Greenup n. 199 - Aprile/Maggio 2022

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TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

aprile/maggio 2022

n.199

Domenico e Vittorio Cellilli sono stati i due fondatori delle aziende di famiglia. Qui, le due generazioni fotografate all’interno del nuovissimo garden di Pomezia.

TENDENZE

Il gardenlife dalla A alla Z in scena al porremo spoga+gafa. Ecco l’anteprima

pag. 17

TECNOLOGIE

Benvenuti nell’era del “middle ware”, grazie a OrderEase, nuovo Marketplace americano

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)

ALL’INTERNO La sostenibilità è una cosa seria. 16 pagine per passare dalle parole all’azione, con spunti di riflessione sul tema e una selezione di prodotti da prendere in considerazione.

g INTERVISTA

UN NUOVO PUNTO DI PARTENZA

È quello della famiglia Cellilli: due garden, l’ultimo realizzato con una concezione moderna, e un’azienda florovivaistica. E nuovi investimenti in programma


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TUTTO UN

ALTRO MAGAZINE Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria.

RIVISTA TECNICO-PROFESSIONALE E DI AGGIORNAMENTO SULLE COLTIVAZIONI PROTETTE

Agenda del Verde 2022

VO O

N. 0/2022

STORIE AGRICOLE DI IMPRESE FLORICOLE E VIVAISTICHE

RAPPORTI Innovazione e sostenibilità, l’incoraggiante situazione italiana

All’interno approfondimenti su sostenibilità ed economia circolare

PROVE IN CAMPO Stelle nascenti, i risultati dell’ultima giornata tecnica sulla poinsettia

La bontà non si vede. Si gusta. La pasta integrale NaturaSì in confezione ecosostenibile 100% carta

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - ©foto cover_stock.adobe.com/it

da grano italiano del nostro ecosistema impastato con acqua di montagna

VISIONI FUTURE SULLA SOSTENIBILITÀ NUMERO SPECIALE con spunti e riflessioni sul (possibile) valore GREEN del garden

TUTTI I COLORI

a casa tua

afl

tendenze ECCO LE PIANTE PIÙ POPOLARI PER LA NUOVA STAGIONE. LE HA SELEZIONATE IL NATIONAL GARDEN BUREAU IN BASE A DIVERSI PARAMETRI. UN PROGETTO DI LUNGA DATA DA CUI TRARRE ISPIRAZIONE.

Roma via Trionfale, 13992 (zona Giustiniana) naturasi roma via trionfale naturasiviatrionfale13992

laboratorioverde.net | info@laboratorioverde.net

Agenda del verde 2022 • TUTTI I COLORI del giardino • 17a edizione

n.193

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giugno/ luglio 2021

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TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

del giardino 17

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edizione


IL NOSTRO CUORE NON MENTE Tra le 100 eccellenze italiane più sostenibili secondo Forbes

Attraverso rigorosi criteri di giudizio, Credit Suisse e Kon Group hanno stilato una classifica delle imprese che più di tutte stanno cercando di trovare soluzioni per i grandi problemi sociali e ambientali; classifiche dotate di rating Esg emesso da Altis Università Cattolica e da Reprisk. Siamo orgogliosi di essere stati inclusi fra le 100 eccellenze italiane nel campo della sostenibilità. Un grande traguardo, il Sustainability Award, che ci rende ancora più forti di fronte alle sfide che la crisi climatica di oggi ci pone. Dal 1975 ci impegniamo a rendere il nostro business sempre più sostenibile ed eco-efficiente. Alla base del nostro CSR c’è una filosofia tutta green che mira ad armonizzare gli obiettivi economici e di business con quelli sociali ed ambientali e a lavorare per un mondo migliore per tutti, a partire da chi lo abita oggi.


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La creatività? Questione di metodo


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GREEN VISUAL MERCHANDISING Per mettersi in gioco, stimolare l’immaginazione e passare all’azione

Il manuale raccoglie una selezione ragionata di articoli che Erica Cherubini, editorialista della nostra rivista con la rubrica Visual Idea, ha scelto per porre sotto i riflettori gli strumenti e i processi necessari per dare vita a esposizioni efficaci e d’effetto.

❶ Il visual merchandising è una questione centrale per ogni punto vendita, ma che non era mai

stata al centro del dibattito e dello studio di un prodotto specifico per il garden.

❷ Il manuale suggerisce alcune idee di allestimento per il garden center di medie-piccole dimensioni,

dando valore alle possibilità di personalizzazione.

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Editoriale /

Instagram/ FRA_SETTE ED.LAB.VERDE

uesto nuovo numero di greenup guarda avanti, è proiettato verso il futuro in un’ottica concreta, pragmatica. Grazie alle tante storie che abbiamo raccolto e alle tendenze che abbiamo cercato di interpretare, facendoci aiutare dai diretti interessati. E il racconto, come sempre, parte dalla cover story dedicata a una delle aziende più rappresentative del centro Italia, guidata dalla famiglia Cellilli, che, in percorso di continua crescita, nel 2020, qualche giorno prima del primo lockdown, apre un nuovissimo e modernissimo garden center… Che parla di futuro, appunto. E parliamo di futuro anche nell’articolo che anticipa la prossima edizione di spoga+gafa, dove l’hobby del giardinaggio è sempre più sinonimo di lifestyle. Un’edizione - debutterà per la prima volta nel mese di giugno - che racconterà il giardino sostenibili tra eventi speciali, padiglioni dal layout ripensato e una piattaforma digitale operativa 365 giorni l’anno. E anche in questo caso, per garantire un futuro sempre più green. Ma per parlare di futuro green ormai non possiamo più trattare il tema della sostenibilità come uno slogan, ma dobbiamo entrarci dentro, dobbiamo iniziare a progettare delle azioni concrete che diano il senso del nostro impegno in un’ottica sostenibile. Sappiamo che è un passaggio obbligato (per fortuna!), ecco perché al centro di questo numero troverete alcuni spunti di riflessione sul concetto di sostenibilità, perché bisogna iniziare a fare sul serio, passare dalle parole ai fatti, ognuno nel proprio piccolo. Ma questo è solo un breve assaggio di quello che troverete in questo numero, fatto di trend e novità di prodotto, case history e analisi di mercato. È verso il futuro che siamo proiettati, un futuro fatto di piante e fiori, per la loro importanza strutturale, funzionale ed estetica. E ogni singolo garden può fare la sua parte, perché ogni singolo cittadino farà la sua parte. Anche a partire dal proprio davanzale. Buona lettura!

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Sommario /

199 APRILE/MAGGIO 2022

022

014

036

PRIMO PIANO

TENDENZE

014 Under

022 Appuntamenti

L’arte “autodidatta” di creare terrari

Il garden lifestyle dalla A alla Z è a Colonia

a cura del comitato di redazione di Fondazione Minoprio

di Alice Nicole Ginosa

017 Cover story Un nuovo punto di partenza colloquio con Gerolamo Cellilli di Francesco Tozzi

034 Parola al consumatore

048 Intervista

Geranio e basilico spopolano tra i pollici verdi

colloquio con Enrico Bagarollo di Francesco Tozzi

di Alice Nicole Ginosa

026 Nuovi prodotti

036 E-commerce

L’approccio “alla spina” entra nel garden

Click alle stelle per outdoor e giardino

colloquio con Francesca Rampi e Jessica Evangelio di Alice Nicole Ginosa

di Alice Nicole Ginosa

039 Iniziative Coltivare sostenibilità

greenup aprile/maggio 2022

greenup

TECNOLOGIE

Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria.

colloquio con Matteo Gialdini di Francesco Tozzi

Benvenuti nell’era del “middle ware”, grazie a OrderEase, nuovo Marketplace americano

ALL’INTERNO La sostenibilità è una cosa seria. 16 pagine per passare dalle parole all’azione, con spunti di riflessione sul tema e una selezione di prodotti da prendere in considerazione.

greenup

TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

g INTERVISTA

UN NUOVO PUNTO DI PARTENZA

È quello della famiglia Cellilli: due garden, l’ultimo realizzato con una concezione moderna, e un’azienda florovivaistica. E nuovi investimenti in programma

giugno/ luglio 2021

n.193

Agenda del Verde 2022

RIVISTA TECNICO-PROFESSIONALE E DI AGGIORNAMENTO SULLE COLTIVAZIONI PROTETTE

STORIE AGRICOLE DI IMPRESE FLORICOLE E VIVAISTICHE

RAPPORTI Innovazione e sostenibilità, l’incoraggiante situazione italiana

All’interno approfondimenti su sostenibilità ed economia circolare

PROVE IN CAMPO

La bontà non si vede. Si gusta. La pasta integrale NaturaSì in confezione ecosostenibile 100% carta da grano italiano del nostro ecosistema impastato con acqua di montagna

VISIONI FUTURE SULLA SOSTENIBILITÀ NUMERO SPECIALE con spunti e riflessioni sul (possibile) valore GREEN del garden

TUTTI I COLORI

a casa tua

N. 0/2022

Stelle nascenti, i risultati dell’ultima giornata tecnica sulla poinsettia

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - ©foto cover_stock.adobe.com/it

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)

di Stefania Medetti

ALTRO 046 Intervista MAGAZINE Non chiamatelo solo vaso

TENDENZE

Il gardenlife dalla A alla Z in scena al porremo spoga+gafa. Ecco l’anteprima

pag. 17

afl

tendenze ECCO LE PIANTE PIÙ POPOLARI PER LA NUOVA STAGIONE. LE HA SELEZIONATE IL NATIONAL GARDEN BUREAU IN BASE A DIVERSI PARAMETRI. UN PROGETTO DI LUNGA DATA DA CUI TRARRE ISPIRAZIONE.

054 Genetica Fioriture “rivoluzionarie” di Filippo Terragni

di Nicolò De Rossi

Roma via Trionfale, 13992 (zona Giustiniana) naturasi roma via trionfale naturasiviatrionfale13992

laboratorioverde.net | info@laboratorioverde.net

Agenda del verde 2022 • TUTTI I COLORI del giardino • 17a edizione

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Domenico e Vittorio Cellilli sono stati i due fondatori delle aziende di famiglia. Qui, le due generazioni fotografate all’interno del nuovissimo garden di Pomezia.

di Mario Ferrarini

042 Tech

NUOVO

Domenico e Vittorio Cellilli sono stati i due fondatori delle aziende di famiglia. Qui, le due generazioni fotografate all’interno del nuovissimo garden di Pomezia.

Il giardino che vorrei

056 Genetica

TUTTO UN

n.199

052 Vivaio

colloquio con Laura Galli di Alice Nicole Ginosa

Benvenuti nell’era del “middle ware”

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TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

“Puntiamo al domani”

del giardino 17

a

edizione

Eleganza da toccare con mano

058 Strumenti operativi La consulenza botanica con una marcia in più

061 Marketing Questione di colore di Bianca Ferraris


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www.laboratorioverde.net / 199 Aprile/Maggio 2022 Direttore responsabile Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net

In redazione Alice Nicole Ginosa, Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net

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ra a Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com Collaboratori i c e fi re uci ri sc i ric eru i i ur Consilvio (fotografo), Bianca Ferraris, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Matteo Ragni, Nicolò Pensa, Rachele Pozzato, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo Produzione e segreteria Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net Promozione e sviluppo Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net Responsabile editoriale Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net Stampa Bieffe s.r.l. Via Mariano Guzzini 38 62019 Recanati (MC)

067

064

Direzione, redazione e amministrazione Via E. Cosenz 35, 20158 Milano, Tel. 02 42448445 www.laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net

FOCUS FLOROVIVAISMO 064 Primavera

067 Trend

Presentare il geranio con un certo stile

Ecco le reginette americane

di Bianca Ferraris

di Marta Meggiolaro

ALL’INTERNO La sostenibilità è una cosa seria 16 pagine per passare dalle parole all’azione

007 Editoriale

032 Visual idea

di Francesco Tozzi

Rappresentare la sostenibilità

Il meglio in primo piano

028 News Brevi dal mercato

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Amministratore unico Francesco Tozzi Segreteria generale Katiuscia Morello

RUBRICHE

011 Greenshop

s edi rice speci i garden e interior

Greenup è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Flortecnica e vivaismo • IL giardiniere • Agenda del verde • Calendario del verde • I Quaderni di greenup • Fiori Tales Rappresentante e collaborazioni: re c • F&W magazine

di Erica Cherubini

074 #Sisboccia

Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

Ritorno alla programmazione di Alessandro Fornasaro

Questa rivista è stampata su carta FSC

Greenup sostiene AICG

GreenUp, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.

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Prodotti / GREENSHOP

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Primo piano / In collaborazione con Fondazione Minoprio UNDER

L’arte “autodidatta” di creare terrari

Dopo i primi esperimenti domestici con muschi e rami, Daniel Schmidt oggi fa sul serio e si dedica 7 giorni su 7 alla sua passione con un grande obiettivo: realizzare opere naturali che aiutino le persone a recuperare e rafforzare il contatto con la natura a cura del COMITATO di REDAZIONE FONDAZIONE MINOPRIO*

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aniel Schmidt, ex studente dell’Istituto Tecnico Agrario (ITA) e ora allievo dell’Istituto Tecnico Superiore (ITS) sempre in Fondazione Minoprio, racconta alle penne del comitato di redazione come l’interesse per l’arte dei terrari sia cresciuto con il tempo e di come, poco a poco, si sia trasformato in un lavoro a tutti gli effetti. Tutto inizia, come racconta Daniel, durante uno stage estivo in Costa d’Avorio, durante il quale lavora in una fattoria immersa nella foresta, un’esperienza che lo ha fatto innamorare della giungla. Da quel momento, tornato in Italia, nel tragitto verso la scuola comincia

a raccogliere rami e muschio e a trasformarli in composizioni in grado di sopravvivere autonomamente. Un’avventura che si concretizza durante i mesi di lockdown quando decide di realizzare terrari per professione, una scelta che risponde a un mercato che ha riscoperto il fascino senza tempo dei piccoli giardini in vetro.

Daniel Schimdt.

I terrari.

to della giungla tanto che ogni sera giravo alla ricerca di animali ed esploravo i dintorni. Dopo essere tornato a casa, mi è mancato il non essere più circondato da tutto quel verde e durante il tragitto verso la scuola, ogni mattina, mi fermavo a raccogliere dei rami e del muschio che portavo a casa e mettevo all’interno di barattoli di marmellata. Il risultato di questi esperimenti erano delle belle composizioni in grado di sopravvivere autonomamente. In seguito ho iniziato a usare vasi e, aggiungendo dell’acqua, creavo anche degli acquari, sbizzarrendomi nella loro realizzazione. Il cambiamento definitivo è arrivato durante il lockdown quando ho deciso di trasformare la mia passione in un lavoro. Insieme alla mia ra-

Come è nata la passione per i terrari? «È nato tutto tra la fine del quarto e l’inizio del quinto anno dell’Istituto Tecnico Agrario, quando ho svolto un tirocinio estivo della durata di un mese in Africa, in Costa d’Avorio. Qui ho lavorato in una fattoria immersa nella foresta e mi sono innamora-

“IO E LA MIA RAGAZZA, ESSENDO INTERESSATI AL CONCETTO DI PERMACULTURA E RIFORESTAZIONE VORREMMO RIFORESTARE DIVERSE ZONE DEL MONDO” 14

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gazza, mi sono buttato in questa avventura, avendo un ottimo riscontro anche sui social. A giugno dello scorso anno, abbiamo deciso di aprire la partita IVA per iniziare a far sul serio». Quali sono gli obiettivi a lungo termine? «Tantissimi sia a medio sia a lungo termine. Il terreno, dove ora stiamo creando l’orto, ha un capannone che ci piacerebbe sistemare e spostarvi la produzione di “Green Creations”, così da avere molto più spazio rispetto alle due stanze di cui disponiamo ora. Questo ci permetterebbe di produrre in quantità maggiori e, magari, l’assunzione di uno staff potrebbe aiutarci a essere più efficienti. Inoltre, mi piacerebbe tenere dei corsi sulla creazione di terrari, cosa che in queste due piccole stanze non potrei fare. Quello è il sogno più vicino. Io e la mia ragazza, essendo interessati al concetto di permacultura e riforestazione, inoltre, vorremmo riforestare diverse zone del mondo, ma dobbiamo capire come gestire l’azienda da quel punto di vista e se è possibile creare qualcosa di indipendente che ci permetta di farlo. Sarebbe interessante anche creare qualcosa di itinerante, prendendo un furgone, facendo mercatini e girare il mondo». Quali sono le competenze necessarie per la creazione di terrari? «Le competenze necessarie non solo molte. In primis è importante conoscere le piante, sapere come funzionano e quali sono più adatte a determinate situazioni. Queste sono tutte nozioni che si acquisiscono con l’esperienza. Di per sé creare un terrario è facile, ma creare un terrario che piaccia alle persone e che abbia un senso è difficile. Bisogna avere l’occhio artistico per riuscire a creare qual-

“LA NOSTRA MISSIONE È PORTARE IL VERDE NELLE CASE PER FAR SÌ CHE LE PERSONE RECUPERINO IL CONTATTO CON LA NATURA E POSSANO CAPIRE QUANTO SONO IMPORTANTI PER E NELLE NOSTRE VITE” cosa di visivamente appagante. Buona parte delle conoscenze le ho apprese da autodidatta o da tutorial online. Frequentare Fondazione Minoprio, invece, mi ha fornito le nozioni base che mi hanno aiutato a iniziare: molte piante, per esempio, le propaghiamo noi per risparmiare sui costi e, se non avessi frequentato la scuola, non avrei nemmeno saputo cosa fosse una talea». Lavori su committenza? Realizzi commissioni per qualche negozio? «Lavoriamo solo su commissione. Ho iniziato così: mia madre ordinava qualche terrario da regalare alle amiche. Le amiche, a loro volta, ne commissionavano altri per regalarli, e così via. Ad oggi realizzo qualche commissione anche per negozi di piante, ma mai qualcosa di troppo grande, perché vendere ai rivenditori comporta un prezzo più basso e quantità più elevate, insostenibili per due persone. Un giorno, quando avremo uno staff più corposo, riusciremo a produrre maggiori quantità di terrari e in tempi più rapidi. Fornire un negozio o un vivaio, al momento, sarebbe ingestibile».

In alto: quello dei paludari è un lavoro più complesso e articolato che richiede attenzione e l’uso di prodotti più costosi.

Quali canali di vendita utilizzi principalmente? «Usiamo i social per il 90%, postando video e foto. Ogni social ha il collegamento al sito, quindi quasi tutte le visite al sito provengono da qui. La restante parte è composta dai mercatini. Adesso stiamo cercando di spingere maggiormente la vendita online, perché fare i mercatini è abbastanza impegnativo: prepariamo i terrari in settimana e nel weekend esponiamo. Si lavora 7 giorni su 7». Crei anche paludari. In cosa sono diversi dai terrari? «I paludari, prima di tutto, sono costituiti da una componente di acqua e da una di terra emersa, ovvero rocce igroscopiche che assorbono acqua e sono benefiche per i microrganismi. Nel caso dei paludari si tratta di un lavoro completamente diverso che necessita di molta più pazienza e molta più attenzione, perché bisogna utilizzare sabbie più delicate, ideali per la vita di batteri importanti per il paludario e le piante adatte sono molto più costose perché destinate agli acquari».

* Progetto che vede Edizioni Laboratorio Verde collaborare con la Fondazione Minoprio ITS. Un comitato di redazione composto da allievi e professori, per raccontare il mondo del verde là dove si formano i professionisti del settore. Cinque gli studenti-redattori coinvolti: Iris Cazzaniga, Alessia De Micheli, Alessandro Ferri, Giacomo Gatti e Maddalena Mercandalli. Quattro i professori: Daniela D’Alessandro, Barbara Fedrigo, Andrea Tomé e Debora Piccolo. greenup

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la bellezza è semplice.


Primo piano / COVER STORY

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La seconda generazione, fratelli e cugini, tutti impiegati in azienda.

Un nuovo punto di partenza È quello della famiglia Cellilli: due garden, l’ultimo realizzato con una concezione moderna, e unazien a oro i aistica i tratta i una elle realt pi rappresentati e el centro talia fon ata pi i anni fa all intuito i ue fratelli o enico e ittorio

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colloquio con GEROLAMO CELLILLI di FRANCESCO TOZZI

Una giornata di quasi metà aprile e un viaggio, andata e ritorno, verso Pomezia. Alle 6.20 salgo sul treno in partenza da Milano e circa tre ore dopo sono arrivato a Roma, aspetto la coincidenza e prima delle 10 eccomi a Pomezia. Alla stazione mi aspettano Gerolamo Cellilli - uno

dei protagonisti di questa cover story - e Federico Serafini, della società di consulenza MC Sinergie, con la quale abbiamo collaborato per realizzare questo articolo. L’occasione è l’apertura, nello scorso 2020 a pochi giorni dal primo lockdown, del nuovo garden center d’attrazione, frutto di un progetto innovativo e di lunga visione, realizzato da MC Sinergie, che pone oggi Cellilli Garden Store, una delle realtà più rappresentative del centro Italia. E il nuovo punto vendita è solo l’ultimo traguardo raggiunto dall’azienda laziale, che conta un altro negozio di prossimità ad Ardea e un’azienda di produzione florovivaistica specializzata in piante stagionali, siepi, rampicanti e cespugli della macchia

mediterranea. “La realizzazione del nuovo garden center per la nostra famiglia è stato di sicuro un traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza - mi racconta Gerolamo, con cui siamo passati subito al ‘tu’ - verso una nuova fase di sviluppo dell’azienda nel suo complesso”. Ha le idee ben chiare Gerolamo, che ho intervisto a nome della famiglia, dei due fondatori, Domenico e Vittorio, del fratello Simone e dei cugini Mina e Davide. Ma andiamo con ordine, perché tutto inizia da una storia di emigrazione, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, quando i due fratelli Domenico e Vittorio, originari di un paesino del Molise, decisero di andare a cercare fortuna in Germania, dove iniziarono a lavorare come manovali in un’azienda edile. greenup

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Primo piano / COVER STORY

Domenico e Vittorio hanno fondato l’azienda nel 1977, dopo essere rientrati dalla Germania, dove erano emigrati.

