Tsport 314

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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano

anno XLiI - MARZO APRILE 2017 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 13,00

ISSN 1121-6913

international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing

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sommario contents

ANNO/YEAR XLII - MARZO-APRILE / MARCH-APRIL 2017

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BRUNO GRILLINI OPINIONE / 3.615 KM, L’IMPIANTO SPORTIVO PIÙ LUNGO D’ITALIA Opinion / 3,615 km, the longest sports facility in Italy

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CESARE LINO PALAZZETTI E PALESTRE / PROGETTO PER UNA PALESTRA A NAPOLI

(ing. Carlo Rotellini)

Halls and gyms / Project for a gym in Naples

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JOSEPH WOLFE STADI E CAMPI DI CALCIO / U.S. BANK STADIUM, MINNEAPOLIS (MINNESOTA, USA)

(HKS)

Stadiums and soccer fields / U.S. Bank Stadium, Minneapolis (Minnesota, USA)

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PAOLO GREPPI PATTINAGGIO E SKATE / SKATEPARK

A PALAZZOLO SULL’OGLIO

(BRESCIA)

(arch. Paolo Greppi)

Skating / Skatepark in Palazzolo sull'Oglio (Brescia)

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MARIA CARBONE ATLETICA LEGGERA / RIQUALIFICAZIONE DI UN CAMPO DI ATLETICA A BOLZANO

(arch. Sergio Berantelli)

Athletics / Redevelopment of athletics field in Bolzano

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PIETRO CHIANCHIANO MANUTENZIONE / TRIBUNA PER CAMPO DI CALCIO A FIRENZE Maintenance / Soccer field tribune in Florence

(geom. Eleonora Massai)


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numero speciale a cura di / special issue by Bruno Grillini

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SANDRO RUBICONDI ALTRI IMPIANTI / RISTRUTTURAZIONE CENTRO SPORTIVO A TORINO

(SdiA Architetto Paolo Pettene)

Other facilities / Renovation of sports center in Turin

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STEFANO LONGHI IMPIANTI ETICI / IMPIANTI SOSTENIBILI Verso una nuova generazione di impianti sportivi – seconda parte

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TOMMASO EMPLER PROGETTARE L’ACCESSIBILITÀ / UNIVERSAL DESIGN: PERCORSI CICLO-PEDONALI E SMART LIGHTING DESIGN

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NOTIZIE / News - a cura di/by C.F. REGIONI PROVINCE COMUNI / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico SCHEDE TECNICHE / Technical cards

Tsportmagazine Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 66 111 685 fax (+39) 02 23 369 039 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it

U.S. Bank Stadium, Minneapolis Il progetto è pubblicato a pag. 17


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opinione 3.615 km, l’impianto sportivo più lungo d’Italia 3,615 km, the longest sports facility in Italy Nessuno sport più del ciclismo su strada è strettamente legato al territorio ed alle terre e ai paesi attraversati dalle carovane su due ruote. E per noi il Giro d’Italia riporta da sempre (da 107 anni!) il fascino del campione che scende a correre tra il suo pubblico, al contrario di quanto avviene negli impianti sportivi tradizionali, dove sono i tifosi a riunirsi intorno al parterre riservato agli atleti. Con la sua edizione numero cento, il Giro toccherà anche quest’anno quasi tutte le regioni d‘Italia, Sardegna compresa (lì la prima tappa), concludendosi con una tappa a cronometro dall’Autodromo di Monza (altra icona dello sport italiano!) alla piazza Duomo di Milano. Si legge sul sito ufficiale del Giro: “Fa piacere intuire che nel suo essere non omologato il tracciato cita città o montagne che hanno la forza evocativa di alcuni campioni che hanno fatto la leggenda del Giro”. Ci piace quindi, per una volta, rendere omaggio a uno sport che non richiede impianti sportivi realizzati apposta, quali troviamo in genere su queste pagine, ma che si dispiega sulle nostre strade di tutti i giorni.

No more sports than road cycling is closely linked to the territory and to the lands and countries crossed by caravans on two wheels. And for us the Giro d'Italia has always been back (for 107 years!) the fascination of the champion who runs to race among his audience, as opposed to what happens in traditional sports systems, where fans join around the parterre reserved for athletes. With its number hundred edition, the Giro will also take part this year in all regions of Italy, Sardinia (here the first stage), ending with a time trial from the Autodromo di Monza (another icon of Italian sport!) to the Piazza Duomo in Milan. You can read on the Giro's official website: "It's nice to know that in its being unapproved the track quotes cities or mountains that have the evocative force of some champions who have made the legend of the Giro." We like, for once, paying homage to a sport that does not require specially designed sports facilities, which are usually found on these pages, but which expands every day of the day.

Bruno Grillini

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PALAZZETTI E PALESTRE

Progetto per una palestra a Napoli di Cesare Lino

L’intervento qui illustrato riguarda una parte dell’area della caserma Boscariello, a Scampia, nel Comune di Napoli. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo centro sportivo, dotato di idonei servizi e posti auto, all’interno di un’area di forma rettangolare posta nell’angolo sud-occidentale del sedime della caserma. Il progetto prevede due stralci di realizzazione: questo articolo, pur descrivendo l’opera nel suo complesso, fa riferimento al primo stralcio.

La vasta area della caserma Boscariello, sede del Decimo Reggimento Carabinieri Campania, si pone a cavallo tra i rioni di Scampia e Secondigliano, nel Comune di Napoli. Tutta l’area e gli edifici al suo interno sono oggetto di un vasto piano di ristrutturazione e ripensamento di spazi e distribuzione interna. Nell’ottica di tale piano, una parte dell’area è stata assegnata alla realizzazione del centro sportivo oggetto dell’intervento. Il terreno interessato ha la forma di un rettan-

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Due rendering dell’esterno: il lato ingresso e il retro dell’edificio. Two virtual views of exterior: entrance side and rear.


golo allungato. È delimitato su tutti i lati dal muro di cinta che circonda l’area della caserma Boscariello. All’interno dell’area sorgono due edifici adibiti a deposito, attualmente dismessi e in fase di demolizione. Il progetto Il progetto del nuovo centro sportivo prevede la realizzazione di: una palestra per le arti marziali con tribuna per il pubblico da 150 posti a sedere; sala pesi e fitness; 6 spogliatoi per atleti; 2 spogliatoi per giudici; locale infermeria e pronto soccorso; una palestra polivalente con campo da pallacanestro e tribuna da 117 posti a sedere; magazzini, ufficio per la segreteria, atrio e servizi per il pubblico. Nelle aree esterne, ma comunque internamente al perimetro dell’area di intervento, saranno realizzati: 2 campi da calcio a 5 con manto in erba sintetica; aree verdi pertinenziali; area giochi per bambini; un parcheggio per il pubblico da 76 posti auto di cui 4 posti auto per diversamente abili, oltre a 11 posti moto; un parcheggio riservato per atleti, personale e

In queste due pagine, l’area di intervento: sopra, la localizzazione in ortofoto, sotto planimetria generale di progetto. In these two pages, intervention area: above, the site in an ortophoto, below the general project plan.

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giudici da 40 posti auto di cui 2 posti auto per diversamente abili. Una parte dell’area esterna sarà lasciata a disposizione della Caserma per futuri collegamenti tra l’area a Est del centro sportivo e la Via di accesso. Il progetto prevede la realizzazione del centro sportivo secondo due distinti stralci funzionali. Il primo stralcio, con una superficie complessiva di circa 1500 mq, comprenderà la palestra arti marziali, la sala pesi e fitness, gli spogliatoi, l’infermeria, magazzini, ufficio per la segreteria, atrio e servizi per il pubblico, locali tecnici. Nelle aree esterne saranno realizzati nel primo stralcio i due campi per il calcio a 5 e parte delle aree di parcheggio. Il secondo stralcio, con una superficie complessiva di circa 956 mq, comprenderà la sola palestra polivalente. Nelle aree esterne verrà realizzato l’ampliamento del parcheggio. Da un punto di vista funzionale, il progetto si sviluppa attorno alle due aule sportive che ospita al suo interno, la palestra per le arti marziali e la palestra polivalente. I due spazi

funzionali principali sono disposti affiancati lungo il lato Est dell’area di progetto. L’atrio di accesso svolge, anche visivamente, la funzione di connettere questi due spazi e permettere l’accesso di pubblico e atleti, distribuendoli nelle aree dedicate. Tramite l’accesso principale, posto sul lato Ovest, il pubblico che intenda assistere alle manifestazioni sportive potrà accedere, sotto il controllo degli operatori della reception, direttamente dall’atrio alle tribune della palestra arti marziali da un lato, o della palestra polivalente dall’altro. Gli atleti e gli utilizzatori del Centro Sportivo potranno invece accedere, tramite un punto di controllo posto nella parte posteriore dell’atrio, al corridoio che distribuisce la zona spogliatoi, disposti in un edificio più basso, alle spalle del volume della palestra arti marziali. Altri due accessi sono posti sui lati Est e Sud del Centro Sportivo, il primo dedicato ad atleti e giudici durante le manifestazioni sportive agonistiche, il secondo pensato per gli utilizzatori dei due campi da calcio a cinque esterni.

