Flortecnica e vivaismo n. 5/6

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

dal 1977 informa il settore

Maggio/Giugno 5/6 - 2015 • anno XXXIX

I limoni di Vito Giambò, coltivati da un imprenditore che ha saputo innovare

19 PRIMO PIANO / tecniche Jardin sec e vivaismo integrato

43 PRODUZIONI / tecniche Disinfestazione dei terreni, cosa bisogna sapere

53 TENDENZE / appuntamenti

Plantarium, Flormart, Floratrade novità e aggiornamenti


L’ALTRA COPERTINA

TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

In Italia si producono margherite per mezza Europa. Tutto sta nel trovare il fornitore che abbia piante madri sane. Poi lanciatevi nella ricerca della varietà giusta per voi di Matteo Ragni

Scegliamo gli

Argyranthemum a pag. 32




EDITORIALE | questo mese

CI METTIAMO LA FACCIA

È

proprio così. Ci mettiamo la faccia. Anche la nostra. Dallo scorso numero è cambiata la copertina di Flortecnica e vivaismo e prende una veste diversa. Più concreta. Unica. Ogni numero, la nostra nuova prima pagina, ospiterà la “faccia” di un imprenditore protagonista della filiera italiana. E non. Con questa “operazione” vogliamo rafforzare ancora di più il rapporto che la nostra rivista (e redazione) ha con tutto il settore produttivo e i suoi comparti. Perché siamo sempre più convinti (e non stiamo scoprendo l’acqua calda) che l’azienda florovivaistica sia il luogo cruciale dove continuare a investire. È da qui che la nostra rivista vuole partire per raccontare il sistema produttivo italiano. Coinvolgimento degli imprenditori, rapporti con gli ibridatori per scoprire le novità, relazione diretta con il mondo della distribuzione grazie alle nostre riviste GreenUp e Greenstyle per conoscere le tendenze del consumatore, collaborazioni con istituti di ricerca, coltivazione e analisi dati: un puzzle che mette al centro delle tematiche editoriali di Flortecnica e vivaismo il settore produttivo. E lo facciamo anche in questo numero: dal colloquio con Vito Gimabò alla presentazione di uno dei vivai francesi più importanti di piante per giardini secchi, dalla selezione delle “nostre” margherite all’attenzione per la gestione del terreno e i supporti tecnici connessi, fino agli argomenti più attuali. Certo, voi direte che tutte queste cose sono interessanti, ma non siamo gli unici a farle. È vero, ma siamo sicuri di questo: non esistono argomenti interessanti in assoluto, ma modi interessanti di raccontare le cose. E a noi piace fare questo e, certe volte, anche con una maniacale ricerca. Adesso è ora di pensare al secondo semestre, ma non vi anticipiamo niente, per ora. Ma ci mettiamo la faccia e continueremo a mettercela.

L

a natura umana è stupenda. Questa perla di saggezza l’ho maturata mentre me ne stavo stretto nel mio sedile d’aereo come un mollusco nella cozza. La bimba, Viola di nome, istintivamente faceva scorrere il dito sullo schermo del tablet del vicino stizzito dalle urla – VIOLA! – della madre. La piccina si è subito data da fare, scorrendo le foto fino a quando non ha trovato la foto di una margherita e l’ha annusata. Io mi sono subito intenerito. La bimba annusa un fiore. È l’istinto! Magari la mamma strillona qualche volta le ha fatto annusare un fiore. Ma Viola ha capito che quell’oggetto bianco dal cuore giallo era un fiore. Ora che le margherite “puzzettano” lo sappiamo tutti ma cosa importa. Da grande Viola annuserà. E saprà farlo! Brava. Il profumo è importante. Gli ibridatori se lo

IL PROFUMO È IMPORTANTE

devono essere dimenticato. O forse non usano la testa quando lavorano. Fiori come le rose, senza profumo sono inutili. Garofani che non ricordano l’oriente annusandoli sono confetti non fiori. Alcune aziende, come Planta, stanno lavorando a una selezione di piante profumate, come Antirrhinum, i Dianthus con dei colori più profumati degli altri, gli Erysimum, c’è del buon profumo anche nella Matiola, anche nelle Nemesia. Alcuni garden center oltre all’angolo per le farfalle stanno organizzando anche un angolo dedicato al profumo dove i clienti possono scegliere come profumare il proprio giardino. A me le foglie profumate poi mi fanno impazzire. Avete mai strofinato un Elicriso? E lo scaccia cani cioè il Plectranthus caninus quanto puzzolente è? E le viole? Non solo le odorate, ma anche alcuni ibridi hanno un ottimo profumo. Come sempre è tutta una questione di scelte. Chissà se la strillona ha detto a Viola che si chiama come un fiore e non solo come un colore. Questione di scelte. di Matteo Ragni

di Francesco Tozzi FRANCESCO TOZZI - @Lab_VERDE

Flortecnica e vivaismo

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EDITORIALE | l'esperienza ARTURO CROCI Esperto del comparto florovivaistico e fondatore della rivista Flortecnica. Oggi è consulente per aziende e importanti manifestazioni del settore.

ROBERT ZUREL

RACCONTA LA SUA STORIA Un’autobiografia, un romanzo storico, un thriller, una ricca raccolta documentaria: c’è tutto nel libro di uno dei personaggi che ha fatto la storia del settore. Come un certo Napoleone di Arturo Croci

“Sometimes you will never know the value of a moment, until it

I

becomes a memory”. Theodor Seuss Geisel

n autunno sarà pubblicato da Guaraldi Lab il libro “Robert Zurel: Ascesa e declino di un impero mondiale di piante e fiori recisi”. L’idea è nata molti anni fa, io insistevo con Robert Zurel affinché scrivesse la sua biografia; in quei tempi, e parliamo degli anni ottanta del secolo scorso, le cose andavano bene per tutto il settore dei fiori e delle piante e soprattutto per la Zurel che era l’azienda esportatrice più conosciuta e più grande del mondo. Nel 1996 avvenne “l’esclusione” di Robert dalla S. Zurel & Co., fatto che originò notevoli ripercussioni sulla sua vita personale e soprattutto diede l’avvio, a causa dell’allontanamento forzato dello spirito che la guidava, al

Robert e Maurice Zurel negli uffici della S. Zurel & Co. Ad Aalsmeer nel 1983.

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Flortecnica e vivaismo

Yaron Renee, Mario Guaraldi editore, Robert Zurel nel 2014.

La copertina del libro.

CHI VUOLE ESSERE NELLO SMOELENBOEK? Robert Franklin Zurel, cittadino olandese, nato ad Amsterdam il 14 Marzo 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, è vissuto nella clandestinità appena qualche mese dopo la nascita. «Scrivo della mia storia, della Seconda Guerra Mondiale e della mia famiglia; la mia sopravvivenza è dovuta a una serie di miracoli incredibili (…) La mia azienda, una volta, dominava il mondo di fiori recisi e piante in vaso, era una multinazionale che importava ed esportava in più di 70 paesi milioni di steli di fiori recisi al giorno». La maggior parte dei clienti era conosciuta personalmente da Robert Zurel, molti dei quali sono ancora tra i suoi migliori amici e sono in contatto con lui. A questo proposito si invitano tutti i clienti e i fornitori di Robert F. Zurel a mettersi urgentemente in contatto con lui, tramite Facebook o Twitter, e a fornire una fotografia per la pubblicazione nello “smoelenboek”, ovvero del “libro dei ritratti”.


Robert Zurel e i partecipanti al Corso di Alta Specializzazione a San Marino nel 2014 (Foto Salvadori).

lento declino della S. Zurel & Co. Robert aveva da anni l’idea di raccontare la sua storia e quella della sua famiglia e sebbene lo invitassi ogni tanto a farlo, la vita e gli eventi di tutti i giorni non permettevano di concretizzare il progetto. Nel dicembre del 2001 l’Associazione Culturale I Fiori di Giarre e dell’Etna assegna a Robert Zurel il premio il Garofano d’Argento e ci ritroviamo insieme in un albergo di Taormina. Per due giorni Robert racconta e io scrivo. Torno a casa con pagine e pagine di appunti, e mi rendo conto che non posso essere io l’autore della sua storia, non sarebbe reale: deve essere lui a farlo perché solo lui può farlo. Alla fine del 2004 Robert si trova a nella sua casa a Phuket, in Thailandia, sopravvive miracolosamente allo Tsunami del 26 dicembre ed io vado a visitarlo nel 2010. Appena giunto mi dice: «Ho iniziato a scrivere il mio libro». UN PROGETTO UNICO NEL SUO GENERE L’idea è di realizzare un’opera mai vista prima e irripetibile. Infatti il libro è un collage straordinario che descrive per la prima volta l’ascesa e la decadenza di un impero di fiori recisi e piante. Raccoglie la storia della famiglia Zurel nei Paesi Bassi, dall’introduzione del Codice napoleonico a oggi, e contiene lettere, documenti e immagini di grande valore storico, oltre a un centinaio di rime e poesie. Viene descritta la Guerra del 1940–1945 e la miracolosa sopravvivenza di Roberto, della famiglia Zurel e di come si sono ritrovati alla fine della guerra. Non mancano preziosi moniti, come il fatto che le generazioni che si sono succedute dopo il 1945 non sanno nulla della Guerra, mentre la storia si ripete tutti giorni, e che i fatti visti con la consapevolezza odierna sono completamente diversi da come i genitori e i nonni li hanno vissuti. È presente naturalmenteil racconto della vita personale di Robert. Le mogli, gli amori, i figli e “gli amici” veri e non. La corruzione esiste anche nei Paesi Bassi, lo conferma pure un Premio Nobel: la congiura dei “migliori amici” e della famiglia nei confronti di Robert, fino alla sua “eliminazione” con il rapimento legalizzato in un manicomio. La distruzione deliberata ed efficace controllata da uno psicopatico criminale del lavoro della sua vita, della sua reputazione, del suo status sociale e della sua personalità. La cosa più interessante che emerge da tutto questo, però, è la filosofia di Robert Zurel, la comprensione del mistero della vita e del vivere in pace con se stessi, malgrado la decadenza criminale provocata da centinaia di milioni di euro. Malgrado tutte le esperienze negative e senza perdere fiducia negli altri. Flortecnica e vivaismo

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SOMMARIO | 5/6 - 2015

Maggio/Giugno 2015

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

dal 1977 informa il settore

Maggio/Giugno 5/6 - 2015 • anno XXXIX

PRIMO PIANO

12 I limoni di Vito Giambò, coltivati da un imprenditore che ha saputo innovare

15 19 PRIMO PIANO / tecniche Jardin sec e vivaismo integrato

43 PRODUZIONI / tecniche Disinfestazione dei terreni, cosa bisogna sapere

53

COPERTINA I limoni di Vito Giambò di Matteo Ragni GESTIONE Ok, il prezzo è giusto di Nicolò Pensa

TENDENZE / appuntamenti

19

Plantarium, Flormart, Floratrade novità e aggiornamenti

IN COPERTINA VITO GIAMBÒ. Attenzione, dedizione al lavoro e grande conoscenza del settore. Un imprenditore che ha saputo innovare e dare un segnale concreto al mercato.

19

23

TECNICHE Jardin sec e vivasimo integrato di Alessandro Coraggio GESTIONE Come comunicare con i garden? di Nicolò Pensa

PRODUZIONE

32 36 38

IBRIDAZIONE Sfogliamo gli Argyranthemum di Matteo Ragni VIVAIO Lagerstroemie: guardate la foglia di Alessandro Coraggio NOVITÀ Nuove ragazze in giardino di Bianca Belfiore

40 NOVITÀ I love tomato di Bianca Belfiore

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41 NOVITÀ Apulia Plants, fiorisce l’eccellenza di Filippo Terragni

42 43

54

32

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STRUMENTI Evoluzione in casa Mayer di Marta Meggiolaro TECNICHE Disinfestazione dei terreni, cosa bisogna sapere a cura di Filippo Terragni TECNICHE Per controllare i funghi patogeni di Filippo Tommaseo Flortecnica e vivaismo

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Flortecnica e vivaismo

PRIMO PIANO | vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI

TENDENZE

52 54 55 56

N° 5/6 - Maggio/Giugno 2015

ASSOCIAZIONI Italia – Turchia, trovato l’accordo a cura di Filippo Terragni Riforma PAC, trovato l’accordo di Filippo Terragni

Diretto da Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni COLLABORATORI Jessica Bertoni, Arturo Croci, Charles Lansdorp, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Francesca Neonato, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo

FIERE La questione è: vendere di Filippo Tommaseo

GRAFICA Karol Lazarz (Creative Way) PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon

FIERE Flormart si svecchia di Marta Meggiolaro

PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / Ornella Zanetti

FIERE Floratrade punta sulle collaborazioni di Filippo Tommaseo

SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI Katiuscia Morello info@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)

RUBRICHE

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6

QUESTO MESE Ci mettiamo la faccia di Francesco Tozzi Il profumo è importante di Matteo Ragni

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 989122 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi

L’ESPERIENZA Robert Zurel racconta la sua storia di Arturo Croci

Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato precco il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

24 FATTI & BREVI

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

News dal mercato di Filippo Terragni

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ASSOCIATA AD

ANDAMENTI Primavera in crescendo di Paola Lauricella Primi segnali di dinamismo di Paola Lauricella

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e d i z io n i

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Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • Greenstyle • Businessverde.com • Bottega editoriale Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

prezzo di copertina: 3,00 Euro • abbonamento da 8+1 numeri: 25,00 Euro

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PRIMO PIANO | copertina

V

Vito Giambò non è molto alto, ha gli occhi scuri e lo sguardo diretto. Vito e sua moglie hanno due figlie e 12 ettari di serre dove producono agrumi; il 5 novembre del 2010 gli hanno bruciato il magazzino con i camion e gli attrezzi: con essi sono andati

in fumo i primi 15 anni di vita di un’azienda. Vito Giambò produce agrumi, una poesia di colori e di profumi. È facile il mio lavoro, posso sempre andare in giro con il naso in alto e con le orecchie bene aperte e io gli agrumi li ignoro, per ignoranza. Li mangio, poco con l’olio e il sale, al modo marchigiano del mio babbo. Mi piacciono le scorzette al cioccolato, quelle sì, a Natale. Ma non mi so sono mai fermato a guardare le piante. RICERCA NEL DETTAGLIO La mia ignoranza però mi ha permesso di restare a bocca aperta quando ho visto alcune belle pian-

te, grandi e generose di limoni “rotondi”, in grandi mastelli, come quelli che mia nonna in inverno teneva protetti dal gelo. In ogni garden se ne vendono tanti, di agrumi: piccoli, piccolissimi; molti addirittura li collezionano, come la Mano di budda, il Citrus spinosa dalla foglia aromatica usata in cucina, il limone rosso meno acido del fratello maggiore, il Poncirus trifoliata per fare le siepi al mare o lo stranissimo Citrus australasica il dito limone o limone caviale (vi confido che non ho avuto il coraggio di assaggiarlo). Ma Vito Giambò non produce stranezze, produce tutto e ha fatto del servizio e di un’assidua cura del dettaglio la sua

I LIMONI DI VITO GIAMBÒ Attenzione, dedizione al lavoro e grande conoscenza del settore. Un imprenditore che ha saputo innovare e dare un segnale concreto al mercato di Matteo Ragni

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Flortecnica e vivaismo

Tante le specie e le varietà proposte dall’azienda siciliana che si estende su un’estensione di 12 ettari.


chiave di forza, quale lo ha reso famoso in Italia e nel mondo per la qualità dei suoi “prodotti”. La qualità negli agrumi vuol dire partire con il piede giusto, con il seme giusto. Che buon profumo che hanno i semi di limone selvatico quando germogliano tra le scaglie di vermiculite! I dettagli si vedono dal catalogo, dalla forma del vaso, dall’etichetta e dal fatto che i prodotti di Vito Giambò si riconoscono perché sono complessi e ricchi.

