ESSERE
In difesa
DELLE DONNE ALESSANDRA BAGNARA È COMMISSARIO DI POLIZIA LOCALE DI RAVENNA CON L’INCARICO DI VICECOMANDANTE E PRESIDENTE DI LINEA ROSA, ASSOCIAZIONE CHE CELEBRA I SUOI PRIMI 30 ANNI. di Anna De Lutiis / ph Lidia Bagnara
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Alessandra è una donna solare, sempre sorridente e disponibile a confrontarsi sui problemi di chi si rivolge a lei. È un personaggio molto conosciuto a Ravenna, non solo perché vicecomandante della Polizia locale, ma soprattutto perché è presidente dell’associazione antiviolenza contro le donne, Linea Rosa, da circa trent’anni. Negli anni, Linea Rosa è diventato un punto di riferimento per le donne che subiscono violenza, un porto sicuro in cui ripararsi dalle tempeste, tra consigli, assistenza legale e accoglienza. Alessandra Bagnara ha un carattere molto determinato, ha ben chiare le finalità del suo impegno nel sociale ed è interessante conoscerla come donna, per capire come sono avvenute le sue scelte nella vita. Quando hai preso la decisione di fare la poliziotta? “Sono stata una bambina molto coccolata fino a cinque anni. Mio padre accontentava ogni mio desiderio. Ero circondata dalle bambole più sofisticate, quelle che parlavano inserendo un dischetto, ma io le guardavo soltanto; passa-
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vo le giornate a giocare con una macchinina della polizia, immedesimandomi in quello che immaginavo fosse il loro lavoro. Poi, mio padre andò via per sempre, mettendo un punto alla mia breve vita dorata che acquistò una normalità grazie al lavoro e ai sacrifici di mia madre, alla quale ancora oggi sono riconoscente.” Anche il periodo scolastico ti ha riservato delle amarezze? “Sì. Mi piaceva studiare e mi ero iscritta al liceo classico ma la mia insegnante di Lettere mi fece capire che, viste le mie condizioni poco agiate, avrei dovuto orientarmi verso un indirizzo più pratico. La presi male e cambiai scuola, mi diplomai all’Istituto Magistrale. Poi però mi sono presa una rivincita, laureandomi in Sociologia a indirizzo Umanitario.” Queste circostanze, mi sembra di capire, hanno rafforzato il tuo carattere e ti hanno resa più determinata. “Sicuramente. Lessi di un bando, al Comune di Ravenna, per arruolarsi nella Polizia. Studiai come una matta ma fui scartata per insufficienza toracica. Può far