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Dimensionamento La sala di attività per le arti marziali è di forma quadrata, con il lato di circa 18 metri di lunghezza. All’interno trova posto l’area di competizione dimensionata secondo il Regolamento FIJLKAM (Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate, Arti Marziali). L’area di competizione ha dimensioni minime di 14 x 14 m e sarà ricoperta con tatami omologato dalla Federazione. L’area di competizione sarà divisa in due zone: l’area interna, “area di combattimento”, misura 8x8 m; la superficie al di fuori di questa, ”area di sicurezza”, è larga 3 m. Su tutti i lati, intorno all’area di competizione, è lasciata una fascia di circa 2 m di larghezza. Sul lato che separa la palestra arti marziali dall’atrio di ingresso, è ricavata una tribuna telescopica per il pubblico, in grado di ospitare 153 spettatori e 2 spettatori diversamente abili. La tribuna è dimensionata e progettata nel rispetto delle vigenti norme CONI relativamente agli spazi per il pubblico. Nell’atrio di accesso sono ricavati i servizi igienici dedicati al pubblico. Adiacente alla palestra per le arti marziali, e da


In questa pagina, pianta dell’edificio. Nella pagina di fronte, sezioni e rendering della sala arti marziali. In this page, plan of the building. Next page, sections and rendering of the martial arts room.

essa separata da un’ampia vetrata, è realizzato uno spazio per il fitness, attrezzato con macchine e panche per il sollevamento pesi. Di forma rettangolare, ha una superficie utile di circa 155 mq, e dimensioni 8,20 x 19 m. Questa sala è stata pensata con funzione di supporto all’attività di arti marziali, ma potrà essere utilizzata anche indipendentemente dall’attività prevista nella sala adiacente. Sul lato opposto dell’atrio di ingresso rispetto alla palestra per le arti marziali, il progetto prevede la realizzazione di una grande palestra polivalente. Con un’estensione di circa 700 mq, e dimensioni di circa 20 x 33 m, la sala per attività è in grado di ospitare un campo da pallacanestro regolamentare, oltre a tutte le attività che richiedono spazi più contenuti (ad esempio la pallavolo). Anche qui è prevista una piccola tribuna per il pubblico, con capienza per 115 spettatori e 2 spettatori diversamente abili, con accesso dall’atrio di ingresso. La palestra è dotata di un magazzino di circa 25 mq. Posto in posizione di snodo rispetto alle due sale per l’attività sportiva, l’atrio accoglie pub-

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blico e utilizzatori del centro, e li smista verso le relative funzioni. Dotato di bussola di ingresso, l’atrio ha forma vagamente trapezoidale, e misura all’incirca 110 mq. Al suo interno sono dislocati la reception, l’ufficio segreteria con servizio igienico, i servizi per il pubblico. Dall’atrio si accede sia alle due tribune, sia, sul fondo, al corridoio che distribuisce gli spogliatoi. Tutti gli spogliatoi sono localizzati in una “stecca” posta alle spalle della palestra per le arti marziali. Nella progettazione dei locali spogliatoio si è cercato di favorire la massima flessibilità di utilizzo. I sei locali sono infatti collegati due a due con porte interne, permettendo così di modulare lo spazio in base alle reali necessità degli utilizzatori. Ogni spogliatoio dispone di 6 docce e di due servizi igienici, di cui uno per diversamente abili. La disposizione planimetrica degli spogliatoi permette di aggiungere ulteriori locali qualora se ne presentasse l’esigenza in futuro. Sono poi presenti due spogliatoi più piccoli, per giudici, arbitri o istruttori, ciascuno dotato di 2


docce e un servizio igienico a norma per diversamente abili. In posizione baricentrica tra le due sale di attività sportiva, è ricavata l’infermeria. Come indicato dalla normativa CONI, il locale è posto nelle immediate vicinanze di un’uscita (sul retro), con posto auto esterno per l’autoambulanza. Le dimensioni del locale, circa 13 mq di superficie, permetto l’agevole passaggio di una barella. Il locale è dotato di servizio igienico adatto a diversamente abili, con antibagno, e avrà un apparecchio telefonico interno. Completano la dotazione del centro sportivo due locali adibiti a magazzino, a servizio delle due sale di attività sportiva. Entrambi collegati direttamente con l’esterno, misurano entrambi circa 26 mq. In posizione esterna rispetto all’edificio, sono collocati i tre locali tecnici che ospitano Centrale Termica, Locale U.P.S, Locale Quadri Elettrici. Le attività sportive del nuovo centro sono completate dalla presenza di due campi per il calcio a cinque esterni. I due campi, posti sul lato

meridionale dell’area, saranno realizzati con manto in erba sintetica. Gli utilizzatori dei suddetti campi potranno usufruire dei due spogliatoi più esterni, realizzati nel secondo stralcio, nelle immediate vicinanze e con accesso diretto dall’esterno. Sul lato opposto saranno realizzati i parcheggi. Il progetto prevede la realizzazione di 77 posti auto (di cui 4 riservati per diversamente abili), oltre a 40 posti riservati agli atleti, arbitri, addetti, mezzi di soccorso, durante lo svolgimento di attività agonistiche, di cui 2 per diversamente abili. Nelle vicinanze dell’ingresso principale sono realizzati anche 11 posti moto. Ampie porzioni delle aree esterne sono trattate a verde, in cui si prevede la piantumazione di alberi e arbusti decorativi. L’architettura Da un punto di vista architettonico, l’edificio si articola in due volumi principali, corrispondenti alle due sale per attività sportiva, connessi dal volume più basso dell’atrio, che nella parte

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posteriore si allunga nel corpo che ospita parte degli spogliatoi. Questa volumetria semplice permette una chiara lettura delle funzioni anche dall’esterno. Planimetricamente, l’edificio si dispone nell’area di progetto seguendo l’asse maggiore Nord-Sud, leggermente arretrato in direzione Est, al fine di lasciare più spazio alla zona d’ingresso sul fronte opposto. Rispetto agli assi ortogonali dell’area, i due volumi principali sono ruotati di 5 gradi in direzioni opposte, così da generare uno spazio aperto in corrispondenza dell’ingresso principale e dell’atrio. Anche le sistemazioni esterne si articolano seguendo gli incroci tra gli assi ortogonali dell’area e gli assi ruotati dell’edificio, generando un’alternanza di aree verdi e pavimentate di forma trapezoidale o rettangolare. Per quanto attiene le soluzioni estetiche esterne, si è optato per soluzioni che non tradissero la soluzione costruttiva scelta. La struttura delle due sale di attività si basa infatti su pilastri e travi prefabbricate in cemento armato, e per questo motivo si è deciso di utilizzare pannelli

prefabbricati dello stesso materiale per tutti i tamponamenti esterni. Questa soluzione tecnologica garantisce ottime prestazioni statiche ed anti-sismische, tempi di montaggio nettamente inferiori rispetto a soluzioni gettate in opera, e ottima durata nel tempo. In particolare, i pannelli esterni di tamponamento possono essere anche trattati con speciali sostanze in grado di rendere il materiale inattaccabile da graffiti e vernici. Al fine di dare un’immagine unitaria all’edificio composto da tre volumi, si è scelto di trattare le pareti esterne dei due volumi principali con un motivo curvilineo a rilievo, che imita l’andamento di un tessuto, ottenuto tramite uno stampo apposito inserito nel cassero del pannello prefabbricato. Questo motivo, di colore bianco opaco, sarà comune alla parte alta di tutto l’edificio, rendendolo immediatamente riconoscibile anche a distanza. Le parti fino a tre metri di altezza dei pannelli di tamponamento esterno e le pareti di tamponamento esterno saranno invece finite con uno strato uniforme, verniciato con colori

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differenti ad identificare le differenti funzioni di ciascuno dei tre volumi. Esternamente, una pensilina a struttura metallica sottile avvolge il volume della palestra polivalente, connettendolo visivamente e fisicamente all’atrio d’ingresso. Questo volume sarà caratterizzato da un’ampia vetrata che percorre tutto il lato Est. Anche il volume della palestra per le arti marziali e la sala pesi è caratterizzato da ampie specchiature vetrate. Entrambi gli spazi per attività sportiva godono dell’illuminazione naturale dall’alto, garantita dalla copertura a shed. Gli interni saranno caratterizzati da materiali durevoli e di facile manutenzione. La purezza dei volumi esterni viene mantenuta anche all’interno, evidenziando aree funzionali e accessi con l’uso degli stessi colori utilizzati in facciata. Per quanto attiene il volume contenente la palestra arti marziali e la sala pesi, è prevista la realizzazione di una controparete internae in materiale fonoassorbente effetto legno. Tale parete correrà su tutto il perimetro dei due ambienti ad un’altezza da terra di 3 m, rive-


stendo pilastri e trabeazioni prefabbricate, fino alla quota di appoggio dei tegoli di copertura, posta a 5,74 m dalla quota di pavimento finito.

Halls and gyms Project for a gym in Naples The wide area of the Boscariello barracks, home of the Decimo Carabinieri Campania Regiment, ranks among the blocks of Scampia and Secondigliano in Naples. The entire area and the buildings inside it are covered by a vast plan of renovation and rethinking of spaces and internal distribution. In view of this plan, part of the area has been assigned to the construction of the sport center being the subject of the intervention. The design of the new sports center includes the creation of: a gym for martial arts with a grandstand for 150 seats; weight and fitness room; 6 dressing rooms for athletes; 2 dressing rooms for judges; first aid room; a multipurpose gym with basketball court and a 117-seat

grandstand; department stores, secretarial office, lobby and public services. In the outdoor areas, there will be 2 football-a-five pitches with synthetic grass surface. The project involves the realization of the sports center according to two distinct functional phases. The first outing will include the gym of martial arts, weight and fitness room, dressing rooms, infirmary, store, secretarial office, lobby and public services, technical premises. In the outer areas, the first two football fields and part of the parking areas will be made in the first part. The second excerpt will include the only polyvalent gym. In the outside areas, the parking area will be expanded. From a functional point of view, the project is developed around the two indoor sports halls, the gym for martial arts and the multipurpose gym. The two main functional spaces are arranged side by side along the east side of the project area. The access lobby also, visually, serves to connect these two spaces and allow public and athletes access, distributing them to dedicated areas.