Vito Giambò negli anni ’80 ha deciso di concentrare la produzione sugli agrumi.

PER L’ASSOCIAZIONE Sarà questa complessità che convince vivaisti, giardinieri e titolari di garden center ad andare fino a Milazzo (o sarà la voglia di andare al mare in inverno?). Ma forse, la ragione per la quale a febbraio Milazzo è piena di gardenisti è la capacità dinamica di affrontare il mercato, cioè offrire sempre il prodotto giusto al mercato giusto, fare sviluppo del prodotto e di un brand. Ovvero trovare sempre un nuovo vestito per agghindare un prodotto classico e storico come una pianta di limone. Ma forse è l’invidia

Le piante sono certificate MPS-GAP. Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | copertina

“La qualità negli

agrumi sta nel partire con il

piede giusto, con il seme giusto”

che ci spinge ad andare al mare in inverno, la stima che suscita in noi vedere un produttore di piante che è capace di coniugare lo sviluppo del prodotto con la crescita aziendale. Nelle due ore che ho passato da Vito Giambò ho parlato molto anche dell’associazione Milazzo Flora, una bella iniziativa della quale l’azienda Giambò fa parte. Nelle due ore che ho passato da lui e con lui non ho però avuto il coraggio di chiedergli un listino, non ho avuto il coraggio di chiedergli cosa farà in futuro, ma ho avuto il coraggio di guardarlo negli occhi e ho visto un uomo felice.

AGRUMI E OLIVO

L’AZIENDA

Negli anni Ottanta la scelta di specializzare la produzione aziendale. Da lì, il successo di Giambò. Grazie anche all’investimento continuo in formazione e innovazione

G

iambò Piante rappresenta una realtà importante nel settore vivaistico siciliano. Il titolare, Vito Giambò, ha saputo conciliare la capacità imprenditoriale con l’entusiasmo e l’amore per le piante, adattando le politiche aziendali alle nuove esigenze del mercato. La scelta negli anni ’80 di concentrare ogni energia sulla produzione di agrumi ornamentali in vaso è stata vincente, portando l’azienda a esportare il prodotto in tutto il mercato europeo, anche grazie all’acquisizione del certificato MPS-GAP (programma ambientale di coltura ornamentale) che garantisce il rispetto dei principi etici e di sicurez-

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Flortecnica e vivaismo

za dei lavoratori e degli ambienti di lavoro, con costante investimento per le tecnologie produttive a ridotto impatto ambientale. L’azienda si estende su una superficie di 130mila metri quadrati, sulla costa settentrionale della Sicilia. Con uno staff di trenta collaboratori e di tecnici specializzati, coltiva i suoi agrumi adottando la tecnica della coltura fuori suolo; insieme a un programma di fertirrigazione computerizzato riesce ad ottimizzare in tempo reale la quantità di concime in base alle condizioni climatiche. La politica aziendale di Vito Giambò è attenta anche alla costante formazione del personale ed il continuo investimento per le tecnologie produttive. Questo ha

portato a collaborazioni di prestigio con gli Istituti Agrari Siciliani, che hanno conferito con D.D.S. n.1681 del 11/05/2011 della Regione Sicilia Assessorato dell’Istruzione e Formazione Professionale, la qualifica di prima azienda vivaistica siciliana come Ente di Formazione Professionale. Giambò produce agrumi, olivo e mette a disposizione dei clienti anche un assortimento di vasi in plastica colorata e in cotto decorato, di varie misure. Fra gli agrumi: limone, cedro, pompelmo, arancio e manderino, oltre a varietà particolari: il limone variegato e il limone Meyer; l’arancio corrugato, kucle, kumquat e kumquat grosso, calamondino e manderino fortuna.

• Costa settentrionale della Sicilia, a Furnari • 130mila metri quadrati • Staff di trenta collaboratori e di tecnici specializzati • Coltura fuori suolo • Programma di fertirrigazione computerizzato • Costante formazione del personale • Continuo investimento per le tecnologie produttive


PRIMO PIANO | gestione

OK,

IL PREZZO È GIUSTO

O

sservando il mondo del garden center spesso si rilevano prezzi al dettaglio “piatti”, prendere o lasciare, un prodotto con una sola taglia e un solo prezzo. Non viene premiato mai chi ne prende due o tre pezzi, non viene premiato chi compra il martedì o i pensionati, oppure i bambini. Tutto parte dal fornitore, cioè il produttore, ovvero noi, che con la nostra piantina stagionale, primaverile od autunnale che sia, vendiamo ai garden, che poi confezionano il loro prezzo sulla base dei listini offerti da noi. Banalmente, noi offriamo un prezzo e delle condizioni che danno questo risultato:

PREZZO DI LISTINO + MARGINE= PREZZO DI VENDITA

Come si fa a stabilire a che cifra vendere? E quando è opportuno offrire delle promozioni? Quali sono i tempi giusti per gli sconti? Proviamo ad affrontare la questione da una nuova ottica. E con l’idea di “collezione” di Nicolò Pensa

Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

dal 1977 informa il settore

Marzo n. 3 - 2015 • anno XXXIX

a mo Flor tecnicais TRADE MAGAZINE MENSILE

DI AGGIORNAMENTO

PROFESSIONALE PER

LA FLORICOLTURA E

IL VIVAISMO

TRADE MAGAZINE MENSILE

DI AGGIORNAMENTO

PROFESSIONALE DEL GARDEN E DELLE

e viv

dal 1977 informa il settore

XXXIX Marzo n. 3 - 2015 • anno

“Bisogna

“Bisogna

Anno XVII - Aprile 2015

imparare a programmare”

imparare a programmare”

Aldo Staboli, Direttore

Generale di PLANTA a

20

pag. 23

Aldo Staboli, Direttore Generale di PLANTA a pag. 23

Ma come è possibile che non ci sia della creatività, un piglio diverso nelle proposte da parte dei produttori e di conseguenza dei venditori? MALEDETTO PREZZO Tutti noi offriamo solo piante di “qualità” e i nostri clienti ce lo confermano continuando a comprare da noi. Quindi siamo premiati dalla loro fedeltà, e questo è tangibile. Ma spesso la “qualità” di cui noi parliamo è solo una nostra idea. La qualità oggi non è quella che

AGRARIE

151

pagine

di Speciale

PRIMO PIANO

Cos'è un garden center? Il racconto di Sue Allen

NUOVI BUSINESS

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)

*

18 FIERE / Myplant & Garden “Vogliamo diventare il riferimento unico”

48 TENDENZE / intervista “Per un marchio unico” colloquio con MICHELA ZONATO

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PRIMO PIANO / tecniche

I LED, valida alternativa

Diversi gli strumenti sul mercato e le sperimentazioni in atto

ESEMPIO DI PREZZO MIGLIORATIVO L’abbonamento a Flortecnica e vivaismo costa 25 euro all’anno. Se ti abboni oggi mandando una email all’indirizzo info@ laboratorioverde.net scrivendo in oggetto PREZZO MIGLIORATIVO, l’abbonamento ti costa 20 euro.

18 FIERE / Myplant & Garden “Vogliamo diventare il

riferimento unico”

48 TENDENZE / intervista “Per un marchio unico” colloquio con MICHELA

ZONATO

WOLFGANG HOFER è il consigliere di amministrazione di IFS, società che controlla il marchio TUTTOGIARDIN O in italia. In tutto 286 negozi

ANDAMENTI

TUTTOGIARDINO

FRA 12 NCHISING DI SUCCESSO

business / tecniche verde.co m PRIMO PRIMO PIANO PORTAL E WEB DI FILIERA ativa

I LED, valida altern Diversi gli strumenti

Food, un campo da esplorare

Bio, garden vs GDO

sul mercato e le speriment

azioni in atto

tecniche ARREDO: AMBIENTAZIONI E PUNTI DI FORZA PAG.61

ESEMPIO DI PROMOZIONE A QUANTITÀ L’abbonamento a Flortecnica e vivaismo costa 25 euro all’anno, se ti abboni sia a Flortecnica e vivaismo che a GreenUp mandando una email all’indirizzo info@laboratorioverde.net scrivendo in oggetto PROMOZIONE A QUANTITÀ l’abbonamento ti costa 40 euro anziché 50 euro. Flortecnica e vivaismo

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pensiamo noi, ma quella che il cliente (sia esso garden center o consumatore finale) è disposto a pagare, quindi rifugiarsi dietro il concetto di qualità come se fosse assoluta e indiscutibile è utopico e poco commerciale.

QUALITÀ ASSOLUTA D QUALITÀ TECNICA C = NUMERO DI FIORI IN RAPPORTO ALLA DIMENSIONE DEL VASO. STATO DELL’APPARATO RADICALE. NUMERO DI RAMIFICAZIONI QUALITÀ DEL MARKETING C = VISIBILITÀ DELL’ETICHETTA. PULIZIA, FORMA E COLORE DEL VASO Il settore florovivaistico vive il termine “commercio” come una sorta di offesa, di un elemento che è lontano dal suo essere e sentire. Eppure quando mettiamo le piante sui pianali dei carrelli per consegnarli ai nostri clienti facciamo del commercio, quando contrattiamo un prezzo per i vasi con un nostro fornitore è commercio, e quando mandiamo un listino a un garden stiamo operando in modo commerciale. E allora, come la mettiamo? Forse dovremmo “spogliarci” di abiti che fungono da alibi della “qualità assoluta” e indossare quelli di imprenditori capaci sia di produrre buoni prodotti (qualità tecnica) ma anche capaci di piazzarli sul mercato in modo intelligente e creativo (qualità del marketing) allo scopo di “essere commerciali”. LA SEGMENTAZIONE DEL PREZZO Lo standard produttivo che vuole una determinata pianta in un determinato contenitore (per esempio, geranio vaso 14 con gabbietta tanto per essere originali) non fa che ottimizzare la coltivazione, la logistica, lo sfruttamento degli spazi, ma nel contempo non permette di dif-

16

Flortecnica e vivaismo

ferenziarsi, di essere “diversi” e pertanto interessanti. Si dovrebbe tentare invece una “segmentazione” delle misure e dei prezzi applicati, in modo da proporre un assortimento che sia: • Creativo • Differenziato per fasce prezzo • Interessante La proposta di un geranio vaso 12 finito permette di offrire ad un prezzo remunerativo per tutta la filiera un prodotto che inevitabilmente andrebbe incontro ad una guerra del prezzo. Qualcuno potrebbe obiettare che per realizzare lo stesso fatturato dovrebbe vendere molti più gerani nel vaso 12, ma proprio qui sta il punto: la differenziazione della produzione e la segmentazione del prezzo applicato non obbliga a produrre e a cercare di vendere più gerani per mantere lo stesso fatturato ma permette di arricchire l’offerta non facendo del solo prezzo l’unico elemento di valutazione dei nostri clienti. Questa differenziazione ci può anche permettere di incassare di più. Un buona assortimento di gerani, ad esempio, dovrebbe vedere: • Geranio vaso 10: per quel mercato che ricoltiva o che vende a quantità gerani per balconi • Geranio vaso 12: per offrire un prezzo inferiore al 14 ma nel contempo più remunerativo (provate a fare il conto dei costi di produzione ed a quale prezzo potreste offrirlo) • Geranio vaso 14: un assortimento basico, direi quasi banale giusto per averlo e tenerlo a prezzo calmierato • Geranio vaso 16 e più: per creare una collezione di ibridi, colori, proposte che porteranno a non essere confrontabili con la concorrenza e a offrire un buon prodotto ad un prezzo unico nel suo valore, alto forse, ma non confrontabile. L’insieme comporta certamente qualche difficoltà nella pianificazione delle quantità e dei lotti coltivabili, ma siamo certi che l’impatto sul mercato sarebbe oltremodo interes-

sante, perché a cascata il garden o l’agri center potrebbero effettuare scelte di prezzo verso il consumatore finale potendo guadagnare qualcosa in più. IL MUST: IL CONCETTO DI COLLEZIONE Posso lavorare sul concetto di segmentazione solo se prima ho fatto un altro lavoro, cioè se ho fatto la scelta delle varietà. La scelta delle varietà vuol dire scegliere che vestito voglio indossare quest’anno: la scelta della collezione di colori e ibridi che voglio proporre in questa stagione. Quindi non quello che ho fatto lo scorso anno e soprattutto non ciò che tutti fanno, ma una caratterizzazione che mi differenzia dagli altri e che mi permette di restare sul mercato assumendo un ruolo importante.

ASSORTIMENTO > COLLEZIONE > CARATTERIZZAZIONE

La collezione crea: • Esclusività • Innovazione • Possibilità di complementarizzare il prodotto con altri fiori in colori abbinabili Questa esigenza di creare delle collezioni ci viene proposta ogni anno nell’offerta delle combinazioni commerciali come le numerose forme di Mix e di talee multiple. Quindi “essere commerciali” significa pensare alla propria azienda proiettata nel futuro e pertanto se per ogni attività valgono i concetti di: • Prodotto del passato: prodotti noti, “che il cliente si aspetta”, consunti dalla continua proposta senza che essa cambi mai • Prodotto del presente: il prodotto richiesto perché di moda, perché così fan tutti e non aver-


RETI ESTENSIBILI Soluzioni differenti per le varie tipologie vendita, fasciatura carrelli PRIMO e traspor- PIANO | gestione to di specie vegetali. In esclusiva per l’Italia. lo vuol dire non vendere, piante che sono già in commercio da anni • Prodotto del futuro: la mia proposta innovativa, la mia idea da portare avanti Questa è la strada che si dovrebbe intraprendere al fine di uscire dalla bagarre del confronto prezzi.

