente su cosa cambiare. Vincono le competenze trasversali, in primis l’accoppiata pensiero strategico-pensiero diagnostico, cioè la capacità di capire lucidamente le cause e contemporaneamente definire una risposta strategica. Il mezzo per fornire una risposta strategica è l’osservazione, cioè la capacità di cercare continuamente stimoli, idee, ispirazioni anche da settori diversissimi da quelli in cui si opera. L’imprenditore è, per così dire, sempre allerta per riconoscere opportunità, fonti di potenziale business. Il passaggio successivo è la realizzazione delle idee facendo leva sul farsi motore del cambiamento in prima persona.

IN BREVE/3

L’imprenditore leader • Delega: il processo decisionale è razionale e allargato • Si affida alla competenza di più persone • Lungimirante • Capace di gestire relazioni • Tenace nel realizzare i progetti • Pensa fuori dagli schemi • Si interroga su cosa cambiare • Competenze trasversali: pensiero strategico + pensiero diagnostico • Attento a cercare opportunità • Motore del cambiamento in prima persona • In ambito finanziario si fa supportare • Concentrare gli investimenti dove c’è capacità di remunerare i rischi di impresa • Internazionalizzazione

GESTIRE BENE TUTTE LE RISORSE

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verso una differente prospettiva di sviluppo. Serve in altri termini un passaggio culturale da export a internazionalità! Apprendere dall’internazionalizzazione genera un nuovo modello di business che a sua volta genera innovazione.

IN BREVE/4

L’imprenditore leader Di cosa ha bisogno un imprenditore leader • Di consulenti • Di esempi

OLTRE LA TEORIA, GLI ESEMPI

Tante dunque le componenti che si celano dietro il ritratto di un imprenditore affermato ed appagato dal suo agire imprenditoriale che, non dimentichiamolo diventa, a certi livelli, un agire sociale con implicazioni interessanti anche da un punto di vista sociologico oltre che economico. Stimolante a questo punto, dopo questa disamina un po’ teorica dell’argomento, sarebbe la testimonianza diretta di un leader di mercato che ci regalasse un proprio autoritratto. Ma per questo, chissà, l’appuntamento potrebbe essere al prossimo numero!

image: Freepik.com

Sono fondamentali le competenze relazionali: empatia, consapevolezza organizzativa (capacità di riconoscere il funzionamento della propria organizzazione) e lo sviluppo degli altri inteso come capacità di sviluppare il proprio team, di essere un coach in grado di saper coinvolgere e convincere gli altri della propria idea. Nelle imprese performanti, l’innovazione è vista come una capacità organizzativa e non come una capacità individuale. C’è, poi, il capitolo finanziario, che non va mai sottovalutato. E anche qui il richiamo è a farsi validamente supportare. Le imprese anti-fragili infatti, sono quelle che hanno pensato come usare bene il denaro. Ciò significa selezionare gli impieghi per concentrare gli investimenti dove c’è capacità di remunerare i rischi di impresa. Infine, una riflessione sull’internazionalizzazione. Per vincere sui mercati serve orientarsi


MODULO 1

IL REPARTO GIARDINAGGIO 27-31 maggio 2019 MODULO 2

LE PIANTE 3-7 giugno 2019 MODULO 3

COMUNICAZIONE E ORGANIZZAZIONE 10-13 giugno 2019

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