L’area delle piante stagionali, con un’ampia visuale verso gli altri reparti del garden.

Dopo due anni, Domenico e Vittorio rientrano in Italia e da lì a poco aprono il primo punto vendita. Sì, proprio così… Dopo il loro rientro fecero un incontro fortuito con una persona che li introdusse nel settore del florovivaismo e della manutenzione dei giardini e tra il ’78 e il ’79, aprirono un piccolo punto vendita di piante su una superficie di circa 2.500 metri quadrati. E pensa che in queste zone, all’epoca non esistevano ancora le strade asfaltate. In qualche modo, hanno aperto un mercato, per quei tempi… Sì, potremmo dire che è proprio così. In quegli anni il mercato del florovivaismo non era così diffuso, muoveva i primi passi, tanto che mio padre e mio zio, riuscirono in poco tempo a crearsi una loro dimensione, tanto che nel 1992 aprirono un garden più strutturato su una superficie più ampia che gli consentì

di inserire, oltre alle piante, altri elementi a partire dai prodotti per l’arredo giardino. E l’azienda di produzione florovivaistica? Qualche anno dopo, nel 1995, si strutturano anche con l’attività di produzione florovivasitica di piante stagionali, siepi, rampicanti e cespugli della macchia mediterranea; realtà che oggi serve diverse regioni in Italia: Lazio, Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Trentino, Lombardia e Sardegna. Quando l’esigenza di progettare un nuovo punto vendita? In realtà abbiamo avuto da sempre una predisposizione allo sviluppo, tanto che già alla fine degli anni ’90 acquistammo il terreno dove oggi sorge il nuovo garden, e che venne utilizzato per ampliare l’azienda florovivaistica. Fu poi nel 2013 che iniziammo a ragionare anche a un pro-

gramma di rinnovamento più strutturato e nel 2016 l’idea del nuovo garden center. Possiamo dire che il vostro è stato un percorso ben strutturato e ponderato, quali i passaggi dei primi anni 2000? Tra il 2013 e il 2016, anche grazie alla collaborazione con MC Sinergie, attiva ancora oggi, abbiamo intrapreso un programma di ammodernamento del punto vendita di Ardea, soprattutto in termini di layout, visual merchandising e offerta merceologia. Parallelamente, inoltre, abbiamo investito anche sull’azienda di produzione, sia in termini di innovazione, sia per quanto riguarda i sistemi e la qualità del lavoro. E gli investimenti furono ripagati… Per esempio, dopo l’introduzione del nuovo layout, registrammo incrementi di vendita annui tra il 30 e il 40%. E questo ci lasciò ben sperare anche per il futuro. Così, arriviamo al 2017, anno in cui

IL CONCETTO VINCENTE, SECONDO NOI, ERA QUELLO DI REALIZZARE UN GARDEN CENTER CON UN APPROCCIO COMMERCIALE FORTEMENTE MULTIMERCEOLOGICO, MA CHE NON PERDESSE LA SUA IDENTITÀ, CIOÈ QUELLA DI PUNTO VENDITA, IN PRIMIS, DI PIANTE E FIORI 18

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parte il cantiere del nuovo garden, giusto? Sì, il cantiere è stato aperto tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, poi tra lavori, permessi e vari passaggi burocratici, ci sono voluti circa due anni per portare a termine il progetto. L’idea, mi sembra di capire, è stata subito quella di realizzare un garden d’attrazione… Sì, proprio così. Il concetto vincente, secondo noi, maturato e condiviso con MC Sinergie, è stato quello di realizzare un garden center con un approccio commerciale fortemente multimerceologico, ma che non perdesse la sua identità, cioè quella di punto vendita, in primis, di piante e fiori. Così anche la scelta della struttura è stata determinante: una grande e moderna serra in ferro-vetro, realizzata grazie al sistema Combilux di Artigianfer, che ha consentito di realizzare un ambiente arioso, luminoso e con spazi tali da invogliare la permanenza nel punto vendita e l’acquisto. Di che superficie stiamo parlando? La superficie coperta è di 7mila metri quadrati, alla quale bisogna aggiungere un magazzino strutturato con bocca di carico, di circa 1.000 metri quadrati. greenup

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Primo piano / COVER STORY

E GLI INVESTIMENTI FURONO RIPAGATI… PER ESEMPIO, DOPO L’INTRODUZIONE DEL NUOVO LAYOUT, REGISTRAMMO INCREMENTI DI VENDITA ANNUI TRA IL 30 E IL 40%. E QUESTO CI LASCIÒ BEN SPERARE ANCHE PER IL FUTURO Si percepisce subito che, nonostante la spiccata concezioni multimerceologica, lo spazio dedicato a piante e fiori è molto importante… Non poteva essere altrimenti, perché secondo noi l’offerta di piante e fiori, sia da esterno che da interno, deve essere il core business del garden center: è principalmente per questo che i nostri clienti vengono a farci visita. Sull’assortimento di piante e fiori non bisogna limitare gli investimenti, sia in termini di ampiezza, sia in termini di profondità.

Ecco perché anche l’adesione al Gruppo Giardinia? Siamo associati a Giardinia dal 2014 e per me, oltre ai vantaggi commerciali che ne derivano, sia sul fronte dell’importazione, sia delle collaborazioni con fornitori italiani ed europei, è prima di tutto un luogo dove confrontarsi con altri imprenditori e amici. Il futuro? Il progetto è quello di un nuovo amplia-

mento di questo garden, in modo da garantire il giusto spazio commerciale ai vari reparti, alle diverse merceologie, come per esempio quella dell’arredo e dell’outdoor in generale e il Natale. Quindi, su una superficie di altri 4mila metri quadrati adiacente al punto vendita, allargheremo l’offerta, ma l’idea è quella di affiancare anche un’attività di ristorazione e realizzare un giardino pensile ricreativo

Quanto dell’offerta di piante e fiori deriva dalla vostra produzione? Direi un buon 60-70% e questo è un aspetto molto apprezzato dai nostri clienti. Insomma, non possiamo più parlare solo di garden locale… Già, ma questo lo avevamo ben chiaro in testa dalla fase di progettazione: l’intento era proprio quello di creare una struttura dall’ampia portata commerciale, che si fondasse su un’idea imprenditoriale con una visione a lungo termine. La zona esterna dedicata al vivaio.

per clienti e visitatori. Insomma, non riuscite a stare mai fermi? I nostri genitori, quando hanno mosso i primi passi in questo settore, dopo essere rientrati dalla Germnia, avevano 25 e 23 anni, e ci hanno sempre detto che questo lavoro dovevamo sentirlo dentro… E noi lo sentiamo proprio nostro.

L’ingresso del punto vendita.

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Così, si sono fatte le 16, e il tempo è volato tra parole, considerazioni, scambi di idee e riflessioni. E ogni volta, rimango meravigliato dalla tanta passione, oltre che dal sacrificio, che muove questo settore. Meravigliato da persone come Domenico e Vittorio che hanno saputo, con il loro vissuto, figli di contadini emigrati per un futuro migliore, credere in un’idea e trasformarla in impresa.



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Primo piano / APPUNTAMENTI

Il garden lifestyle dalla A alla Z è a Colonia Dal 19 al 21 giugno, spoga+gafa 2022 racconta il giardino sostenibile tra eventi speciali, padiglioni dal layout ripensato e una piattaforma digitale operativa 365 giorni l’anno. Attesa anche per l’evento pop-up “Home meets spoga+gafa” dedicato agli ambienti indoor

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di ALICE NICOLE GINOSA

inalmente spoga+gafa 2022 ci sarà! Luogo e data sono ormai ufficiali: Colonia dal 19 al 21 giugno 2022. Dopo due anni, l’attesa è finita e a breve tutti i visitatori potranno vedere e toccare con mano le novità, tra esperienze, eventi ed offerta di prodotti, che Koelnmesse ha messo a punto per ripartire dopo lo stop forzato. Ma andiamo con ordine perché la prossima edizione sarà ricca di new entry e cambiamenti e vogliamo concentrare il meglio qui, tra queste pagine. Pronti, partenza, via! Ci si vede a Colonia!

BIGLIETTI PER

spoga+gafa2022

Garden+home L’edizione in arrivo a giugno abbraccerà il concetto del lifestyle da giardino in chiave sostenibile, ponendo l’attenzione su quattro focus principali, e una novità assoluta: • GARDEN BBQ: Grill & BBQ, Outdoor Kitchens & Accessories, Outdoor Kitchen World, Start-Up Area BBQ • GARDEN UNIQUE: arredo outdoor che fonde stile e natura • GARDEN CREATION & CARE: acqua e luce, piante e prodotti biochimici, strumenti e macchinari, tecnologia di giardinaggio, attrezzature e molto altro • GARDEN LIVING: il giardino come spazio vitale, dai mobili alle decorazioni, dallo sport ai giochi

*NEW* Home meets spoga+gafa:

nel padiglione 4.2 l’arredo per interni arriva a Colonia

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HOME MEETS SPOGA+GAFA: INDOOR E OUTDOOR L’evento pop-up "Home meets spoga+gafa", dedicato ai mobili da interni, sarà ospitato nel padiglione 4.2 , fondendo tra loro l’offerta indoor e outdoor. In questa occasione i buyer

e le aziende interessate a entrambe le tipologie di arredo potranno occuparsi contemporaneamente degli ordini per i due segmenti. L’iniziativa si inserisce nel


IL NUOVO APPUNTAMENTO DI GIUGNO CONQUISTA SIA GLI ESPOSITORI CHE SI RIVOLGONO AI GRANDI CENTRI DEL GARDENING, SIA CHI PUNTA SULLA RIVENDITA SPECIALIZZATA foto servizio @Koelnmesse / spoga+gafa

Spoga+gafa 2022

Digitalizzazione In arrivo modelli ibridi e digitalizzazione degli eventi. Manifestazione fisica e digitale si fondono ma senza accavallarsi: ognuna avrà il suo momento. Per la spoga+gafa 2022, Oliver Frese, Chief Financial Officer di Koelnmesse GmbH, durante la conferenza stampa europea ha infatti annunciato “il lancio di uno speciale progetto pilota: la prima piattaforma attiva 365 giorni all’anno che riunisce in modo mirato networking, banca dati dei prodotti ed eventi”. Si tratta della prima piattaforma B2B digitale settoriale che presenta persone e prodotti e si muove nella direzione degli ordini. Ma non è finita qui. Tra le novità 2022 anche l’app della fiera che diventerà navigatore, ticket wallet, banca dati su espositori, eventi e prodotti e anche strumento di comunicazione.

Ripensata l’area dedicata al mobile

• 1.500 espositori da 65 paesi • 200.000 metri quadri • Europa, Oceania e Nord America confermano e ie de ci esi u e superficie degli stand

Espongono per la prima volta

Bosch, Florensis, G. Wurm, Greenworld, Hamson, Heinje, Heissner, Hörmann, Ikono, Karasek, Otto Wilde, Rabensteiner, Segway, Vondom e altri.

Home meets spoga+gafa

• padiglione 4.2 • mobili da interni • rivolto ai produttori generalisti di mobili indoor e outdoor

Novità anche nei padiglioni 3.1, 11.1 e 11.2 e nel 10.2 dedicati all’arredo, dove si è ripensato il layout per innescare maggiore dinamica e per rire uss di pu ic e e ree dedic e i rredi e dec r i i per es er i

IN ARMONIA nuovo allestimento dei padiglioni dedicati all’arredo di spoga+gafa, inaugurato nel 2022 ma adottato in via permanente che andrà a creare un “triangolo del mobile con distanze ridotte”.


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Primo piano / APPUNTAMENTI

La piattaforma B2B spoga+gafa

• le aziende possono presentare, tramite i propri showroom, prodotti, servizi e contenuti aziendali ai gruppi target interessati con un elevato grado di accuratezza • ricevere pubblicità su misura e servizi di matchmaking che garantiscono una maggiore consapevolezza del marchio nei gruppi target selezionati • possibilità di ospitare eventi aziendali digitali • grazie all'intelligenza artificiale, il matchmaking propone ai visitatori una nuova ricerca di prodotti, community, libreria multimediale e contenuti quotidiani

POTENZIATA LA COLLABORAZIONE CON BHB (ASSOCIAZIONE DEI CENTRI PER IL FAI DA TE, L'EDILIZIA E IL GIARDINO) E VDG (ASSOCIAZIONE TEDESCA DEI CENTRI DI GIARDINAGGIO)

! SPOILERRDENS

A SOCIAsaLràGil tema

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Gli eventi

• Forum Garden Cafè e Forum Technology: interviste, talk e confronto su diverse tematiche e con la partecipazione di leader del settore internazionali. Per esempio? L’impatto dei megatrend sul retail! • Conferenze con un chiaro focus sulle ultime sfide del settore, dalle filiere di fornitura all’eCommerce • Boulevard of Ideas e il Trendshow Outdoor Lifestyle offrono mostre speciali per esaltare singoli prodotti e pongono l'accento su sostenibilità, urbanizzazione, silver society e individualizzazione • BBQ Night: alle ore 18 del 19 giugno, espositori e visitatori presso la Rheinterrassen conosceranno gli specialisti della BBQ. Un’occasione per fare networking • Visite guidate all'interno di tutto il comprensorio fieristico sveleranno prodotti e proposte che guidano e supportano il gardening nel suo cammino verso un'esistenza sostenibile • Green solution island: ispirazioni per raccontare i grandi trend del verde in piccoli spazi. Alla ricerca di qualche idea per stimolare i clienti?

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NEL 2022 IL SEGMENTO DEL MOBILE DELLA SPOGA+GAFA SARÀ CORONATO IN VIA ECCEZIONALE DALL'EVENTO POP-UP "HOME MEETS SPOGA+GAFA", DEDICATO AI MOBILI DA INTERNI


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Primo Piano / NUOVI PRODOTTI

L’APPROCCIO “ALLA SPINA” ENTRA NEL GARDEN Jessica Evangelio

Francesca Rampi

Detersivi ricaricabili e riutilizzabili si aggiungono all’offerta multimerceologica del punto vendita che diventa così sempre più riferimento e promotore di sostenibilità

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colloquio con FRANCESCA RAMPI e JESSICA EVANGELIO di ALICE NICOLE GINOSA

mmaginate un corner in cui detersivi alla spina per bucato, casa e persona diventano accessibili alla vostra clientela, e magari con flaconi ricaricabili, da riutilizzare, senza sprechi. E ora pensate già a dove lo posizionereste, ai clienti che con cadenza mensile o settimanale si recherebbero proprio da voi per un prodotto professionale e di qualità che vi renderebbe non solo uno dei pochi garden a offrirlo ma anche un promotore di buone pratiche sostenibili. Ecco, ora che lo avete visualizzato, sappiate che questo angolo “alla spina” potrebbe conquistare in breve tempo alcuni metri quadrati del vostro negozio e arricchire la vostra offerta merceologica. Per trasformare questa visione in realtà, abbiamo fatto due chiacchiere con Francesca Rampi, amministratrice delegata, e Jessica Evangelio, direttrice commerciale, dell’azienda Faster che ci hanno presentato LavaVerde, un nuovo potenziale orizzonte per il garden center.

SCELTI DA FLORIDEA

Una realtà composta da titolari giovani che hanno un desiderio di crescita e di rinnovare la propria attività con un progetto sostenibile c e fide i il cliente tutto l’anno.

è: “Riutilizza il flacone più volte”. Una scelta consapevole che aiuta l’ambiente da una parte, e che, dall’altra, facilita la fidelizzazione del cliente nel negozio e lo fa sentire parte di un’azione sostenibile». Detergenti alla spina e centro di giardinaggio: perché? F.R.: «I garden e plant center possiedono uno spazio in cui è più semplice inserire un corner dedicato e soprattutto vantano la facilità nel creare una relazione con la clientela. Qui il consumatore si affida, chiede consiglio e si fa assistere. Quest’ultimo aspetto è fondamentale per il nostro prodotto, proprio perché non è comune trovare detergenti e saponi per bucato, casa e persona in un garden center. La nostra linea di prodotti, inoltre, risolve la problematica della stagionalità, perché non hanno scadenza e non sono soggetti a cali di interesse o scarto».

Come si presenta visivamente il corner? Come è cominciata l’avventura di Faster? J.E.: «Il colpo d’occhio è fondamentale: l’espositore prevede che ogni prodotto sia riconoscibile da un particoF.R.: «La nostra storia è iniziata dieci anni fa, nel 2012. lare colore ed è, nella struttura, molto duttile perché L’idea iniziale era quella di provare a vendere deterUn prodotto composto da espositori modulari. Per esempio, a genti di alta qualità, alla spina, concentrati e proda raccontare con seconda di come è organizzato il punto vendita, fessionali all’interno di punti vendita di diversa un’assistenza alla vendita si può partire con qualche colonna e successivatipologia. Un elemento su cui si fonda la nostra ad hoc, ma consumabile mente incrementare la gamma delle referenze». strategia, ma anche una leva a favore dei nostri e per questo in grado di rivenditori, è la possibilità di riutilizzare il mecreare un legame con desimo flacone. Non a caso uno dei nostri claim Come supportate il rivenditore? la clientela. J.E.: «L’investimento di spazio che si richiede è di circa 1.5 - 2 metri circa, ma soprattutto deve esserci presente un operatore dedicato. Il garden center inoltre deve credere nel valore del prodotto e sapere come coinvolgere e approcciare la clientela. Noi, come Faster, forniamo materiale informativo, allestimento, espositori, poster, cataloghi e la campionatura di monodose da far provare al cliente. Il nostro cliente è seguito in tutto e per tutto dall’agente, e l’azienda è sempre disponibile, anche tramite il rappresentante, per fornire supporto e nozioni tecniche sul prodotto. I detergenti LavaVerde - in quanto consumabili - creano un legame a lungo termine e, nonostante la loro marginalità sia diversa rispetto a quella abituale del garden, garantiscono la fidelizzazione».

Un esempio di corner LavaVerde.

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News / BREVI DAL MERCATO

Perfezionata l’acquisizione delle quote in Floramiata Floramiata Srl è lieta di annunciare l’ampliamento del suo assetto societario. Nell’ambito dell’acquisizione di quote societarie, con atto del 25 marzo 2022, è stata perfezionata la cessione delle quote di FINDECO Spa, LMS Energia Srl e Dainelli Romano, appartenenti al capitale di Floramiata Srl, a favore di Gabe Srl che, assieme a Floricoltura Bisceglia (3%), ne diventa Socio Unico. La cessione arriva al termine di due anni di intensa operosità nel rilancio dell’attività, grazie a fondamentali innovazioni in ambito produttivo, commerciale e all’introduzione di nuovi strumenti informatici. Floramiata Srl, azienda senese leader nella produzione di piante da interno, può contare ora sull’apporto strategico di Gabe Srl per il raggiungimento di nuovi primati produttivi ed economici. La nuova arrivata è una holding a capo di grandi aziende di successo nel loro settore, tra cui la F.lli Barile Spa, Caryna e Barile Immobiliare, pronta a investire in nuove idee e progetti innovativi per il business floricolo. Grazie al proprio know-how e a esperienze specifiche maturate nel mondo del florovivaismo con una notorietà raggiunta a livello internazionale attraverso specifiche politiche di branding (youROSES®, Ora.ge®, FioriBelli®, Vola®, Hop! ®, AFI 4.0®, Flow®), Gabe srl ha espresso la volontà di incentivare ancora di più la crescita e lo sviluppo dell’azienda con un piano industriale strategico volto a creare nuove sinergie commerciali, ponendosi come ponte diretto sul mercato europeo. Un’ottima notizia per gli amanti del verde.

COMPERE DI PRIMAVERA Non solo “pulizie”, con la primavera noi italiani vogliamo, oltre che riordinare e fare spazio, anche rinnovare, rattoppare e, in generale, migliorare gli ambienti delle nostre case. É proprio in questo periodo dell’anno, con l’arrivo della primavera e l’aumento delle temperature, che gli italiani sembrano interessarsi maggiormente all’acquisto di articoli del fai-da-te, di giardinaggio e arredo casa. É il fervore e la vitalità della

bella stagione, che risveglia la fantasia. A confermarlo è proprio un colosso dell’e-commerce del settore, ManoMano - azienda francese fondata nel 2013 e attiva in Italia dal 2015 - in una sua ricerca interna. Sono stati analizzati tutti i dati di vendita, con un focus particolare sul periodo che ha preceduto l’estate: gli italiani sfruttano l’arrivo del caldo per rinnovare spazi interni, ma soprattutto esterni, come terrazzi e giardini. In questo, le regioni più attive

sono, nell’ordine, Lombardia, Lazio e Toscana, mentre l’incidenza minore si è avuta in Basilicata, Molise e Valle D’Aosta. Tra marzo e giungo, tra gli articoli più venduti, si sono distinti armadi, credenze, contenitori organizer e scaffalature per il garage; indice di una volontà di riordinare, probabilmente a seguito di una intensa sessione di decluttering. Anche in camera da letto si rinnova, con nuovi materassi in memory foam e letti contenitore. Ma il vero

focus dei lavori primaverili degli italiani è sicuramente l’esterno. Le giornate che si allungano invogliano a passare il tempo all’aria aperta e così, lettini, salottini da giardino, ma anche piastrelle da esterni e piscine sono prese di mira. Lo stesso accade, ovviamente, per vasi, fiori e piante. Nota a r i e per e sedie d u ci che nel 2021 hanno registrato nell’e-commerce di ManoMano una forte crescita, dovuta alle necessità del lavoro agile.