PER UNA PROTEZIONE

E PER FINIRE GLI SCONTI Nessuno fa sconti all’inizio di stagione, e poi si butta giù il prezzo per salvare capra e cavoli. E ci perdiamo tutti. C’è un altro modo? Sì, partiamo subito con sconti pianificati. Per esempio: perché molti produttori vendono il loro prodotto a scatola allo stesso prezzo del pianale? Non esiste solo il carrello come unità di riferimento. Un listino per scatola, per pianale o per carrello già offre una opportunità chiara e lineare di scontistica programmata, che permette al garden di poter accedere in tranquillità ad offerte che gli fanno mantere livellato il prezzo al pubblico. Quindi possiamo avere:

TOTALE

1. Promozione a programmazione • Ai clienti che ritirano un pianale tutte le settimane si fa lo stesso prezzo per tutta la stagione. • Chi fa una programmazione ad inizio stagione beneficia di un prezzo migliorativo su tutta la stagione. 2. Promozione a quantità (esempi) • PER CIASCUN ORDINE DA 3 A 5 CARRELLI UNO SCONTO 3% • DA 6 A 10 CARRELLI UN ULTERIORE SCONTO del 2% che con il primo al 3% non fa 5% ma un po’ più di 4% Sono modi “commerciali” di proporsi. Modi che prevedono uno sporcarsi le mani che normalmente i produttori delegano ai commerciali e rappresentati. Ma forse è il caso di prendere in considerazione questi criteri per dare risposte diverse, concrete ai nostri clienti e a un mercato sempre alla ricerca di qualcuno che riesca a soddisfarlo.

I PLUS • Esclusività • Innovazione • Complementarietà

Regione Domini 24 5010 TERZO (AL) Italy Tel. 0144 594136 -Fax. 0144 594327 segreteria@corinobruna.com Flortecnica e vivaismo 17


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PRIMO PIANO | tecniche

JARDIN SEC E VIVAISMO

INTEGRATO S

i esprime in molti modi il fascino infinito e sempre ricco delle piante mediterranee» in questo modo inizia Gabriele Rasconi a parlare delle Piante Mediterranee, base del suo nuovo e graffiante catalogo. «La grande varietà delle specie, unita alla notevole flessibilità e resistenza, le rende adatte ai fini ornamentali più diversi». Le piante mediterranee, o meglio, le piante mediterranee perenni, sono un valido prodotto che la natura ci dona e che alcuni vivaisti riescono a gestire in modo audace ed inedito. Volendo inserirmi nel tema delle perenni mediterranee, e volendo dimostrare che non si tratta di un tema di nicchia, devo affrontare un tema che sempre più si sta sviluppando nel vivaismo professionale e che non può più essere ridotto nella definizione generica di vivaismo ornamentale biologico. C’è di più, si tratta di vivaismo ornamentale integrato, dove tutte le componenti della produzione vengono considerate e sviluppate con un approccio olistico, cioè che considera la produzione e la commercializzazione in tutti i suoi fattori.

Un’azienda francese che produce piante mediterranee con un approccio olistico, cioè onnicomprensivo. Per avere piante sane e forti, che non tradiscono una volta messe a dimora. Da imitare di Alessandro Coraggio

LA CHIAVE: ACCLIMATAMENTO Devo parlare di un ricercatore, anzi due: Clara et Olivier Filippi che mi hanno insegnato cosa vuol dire ricerca botanica, sia delle varietà ma soprattutto delle specie. A Mezè, uno dei posti più belli del sud della Francia, tra Montpellier et Béziers, giusto dietro a Sete, si sviluppa questo piccolo vivaio che coltiva piante adatte a condizioni difficili: come il caldo estivo, il vento forte, il freddo occasionale, bruma del mare e terreni poveri. La bellezza del posto aiuta a capiFlortecnica e vivaismo

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Choisya x dewitteane Aztec Pearl

re un nuovo modo di concepire la produzione: l’acclimatamento. Il vivaio della famiglia Filippi non inizia con le serre, l’antialghe e i vasi, inizia a bordo mare con il giardino delle collezioni. Il giardino secco è una collezione permanente dove vengono ospitate le piante madri e dove si possono vedere degli accostamenti insoliti ed interessanti. Decidere di coltivare una pianta in condizioni estreme di secchezza, di forte insolazione, ed ottenere un prodotto con ottime caratteristiche, necessita di una tecnica appropriata. Come viene chiarito nelle prime pagine del catalogo dei Filippi serve una tecnica speciale di coltura, produrre piante forti. Piante cioè che abbiano tutte le caratteristiche per poter ben riuscire a crescere e fiorire una volta messe a dimora. Ma quali sono le basi di questa tecnica? VASO ANTI SPIRALATURA Filippi coltiva tutte le sue piante in vasi anti spirale che permettono uno sviluppo ottimale dell’apparato radicale. La spiralatura, che è un groviglio di radici che avviene in un vaso rotondo quando le radici continuano a girare intorno al vaso, può pregiudicare la qualità della pianta: la sua capacità di ancoraggio diminuisce così come la resistenza al secco ed aumenta il rischio di morte delle piante. Un vaso anti spiralatura è un vaso al cui interno le radici vanno verso il basso. In questo modo le radici sviluppano molte terminazioni radicali e garantiscono un ottimale ancoraggio della pianta. I vasi anti spiralatura sono quadrati e la misura usata è 1,4 litri (10x10x17 cm) per gli arbusti e vasi da 0,5 litri (8x8x11 cm) per le tappezzanti e le coprisuolo.

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Flortecnica e vivaismo

Cistus x aguilarii

LA FISIOLOGIA VEGETALE Ha per oggetto lo studio delle funzioni dei vegetali a livello macroscopico e microscopico; intendendo per funzione “l’insieme di tutti gli atti coordinati volti al raggiungimento di un risultato ben definito e di un effetto utile” (F.Ghiretti, 1977). Vengono classificati come vegetali tutti gli organismi foto-chemio-autotrofi. (fonte: Wikipedia)

CONOSCERE LE CARATTERISTICHE Poter classificare le proprie piante con criteri di resistenza ci aiuta a definire i luoghi e le operazioni colturali necessarie. Ci sono dei criteri propri della pianta, ma anche le caratteristiche aziendali sono molto importanti. Il vento, lo scorrere dell’acqua, così come le rugiade e la brina oppure a che ora

Il

le piante iniziano ad essere illuminate dal sole del mattino. Non sono dettagli e dobbiamo tenerne conto se vogliamo coltivare piante originarie di climi diversi. Ma il criterio fondamentale è la resistenza al secco. Il secco è una esperienza che la pianta naturalmente fa in estate ma anche in inverno. Quindi abbiamo piante rustiche, cioè resistenti al freddo invernale, ma che magari soffrono dei ristagni idrici o delle prolungate nebbie fredde. Io posso “allenare” le piante a resistere al secco estivo coltivando piante piccole e coltivandole vicino al suolo. Vendere piante piccole è spesso difficile soprattutto da un punto di vista di formazione del prezzo. Quando coltiviamo delle perenni e degli arbusti, siano essi mediterranei o alpini, dobbiamo pensare che verranno piantate in giardino e molto raramente in vaso. Ma soprattutto dobbiamo pensare che le nostre piante andranno a popolare un giardino con le sue peculiarità e caratteristiche. Una pianta piccola, con un apparato radicale ben sviluppato e non fasciato, con un una abitudine ai cicli delle stagioni sarà una pianta più forte, sempre giovane e con una grande capacità di adattamento. I nostri clienti difficilmente incorreranno in un fallimento. PIANTUMAZIONE PER PIANTE MATURE Da un punto di vista fisiologico è meglio piantare una perenne all’inizio dell’autunno. Dopo il periodo secco dell’estate le piante possono benefi-

marketing

è il nostro migliore

alleato nel proporre piante poco conosciute


PRIMO PIANO | tecniche

ciare delle piogge autunnali e hanno tutto il tempo di esplorare il terreno che le circonda prima dell’inverno. In questo modo si da tempo alla pianta di sviluppare l’apparato radicale in preparazione alla primavera. La nuova vegetazione e i fiori saranno quindi in equilibrio con l’apparato radicale. Seguendo questo criterio se voglio vendere in primavera devo informare i miei clienti che le piante hanno bisogno di ambientarsi e che quindi la fioritura degli arbusti la prima stagione sarà condizionata dalle condizioni climatiche (non stiamo parlando di annuali ma di piante perenni). Una pianta matura è una pianta che ha un apparato radicale preparato per poter essere trapiantato. Come per le piante coltivate in pieno campo che hanno bisogno di diverse rizollature per poter essere estirpate in tutta tranquillità, anche le piante in vaso devono essere vendute quando sono mature. Abbiamo già detto che Filippi usa vasi quadrati anti spiralatura. Una pianta vecchia è una pianta non venduta, con un apparato radicale sofferente, sia perché le radici continuano a girare in tondo o perché le radici sono costituite da sole ramificazioni primarie. Una pianta matura è una pianta che è stata ben formata prima di venderla, che copre bene il vaso e che è ricca di riserve. Una pianta vecchia

Hertia cheirifolia

Rhodanthemum hosmariense

è una pianta esaurita, che non ha le risorse per poter sopportare un trapianto, che non ha ricevuto le giuste cure colturali. Non sto parlando di concimazione o di irrigazione. Sto parlando di equilibrio.

Il vaso anti spiralatura.

MARKETING, L’ALLEATO Il tema delle piante piccole è un tema importante da affrontare anche dal punto di vista del marketing, della comunicazione del prodotto. Una pianta a ciclo lungo costa di più. Una pianta di rose che resta in vivaio due anni anziché sette mesi, è una pianta che ho dovuto tenere per più tempo in vivaio. Il costo di produzione è maggiore rispetto alla coltivazione tradizionale perché ho dedicato più tempo a coltivarla. Il tempo è

Salvia x clevelandi Allen Chickering

quel fattore della produzione che ci spinge a considerare tutto sempre troppo costoso. Il marketing del prodotto è quindi quella marcia in più che ci aiuta a comunicare con il nostro cliente, cioè a vendere. Scrivere in etichetta che servono 540 giorni per ottenere un vaso 15 di Salvia pomifera ci sostiene nel dire che il prezzo di vendita non può essere 1,20 ma che deve essere più del doppio. Il marketing è anche il nostro migliore alleato nel proporre piante che sono poco conosciute. Il Leucophyllum langmaniae ha delle bellissime foglie semi persistenti argentate ed una massa di fiori rosa tenue alla fine dell’estate. È una pianta molto rustica, resiste bene alle basse temperature mentre Flortecnica e vivaismo

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fatica a sopportare i ristagni idrici. Ha una buona adattabilità al calcare. È un valido compagno della Tamerice e resiste molto bene in vaso. La Salvia frutticosa, così come la Salvia pomifera e la Salvia ‘Allen Chickering’ sono tutte salvia che hanno una grande valenza aromatica e delle caratteristiche di fioritura e di resistenza al calcare e al secco uniche. Alcuni prodotti particolari come il Tanacetum densum e la Hertia cheirifolia sono delle piante estreme: il Tanactum è una delizia al tatto come le Stachys ma a differenza di queste ultime le foglie sono super persistenti. Il Tanacetum è una copri–suolo che reclama l’attenzione con delle belle infiorescenze gialle brillanti. L’Hertia cheirifolia resiste bene all’acqua del mare, resiste al secco e non necessita che di molta luce e di un terreno estremamente sciolto per vivere. UNA TECNICA PER TUTTI Ma non serve ricercare piante poco commerciali che nessuno conosce per coltivare piante secche anche da noi. Le Lavanda ad

Tanacetum densum

Leucophyllum frutescens

esempio sono il classico esempio di piante che, se coltivate rispettando il loro ciclo vegetativo, esprimono una grande resistenza. Tutte le aromatiche possono essere coltivate con questi criteri così come molte piante da fiore come le Achillea, gli ibridi di Bracteantha, la Scabiosa e i bellissimi Helianthemum . Tutto si può coltivare con questo approccio, serve osservazione e una buona dose di studio, non solo di fisiologia vegetale

Salvia friticosa

che altro non è che sapere come le piante funzionano, ma studiare anche le basi della nostra coltivazione, i concimi che usiamo, le caratteristiche della nostra acqua di irrigazione, come facciamo i trattamenti.

LA COMPOSIZIONE DEL TERRICCIO

Allo scopo di coltivare piante che sviluppino delle buone resistenze alla coltura asciutta si deve garantire loro un substrato poroso ma ricco di sostanza organica. Un terriccio capace cioè di assicurare un lungo periodo di coltura e che mantenga le sue caratteristiche anche nella stagione più asciutta: • fibra mista e lunga • media capacità idrica • elevata capacità di struttura La presenza di torbe fibrose, fibra di cocco grossolana e di una discreta quantità di inerte (pomice) garantisce buona stabilità strutturale, rendendo questo substrato particolarmente idoneo alle colture arbustive in vaso, che necessitano drenaggio veloce ed una elevata respirazione radicale. Un substrato così composto possiede una discreta capacità per ospitare l’acqua e, al contempo, un ridotto strato saturo a fondo vaso, eliminando così i rischi di marciumi ed asfissia radicale. Come il Substrato Vulcan Hochmoor di Terflor. www.terflor.it

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Flortecnica e vivaismo


PRIMO PIANO | gestione

COME COMUNICARE CON I GARDEN?