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In queste due pagine, sezione longitudinale del corpo basso; i prospetti delle quattro facciate; un controcampo della sala arti marziali. In these two pages, longitudinal section of the lowest body; elevation of the four façades; other shot of the martial arts room.

Progetto per un impianto sportivo all’interno del perimetro della’area militare Caserma Boscariello a Scampia, Napoli Committente: Coni Servizi spa Progetto: ing. Carlo Rotellini (TECO+Partners) Collaborazione progetto architettonico: arch. Matteo Serradimigni Progettazione impianti: ing. Massimo Savini Progettazione strutturale: ing. Lorenzo Serri (Guidetti Serri Studio Ingegneria)


Via Parini, 3 - 40069 Zola Predosa (BO) ITALY - Tel. +39 051 6164311 Fax +39 051 6164317 - E-mail: info@omsi.it - www.omsi.it


STADI E CAMPI DI CALCIO

U.S. Bank Stadium, Minneapolis (Minnesota, USA) di Joseph Wolfe

Adeguamento dello stand di tiro fino a 50 m per armi di prima categoria in contrada Pieve di Macerata Committente: Comune di Macerata Servizio lavori pubblici Responsabile del procedimento e Progettista: ing. Giorgio Gregori

Dida

Importo dei lavori: euro 400.000 circa Dida

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È la sede dei Minnesota Vikings - squadra professionistica di football americano della NFL - l’U.S. Bank Stadium di Minneapolis. Il progetto si ispira al clima e al contesto culturale della città, e le forme aguzze e spigolose delle sue strutture vogliono ricordare le formazioni invernali di ghiaccio sulle St. Anthony’s Falls, ma anche la tradizionale architettura scandinava.

La Minnesota Sports Facilities Authority è proprietaria e gestisce lo stadio, inaugurato nel luglio 2016. La capienza è di 66.200 sedute e 7 spazi club, e i prossimi eventi sportivi di maggior rilievo che vi saranno ospitati sono il 52°SuperBowl il 4 febbraio 2018, le Final Four 2019 di basket della NCAA, e gli X Games della rete televisiva ESPN nel 2017 e nel 2018.

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Lo stadio di Minneapolis con l’ampio parterre antistante. The Minneapolis Stadium with the wide parterre in front.


Sotto, pianta del livello campo. Nella doppia pagina, viste esterne della struttura inserita nel contesto urbano; in ultimo, scorcio dell’interno con la copertura traslucida. Below, plan of the field level. In the double page, exterior views of the building in the urban context; lastly, view of the interior with the translucent cover.

Lo stato del Minnesota è noto per i suoi laghi e fiumi che gelano in inverno, creando formazioni di ghiaccio frastagliate che cambiano forma espandendosi e contraendosi. La geometria di queste formazioni ha influenzato il design dello stadio, mentre l’ispirazione al design scandinavo è leggibile nella semplicità delle linee. Il vecchio stadio ora demolito stadio, il Metrodome, era conosciuto localmente come “salotto della gente.” È stato un centro sociale dove i cittadini di Minneapolis potevano condurre a passeggio i loro cani o pattinare sul ghiaccio durante il fuori stagione. E tuttavia, il Metrodome non aveva una vista sulla città o sul paesaggio circostante. Era una struttura rivolta verso l'interno. Un altro significativo fatto storico è che nella sua storia lunga 29 anni il tetto del Metrodome ha ceduto quattro volte a causa di un eccessivo carico di neve. L’obiettivo del nuovo progetto è stato quindi quello di collegare lo stadio alla sua città ed

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allo skyline sia in modo letterale che simbolico. Un elemento di spicco è la Legacy Gate, composta da cinque porte in vetro girevoli alte da 23 a 29 metri. Queste porte si aprono dallo stadio verso una piazza di oltre un ettaro di superficie, familiarmente conosciuta come “The Commons”. Con il bel tempo, le porte della Legacy Gate rimangono aperte durante tutti gli eventi. Dall’atrio, si può vedere verso nordovest, attraverso la Legacy Gate, il profilo della città, oppure girandosi a sudest guardare direttamente nel catino dello stadio o sul campo di gioco. Situato nel cuore della città di Minneapolis, lo stadio è collegato alla complessa rete urbana di percorsi pedonali ed al suo sistema di metropolitana: nell’insieme, il progetto ha aggiunto quasi 3500 metri quadrati di spazi verdi al centro urbano. Oltre alle partite della lega NFL, l’U.S. Bank Stadium è ora un impianto per tutte le sta-

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Sotto, pianta del livello campo. Nella doppia pagina, viste esterne della struttura inserita nel contesto urbano; in ultimo, scorcio dell’interno con la copertura traslucida. Below, plan of the field level. In the double page, exterior views of the building in the urban context; lastly, view of the interior with the translucent cover.

Lo stato del Minnesota è noto per i suoi laghi e fiumi che gelano in inverno, creando formazioni di ghiaccio frastagliate che cambiano forma espandendosi e contraendosi. La geometria di queste formazioni ha influenzato il design dello stadio, mentre l’ispirazione al design scandinavo è leggibile nella semplicità delle linee. Il vecchio stadio ora demolito stadio, il Metrodome, era conosciuto localmente come “salotto della gente.” È stato un centro sociale dove i cittadini di Minneapolis potevano condurre a passeggio i loro cani o pattinare sul ghiaccio durante il fuori stagione. E tuttavia, il Metrodome non aveva una vista sulla città o sul paesaggio circostante. Era una struttura rivolta verso l'interno. Un altro significativo fatto storico è che nella sua storia lunga 29 anni il tetto del Metrodome ha ceduto quattro volte a causa di un eccessivo carico di neve. L’obiettivo del nuovo progetto è stato quindi quello di collegare lo stadio alla sua città ed

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allo skyline sia in modo letterale che simbolico. Un elemento di spicco è la Legacy Gate, composta da cinque porte in vetro girevoli alte da 23 a 29 metri. Queste porte si aprono dallo stadio verso una piazza di oltre un ettaro di superficie, familiarmente conosciuta come “The Commons”. Con il bel tempo, le porte della Legacy Gate rimangono aperte durante tutti gli eventi. Dall’atrio, si può vedere verso nordovest, attraverso la Legacy Gate, il profilo della città, oppure girandosi a sudest guardare direttamente nel catino dello stadio o sul campo di gioco. Situato nel cuore della città di Minneapolis, lo stadio è collegato alla complessa rete urbana di percorsi pedonali ed al suo sistema di metropolitana: nell’insieme, il progetto ha aggiunto quasi 3500 metri quadrati di spazi verdi al centro urbano. Oltre alle partite della lega NFL, l’U.S. Bank Stadium è ora un impianto per tutte le sta-

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Sotto, pianta del livello campo. Nella doppia pagina, viste esterne della struttura inserita nel contesto urbano; in ultimo, scorcio dell’interno con la copertura traslucida. Below, plan of the field level. In the double page, exterior views of the building in the urban context; lastly, view of the interior with the translucent cover.

Lo stato del Minnesota è noto per i suoi laghi e fiumi che gelano in inverno, creando formazioni di ghiaccio frastagliate che cambiano forma espandendosi e contraendosi. La geometria di queste formazioni ha influenzato il design dello stadio, mentre l’ispirazione al design scandinavo è leggibile nella semplicità delle linee. Il vecchio stadio ora demolito stadio, il Metrodome, era conosciuto localmente come “salotto della gente.” È stato un centro sociale dove i cittadini di Minneapolis potevano condurre a passeggio i loro cani o pattinare sul ghiaccio durante il fuori stagione. E tuttavia, il Metrodome non aveva una vista sulla città o sul paesaggio circostante. Era una struttura rivolta verso l'interno. Un altro significativo fatto storico è che nella sua storia lunga 29 anni il tetto del Metrodome ha ceduto quattro volte a causa di un eccessivo carico di neve. L’obiettivo del nuovo progetto è stato quindi quello di collegare lo stadio alla sua città ed

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allo skyline sia in modo letterale che simbolico. Un elemento di spicco è la Legacy Gate, composta da cinque porte in vetro girevoli alte da 23 a 29 metri. Queste porte si aprono dallo stadio verso una piazza di oltre un ettaro di superficie, familiarmente conosciuta come “The Commons”. Con il bel tempo, le porte della Legacy Gate rimangono aperte durante tutti gli eventi. Dall’atrio, si può vedere verso nordovest, attraverso la Legacy Gate, il profilo della città, oppure girandosi a sudest guardare direttamente nel catino dello stadio o sul campo di gioco. Situato nel cuore della città di Minneapolis, lo stadio è collegato alla complessa rete urbana di percorsi pedonali ed al suo sistema di metropolitana: nell’insieme, il progetto ha aggiunto quasi 3500 metri quadrati di spazi verdi al centro urbano. Oltre alle partite della lega NFL, l’U.S. Bank Stadium è ora un impianto per tutte le sta-

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Sotto, pianta del livello superiore. Nella pagina centrale, due prospetti significativi. Nelle foto piccole, scorci degli ambienti interni. Nella foto grande in ultima pagina, il catino. Below, plan of an upper level. In the central page, two significant elevations. In the small photos, views of the interior rooms. In the large photo of the right page, the bowl.

