Tsport n°287 - versione completa

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C'era una volta la scuola... Tra settembre ed ottobre echeggiava in tutta Italia lo squillo della campanella scolastica che sanciva la fine delle vacanze estive, al nord le scuole si popolavano un po' prima grazie alle temperature fresche al sud un po' dopo, il caldo non consente una ottimale concentrazione, logico tutto aveva un suo criterio. Gli Alunni raggiungevano le rispettive classi, i Professori alle scuole medie ed i Maestri alla scuola elementare, dopo brevi incontri con i Direttori o i Presidi, un saluto ai Bidelli si cominciava ad organizzare la programmazione raggiungevano la classe e davano inizio al nuovo anno scolastico ... che ricordi straordinari. Sembra di raccontare storie di altri tempi eppure tutto questo succedeva solo un paio di anni fa, termini come scuola, alunno, maestro, professore, direttore, preside, bidelli, programmazione, classe non esistono più. I direttori, i presidi, attuali dirigenti scolastici non devono più confrontarsi con i problemi legati alla loro vecchia cara scuola media o elementare ma organizzare le attività per un numero di alunni

non inferiore a 1000 secondo il criterio del Dimensionamento Scolastico. Si chiamano Istituti Comprensivi, inglobano indistintamente scuole medie ed elementari in un'unica istituzione, devono rispondere a rigidi criteri di razionalizzazione numerica e, ciliegina sulla torta, devono fare i conti con organici sempre più ridotti, quindi meno personale amministrativo, operatori scolastici (bidelli), meno risorse economiche ecc. Troppa confusione? Eppure la scuola oggi è questa, proviamo a fare un po' d'ordine facendoci aiutare dal dirigente scolastico Angelo Cavallaro responsabile del coordinamento didattico dell'XI corso nazionale residenziale sulla "Qualità dell'istruzione in tempi di organizzazione e dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche". Questo l'argomento del tradizionale appuntamento culturale e professionale dell'estate, curato con meticolosa attenzione da Mario Calamia, presidente dell'Associazione Italiana Stampa Scolastica e assolutamente pertinente a in-

Sopra/above, il prof. Mario Calamia; in basso/below, la psicologa Rosita Zingales e il prof. Pasquale Cassalia. Nella pagina di fronte/next page, il Dirigente Scolastico Angelo Cavallaro e, in basso /below, l'ispettore Salvatore Furnari.

Riferimenti normativi Legge 15 marzo 1997, n. 59 art. 21 commi 3 e 4 DPR n. 233 del 18 giugno 1998 D.lgs n. 112 del 31 marzo 1998, artt. 138,139 D.I. n. 44 del 1 febbraio 2001 Legge cost. 18 ottobre 2001 n. 3 Legge 6 agosto 2008 n. 133, art. 64 [Sentenza Corte Costituzionale n. 200 del 24 giugno 2009] Legge 4 dicembre 2008 n 189, art. 3 DPR n. 81 del 20 marzo 2009 Legge 15 luglio 2011 n. 111, art. 19 Legge 12 novembre 2011 n. 183, art.4, commi 69 e 70.

terrogativi e perplessità riferibili al processo di riorganizzazione e riassetto del sistema scolastico al fine di razionalizzare il più possibile le risorse pubbliche. Per garantire un processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall'anno scolastico 20122013 la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado si sarebbero dovute aggregare in istituti comprensivi, con la 84

conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado, ma tutto ciò non si è concretizzato. Da quest'anno gli istituti comprensivi per acquisire l'autonomia devono essere costituiti da almeno 600 alunni, ridotti a 400 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Nel riquadro riportiamo le fonti normative più rilevanti che regolano questa epocale trasformazione della scuola italiana.

La competenza a definire i criteri e i parametri numerici per il dimensionamento della rete scolastica è del Ministro dell'istruzione, d'intesa con il Ministro dell'economia e finanze, previa intesa in Conferenza unificata. Spetta alle Regioni decidere in materia di dimensionamento, l'adozione del piano di dimensionamento della rete scolastica rientra nelle competenze della Giunta Regionale, la quale deve acquisi-


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