C

omunicazione è un termine ampio, dice tutto e niente; nella visione più positiva, comunicare è far passare dei concetti suscitando una qualche reazione. Allora, chiediamoci: quale reazione suscitiamo oggi inviando una disponibilità della nostra produzione tramite la mail? Ne vedo molte, arrivano con allegati excell, allegati pdf o entrambi, e tutte hanno in comune una cosa: se non espressamente richieste intasano la casella di posta. E cosa succede? Vengono buttate appena il sistema operativo del nostro pc richiede spazio. Proviamo ad analizzare il contenuto di una mail che funziona rispetto ad una che non genera il risultato sperato, ovvero lo spingere il ricevente a contattarci e a provare un ordine (se non è nostro cliente), oppure ad effettuare un ordine o a integrare quello già fatto o in corso. DISPONIBILITÀ CHE FUNZIONA La mail è personale e diretta a chi acquista (ovvio che se stiamo contattando genericamente dei potenziali clienti non avremo un nome, ma è pur sempre bene indirizzarla ad un responsabile acquisti). La mail è breve, concisa e presenta all’apertura una immagine del migliore prodotto o al massimo dei tre prodotti di punta in quel momento, con un prezzo, per indurre il lettore a considerare dove acquista ora e cosa paga il prodotto, rispetto all’offerta che ha davanti. Non esagerate, o otterrete l’effetto inverso. Evitate dieci immagini una di seguito all’altra, rendono confuso il messaggio, diventa impossibile capire di cosa stiamo parlando e perché

abbiamo inviato una mail. Evitate anche di confezionare l’e-mail su word, e poi di copiarla sullo spazio testo della vostra casella di posta, perché i formati di un programma, non sempre coincidono con quelli di un altro e spesso si rende illeggibile la mail, perché non si riesce a capire a quale immagine fa riferimento il testo che la accompagna. In chiusura, prima del commiato, evidenziare che in allegato c’è la disponibilità completa da consultare. E naturalmente, voi volete essere trovati: quindi mettere ogni riferimento di telefono e il nome da contattare, questo faciliterà il compito di chi, interessato, proverà a chiamarvi. DISPONIBILITÀ CHE NON FUNZIONA Pensate alle mail che eliminate subito: sono generiche, senza stile; va da sé che se conosco l’azienda mittente, forse la apro, se sto cercando proprio in quel momento quel prodotto la guardo, altrimenti finisce nel cestino. Una lista di nomi, non sempre corretti, senza un’idea di come è l’aspetto del prodotto, solo nome, vaso, pezzi per piano e/o carello e un prezzo. Nessuna indicazione di una scala prezzi in funzione della quantità ordinabile. In calce un lapidario: “per informazioni contattare il” e un numero di cellulare. IL PLUS: L’ANTICIPO DI STAGIONE Oltre a tutto questo, la mail che riporta le vostre disponibilità avrebbe un maggior senso se si preparasse la stagione. Vi sembrerà inutile, eppure funziona. Inviare mail anche senza una disponibilità effettiva, ma solo di cosa andrete a fare per la stagione seguente, è altrettanto impattante che

SCRIVERE UNA MAIL AI CLIENTI

D

• Mail generica, senza stile • Lista di nomi senza immagini né prezzi • Troppe immagini • Scrivere su word • Mettere solo un numero di telefono

C

• Personale e diretta • Breve, concisa • Immagine del migliore prodotto con un prezzo • In allegato il listino • Tutti i recapiti e gli indirizzi

SUPER OK • Mail per l’anticipo di stagione

Parliamo dei modi per raggiungere nuovi clienti e per mantenere i contatti con chi ci conosce. Uno degli strumenti più usati oggi è la posta elettronica. Qualche consiglio su come rendere le vostre mail ancora più efficaci di Nicolò Pensa

mostrare i propri prezzi. Usate fantasia, mostrate poche immagini del prodotto migliore o innovativo, evidenziate le vostre peculiarità per distinguervi dagli altri. Una mail che annuncia: “Per la prossima stagione stiamo coltivando per voi crisantemi sbocciolati Riceverete la disponibilità completa a breve”, oppure: “Venti colori diversi di crisantemo in vaso, richiedete la disponibilità completa”, riescono a farvi apparire interessanti e certamente più coinvolgenti che non l’invio di testi del tipo: “Spettabile azienda, in allegato la nostra produzione”. Inoltre, è un modo per preparare il terreno: quando arriverà la mail con il catalogo allegato, il potenziale cliente si ricorderà meglio di voi, perché ha già letto il vostro nome e ha già visto qualche foto dei vostri prodotti Provateci! Flortecnica e vivaismo

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FATTI & BREVI | news dal mercato

PISTOIA, AUMENTANO I FURTI NEI VIVAI

USO ECCEZIONALE

I

l Ministero della Salute ha approvato, in data 12 maggio 2015, l’uso eccezionale per 120 giorni (dal 12 maggio all’8 settembre 2015) di due formulati necessari alla lotta e contenimento della Peronospora belbahrii sulle coltivazioni di basilico in pieno campo e in serra. Sono: Maestro WG advance (Fosetil Alluminio) su coltivazioni di basilico in pieno campo e in serra; Cabrio Duo (piraclostrobin + dimetomorf) su coltivazioni in pieno campo.

I

passeggiatori notturni passano accanto alle serre dei vivai pistoiesi, tagliano il telo, perché aprire la porta farebbe scattare l’allarme, guardano icchè c’è, e poi si servono: vanghe, frullini, piccole piante e altri attrezzi. Poi ci sono quelli “organizzati”, che con camion e furgoni agiscono su commissione per portar via motozappe, tosaerba, piante più grandi. A volte si portano via mezzi agricoli ancora più grossi, e a volte il tentativo di fermare i ladri comporta conseguenze fisiche per l’agricoltore che tenta di difendere la sua proprietà. «Sono costanti i furti denunciati alle forze dell’ordine e poi segnalati dalle aziende florovivaistiche a Coldiretti» – commenta Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia –. «Subire 10 mila euro di danni è facile, tra uno o più teli da rimettere e produzione e attrezzature rubate». Costi che crescono col costante, ma non risolutivo, aumento degli strumenti elettronici di dissuasione: per un sistema di videosorveglianza aziendale in un vivaio non grande si spendono fra i cinque e i diecimila euro. Pistoia, Quarrata, Agliana e Casalguidi sono le zone a rischio. Anche in Valdinievole, nelle aziende florovivaistiche si sono susseguiti furti a impianti di irrigazione, motocoltivatori, tagliaerba, spaccalegna, rimorchi nonché a impianti di Ruscus: i ladri sono entrati di notte e hanno tagliato il pregiato ornamento verde, che si vende a peso. «I furti, purtroppo, sono una costante ed è difficile per le imprese agricole alle prese con le difficoltà della crisi reggere anche la tensione notturna» – continua Tropiano – «che nasce dal pericolo di incursioni nell’azienda che di solito è accanto all’abitazione della famiglia». La presenza e l’impegno delle forze dell’ordine sono preziosi e costanti, ma purtroppo non basta. «Occorre fare un salto di qualità, vista la peculiarità del vivaismo, un’attività economica tutta all’aria aperta (o quasi) – auspica Tropiano –. Occorrono sistemi dissuasivi ancora più efficaci e, soprattutto, la certezza delle condanne per i responsabili, individuati e processati».

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MYPLANT ANCORA A FINE FEBBRAIO

C

onfermate le date per la seconda edizione di Myplant & Garden per il 2016. Sempre febbraio, sempre verso fine mese, dal 24 al 26. La manifestazione che ha riportato il florovivaismo nel capoluogo lombardo mette le basi per diventare uno degli appuntamenti di riferimento del mercato, dopo il buon debutto di quest’anno.

TORINO, SPAZIO ALL’ENERGIA

S

i svolgerà al Lingotto di Torino dal 25 al 27 settembre l’ottava edizione di Forlener ‘15, appuntamento dedicato alla filiera foresta – legno – energia: dalla selvicoltura e dagli impianti “fuori foresta”, alla raccolta e prima trasformazione del legno, fino alla sua valorizzazione energetica ai vari livelli di potenza, riscaldamento, teleriscaldamento e produzione di energia in cogenerazione. www.forlener.it


IL POMODORO SUPERBIO

FESTA DEI NONNI A EXPO

U

n’occasione speciale per la Festa dei Nonni 2015, che sarà festeggiata anche al World Expo di Milano all’interno del padiglione olandese, nei primi tre giorni del mese di ottobre. In Europa ci sono oltre 60 milioni di nonni e questo numero è destinato a crescere nei prossimi anni. La Festa dei Nonni in Italia è ormai nota da ben l’80% Da sinistra, Cosimo Pagano (CFN), Eric van der Schaft della popolazione. Il World Expo offre (direttore Padiglione Olanda), Walter Bassani (CFN), Charles Lansdorp (CFN). un palcoscenico meraviglioso per dare anche attenzione a livello internazionale a questa festa. La Fondazione “I Felini di Tanja Kok”, in collaborazione con il Comitato Nazionale per la Festa dei Nonni, l’Associazione dei commercianti di prodotti floricoli (VGB) stanno cooperando per offrire un ampio e variegato programma di attività rivolte a nonni e nipoti.

UNA APP PER IL COMMERCIO DEI FIORI

I

l Catalogo Fiori – conosciuto a livello mondiale come “il libricino dell’Ufficio Olandese dei Fiori” – è ora disponibile con una versione digitale con lo scopo e di sostenere e facilitare il commercio internazionale e la commercializzazione dei fiori. La produzione e lo sviluppo del catalogo digitale sono organizzati ed elaborati dalla Cooperativa Info Fiori Piante UA. e si può scaricare dagli App Store di Android e Apple come infoflowers. Il progetto Info Flowers è stato reso possibile a un finanziamento del fondo Stimulflori, ed è stato accolto con fiducia dal settore florovivaistico. In programma anche una app per le piante da interno e da esterno.

The orchid professionals

®

È

da poco entrato in commercio il pomodoro SuperBio prodotto dall’azienda orto vivaistica l’Ortofruttifero di Arena Metato (Pisa) e frutto delle ricerche coordinate del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa. Le piantine coltivate per il 2015 sono 10mila e saliranno a 70mila il prossimo anno. Il segreto del pomodoro SuperBio è il particolare tipo di simbiosi chiamata “micorriza” che si instaura tra le radici delle piante e alcuni microrganismi benefici del suolo. Lo studio condotto dai ricercatori dell’ateneo pisano ha dimostrato che il pomodoro SuperBio contiene concentrazioni più elevate di calcio (+15%), potassio (+11%), fosforo (+60%) e zinco (+28%), oltre a un maggior livello licopene (18,5%). Le due varietà testate e prodotte dall’azienda di PIsa ora in commercio sono il pomodoro canestrino di Lucca e il pomodoro pisanello.

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FATTI & BREVI | andamenti

PRIMAVERA

IN CRESCENDO Il maltempo di marzo influisce sulle vendite, ma si registrano comunque dati positivi. Vanno bene i prodotti che “comunicano un messaggio”. Crescono le esportazioni dall’Olanda di Paola Lauricella in collaborazione con ISMEA

L

a primavera ha deluso sia in Italia sia nei principali paesi europei. In Italia il clima ha riservato piogge con eventi localizzati quali grandinate e temperature inferiori alla media in Puglia e in Sicilia, mentre in Toscana e in Liguria grandinate accompagnate da forti raffiche di vento hanno arrecato danni al patrimonio delle piante, alberi e arbusti nonché alle strutture produttive. Nel distretto pistoiese la news mercati di Ismea che analizza l’evoluzione della produzione e delle vendite delle aziende di piante nelle regioni più vocate, indica pari a 400– 600 mila euro i danni arrecati dal maltempo di inizio marzo. In generale si sono registrate temperature piuttosto fresche in buona parte del territorio italiano; laddove il meteo è stato più mite o con un numero discreto di giornate di sole le vendite si sono sviluppate comunque su livelli inferiori nei primi due mesi rispetto al medesimo periodo del 2013, per poi volgere al meglio sul finire del mese di febbraio grazie alle buone proposte commerciali che molti produttori sono riusciti ad introdurre nei loro listini. Una linea di articoli florornamentali con una discreta profondità di gamma e una buona presentazione del prodotto diviene imprescinFlortecnica e vivaismo

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dibile. Un prodotto che non comunica un messaggio è meno vendibile e questo – nonostante determini per l’azienda un costo aggiuntivo – è un servizio che rende una pianta qualsiasi “referenziata” rispetto ad un comune vaso fiorito. La ricorrenza di San Valentino non ha dato riscontri migliori rispetto allo scorso anno anche se nel Nord Italia le vendite sono andate meglio rispetto alla staticità di quelle campane o laziali. Le piante più richieste sono come sempre le viole, le primule veris e obconiche, le begonie, le ortensie, le dalie, le gerbere, le margherite, i rampicanti e le aromatiche in genere e i gerani, questi ultimi sono stati prodotti e richiesti per volumi maggiori nel Lazio, mentre nel Veneto si sono avute rimanenze. Inoltre la bouganville nei volumi e nelle vendite cede il passo alla dipladenia, rampicante che si conferma in crescita tra le categorie da esterno. Il mese di marzo ha dato maggior vigore alle vendite realizzate in Veneto, Lombardia, Toscana e soprattutto in Liguria. In quest’ultima regione sono andate molto bene sia in Italia sia all’estero le piante aromatiche e le margherite in pien’aria; hanno stentato invece le margherite coltivate in serra perché hanno fiorito in tempi precoci rispetto alla programmazione, ma le rimanenze sono inferiori a quelle registrate nel medesimo periodo del 2014. Nel Meridione la stagione è andata meno bene anche a causa di un clima che nel Lazio e nella Sicilia ha rallentato lo sviluppo e la fioritura delle piante. Soprattutto nella seconda regione oltre alle temperature più basse della media si sono aggiunti dei forti rovesci che hanno rovinato alcune tipologie di piante verdi. I dati del panel Ismea dei garden center, rappresentativo del Nord Italia, e il panel degli acquisti delle famiglie italiane evidenziano, per quanto riguarda le piante da appartamento fiorite mostrano un fatturato in linea con marzo 2014, anche se le altre categorie hanno registrato flessioni anche

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Flortecnica e vivaismo

EVOLUZIONE DEGLI ACQUISTI DI FIORI E PIANTE NEL PRIMO TRIMESTRE 2015 (1) valori e acquirenti in migliaia

I TRIMESTRE 2015 Italia

Centro

Sud

N.Ovest

N. Est

Spesa fiori e piante

473.219

119.461

117.803

95.959

139.995

N. acquirenti

10.941

2.388

2.523

2.678

3.352

VAR. % SUL I TRIMESTRE 2014 Spesa fiori e piante

0,5

-2,4

3,8

0,7

-1,0

N. acquirenti

-1,2

34,3

2,3

-27,7

0,8

Spesa fiori e fronde

1,6

-1,0

3,5

0,2

2,6

N. acquirenti

1,6

44,7

-0,1

-19,1

-11,9

Spesa piante

-1,4

-5,1

5,1

1,3

-5,1

N. acquirenti

-16,6

9,0

-8,1

-37,9

-9,4

Fonte: panel Ismea delle famiglie acquirenti di fiori e piante [1] Il campione utilizzato è quello delle 2.000 famiglie e di queste vengono intervistati tutti gli individui d’età uguale o superiore ai 18 anni (4.160 casi). Il campione è stato stratificato per numero dei componenti il nucleo familiare, ampiezza del comune di residenza e 20 regioni geografiche italiane, ed è post-stratificato per sesso, età, livello di istruzione e condizione professionale. L’universo rappresentato è quello dei 47.431.775 individui di almeno 18 anni, residenti in Italia distribuiti sulle quattro aree Nielsen (Nord Ovest, Nord Est, Centro+Sardegna e Sud). Le vendite di Dipladenia sono in aumento.

IN BREVE • Il maltempo ha creato difficoltà ai produttori e ha danneggiato le vendite • Fra febbraio e marzo numeri migliori per chi propone piante con una buona presentazione • Bene le aromatiche e le margherite in pien’aria • Buone dinamiche di esportazione dall’Olanda

Bouganville

Dipladenia

superiori al 10%. In questo scenario con pochi spunti di positività vanno considerate le buone dinamiche delle esportazioni dei grossisti olandesi che indicano nel primo trimestre del 2015 un incremento delle spedizioni di fiori e piante verso l’Italia del 6% (quando nel 2014 si era registrata una perdita del 2%) che diviene del 30% nel mese di marzo.