Ooni Pizza Ovens presenta la campagna “Make Pizza” La pizza è il piatto più amato di noi italiani, non solo al ristorante. Oggi più che mai sempre più persone preparano le loro pizze direttamente a casa. I risultati, si sa, sono altalenanti, ma la pizza è soprattutto amore e condivisione. Tutto - o quasi - sta nella scelta del forno, nella temperatura raggiunta e nei tempi di cottura, per non parlare degli accessori. Lo sa molto bene Ooni Pizza Ovens, azienda leader nel settore, che dal 2012 produce forni da esterno per pizza. Nella sua nuova campagna Make Pizza, l’azienda inglese invita tutti gli appassionati del mondo dell’arte bianca a mettersi in gioco nella preparazione del piatto simbolo del nostro Paese con l’obiettivo di creare ricordi indelebili e generare momenti di massimo divertimento in compagnia delle persone a noi più care. Dagli indispensabili accessori ai potentissimi forni che, in soli 60 secondi, restituiscono pizze dal sapore intenso e dall’aroma inebriante, Ooni Pizza Ovens offre un’ampia gamma di prodotti utili per realizzare la pizza dei tuoi sogni: basta un piccolo spazio esterno per collocare il forno e tanta voglia di mettersi in gioco per ottenere ottime pizze da condividere con i propri amati in casa o nel proprio giardino. Per il lancio della campagna a dare dimostrazione della validità dei prodotti, un team capitanato dallo chef Denis Lovatel: lo chef pizzaiolo, riconosciuto tra i migliori d’Italia, si è cimentato nella preparazione di ricette con impasti d  erent per mettere alla pro a la ersat l t de orn el cuore d lano n una locat on con sta uomo orn Ooni hanno superato le aspettative degli ospiti, restituendo pizze saporite e fragranti. Per l’occasione, tutti gli ingredienti sono stati forniti da ZeroPerCento, bottega etica milanese con prodotti alimentari sani e a chilometro zero, nata dal des der o e dalla olont d a utare o an con d sa l t ntellett e ad a acc ars o re nser rs nel mondo del la oro

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CON EUROFLORA 2022 GENOVA DI NUOVO CAPITALE DEL FLOROVIVAISMO Si è conclusa la XII edizione di ur r sr er i e de fi re e de pianta ornamentale, che si è svolta nei Parchi e nei Musei di Nervi dal 23 aprile all’8 maggio scorso. Un’edizione in cui Euroflora è tornata alla ribalta come il più importante evento europeo per la promozione delle eccellenze florovivaistiche italiane ed estere. Si parla di 240mila presenze complessive, u ue e u s e le condizioni meteo tutt’altro che favorevoli nel periodo della kermesse. Un lavoro, quello sul Porto Antico di Genova, che è durato quattro anni e che ha restituito a Genova e alla Liguria un grande patrimonio, sia per la promozione delle imprese del settore, sia in termini di

valorizzazione turistica e del territorio. I visitatori provenienti da ogni parte d’Italia - hanno potuto ammirare il meglio del r i is italiano e non solo. 90 i giardini allestiti, 10 progetti di architettura del paesaggio realizzati dopo un concorso estremamente selettivo, “Micropaesaggi”, più di 300 partecipanti tra grandi collettive e singole aziende, espressione delle eccellenze produttive del Paese, Comuni e realtà istituzionali di primo piano come il Ministero delle Politiche

leader in italia nel fiore in vaso leader in italia nel fiore in vaso

Agricole e Forestali, il Ministero della Transizione Ecologica, l’Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori e l’Associazione Florovivaisti Italiani. Uno dei risultati più importanti è stato il ritorno delle grandi ie de r i is ic e i i e sia a livello di singole aziende, sia sotto l’egida delle collettive regionali. Anche il numero degli

espositori esteri cresce, tra i quali quelli olandesi. Ma è il fronte digitale a impressionare: boom di contatti per il sito u ci e rispe edi i e 2018 con un più 30% di visitatori unici (901mila il totale), più 45% di sessioni e più 45% di pagine viste (3 milioni e 120mila). Le visualizzazioni dei video sono state 4 milioni e 700mila. Per u ri u rd i pr fi i s ci si è registrato un incremento del 300% dei follower su Instagram passando da 3.000 ai 9.235 di i es di ur r il prossimo appuntamento è nel 2024 con le gemellate Floralies di Nantes, da poco nominate Floralies de France.


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News / BREVI DAL MERCATO

Design e sostenibilità: un orto verticale domestico proiettato al futuro Rivoluzione nel mondo del vertical garden indoor. Arriva Hedera, nuovo gioiello di Hikari (Lightgreen Srl), presentato lo scorso maggio a Orticola 2022. Rivoluzionario e innovativo su ogni fronte: Hedera permette di coltivare vegetali delle più varie tipologie e dimensioni in maniera smart ed eco-sostenibile. In più, contribuisce alla regolamentazione dell’umidità e alla purificazione interna dell’aria, oltre a essere un magnifico oggetto di design. Ma veniamo subito agli aspetti straordinari di Hedera. Prima di tutto la sostenibilità. I vasi contenitori sono in GMC (Green Moulding Composite) un materiale organico di ultima generazione, che gli conferisce una colorazione irregolare molto moderna. Per questo la loro carbon footprint è inferiore del 50% rispetto agli altri materiali compositi presenti sul mercato. La struttura completa si compone di più parti facili da comporre, nel concetto del “plug & play”. Non necessita di allacciamento alla rete idrica: il vaso inferiore è adibito a riserva d’acqua e garantisce un’autonomia di 3-5 settimane. L’illuminazione è composta da corpi luminosi professionali di ultima generazione progettati appositamente per la coltivazione vegetale. Se non hai il pollice verde, non preoccuparti. Hedera è dotato di un sistema completamente smart; attraverso un’app intuitiva è possibile gestire da remoto il suo microambiente, regolando irrigazione e illuminazione. Per quanto riguarda il design non si poteva chiedere di meglio. Hedera è il prodotto di un duo di eccezione: Anna e Gian Franco Gasparini, nomi illustri del panorama del Product Design Italiano. Il benessere del verde diventa così accessibile anche negli spazi interni, grazie a un elemento d’arredo completamente sostenibile, smart e tecnologicamente avanzato. Hedera è ora disponibile al sito www.hedera.design

L’ANNO DEI RECORD DI STIHL

Michael Traub, Presidente del Consiglio direttivo di STIHL. Un anno strepitoso quello conclusosi per il gruppo tedesco STIHL che ha sfondato la soglia dei 5 miliardi di euro di fatturato (5,06 mrd) con un incremento su base annua del 10,4 percento. Si festeggia, dunque, in occasione della

conferenza stampa del 26 aprile scorso, in cui sono stati presentati i risultati annuali dell’azienda. Michael Traub - Presidente del Consiglio direttivo di STIHL - commenta così: “non solo abbiamo raggiunto un nuovo record in termini di vendite e produzione, ma abbiamo anche superato la soglia dei 5 miliardi di euro di ricavi per la prima volta nei 96 anni di storia dell’azienda, nonostante la presenza di circostanze estremamente difficili”. L’interruzione globale de e fi iere e e r i sc rsi di materiali, quindi, non hanno

I favoriti di aprile

i ui i u pr du i e c e ugualmente continuata a pieno ritmo. Le cifre da record hanno investito anche l’organico: nelle fi iere de rupp prese i in Brasile, Svizzera, Austria, Cina e Filippine, il numero dei dipendenti è cresciuto del 10,4 percento rispetto al 2020, anche qui, superando un’altra cifra tonda, quella delle 20mila unità. Sono tanti i fattori che hanno contribuito al successo del gruppo, che vede il 90% dei suoi proventi all’estero. Prima di tutto il campo gli investimenti: nel 2021 STIHL ha effettuato investimenti per un totale di

331 mln di euro per rendere la fi ier e cie e c e i e pi di Covid. La crescita ha toccato tutti i settori di vendita, ma più incisivamente proprio quello dei prodotti per il giardinaggio. Nel 2021 è proseguita la tendenza del giardinaggio e del fai-da-te, innescata dal desiderio dei clienti di stare bene nelle proprie abitazioni e acquistare prodotti di fascia alta per la cura del verde. Si confermano in crescita sia i prodotti a batteria che quelli a benzina. Un futuro roseo, quello di STIHL, che preannuncia già nuovi prodotti all’avanguardia.

Sempervivum di Groen-Direkt

Groen-Direkt, punto di riferimento olandese per il mercato europeo, pubblica le classifiche relative allo scorso mese di aprile, la “April Top 25”. l ra ronto atto non con dat del mese precedente ma con uell dello stesso mese un anno prima, così da dare una immagine chiara di quello che è un mese determinante. Le vendite del mese, infatti, hanno risentito dello straordinario impatto degli “Spring days”, in cui un range unico di piante è stato presentato a pubblico internazionale. Degno di nota è l’aumento nella domanda di piante resistenti alla siccità. Le specie come Stipa, Erysimum, Hebe, Ceanothus, emper um r sal ono la class  ca ododendron n ece cede molte pos on dopo ann da record a causa della ser e d estat secc e la domanda torna a calare ma r mane comun ue all nterno della class  ca er l pross mo mese c s aspetta un aumento nelle end te delle piante perenni, in particolare adesso che la primavera è già nel suo pieno. Anche per le piante annuali la disponibilità sarà molto alta. Molto popolari sono i formati dei grandi cesti appesi e i vasi misti con Pelargonium e Petunia, tra gli altri.

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Visual idea / Erica Cherubini MERCHANDISING

DA RICORDARE

RAPPRESENTARE LA SOSTENIBILITÀ

Chi si occuperà del progetto, il team interno o uno esterno al centro di giardinaggio, dovrà conoscere approfonditamente gli obiettivi di sostenibilità, le modalità per raggiungerli e non dovrà rivolgersi al “consumatore”, ma alle persone, nel loro ruolo di visitatori, dipendenti e fornitori del punto vendita. Si tratta prima di tutto di un processo interno all’azienda.

Crisi ambientale e pandemia pare abbiano dato un decisivo scossone alle coscienze di tutti. Ma come si traduce nel mondo garden center questa rinnovata consapevolezza?

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utti sappiamo che il tema ambientale viene discusso fin dagli anni Settanta, periodo in cui le proiezioni e i dati già descrivevano quanto oggi stiamo vivendo. Mi chiedo: come è stato possibile che nulla di davvero decisivo sia stato fatto in circa cinquant’anni? A rispondere alla domanda non sarà di certo il mio articolo, ma se in questo mio spazio propongo allestimenti e idee per comunicare valore, allora è fondamentale porsi delle domande e averne a cuore le risposte.

AMBIENTE + ECONOMIA + PERSONE Il termine sostenibilità non riguarda esclusivamente il tema ambientale. Si riferisce a qualcosa di ben più complesso e coinvolge molteplici aspetti collegati tra loro: ambiente, economia e rapporti sociali. Se solo uno di questi aspetti venisse meno, ci troveremmo di fronte a un esempio di greenwashing e l’unico ambito a trarne giovamento sarebbe quello economico. Se di parole, dedicate alla sostenibilità, ne sono state spese a profusione, sulle azioni abbiamo ancora tanto da fare e immaginare. A partire dalle persone, la componente che chiede maggior impegno alle aziende a tutti i livelli, dal cliente al dipendente. Sono tanti i garden center che si stanno mettendo in moto in questo senso. E ora presenterò un’idea visuale per raccontare il tuo percorso in questa direzione.

FAI VEDERE QUANTO SEI SOSTENIBILE Racconta alle persone gli obiettivi che il tuo punto vendita si è prefissato per potersi definire sostenibile, con trasparenza e dati alla mano, rappresenta e comunica in modo accattivante le tappe raggiunte: 1. Crea un tabellone con un percorso, simile al gioco dell’oca, da posizionare in un punto strategico del garden center. 2. Dedica ogni pedina a un obiettivo, mentre le caselle saranno le tappe da attraversare per raggiungere la fine del percorso e la piena sostenibilità. 3. Aggiornalo periodicamente, creandone anche una versione declinabile sul web. RISULTATI ALLA MANO! • Nel raccontare una storia, le persone saranno attratte e interessate a conoscerne il prosieguo, esattamente come per le serie in TV • Il personale interno avrà visivamente sotto gli occhi obiettivi raggiunti e da raggiungere. Ne gioverà il lavoro di squadra • Dimostrare che il punto vendita sta facendo un percorso con impegno e che non è diventato sostenibile in uno schiocco di dita o perché è di moda dirlo!

SE DI PAROLE, DEDICATE ALLA SOSTENIBILITÀ, NE SONO STATE SPESE A PROFUSIONE, SULLE AZIONI ABBIAMO ANCORA TANTO DA FARE E IMMAGINARE ERICA CHERUBINI/ Consulente, professionista e creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center, sono alcune delle sue attività.

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Dormi sonni tranquilli...

Alle tue piante ci pensa Cifo

L’eccellenza italiana per la nutrizione delle piante, da oltre 55 anni. Formulati universali e specifici per la nutrizione e la cura delle piante. Prodotti naturali e biologici, concepiti nel massimo rispetto dell’ambiente, della natura e della salute.

Ai sensi dell’art. 48 del Regolamento CE 1272/2008 (CLP), prima di concludere il contratto d’acquisto si richiede di prendere visione dei pericoli associati al prodotto. Poichè la classficazione dei prodotti può subire variazioni nel corso del tempo, per eventuali aggiornamenti si rimanda all’etichetta del prodotto.

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Tendenze / PAROLA AL CONSUMATORE

Geranio e basilico spopolano tra i pollici verdi A rivelarlo un sondaggio del mensile “Vita in Campagna” che, grazie al coinvolgimento di un campione di appassionati, svela quali piante conquisteranno l’outdoor degli italiani e conferma che per gli acquisti verdi si continua a preferire il negozio fisico di ALICE NICOLE GINOSA

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a primavera è già nel pieno del suo svolgersi e i pollici verdi hanno già iniziato ad accumulare sui propri carrelli piante fiorite, aromatiche e officinali di ogni tipo. Obiettivo? Colorare il balcone, finalmente! Ma quali varietà rientrano nella top 3 e soprattutto il perché lo rivela un sondaggio

del mensile “Vita in Campagna”. Oltre 500 appassionati hanno espresso il loro parere sulle varietà fiorite e non, ma anche cosa guida le loro scelte e soprattutto sui luoghi prediletti per i propri acquisti. Insomma, quello che leggerete, a breve, è un bel quadro delle tendenze e preferenze di un campione, sì ristretto, ma esemplificativo di una nuova era di plant-lover informatissimi, affamati di novità e che prestano attenzione all’estetica e alla “funzione alimentare” del verde. COME SI DIVIDE IL BALCONE? Partiamo da un primo dato interessante: il 58% degli intervistati per il proprio balcone sceglie le fioriture, mentre il 33% preferisce le piante officinali, medicinali e aromatiche.

Piante fiorite 1° posto Gerani (30%) 2° p s urfi ie (14%) 3° posto Rose (12%) Uomini e abitanti delle città preferiscono le rose. Le donne e gli abitanti dei piccoli centri apprezzano begonie, gerani e surfinie.

Officinali, medicinali, aromatiche 1° posto Basilico (25%) 2° posto Rosmarino (18%) 3° posto Salvia (18%)

ALCUNE NICCHIE DI MERCATO RIMANGANO LEGATE ALL’ACQUISTO IN LOCO E ALLA CONSULENZA DIRETTA DEGLI ESPERTI 34

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/ Facciamo il punto

E INTERNET?

Solo il 4% acquista online. La percentuale scende al 3% per gli abitanti dei piccoli centri

PERCHÉ I CLIENTI COLTIVANO FIORI E PIANTE? • Ragioni estetiche (38%) • Uso alimentare (37%) Gli abitanti dei piccoli centri si dimostrano particolarmente consapevoli di come un orto da balcone possa essere utile anche in cucina I LUOGHI PREFERITI PER GLI ACQUISTI In generale il sondaggio ha rivelato una preferenza per il negozio fisico e nello specifico: • 45% vivai • 21% negozi specializzati • 15% mercati • 11% supermercati e ingrossi

I trend oltre il sondaggio colloquio con Alberto Locatelli della redazione di “Vita in Campagna”

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ome è stato impostato il sondaggio e quale è stato l’obiettivo della sua realizzazione? «Il sondaggio nasce per profilare i nostri potenziali lettori, dal momento che ci siamo rivolti, per scelta, non ai nostri abbonati ma ai registrati al sito. Abbiamo inviato le domande a un campione casuale, che ha indicato esplicitamente la preferenza per uno stile di vita legato alla campagna, che preveda la coltivazione dell’orto, del giardino e del frutteto ma anche l’allevamento di animali sia da compagnia sia di bassa corte. A motivarci nella creazione del sondaggio è stata la volontà di avere una maggiore conoscenza di coloro che potrebbero potenzialmente diventare i nostri lettori. Ma non solo. Obiettivo della redazione di “Vita in Campagna” è anche quello di verificare se, oltre alla coltivazione e all’allevamento, il campione coltivasse ulteriori interessi. E così abbiamo scoperto che gli intervistati si stanno dedicando alla tutela e difesa dell’ambiente. Nel concreto si sta imponendo uno stile di vita sostenibile che predilige prodotti biologici, a discapito di quelli nocivi per la natura e per l’uomo». Il campione analizzato comprende una fascia d’età dai 50 ai 65 anni e oltre. Cosa succede invece tra le fasce d’età più giovani? «Si sta registrando un forte interesse per uno stile di vita sostenibile anche tra le fasce giovani. Nel concreto mi riferisco a uomini e donne tra i 35-45 anni che si avvicinano al mondo della campagna e dell’agricoltura, sia amatoriale sia professionale, poiché ereditano - non dai genitori ma dai nonni - terreni o case in campagna, in origine destinati alla coltivazione o all’allevamento. Si tratta dunque di “agricoltori di ritorno” che hanno saltato una generazione - quella dei genitori - e che decidono di dare una svolta alla propria vita, occupandosi a pieno titolo dell’agricoltura come prima risorsa di reddito, nonostante in passato fossero impiegati in settori completamente differenti». La figura dell’"hobby farmer": come è cambiata? «La definizione che si utilizzava fino a 10-15 anni fa è completamente cambiata dal momento che l’avvicinamento all’agricoltura - a livello hobbistico e professionale - è avvenuto non solo per motivi economici ma anche e soprattutto per motivi etici. Dedicarsi alla coltivazione o allevamento viene percepito, oggi, come una missione per la tutela dell’ambiente che ci circonda».

CHI SONO GLI APPASSIONATI

Si tratta di un gruppo di oltre 500 persone, eterogeneo in quanto a provenienza e tipologia di nucleo urbano di residenza. Tra le caratteristiche del campione composto sia da uomini sia da donne si denotano: • prevalenza di abitanti in piccoli centri • l’89% possiede il diploma di scuola superiore e spesso la laurea • fascia di età compresa dai 55 anni in su

Le piante ornamentali “entrano nel radar” del nuovo hobby farmer? «Sì, assolutamente. Questo trend è cambiato negli ultimi anni. Se inizialmente l’hobby farmer si occupava quasi esclusivamente di produzione di frutta, ortaggi e allevamento di animali, oggi questa figura ha incluso tra le sue sfere di interesse anche l’abbellimento della propria azienda agricola, giardino, terrazzo e aree limitrofe con la coltivazione di varietà ornamentali». Il trend delle erbe aromatiche vi risulta condiviso a tutte le fasce d'età del consumatore? «L’interesse in questi ultimi anni per le erbe aromatiche, sia tradizionali sia più ricercate e insolite, abbraccia le più svariate fasce d’età. Non solo appassionati di età medio-alta ma anche tanti giovani. A spingere sempre più verso questo trend è il loro uso in cucina. Non c’è nulla di più soddisfacente di raccogliere le foglie della propria pianta di basilico e ricavarne del pesto. Senza dimenticare l’aspetto estetico: da non trascurare e che è un ulteriore fattore che spinge i consumatori verso l’acquisto di questa categoria merceologica». greenup

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Tendenze / E-COMMERCE

Click alle stelle per outdoor e giardino Se il settore si affaccia alla vendita sul celebre marketplace, è una la o an a a porsi uali ran e pro otti finiscono nel carrello igitale egli italiani n uesito per cogliere il senti ento ella clientela ma anche per differenziarsi nel punto vendita di ALICE NICOLE GINOSA

I PIÙ RICHIESTI Barbecue • Weber • Lotusgrill • Campingaz • Ariete • Tepro

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LE RICERCHE DEI PRODOTTI A SCOPPIO SONO AUMENTATI DI OLTRE IL 200% ANNO SU ANNO 36

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CATEGORIE

Arredo per esterno e giardino ricercatissimi Partiamo dal dato principale che già di per sé rende l’idea dell’importanza dell’online nelle vite dei consumatori: 35 milioni di italiani realizzano acquisti di Idropulitrici qualsiasi categoria merceolo• Karcher gica su Amazon. Nello specifico, • Stanley con l’arrivo della primavera, arti• Bosch coli per l’outdoor e il giardino • Parkside collezionano click e finiscono • Black&Decker sempre più spesso nel carrello no permesso l’incontro tra la dei clienti. Ma quali nel concredimensione online e il mondo to? Tra maggio e giugno 2021 sodel giardinaggio e che renno cresciuti i volumi di ricerca de evidente una necessità I dati raccolti da per l’arredo da giardino: lettiper il retail: aprirsi alla Witailer possono aiutarti ad affinare la tua offerta ni da giardino, ombrelloni vendita tramite e-commerceologica, selezionando e gazebo rappresentano il merce o marketplace. consapevolmente quali 20% del totale della categoMa torniamo ai dati e prodotti privilegiare per ria. Ma non è finita qui. Spaall’analisi condotta dalla differenziarsi dal canale zio nel carrello è stato dedicato startup Witailer per idenonline anche a: tificare le categorie merceo• barbecue per giardino e terrazlogiche e i brand, soprattutto, zo: l’11% dei volumi di ricerca a marzo 2021 • motoseghe: l’11% di volume di ricerca a febbraio 2022 Motoseghe • Stihl • Husqvarna • Makita • Alpina

li acquisti in rete crescono e i marketplace, da qualche tempo a questa parte, sono stati consacrati come i luoghi prediletti per lo shopping. Non dimentichiamo anche il boom e la passione degli hobbisti per la cura e manutenzione del proprio giardino, angoli verdi indoor e più in generale per la vita all’aria aperta. Cambiamenti sociali, questi, che han-

più ricercati, cliccati e acquistati su Amazon Italia, tenendo conto della stagionalità.