gioni che ospita concerti, eventi scolastici di atletica, conventions, fiere e altro. I 6 club nello stadio sono disponibili, nei giorni senza partite, per eventi privati compreso meetings aziendali, serate di gala, pubblicitarie e matrimoni. Il gruppo di progettazione ha condotto una ricerca antropologica sui potenziali utilizzatori dello stadio al fine di creare un ambiente dove la gente possa incontrarsi e che nel contempo metta in primo piano il valore del paesaggio e della cultura di questa regione. I Vikings inizialmente volevano uno stadio a cielo aperto, ma il costo di costruzione di una copertura mobile era proibitivo. I progettisti hanno proposto un tetto in EFTE, trasparente, leggero, in grado di proteggere l’interno dalla neve pur mantenendo grandi scorci visuali e rischiarando l’interno con luce naturale. È stata la prima applicazione nei grandi impianti di una copertura in EFTE, un materiale luminoso che trasforma

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gli spazi interni e migliora la qualità ambientale per la gente che usa lo stadio. Quanto al disegno delle tribune, i tifosi sono vicini all’azione come in nessuno stadio della NFL, con sedute appena a 12,5 metri dal bordo campo. Lo stadio dispone anche di 131 suite di sette tipi diversi, tra cui 23 Turf Suites, situate direttamente sul campo. I sette livelli in cui è distribuito lo spazio dello stadio, - comprese le due piazze interne con circolazione a 360 gradi e varie viste nel catino -sono connessi fra loro attraverso scale mobili, ascensori e rampe continue. Uno dei club dello stadio, il Mystic Lake’s Club Purple, offre due caratteristiche uniche indirizzate a un’audience giovanile. La prima è una zona panoramica esterna con una stupenda vista sullo skyline di Minneapolis; la seconda è una zona salotto nel catino dello stadio, con l'aspetto di un terrace bar. Due dei più grandi tabelloni elettronici in HD tra gli stadi della NFL si trovano quasi 4 metri al di sopra dell’atrio: la gente cammina sotto

e intorno ai tabelloni elettronici, rimanendo coinvolta direttamente nell’esperienza. Per minimizzare il costo di costruzione e ridurre i carichi strutturali in copertura, ci si è posti l’obiettivo di rimuovere la neve dal tetto dello stadio nel modo più rapido e semplice possibile. Analizzando la tradizionale architettura nordica, i progettisti hanno verificato che un tetto ripido avrebbe offerto un precedente sia strutturale che culturale alla sfida di costruire nel nevoso clima di Minneapolis. La temperatura media invernale di Minneapolis è di -4,6°C, e i costi di riscaldamento rappresentano tipicamente un’elevata percentuale dell’uso dell’energia nella regione. Gestire i costi di riscaldamento era dunque anch’essa una priorità del progetto. La forma angolare e inclinata dell’edificio consente all’aria di circolare attraverso lo stadio sia nei mesi estivi che invernali in un modo fondamentalmente nuovo per questo edificio ma strettamente connesso ai modi di costrui-

re tradizionalmente utilizzati nei climi nordici. In aggiunta alla sua effettiva semplicità, il tetto ripido forma una “riserva di calore” interna immagazzinando il calore solare che agisce come un sistema naturale di scioglimento della neve. L’edificio contiene un sistema di canalizzazioni d’aria verticali che, in inverno, trasportano l’aria calda dalla riserva di calore sottotetto e la distribuiscono attraverso tutti gli ambienti. La copertura in EFTE ricomprende l’intero fronte meridionale della linea del tetto: La luce che arriva attraverso la copertura sostanzialmente riduce la necessità di illuminazione artificiale diurna, ed offre i benefici psicologici della luce diurna naturale. L’illuminazione a led – la prima di questo tipo in un nuovo stadio della NFL – può modificare le temperature di colore e spegnersi o accendersi rapidamente per consentire particolari effetti negli spettacoli pre-gioco e nell’intervallo delle partite. Il progetto aspira alla certificazione LEED.

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Dispone di soli 200 spazi parcheggio dedicati ai giocatori,il pubblico accede col trasporto pubblico o coi parcheggi urbani esistenti, collegati allo stadio con passerelle sopraelevate e percorsi pedonali; la città dispone di 32.000 posti auto in un raggio di 20 minuti di cammino dallo stadio. Progettato per generare più di 26 milioni di dollari canadesi in tasse e più di 145 milioni in spesa diretta da parte dei tifosi, l’edificio consente un risparmio del 16% nell’uso complessivo dell’energia e del 26% sull’illuminazione.

Stadiums and soccer fields U.S. Bank Stadium, Minneapolis (Minnesota, USA) Located in Minneapolis and home to the Minnesota Vikings NFL team, U.S. Bank Stadium is a multi-purpose venue known as “The People’s Stadium.” HKS designed the

building to reflect the culture, climate and context of its city, drawing inspiration from ice formations on nearby St. Anthony’s Falls as well as Scandinavian design such as Viking longboats. The Minnesota Sports Facilities Authority owns and operates the stadium, which was constructed by Mortenson Construction and opened in July 2016. U.S. Bank Stadium includes 66,200 seats and seven club spaces, and will host prominent sporting events including Super Bowl LII on February 4, 2018, the 2019 NCAA Final Four, and the ESPN X Games in 2017 and 2018. To minimize building cost and reduce structural loads on the roof, HKS realized that their first objective in designing the form of the building was to get snow off the roof of the stadium as quickly and simply as possible. Analyzing traditional Nordic architecture, designers determined that a sloped roof would offer both cultural and structural precedent to the challenge of building in

Minneapolis’ snowy climate. The angular, sloped form of the building allows air to circulate through stadium in both winter and summer months in a way that is fundamentally new to this building type but closely connected to the way buildings were traditionally built in northern climates. In addition to its simplicity and cost-effectiveness, the sloped roof also forms a lofted interior “heat reservoir” storing solar heat that acts as a natural snow melt system. The Vikings initially wanted an open-air stadium, but the cost of building an operable roof was prohibitively high. Designers proposed a transparent, lightweight, ETFE roof that would protect the interior from snow, yet maintain great sight lines and illuminate the interior with natural light. The ETFE roof comprises the entire southern facet of the roof line. Light coming through the ETFE roof substantially reduces the need for daytime artificial lighting, and offers the psychological benefits of natural daylight.

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U.S. Bank Stadium, Minneapolis (USA) Committente: Minnesota Sports Facilities Authority Inizio lavori: dicembre 2013 Inaugurazione: luglio 2016 Costo di costruzione: 1129 milioni di dollari canadesi (circa 800 milioni di euro) Progetto architettonico e di interni: HKS Ingegneria strutturale: Thornton Tomasetti


Sotto, pianta del livello superiore. Nella pagina centrale, due prospetti significativi. Nelle foto piccole, scorci degli ambienti interni. Nella foto grande in ultima pagina, il catino. Below, plan of an upper level. In the central page, two significant elevations. In the small photos, views of the interior rooms. In the large photo of the right page, the bowl.

gioni che ospita concerti, eventi scolastici di atletica, conventions, fiere e altro. I 6 club nello stadio sono disponibili, nei giorni senza partite, per eventi privati compreso meetings aziendali, serate di gala, pubblicitarie e matrimoni. Il gruppo di progettazione ha condotto una ricerca antropologica sui potenziali utilizzatori dello stadio al fine di creare un ambiente dove la gente possa incontrarsi e che nel contempo metta in primo piano il valore del paesaggio e della cultura di questa regione. I Vikings inizialmente volevano uno stadio a cielo aperto, ma il costo di costruzione di una copertura mobile era proibitivo. I progettisti hanno proposto un tetto in EFTE, trasparente, leggero, in grado di proteggere l’interno dalla neve pur mantenendo grandi scorci visuali e rischiarando l’interno con luce naturale. È stata la prima applicazione nei grandi impianti di una copertura in EFTE, un materiale luminoso che trasforma

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gli spazi interni e migliora la qualità ambientale per la gente che usa lo stadio. Quanto al disegno delle tribune, i tifosi sono vicini all’azione come in nessuno stadio della NFL, con sedute appena a 12,5 metri dal bordo campo. Lo stadio dispone anche di 131 suite di sette tipi diversi, tra cui 23 Turf Suites, situate direttamente sul campo. I sette livelli in cui è distribuito lo spazio dello stadio, - comprese le due piazze interne con circolazione a 360 gradi e varie viste nel catino -sono connessi fra loro attraverso scale mobili, ascensori e rampe continue. Uno dei club dello stadio, il Mystic Lake’s Club Purple, offre due caratteristiche uniche indirizzate a un’audience giovanile. La prima è una zona panoramica esterna con una stupenda vista sullo skyline di Minneapolis; la seconda è una zona salotto nel catino dello stadio, con l'aspetto di un terrace bar. Due dei più grandi tabelloni elettronici in HD tra gli stadi della NFL si trovano quasi 4 metri al di sopra dell’atrio: la gente cammina sotto

e intorno ai tabelloni elettronici, rimanendo coinvolta direttamente nell’esperienza. Per minimizzare il costo di costruzione e ridurre i carichi strutturali in copertura, ci si è posti l’obiettivo di rimuovere la neve dal tetto dello stadio nel modo più rapido e semplice possibile. Analizzando la tradizionale architettura nordica, i progettisti hanno verificato che un tetto ripido avrebbe offerto un precedente sia strutturale che culturale alla sfida di costruire nel nevoso clima di Minneapolis. La temperatura media invernale di Minneapolis è di -4,6°C, e i costi di riscaldamento rappresentano tipicamente un’elevata percentuale dell’uso dell’energia nella regione. Gestire i costi di riscaldamento era dunque anch’essa una priorità del progetto. La forma angolare e inclinata dell’edificio consente all’aria di circolare attraverso lo stadio sia nei mesi estivi che invernali in un modo fondamentalmente nuovo per questo edificio ma strettamente connesso ai modi di costrui-

re tradizionalmente utilizzati nei climi nordici. In aggiunta alla sua effettiva semplicità, il tetto ripido forma una “riserva di calore” interna immagazzinando il calore solare che agisce come un sistema naturale di scioglimento della neve. L’edificio contiene un sistema di canalizzazioni d’aria verticali che, in inverno, trasportano l’aria calda dalla riserva di calore sottotetto e la distribuiscono attraverso tutti gli ambienti. La copertura in EFTE ricomprende l’intero fronte meridionale della linea del tetto: La luce che arriva attraverso la copertura sostanzialmente riduce la necessità di illuminazione artificiale diurna, ed offre i benefici psicologici della luce diurna naturale. L’illuminazione a led – la prima di questo tipo in un nuovo stadio della NFL – può modificare le temperature di colore e spegnersi o accendersi rapidamente per consentire particolari effetti negli spettacoli pre-gioco e nell’intervallo delle partite. Il progetto aspira alla certificazione LEED.

