tecniche di progressione in cordata Se la sosta è comoda magari posizionata su un terrazzino, questa operazione risulta banale. Il capo della corda del primo rimane sotto la matassa, il capo della corda del secondo è in superficie. Se nel tiro successivo la cordata si inverte abbiamo la corda girata nel senso giusto, in quanto quella rimasta in superficie è la prima a scorrere e il rischio di asole o nodi rimane remoto. Nel caso in cui il primo di cordata continui a condurre la cordata, abbiamo la necessità di girare la corda ammassata, per tornare nella condizione di avere la corda che scorre per prima in superficie. Per fare ciò prendiamo la corda ammassata in sosta e iniziamo a raggomitolarla dal lato di chi sarà nel tiro successivo il secondo di cordata. Se la sosta che stiamo usando è molto angusta, e magari obbliga a rimanere appesi all’imbragatura ammassare la corda ordinatamente nei piedi è assolutamente consigliabile.
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Nel caso in cui la cordata stia utilizzando il mezzo barcaiolo oppure qualsiasi sistema di assicurazione non autobloccante prima di poter costruire il paranco di aiuto, il primo di cordata deve eseguire un nodo asola-controasola. Mentre si assicura il compagno e per cause di forza maggiori si deve abbandonare momentaneamente la corda per effettuare un’operazione di urgenza, effettuare sempre un nodo in uscita al nostro sistema di assicurazione che preveda una doppia sicurezza come ad esempio il nodo asola-controasola.
Mentre assicuriamo il primo la corda deve scorrere regolare e senza intoppi. Nodi accidentali o difficoltà a dare corda al primo ci mettono nella condizione di effettuare un’assicurazione scorretta e pericolosa. Pulizia e ordine in sosta! Uso del paranco d’aiuto Se il secondo di cordata ha qualche difficoltà a superare un breve passaggio in arrampicata, esiste una semplice manovra che può evitare inutili perdite di tempo, eccessivo dispendio di energie o addirittura manovre di autosoccorso. La situazione presa in esame è la seguente: il primo di cordata è autoassicurato alla sosta, sta assicurando il secondo che non riesce a salire per i più svariati motivi. La corda che va al secondo di cordata esce dal freno connesso al vertice della sosta ed è evidentemente tesa (foto 1).
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2 Successivamente il primo di cordata in sosta costruisce un nodo autobloccante, marchand o prusik, (foto 2 e 3) oppure posiziona nel verso giusto un autobloccante meccanico sulla corda del secondo e inserisce nel moschettone del sistema autobloccante (cordino del nodo oppure foro apposito dell’autobloccante meccanico) la corda che esce lasca dal freno, quella che deve cioè recuperare (foto 4).
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Sicurezza in montagna 117
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