MARCHI

• vasi tradizionali da giardino: il 4,5% di volumi di ricerche a febbraio 2022 • idropulitrici: il 4% di volumi di ricerche a febbraio 2021 Gli attrezzi professionali sono meno soggetti a stagionalità Outdoor e giardino, come rivela Federico Salina, CEO e co-founder di Witailer, ottengono un volume di ricerca maggiore da febbraio “raggiungendo un periodo di punta da aprile a giugno, con una progressiva discesa fino alla bassa stagione che inizia a settembre”. Per contrasto, invece, “gli attrezzi professionali sono meno soggetti a stagionalità”. Nel concreto, a catturare click e attenzione dei clienti sono principalmente: • motosega a scoppio: conquistate ben 5.000 posizioni nel ranking • mini motosega: aumento di quasi 20.000 posizioni nel ranking • gazebo esterno: è in crescita e rappresenta un nuovo trend

Maggiori le ricerche generiche per l’“esterno” L’analisi Witailer è stata in grado anche di evidenziare i brand più richiesti e i cui nomi compaiono più spesso nella barra di ricerca del marketplace. Quello che emerge è che nella macrocategoria outdoor e giardinaggio la ricerca è principalmente generica e non associata ad alcun brand, soprattutto per l’arredo esterno. “Gli utenti”, sottolinea Monica Consorti, Senior Business Insights Manager di Witailer, “non hanno in mente marchi specifici per sdraio, ombrelloni e gazebo, ma si affidano ad Amazon nella ricerca del prodotto ideale”. Le branded funzionano per i barbecue Per le categorie merceologiche con una complessità di prodotto più alta si nota un aumento considerevole delle ricerche per brand, nello specifico del 20%. Un dato che se comparato con la media di search su Amazon (30%) risulta in ogni caso basso. A proposito della categoria barbecue, che a differenza di tanti altri si ricerca per marchio, la ricerca Witailer conferma un inizio 2022 con una contrazione dei volumi di ricerca di oltre il 30%. Andamento contrario per la sottocategoria delle motoseghe che segue un andamento crescente in linea con il 2021. Si evidenzia quest’anno il trend dei prodotti a scoppio, aumentati di oltre il 200% anno su anno. Tante ricerche anche per le mini motoseghe che hanno registrato il +20% di ricerche nei primi mesi del 2022. L’acquisto online di prodotti per l’outdoor e il giardinaggio è ormai una realtà.


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Per Decorum /

AMICI DEL SOLE E DELL’ENERGIA GEOTERMICA

al ecoru il arc io elle eccellenze olan esi iante speciali e fiori recisi c e oltre alla ualit si istinguono per gli stan ar i sosteni ilit c e so isfano ual il segreto

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ecorum è il marchio che da 22 anni racconta la storia di piante e fiori recisi coccolati e cresciuti con cura e passione da 55 coltivatori olandesi. Una costante ricerca della qualità e di rispetto per l’ambiente, grazie ai requisiti di sostenibilità a cui tutte le produzioni sono sottoposte. Tutti i coltivatori Decorum sono infatti in possesso del certificato ambientale MPS o GLOBAL GAP e utilizzano il maggior numero possibile di fitofarmaci biologici.

SOSTENIBILI FINO IN FONDO La sostenibilità per Decorum è un fattore centrale e per questa ragione i suoi coltivatori utilizzano pannelli solari, calore geotermico e calore residuo per riscaldare le serre. Ma non solo. Anche la riduzione di plastica e materiali non durevoli rientra tra le attività del marchio per prendersi cura del mondo. Le etichette, per esempio, sono già in parte realiz-

zate in plastica riciclata, così come i vasi, che lo sono per il 90%. Senza dimenticare, tra l’altro, anche i vassoi, realizzati sempre per il 90% in plastica riciclata. Ma guardiamo oltre il prodotto: i coltivatori Decorum hanno a cuore anche le persone. E per questo scelgono di investire nella loro comunità: dalla sponsorizzazione di società sportive locali all'offerta di opportunità ai dipendenti svantaggiati sul mercato del lavoro. Per saperne di più sulle iniziative sostenibili e per rimanere aggiornati su Decorum @decorumplantslowers

“CI PRENDIAMO CURA DEL MONDO CHE CI CIRCONDA NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE” 38

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greenup 16 PAGINE PER ORGANIZZARE UN GARDEN CON UN'IMPRONTA ECO

SPECIALE SOSTENIBILITÀ

LA SOSTENIBILITÀ È UNA COSA SERIA Allegato al numero 199 di Greenup - © cover: stock.adobe.com/it

Meno parole più azione, dentro e fuori il punto vendita


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Speciale Sostenibilità / BUONE PRATICHE

UN GLOSSARIO ESSENZIALE PER SALVARE IL PIANETA

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Quantis presenta il vademecum per orientarsi nella nuova Babele dell’ambientalismo. Ecco dove concentrare gli sforzi della tua azienda

ntropocene, greenwashing, Net Zero, compensazione… Non è facile districarsi nella Babele del lessico del cambiamento climatico. Ma le parole sono importanti, anzi, importantissime. Quando racchiudono concetti nuovi, sono l’unica chiave per possederne il contenuto e non riempirsi la bocca a sproposito. Concetti complessi, necessitano di designazioni precise, perché se da una parte gli effetti del cambiamento climatico sono tragicamente chiari a - quasi - tutti, non altrettanto si può dire del suo lessico. Troppo spesso si assiste infatti a esibizioni di ‘parole in libertà’: per la più grande delle calamità del nostro tempo, l’ignoranza non può essere più una scusa. Per questo, Quantis - società leader per la consulenza ambientale - ha provato a fare chiarezza individuando le 10 parole (più una) che animano i dibattiti quotidiani sul tema del riscaldamento globale. Un glossario sul clima che vuole essere un vademecum per comprendere la portata degli impegni che i Governi, le aziende e le organizzazioni stanno sottoscrivendo, e aiutare i consumatori a orientarsi tra le affermazioni e i claim di mercato. Perché anche conoscere significa fare la propria parte! 1. ANTROPOCENE L’epoca geologica attuale in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, è fortemente condizionato dagli effetti dell’azione umana. Secondo gli studiosi questa nuova epoca geologica potrebbe essere iniziata alla fine del XVIII secolo, con la prima Rivoluzione Industriale. Il report IPCC (International Panel on Climate Change) del 9 agosto 2021 ha avvalorato, senza lasciare adito a dubbi, questo impatto: l’influenza delle attività umane sulle crescenti concentrazioni di gas serra nell’atmosfera è inequivocabile. 2. CARBON FOOTPRINT Carbon Footprint, o impronta di carbonio è un parametro che quantifica le emissioni di gas a effetto serra (o greenhouse gases, GHGs) causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, ed espresse in tonnellate di CO2 equivalente.

Nel caso delle aziende è utile distinguere gli Scope - ovvero il campo e la portata -delle emissioni: • Scope 1: le emissioni dirette di gas serra da parte delle imprese • Scope 2: le emissioni indirette di GHG dovute a elettricità utilizzata per le attività “core” del business, sia legate all’attività produttiva che ai servizi • Scope 3: tutte le altre emissioni indirette di GHG, conseguenza delle attività dell’azienda, che provengono da fonti non possedute o controllate dall’azienda, in genere come risultato delle attività di fornitori e clienti. 3. CLIMATE CHANGE MITIGATION La mitigazione del cambiamento climatico (Climate Change Mitigation) si ottiene limitando o prevenendo le emissioni di gas a effetto serra e potenziando le attività che rimuovono questi gas dall’atmosfera. 4. CLIMATE NEUTRALITY Per Climate Neutrality si intende il processo di raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di gas climalteranti (gas serra) in atmosfera. Un concetto simile, ma più vasto rispetto a quello di Carbon Neutrality, che faceva riferimento alla sola anidride carbonica, allargando l’ambito a tutti i GHGs. L’Unione europea, in linea con gli impegni presi negli Accordi di Parigi del 2015 e ribaditi nella recente COP 26 a Glasgow, si è data l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e l’ha posta al centro del Green Deal. 5. CLIMATE STRATEGY Per Climate Strategy si intende la definizione di obiettivi basati su una quantificazione puntuale delle proprie emissioni, al fine di attivare un percorso virtuoso e costruire una tabella di marcia per il raggiungimento di questi. Una volta che un’organizzazione abbia quantificato le sue diverse emissioni, identificando quelli che in gergo si chiamano “hotspot”, punti caldi dell’impatto climatico, potrà impostare una strategia di sostenibilità che cerchi di ridurre questi hotspot: in primis attraverso l’abbattimento, e se possibile l’eliminazione, delle sue emissioni di gas serra.

Per orientarsi nel labirinto della comunicazione sul cambiamento climatico servono chiarezza e precisione 2

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L’Unione europea si è data l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e l’ha posta al centro del Green Deal 6. NET ZERO Una Net-Zero strategy prevede la riduzione (#8) attiva delle emissioni sull’intera catena del valore e la compensazione (#9) unicamente di quella porzione residua (a seguito degli interventi di riduzione) di GHG necessaria a raggiungere il bilanciamento tra emissioni e rimozioni entro il 2050. Questo concetto coincide con il lessico della “call to action” lanciata dal IPCC (International Panel on Climate Change), già citato, per limitare l’innalzamento delle temperature non oltre +1.5° rispetto all’età pre-industriale. Net zero strategy è un concetto più vasto rispetto a quello di “Climate Neutral” e che sottende non solo un obiettivo finale (bilancio tra emissioni e rimozioni) ma anche un percorso virtuoso e ben definito per raggiungerlo. 7. SCIENCE BASED TARGET INITIATIVE Si tratta di una partnership tra Carbon Disclosure Project (CDP), United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF) che si ripromette di dare corpo, a livello aziendale, agli impegni presi durante gli Accordi di Parigi per il contenimento dell’innalzamento delle temperature a +1.5° rispetto all’età pre-industriale. Aderire alla SBTI significa dapprima mappare la situazione corrente delle emissioni legate all’attività aziendale, e poi impegnarsi pubblicamente per garantire che la propria Climate Strategy sia in linea con gli obiettivi scientifici, aderendo a

un framework internazionalmente condiviso, con obiettivi analoghi per aziende paragonabili per dimensione o settori. 8. RIDUZIONE Ridurre significa evitare la generazione, nella fase produttiva di beni, servizi ed energia, di gas a effetto serra (GHG). In inglese viene definita Abatement (riduzione nella propria value chain). L’IPCC (International Panel on Climate Change) ha sottolineato la necessità di dare priorità a profonde riduzioni delle emissioni di CO2 (41-58% entro il 2030 e 91-95% entro il 2050) nonché alle riduzioni delle emissioni di metano (CH4) e protossido di azoto (ON2). 9. COMPENSAZIONE Con il termine italiano compensazione facciamo riferimento a due tipologie di intervento: interventi di rimozione (Neutralization, in inglese), che hanno l’obiettivo di rimuovere la CO2 dall’atmosfera e stoccarla in maniera permanente; interventi di evitamento (in inglese, Avoidance), che significa riduzione delle emissioni al di fuori della propria value chain, e quindi il finanziamento di interventi che aiutino altri a ridurre le loro emissioni. I progetti di rimboschimento, molto noti e popolari, fanno parte di questa categoria. Altri esempi? Processi di stoccaggio del carbonio, ma anche di ripristino del territorio, di ecosistemi quali torbiere, foreste terrestri o mangrovie. greenup

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Speciale Sostenibilità / BUONE PRATICHE

10. GREENWASHING Greenwashing è un neologismo composto dalle parole green (ecologico) e to whitewash (insabbiare, nascondere qualcosa). Con questo termine si indica l’insieme di strategie di comunicazione e iniziative marketing - attuate da aziende, organizzazioni o istituzioni politiche - finalizzate a costruire un’immagine green, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente, dovuti alle attività o ai prodotti dell’impresa stessa. Il greenwashing può essere volontario o involontario. E per finire… il jolly 10+1. PLANETARY BOUNDARIES La definizione di Planetary Boundaries, i “confini planetari”, fa riferimento a un modello scientifico che prende le mosse dal celebre “The limit of Growth” del Club di Roma (1972) offrendone una formulazione più completa e precisa. I Planetary Boundaries corrispondono a 9 aree operative (operating space) che l’umanità dovrebbe monitorare con regolarità, per continuare ad agire nel perimetro di salvaguardia ambientale e rispetto alle quali sono necessari interventi mirati

al fine di perseguire uno sviluppo rispettoso della sostenibilità. Si tratta cioè di limiti ambientali entro i quali l’umanità può operare in sicurezza, superati i quali possono verificarsi cambiamenti ambientali bruschi e irreversibili con gravi conseguenze. I 9 confini planetari sono: 1. Cambiamento climatico (limite già superato) 2. Cambiamento dell’integrità della biosfera - perdita di biodiversità ed estinzione di specie (limite già superato) 3. Esaurimento stratosferico dell’ozono, assottigliamento dello strato d’ozono 4. Acidificazione degli oceani 5. Flussi biogeochimici - cicli del fosforo e dell’azoto (limite già superato) 6. Cambiamento del sistema-terrestre, uso del suolo (limite già superato) 7. Disponibilità di acqua dolce 8. Carico di aerosol atmosferico (particelle microscopiche nell’atmosfera che influiscono sul clima e sugli organismi viventi) 9. Nuove entità (sostanze chimiche sintetiche, plastiche, pesticidi, antibiotici e altre molecole farmaceutiche “attive” - particelle con potenziali effetti geofisici e/o biologici indesiderati). Anche quest’ultimo limite è stato superato.

GREENWASHING: QUANDO IL “GREEN” PUZZA DI MARCIO L’engaging emotivo che la tematica della sostenibilità ambientale porta con sé è talmente alto da farne spesso un modello di marketing apparentemente vincente. Ma occhio a cosa si nasconde dietro

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le promesse e le parole! Nel 2021 il Tar del Lazio ha costretto il gigante dell’energia Eni a pagare una multa di 5 milioni di euro - il massimo previsto per greenwashing -. Tra il 2016 e il 2019 Eni aveva presentato il suo

ENIdiesel+ come diesel bio, green e rinnovabile, con addirittura la possibilità di abbattere le emissioni di CO2 fino al 40%. Tutto falso e capzioso. Gli additivi vegetali del prodotto non riducevano né l’impatto

ambientale né i consumi. Inoltre, non è consentito definire green un prodotto che per sua natura è altamente inquinante, né tantomeno dichiarare che con il suo utilizzo ci si possa prendere cura dell’ambiente.


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Speciale Sostenibilità / PER AGROCHIMICA

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GUARDARE AL FUTURO CON ENTUSIASMO Essere un’azienda di antica tradizione per Agrochimica è motivo di grande orgoglio, ma che impone anche un’enorme responsabilità

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Agrochimica si racconta

a oltre 70 anni Agrochimica S.p.A si dedica alla distribuzione di prodotti per l’agricoltura e l’ortoflorovivaismo specializzato, ricorrendo al meglio della tecnologia disponibile, per garantire la sicurezza del consumatore e la salvaguardia dell’ambiente. Un conferma concreta di questo impegno è lo stabilimento di produzione italiano Geotec, il primo ad essere certificato UNI EN ISO 9001 e 14001, fin dalla sua nascita nel 2001.

PRODOTTI CERTIFICATI “KLIMANEUTRAL PRODUKT” I substrati peat free di Agrochimica sono caratterizzati da materie prime completamente rinnovabili e nascono dall’incontro tra sostenibilità e innovazione, un aspetto che è valso il bollino “Klimaneutral produkt”. Emesso da un ente certificatore tedesco indipendente, il riconoscimento attesta la neutralità climatica dei prodotti. Nel concreto, le emissioni di CO2 causate dalla produzione del substrato vengono compensate con progetti di salvaguardia climatica, come ad esempio riforestazioni o sostituzione di tecnologie dannose per il clima con tecnologie green.

A PARTIRE DAL PACKAGING

Le confezioni sono progettate per generare un impatto minimo sull’ambiente e sono composte da polietilene proveniente all’80% da materiale riciclato, a sua volta riciclabile al 100%.

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Speciale Sostenibilità / PLASTICA

DATE RETTA AL CLIENTE O SARÀ TROPPO TARDI

Il report “Cosa conta per i consumatori nella transizione circolare?” di ViewPoint evidenzia un divario che solo le aziende possono colmare. A volte basta saper ascoltare di NICOLÒ DE ROSSI

Informare il cliente e investire: riciclato è meglio del (solo) riciclabile Pochi conoscono le definizioni di imballo “riciclabile” e “riciclato”. Il 44% non conosce la differenza!

I CONSUMATORI SI ASPETTANO…

Per contribuire a incrementare i comportamenti circolari, i consumatori si aspettano dalle aziende azioni virtuose. In particolare: • 67,3% uso di imballi riciclati, riciclabili o ridotti • 54,1% assunzione di responsabilità sul fine vita del prodotto • 51,1% lancio di prodotti circolari e sostenibili

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a ricerca di ViewPoint delinea un consumatore scrupoloso e attento all’impatto del suo comportamento d’acquisto. Sul tema della plastica, ora la palla passa alle aziende. Ma imprese e negozi non sembrano ancora pronti: serve un intervento su due fronti. Da una parte, manca la comunicazione. I negozi del settore verde dovrebbero essere in prima linea e trasmettere con passione il loro impegno nella transizione circolare. Eppure, solo il 20,9% dei consumatori indica il canale delle aziende come fonte di informazione sul tema. Dall’altra, ci sono i desideri dei consumatori, sempre più consapevoli delle azioni necessarie. Quasi tutti i rispondenti (86,1%) ritengono che i consumatori stessi possano svolgere un ruolo attivo nell’economia circolare. Di questi, il 65% pensa di poter contribuire acquistando prodotti sostenibili e riciclando in modo appropriato. Non a caso il 49,5% degli intervistati totali ha dichiarato che almeno una volta non ha comprato un prodotto perché il suo imballo non era sostenibile. Non si tratta solo della perdita di ritorno economico, ma anche della mancata occasione di allinearsi a politiche ecologiche e sostenibili, nonché di creare un rapporto di fedeltà con il cliente. E se ancora non siete sicuri, tenete a mente che il 20,7% degli intervistati ritiene utili alla causa anche i boicottaggi e l’attivismo. Uomo avvisato…

SOLUZIONI CONSIDERATE GREEN

• programmi di restituzione 78,2% • Imballi in plastica riciclata 78,1% • Imballi in altri materiali, come carta e vetro 77,4% • bioplastiche 68,4%

LA COSCIENZA DEL CONSUMATORE

Quasi la metà (49,5%) ha deciso di non acquistare un prodotto perché l’imballo non era sostenibile E i numeri aumentano tra i più giovani • 61,8% nei 18-24enni • 58,6% nei 25-39enni

I negozi del verde dovrebbero essere in prima linea e trasmettere con passione il loro impegno nella transizione circolare 6

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C O M P L E M E N T I D ’ A R R E D O P E R N U OV E M E TA M O R F O S I D O M E S T I C H E .