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Dispone di soli 200 spazi parcheggio dedicati ai giocatori,il pubblico accede col trasporto pubblico o coi parcheggi urbani esistenti, collegati allo stadio con passerelle sopraelevate e percorsi pedonali; la città dispone di 32.000 posti auto in un raggio di 20 minuti di cammino dallo stadio. Progettato per generare più di 26 milioni di dollari canadesi in tasse e più di 145 milioni in spesa diretta da parte dei tifosi, l’edificio consente un risparmio del 16% nell’uso complessivo dell’energia e del 26% sull’illuminazione.

Stadiums and soccer fields U.S. Bank Stadium, Minneapolis (Minnesota, USA) Located in Minneapolis and home to the Minnesota Vikings NFL team, U.S. Bank Stadium is a multi-purpose venue known as “The People’s Stadium.” HKS designed the

building to reflect the culture, climate and context of its city, drawing inspiration from ice formations on nearby St. Anthony’s Falls as well as Scandinavian design such as Viking longboats. The Minnesota Sports Facilities Authority owns and operates the stadium, which was constructed by Mortenson Construction and opened in July 2016. U.S. Bank Stadium includes 66,200 seats and seven club spaces, and will host prominent sporting events including Super Bowl LII on February 4, 2018, the 2019 NCAA Final Four, and the ESPN X Games in 2017 and 2018. To minimize building cost and reduce structural loads on the roof, HKS realized that their first objective in designing the form of the building was to get snow off the roof of the stadium as quickly and simply as possible. Analyzing traditional Nordic architecture, designers determined that a sloped roof would offer both cultural and structural precedent to the challenge of building in

Minneapolis’ snowy climate. The angular, sloped form of the building allows air to circulate through stadium in both winter and summer months in a way that is fundamentally new to this building type but closely connected to the way buildings were traditionally built in northern climates. In addition to its simplicity and cost-effectiveness, the sloped roof also forms a lofted interior “heat reservoir” storing solar heat that acts as a natural snow melt system. The Vikings initially wanted an open-air stadium, but the cost of building an operable roof was prohibitively high. Designers proposed a transparent, lightweight, ETFE roof that would protect the interior from snow, yet maintain great sight lines and illuminate the interior with natural light. The ETFE roof comprises the entire southern facet of the roof line. Light coming through the ETFE roof substantially reduces the need for daytime artificial lighting, and offers the psychological benefits of natural daylight.

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U.S. Bank Stadium, Minneapolis (USA) Committente: Minnesota Sports Facilities Authority Inizio lavori: dicembre 2013 Inaugurazione: luglio 2016 Costo di costruzione: 1129 milioni di dollari canadesi (circa 800 milioni di euro) Progetto architettonico e di interni: HKS Ingegneria strutturale: Thornton Tomasetti


Sotto, pianta del livello superiore. Nella pagina centrale, due prospetti significativi. Nelle foto piccole, scorci degli ambienti interni. Nella foto grande in ultima pagina, il catino. Below, plan of an upper level. In the central page, two significant elevations. In the small photos, views of the interior rooms. In the large photo of the right page, the bowl.

gioni che ospita concerti, eventi scolastici di atletica, conventions, fiere e altro. I 6 club nello stadio sono disponibili, nei giorni senza partite, per eventi privati compreso meetings aziendali, serate di gala, pubblicitarie e matrimoni. Il gruppo di progettazione ha condotto una ricerca antropologica sui potenziali utilizzatori dello stadio al fine di creare un ambiente dove la gente possa incontrarsi e che nel contempo metta in primo piano il valore del paesaggio e della cultura di questa regione. I Vikings inizialmente volevano uno stadio a cielo aperto, ma il costo di costruzione di una copertura mobile era proibitivo. I progettisti hanno proposto un tetto in EFTE, trasparente, leggero, in grado di proteggere l’interno dalla neve pur mantenendo grandi scorci visuali e rischiarando l’interno con luce naturale. È stata la prima applicazione nei grandi impianti di una copertura in EFTE, un materiale luminoso che trasforma

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gli spazi interni e migliora la qualità ambientale per la gente che usa lo stadio. Quanto al disegno delle tribune, i tifosi sono vicini all’azione come in nessuno stadio della NFL, con sedute appena a 12,5 metri dal bordo campo. Lo stadio dispone anche di 131 suite di sette tipi diversi, tra cui 23 Turf Suites, situate direttamente sul campo. I sette livelli in cui è distribuito lo spazio dello stadio, - comprese le due piazze interne con circolazione a 360 gradi e varie viste nel catino -sono connessi fra loro attraverso scale mobili, ascensori e rampe continue. Uno dei club dello stadio, il Mystic Lake’s Club Purple, offre due caratteristiche uniche indirizzate a un’audience giovanile. La prima è una zona panoramica esterna con una stupenda vista sullo skyline di Minneapolis; la seconda è una zona salotto nel catino dello stadio, con l'aspetto di un terrace bar. Due dei più grandi tabelloni elettronici in HD tra gli stadi della NFL si trovano quasi 4 metri al di sopra dell’atrio: la gente cammina sotto

e intorno ai tabelloni elettronici, rimanendo coinvolta direttamente nell’esperienza. Per minimizzare il costo di costruzione e ridurre i carichi strutturali in copertura, ci si è posti l’obiettivo di rimuovere la neve dal tetto dello stadio nel modo più rapido e semplice possibile. Analizzando la tradizionale architettura nordica, i progettisti hanno verificato che un tetto ripido avrebbe offerto un precedente sia strutturale che culturale alla sfida di costruire nel nevoso clima di Minneapolis. La temperatura media invernale di Minneapolis è di -4,6°C, e i costi di riscaldamento rappresentano tipicamente un’elevata percentuale dell’uso dell’energia nella regione. Gestire i costi di riscaldamento era dunque anch’essa una priorità del progetto. La forma angolare e inclinata dell’edificio consente all’aria di circolare attraverso lo stadio sia nei mesi estivi che invernali in un modo fondamentalmente nuovo per questo edificio ma strettamente connesso ai modi di costrui-

re tradizionalmente utilizzati nei climi nordici. In aggiunta alla sua effettiva semplicità, il tetto ripido forma una “riserva di calore” interna immagazzinando il calore solare che agisce come un sistema naturale di scioglimento della neve. L’edificio contiene un sistema di canalizzazioni d’aria verticali che, in inverno, trasportano l’aria calda dalla riserva di calore sottotetto e la distribuiscono attraverso tutti gli ambienti. La copertura in EFTE ricomprende l’intero fronte meridionale della linea del tetto: La luce che arriva attraverso la copertura sostanzialmente riduce la necessità di illuminazione artificiale diurna, ed offre i benefici psicologici della luce diurna naturale. L’illuminazione a led – la prima di questo tipo in un nuovo stadio della NFL – può modificare le temperature di colore e spegnersi o accendersi rapidamente per consentire particolari effetti negli spettacoli pre-gioco e nell’intervallo delle partite. Il progetto aspira alla certificazione LEED.

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Dispone di soli 200 spazi parcheggio dedicati ai giocatori,il pubblico accede col trasporto pubblico o coi parcheggi urbani esistenti, collegati allo stadio con passerelle sopraelevate e percorsi pedonali; la città dispone di 32.000 posti auto in un raggio di 20 minuti di cammino dallo stadio. Progettato per generare più di 26 milioni di dollari canadesi in tasse e più di 145 milioni in spesa diretta da parte dei tifosi, l’edificio consente un risparmio del 16% nell’uso complessivo dell’energia e del 26% sull’illuminazione.

Stadiums and soccer fields U.S. Bank Stadium, Minneapolis (Minnesota, USA) Located in Minneapolis and home to the Minnesota Vikings NFL team, U.S. Bank Stadium is a multi-purpose venue known as “The People’s Stadium.” HKS designed the

building to reflect the culture, climate and context of its city, drawing inspiration from ice formations on nearby St. Anthony’s Falls as well as Scandinavian design such as Viking longboats. The Minnesota Sports Facilities Authority owns and operates the stadium, which was constructed by Mortenson Construction and opened in July 2016. U.S. Bank Stadium includes 66,200 seats and seven club spaces, and will host prominent sporting events including Super Bowl LII on February 4, 2018, the 2019 NCAA Final Four, and the ESPN X Games in 2017 and 2018. To minimize building cost and reduce structural loads on the roof, HKS realized that their first objective in designing the form of the building was to get snow off the roof of the stadium as quickly and simply as possible. Analyzing traditional Nordic architecture, designers determined that a sloped roof would offer both cultural and structural precedent to the challenge of building in

Minneapolis’ snowy climate. The angular, sloped form of the building allows air to circulate through stadium in both winter and summer months in a way that is fundamentally new to this building type but closely connected to the way buildings were traditionally built in northern climates. In addition to its simplicity and cost-effectiveness, the sloped roof also forms a lofted interior “heat reservoir” storing solar heat that acts as a natural snow melt system. The Vikings initially wanted an open-air stadium, but the cost of building an operable roof was prohibitively high. Designers proposed a transparent, lightweight, ETFE roof that would protect the interior from snow, yet maintain great sight lines and illuminate the interior with natural light. The ETFE roof comprises the entire southern facet of the roof line. Light coming through the ETFE roof substantially reduces the need for daytime artificial lighting, and offers the psychological benefits of natural daylight.