FATTI & BREVI | andamenti

N

el mese di aprile, secondo il panel delle aziende alla produzione Ismea, le contrattazioni sono state decisamente più dinamiche rispetto al mese di marzo 2015. Le festività pasquali hanno influito sulle vendite al dettaglio, in quanto posizionate nella prima settimana di aprile, ma non sui rifornimenti alla produzione perché questi hanno riguardato la seconda metà

PRIMI SEGNALI DI DINAMISMO Miglioramento climatico e maggiore fiducia dei consumatori riattivano le vendite in Italia, con buoni numeri anche nell’export. In crescita le vendite di gerani, edera e surfinia

di Paola Lauricella in collaborazione con ISMEA Flortecnica e vivaismo

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ACQUISTI DELLE FAMIGLIE ITALIANE valori e acquirenti in migliaia

1° TRIMESTRE 2015 Nord Est Nord Ovest

Italia

di marzo. La motivazione principale della ripresa della domanda è da ascrivere al miglioramento climatico che ha convinto i consumatori a rischiare inserendo qualche pianta nei balconi o nei giardini. Secondo la rete Ismea in tutte le regioni vi e stato una riattivazione delle vendite e tra queste in particolare in Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana e Sicilia. In alcune regioni, nonostante lo scorso anno la Pasqua cadesse nella terza decade del mese di aprile, per cui il confronto sarebbe distorto dall’incremento nei rifornimenti nelle prime settimane di aprile, il fatturato non risulta negativo anzi, risulta allineato o in lieve aumento. BUONO L’EQUILIBRIO FRA DOMANDA E OFFERTA Nel Lazio la produzione di buona parte delle piante è ulteriormente diminuita rispetto allo scorso anno, anche se non in misura notevole, in particolare quella del geranio. Questo ha consentito agli operatori di sviluppare meglio la vendita durante il mese con richieste costanti e regolari e prezzi nella norma sia nel mercato nazionale sia sul mercato estero, giudicato quest’ultimo migliore rispetto ad aprile 2014. Anche in Veneto l’offerta dopo la contrazione realizzata negli anni passati, risponde meglio all’entità delle richieste, ma la maggior parte degli operatori non riesce ad aumentare i prezzi medi. Questo è dovuto principalmente alla forte presenza di prodotto estero olandese la

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Flortecnica e vivaismo

Centro-sud

Spesa totale

473.219

119.461

117.803

235.954

N. acquirenti

10.941

2.388

2.523

6.030

Spesa piante

171.221

56.443

52.845

61.932

N. acquirenti

4.885

1.334

1.623

1.928

Fonte: panel Ismea delle famiglie acquirenti di fiori e piante

SPESA 1° TRIMESTRE 2015 Italia

VAR. % SUL 1° TRIMESTRE 2014 Nord Est Nord Ovest Centro

Sud

Fiori e fronde

1,62

0,21

2,56

-1,01

3,46

N. acquirenti

1,56

-19,06

-11,86

44,73

-0,09

Piante

-1,39

1,35

-5,05

-5,09

5,11

N. acquirenti

-16,56

-37,92

-9,37

8,97

-8,08

Totale

0,51

0,74

-1,00

-2,45

3,80

N. acquirenti

-1,21

-27,69

0,80

34,30

2,35

Fonte: panel Ismea delle famiglie acquirenti di fiori e piante

cui pressione nel Centro-sud è meno evidente. In Campania e in Puglia i risultati sono stati più deludenti a causa sia di una situazione economica rimasta stagnante e nella seconda regione anche per condizioni climatiche avverse (molte giornate con pioggia). CRESCONO LE ESPORTAZIONI In Sicilia, nella provincia di Ragusa si è avvertita una buona intonazione del mercato già dalla Pasqua tanto da riavere, subito dopo, buone richieste per nuovi assortimenti da parte del dettaglio. Tra le piante molto bene sono andati il geranio, l’edera e la surfinia in basket tanto da esaurire le scorte.

Molto più bassa delle aspettative, invece la richiesta di gardenia, mentre tra le piante verdi risulta adeguata l’offerta ragusana di quelle su tutore. Le aziende siciliane maggiormente orientate all’export presenti in provincia di Catania indicano un innalzamento della domanda estera, mentre quella nazionale permane al di sotto delle attese. Continuano ad essere positive le vendite di agrumi e ulivi, soprattutto verso l’estero, per cui vi è un lieve aumento dei quantitativi programmati. BENE LE ALBERATURE IN ZOLLA Infine anche le aziende vivaistiche del distretto cannetese e pistoiese indicano vendite caratterizzate da discreto dinamismo. Nella prima area si registra un aumento delle vendite delle alberature in zolla. I paesi citati come livelli di richiesta più favorevole rispetto allo scorso anno, medesimo periodo, sono nell’Est Europa, la Serbia, la Polonia, la Turchia e in Europa l’Olanda. Il panel degli acquisti delle famiglie Ismea indica per le piante in vaso un livello di vendite simile al mese di aprile 2014, con il Centro-sud che evidenzia una lieve recupero tendenziale; anche nel primo trimestre la spesa è rimasta più o meno stabile anche se rispetto ai fiori recisi, in alcune aree geografiche, la tendenza ad una contrazione in almeno uno dei tre mesi è stata più marcata.


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PRODUZIONE | ibridazione

WHITE

Everest

Alps

B

ianco giallo rosso rosa. In Italia si producono le margherite, o gli Argyranthemum, per mezza Europa. Agli italiani piacciono i fiori grandi, ai tedeschi le margheritine. Molte sono le varietà compatte, a fiore semplice o doppio. Le varietà locali sono quelle più usate sia perché hanno una buona tradizione di coltivazione, sia perché sono più disponibili di altre. Purtroppo in molte varietà abbiamo visto comparire in maniera massiccia, negli ultimi anni, alcune alterazioni alla crescita ed alla fioritura che hanno compromesso molte colture. Il punto è sempre quello di partire da materiale sano. E mantenere piante madri sane è costoso ed oneroso. L’unica possibilità che abbiamo è quella di scegliere e provare. Scegliere la varietà giusta e provare e trovare il fornitore più adatto alle nostre esigenze.

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Flortecnica e vivaismo

Due sono i criteri per scegliere un bel bianco: Alps per chi vuole piante compatte Go Daisy® Mega White per avere fiori grandi lanciati in alto da vigorosi steli Nel mezzo Everest, Mars, LaRita® White non sono tutte la stessa con ma ognuna ha il suo giusto uso.

SFOGLIAMO GLI

ARGYRANTHEMUM Poche parole, tante immagini. Tutto sta nel trovare il fornitore che abbia piante madri sane. Poi lanciatevi nella ricerca della varietà giusta per voi di Matteo Ragni


LaRita® White

Mars

Go Daisy® Mega White

YELLOW Go Daisy® Simply Yellow

Jupiter

Il giallo è un colore importante ma difficile da scegliere. LaRita® Yellow garantisce piante contenute e una buona fioritura. Per avere un prodotto eccezionale ci si deve rivolgere ai fiori doppi come l’Argyranthemum Jupiter e l’Honey Bees Espresso Macchiato.

Honey Bees Espresso Macchiato

LaRita® Yellow

Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | ibridazione

RED

Meteor Red

LaRita® Purple Red

Per completare l’assortimento soprattutto per il prodotto da esportazione la scelta del rosso è fondamentale. Lasciarsi tentare da varietà delle quali non si conoscono i genitori o che hanno tecniche di riproduzione non adeguate portano sempre a dei guai. Per evitarli si deve scegliere una pianta compatta e omogenea come LaRita® Purple Red, veramente compatta o la varietà Meteor Red.

PINK LaRita® Rose

Il rosa delle margherite è il colore più romantico e esigente. Riuscire a produrre delle belle piante è un affare da professionisti.

HoneyBess Duble Pink

Go Daisy Simply Coral

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PRODUZIONE | vivaio

LAGERSTROEMIE: GUARDATE LA FOGLIA

Lagerstroemia Cordon Bleu

Q

uante sono le Lagerstroemie in commercio? Tantissime sono le varietà, soprattutto se si pensa che molte sono state le selezioni. Ci sono varietà vigorose più adatte alla formazione di alberelli, e ci sono varietà più compatte, adatte per le produzioni di cespugli da fiore; e ci sono anche alcune varietà che sono delle copri-suolo. VARIETÀ COMPATTE, MOLTO INTERESSANTI Il punto sta tutto nel periodo di fioritura. Piante fiorite in tarda estate sono belle ma difficili da vendere, piante che fioriscono a maggio hanno un periodo di fioritura breve

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Flortecnica e vivaismo

IN BREVE • Molte le varietà in commercio • Scegliere un assortimento • Includere tutti i periodi di fioritura • Le varietà a forma scura sono più resistenti • Le compatte e le copri–suolo sono le più commerciabili

Lagerstroemia Lafayette

Le possibilità sono tantissime; servono criteri per scegliere le più indicate dal punto di vista commerciale. E non fatevi intimorire dai frutti, sono decorativi di Alessandro Coraggio


Lagerstroemia Mardi Gras

Lagrestroemia Pink Velour

perché il tempo spesso non è clemente. Quale scegliere? La risposta è un assortimento. Ci sono alcune varietà molto precoci che ci permettono di avere piante fiorite a giugno e che continuano a fiorire a lungo. Normalmente i fiori chiari fioriscono prima, mentre quelli scuri fioriscono dopo. Una caratteristica che ci può aiutare a scegliere è il colore della foglia e la conseguente resistenza all’oidio. Molto spesso si hanno piante fiorite con foglie macchiate da malattie oppure piante che fioriscono male perché malate. Una soluzione al problema del mal bianco sulle Lagerstroemia è scegliere le varietà a foglia scura che normalmente hanno una consistenza più coriacea e sono più resistenti agli attacchi fungini. Alcune varietà Americane a foglia scura hanno poi delle caratteristiche di fioritura uniche in termini di intensità e dimensione del fiore. Alcune varietà hanno fatto del fiore piccolo un loro punto di forza e quindi le varietà compatte così come quelle copri-suolo hanno un forte interesse commerciale.

Lagerstroemia Dynamite

I FRUTTI, UN PUNTO DI FORZA In un incontro con un ibridatore francese si parlava del problema dei frutti legnosi delle lagerstroemia. Io credo che siano un ulteriore punto di interesse: non sono frutti pesanti, non danneggiano le macchine parcheggiate sotto le piante e sono decorative, non pensate? Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | novità

NUOVE RAGAZZE IN GIARDINO

L

e aziende produttrici si stanno orientando sempre di più a far convergere la produzione con le esigenze di mercato. Questo facilita la vendita sia ai produttori di piante che ai garden. In questo senso sta procedendo anche Gardengirls®, l’azienda tedesca leader nella produzione e nella vendita di Calluna vulgaris. Forte di una storia consolidata e di un marketing sapiente, è molto conosciuta ed è in grado di essere presente sul mercato per una stagione lunga grazie alle nuove cultivar. Si parte a metà agosto con la Summer Line, che comprende quattro varietà precoci: ‘Loki’, ‘Lilli’, ‘Madonna’ e ‘Lena’, e si conclude a ottobre con la Late Line, che comprende otto varietà tardive. Da quest’anno è stata introdotta anche la Sunset Line, quattro cultivar con fogliame colorato. NUOVE VARIETÀ 1) ‘Lena’ è la più giovane delle varietà precoci, e arricchisce l’assortimento con un colore rosa più delicato. 2) ‘Gina’ è l’evoluzione di ‘Pink Alicia’. Ha gemme di un colore rosa più scuro che si mostrano prima rispetto alla precedente. 3) ‘Juliette’ con brillanti gemme rosa, realizza grazie alla nuova sfumatura di colore una scala cromatica perfetta con ‘Annette’ e ‘Jette’. 4) ‘Tessa’ è una delle cultivar più interessanti, non solo per il colore, che passa dal rosa scuro al rosso acceso, ma anche perché è una pianta dalle caratteristiche ottimali, ha una vita lunga ed è molto resistente.

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Flortecnica e vivaismo

Garden–girls®, nota azienda tedesca, ha presentato nel catalogo 2015 eriche dai colori inusuali, con fioritura estiva, o con fogliame colorato. Le nostre scelte

di Bianca Belfiore

IL CATALOGO

20 pagine, in carta lucida. Tutte le pagine sono contornate in rosa, a riprendere il logo aziendale. Ogni pagina contiene foto grandi, ben definite, con colori vividi; il testo non occupa più di un terzo dello spazio. Si inizia con il benvenuto a chi legge, per poi presentare la mission aziendale e le linee di prodotto. In fondo, le offerte per il marketing e il supporto ai rivenditori. Le novità e le specialità sono segnalate in modo chiaro e presentate con poche righe. Parlano le foto: varietà, quantità, i dettagli.

IN BREVE • 1974: Kurt Kramer inizia a ibridare la Calluna vulgaris. Nasce l’azienda Gardengirls® • 1989: inizia la coltivazione della varietà ‘Melanie’ • 2008: la varietà ‘Athene’ riceve il premio TASPO come migliore novità • 2012: Kurt Kramer riceve il premio TASPO come “imprenditore dell’anno”

1


2

Gina

3

Juliette Lena

LE SPECIALITÀ Due cultivar di Calluna vulgaris nane e pendule: ‘Nelly’ e ‘Claire’. La prima rosa, la seconda bianca, sono un’esclusiva Gardengirls®. L’idea di successo: le Mini–Girls®. Concepite come idea–regalo, o per decorare gli interni senza doverci pensare troppo, sono disponibili in vasi singoli oppure i mix: Twingirls ®, Trio–girls ®, e Quattro–girls® (molto bello, unisce bianco, rosa chiaro, rosa scuro e giallo). Altre specie presenti nell’assortimento di Kurt Kramer: la Daboecia cantabrica Irish Bell Heather, con un assortimento di colori nuovi dal viola al rosso, fioritura da giugno a ottobre. Erica carnea Snow Heath o Winter Heath, una pianta da gelo, che copre la stagione da novembre a maggio. Erica x darleyensis English Heath, un ibrido con varietà precoci che fioriscono a novembre e le tardive che fioriscono a maggio.

LE TRE CHIAVI DEL CONCEPT AZIENDALE L’azienda punta su un trio di valori molto in voga: sostenibilità, regionalità, e tracciabilità. Tutte le piante messe in commercio sono cresciute in Europa e sono quindi abituate alle nostre condizioni metereologiche; nella coltivazione non vengono usati insetticidi né la forzatura. I produttori sono duecento, sono tutti tedeschi a parte alcuni vivai d’avanguardia nei Paesi vicini, e hanno ricevuto la licenza per poter coltivare queste piante; la collocazione regionale accorcia i trasporti, a beneficio dell’ambiente. Infine, il Gardengirls®–Monitoring System permette di tracciare ogni singolo vaso fino al vivaio di produzione, grazie a uno speciale codice che si trova sull’etichetta o sul vaso. Questo permette di controllare la qualità delle piante e il livello di mercato, e ogni deviazione rispetto allo standard può essere individuata e corretta. Periodicamente i produttori e i rivenditori ricevono il report a riguardo.