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Speciale Sostenibilità / PER NEWPHARM

LA FORZA DELLA NATURA

La cura e la difesa oggi si fanno con prodotti che rispondono alle richieste di sostenibilità provenienti dal mercato come quelli proposti nella linea “Il mio orto bio”

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a gennaio 2022, lo storico brand Fitoguard® è diventato il marchio ufficiale per tutte le soluzioni per la cura di casa e giardino Newpharm® tra cui la linea “Il mio orto bio” che ha di recente subìto un restyling. Una gamma di prodotti naturali ideati per l’utilizzo in agricoltura biologica, ecosostenibili e rispettosi della Terra e che, grazie al packaging ripensato, trasporta il consumatore in un mondo biologico, fatto di natura, armonia e passione. Alla base di ogni azione dell’azienda una regola aurea: la Terra è di tutti. Un principio che in Fitoguard® si realizza a partire dalle formulazioni fino alla scelta di energia rinnovabile e impianto fotovoltaico per la gestione degli ambienti. SOLUZIONI ALL’AVANGUARDIA Newpharm® si rivolge a un pubblico sempre più attento alle dinamiche sociali e ambientali e per questo l’azienda si ispira a questo desiderio di sostenibilità e di cura per il Pianeta. Un esempio in questo senso è la linea “Il mio orto bio” in cui tutti i nuovi orientamenti della difesa biologica prendono corpo e diventano gli alleati di un approccio rinnovato che si allontana dal chimico e si avvicina a una composizione ibrida in cui il fitofarmaco o il biocida viene facilmente coniugato con un prodotto naturale.

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FOCUS PRODOTTI

Il Tannico è un estratto integrale di castagno a base di tannino avente funzione di corroborante. I tannini, infatti, aumentano la disponibilità di nutrienti a livello del suolo grazie al loro pH. Ciò si traduce in un aumento del volume dell’apparato radicale e una migliore efficienza nell’assunzione di acqua e nutrienti. La versione liquida, Tannico fogliare, destinata a interventi fogliari, possiede un contenuto in tannini di circa il 36% mentre la versione in granuli idrodispersibili del 70%. Con radici forti la pianta cresce meglio, più rigogliosa con riflessi positivi sulla resa produttiva. Il Bicarbonato di sodio è un eccellente regolatore dell’acidità e, benché indirettamente, controlla anch’esso i funghi fitopatogeni. Oltre ad essere applicato sulle foglie dove esercita peraltro anche un’azione meccanica contro le varie specie fungine, trova impiego anche come correttore di acidità del suolo per un miglioramento complessivo dello stato di salute delle piante.

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TERRICCI CHE FANNO BENE IMPEGNARSI PER FARE LA DIFFERENZA: TERCOMPOSTI SCEGLIE DI SOSTENERE LA RIFORESTAZIONE E LA RICERCA CON DUE PROGETTI SPECIALI CHE INCORAGGIANO IL CONSUMATORE A FARE LA PROPRIA PARTE E CONTRIBUIRE A UN FUTURO MIGLIORE


PianTiAMO

IN COLLABORAZIONE CON TREEDOM ®

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na nuova linea di terricci - a marchio Green Generation - consentita in agricoltura biologica e confezionata con il 60% di plastica riciclata. Attraverso la sua vendita, TerComposti si impegna a dar vita a una nuova foresta, composta da migliaia di alberi da frutto nel continente africano. UN PROGETTO TRASPARENTE Il consumatore può seguire costantemente l’evolversi del progetto e la piantumazione degli alberi tramite un codice QR presente sul retro di ogni sacco per garantire la massima trasparenza e per diffondere la filosofia socio-economica alla base dell’iniziativa. UNA LINEA, TRE QUALITÀ Imballaggio in plastica riciclata al 60% La scelta deriva da una consapevolezza sempre maggiore riguardo all’importanza di utilizzare materiali a cui viene data nuova “vita”. Attraverso l’adozione e l’utilizzo di questi imballi, TerComposti vuole sensibilizzare tutte le realtà della filiera, poiché a cambiare dovranno essere i modelli aziendali, le priorità politiche, le abitudini di consumo degli individui. Raggiungere l’obiettivo di un mondo libero dalla plastica è una questione non solo ambientale, ma anche sociale ed economica: ecco perché riguarda ognuno di noi, e ci impone delle responsabilità.

VALORE ALLA NATURA, ALL’AMBIENTE E ALLE COMUNITÀ


È NECESSARIO SENSIBILIZZARE TUTTE LE REALTÀ DELLA FILIERA, POICHÉ A CAMBIARE DOVRANNO ESSERE I MODELLI AZIENDALI, LE PRIORITÀ POLITICHE E LE ABITUDINI DI CONSUMO DEGLI INDIVIDUI MISCELA BIO AL 100% unica azienda di terricci in Italia che proTerComposti è l’unica duce al proprio interno il compost da verde, derivante da scarti provenienti dalla manutenzione di aree verdi (fogliame, potature, sfalci), trattati secondo precise norme di igiene e sicurezza nel rispetto delle normative in materia di fertilizzanti. La produzione interna consente di monitorarne la qualità e di produrre terricci 100% biologici. Il marchio bio, è diventato una vera e propria filosofia aziendale, promossa con lo slogan “prendiamo dalla natura per ridare alla natura”. PROMUOVE LA CREAZIONE DI UNA NUOVA FORESTA TerComposti, in collaborazione con Treedom, grazie alla vendita dei terricci nelle principali catene della distribuzione moderna, si impegna nei prossimi anni a dar vita a una nuova foresta composta da migliaia di alberi in Africa, perseguendo molteplici finalità: • ridurre l'anidride carbonica • contrastare l'effetto serra • favorire l'occupazione e l'integrazione sociale locale • l'impiego di operatori del luogo Una volta che l’albero inizia a dare frutti, gli stessi si considerano appartenere ai contadini che hanno curato l’albero e possono essere utilizzati commercialmente dai rispettivi agricoltori locali. Il successo dell’operazione

PianTiAmo rappresenta una questione dai tratti economici, sociali e ambientali. MASSIMA TRASPARENZA Il consumatore che acquista il terriccio è parte attiva del progetto perché può verificare in tempo reale l’evolversi dello sviluppo della foresta. Inoltre ogni albero piantato viene geolocalizzato e fotografato e presenta una carta d’identità e una scheda poteri, dove sono indicati tutti i benefici prodotti a livello economico, a livello alimentare e a livello ambientale con un focus specifico sul tema CO2.


Triplo DONNA TerComposti rinnova il proprio sostegno alla ricerca e alla prevenzione dei tumori

• Il terriccio universale adatto a tutte le piante, siano esse fiorite, da frutto o da orto, pronto all’uso, già concimato, facile da utilizzare • La sua miscela, ricca di torbe e fibre vegetali di elevata qualità, con un bilanciato rapporto di macro e microelementi, permette di ottenere una crescita veloce e una fioritura abbondante delle piante coltivate in giardino, orto, balcone e terrazzo • La concimazione di base include un fertilizzante a lento rilascio che alimenta le piante per 6-8 settimane dal rinvaso o dal trapianto • Formati disponibili: 45 lt e 20 lt in una nuova veste grafica

Ogni sacco di Triplo Donna venduto contribuirà ancora una volta a sostenere la Fondazione IEO-MONZINO (Istituto Europeo di Oncologia/Centro Cardiologico Monzino) attraverso la campagna Follow the Pink che sensibilizza tutte le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce in ambito oncologico e sostiene progetti specifici dell’Istituto Europeo di Oncologia dedicati alla salute al femminile.


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Speciale Sostenibilità / PER ITAL-AGRO

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LA DIFESA INIZIA DALLA NATURA Questa è la filosofia alla base della linea Vithal Bio che protegge le piante riattivando le sue difese naturali e costruendo barriere meccaniche per gli attacchi di insetti e funghi. Ecco come

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tal-Agro continua nella sua attività di sviluppo e produzione di prodotti sicuri, efficaci e sostenibili, intercettando l’attenzione di coloro che hanno a cuore i temi ecologici. Con questo obiettivo in mente, l’azienda ha sviluppato la linea Vithal Bio composta da prodotti che si prendono cura delle piante, aumentando le loro difese naturali, coadiuvando il loro sviluppo e creando una protezione interna ed esterna che rende difficoltoso l’attacco dei patogeni sia funginei sia animali. Ma come è possibile? Grazie a due componenti speciali, il neem e la propoli. La prima è una pianta originaria dell’India e della Birmania, conosciuta e ap-

prezzata per i numerosi utilizzi in campo cosmetico, veterinario e agrario. La seconda, invece, è una sostanza vegetale estratta dalle piante ed elaborata dalle api che oggi trova applicazione anche in agricoltura biologica per potenziare le difese naturali delle piante. UNA VERA E PROPRIA CORAZZA Pareti cellulari resistenti e un sistema di difesa riattivato sono obiettivi raggiungibili grazie al connubio tra estratti vegetali, estratti minerali ed elementi della fertilità presente in due referenze della linea Vithal Bio:

BLACKJAK® BIO: “un’esplosione di vita per le piante”, un concentrato di sostanze tutte naturali che si trovano nella migliore Leonardite del Nord Dakota con la più alta concentrazione di acidi fulvici, umici, umine, macro e microelementi.

Il mondo Vithal Bio

ABYSS: un biostimolante a base di Ascophyllum nodosum, (alghe del Donegal) puro al 100%, l’unico ottenuto entro 24 ore dalla raccolta. In applicazione fogliare induce e migliora la fioritura, l’allegagione e l’accrescimento dei frutti, mentre, in fertirrigazione stimola lo sviluppo del capillizio radicale sostenendo la pianta e ottimizzando l’assorbimento dei nutrienti. Il prodotto è consentito in agricoltura biologica.

INFORMARE IL CLIENTE

L’utilizzo di questi prodotti associati alle buone pratiche agronomiche, permette al consumatore più attento e sensibile al mondo del biologico e al concetto di naturalità, di raggiungere ottimi risultati nella coltivazione delle sue piante nel massimo rispetto per sé e l’ambiente. greenup

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Speciale Sostenibilità / ECONOMIA

ROMPERE L’ALLINEAMENTO TRA CRESCITA E CONSUMO DI RISORSE Il IV report nazionale mostra la via di sviluppo necessaria per rafforzare l’economia e limitare l’uso di materie prime. Buoni i dati dell’Italia, ma bisogna ristabilire il trend. E la filiera orto-floricola deve fare la sua parte

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di NICOLÒ DE ROSSI

ome accade spesso, preferiamo vedere le cause di una crisi (solo) negli eventi esterni, accidenti che sono scollegati dal nostro sistema economico e produttivo. Lo abbiamo in parte fatto con il Covid-19, e lo stiamo facendo adesso con l’aumento dei prezzi e la mancanza di risorse dovuti al conflitto tra Russia e Ucraina. Le difficoltà economiche che viviamo non sono solo legate al “naturale” periodo di congiuntura, ma anche al malsano rapporto tra crescita e uso le tonnellate di materie prime consumate in un delle risorse. L’unico modo per risolvere questo anno in Italia paradosso è quello di considerare come necessario e vitale un rafforzamento dell’economia circolare. Il monito arriva dal IV Rapporto nazionale sull’economia circolare, presentato lo scorso 4 aprile alla Conferenza nazionale sull’economia circolare.

100 MLD

RINNOVATO SISTEMA DI MONITORAGGIO L’economia circolare, opposta a quella lineare, è un modello di economia che è strutturalmente in grado di riutilizzare materie prime secondarie provenienti dal suo ciclo interno, limitando l’estrazione di materie prime vergini. Un problema stringente in un mondo che ha appena sfondato il muro delle 100 mld di tonnellate di materie prime consumate in un anno, e in cui il tasso di circolarità globale scende: tra il 2018 e il 2020 è passato dal 9,1% all’8,6% (Circularity Gap Report). Aumentano i consumi, ma si appiattisce il tasso di riutilizzo. L’obiettivo principale dell’economia circolare è proprio quello del disaccoppiamento della crescita economica dal consumo delle materie prime vergini. Non a caso, è una delle basi decisive del Green Deal europeo, nonché componente considerevole (2,1 mld di euro) del PNRR italiano. Il Report 2022, realizzato in collaborazione con ENEA, rappresenta inoltre una delle prime applicazioni

I SETTE (NUOVI) INDICATORI

Nel dettaglio, il tasso di circolarità si basa sulla somma di setter indicatori: • Il tasso di riciclo complessivo dei rifiuti, urbani e speciali • Il tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo • La produttività delle risorse • Il rapporto fra la produzione dei rifiuti e il consumo di materiali • La quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo totale lordo di energia • La riparazione • Il consumo di suolo

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degli indicatori della Carta di Bellagio, un innovativo sistema di monitoraggio e diffusione dei dati sulla circolarità. I DATI DELL’ITALIA Partiamo con i dati incoraggianti, che non sono pochi. In media, in Europa nel 2020 sono state consumate circa 13 tonnellate pro-capite di materiali. In Italia si parla invece di 7,4 tonnellate, contro le 8,1 della Francia e le 13,4 della Germania. Anche la produttività delle risorse in Italia è più che buona: ogni kg di risorse consumate ha generato nel 2020 3,5 euro di PIL, il 60% in più della media europea. Ottime anche le notizie sul fronte del riciclo e sul tasso di utilizzo di materia proveniente da esso: da una parte l’Italia ha una percentuale di riciclo su tutti i rifiuti quasi del 68% (dato più elevato dell’unione); dall’altra, siamo secondi solo alla Francia (21,6% contro 22,2%). Dove siamo in difficoltà? Uno degli indicatori più bassi è quello del consumo di suolo: Polonia era al 3,6%, la Spagna al 3,7%, la Francia al 5,6%, l’Italia al 7,1%, la Germania al 7,6 %. Infine, la riparazione dei beni: in Italia nel 2019 oltre 23mila aziende lavoravano alla riparazione di beni elettronici e di altri beni personali (vestiario, calzature, orologi, gioielli, mobilia, ecc.). Siamo dietro alla Francia (oltre 33.700 imprese) e alla Spagna (poco più di 28.300). In questo settore abbiamo perso quasi 5mila aziende (circa il 20%) rispetto al 2010. Due sono i modi di accogliere i dati italiani sull’economia circolare. Possiamo essere contenti dei traguardi raggiunti o possiamo renderci finalmente conto che, effettivamente, la strada davanti a noi è ancora molto lunga.



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Speciale Sostenibilità / PER COMPO

SCEGLIAMO IL GIARDINAGGIO NATURALE E SOSTENIBILE

Ridurre, riciclare, riutilizzare. Questa è la direzione che i consumatori più attenti all’ambiente vogliono intraprendere. E per aiutarli esiste una linea di prodotti che mette in pratica i principi dell’economia circolare. Il suo nome? Organic & Recycled

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OMPO ha scelto di impegnarsi nell’ideazione di soluzioni innovative per la cura delle piante che si cimentino nel riutilizzo e nella gestione responsabile delle risorse naturali, per evitare sprechi e per rispondere alle necessità di un consumatore consapevole e impegnato su questo fronte. Un percorso che si è concretizzato con il lancio di una linea speciale, Organic & Recycled, composta da terricci e concimi a base di prodotti vegetali di seconda vita avvolti in imballaggi in cartone e plastica riciclati.

IL TERRICCIO ORGANIC & RECYCLED

Composto da materie di origine 100% vegetale, provenienti da processi di recupero e prive di torba per preservare i fragili ambienti delle torbiere. La pellicola di confezionamento è fatta per oltre l'80% di plastica riciclata da post consumo, che contribuisce a ridurre significativamente le emissioni di CO2.

CONCIME GRANULARE (NK 4 -8)

Una miscela ben equilibrata di azoto e potassio costituisce la base vincente di questo fertilizzante. Il concime granulare della linea Organic & Recycled è composto da sottoprodotti provenienti dall‘industria alimentare e, oltre ad essere consentito in agricoltura biologica, è 100% vegetale. La scatola è costituita per il 95% di carta riciclata e l'80% del sacchetto interno è fatto di plastica riciclata di post consumo.

CONCIME LIQUIDO (NK 3-5)

Grazie all’azoto organico e al potassio garantisce e favorisce fioriture abbondanti. Per questo concime liquido vengono utilizzati solo ingredienti di origine vegetale, ottenuti da sottoprodotti dell‘industria alimentare. Il prodotto pertanto è vegano e consentito in agricoltura biologica. Più del 90% della bottiglia è fatta con plastica riciclata da post consumo. Credits Edibrico.

Senza dimenticare • Le materie prime sono ottenute da sottoprodotti agroalimentari a fine vita, particolarmente ricchi di nutrienti per le piante • La plastica degli imballaggi di Organic & Recycled è per l’80-90% riciclata: plastica riciclata di post consumo proveniente dal riciclo della raccolta differenziata domestica. • Gli astucci sono in carta riciclata certificata FSC® • I prodotti favoriscono una crescita sana, fioriture abbondanti e raccolti saporiti per tutti i tipi di piante in vaso o in piena terra

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Speciale Sostenibilità / DATI

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greenup consiglia Un’offerta di prodotti sempre più responsabile diventa la chiave di svolta non solo per attrarre investitori ma anche per avvicinarsi ai clienti. Ma, attenzione, l’interesse per imballaggi, materiali e una filiera più sensibile all’ambiente deve essere veritiero. Il rischio sarebbe quello di cadere nel greenwashing.

LA SOSTENIBILITÀ SMUOVE GLI INVESTIMENTI

Ormai non si investe più a cuor leggero e l’83% del campione di investitori di una ricerca Amazon lo conferma. Le startup con progetti virtuosi e responsabili raccolgono consensi e nei prossimi 12 mesi sono destinate ad attrarre finanziamenti di BIANCA FERRARIS

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dati parlano chiaro: gli investitori ormai scelgono di privilegiare e sostenere quasi unicamente startup, nello specifico, che sviluppano soluzioni a favore dell’ambiente. Questa è la principale conclusione di una ricerca indipendente commissionata da Amazon a FTI Consulting che ha visto il coinvolgimento di 632 investitori in startup nella fase early stage - di cui 100 italiani. Prima di sposare un progetto, l’81% degli intervistati conferma di chiedere dettagli sulla strategia sostenibile, senza contare che coloro che si dimostrano responsabili nel business model ottengono una valutazione positiva superiore del +16% rispetto ai competitor. Ma non è tutto. L’87% degli investitori crede che la combinazione di sostenibilità e purpose fin dalle fasi iniziali si traduca in performance migliori nel lungo periodo e non sono pochi anche coloro che ammettono di aver declinato un’opportunità di investimenti per preoccupazioni legate all’approccio irresponsabile di alcune realtà (71%). “Gli investitori percepiscono le imprese che intendono avere un impatto positivo sul clima come aventi maggiori probabilità di ottenere risultati finanziari e, sempre più spesso, sono spinti ad allontanarsi dalle aziende che non dimostrano un sufficiente potenziale di impatto", ha detto

Aimee Apel, Accelerator Lead di EIT Climate-KIC, la community a livello europeo che si occupa del cambiamento climatico a partire dall’innovazione. L’INIZIATIVA La ricerca Amazon si inserisce in un percorso di sostegno alle startup che il colosso di Jeff Bezos ha intrapreso insieme a EIT Climate-KIC. Le due realtà hanno infatti selezionato oltre 10 aziende early stage che prenderanno parte al primo Amazon Launchpad Sustainability Accelerator, un programma che aiuta ad ampliare il giro d’affari e sostiene le startup sensibili all’ambiente nella promozione delle loro soluzioni. Tutti i partecipanti al programma, attraverso un’analisi dell’impatto climatico - elaborata da Impact Forecast - dovranno dimostrare che i propri prodotti si differenziano per sostenibilità rispetto a quelli presenti sul mercato. Un’occasione per conoscere nuovi ingredienti, materie prime e materiali. Una buona parte del campione di investitori (41%), al momento, avverte che nel prossimo anno la sfida che attende le startup sarà quella di “avere accesso ai finanziamenti e ottenerli”. Un approccio realmente sostenibile, dunque, sembrerebbe un buon punto di partenza.

LE STARTUP PRESCELTE Alcuni di questi prodotti potrebbero entrare nel garden in futuro: adrop: disinfettante ricaricabile per le mani fatto con ingredienti al 100% naturali baybies: prodotti vegani

e gender-neutral per la cura dei più piccoli Cleannest nappies: pannolino al 100% biodegradabile ETHOSA: detergenti per il corpo, dalla polvere al gel, ricaricabili e privi d’acqua

Grub Club Pets: cibo per animali a base di insetti Home Things: detergenti per la casa in pastiglie Klir: marca di integratori che integra la sostenibilità in ogni fase del processo, dall’approvvigionamento

all’imballaggio Laundry Leaves: detersivo per il bucato in fogli e privo d’acqua OMNI: cibo per animali domestici a base vegetale Skingredients: prodotti naturali per la pelle, con

un sistema basato su confezioni ricaricabili e riciclabili SURI: spazzolino elettrico riutilizzabile, riparabile e riciclabile YOKUU: prodotti per la pulizia privi d’acqua e a base di probiotici. greenup

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Speciale Sostenibilità / PER TERAPLAST

LA POSSIBILITÀ DI CAMBIARE

Non solo ampliando la gamma di prodotti in plastica riciclata e riciclabile entro il 2023 ma anche promuovendo progetti digitali collaterali come Tera Project e Terazine

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eraplast S.p.A, innovativa realtà nel panorama dei vasi in plastica con tecnologia ad iniezione e rotazionale, da anni è impegnata nella promozione dell’economia circolare. E i dati lo confermano: l’azienda risparmia fino a 7.312.696 kg di emissioni di CO2 e in un anno ricicla la plastica gettata da una città di 50.000 abitanti. Per il prossimo anno, invece, l’obiettivo è ancora più ambizioso e prevede l’ampliamento della gamma di prodotti in plastica riciclata e riciclabile. Insomma, il garden center in quest’ottica potrà contare su un’offerta variegata e proporsi come promotore di buone pratiche responsabili. TERA®, SOLUZIONI ECOLOGICHE E FUNZIONALI Tera® è il nuovo brand di vasi e sassi decorativi realizzati con plastica riciclata post consumo e riciclabile al 100% dell’azienda Teraplast. Tutti i prodotti sono certificati “Plastica Seconda Vita” dall’IPPR – Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo e rappresentano una scelta sostenibile e responsabile per chi vuole impegnarsi a ridurre l’impatto ambientale.