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U.S. Bank Stadium, Minneapolis (USA) Committente: Minnesota Sports Facilities Authority Inizio lavori: dicembre 2013 Inaugurazione: luglio 2016 Costo di costruzione: 1129 milioni di dollari canadesi (circa 800 milioni di euro) Progetto architettonico e di interni: HKS Ingegneria strutturale: Thornton Tomasetti



PATTINAGGIO E SKATE

Skatepark a Palazzolo sull’Oglio (Brescia) di Paolo Greppi

L’idea per il progetto di un nuovo skatepark a Palazzolo sull’Oglio nasce dall’intraprendenza di un gruppo di skaters locali, i quali propongono al comune, di loro iniziativa, un’ipotesi di riutilizzo delle ex piscine comunali di Via Gavazzino. Le piscine risultavano abbandonate oramai da una decina di anni e in evidente stato di degrado. L’intervento ha quindi avuto come obiettivo il riutilizzo delle tre vasche della ex piscina come piattaforma per lo skateboard e il rifacimento della pavimentazione di collegamento tra queste.

Il primo passo è stato, grazie all’aiuto di un associazione di volontari locali, la rimozione delle marmette in cemento e delle lastre in porfido esistenti nonché dei teli impermeabili, delle canaline e dei cordoli in calcestruzzo che fanno da perimetrazione alle vasche. Una volta riportato a nudo il massetto esistente, che funge da piano di posa per la nuova pavimentazione, l’idea di progetto è stata quella di un grande “foglio” di calcestruzzo capace di adagiarsi sull’area, compensare in maniera armoniosa i vari cambi di quota e rivestire

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Vista d’insieme (foto di Nicola Brignoli) e zenitale (foto di Luca “Luke” Fortini) della vasca grande. General and zenith views of the largest tank (ph. Nicola Brignoli and Luca “Luke” Fortini).


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l’esistente gestendo la presenza di superfici inclinate e curve (“quarter”) necessarie per lo skateboard. Il nuovo intervento si sovrappone in maniera quasi identica alle opere esistenti, in modo da ridurre al minimo la spesa per la realizzazione di nuovi massetti o la demolizione di quelli precedenti. In seguito ad un confronto diretto con l’associazione di skaters locali promotrice del progetto è nata la necessità di un ridisegno complessivo rispetto al progetto esecutivo inizialmente presentato, con l’obiettivo di migliorarne la funzionalità e la sicurezza per gli utilizzatori. Più precisamente la vasca grande ha subito un ridisegno globale dei quarter di raccordo tra la pavimentazione e il fondo vasca, con la definizione di nuove raggiature; sono state riposizionate e ridimensionate le varie sedute ed aggiunti, in alcune posizioni, dei profili a “L” in acciaio zincato 50x50mm in sostituzione dei profili 160x40mm che erano stati ipotizzati nel progetto esecutivo. I vari elementi interni alla vasca (gobbe, muretto rainbow,

vulcano etc…) non hanno, invece, subìto grosse modifiche se non nel loro riposizionamento. Il ridisegno delle raggiature dei quarter ha riguardato anche il progetto della vasca media, che è stato inoltre arricchito con l’inserimento di un nuovo elemento skatabile dalla geometria piuttosto complessa. Un totale ripensamento ha, infine, interessato le strutture della vasca piccola. Laddove infatti era stata pensata una bowl di difficile realizzazione, è stata avanzata dagli skaters locali la richiesta di pensare un elemento chiamato “manual pad”, che potesse fungere da struttura propedeutica per i principianti ed in particolare per i bambini, con l’obiettivo di rendere lo skatepark accessibile ad un maggior numero possibile di utenti, dai più esperti ai più giovani. Costruttivamente questo elemento è costituito da tre piattaforme circolari di differenti altezze (+20cm, +40cm, +60cm rispetto al “flat”) realizzate in calcestruzzo elicotterato, come la pavimentazione circostante, e con profili di finitura in acciaio zincato per

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Nella pagina di sinistra, planimetria generale dell’impianto; nella foto in alto, lo stato preesistente della piscina; nella colonna a sinistra, fasi di lavoro. In questa pagina, sotto due foto aeree (Luca Fortini); a sinistra, pianta del “manual pad”; in basso, due sezioni. In the left page, general plan of the venue; in the top photo, the previous conditions of the pool; in the left column, phases of working. In this page, below, the bird-eye views (ph. Luca Fortini); left, plan of the “manual pad”; below, two sections.


Sotto, pianta della vasca grande; a destra, un’altra foto aerea di Luca Fortini e una vista della vasca grande (foto di Federico Gardini). Nella pagina a lato, pianta della vasca piccola e tre foto (in alto F.G., in basso N.B.). Below, plan of the major tank; right, another aerial view by Luca Fortini and a view of the large tank (ph. Federico Gardini). Next page, plan of the minor tank and three photos (above by F.G., below by N.B.).

le bordature. Tecnicamente questo “foglio” viene realizzato con uno strato in calcestruzzo dello spessore variabile tra i 10 ed i 25 cm per garantire le pendenze necessarie per il deflusso delle acque meteoriche che vengono raccolte e convogliate, con nuove tubazioni e parziale riutilizzo delle esistenti, alla fognatura comunale. L’esecuzione di questa superficie in calcestruzzo prevede la posa di una rete elettrosaldata (maglia 20x20, ᴓ6mm) nonché dei necessari giunti di dilatazione; la finitura invece è realizzata attraverso la stesura di una pasta al quarzo ferroso levigata tramite elicottero sulle superfici piane e tramite lisciatura eseguita a mano con frattazzo e spatole sulle superfici curve. La posa in opera di tubi pool-coping (diametro 7 cm) e profili a L in acciaio zincato, fissati con zanche al calcestruzzo, ove necessario per il corretto utilizzo della struttura da parte degli skaters, garantisce nel tempo la durabilità e la funzionalità dell’opera, impedendo la rottura degli

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spigoli in calcestruzzo nell’urto con le tavole da skateboard. Il nuovo intervento, inoltre, dal momento che si trova al centro di una grande area verde e che, una volta completato, avrà grandi potenzialità ricettive deve essere dotato obbligatoriamente di una adeguata superficie dedicata ai servizi igienici. Sempre all’interno dell’ottica di contenimento dei costi la soluzione a questa necessità non ha previsto la realizzazione ex novo di un nuovo blocco servizi con tecniche edilizie tradizionali, né la riqualificazione della ex stecca degli spogliatoi esistente. Si è invece optato per la scelta di un modulo prefabbricato contenente un bagno uomini, un bagno donne e un bagno disabili all’interno di un container di spedizione marittima adeguatamente coibentato e verniciato. Soluzione più economica e oltretutto in linea con la particolare estetica urbana che uno spazio come uno skatepark porta con sé. Un ultimo aspetto da considerare è la presenza della già citata stecca che ospitava gli spogliatoi della piscina. L’edificio appariva inu-


tilizzabile e un suo adeguamento strutturale alle normative sismiche sarebbe stato troppo oneroso rispetto al budget stanziato per quest’opera. È stato realizzato quindi un tamponamento in blocchi di laterizio delle sue aperture per renderlo inaccessibile al pubblico per ovvie ragioni di sicurezza e trasformare il suo lungo prospetto in una grande “tela”, disponibile per l’attività dei writers locali, che faccia da sfondo all’intero complesso.

Skating Skatepark in Palazzolo sull'Oglio (Brescia) The idea for the design of a new skate park in Palazzolo sull'Oglio originated from the introspection of a group of local skaters, who propose to the municipality, on their own initiative, a hypothesis of reuse the former municipal swimming pools. Pools have been abandoned for about ten years and are in a state of degradation. The purpose of the intervention was to reuse the three former pools as a plat-

form for skateboarding and the reconstruction of the flooring between them. Once the existing screed, which acts as a laying floor for the new pavement, has been bare, the idea was to create a large "sheet" of concrete capable of receding into the area, to compensate in a harmonious manner the various level changes and dress the existing one by managing the presence of inclined and curved surfaces ("quarter") needed for skateboarding. The new operation overlaps almost exactly the existing works, so as to minimize the expense for the construction of new screeds or the demolition of the earlier ones. The new intervention, moreover, since it is at the center of a large green area and that, once completed, it will have great accommodation potential, it has been equipped with an adequate surface dedicated to toilets.

Nuovo Wave Skatepark a Palazzolo sull’Oglio (Brescia) Committente: Comune di Palazzolo Sull'Oglio Progettista: arch. Paolo Greppi Collaboratori: arch. Nicola Foppa, arch. Andrea Guarneri, arch. Cristian Ziggioni Consulente tecnico-sportivo: Sebastiano Rossi Importo dei lavori: euro 160.445

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PROGETTISTI

[greppiarchitetti]

Brescia

www.greppiarchitetti.net arch. Greppi Paolo

Titolare: arch. Paolo Greppi Collaboratori attualmente in studio: arch. Amanda Ceretti arch . Andrea Guarneri arch . Briselda Calliku Andrea Pedrotti (tirocinante)

Paolo Greppi è nato a Brescia nel 1966. Dal 1991 al 1993 ha vissuto ad Oporto. Si è laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1993, con una tesi svolta presso la FAUP (Faculdade de arquitectura da Universidade do Porto) con relatori Alvaro Siza e Pierluigi Nicolin. Dal 1993 esercita la professione di architetti con il proprio studio [greppiarchitetti], con sede a Brescia. [greppiarchitetti] si occupa di progettazione (edifici pubblici, residenze singole e collettive, recupero dell’esistente, spazi aperti, attrezzature sportive, edifici sacri). Oltre al parco per lo skate pubblicato nelle pagine precedenti, attualmente sono in fase di progettazione il recupero del palazzetto dello sport e il ridisegno degli spazi pubblici di fronte alla stazione a Santa Margherita Ligure ed è appena stato completato il restauro della Villa Kupfer, edificio ottocentesco a Palazzolo sull'Oglio, in provincia di Brescia.

