Introduzione
Lo sviluppo di questa guida I settanta itinerari proposti sono stati percorsi in prima persona dagli autori nell’arco di quattordici mesi, da aprile del 2010 fino a giugno del 2011, con la concentrazione del lavoro nei mesi invernali e primaverili. Pertanto dovreste trovare i sentieri e le sterrate nelle stesse condizioni riscontrate dagli autori e non è da escludere che le troviate più facili da pedalare, perché ogni inverno le piste sterrate vengono danneggiate ed erose dall’acqua piovana ma d’estate, almeno alcune, vengono ripristinate. Amos ha avuto la parte del leone, per quantità e clima, con gli itinerari sia del sud-ovest che del sud-est, per questo alcuni percorsi meridionali sono stati documentati da Davide e Peter per bilanciare almeno in parte il carico di lavoro. Per il resto Davide ha battuto il centro e Peter il centro-est. Le foto sono state scattate dagli autori stessi o delle persone che li hanno accompagnati nel documentare i percorsi, tranne nei casi in cui non è stato possibile documentare il percorso fotograficamente (per esempio, per maltempo) ci si è serviti di fotografie scattate in altre occasioni da altre persone. Nello scegliere i percorsi ci siamo dati le seguenti regole: non esistono chilometraggi o dislivelli standard; preferenza a percorsi ad anello della durata di almeno due ore, per poter conoscere ogni zona in modo soddisfacente; individuiamo percorsi omogenei dal punto di vista dello stile e della difficoltà tecnica (XC, AM o FR), altrimenti saranno scontenti sia i biker XC che i discesisti; in ciascuna zona geografica cerchiamo di offrire un ventaglio completo di possibilità in termini di stile, durata, difficoltà tecnica e fisica; puntiamo a disegnare itinerari completamente pedalabili o, se il territorio merita e non c’è altra possibilità, in gran parte pedalabili. Il nostro è stato un lavoro quasi pionieristico, visto che esistono pochissime guide alla MTB in Sardegna e la più nota è probabilmente Sole, sale, salita, di Antioco -Chicco- Porcu ed Enzo Pascalis, pubblicata nel 1991 e da tempo fuori catalogo. Contiene soltanto ventisei itinerari in tutta l’Isola, più alcune varianti, e Porcu ne ha messo in rete una sua copia scannerizzata. L’unica guida attualmente disponibile è quella pubblicata della Regione Sardegna nel 2009 (Guida al mountain biking della Sardegna - www.sardegnadigitallibrary. it/documenti/17_81_20100119153458.pdf) alla cui realizzazione ha collaborato anche Amos Cardia. 12
Si tratta essenzialmente di un roadbook per alcune lunghe traversate della Sardegna da realizzare in prevalenza su sterrati facilmente pedalabili, con poche indicazioni e nessuna descrizione, per un totale di 25 tappe di circa 50 km ciascuna. Ogni autore ha utilizzato un approccio diverso per costruire i suoi percorsi. Peter è partito dagli itinerari che aveva già esplorato nei dintorni di Lotzorai e documentato e testato con gli ospiti di The Lemon House. Li ha adattati per creare dei percorsi omogenei, con punti di partenza/arrivo nei paesi vicini. A questi itinerari si sono aggiunti i sentieri escursionistici nel centro-est dell’Isola del progetto dell’Ente Foreste Un’Isola di Sentieri (www.sardegnaambiente.it/foreste/foreste_parchi/ sentieri.html), alcuni dei quali erano stati già pedalati, ma altri, come quelli nella zona dei Tacchi e di Tonneri, sono stati documentati per la prima volta in sella alla MTB. Alcuni biker locali hanno contributo alla definizione di altri itinerari, accompagnando Peter che volontieri faceva loro delle foto. Tra i volenterosi merita una menzione speciale il gruppo GASAU di Urzulei, che ha realizzato due itinerari ormai conosciuti e apprezzati. Infine, prendendo spunto da sentieri percorsi a piedi e studiando i collegamenti sulle carte IGM e su Google Earth, Peter ha effettuato vere e proprie esplorazioni, spesso in diverse riprese e in solitaria, per creare percorsi inediti o cercare la chiusura dell’anello rispetto a una sezione già conosciuta ma di tipo A-B. Tra queste la discesa a Gorroppu da Genna Silana con risalita a Sa Pruna, il circuito del Flumineddu, e il percorso del Rally di Sardegna a Jerzu. Amos ha effettuato il lavoro in sei mesi, da gennaio a giugno 2011, iniziando dai percorsi del sudest nei quali pedala abitualmente, quasi sempre partendo in bici da casa, che ha integrato con quelli delle escursioni della società IchnusaBike. Arrivato a un buon numero di itinerari nel sud-est è passato allo studio del sud-ovest, un territorio più distante dalla sua abitazione e che conosceva soltanto in parte, per averlo studiato ed esplorato per tracciare la TranSardinia West. Per arrivare a una conoscenza diffusa e capillare è stato determinante ancora una volta l’aiuto di Mauro Boscolo della società IchnusaBike, che gli ha fornito un’altra bella cartella piena zeppa di tracce GPS, e di tanti bikers che gli hanno dato altre tracce e altra consulenza, sia con contatti privati che tramite www.mtb-forum. it. Gran parte dei sostenitori citati nei ringraziamenti si riferiscono al sud-ovest ma ogni file GPS e ogni informazione andava verificata su carta IGM, su