La sezione “Tera Project” e “Terazine”.

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SOSTENIBILITÀ, OLTRE AI VASI Tera Project e Terazine sono le due anime del progetto digitale di tera® focalizzato sulla plastica. Il materiale viene qui raccontato attraverso quattro diversi ambiti culturali e di ricerca: arte, scienze, design e pensiero circolare. La sezione “Tera Project” e “Terazine” del sito teraitaly.com nasce con finalità culturali e divulgative per conoscere la plastica a 360° ed esplorare il suo mondo da molteplici punti di vista, indagando il ruolo insostituibile di questa materia nella nostra quotidianità.

La plastica si racconta!


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Speciale Sostenibilità / IL PAESE VERDE

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Scopri Linea Brave

ANIMA VERDE E CUORE BIO SU TUTTI I FRONTI Parlare la lingua del consumatore, ascoltarne le esigenze e tradurle in una linea di prodotti sensibile e attenta all’ambiente. E magari ripensare il packaging in maniera funzionale e sostenere iniziative del territorio. No, non è un’utopia

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mpegnarsi in un percorso di sensibilità e rispetto per l’ambiente non è più un’opzione. E le aziende lo sanno, tanto da essere diventata una priorità nei piani di sviluppo per i prossimi anni. La divisione Home&Garden di Agribios Italiana, Il Paese Verde, è tra le realtà che hanno deciso di muoversi in questa direzione, sostenendo gli appassionati di giardinaggio e orticoltura con soluzioni e prodotti di qualità, efficaci e sostenibili, ma anche con consigli e assistenza dedicata. L’obiettivo? Offrire i prodotti che contengono microrganismi utili aggiunti per migliorare la simbiosi tra piante e ambiente a un consumatore consapevole, interessato al rispetto dell’ambiente e di chi lo abita. Ma sarebbe riduttivo raccontare solo questo aspetto dell’attività de Il Paese Verde. L’anima innovativa e il desiderio di fare la propria parte nella protezione e salvaguardia del Pianeta, in combinazione, favoriscono un continuo rinnovamento dell’offerta con novità sempre più efficaci a cui si aggiunge il controllo della filiera, materie prime di qualità e ricerca e sviluppo costante. UN IMPEGNO AL QUADRATO Passiamo ai fatti e raccontiamo i tre fronti su cui Il Paese Verde sta dimostrando il suo impegno. Partiamo dalla linea speciale, Brave, frutto di una tecnologia innovativa che non prevede l’utilizzo di prodotti chimici e che apporta una serie di importanti benefici, come lo sviluppo di microrganismi utili per favorire la crescita e consentire alle piante di sviluppare le proprie difese. Ma non solo, l’azienda non si è concentrata solo sul prodotto di per sé ma anche sul mondo in cui lo stesso andrà ad agire: i

LINEA BRAVE

BRAVE CRESCITA SANA • Contiene inoculi di funghi micorrizici e batteri della rizosfera • Ricco di acidi umici • Favorisce una radicazione poderosa • Potenzia l’assorbimento degli elementi nutritivi da parte delle piante inoculi di funghi • Rafforza la pianta verso stress di vario genere

packaging sono sempre più sostenibili e le iniziative di sostegno alle comunità locali e di responsabilità sociale concorrono a delineare un approccio sostenibile ma tangibile. Un esempio? Per il secondo anno, Il Paese Verde pianta un albero attraverso la piattaforma Treedom per ogni nuovo rivenditore che sposa i suoi prodotti. Ad oggi la sua foresta conta 185 alberi, distribuiti in 9 paesi in via di sviluppo e che cattureranno più di 20 tonnellate di CO2 nei loro primi dieci anni di vita.


Cambia s tile c on le no s tre piante

www.arenavivai.com


Tendenze / INIZIATIVE

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Coltivare sostenibilità Il cuore del progetto di FertiGlobal, “L’orto della tradizione”, mira a un’agricoltura sempre più sostenibile a partire non solo dalla combinazione di tecnologia e soluzioni ma soprattutto dalle persone

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ecnologia e nutrizione delle piante sono ormai una priorità per tutte le realtà che hanno scelto un approccio più responsabile e attento ai bisogni del Pianeta. E così vale anche per FertiGlobal, divisione agricoltura di Larderello Group, azienda italiana impegnata nello sviluppo di tecnologie innovative e sostenibili in grado di affrontare le sfide dell'agricoltura moderna a livello globale. La divisione, costituita in Italia nel 2003, ha ufficialmente iniziato a posizionarsi sul mercato nel giugno 2019 con un proprio brand e catalogo in cui tecnologie avanzate, biostimolanti, bioattivatori e soluzioni per la nutrizione delle colture sono i protagonisti. L’obiettivo finale? Una nutrizione che migliora le difese della pianta e crea resistenze naturali - senza danneggiare l’ambiente - che si concretizza nello sviluppo di 8 tecnologie che supportano la pianta nelle fasi specifiche del suo sviluppo. L’approccio alla sostenibilità che caratterizza l’azienda non si ferma di certo qui. Un esempio è proprio “L’orto

colloquio con LAURA GALLI di ALICE NICOLE GINOSA

della tradizione”, un orto sociale adibito alla coltivazione di ortaggi per testare nuove soluzioni per un’agricoltura sempre più sostenibile. Un’iniziativa che prevede il coinvolgimento della Fortezza di Volterra e degli agronomi di FertiGlobal che operano nel reparto R&D.

La serra.

Come è nata l’idea dell’orto sociale? «Tutto è iniziato un po’ per gioco. Negli stabilimenti dell’azienda in Toscana abbiamo spazi incredibili e vasti dove, qualche anno fa, abbiamo creato una serra per effettuare i primi test di prodotto: prima nella camera di crescita in laboratorio e poi in piccoli vasi con piante, fino agli step successivi all’esterno. Ho iniziato a confrontarmi con alcuni colleghi e abbiamo pensato di poter realiz-

L’ORTO DELLA TRADIZIONE • 2.000 m2 di superficie • coltivazione di ortaggi e di colture “dimenticate” • manodopera fornita dalla collaborazione con la Fortezza di Volterra • supervisione del team di Ricerca e Sviluppo della società • materiali e consigli tecnici offerti da Blumen, Compo, Hozelock, Orto Mio e Verdemax greenup

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Tendenze / INIZIATIVE

zare noi in prima persona i test nelle zone esterne intorno allo stabilimento Larderello, coinvolgendo anche il territorio, in ottica di maggiore sostenibilità. Da qui è nata la partnership con la Fortezza di Volterra che, avendo al suo interno un orto, era alla ricerca di collaborazioni con realtà specializzate nel settore agricolo. Se da una parte noi riceviamo la manodopera dei suoi ospiti, sotto la supervisione del nostro team di Ricerca e Sviluppo, dall’altra offriamo loro la possibilità di reintegrarsi nel tessuto sociale e di vivere un’esperienza diversa. Il progetto, però, allo stesso tempo ha richiesto anche un’altra colla-

SIAMO PARTITI CON LE ORTICOLE, MA IL PROSSIMO OBIETTIVO SARANNO GLI ALBERI DA FRUTTO

borazione fondamentale, ovvero, i materiali e consigli tecnici di cinque aziende del settore: Blumen, Compo, Hozelock, Orto Mio e Verdemax». A che punto è il progetto? «Sembrava un’impresa complicata e invece piano piano ci siamo riusciti. Abbiamo in primis messo a punto alcuni aspetti. Abbiamo creato la superficie, raccolto informazioni sulle colture che potevano essere messe in cam-

Il team R&D.

po per essere testate e ora siamo pronti per iniziare sia con il progetto base, ovvero, sperimentare su varietà conosciute e coltivate da tutti in diverse parti del mondo, sia con il secondo step, ovvero, un angolo dedicato al recupero di specie del territorio dimenticate. Quest’area consentirà ai tecnici di studiare modi sostenibili per ripristinare la coltivazione di piante autoctone non più in uso. Stiamo preparando il terreno, siamo nelle fasi iniziali, abbiamo già l’impianto di irrigazione di Hozelock e sono già arrivati i semi di Blumen per le prime coltivazioni - alcuni li stanno già usando in serra. Quando sarà tutto pronto prenderemo le piante di Orto mio e poi non ci resterà che attendere il primo raccolto della primavera-estate 2022». A proposito delle colture dimenticate del territorio… «Dedicheremo loro un angolo dove andremo a curarle. Siamo già in

contatto banche e associazioni di tutela dei semi che si sono rese disponibili a fornirci delle sementi autoctone». Cosa succede al raccolto? «Inizialmente volevamo donarlo alla Fortezza di Volterra, avendo loro un ristorante interno, ma purtroppo gli acquisti devono avvenire tramite una filiera controllata e non ci è stato possibile percorrere questa strada. Al momento siamo in contatto con il mercato comunale e alcune associazioni del territorio. Vedremo». Avete in previsione altri progetti che coinvolgono il territorio? «Siamo entrati in contatto con l’Istituto Tecnico Agrario Niccolini di Volterra, che ha aperto due anni fa e con cui vorremmo promuovere il progetto di alternanza scuola-lavoro, sfruttando proprio quest’area per mostrare la coltivazione e la sperimentazione in tutte le loro fasi».

SOSTENIBILITÀ PREMIATA Il progetto ENVision di FertiGlobal ha ricevuto i fondi del LIFE Programme dell’Unione Europea. Si basa sulla nuova e unica tecnologia EnNuVi sviluppata e brevettata dalla Divisione Agricoltura del Gruppo Larderello, ovvero, una formulazione innovativa basata sulla combinazione di polifenoli bioattivi con elementi nutritivi.

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Tendenze / TECH

e plifica le operazioni i ac uisto igliora laccesso ai ati e li era te po per far crescere il usiness r er ase il ar etplace a ericano c e ette in contatto en itori e retailer punta a crescere a li ello internazionale di STEFANIA MEDETTI

Benvenuti nell’era del “middle ware”

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a storia del marketplace OrderEase (www.orderease. com) comincia una sera di fine ottobre di vent’anni fa. «Lavoravo come responsabile degli appalti per PriceWaterhouseCoopers. Ero a New York, lontano da casa, ho chiamato mia moglie e mi sono reso conto che mi stavo perdendo la prima festa di Halloween di mio figlio», racconta in un’intervista esclusiva rilasciata a greenup Warren Patterson, il co-fondatore e ceo del gruppo americano. «Il lavoro mi dava molte soddisfazioni anche economiche, ma non il tipo di vita che avrei desiderato». Patterson decide di dare una svolta. «Possedevamo un pezzo di terra e, d’accordo con mia moglie, abbiamo aperto un garden center. Il business andava benissimo e,

nella stagione invernale, avevamo tutta libertà di movimento che avevamo sempre sognato. Ma facevo anche parte di un gruppo d’acquisto da milioni di dollari e, come rivenditore, la mia frustrazione per il processo degli ordini è stata subito evidente». Patterson si rende conto che gran parte del suo tempo, che potrebbe essere speso migliorando le operazioni sul punto vendita, è dedicato invece alla gestione degli ordini. «Fra visite dei rappresentanti, email, fax e telefonate, l’intero processo era laborioso e frustrante. Ho pensato: ci deve essere un modo più semplice per gestire le cose» L’ideale sarebbe stato trovare uno strumento tecnologico in grado di “copri-

re” le operazioni su entrambi i “lati” dello scambio. «Ma non esisteva nulla del genere, così l’abbiamo creato noi. Siamo il nuovo fax», aggiunge con una punta di ironia.

Warren Patterson.

MA DI COSA SI TRATTA ESATTAMENTE? «OrderEase è un ecosistema completo di gestione degli ordini all’ingrosso per il business to business, un marketplace interamente online. Non importa che tipo di venditore tu sia, un grande gruppo o un player indipendente, noi gestiamo l’intero processo per fornitori, distributori, gruppi di acquisto e retailer». L’obiettivo, insomma, è semplificare le operazioni per ogni anello della catena. In qualità di “Saas” (Software as a Service), OrderEase opera sul cloud e

PATTERSON SI RENDE CONTO CHE GRAN PARTE DEL SUO TEMPO, CHE POTREBBE ESSERE SPESO MIGLIORANDO LE OPERAZIONI SUL PUNTO VENDITA, È DEDICATO INVECE ALLA GESTIONE DEGLI ORDINI. 42

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www.spogagafa.com

LO SAPEVI CHE…? OrderEase fornisce anche una piattaforma per eventi di persona, ibridi e virtuali. Per esempio, la prima edizione di Garden Retail Conference, l’evento globale dedicato ai garden center è stata ospitata proprio sulla piattaforma online, raccogliendo gli applausi dei partecipanti.

THE GARDEN LIFESTYLE TRADE FAIR

COLOGNE, 19.–21.06.2022

che i garden possono acquistare spaziano dal vivaio al pet, dagli articoli da giardino al giardinaggio. «L’obiettivo è arrivare a gestire gli scambi a livello globale per offrire ancora più opportunità ai nostri clienti», prosegue Patterson. fornisce il collegamento e l’interfaccia per gli scambi e le comunicazioni. «Ha la tecnologia che serve ai venditori e che si integra con il POS dei retailer e permette ai business di collegarsi fra di loro. Come una specie di “traduttore”, bypassa le differenze nei diversi livelli di sofisticazione tecnologica». Il primo settore ad avere avuto accesso alla piattaforma è stato, ovviamente, il garden center. «Il garden è un’industria molto difficile, ma proprio perché è un settore così complesso, abbiamo sviluppato una piattaforma capace di gestire i prezzi e ogni singola voce dell’inventario». A oggi, oltre diecimila garden center indipendenti fra gli Stati Uniti e il Canada utilizzano la piattaforma, con un volume di ordini che si misura in centinaia di milioni di dollari l’anno. I prodotti

TANTI SETTORI, NON SOLO GARDEN Dall’esordio nel 2015, la piattaforma si è aperta ad altri settori, come componenti in legno per edilizia, birre artigianale, hardware, alimentari e ristorazione, ovvero ogni industria in cui esistono retailer indipendenti che hanno bisogno di permettere a sistemi differenti di comunicare senza soluzione di continuità. «All’interno di OrderEase abbiamo un database dove archiviamo informazioni complete sui prodotti, prezzi, inventario e flusso di lavoro degli ordini. Questi dati si collegano a ogni Erp System, cioè a ogni software per la gestione dei dati finanziari, la catena di approvvigionamento, le operazioni, il commercio, il reporting, la produzione e le attività delle risorse umane di un’azienda». Quando un retailer collega il suo sistema a OrderEase, dun-

ORDEREASE • nasce nel 2015 da un’idea di Warren Patterson • marketplace interamente online con un catalogo dei venditori presenti e ai prezzi correnti • gestione degli ordini all’ingrosso per il business to business

ORDERED @SPOGA+GAFA EN D Non vediamo l’ora di fare A TR M E T 2022 incontrare nuovamente domanda e offerta. L’assortimento che conquisterà i vostri clienti sarà in mostra alla spoga+gafa dal 19 al 21.06.2022: il momento perfetto per mettere a punto l’offerta con il giusto anticipo.

ini d r a i G nibili soste

I ATE V O CUR ASSI IL VOSTR! O R A G L I E T TO BI

Alla prossima mostra di garden lifestyle più grande al mondo per mobili da esterni e decorazioni, grill e BBQ, piante e tecnica, senza dimenticare i giochi da giardino, tutti gli occhi saranno puntati sul megatrend “giardini sostenibili”. La spoga+gafa 2022 sarà inoltre integrata per la prima volta da un format digitale. Moltissimi contenuti interessanti saranno così disponibili su richiesta non solo durante la fiera, ma anche dopo la sua conclusione. Per voi tutto questo si traduce in un’attrattiva e una portata ancora maggiori. Approfittate dei nuovi spunti di crescita e dei buoni affari alla spoga+gafa 2022.

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Tendenze / TECH

que, accede automaticamente a tutto il catalogo dei venditori presenti e ai prezzi correnti. «Se effettua un ordine, l’ordine passa a OrderEase (che non possiede i prodotti) e che lo trasferisce al rivenditore automaticamente, senza che questo debba spendere tempo per immetterlo nel proprio sistema e senza margini di errore. In pratica, offriamo ai rivenditori indipendenti la stessa tecnologia che hanno i grandi gruppi con il vantaggio di guadagnare in efficienza». L’accesso e l’immissione di ordini digitali possono essere effettuati tramite la piattaforma o un’app firmata OrderEase, ma la tecnologia è disegnata per supportare integrazioni lungo tutta la catena di approvvigionamento. PROMUOVERE LE CONNESSIONI «Ogni membro di OrderEase può entrare in contatto con gli altri presenti, è un network che promuove le connessioni. È molto innovativo, ma anche intuitivo se si pensa al tipo di problema che vuole risolvere». Il modello di business è basato sul pagamento di una piccola

A OGGI, OLTRE DIECIMILA GARDEN CENTER INDIPENDENTI FRA GLI STATI UNITI E IL CANADA UTILIZZANO LA PIATTAFORMA, CON UN VOLUME DI ORDINI CHE SI MISURA IN CENTINAIA DI MILIONI DI DOLLARI L’ANNO quota, una sorta di abbonamento che il rivenditore paga per accedere al servizio. «Per il retailer, invece, se collegano il loro POS al database di OrderEase, chiediamo un fee mensile. Inoltre, abbiamo gruppi SETTORI di acquisto di retailer a cui fornia- PRESENTI mo supporto e visibilità di tutte • garden center le operazioni dei loro membri e, • legno per anche in questo caso, OrderEase edilizia addebita una fee. La tecnologia • birre di OrderEase, inoltre, è scalabiartigianale • hardware, le e permette un’integrazione alimentari e anche con i siti di e-commerce ristorazione dei retailer. E non è tutto, perché OrderEase fornisce anche una piattaforma per eventi di persona, ibridi e virtuali. Per esempio, la prima edizione di Garden Retail Conference, l’evento globale dedicato ai garden center (vedere greenup numero 197) della durata di tre giorni, che ha coinvolto consulenti, esperti, proE IN ITALIA? prietari nei cinque conWarren Patterson ha

tinenti e oltre mille cinquecento player di trenta paesi diversi, è stata ospitata proprio sulla piattaforma online, raccogliendo gli applausi dei partecipanti. «Sia che l’evento avvenga di persona, sia in modo virtuale, il sistema di OrderEase è in grado di “catturare” gli ordini delle fiere».

UN BUSINESS CHE CORRE VELOCE Il giro d’affari nell’ultimo anno è cresciuto del 64%, il personale è aumentato del 25-30% e, in vista dell’integrazione del sistema POS, Patterson prevede un raddoppio del personale. «Una fra le nuove funzionalità è il “Vendor Knowledge Center”. Uno spazio in cui i video, il materiale pubblicitario, le immagini dei social media che i rivenditori vogliono condividere con i retailer sono disponibili sulla piattaforma, raccontato che l’espansione ma anche aggiornate in internazionale di OrderEase tempo reale rispettando toccherà anche il nostro l’integrità del brand». paese dove gli piacerebbe In pratica, tutti i settori “avere un partner nel settore tecnologico, un’associazione che utilizzano OrderEase di settore o una grande sono automaticamente in centrale acquisti” comunicazione fra di loro. Al momento, OrderEase non gestisce i pagamenti, in quanto nella maggior parte delle transazioni business to business il rivenditore fornisce credito al retailer, ma in programma c’è l’introduzione dei pagamenti e l’espansione delle funzionalità per i gruppi di acquisto. OrderEase infine, punta a crescere a livello internazionale. Il sistema, infatti, è automaticamente multilingue.