Paolo Greppi was born in Brescia in 1966. From 1991 to 1993 he lived in Porto. He graduated in architecture at the Politecnico di Milano in 1993, with a thesis held at the FAUP (Faculdade de arquitectura from Universidade do Porto) with speakers Alvaro Siza and Pierluigi Nicolin. Since 1993 He practices the profession of architect with his own studio [greppiarchitetti], headquartered in Brescia. [Greppiarchitetti] is involved in designing (public buildings, individual and collective residences, recovery of the existing, open spaces, sports equipment, sacred buildings). In addition to the skate park published in the previous pages, the renovation of the sports hall and the redesign of public spaces in front of the station in Santa Margherita Ligure are currently under construction, and the restoration of the Villa Kupfer, a nineteenth-century building In Palazzolo sull'Oglio, in the province of Brescia.

Nelle immagini a corredo di questa pagina (dall’alto): la nuova cappella di Nave, la sede della Polizia a Chiari, intervento di social housing a Chiari, uffici a Gussago; tutti in provincia di Brescia.

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ATLETICA LEGGERA

Riqualificazione di un campo di atletica a Bolzano L’impianto sportivo preesistente é stato riqualificato interamente ridefinendone le caratteristiche strutturali ed architettoniche, impiantistiche e funzionali. L’area di intervento ha riguardato sostanzialmente la pista (rifacimento completo della pavimentazione e ridistribuzione funzionale delle attrezzature), il parcheggio e la tribuna (restyling strutturale tribuna e copertura, messa a norma locali sottotribuna, nuova recinzione di separazione/delimitazione con la pista).

L’impianto sportivo dedicato all’atletica leggera ubicato in via S.Geltrude a Bolzano, è stato realizzato nel 1968 e messo a disposizione delle società sportive di atletica leggera locali nonché degli istituti comprensivi bolzanini di ogni natura e grado quale campo scuola. Il progetto originario è stato approvato ed omologato dal CONI. Il compendio è caratterizzato oltre che dalla parte principale dedicata alle differenti discipline sportive, anche da due corpi fabbrica

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di Maria Carbone

Sotto, scorcio del rettilineo tribune. A sinistra, viste zenitali prima e (di progetto) dopo la riqualificazione dell’impianto. Below, view of the tribune straight. Left, zenithal views before and (simulated) after the renewal.


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principali - una palazzina di servizio ed una tribuna– e da un parcheggio, che nel corso degli anni sono stati soggetti a diversi interventi di manutenzione di natura sia ordinaria che straordinaria. Le motivazioni delle scelte La lunghezza della pista, composta da 6 corsie, è di 400 metri. Essa è formata da due rettilinei paralleli e da due curve di raggio uguale. Esternamente alla pista sulla curva lato ovest (Isarco) era posizionata la fossa delle siepi, mentre internamente all’anello lato sud (tribune) erano collocate una pedana per i salti in estensione del lungo e triplo con fossa di caduta, nonchè una pedana del salto in alto. Sul rettilineo opposto era posizionata una pedana per il salto in lungo e triplo bi-direzionale con relativa fossa di caduta e parallelamente una pedana del salto con l’asta; a fianco due pedane del salto in alto. Le gabbie dei lanci di martello e disco erano posizionale all’ interno dell’ anello verso il lato Isarco mentre la pedana del gia-

vellotto e 2 pedane del getto del peso erano sul lato opposto. Sul lato sud-est del compendio è ubicata una palazzina che contiene servizi dell’attività sportiva, quali l’alloggio del custode, gli spogliatoi uomini/donne con relative docce e servizi igienici, un locale muscolazione, la centrale termica, uffici per le Società e Giudici, nonché infermeria e locali per il “servizio gare”. La tribuna ha la capacità di 596 posti a sedere (di cui circa 350 coperti). Nei locali sottotribuna sono presenti depositi per attrezzatura sportiva, magazzini-deposito materiale del personale operaio che cura la manutenzione dell’intero compendio e servizi igienici per gli spettatori. Lo stato complessivo delle pavimentazioni, stante il continuo uso da parte di Scuole e Società, denunciava una situazione di usura, degrado dei manti sintetici della pista e pedane, nonché perdita di elasticità a seguito dell’esaurimento delle principali componenti. Nelle pedane sul lato interno dell’anello-pista, in più punti si evidenziavano impor-

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A sinistra, planimetria dell’impianto. In questa pagina, due prospettive di progetto; due rendering e, a confronto, due scorci del realizzato. Left page, plan of the venue. In this page, two project perspectives; two renderings and, for comparison, two views of the realized.


Sotto, le due curve opposte; a destra, il rettilineo. Below, the opposite curves; right, the straight.

tanti avvallamenti con ristagni d’acqua, nonché deterioramento delle attrezzature fisse. I bordi sia interno che esterno della pavimentazione sintetica erano danneggiati in più punti. Sul lato interno della pista l’altezza del substrato del prato non consentiva un regolare deflusso dell’acqua piovana e la presenza di alcuni tipi di malerbe ha comportato in alcuni punti il danneggiamento delle pedane. Le demarcazioni sulla pista dei 400 m e su quella degli scatti erano incomplete e parzialmente lacunose. Le cassette d’appoggio per i salti risultavano molto consumate, così come si evidenziava la mancanza delle vasche raccogli-sabbia di contorno. Molte pedane ed attrezzature erano posizionate in maniera errata e consumate (non omologabili per competizioni), così come le gabbie di protezione delle pedane del lancio del disco e lancio del martello, il cui settore di caduta interferiva con la pista e con altre installazioni. Visto lo stato delle infrastrutture esistenti per

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la pratica dell’atletica leggera, era possibile operare convenientemente solo tramite un rifacimento completo di tutti gli impianti. Un risanamento parziale avrebbe avuto infatti costi comunque importanti ma non avrebbe offerto alcun miglioramento significativo. Si è reso pertanto necessario il rifacimento completo delle stesse con l’obiettivo di realizzare un impianto moderno in linea con i tempi e con la normativa vigente di impiantistica sportiva, omologabile da parte della F.I.D.A.L. per le attività scolastiche, amatoriali, federali. Non essendo più possibile alcun recupero della pavimentazione sintetica esistente con un intervento di “retopping” (ricopertura dell’esistente manto con ulteriore strato di identico materiale), si è resa necessaria la rimozione completa con smaltimento conforme dello strato sintetico. Questa operazione non poteva comunque garantire il completo mantenimento della pavimentazione in asfalto (binder e tappeto), già notevolmente danneggiata nelle parti analizzate.


La scelta della pavimentazione della pista è avvenuta dall’esamina delle caratteristiche principali e peculiari dei due possibili rivestimenti superficiali esistenti sul mercato, ossia del manto sintetico colato in opera e del manto sintetico prefabbricato formato in teli. La scelta della tipologia di manto, ricaduta sul tipo prefabbricato, è stata effettuata dai progettisti unitamente alle Società che usufruiscono del campo sportivo, in quanto ritenuta l’unica rispondente alle specifiche richieste di materiale prestazionale nel senso che sia possibile ottenere tempi e misure di rilievo in occasione di manifestazioni agonistiche e nel contempo “elastico”, in modo da essere usato normalmente per gli allenamenti. Il campo di atletica di via S.Geltrude è infatti posizionato orograficamente in un sito particolarmente battuto dal vento (il più delle volte contrario al senso di corsa). Tale pavimento sportivo prefabbricato in gomma ecocompatibile, possiede le omologazioni della IAAF e garantisce tutte le caratteristiche meccaniche, fisiche e dimen-

sionali prescritte dalla FIDAL. Il manto, a base di gomma naturale e sintetica e cariche minerali, vulcanizzato e calandrato, oltre ad essere impermeabile, antisdrucciolo, stabile ai raggi ultravioletti ed antiriflesso, ha uno spessore pari o maggiore a 13 mm costante in ogni suo punto. La scelta è stata inoltre avallata dalla verifica ed accertamenti effettuati direttamente presso impianti che hanno adottato tale metodologia (non solo a livello mondiale e nazionale, ma anche a livello regionale e provinciale), riscontrando la soddisfazione pressochè unanime sia dagli utenti (affidabilità che coniuga nel migliore dei modi le richieste prestazionali per un utilizzo in manifestazioni importanti, con quella di risposta elastica adatte per un campo destinato agli allenamenti) che dai gestori (durata e mantenimento caratteristiche meccaniche e fisiche nel tempo). Obiettivo è statopertanto quello unico che consentiva la riqualificazione dell’Impianto di atletica leggera di via S.Geltrude per otte-

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Riqualificazione del campo di atletica leggera di via Santa Geltrude a Bolzano Committente: Comune di Bolzano Responsabile unico di progetto: ing. Georg Gschliesser Team di progetto: progetto architettonico e strutture: arch. Sergio Berantelli progetto architettonico e attrezzature: geom. Marco Gazzotti impianti: ing. Alessandro Crivellaro, geom. Renato Meoli sicurezza: ing. Giovanni Libener Inizio lavori: maggio 2016 Fine lavori: ottobre 2016 Costi di realizzazione: euro 1.808.993 oltre IVA realizzazione: ATI Costruzioni Repetto srl (capogruppo) e Tagliapietra srl (mandante)


nerne l’omologazione per gare diurne nella “Classe B - Impianti completi outdoor ad anello da ml. 400,00 a 6 corsie”, al fine di garantire la praticabilità dell’impianto ed utilizzo per le manifestazioni sportive ufficiali.