4

Tessa

L’AZIENDA • 60 milioni di vasi venduti ogni anno • 200 coltivatori in Germania • 2 nuovi ibridatori: Helmut Hiedl e Johannes van Leuven • Marketing orientato al consumatore Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | novità

I

TOMATO

Prudac ha selezionato un pomodorino particolare: heartbreaker. Ideale per hobby farmer e per chi ha bisogno un prodotto decorativo di Bianca Belfiore

PRUDAC È una azienda che produce piante di alta qualità basandosi sull’incrocio e la selezione dei prodotti, per ottenere una ristretta gamma di piante edibili ma anche ornamentali. Non usa modifiche genetiche ed è ufficialmente membro di NAKT, Fleuroselect e GSPP.

Una nuova serie nel portafoglio di prodotti ibridi F1 di Prudac: pomodori a forma di cuore, con piccoli frutti tondeggianti che terminano a punta e di un bel colore rosso.

Il pomodoro “Vita” è adatto a coltivatori professionali ma anche agli hobbisti. La dimensione ideale del vaso è 15 cm. La pianta può crescere a circa 30–40 cm di altezza.

Questi pomodorini si producono sia all’interno che all’esterno, ottenendo un buon raccolto. La pelle è morbida, il frutto è dolce/amaro. Può essere utilizzato come spuntino, per la decorazione di zuppe e insalate o per decorare il piatto.

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Flortecnica e vivaismo

Per scaricare il catalogo completo www.prudac.com


PRODUZIONE | novità

A

pul i a Pla n ts è un’azienda giovane e dinamica, che affonda le sue radici in una storia significativa. Nasce a Terlizzi, in Puglia, un territorio dalle risorse infinite, che permette alle coltivazioni di raggiungere importanti livelli qualitativi. UN NETWORK DI 15 PRODUTTORI Ha origine dall’esperienza trentennale di Pasquale Paparella, da sempre impegnato nella ricerca di prodotti innovativi, nel miglioramento dei processi di produzione e nella valorizzazione del prodotto made in Puglia. Pasquale sceglie, insieme con i figli Pietro e Davide, di commer-

IN BREVE • Esperienza trentennale del titolare • Network di 15 produttori pugliesi • Superficie di 25 ettari di coltivazione • Totale di 150 essenze coltivate

APULIA PLANTS,

FIORISCE L’ECCELLENZA L’azienda pugliese è specializzata nella produzione di piante mediterranee. Prodotto apprezzato in tutta Europa

cializzare piante mediterranee e fiorito in vaso: Calamondino, Boronia, Dipladenia, Bouganvillea, Melograno, Pimelea, Lavandula, Mirto, Polygala TRE PRIORITÀ e molte altre. Ricerca di prodotti Il network di innovativi a cura di Filippo Terragni Apulia Plants Miglioramento dei processi di è composto produzione da 15 produttori puValorizzazione del Made gliesi, che in Puglia condividono intenti progettuali e aspirazioni, rispetto reciproco, onestà e trasparenza. L’azienda coltiva, su una superficie di circa 25 ettari totali, 150 essenze ogni anno, in vasi di diametro dal 12 al 18. Piante che trovano riconoscimento sui mercati italiani ed esteri: Germania, Olanda, FranPietro Paparella, uno dei tre titolari dell’azienda pugliese.

cia, Ungheria, Svizzera, Austria, Danimarca, Grecia, Slovenia e Polonia. ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE Apulia Plants ha scelto di aderire al More Profi table Sustainability (MPS), il programma di certificazione florovivaistica che valuta le prestazioni aziendali basandosi su precisi requisiti ambientali. Ciò dimostra attenzione al territorio attraverso scelte produttive ecologicamente sostenibili. Forte è l’orientamento dell’azienda alla soddisfazione del cliente: livello qualitativo costante, eccezionale continuità di prodotto, celerità delle consegne e servizi personalizzati al fine di assicurare un’esperienza di acquisto moderna e soddisfacente. Legame col territorio, impegno collaborativo, attenzione ai dettagli, rispetto della tradizione e ricerca continua, ma anche cura per l’ambiente, curiosità ed entusiasmo: sono questi i fattori che costruiscono il valore del prodotto a marchio Apulia Plants. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | strumenti

EVOLUZIONE IN CASA MAYER L’azienda ha lanciato sul mercato un’invasatrice con caratteristiche all’avanguardia ed estrema adattabilità. Per ottimizzare il processo in velocità e sicurezza di Marta Meggiolaro

IN BREVE

La nuova invasatrice Mayer TM 2400.

L

a TM 2400 è una invasatrice di elevato livello tecnico, l’elemento di base per la produzione di piante di qualità. Con un foro trapano perfettamente centrato, fornisce le condizioni ideali per una qualità costante. I passaggi tra posizionamento e trasferimento del vaso sono perfettamente sincronizzati. L’elevata precisione meccanica assicura inoltre la qualità di lavorazione nelle stazioni o nei sistemi collegati a valle. VERSATILE E FUNZIONALE L’ampia gamma di vasi utilizzabili rende la TM 2400 una macchina

adattabile a diverse esigenze, con una resa di 4mila vasi che, con un modulo aggiuntivo, può giungere a riempire fino a 7mila vasi all’ora. L’innovazione tecnologica unisce funzionalità ed ergonomia. La regolazione elettronica della velocità della giostra e l’avanzamento del terriccio garantiscono massima regolarità e grande precisione nella lavorazione. Sono disponibili il sistema computerizzato per l’impostazione dati e la regolazione elettronica per avanzamento nastro terra, trapano e nastri trasportatori. La sicurezza è garantita grazie anche ai due interruttori di arresto d’emergenza.

MAYER: RICERCA COSTANTE DI QUALITÀ

Da oltre 40 anni il settore del giardinaggio professionale si serve delle macchine e del know–how della ditta Mayer. Leader del settore grazie, ad esempio, allo sviluppo di soluzioni guida, come il rinomato sistema rotazionale delle invasatrici, che ha ulteriormente consolidato il nome Mayer quale marchio di qualità. La gamma dei prodotti offerti comprende l’intera catena dei processi, dalla preparazione del terreno, all’invasatura fino alla manipolazione razionalizzata dei prodotti finali in azienda.

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Flortecnica e vivaismo

• Sistema rotazionale originale Mayer • Precisa e silenziosa • Adatta per vasi da 8 a 24/26 cm di diametro • Produttività raddoppiabile • Possibilità d’impiego di trivelle standard e trivelle speciali • Disposizione flessibile del nastro trasportatore • Vasta gamma di accessori e possibilità d’allestimento • Avanzamento del terriccio ottimizzato • Mantiene inalterata la struttura del substrato • Elevato standard di sicurezza

EFFICIENZA L’ innovativa tramoggia per il substrato evita il formarsi di vuoti e la conseguente necessità di interventi manuali. Già nella versione base con il cassone del terriccio da 1500 litri, la TM 2400 dispone di notevoli capacità, ulteriormente ampliabili: la versione speciale con l’estensione del cassone aumenta infatti il volume a 2200 litri e rispettivamente 3mila litri. La resa della TM 2400 va da 4mila a 7mila vasi all’ora.


PRODUZIONE | tecniche

DISINFESTAZIONE DEI TERRENI, COSA BISOGNA SAPERE Una nota sulle regole e sui metodi per evitare gravi danni di perdite di produzione, soprattutto per le colture ad alto reddito. Come quelle floricole a cura di Filippo Terragni

L

Le avversità delle piante di origine tellurica (funghi, insetti, nematodi, erbe infestanti, piante parassite) possono causare gravi perdite di produzione, e nelle agricolture intensive, come in floricoltura e orticoltura (soprattutto se praticate in ambiente protetto) per vari motivi, tra cui la continua monocoltura, le concimazioni molto spinte, le ripetute fumigazioni del terreno, nel tempo si aggravano gli effetti indesiderati. Tra l’altro anche perchÊ in tali situazioni si vengono ad alterare i naturali equilibri biologici che sono alla base del buon esito di una coltura, pertanto dal punto di vista fitosanitario, la disinfestazione del terreno, per tali colture, assume un ruolo centrale per il miglioramento delle condizioni sanitarie. Flortecnica e vivaismo

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QUATTRO POSSIBILITÀ DI INTERVENTO La pratica della disinfestazione dei terreni è frequentemente utilizzata in coltura protetta e, alcune volte, anche in pieno campo, per la protezione di coltivazioni a elevato valore aggiunto, quali le floricole e le orticole, che rivestono ruolo molto importante nell’economia della Liguria, in particolare per determinati areali di produzione. La scelta tra le differenti tecniche di disinfestazione disponibili dipende dalle caratteristiche del suolo, dalla possibilità di effettuare rotazioni, dal sistema colturale e dalla suscettibilità delle specie coltivate nei confronti dei patogeni terricoli. Per contenere i danni provocati dai

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Flortecnica e vivaismo

IN BREVE • Fondamentale disinfestazione del terreno • Disinfestazione soprattutto con mezzi fisici e biologici • La scelta tra le tecniche dipende anche dalle caratteristiche del suolo • Determinante fare attenzione ai dosaggi di impiego

patogeni ipogei si è fatto in passato ampio ricorso alla fumigazione del terreno con bromuro di metile, un fumigante ad ampio spettro d’azione (fungicida, insetticida ed erbicida), che è stato eliminato nei paesi industrializzati a partire dal 2005 ai sensi del Protocollo di Montreal e del Reg (CE) 2037/2000 in qualità di sostanza responsabile della distruzione dell’ozono stratosferico. I mezzi di disinfestazione dei terreni attualmente disponibili sono soprattutto basati su tecniche che utilizzano mezzi fisici (vapore surriscaldato e solarizzazione), mezzi biologici e genetici (piante biocide, varietà tolleranti e resistenti, uso dell’innesto erbaceo) , biofumiganti o interventi con prodotti chimici.

PROBLEMI DI EFFICACIA Tra i mezzi chimici per la disinfestazione del terreno alternativi al bromuro di metile attualmente disponibili vi sono: l’1,3-dicloropropene, la cloropicrina (non inseriti in Allegato I ma momentaneamente disponibili in seguito a autorizzazioni per usi eccezionali) e i precursori del metilisotiocianato (dazomet, metam-sodio e metam-potassio).Tuttavia tali fumiganti non hanno spettro ugualmente ampio e non sono quindi ugualmente efficaci contro l’insieme dei patogeni terricoli. Inoltre un uso improprio di tali prodotti può causare pressioni significative sull’ambiente e può anche essere rischioso per la salute umana.


PRODUZIONE | tecniche

TAB. 1 – SOSTANZE ATTIVE AD AZIONE FUMIGANTE IMPIEGABILI IN FLORICOLTURA E ORTICOLTURA Sostanza attiva

1.3 Dicloropropene

Cloropicrina

Metam Na Metam K

Dazomet

Azione

Nematocida

Fungicida, erbicida, insetticida, nematocida

Nematocida, fungicida, erbicida, insetticida

Nematocida, fungicida, erbicida, insetticida

Situazione in Europa

Non iscritta in All. 1 Nel 2015 autorizzazione d’uso eccezionale (120 gg)

Non iscritta in All. I Nel 2013 presentati studi per inclusione in All. I Nel 2015 autorizzazione d’uso eccezionale (120 gg)

Iscritte in All. I Previste limitazioni a partire dal 01.01.2015 • Una applicazione ogni 3 anni sullo stesso terreno • Dosaggi rivisti in funzione che si operi in coltura protetta o in pieno campo • Previsti sistemi di applicazione specifici per il pieno campo e la coltura protetta

Iscritta in All. I Previste limitazioni d’uso: • Una applicazione ogni 3 anni sullo stesso terreno

Prodotti commerciali

Telone II 2015, Condor- Tripicrin 2015 sis II 2015, Telone EC 2015, Geoclean V, Digeo VII, D-D Soil VII

Metam Na: Divapan 51, Fumathane 510, Geort 50, Geosaf 39, Metam, Metham NA51, Tamisol 510, Vapam Metam K: Tamifum, Tamifum Forte

Basamid Granulat, Dezoclean

La cloropicrina è un gas tossico ad azione fungicida prevalente, ma poco efficace nei confronti dei nematodi e delle piante infestanti. Per questo motivo viene spesso applicato in combinazione con il fumigante 1,3-dicloropropene, che svolge un’azione nematocida in grado di combattere sia le forme libere di fitofagi sia, in parte, quelle contenute nelle cisti. Dazomet, metam sodio e metam potassio sono invece precursori del metilisotiocianato (MITC), sostanza ad azione prevalentemente fungicida, e che presenta proprietà biocide anche nei confronti di nematodi, insetti terricoli e semi di piante infestanti. LA STRADA PER IL FUTURO Dopo l’eliminazione del bromuro di metile solo due nuovi fumiganti sono stati sviluppati come prodotti commerciali: il disolfuro di dimetile (DMDS), sostanza attiva nei confronti sia di funghi che di nematodi e l’ioduro di metile, sostanza caratterizzata da un ampio spettro di azione Flortecnica e vivaismo

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come fungicida, nematocida ed erbicida. Tali fumiganti sono registrati negli Stati Uniti, ma non ancora in Europa. In Europa i prodotti fitosanitari possono essere autorizzati soltanto se inclusi nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE la quale recentemente è stata sostituita dal Regolamento CE/1107/2009 relativo all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, che ha comportato, e comporterà, limitazioni nel loro impiego. Pertanto la disinfestazione dei terreni/substrati attraverso i fumiganti ha

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Flortecnica e vivaismo

DA COSA DIPENDE LA SCELTA • Caratteristiche del suolo • Possibilità di effettuare rotazioni • Sistema colturale • Suscettibilità delle specie coltivate ai patogeni terricoli

subito un radicale mutamento relativamente sia alla disponibilità di sostanze attive, nonché alle loro modalità di impiego e dosaggi. Inoltre la Direttiva 128/2009/ CEE indica la strada per il futuro dei fumiganti, che è quella di un uso consapevole, sostenibile per l’ambiente e integrato a tecniche agronomiche atte a contribuire al contenimento delle popolazioni dannose negli anni in cui non è possibile ricorrere alla fumigazione del suolo. Le sostanze attive ad azione fumi-

gante attualmente disponibili sul mercato, la relativa azione primaria e le indicazioni d’impiego, alla luce delle nuove norme, sono riportate nella tabella 1. FATTORI INFLUENZANTI L’efficacia dei fumiganti è correlata a numerosi fattori del terreno/ substrato che ne influenzano la diffusione e la degradazione. Nei terreni a struttura sabbiosa la diffusione dei fumiganti, e quindi la loro efficacia, è agevolata rispetto ai terreni a struttura argillosa. La


PRODUZIONE | tecniche

tessitura, inoltre, influisce sull’assorbimento della sostanza attiva, per cui in un terreno argilloso il quantitativo di prodotto reso inattivo per assorbimento superficiale risulta più elevato, e quindi può rendersi opportuno utilizzare le dosi più alte riportate in etichetta. Anche il pH ha un ruolo importante nella regolazione della degradazione del fumigante. La sostanza organica presente nel terreno può assorbire parte dei fumiganti, pertanto, anche per evitare problemi di fitotossicità, sarebbe meglio incorporare il prodotto in assenza di residui delle colture precedenti ed evitare di introdurre sostanza organica subito prima dei trattamenti. La sostanza organica, inoltre, in quanto buon substrato di sviluppo, soprattutto di batteri, interviene nell’accelerare la degradazione dei fumiganti riducendone di fatto la dose attiva. La temperatura del terreno, oltre a influire direttamente sulla tossicità