QUANDO UN RETAILER COLLEGA IL SUO SISTEMA A ORDEREASE, DUNQUE, ACCEDE AUTOMATICAMENTE A TUTTO IL CATALOGO DEI VENDITORI PRESENTI E AI PREZZI CORRENTI 44

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Per Florsistemi /

Informazione pubbliredazionale

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DUE IMPORTANTI NOVITÀ A SERVIZIO DEL RETAIL

Si va verso una nuova gestione degli acquisti e degli ordini, per ottimizzare logistica e consegne. In un’epoca in cui il delivery si sta sempre più diffondendo. Ecco le ultime risposte tecnologiche di Flortesistemi e appl ca on e commerce

L’

azienda milanese specializzata in software, hardware e soluzioni per etichettatura, che il prossimo anno festeggerà il suo trentennale, ha introdotto sul mercato due importanti novità a supporto del retail, per migliorare e ottimizzare le funzione di pagamento e ordini. La prima interessante novità, riguarda l’accordo tra Sumup, azienda specializzata in servizi di semplificazione dei pagamenti, e Florsistemi, che consentirà a punti vendita e grossisti di utilizzare, con la massima semplicità, carte di credito e supporti mobili proprio per i pagamenti. Attraverso dei POS di nuova generazione e tramite dei sistemi Android e attraverso i dispositivi web di Florsistemi sarà possibile accettare i pagamenti direttamente con

bancomat e carta di credito. Una soluzione che ottimizza sicuramente logistica e tempi nelle procedura di acquisto e consegna, soprattutto in un’ottica di diffusione delle delivery. Altra importante novità è il primo programma Florsistemi su device android desktop, quindi un computer fisso che permette, anche in questo caso, di ottimizzare le operazioni di acquisto e vendita. Un prodotto che è stato introdotto per agevolare l’immissione degli ordini, che possono essere inseriti rapidamente, aggiungendo anche caratteristiche specifiche del prodotto, oltre alle informazioni utili per la gestione della consegna.

uarda deo d presenta one delle no t

Si tratta di due innovazioni che consentono agli operatori del settore, specialmente grossisti e dettaglianti, di migliorare notevolmente i processi di acquisto, vendita e consegna di piante e fiori, in un mercato sempre più dinamico e in continuo aggiornamento, soprattutto sul fronte tecnologico. Per saperne di più www lors stem t

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Tendenze / INTERVISTA

Non chiamatelo solo vaso Il focus, per la “nuova” Deroma, è quello di deliziare il cliente in termini di prodotto e servizio, senza tralasciare la parte emozionale. La multinazionale veneta è pronta per una nuova fase. L’obiettivo? L’eccellenza colloquio con MATTEO GIALDINI di FRANCESCO TOZZI

quello di ripartire da loro”, racconta Gialdini. Così, oggi la “nuova” Deroma è passata di mano al fondo norvegese Njord Terra Lux, che in Italia ha acquistato dal 2018 ad oggi aziende come, Lanificio Cerruti e l’Aeroporto di Ancona. Un investimento a medio-lungo termine, per rilanciare un marchio famoso in tutto il mondo, “basti pensare che un vaso su tre è Deroma”.

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eterminato, entusiasta e pronto ad affrontare le sfide… Questo l’approccio del nuovo amministratore delegato del gruppo Deroma - Nuova Deroma s.r.l. - Matteo Gialdini, che abbiamo incontrato nella sede della storica azienda vicentina prima dell’inizio di marzo. Il suo, un compito ambizioso che spiega andando subito al punto, confermando l’intenzione di portare “Deroma a diventare il primo leader mondiale del pottery, con l’obiettivo di conquistare quote di mercato, sia in Italia, sia nel resto del mondo”. E le carte in regola, il gruppo di Malo, sembrerebbe averle tutte, basti solo pensare alla sua storicità. Nata nel 1955, in un territorio dove la cultura della terracotta e della sua lavorazione è radicata e viva da secoli, Deroma è stata fondata

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Quali le priorità a livello aziendale che ha affrontato e affronterà nel prossimo futuro? «Come dicevo, la mia prima attenzione è stata verso le persone, che sono la parte fondamentale di questa storica azienda. Tra le altre cose, abbiamo introdotto nuove donne e nuovi giovani, questi ultimi molto più sensibili alle proble-

SÌ, NEI PROSSIMI CINQUE ANNI VOGLIAMO ALLUNGARE IL PASSO E VOGLIAMO RAGGIUNGERE DUE IMPORTANTI OBIETTIVI, CHE SARANNO LA BASE DELLA “NUOVA” DEROMA: L’ECCELLENZA NELLA PRODUZIONE E NELLE VENDITE con l’idea di combinare questa antica e ricca tradizione con le moderne e funzionali tecnologie produttive. Un’azienda che è cresciuta e a saputo migliorarsi, fino a diventare un punto di riferimento per il canale distributivo del settore garden. Oggi, l’azienda veneta è pronta a raccontare una sua nuova fase, a partire dalla continuità. Dopo gli anni di commissariamento, la prima preoccupazione “è stata quella di preservare le persone, oltre 550, supportandole, proprio perché il primo obiettivo è stato

matiche ambientali. Io ho iniziato dallo scorso settembre e l’impegno prossimo è quello di migliorare di pari passo l’efficienza produttiva e la programmazione».

In apertura: Matteo Gialdini, alla guida dell’azienda da settembre dello scorso anno.

Diciamo che si apre una nuova fase verso il futuro… «Dopo il periodo di commissariamento, nel quale sono stati realizzati pochi investimenti, il nuovo corso è proprio quello di invertire la marcia. Per fare questo, dobbiamo partire dalle persone, dalle idee. Tanti i progetti che abbiamo messo sul tavolo,


grazie anche all’aiuto di consulenti specifici, proprio perché il nostro obiettivo è quello di tornare ad essere il punto di riferimento nel mercato del vaso, anche se per me il termine vaso è limitativo. Così, abbiamo coniato il progetto Pioneer, che prevede 150 differenti progetti, 10 per ogni dipartimento aziendale». Un percorso ambizioso. «Sì, nei prossimi cinque anni vogliamo allungare il passo e vogliamo raggiungere due importanti obiettivi, che saranno la base della “nuova” Deroma: l’eccellenza nella produzione e nelle vendite». Quindi anche una maggior produzione? «Sì, esattamente. Stiamo progettando, qui in Italia, una linea produttiva che dovrebbe essere pronta entro la fine di settembre, e nel contempo abbiamo iniziato un processo di ottimizzazione produttivo nei diversi stabilimenti, azioni che ci consentiranno di raddoppiare la produzione giornaliera che oggi è di circa 150mila vasi». L’idea è quella di aprire nuovi mercati? «Prima di tutto, vogliamo concentrarci sul nostro core business, la terracotta. In Italia, come nel resto d’Europa e del mondo, c’è ancora molto spazio e, nel giro di due anni, porteremo delle grandi novità, in termini di materiali, forme e colori». Mi conferma anche lei che c’è un ritorno del consumo di vasi di terracotta? «È proprio così! Dai nostri dati, le posso confermare che il consumo di terracotta sta aumentando, e sta aumentando principalmente tra giovani e giovanissimi, consumatori più

critici e attenti ai temi ambientali. La generazione Thunberg, per intenderci, che sa benissimo quanto una pianta cresca meglio in un contenitore di terracotta, invece che di plastica». Deroma è una multinazionale, quali i mercati esteri che approccerete nel prossimo futuro? «Il nostro obiettivo è quello di aumentare le dimensioni dell’azienda e per questo una delle priorità è quella di allargare il nostro giro d’affari in bacini in cui non siamo ancora presenti, per esempio Africa, India, e Sud America. Un impegno che confermerà la nostra posizione di multinazionale italiana del pottery… Pensi che negli Stati Uniti per indicare il vaso in terracotta usano il termine Deroma». I canali distributivi che privilegerete? «Questo è un altro passaggio fondamentale… Deroma dovrà avere un approccio pluri-specializzato, quindi il nostro intento sarà quello di essere presenti in tutti i canali distributivi, fisici e digitali, con progetti e prodotti diversi. Per esempio, la grande distribuzione è una realtà che vogliano presidiare con maggiore attenzione, perché può essere

Uno degli obiettivi è quello di ottimizzare i processi produttivi.

un veicolo molto efficace per arrivare al consumer. Anche l’online è un’opportunità molto interessante in cui dovremo essere presenti, anche con l’intento di appoggiare i nostri partner commerciali». Quindi fisico e digital in parallelo? «Sì, è corretto. Saranno due dimensioni, quella fisica e quella web, che si supporteranno a vicenda, traendo vantaggi reciproci. Lo spazio fisico è fondamentale, ma non possiamo sottovalutare l’evoluzione dei processi di acquisto che, negli ultimi anni, ha visto un incremento delle vendite online, soprattutto per quanto riguarda i giovani consumatori. Questo, ci tengo a precisare, non vuol dire che non presteremo attenzione al punto vendita, anzi, stiamo riprogettando tutto il merchandising a supporto del retail». Insomma, alla fine del discorso per Deroma il vaso non sarà più un “semplice vaso”… «Il vaso è quel supporto nel quale la pianta cresce, quindi che concentra in sé caratteristiche determinanti. Il nostro compito non sarà quello di vendere solo il vaso, ma di deliziare i clienti, in termini di prodotto e servizio, senza tralasciare la parte emozionale».

ALCUNI NUMERI Negli ultimi sei anni (cinque di commissariamento e uno di fondo) l’azienda veneta è sempre cresciuta a doppia cifra in termini di fatturato, passando dai 61 milioni di euro del 2015 ai 113,8 milioni nel 2021. La produzione giornaliera è di 150mila vasi. greenup

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Tendenze / INTERVISTA

“Puntiamo al domani” Logo FitoGuard® rinnovato, restyling della linea “Il mio orto bio” e formulazioni sempre più sensibili alla sostenibilità. Un cambiamento coraggioso che guarda al futuro e che arriva con una risposta in un momento di grandi incertezze colloquio con ENRICO BAGAROLLO di FRANCESCO TOZZI

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aper intercettare le esigenze del mercato e tradurle in un progetto coraggioso, perché diverso, e in linea con le evoluzioni del settore. Questo è, in poche parole, quello che è riuscita a realizzare FitoGuard®, il marchio per le soluzioni per la cura della

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casa e giardino di Newpharm®. Protagonista indiscussa della nuova direzione che ha sposato il brand è la linea “Il mio orto bio”, la gamma di prodotti naturali ideati per l’utilizzo in agricoltura biologica. Un cambiamento scaturito dalla consapevolezza di dover differenziarsi non

solo nel prodotto ma anche nella comunicazione e negli obiettivi a lungo termine di un’offerta che parte e torna alla natura. E chi meglio di Enrico Bagarollo, direttore generale di Newpharm, poteva accompagnarci nel racconto di un nuovo capitolo della storia dell’azienda? Come sta andando la stagione per il settore home & garden? «Molto bene. Quest’anno, fin da subito, abbiamo puntato sul domani, oltre che sui prodotti più tradizionali. E il domani è la linea “Il mio orto bio”, che ci sta dando grande soddisfazione, soprat-


RINNOVARE LA VESTE GRAFICA, ANDANDO A SCEGLIERE DEI COLORI PASTELLO PIÙ VICINI AL CONSUMATORE, PER RACCONTARE UNA LINEA CHE PARTE E TORNA ALLA NATURA

tutto dopo il restyling. Abbiamo rinnovato la veste grafica, andando a scegliere dei colori pastello più vicini al nostro consumatore, e abbiamo voluto trasmettere il concetto di un’offerta che parte e torna alla natura. Un cambio di prospettiva che ha coinvolto anche la nostra comunicazione, più “naturale”, proprio per trasmettere al meglio questo concetto. Punti vendita più informati, eventi B2B e campagne TV Social hanno enfatizzato ancora di più e arricchito questo impegno. Quando si lavora con entusiasmo, i risultati non possono non arrivare».

La linea “Il mio orto bio” è un progetto coraggioso che si differenzia in positivo. Come ha accolto il rivenditore questa novità? «Rispondo con un esempio concreto. Il rivenditore del garden center ci ha chiesto immediatamente di fornire il prodotto con la nuova grafica, proprio perché ne riconosceva il valore. E questo era il nostro obiettivo: comunicare la nostra diversità. Il target garden center ha sicuramente beneficiato maggiormente del restyling della linea. A differenza del circuito agrario, infatti, nel centro di giardinaggio concorrono ad arricchire l’esperienza del cliente anche una serie di variabili come quella estetica ed emotiva. “Il mio orto bio”, in questo senso, è emozione ma anche concretezza e qualità. Tutti i prodotti sono stati testati in collaborazione con istituti di ricerca e tecnici di centri specializzati e questo ci rende ancora più sicuri del valore della linea». Enrico Bagarollo.

Come siete arrivati a questo cambiamento? «È il risultato di un lavoro di 5 anni. Siamo partiti dal rispondere a una domanda: “Qual è il nostro dna e cosa ci differenzia”. Abbiamo voluto dare una risposta a un momento di incertezza e spostarci verso la certezza, ovvero, puntare sul mondo naturale. La stessa direzione de “Il mio orto bio” l’abbiamo intrapresa anche per il settore dei biocidi e il

motivo è molto semplice: da qui ai prossimi 5 anni il mondo sarà radicalmente diverso. Dobbiamo evolverci e guardare avanti, puntando sulla ricerca e lo sviluppo di formulazioni naturali e futuribili». Tra gli obiettivi del cambiamento, quanto ha inciso volersi avvicinare al consumatore più giovane? «Uno dei target che volevamo colpire è il pubblico giovane, sempre più in espansione, e incline a sporcarsi le mani nell’orto. Per comunicare i nostri prodotti in modo coinvolgente, abbiamo scelto di raccontare una storia in cui fondere anche tecnicismi e conoscenze, ma senza dimenticare l’importanza dell’immagine e dell’emozione. Il consumatore più giovane è un interlocutore più evoluto e più informato, ma anche più esigente. In più, nonostante la capacità di spesa inferiore rispetto alle passate generazioni, accettano di buon grado disequilibri sul prezzo se riscontrano un effettivo valore aggiunto. Proprio su questo “valore aggiunto” è fondamentale giocare la comunicazione». Qualche anticipazione per la prossima stagione? «Il prossimo catalogo prevede 50 nuovi lanci. Continueremo a essere dirompenti e a proporre prodotti che fanno la differenza. Anticipo che saranno 4- 5 le perle della prossima stagione: aspettatevi sorprese».

DARE UNA RISPOSTA A UN MOMENTO DI INCERTEZZA E SPOSTARSI VERSO LA CERTEZZA, OVVERO, PUNTARE SUL MONDO NATURALE greenup

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"E bastava la letizia di un fiore a riportarci alla ragione" (Alda Merini)

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Il primo progetto editoriale B2B pensato per creare uno spazio informativo e formativo per gli operatori del comparto del fiore reciso

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Tendenze / VIVAIO

Dianella “Blue Stream”. Credit: Plantipp

Il giardino che vorrei Partiamo dall’effetto che tutti vogliono ottenere: uno spazio sorprendente, ricco, che faccia sentire rilassati. Le piante adatte ci sono, qualunque sia l’esposizione e la zona climatica

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doro “mescolare” le piante in giardino, sono attratto dalle ambientazioni eterogenee dove poter vivere il presente sempre in modo diverso, aperto alle sorprese che il giardino può offrire. Spesso i consumatori si scoraggiano all’idea di creare generosi mix di fioriture e di verde perché temono di vanificare l’investimento economico sbagliando la manutenzione, oppure perché non conoscono a sufficienza l’enorme vastità di piante che ci sono a disposizione, e quindi ricadono sempre nelle solite scelte. Infine, soprattutto ultimamente, sono molte le persone che si preoccupano del dispendio di acqua, di tempo e di cure che un giardino allestito con piante inadeguate per la zona o troppo sofisticate potrebbe comportare. Io credo possibile ridurre gli sprechi e gli sforzi con l’utilizzo delle piante giuste. A BASSO CONSUMO IDRICO Nelle zone più assolate, ad esempio, l’acqua può essere risparmiata

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di MARIO FERRARINI

che l’Amarcrinum howardii che con i suoi fiori imbutiformi rosa di grandi dimensioni è in grado regalare un profumo come di paradiso.

con essenze resistenti alla siccità. Per questo impiegherei l’Agapanthus “Ever Sapphire” con il suo magico tocco d’azzurro e la sua straordinaria capacità di rifiorire, da affiancare al Senecio niveoaureus, indistruttibile con le foglie che appaiono quasi bianche. Adoro la luminosità dell’Euphorbia “Tasmanian Tiger”, magari messa in risalto da ciuffi di Dianella “Blue Stream” a fare da sfondo. Impiegherei sicuramente il delizioso Sedum makinoi “Lime” come coprisuolo con i suoi giochi di giallo e lime racchiusi nelle piccole foglie carnose. ESUBERANTE AL PUNTO GIUSTO Vorrei qua e là qualche vera opera d’arte, come l’Iris barbata “Flying Circus”: sfacciato, superbo, una sorpresa ad ogni fioritura. L’immancabile Erigeron karvinskianus farebbe da cornice umile e deliziosa con le sue margheritine ora bianche, ora rosa. Sono un goloso, lo ammetto, e non volendo rinunciare proprio a nulla inserirei an-

IL RIPOSO DELLE ZONE IN OMBRA Certo, non mancherebbero angoli rilassanti all’ombra (e lì l’acqua occorrerà di certo) con le mie amate Hydrangea macrophylla You&Me “Romance” che si fondono con l’eleganza del sempreverde Polystichum polyblepharum. E così il luogo più riparato del giardino diventa anche lo spazio ideale per i momenti in cui si vuole riposare e chiacchierare con gli amici e i famigliari, circondati da fioriture meravigliose, al fresco. Mi sembra quasi di vederlo, il giardino che vorrei. E mentre penso a questo giardino, sento già una grande sensazione di pace e di relax.

Per saperne di più

Mario Ferrarini è socio insieme ad Alberto Tonel e Fabiano Bortolazzi di Arena Vivai, un’azienda produttrice di piante da esterno con sede a Verona. www.arenavivai.com

La voglia di avere un giardino bello ma allo stesso tempo rispettoso delle esigenze della biodiversità e della sostenibilità è tanta, a a sostenuta e uidata un i e no c e i ri enditori nei centri di iardina io de ono rendere sul serio affiancando i consu atori nel processo di acquisto e sostenendoli nel post vendita.

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1) Agapanthus Everpanthus® “Ever Sapphire”. Credit: Plantipp 2) Senecio niveoaureus 3) Euphorbia “Tasmanian Tiger”. Credit: Plantipp 4) Sedum makinoi “Lime” 5) Iris barbata “Flying Circus” 6) Erigeron karvinskianus 7) Amarcrinum howardii 8) Hydrangea macrophylla “You&Me Romance”. Credit: Plantipp 9 ) Polystichum polyblepharum greenup

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Tendenze / GENETICA

FIORITURE “RIVOLUZIONARIE”

MPN/Suntary presenta le nuove collezioni per festeggiare i 20 anni del marchio Sundaville®. Qui un assaggio delle ultime varietà da tenere in considerazione per le prossime programmazioni di FILIPPO TERRAGNI

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ltre a una nuova brand identity e a un nuovo show-room, MNP/Suntary quest’anno festeggia i 20 anni di uno dei suoi marchi di Mandevilla più importanti, Sundaville®. E sono tante le iniziative che l’azienda olandese ha deciso di organizzare in occasione di questo importante evento, a partire dall’introduzione di nuovissime varietà per la prossima stagione, che l’azienda di Leimuiderbrug definisce “rivoluzionarie”. Andiamo con ordine.

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Tendenze / GENETICA

ELEGANZA DA TOCCARE CON MANO La nuova Primula obconica Touch Me porta final ente aria i pri a era foglia e rigoglioso e colori rillanti per uninno ati a for ula potenziata di NICOLÒ DE ROSSI

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rimule primina-free, dai colori brillanti e gioiosi. I riflettori agli open days di Schoneveld Breeding spettano, questa volta, alla nuova linea ‘Touch Me’. Dalle caratteristiche genetiche pensate ad hoc, senza rinunciare a grandezza e assortimento, queste primule obconiche creano un’atmosfera elegante che irradia ogni ambiente. Ecco il must-have della primavera. MAI PIÙ ‘DERMATITE DA PRIMULA’ Addio a eruzioni cutanee e pruriti causati dalla primina, allergene contenuto nelle secrezioni del gambo e del fiore di molte varietà di primula. La linea Touch Me è completamente priva di rischi. Una grande innovazione che faciliterà la cura e la coltivazione di questi splendidi fiori. Una struttura compatta, steli e fiori robusti, completano le caratteristiche fisiche. PRIMULA PRICANTO Le immagini parlano chiaro, il grande punto di forza di questa linea sono i colori, intensi e brillanti, sia delle foglie che, naturalmente, dei fiori. Tra le varietà più belle, spicca la Primula Pricanto: fioriture minute ma compatte, dal curioso stile vintage, disponibili in tre diverse colorazioni. Sono adatte per interni ed esterni riparati, in vasi dai 9 ai 12 centimetri.

PER TUTTI I GUSTI ‘Touch Me’ è disponibile in tre diversi formati, grazie a un basso e più sostenibile uso di regolatori della crescita • Touch Me Mini: adatta a vasi dai 9 ai 10,5 cm e disponibile in 5 intense colorazioni • Touch Me Midi: leggermente più grande, ideale in vasi dai 10,5 ai 12 cm, è disponibile in 8 tinte • Touch Me Lange: la più folta e compatta, per vasi dai 12 ai 15 cm, disponibile i e cr ie r fi ri e i c re

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Tendenze / MARKETING

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Questione di colore

Dal logo alle pareti, dalle pavimentazioni al packaging. Gli oggetti e gli spazi custodiscono un significato e raccontano une ozione cegliere le colorazioni pi i onee soprattutto nel on o retail una era e propria sfi a per unesperienza sensoriale co pleta di BIANCA FERRARIS

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l verde è il vostro colore. Quanti di voi lo hanno scelto per il proprio logo o come sfumatura dominante del punto vendita? La sua applicazione sembra quasi una scelta obbligata. Il verde è notoriamente il simbolo della natura e del mondo naturale e colorazione prediletta per vivai e garden center ma anche per tutto il settore e i prodotti eco-friendly. Il suo messaggio è l’armonia, la tranquillità e un invito al benessere. Lo sapevate? Inoltre la sua sfumatura stimola l’attenzione e per questo motivo è ampiamente utilizzato nell’ambito lavorativo ma anche nelle call to action (richiami all’azione). Per il momento quindi nessun errore, anzi, avete trasmesso correttamente il vostro messaggio e la vostra missione. INDIRIZZARE IL CLIENTE Come saprete, ogni colore incide sulla psiche di ogni persona, in modi leggermente diversi poiché legati alle esperienze personali di ciascuno. Ma, generalmente, ogni colorazione vanta un significato sociale ben radicato e un effetto emotivo sulla nostra mente. Conoscere il potere emotivo delle cromie significa compiere passi concreti nell’affermazione del proprio brand sul mercato e stimolare e aumentare le vendite online e offline. Ad occuparsi di questo aspetto è una branca specifica del marketing ovvero il neuromarketing che, profilando a livello cognitivo il consumatore, è in grado di influenzare il comportamento di acquisto. Tutto a partire dal colore.

