SOLUZIONI
| trag uardi
È ora di tirare le somme, guardando ai prossimi obiettivi, per celebrare i 100 anni dalla nascita di Rossini: da una sfida locale a orizzonti internazionali per l’abbigliamento professionale made in Italy
La qualità che f di Filippo Terragni
U
na storia che inizia 100 anni fa, quando nasceva a Sedrina, nel bergamasco, Emilio Rossini, fondatore dell’omonima azienda. Un’attività ormai di riferimento per il territorio e per il settore dell’abbigliamento professionale, dal 1969. Proprio in quell’anno nacque l’idea di cucire e rattoppare gli abiti di altre persone, dopo la richiesta del parroco del paese di inventarsi un business che potesse dare lavoro alla comunità della zona.
LE NUOVE PROSPETTIVE
Un business che oggi supera i 30 milioni di fatturato e conta più di cento collaboratori. Rossini è riuscita a crescere superando le crisi,
dando sempre più spazio ai nuovi prodotti attenti al mercato e alle richieste. Per il futuro, le nuove generazioni al timone dell’impresa guardano a sostenibilità e innovazione puntando a crescere sempre di più, anche all’estero. «Alla fiera di Düsseldorf, la più importante del settore, abbiamo presentato con orgoglio l’innovativa linea di abbigliamento Re-use Re-work, realizzata con poliestere riciclato derivante dalle bottiglie di plastica a fine vita. Per quanto riguarda il mercato, abbiamo registrato il 95% delle vendite in Italia, ma l’obiettivo è di aumentare la quota estera fino al 7% e sfondare, come gruppo, il tetto dei 50 milioni di fatturato già nel 2022», racconta infatti