CAUSE EVOLUZIONE PRODOTTI • Progressivo processo di specializzazione delle aziende floricole e orticole • Continua introduzione di specie nuove • Crescente necessità di adottare sistemi di difesa di lotta integrata • Restrizioni d’uso degli antiparassitari

dei fumiganti nei confronti dell’organismo bersaglio, incide sulla loro efficacia. Temperature troppo basse determinano un aumento della concentrazione del fumigante nella fase acquosa del terreno, a discapito della fase gassosa che è quella che agisce sui patogeni, prolungandone la persistenza con pericolo di danni da fitotossicità. Se invece le temperature sono troppo elevate il fumigante gasifica velocemente con un’accelerazione della velocità di degradazione che potrebbe rendere non sufficienti i tempi di esposizione del patogeno per il raggiungimento dell’effetto letale. Pertanto, in generale, si ritiene che un’applicazione corretta deve essere fatta con temperature del terreno comprese tra 10°C e 25°C (ottimo 15°C), e quindi preferibilmente in primavera ed autunno. Un ruolo importante assume anche il contenuto idrico del terreno: questo non deve essere molto elevato per non limitare, at-

traverso la riduzione degli spazi liberi, la circolazione del fumigante. È vero anche che un certo valore di umidità del terreno è necessario ai fini dell’efficacia soprattutto per i principi attivi granulari, come il dazomet. L’IMPORTANZA DEI DOSAGGI Un ruolo decisamente importante sull’efficacia dei fumiganti lo svolgono, oltre che le condizioni ambientali, i dosaggi di impiego, un’adeguata permanenza del gas nel terreno, il tipo di patogeno da combattere e lo stadio nel quale esso è presente nel terreno – ovviamente sono più efficaci le disinfestazioni eseguite nelle fasi più vulnerabili del parassita (ad esempio semi di malerbe in germogliazione, nematodi allo stato libero e attivo – in genere sopra 10°C –, funghi non quiescenti e quindi in assenza di forme di resistenza come ad esempio gli sclerozi). La difesa delle colture dagli attacchi di molti patogeni tellurici è pertanto sempre più complessa e in continua evoluzione in seguito al progressivo processo di specializzazione delle aziende floricole e orticole, alla continua introduzione di specie nuove, alla crescente necessità di adottare sistemi di difesa orientati verso principi di lotta integrata aventi lo scopo di limitare il più possibile gli effetti secondari del mezzo chimico, e, non ultimo, alle restrizioni d’uso degli antiparassitari derivanti dalle rigide regole imposte dalla comunità europea. In tale ottica il ruolo del tecnico agricolo è fondamentale in quanto il programma d’intervento deve essere pianificato in base alle problematiche fitosanitarie realmente presenti in un impianto, alla tipologia di terreno/substrato da disinfestare e alla conoscenza delle nuove tecniche che possono derivare da attività di ricerca. (Testo e lavoro: Laboratorio di Patologia da Funghi e Batteri dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo. Progetto n. 264 “ECOLRGO”) Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | tecniche

PER CONTROLLARE I FUNGHI PATOGENI Bioten® è la nuova soluzione di Everris per il controllo dei funghi patogeni del terreno e dei substrati che attaccano l’apparato radicale e il colletto di molte floricole e ornamentali. Ecco come funziona a cura di Filippo Tommaseo

B

ioten è un fungicida biologico ad azione antagonista per la prevenzione delle malattie fungine del terreno, che esplica un’elevata efficacia nei confronti di: Pythium spp., Phytophthora spp., Rhizoctonia solani, Sclerotinia spp., Sclerotium rolfsii, Verticillium dahliae, Armillaria mellea, Thielaviopsis basicola. Bioten agisce in via preventiva e una volta applicato al substrato o al suolo, sviluppa e colonizza rapidamente le radici e la rizosfera, creando una barriera fisica che ostacola l’attacco dei patogeni agli organi bersaglio. In particolare l’azione antagonista si svolge sottraendo al parassita lo spazio vitale e gli elementi nutritivi con il risultato di inibirne la crescita e la diffusione. Nei confronti di alcuni funghi quali lo Sclerotium rolfsii, il prodotto di AICL è in grado di agire in diretta competizione contro il patogeno attaccandone per via enzimatica la parete cellulare. METODI DI UTILIZZO Campi d’impiego. Bioten può essere utilizzato su tutte le col-

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I VANTAGGI • Efficacia nei confronti delle malattie dell’apparato radicale e del colletto • Capacità di sviluppo nelle diverse condizioni e situazioni colturali • Facilità di applicazione • Sviluppo più rapido e riduzione dello stress da trapianto • Compatibilità con molte sostanze di sintesi e con gli insetti utili • Riduzione dell’input chimico nel ciclo colturale • Indicato per la difesa integrata e in agricoltura biologica


ture ornamentali e da fiore in semenzaio, vaso e pieno campo, vivai di piante e sui tappeti erbosi. Il formulato, essendo conforme alla normativa (EC) No. 834/2007, è ideale per essere utilizzato nei programmi di agricoltura biologica e anche di lotta Integrata. Quando si applica e dosi. Il prodotto può essere applicato nelle diverse fasi fenologiche e momenti colturali, purché sempre in via preventiva, cioè prima che abbia luogo l’infezione e con temperature del terreno superiori ai 10° C. Nei trattamenti di pieno campo, per garantire l’omogenea distribuzione del prodotto si raccomanda l’utilizzo di un volume di acqua di 1.000 l/ha. Colture in contenitore. All’in-

vaso o al trapianto, il prodotto può essere miscelato al substrato di coltivazione 250 g/m 3 , in alternativa il substrato può essere inoculato in via preventiva 7-10 giorni prima del suo utilizzo iniettando il prodotto diluito con acqua nella balla di torba, mantenendo sempre la dose di 250 g/m3 • in post trapianto con l’impianto di fertirrigazione o con una barra 2,5 kg/ha. Colture in pieno campo. Distribuire Bioten in modo uniforme sulla superficie al momento della preparazione del terreno alla dose di 2,5 kg/ha. Ripetere il trattamento sette giorni prima della semina/trapianto o in concomitanza di esse. Per le piante adulte localizzare al piede trami-

te l’impianto di fertirrigazione o in occa-sione dell’innaffiatura con un dosaggio di2,5 kg/ha. Immersione dei vassoi di floricole e ornamentali. Effettuare la somministrazione in abbinamento al trattamento pre-trapianto 10 g/l di acqua. Mantenere i contenitori in immersione sino alla completa imbibizione della zolla.

LA COMPOSIZIONE • Trichoderma asperellum (ceppo ICC012): 2 g • Trichoderma gamsii (ceppo ICC080): 2 g • Concentrazione totale minima pari a UFC: 3x107 per grammo • Formulazione: polvere bagnabile • Confezione: 1 Kg • Autorizzazione: Ministero della Salute n.ro 14263 del 11/10/2011

PREPARAZIONE DELLA POTIGLIA E COMPATIBILITÀ Per un’ottimale efficacia è importante far pre-germinare le spore diluendo Bioten in acqua a temperatura ambiente 24-36 ore prima del trattamento. La proporzione di 500 grammi di prodotto in cinque litri di acqua è sufficiente allo scopo. La sospensione così ottenuta dovrà essere ulteriormente diluita nel volume di acqua ritenuto utile per il trattamento. La pre-germinazione facilita la colonizzazione delle radici e aiuta a superare le eventuali condizioni non ottimali del terreno. L’utilizzo di Bioten è normalmente compatibile con i programmi di difesa integrata che prevedono anche l’impiego di fungicidi di sintesi, ad esempio: applicazione di Bioten per immersione dei contenitori seguita da applicazione di fungicida chimico in serra o in campo, oppure applicazione all’invaso di un fungicida chimico (esempio: PlantTrust o Previter) seguita dall’applicazione di Bioten mediante barra o manichetta. In linea generale è comunque bene mantenere una distanza di almeno 10 giorni tra l’applicazione di Bioten e quella di un altro prodotto fitosanitario. Bioten viene prodotto con un particolare processo di fermentazione che garantisce l’esclusivo ottenimento dei due ceppi in selezione e l’assenza di contaminazioni batteriche. Il formulato è così in grado di rispondere ai severi requisiti di efficacia anche nelle differenti condizioni colturali, ambientali e tipologie di suolo. Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | associazioni

ITALIA – TURC TROVATO L’ACCO Firmata l’intesa sulla cooperazione in materia fitosanitaria tra il Ministro turco Mehmet Mehdi Eker ed il Ministro Martina a cura di Filippo Terragni

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irmata con il Ministro turco Mehmet Mehdi Eker intesa su cooperazione in materia fitosanitaria #G20». Così annuncia, su Twitter il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, da Istanbul dove partecipa al G20 dell’agricoltura. Un’intesa importantissima, se si pensa che il mercato turco è ormai un crocevia tra l’Europa e i Paesi dell’Asia Centrale, dell’area balcanica e del Mar Caspio ed è teatro di una forte espansione immobiliare. Una porta aperta sul mercato turco e sull’Oriente è uno sbocco irrinunciabile per il comparto vivaistico nazionale. IL SUCCESSO DEL GIOCO DI SQUADRA L’accordo siglato oggi è frutto di un grande lavoro diplomatico e di squadra, a dimostrazione che quando la politica e l’imprenditoria collaborano, i risultati spesso arrivano. Hanno giocato infatti un

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Flortecnica e vivaismo

Da sinistra: l’ispettore fitosanitario di Istanbul, Mariangela Ciampitti, Roberto Bettaglio, Nicola Gialdini, e Francesco Martinoni.

Da sinistra: l’ispettore fitosanitario Istanbul, Muharrem Selcuk, , l’ispettore fitosanitario di Ankara, la traduttrice, Nicola Gialdini, e Nada Forbici.


HIA,

RDO

L’ingresso principale del Mipaaf, a Roma. Da sinistra: l’ispettrice fitosanitaria di Ankara, Emilio Resta, Riccardo Russu, Muharrem Selcuk, Bruno Faraglia, Vannino Vannucci, l’ispettore Fitosanitario Istanbul, Paolo Arienti e l’ispettore fitosanitario della dogana di Istanbul.

i corrispondenti servizi fitosanitari regionali. TRE ANNI DI TRATTATIVE Il lavoro è iniziato nella primavera 2012 con una delegazione italiana composta da Mipaaf, Distretto pistoiese, Fitosanitario Toscano, che si reca ad Istanbul per incontrare gli equivalenti turchi. Poi un incontro col sottosegraEXPORT ITALIANO Negli ultimi dieci anni tario del Mipaaf per le esportazioni di prodotti richiedere accordi biflorovivaistici italiani, soprattutto laterali. Nel Giugno piante ed arbusti da esterni, sono 2014 la visita in Itapassate dai 10,6 milioni di euro del lia della prestigiosa ruolo da attori pro2005 a 19 milioni di euro del 2014. delegazione turca tagonisti Assofloro Toscana e Lombardia, occupano da guidata da MuharLombardia, e all’insole circa il 60% della superficie rem Selcuk, capo terno di questa sopratdestinata a vivaio ornamentale del Dipartimento di tutto l’Associazione in Italia. controllo in dogana per florovivaisti bresciani e il materiale vegetale. La deil Distretto Plantaregina di legazione, nell’arco di una setCanneto, insieme al Distretto timana, ha visitato aziende del Rurale Vivaistico Ornamentale settore e laboratori per terminadi Pistoia. Fondamentale è stato re, a Roma, al Ministero delle Poil supporto istituzionale da parte litiche Agricole. Al termine della degli assessori all’agricoltura Fava visita, Muhammed Selcuk ha per la Regione Lombardia e Salespresso apprezzamento sulvadori per la Regione Toscana e

la professionalità delle aziende vivaistiche della Toscana e della Lombardia, sulla completa disponibilità e trasparenza delle stesse nel documentare i processi produttivi e sulla qualificata vicinanza dei Servizi fitosanitari con il territorio e con le aziende. Oggi l’export verso la Turchia riveste numeri importanti, ed è senza dubbio una importante sbocco per un mercato interno che registra alcune difficoltà: il settore florovivaistico italiano, che registra un saldo attivo di 180 milioni di euro nel 2014, nonostante la crisi economica che ha contratto i consumi, può rilanciarsi anche in vista del prossimo Expo fl orovivaistico del 2016 che si terrà proprio in Turchia, ad Antalya. Si comprende pertanto come il tweet del Ministro Martina abbia trovato calda accoglienza tra gli appartenenti ad un comparto, quello vivaistico, che contribuisce per il 6% del valore della produzione agricola nazionale, alla pari della viticoltura. Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | associazioni

RIFORMA PAC,

VINCONO LE ASSOCIAZIONI Il Mipaaf ha accolto le richieste del comparto florovivaistico in tema di riforma PAC (Politica Agricola Comune), anche grazie alla perseveranza e al lavoro delle associazioni florovivaistiche regionali e provinciali, degli assessori e dei sindacati di Filippo Terragni

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al 1° gennaio 2015 è entrata in vigore la nuova riforma PAC 2015–2020, con alcune introduzioni ed aperture che riguardano il comparto florovivaistico, rispetto alle PAC precedentemente adottate. In particolare, diventano superfici ammissibili anche i vivai e le serre permanenti; la soglia minima di superficie passa da un ettaro a mezzo ettaro, con relativa attribuzione quindi di mezzo titolo. PER EVITARE PENALIZZAZIONI La proposta iniziale della Commissione era basata sul raggiungimento

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di un aiuto uniforme (flat rate) a livello nazionale o regionale su tutte le superfici agricole. Ciò avrebbe provocato una ingiustificata ed eccessiva penalizzazione dei sistemi agricoli più specializzati, con alti investimenti e maggior impiego di manodopera. Infatti, la parte preponderante delle realtà florovivaistiche italiane contempla superfici medie aziendali inferiori a un ettaro. Di contro, a parità di superficie coltivata, il settore vivaistico, rispetto ad esempio al seminativo classico, impiega dieci volte tanto in termini occupazionali, e trenta volte tanto nel settore serricolo. Quindi: aziende mediamente più

IN BREVE • Dal 1° gennaio 2015 è entrata in vigore la nuova riforma PAC 2015–2020 • La soglia minima di superficie passa da un ettaro a mezzo ettaro • L’Italia ha svolto una intensa azione negoziale per evitare la flat rate

piccole, ma con importante impiego di manodopera. Senza una modifica o una revisione dell’attuale PAC, le aziende florovivaistiche sono di fatto praticamente tutte escluse da un pagamento diretto – com’è accaduto sinora - pur avendone formalmente diritto. SERVONO ALTRE MODIFICHE L’intensa azione negoziale svolta dall’Italia, congiuntamente ad alcuni altri Stati membri, ha portato ad un compromesso caratterizzato da maggiore flessibilità, che consentirà di evitare l’applicazione della cosiddetta flat rate e di garantire il mantenimento di un


PAC, FACCIAMOCI SENTIRE Il 16 giugno scadeva la possibilità di accedere al contributo diretto. È stata l’occasione per far sentire il peso del comparto al Mipaaf

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razie alla nuova riforma PAC 2015–2020 e alle aperture innovative verso vivai, serre permanenti e aziende con superfici anche inferiori all’ettaro, anche il comparto florovivaistico potrà beneficiare del contributo diretto. Questa è stata anche la possibilità di far sentire al MIPAAF la presenza e il peso di tutto il comparto florovivaistico. È grazie al Ministero delle Politiche Agricole e alla sensibilità di alcuni stati membri se all’interno della PAC non verrà applicato il Flat Rate (aiuto uniforme), ma la strada da percorrere è ancora lunga. L’ul-

tima revisione possibile alla PAC sarà l’anno prossimo, data ultima per poter richiedere modifiche. Il comparto florovivaistico, che in Italia impiega circa 100.000 addetti, ha ancora una chance per far sentire la propria voce: maggiore sarà il numero di richieste presentate, maggiore attenzione riscontrerà il comparto al tavolo del Ministero delle Politiche Agricole, maggiore sarà la possibilità di far comprendere le esigenze, le difficoltà e le particolarità di un settore che, a parità di superficie, impiega 10 volte tanti addetti rispetto al seminativo classico e addirittura 30 volte tanto nel settore serricolo.

adeguato grado di differenziazione nel valore dei titoli, rappresentativo dei diversi sistemi agricoli. Ma la strada da percorrere per il comparto è ancora lunga e ulteriori revisioni e modifiche alla PAC sarebbero necessarie. Perché ciò avvenga però, è necessario che anche le aziende singolarmente si attivino. Come? Semplicemente facendo richiesta dei titoli e implementando di conseguenza la Banca dati del comparto a livello nazionale. Anche se non si dovesse percepire un contributo a breve termine. Solamente con una rilevante presenza, data dal numero di richieste presentate, il comparto florovivaistico potrà far sentire il proprio peso al tavolo del Ministero delle Politiche Agricole in fase di revisione Pac, che avverrà l’anno prossimo.

