Forlì IN Magazine 04 2019

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ESSERE

…quel che

PERSEVERA DA OTTOBRE L’AMERIGO VESPUCCI AVRÀ UN NUOVO COMANDANTE: È IL FORLIVESE GIANFRANCO BACCHI, CHE CI RACCONTA CHE SALPARE CON LA NAVE PIÙ BELLA DEL MONDO È IL SOGNO DI OGNI MARINAIO.

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di Giulia Masci Ametta

Ha conosciuto il mare come ogni romagnolo, percorrendo la Cervese e solcando la riviera da Nord a Sud per tutta l’adolescenza. Il forlivese Gianfranco Bacchi, 49 anni, dal prossimo ottobre solcherà altri mari, al comando della nave più bella del mondo: la nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci. Il destino si è messo in mezzo in questa storia fin da subito, ed è dopo gli anni del Liceo, proprio quando ogni ragazzo inizia a sentire l’esigenza di sfidare se stesso, che una rivista che racconta la vita della giornata di un cadetto di Livorno cambia la rotta della sua, di vita. “Ne rimasi affascinato, quasi incantato. Iniziai quindi a raccogliere informazioni – ci spiega Gianfranco –. “Non fu facile, in un’epoca analogica, dove le notizie viaggiavano esclusivamente su carta o tramite la televisione”. Le informazioni però, con costanza, le riesce a raccogliere e decide di aderire al concorso nel quale risulta vincitore, nell’ottobre dello stesso anno. Inizia così, grazie a un articolo su una rivista, una carriera con numerosi incarichi e riconoscimenti, dal comando del Pattugliatore di Squadra Bersagliere, alla cattedra come

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IN MAGAZINE

docente di Comunicazione presso l’Istituto Studi Militari Marittimi di Venezia, nel 2013 alla NATO come Leader del Team di Attivazione Rapida per le misure di risposta all’annessione della Crimea alla Russia e infine come Capo Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale presso lo Stato Maggiore della Marina. Il comando dell’Amerigo Vespucci, però, è un’altra cosa. Ha più a che fare con il cuore e con i sogni. “È un’ambizione che riguarda ogni marinaio, così come per uno scalatore potrebbe essere la conquista dell’ultimo 8.000” ci spiega Bacchi. Non a caso il motto della Nave Scuola è Non chi comincia ma quel che persevera. A cominciare su questa nave infatti sono in tanti, circa un centinaio l’anno. “Gli allievi hanno un’età che va dai 19 ai 22 anni circa. Hanno appena frequentato il primo corso di Accademia Navale che corrisponde a un anno di studi universitari su diverse facoltà in funzione del corpo di appartenenza. La giornata tipo è dura – racconta il futuro comandante – suddivisa in turni da 8 ore di guardia, otto di comandata (un servizio di dispo-


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