Sia online sia offline Immediatezza, urgenza, energia

rosso

• PERCHÉ Stimola il consumatore a compiere un gesto e crea un forte impulso • DOVE i ee i e per pr i i er e speci i s di e per u ci c e ric iede u i e e i edi

Felicità, ottimismo, leggerezza • PERCHÉ NON SCEGLIERLO ha la capacità di “annoiare” e per questo d u i i re picc e d si • DOVE i e i picc e u i e s per c ur re e i e i es e e ree e i e ri per p r i i rid e

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Tendenze / MARKETING

Stabilità, calma, quiete

blu

• PERCHÉ u ic p ce e fiduci ecess ri pres re e i e su us pess pu essere percepi c e e e e di dis cc e redde • DOVE i e e e se i i re i e pri c e cer ific i i per s i e re d i i de ie d ei c r i dei pr pri c ie i e pu e di p re e us re e re c ss per c c udere c uis c i piede ius Fiducia e tranquillità

Natura, freschezza, benessere • PERCHÉ p ri de u i r d di r ui i re c ie e pi i c re per ecce e de s s e i i i e di u ppr cci s ed e ui i r • DOVE d e e e p c i di pr d i ec rie d e rispe si de i e e di e ic re i su p ere di c ur re e i e erc us r per se e ic i er ed es er de pu e di nfatti tra le sue caratteristiche c e c p ci di c u ic re i e e cresci

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Positività, energia, entusiasmo • PERCHÉ er c i p ri de r ss • DOVE iu ii pri si i e e i u pu u p re i i

ere e ricerc re i er i e c c ie e r su i pu s c uis cip e e per er e e sc i si i e e di prese c e u re d per e r ci e s i ere e ppe i

Eleganza, esclusività, mistero • PERCHÉ u ic uss ed esc usi i e re sce c e c re c rp r e c e per d re u ess i c i r i seri e u re i • DOVE ri i e i re i su u i i i e per s ru ur pri cip e de e c erce u si i ece ide e per c p e e i r i ee e i r dire i edi

nero

IL COLORE DEFINISCE LA PERSONALITÀ DEL MARCHIO, DIFFERENZIANDOLO DALLA CONCORRENZA E RENDENDOLO UNICO NEL SUO GENERE 62

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Protezione e difesa naturale dell’orto e del giardino VISION EN

Leggere attentamente l’etichetta prima di usare il prodotto.

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Scegliere prodotti naturali per la cura dell’orto e del giardino significa approcciare gli infestanti in modo preventivo per evitare danni e perdite del raccolto.

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Focus / FLOROVIVAISMO

Presentare il geranio con un certo stile Ogni anno il re dei balconi torna a riempire carrelli e terrazze della clientela. Grazie a Pelargonium for Europe, il punto vendita potrà contare su contenuti digitali su misura e visual curati e ispirazionali. Guardate un po’! di BIANCA FERRARIS

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gerani, si sa, sono i fiori simbolo della bella stagione. Protagonisti di balconi e terrazzi, questi fiori ogni anno conquistano lo spazio outdoor dei vostri clienti. Fondamentale sarà allora dedicare loro spazio tanto nel punto vendita quanto sui vostri canali social. La verità è che, nonostante gli anni che passano, il geranio continua a piacere e non sembra conoscere battute d’arresto. La stessa Pelargonium for Europe afferma che sono, ad oggi, più di 26 milioni le piante acquistate in Europa. Incredibilmente robuste e facili da coltivare, queste piante sono estremamente versatili e ideali per un’esposizione d’effetto. Ecco qualche consiglio! ESPOSIZIONE CREATIVA E… SALVASPAZIO Dalla scala di legno per ottimizzare lo spazio ad altre idee ancora più creative. I vasi di geranio si possono sistemare anche su diverse altezze generando un bel gioco di colori.

ABBINAMENTI IDEALI? Oltre a piante perenni, erbe ornamentali, aromatiche, fragole, salvia, lavanda e timo, gli esperti di Pelargonium for Europe propongono: • Gerani Zonali (eretti) con Verbene e Million Bells (calibrachoa), o con “Issopo d'Acqua” (Bacopa monnieri) e “Diascia”. • Gerani Rampicanti con la “Lobelia”, le “Petunie”, il “Diamond Frost” e la “Salvia Gialla” (Lantana Camara).

Copyright foto: “Pelargonium for Europe”

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Per il vostro punto vendita Post per i social media, poster e banner sono disponibili e adattabili per arricchire il vostro sito web, personalizzare il negozio o la vetrina Ogni anno Pelargonium for Europe produce centinaia di foto professionali in alta risoluzione, a disposizione delle industrie del verde: è possibile scaricarle gratis ed utilizzarle per annunci, siti web, materiali promozionali, social media e altro ancora. Ecco un assaggio!

”GOOD VIBES“ CON I GERANI DELL A BELL A I FIOR I SIMBOLO MET TONO STAGIONE TRAS ! ENERGIA POSITIVA

CAMPAGNA FINANZIATA CON L’AIUTO DELL’UNIONE EUROPEA.

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IL CONTENUTO DI QUESTA CAMPAGNA PROMOZIONALE RAPPRESENTA SOLTANTO LE OPINIONI DELL’AUTORE ED È DI SUA ESCLUSIVA RESPONSABILITÀ. LA COMMISSIONE EUROPEA E L’AGENZIA ESECUTIVA EUROPEA PER LA RICERCA (REA) NON ACCETTANO ALCUNA RESPONSABILITÀ RIGUARDO AL POSSIBILE USO DELLE INFORMAZIONI CHE INCLUDE.

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Focus / FLOROVIVAISMO

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Ecco le reginette americane

Il National Garden Bureau ha scelto le piante dell’anno 2022, fornendo il materiale utile alla loro diffusione e alla vendita. Un progetto di lunga data da cui trarre ispirazione di MARTA MEGGIOLARO

O

gni anno il National Garden Bureau seleziona una pianta annuale, una perenne, un bulbo, un arbusto, una pianta da orto e una da interno che vengono incoronate “piante dell’anno”. Le prescelte vengono selezionate in base a quanto sono popolari, semplici da coltivare, adattabili a diversi climi, versatili negli usi e con un buon numero di cultivar. Il NGB mette a disposi-

zione degli affiliati una grande varietà di materiali che sostengono la promozione e la vendita di queste specie all’interno dei centri di giardinaggio: immagini, poster, loghi, consigli per la coltivazione, schede di informazioni sulle varietà, power point che illustrano le piante dell’anno e le attività dell’associazione. Per il 2022 le piante dell’anno sono: Peperomia, Gladiolo, Lillà, Phlox, insalata verde e Verbena.

NGB: MISSION E SCOPI

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Focus / FLOROVIVAISMO

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Peperomia, ottima per i principianti Le piante di questa famiglia iniziano a essere vendute come piante da appartamento nel 1930, ma c’era poco fra cui scegliere. Recentemente stanno conoscendo una stagione d’oro: merito del fatto che si sono aggiunte tante nuove varietà, erette o ricadenti, simili a piante succulente o meno. Sono le perfette piante da appartamento perché non hanno bisogno di molta luce, anzi non vogliono proprio la luce diretta, e non crescono molto: non diventano troppo ingombranti. I pollici verdi inesperti si troveranno molto bene con questa specie, facile da coltivare: non necessita di un’irrigazione molto frequente né di specifiche concimazioni. In più, le varietà a disposizione sono talmente tante da solleticare il desiderio dei collezionisti.

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NGB: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE I membri del consiglio sono eletti fra gli associati e restano in carica tre anni. Presidente e i e rd e ers c Vice Presidente s irsc e u eric eed Presidente uscente ic s ucci e i is e rde Tesoriere riss erdi rris eeds irettore ris er ue e re i e Direttore c i ri

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Una spada gentile Il gladiolo deriva il suo nome dalla parola latina “gladius”, che significa spada. Il nome è stato attribuito per via del suo portamento eretto, che lo fa spiccare in giardino. Ne esistono differenti varietà, che differiscono fra loro per l’altezza e la forma del fiore. I più diffusi sono i grandiflora, ma la genetica ha lavorato molto su questa pianta, ottenendo varietà più basse o con fiori particolari. La quantità di fogge e di colori è impressionante, sono di facile accostamento alle altre specie, e faranno la differenza nei giardini dei vostri clienti. Perché sia una coltivazione soddisfacente, ricordate di piantare in un terreno ricco e ben drenato, da lavorare

eventualmente con compost o stallatico prima della messa a dimora, in pieno sole, provvedendo presto ai supporti per i lunghi steli carichi di fiori. I gladioli hanno anche bisogno di essere innaffiati con regolarità e frequenza: lo stress idrico, infatti, li porta a essere più esposti a malattie e parassiti. La riuscita è ottima anche in vaso. I gladioli sono un magnifico fiore da reciso, e piantandoli in periodi successivi è possibile assicurarsi la loro compagnia per tutta l’estate: queste sono tutte indicazioni per cui i vostri clienti chiederanno il vostro consiglio e avranno bisogno di ciò che il garden offre.

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Lillà, moda intramontabile

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I lillà sono tra gli arbusti o piccoli alberi decidui più apprezzati di sempre: sono robusti, affidabili, a bassa manutenzione e sono anche profumati. Sono diffusi in tutto il mondo e hanno dato origine a diversi ibridi. I colori comprendono tutte le sfumature di lilla, dalle più chiare alle più scure, e i fiori possono essere singoli o doppi. Amatissimi per le loro fragranze e la loro bellezza, grazie al lavoro della genetica possono ora essere coltivati in climi differenti e abbiamo anche delle varietà con un portamento più compatto e che non raggiungono grandi dimensioni; in questo modo si prestano a essere usati in diversi contesti, anche in vaso, sui terrazzi o sui

balconi della città. Un’altra caratteristica che li rende molto apprezzati oggi, e che aiuta la vendita, è il fatto che attraggono gli insetti impollinatori: sono amici delle api e contribuiscono a incrementare la biodiversità. Esistono anche varietà rifiorenti, che permettono di godere dei profumatissimi fiori lungo tutta l’estate. Per tutte queste ragioni, il lillà è una pianta da proporre in vivaio e da inserire nei progetti per i nostri clienti. Perché questa specie dia il meglio di sé, è importante coltivarla in zone che garantiscano un inverno abbastanza freddo, dove il terreno è ben drenato e leggermente alcalino, in una posizione in pieno sole. greenup

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Focus / FLOROVIVAISMO

Non è solo un’insalata Strana storia, quella delle insalate. Forse non tutti sanno che prima di diventare il piatto delle signore perpetuamente a dieta, le verdure da foglia erano comunque associate alla sfera femminile in quanto si riteneva che alcune varietà fossero un afrodisiaco e aiutassero la fecondità: si trovano tracce di questa convinzione fin nell’Antico Egitto. Inizialmente usate negli infusi, le insalate sono entrate ben presto nella dieta mediterranea, sia crude sia cotte, condite o saltate nell’olio. Le più note fanno parte della famiglia delle Asteraceae, come la lattuga, la cicoria o il tarassaco; dalla famiglia delle Amarathaceae citiamo invece gli spinaci,

mentre le Brassicaceae comprendono la famiglia dei cavoli, che stanno conoscendo una buona diffusione. Questi ortaggi possono dare grande soddisfazione ai nostri clienti che vogliono organizzare un orto domestico, in piena terra o nei contenitori: possiamo incuriosirli proponendo varietà dai colori particolari o specie più esotiche, ma la parte importante è fornire le informazioni corrette per la coltivazione di ognuna e gli strumenti adeguati alla difesa delle piantine. Trattandosi di piante da orto, possiamo aiutarli a sperimentare con le varietà e a imparare a conoscere modalità e tempi di raccolta.

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Verbena, per i giardini assolati

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È risaputo che la Verbena sopporta bene le alte temperature e il secco; quello che forse non si sa è che i nuovi ibridi sono stati sviluppati proprio per potenziare questa caratteristica, unitamente al valore ornamentale della fioritura. La pianta è conosciuta fin dall’antichità, quando veniva usata come medicamento; oggi si è diffuso le numerose varietà, differenti per portamento e colori, vengono sfruttate per adornare i giardini. I fiori sono ampi, i colori vivaci, e sono generalmente offerte in mix, per poter creare gradevoli accostamenti di colore. La verbena è molto amata dagli insetti impollinatori:

uno dei motivi per cui verrà scelta volentieri dai consumatori. Può essere proposta sia come tappezzante sia come punti focali, in vasi o in basket appesi. Va posta in pieno sole. L’importante è che il substrato sia drenante e che l’irrigazione sia abbondante e regolare, pena lo scolorimento dei fiori. È consigliabile anche proteggerla dall’oidio trattandola con olio di Neem, nonostante le nuove varietà siano più resistenti. La verbena è una pianta annuale che, grazie all’apporto di allegria e colore che regala al giardino, darà grande soddisfazione anche ai consumatori meno esperti.


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Focus / FLOROVIVAISMO

Phlox, un omaggio all’America

Non è difficile comprendere come mai il Phlox sia stato scelto come pianta dell’anno dall’associazione americana NGB: infatti originariamente è un fiore selvatico che si trova nei territori dalla Florida all’Alaska. È una classica pianta perenne americana, coltivata già dai nativi. I fiori hanno colori vivaci e la fioritura dura molte settimane: questi sono i due punti di forza per cui il Phlox è un must have per i giardini assolati, dove si possono trovare sia quelli a fioritura primaverile, sia quelli a fioritura estiva. I primi sono generalmente usati come coprisuolo, mentre i secondi sono più alti. I Phlox hanno

PER APPROFONDIRE

bisogno, oltre che di luce, di un substrato leggero, sabbioso e ben drenante; il terreno argilloso potrebbe comprometterne irrimediabilmente la messa a dimora. Hanno anche bisogno di essere innaffiati regolarmente e con abbondanza, ma temono i marciumi e gli attacchi fungini, quindi è meglio evitare di bagnare la mattina presto e di bagnare le foglie. La cosa migliore è avere un impianto di irrigazione a goccia. Essendo perenni i giardinieri un po’ più esperti possono divertirsi in autunno a dividerli. Questo rinvigorirà le piante che, l’anno successivo, regaleranno una fioritura ancora più esuberante.

Phlox “Pink Sparkles”, di Walter Gardens.

Phlox “Pop Star” Deep Blue, di Syngenta.

Le informazioni e le foto riportate nell’articolo sono state messe a disposizione del pubblico dalle aziende membri del NGB e sono reperibili sul sito: www.ngb.org

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Super Highlights Primavera

2022


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#Sisboccia / Alessandro Fornasaro STORIE VECCHIE, OCCHI NUOVI

credit: Vittoria Neto.

RITORNO ALLA PROGRAMMAZIONE

Un accordo fra produttori e rivenditori non è un azzardo: i sistemi gestionali di oggi permettono i organizzare gli or ini e uesto gio ere e a tutta la filiera oltre c e al cliente finale

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ualche giorno fa ero ad un appuntamento con un cliente, durante il quale si discuteva, ancora una volta, della mancanza di prodotto nel mercato (nello specifico si parlava delle ormai introvabili Photinie). Ad un certo punto questo cliente mi dice: «Ma perché i produttori non producono di più? Cosa gli costa coltivare più Photinia se è due anni che non se ne trova e la richiesta rimane alta?». Da figlio di produttori quale sono, la mia risposta ha lasciato un po' interdetto l’interlocutore: «Giusto, ottimo, quindi quante vuoi che te ne faccia produrre per il prossimo anno? Così sarai sicuro di averne sempre?», che infatti ha replicato: «Ma come posso dirti adesso quante ne venderò?». Lo scambio di battute, pur nella sua semplicità, lascia intendere quasi un distacco, o quantomeno una incapacità di dialogo, tra produttori e acquirenti. Un problema che però va analizzato meglio perché ha urgentemente bisogno di una soluzione. GLI STRUMENTI PER FARE PREVISIONI OCULATE CI SONO Veniamo da anni pre-covid nella quale abbiamo avuto tendenzialmente problemi di sovrapproduzione generale e di conseguenza una disponibilità pressoché costante di prodotto nel mercato. Dopo questi due anni eccezionali di vendita in cui si è esaurita la disponibilità di prodotti dei quali non pensavamo potesse esserci mai mancanza (surfinie, piante da orto, photinie e leilandi, piante verdi) le cose sono ovviamente cambiate. Da chi dipende questo cambiamento? Le figure in gioco sono tre: i fornitori di materie prime (giovani piante, vasi, terricci, concimi); i produttori di piante; i rivenditori. E per come la intendo, la chiave di volta sono questi ultimi. Gran parte dei rivenditori ha sistemi gestionali che permettono di sapere i quantitativi e le tipologie di prodotti venduti. Ognuno di loro sa ad esempio quanti gerani, photinie, vasi, consuma ogni anno. Facciamo un esempio pratico. Se un garden vende ogni anno 5mila gerani, perché a fine stagione, col produttore con cui lavora meglio, non effettua già una prenotazione per il prossimo anno, anche di solo 3.500 piante? È una percentuale di prenotazione che sicuramente non stravolge la programmazione del garden, anzi così facendo,

lascia un margine con cui può testare altri produttori per tirare le somme a fine stagione sulla miglior pianta/fornitura/servizio. Anzi si potrebbe, così organizzandosi, già fissare il prezzo per il prossimo anno. Questo potrebbe essere anche un modo per difendersi dal caro trasporti, spostando gli acquisti verso coltivatori più vicini ai punti vendita. Ma se disgraziatamente il garden dovesse vendere meno di quel quantitativo prefissato? Certamente in questo caso i problemi sarebbero ben altri. PROGRAMMARE INSTAURA UN CIRCOLO VIRTUOSO Programmare per l’anno successivo, in accordo con i propri clienti, consente al produttore di lavorare con la sicurezza di una parte di produzione venduta già al momento della piantagione. Anzi, potrebbe a sua volta prenotare le materie prime per tempo, assicurandosi i quantitativi e fissando il prezzo migliore. Lavorerebbe in maniera più serena, sicuramente con miglior cura, e proprio per questo potrebbe azzardare anche lui: cimentandosi in coltivazioni nuove o formati di piante differenti, aumentando così anche la propria offerta. E lui stesso si potrebbe permettere di testare altri fornitori di materie prime, cosa che altrimenti non avrebbe potuto fare: perchè quando non puoi permetterti margine di errore, quando hai bisogno di essere certo di ottenere sempre lo stesso risultato, tendi a non cambiare nessuno degli elementi che lo ha reso possibile in passato, e quindi si continuano a ripetere gli stessi schemi, le stesse abitudini. I vantaggi ricadrebbero infine anche sui fornitori di materie prime, che potrebbero organizzare meglio le forniture, evitando ritardi o mancanze di prodotto. Anni come questo, con un andamento primaverile altalenante, lasciano i produttori con più domande che risposte. Come fare a programmare la produzione del 2023, se contrariamente al 2021, il 2022 non è stato poi così roseo? Un minimo di programmazione potrebbe quindi giovare a tutta la filiera, contribuendo in parallelo a migliorare il servizio offerto al cliente finale. Qualcuno potrebbe affermare che questo sarebbe una sorta di ritorno agli anni ‘80 e ‘90, in cui le realtà erano locali e la filiera brevissima. La mia risposta è: perché no? Non erano quelli i ruggenti anni a cui tanti ripensano con nostalgia?

SE UN GARDEN VENDE OGNI ANNO 5MILA GERANI, PERCHÉ A FINE STAGIONE, COL PRODUTTORE CON CUI LAVORA MEGLIO, NON EFFETTUA GIÀ UNA PRENOTAZIONE PER IL PROSSIMO ANNO, ANCHE DI SOLO 3500 PIANTE? ALESSANDRO FORNASARO / È figlio di un oricoltore.

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rug ista, oggi agente di co

ercio in oricoltura ed inna orato del suo lavoro.


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La nuova generazione BIO! Questi sono i nuovi terricci, della Floragard Vertriebs-GmbH, utilizzabili in agricoltura biologica. Con questo nuovo approccio prodotto, innovate nel vostro punto di vendita e richiamate l’attenzione dei vostri clienti. Che sia a l’interno o all’esterno, per le piante ornamentali, le piante legnose e le piante acidofile o per le piante aromatiche e piante da orto – con questi terricci unici dal punto di vista visivo e tecnico, andate a scoprire tutti i settori d’applicazione del giardinaggio vicino alla natura. Il frutto della lunga esperienza della Floragard Vertriebs- GmbH (da oltre 100 anni) nel settore ortoflorovivaismo che ha permesso questo sviluppo. Con il nuovo concime vegetale Flora Veggie-Power, rispondiamo alle esigenze del giardinaggio ecologico. Grazie al nostro lavoro di ricerche, assicuriamo che le nostre miscele utilizzabile in agricoltura biologica procurano una crescita sana, e fioritura abbondante ed un gusto saporito.

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