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TENDENZE | fiere

LA QUESTIONE È:

VENDERE

Uno slogan accattivante che sposta l’accento della produzione sulla destinazione finale. Perché deve essere questo a orientare le nostre scelte: la vendita di Filippo Tommaseo

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ocus on Sales”, cioè “focus sulle vendite”: questo il titolo della trentatreesima edizione di Plantarium, che si terrà a Boskoop, nei Paesi Bassi, dal 26 al 29 agosto 2015. Il tema verrà discusso, all’apertura della fiera, da Marco van Zijverden, CEO di Dutch Flower Group (DFG), una compagnia leader nell’esportazione di fiori e piante, con un fatturato annuo che supera il miliardo di euro. ANCORA POCHI POSTI DISPONIBILI Mancano ancora tre mesi all’apertura, ma Plantarium ha attratto un gruppo di partecipanti vario e interessante: sono già state 270 le registrazioni. La presenza internazionale è molto forte: 50 aziende da undici paesi. La vicina Germania è in prima posizione, con 15 compagnie che parteciperanno all’evento. Restano ancora otto posti. Il 4 giugno, presso il Plantarium Building di Boskoop, verrà presentato il tema dell’anno ai partecipanti. Altri punti in programma: le collaborazioni e la pubblicità, perché è importante pianificare gli inviti per una fiera di successo e per il proprio coinvolgimento. Circa un centinaio di nuove piante vengono introdotte ogni anno. E come sempre l’aspetto più importante di Plantarium sarà il giudizio delle migliori. La presentazione si svolgerà al centro della fiera, e saranno presenti numerosi giornalisti internazionali. La sera prima dell’apertura la stampa potrà incontrare i membri dell’Institute for the Tree Nursery Trade Fair. AL VIA IL GEMELLAGGIO CON GROEN–DIREKT La nuova collaborazione fra le due fiere realizza il più grande evento

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Flortecnica e vivaismo

Marco van Zijverden terrà il discorso di apertura di Plantarium.

internazionale del settore. Il target è lo stesso: tutti coloro che sono coinvolti a livello professionale con la produzione e la vendita di piante da vivaio. Ognuna manterrà comunque le proprie caratteristiche: Plantarium è più incentrata sul business e l’innovazione, e ha un respiro molto internazionale; Groen–Direkt invece riguarda principalmente i prodotti da vivaio. In pratica, le due manifestazioni si svolgeranno in padiglioni comunicanti, e con un unico biglietto, i visitatori potranno accedere alle due fiere e all’esposizione, quindi, di tutta la gamma di prodotti possibili. Lo scopo della collaborazione è aumentare il numero di visitatori e la quantità del tempo che passeranno alla fiera, oltre ad attrarre e a interessare partecipanti e visitatori che magari non avevano ancora considerato l’eventualità di esserci.

COS’È GROEN–DIREKT?

Groen–Direkt è una società commerciale, ma opera come una cooperativa, e organizza ogni anno trenta fiere–mercato. Ogni settimana i 600 vivai partecipanti dichiarano la quantità e il prezzo delle piante disponibili per la vendita; le partite vengono raccolte, e ne viene controllata la qualità; generalmente sono fra le 2mila e le 5mila. Questo lavoro viene fatto ogni settimana e le informazioni raccolte vengono pubblicate sul sito per la vendita online. E di martedì si svolge il vero e proprio mercato delle piante, in modo che i clienti (cioè i buyer dei garden center) possano visitare il mercato, oppure comprare via internet. Quindi ogni settimana dell’anno Groen–Direkt invita i garden center di tutta Europa a vedere le piante disponibili per acquistarle. Il vantaggio per i buyer è vedere raccolti in un solo luogo i prodotti di 600 vivai, posti in ordine alfabetico, così è facile confrontare prezzi e qualità. Quando il garden fa un ordine, deve inviare un solo ordine, pagare un solo invio, e riceve tutto in una sola volta, anche se i prodotti arrivano da vivai diversi. La fiera si occupa sia del pagamento, sia dell’organizzazione della spedizione. Durante l’anno si svolgono trenta fiere, alcune più piccole, altre più grandi, a seconda della stagione. le due più grandi sono la fiera di primavera in febbraio e la fiera d’autunno in agosto. È questa quella che avrà luogo negli stessi giorni di Plantarium.


TENDENZE | fiere

florovivaismo italiano, puntiamo sui nuovi contenuti e sui buyer esteri per riaffermare il primato di Padova negli appuntamenti fieristici di settore, ribadito l’anno scorso dai 18mila visitatori e 350 espositori, e per contribuire al rilancio della filiera del verde italiana». In un quartiere fieristico rinnovato per il rifacimento dei padiglioni, l’innovazione, le eco-tecnologie e la qualità estetica saranno i fili conduttori sia dell’offerta espositiva propriamente florovivaistica che del versante progettazione e gestione del verde. Tutto questo nella convinzione che si tratti di tre fattori cruciali per la competitività della filiera. Piante e fiori, accessori tecnologici e formule di vendita più innovativi, selezionati attraverso i premi “nòva_ green”, consentiranno ai vincitori di

fiori in visita a Flormart suggerimenti utili per fare aumentare le vendite. Un evento in cui le logiche della moda vengono applicate alla commercializzazione delle piante e dei fiori per dare nuovo impulso all’intera filiera florovivaistica. Ancora più peso avranno la qualità estetica e la libertà creativa nelle esposizioni di alcuni grandi artisti del panorama internazionale del design vegetale, che si terranno durante Flormart 2015 nei padiglioni della fiera. UN CONCORSO DI ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Inoltre, da quest’anno, per evidenziare il ruolo del verde nel paesaggio, e nel miglioramento delle condizioni di vita nei centri urbani, è nato un nuovo concorso internazionale di

FLORMART SI SVECCHIA All’edizione 2015 più innovazioni, eco-tecnologie, qualità estetica e attenzione alla moda per rilanciare gli affari nel florovivaismo e in tutta la filiera del verde di Marta Meggiolaro

L

a 66esima edizione del Saloutilizzare il marchio del concorso come ne del Florovivaismo e Giarriconoscimento di un’eccellenza da dinaggio si svolgerà dal 9 all’11 spendere sul mercato. Ci sarà il debutsettembre nel rinnovato quarto in fiera, dopo l’esperienza analoga di tiere fieristico di Padova. Già Christmas Flower Trends lo scorso confermati 50 grandi buyer dall’esteautunno a Pescia al Mefit (Mercato ro e previsti 2mila contatti B2B. Fiori Piante Toscana), dell’evento SINERGIE Molte le novità, senza “Master Flower - Autumn COMMERCIALI dimenticare gli eventi Winter Trends”, a cura Sul fronte dei rapporti tradizionali della storidell’équipe di diADE commerciali con l’estero, Flormart ca kermesse, a cui è adv. Nell’occasione 2015 può contare su 50 grandi buyer stranieri già confermati. Grazie a Padova stata data una nuogli esponenti di Promex sono stati individuati 2 operatori va veste. importanti scuole per ciascuno dei seguenti Paesi: Germania, di fioristi saranno Indonesia, Marocco, Polonia, Russia, Svezia. NUOVI chiamati ad esibirsi Altri operatori provenienti da Azerbaijan, nella realizzazione CONTENUTI E Gran Bretagna, Francia ed Emirati arabi in tempo reale di BUYER ESTERI sono stati acquisiti grazie al supporto di ICE composizioni floreAlla presentazione - Agenzia per la promozione all’estero e di Flormart 2015 ali ispirate a tendenl’internazionalizzazione delle imprese. E’ ze e aree tematiche l’ad di PadovaFiestata confermata la collaborazione con defi nite da diADE, con re Daniele Villa ha le camere di commercio italiane dichiarato: «In una fase l’obiettivo di dare ai all’estero in Svizzera, Tunisia e Turchia. di grande fermento per il professionisti di piante e

architettura del paesaggio denominato Flormart Garden Show. L’iniziativa si rivolge ad architetti, studi di progettazione del verde, studenti, aziende produttrici di fiori e piante ornamentali, imprese di gestione del verde e associazioni culturali. Il concorso è articolato in due sezioni: la prima riservata ad opere o progetti culturali già realizzati, mentre la seconda a progetti di giardini temporanei di 48 mq, che saranno realizzati in fiera a settembre per Flormart 2015, capaci di mettere in luce l’importanza del verde tecnologico per l’inserimento della natura in ambito urbano. Oltre ai tre premi economici in palio per ciascuna sezione, il progetto vincitore della seconda verrà realizzato su una palazzina del Parco Europa e sarà il primo giardino verticale pubblico di Padova. Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | fiere

FLORA TRADE PUNTA SULLE COLLABORAZIONI

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ntra nel vivo l’organizzazione di Flora Trade Show, la manifestazione internazionale del florovivaismo e del paesaggio che si terrà a Rimini Fiera dal 23 al 25 settembre e che sta raccogliendo importanti adesioni nel settore. Oltre alle collaborazioni strategiche con Florasì e Florconsorzi, hanno aderito al progetto riminese anche il MIPAAF Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Confagricoltura, CIA Confederazione Italiana Agricoltori e recentemente Coldiretti Emilia Romagna. Attori fondamentali che hanno fornito il loro patrocinio e il pieno sostegno a una manifestazione che nasce per rilanciare l’intero settore florovivaistico, forte anche della contemporaneità con Macfrut e dell’esperienza maturata da Rimini Fiera nel settore del garden, grazie a Sun.

UN MARKETPLACE INTERNAZIONALE Flora Trade guarda anche all’estero e per favorire il più possibile i contatti delle imprese florovivaistiche con i buyer stranieri è stato ideato il Marketplace online di Rimini Fiera. Il portale offre la possibilità agli espositori di costruire in anticipo la propria agenda di incontri d’affari, conoscendo e organizzando gli appuntamenti prima della giornata inaugurale di Flora Trade, il 23 settembre a Rimini Fiera, e arrivare così già preparati ai tre giorni di manifestazione. Gli incontri e le trattative avranno poi luogo nel corso della manifestazione. L’espositore potrà incontrare, durante la fiera presso il proprio stand, tutti i buyer prenotati in fase di apertura della piattaforma e sarà assistito in questo dalle

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Flortecnica e vivaismo

Importanti patrocini per la prima edizione dell’evento internazionale dedicato al florovivaismo che si terrà a Rimini Fiera, sia nazionali sia internazionali di Filippo Tommaseo

alla Serbia, dal Montenegro alla Macedonia, al Kosovo e all’Albania. Ulteriori buyer da Turchia e Olanda.

Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera.

interpreti e dall’ufficio marketing estero della Fiera. L’iniziativa è gratuita e non comporta spese aggiuntive per le aziende espositrici. I buyers verranno da tutta Europa, grazie alla consolidata rete di agenti di Rimini Fiera, con un affondo in particolare sulla Germania, primo mercato continentale e sui paesi Balcani, dalla Slovenia alla Croazia, dalla Bosnia ed Erzegovina

FLORA TRADE, I NUMERI • Dal 23 al 25 settembre 2015 • Orari: dalle 9.30 alle 18.30 • Padiglioni: A7C7 e A5-C5. • Biglietti: ingresso su invito oppure 15,00 euro

UNO SPAZIO PER FIORISTI E GARDEN CENTER Lo stile italiano della decorazione floreale sarà in mostra nella nuova sezione Garden&Gift, nata dalla lunga esperienza di Sun, il salone internazionale dell’esterno. Oltre ad attrezzature e prodotti per la produzione florovivaistica, ad una vasta gamma di piante e fiori, a tecnologie e servizi per la progettazione del verde pubblico e privato, sarà dedicato ampio spazio al settore dei prodotti ed accessori per garden center e fioristi. Si troveranno in esposizione arredamento per punti vendita, veicoli commerciali, software e sistemi gestionali, ma anche scatole, cesti, buste e nastri per il confezionamento delle piante e dei fiori, oltre a prodotti di oggettistica, articoli da regalo, decorazioni per le festività, fino ad arrivare agli arredi outdoor e ai barbecue. E sono dedicati proprio ai fioristi alcuni dei numerosi eventi e workshop che accompagneranno la manifestazione, e che stanno prendendo forma in queste settimane. È tra questi il Concorso di decorazione Floreale che riguarderà allestimenti con fiori freschi legati al mondo del Catering e della Pasticceria, organizzato in collaborazione con l´Associazione Nazionale Piante e Fiori d´Italia e con le principali scuole nazionali per fioristi.


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PRIMO PIANO Cos'è un garden center? Il racconto di Sue Allen

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19 PRIMO PIANO / tecniche Jardin sec e vivaismo integrato

Disinfestazione dei terreni, cosa bisogna sapere

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TENDENZE / appuntamenti

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Floris, studi e risultati

Supplemento al numero 151 di GreenUp

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