Nelle due pagine, dettagli dei tracciamenti in fase di completamento. In the two pages, details of the tracing nearing completion.

L’intervento L’opera è dunque consistita nel completo rifacimento della pista a 6 corsie, nello spostamento funzionale delle pedane dei salti per le diverse discipline di atletica, nonché della fossa delle siepi nei semicerchi laterali dell’impianto. Pista e pedane per i salti in alto, in estensione, asta e per i lanci, nonché fossa delle siepi sono state riproposte ex novo e realizzate come previsto dal regolamento FIDAL. Sia la pista che le pedane sono realizzate con manto sintetico prefabbricato conformemente alla scelta progettuale sopra descritta. L’esistente pavimentazione in colato, oltre allo strato di quella sottostante, è stata completamente rimossa per essere riproposta con

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materiali nuovi completa di tutti i cordoli ed accessori di norma, targhette e segnaletica. La ridefinizione funzionale delle discipline conformemente a quanto previsto dalle più moderne disposizioni di impiantistica sportiva, ha visto la realizzazione di due nuove zone all’interno dei semicerchi delle curve (mezzelune) comprensive del rifacimento di nuove sottostrutture, dello strato di collegamento e del nuovo manto. Sono state pertanto demolite anche le cordonature in calcestruzzo ed acciaio preesistenti, nonché parte dell’asfalto, rifatti i sottofondi conformemente alle nuove disposizioni, realizzate le nuove fosse di caduta, le nuove pavimentazioni delle pedane con il medesimo materiale della pista, rifatte le canalette per il drenaggio delle acque meteoriche. Sono state riposizionate tutte le attrezzature specialistiche di tipo infrastrutturale quali gli assi di battuta per le pedane dei salti in lungo, le bordature antinfortunistiche per le fosse di caduta, i fermapiedi per la pedana del getto del peso, le cassette di imbucata per il salto


con l’asta, il riduttore completo per pedana disco/martello. _____________________________________ Athletics Redevelopment of athletics field in Bolzano The existing sports facility has been fully redeveloped by redefining its structural, architectural, plant and functional features. The intervention area concerned essentially the track (complete refurbishment of the pavement and functional redistribution of the equipment), parking and the grandstand (structural restyling of grandstand and shelter, spaces under the stands, new fence of separation and delimitation with the track). Since there is no longer any recovery of the existing synthetic flooring by retopping, complete removal of the synthetic layer has been required. The new flooring was chosen by examining the main features of the two existing surface coatings on the market,

namely synthetic cast-in-place and prefabricated synthetic sheets. The choice of the type of mantle, which was the prefabricated type, was carried out by the designers together with the companies enjoying the sports field, as it provides timing and measurable measures at competitive events and at the same time is sufficiently elastic to be able to be normally used for workouts.

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MANUTENZIONE

Tribuna per campo di calcio a Firenze

di Pietro Chianchiano

Anche un piccolo campo di calcio ha diritto alle migliori condizioni per i giocatori e per gli spettatori: qui è stata rinnovata, a cura dell’Ufficio tecnico comunale, la tribuna (per 250 tifosi) e con essa gli spogliatoi; l’estetica è stata poi arricchita con un murale realizzato con la collaborazione dell’Associazione Via Maggio. L’intervento ha previsto precedentemente la demolizione della vecchia tribuna in cemento e laterizio ormai ritenuta insicura e in parte già

interdetta al pubblico per motivi di sicurezza. A seguito, dopo le necessarie indagini geologiche del sito, iniziarono i lavori relativi alla realizzazione della nuova tribuna coperta metallica prefabbricata con annesse due palazzine in muratura contenenti due spogliatoi per atleti, un locale ad uso ufficio, un locale tecnico e un magazzino. La tribuna della capienza di 250 persone è stata realizzata con elementi in acciaio zincato a caldo, composta da cinque gradoni di lunghezza di 24 m e profondità di circa 3,30

Vista posteriore e frontale delle strutture sistemate. Rear and frontal views of the structures renewed.

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Sotto, lo stato delle gradinate prima dell’intervento e pianta del livello strada. Nella pagina di fronte, viste e particolari della tribuna e dei percorsi di accesso. Nella pagina successiva, prospetto laterale e pianta del corpo spogliatoio e della tribuna; vista del retro con i murales realizzati. Below, the bleachers before the works and plan at the street level. Next page, views and details of the grandstand and the access walks. In the following page, side elevation and plan of the changing rooms body and grandstand; view of the rear with the murals made.

m. Il primo gradone è posizionato ad una quota più alta del piano campagna di circa 80 cm per migliorare la visibilità anche alle prime file di sedute. L’accesso è comunque garantito anche agli utenti con difficoltà motoria tramite due rampe laterali che dal piazzale d’ingresso portano alla quota del camminamento prospiciente le gradinate. Il pubblico diversamente abile trova collocazione in apposito spazio al centro della tribuna di fronte alla linea centrale del campo. Tutte le parti prospicienti il vuoto sono state protette da ringhiere metalliche con funzione di parapetto. La tribuna è protetta dagli agenti atmosferici da una copertura costituita da travi reticolari e montanti verticali in tubolare tutto in acciaio zincato. Il manto della copertura è realizzato in lamiera di alluminio preverniciata. Sul retro della tribuna un ampio spazio, corredato di sedute in muratura, permette lo stazionamento del pubblico durante gli intervalli degli eventi sportivi.

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Anche il percorso tra il parcheggio macchine sulla pubblica via e l’ingresso all’impianto sportivo è privo di barriere architettoniche essendo l’accesso alla biglietteria dotato di agevoli rampe realizzate sul marciapiede di via di Caciolle. A completamento delle nuove opere è stato installato in copertura un impianto solare per la produzione d’ acqua calda con fonti di energie alternative a servizio anche dei vecchi spogliatoi. Le opere sono state progettate e seguite a completa cura dei Tecnici del Servizio Supporto Tecnico Quartieri e impianti Sportivi del Comune di Firenze. I murales Sulle due pareti dei fabbricati laterali prospicienti l’ingresso alla tribuna sono stati realizzati, con la collaborazione dell’ Associazione via Maggio, due murales aventi come obiettivo la comunicazione del valore etico ed educativo dello sport da trasmettere non solo ai giocatori, ma anche al pubblico, compresi i


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tifosi. Fondata nel 2009 con lo scopo di valorizzare una via storica di Firenze come quella da cui prende il nome, conosciuta in tutto il mondo come la via degli Antiquari ed il quartiere dell'Oltrarno che vi ruota intorno, l’Associazione Via Maggio è nata come comitato spontaneo di cittadini - quindi un’associazione di volontari e senza alcun scopo di lucro - con il preciso obiettivo di salvaguardarne e valorizzarne l'identità culturale di questa zona che era e deve rimanere una delle più vere e vive della città.

ration of the Via Maggio Association. The grandstand was made of hot galvanized steel elements, consisting of five steps. It is protected by atmospheric agents by a covering consisting of beams and vertical uprights in tubular all galvanized steel. Cover coating is made of pre-painted aluminum sheet. At completion of the new works, a solar plant for hot water production with alternative energy sources was also installed to serve the existing changing rooms.

Maintenance Soccer field tribune in Florence Even a small soccer field has to offer the best conditions for players and spectators: here was refurbished, by the Municipal Technical Office, the grandstand (for 250 fans) and with it the changing rooms; The aesthetic was then enriched with a mural made with the collabo-

Tribuna per campo di calcio a Firenze Committente: Comune di Firenze - Direzione Servizi Tecnici Supporto Tecnico quartieri e Sport - Unità Operativa: Impianti Sportivi Direttore Servizi Tecnici: ing. Michele Mazzoni Responsabile Unico del Procedimento: ing. Alessandro Dreoni Progettisti architettonici: geom. Eleonora Massai (dir. operativo), geom. Simona Amadori, geom. Fabio Borrelli Progettisti strutturali: ing. Laura Aprile, ing. Nicola Azzurrini Progettisti impianto termo-sanitario: ing. Simone Ferroni, p.i. Renzo Lonari (dir. operativo) Progettista e direttore operativo impianto elettrico: ing. Emilio Carletti Coord. sicurezza in fase di progettazione e Direzione Lavori: geom. Fabio Borrelli Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: p.a. Neri Niccolai Consegna lavori: gennaio 2016 Fine lavori: Ottobre 2016 Ammontare complessivo dell’investimento: Euro 400.000 Fornitura e montaggio tribuna metallica e seggiolini: I.L.M.A. di Fiorentini Giorgio (vedi pag. 45)

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ALTRI IMPIANTI

Ristrutturazione centro sportivo a Torino A completamento del grande impianto polisportivo polifunzionale della Circoscrizione 3 di via Trecate a Torino, oggetto di un importante intervento di ristrutturazione e riqualificazione del centro natatorio che abbiamo pubblicato nel numero 282 di Tsport, sono in programma nell’ambito della concessione comunale interventi per l’esecuzione le opere di riqualificazione e ampliamento dell’impianto polivalente con campi attività indoor e outdoor.

L’impianto polisportivo preesistente di valenza sportiva-ricreativa (con una superficie totale di circa 14.500 mq.) risultava costituito da 2 campi da calcio a 11 in terra, 3 campi da tennis con pavimentazione sintetica, 1 piastra polivalente per calcio a 5 e volley e 1 pista omologata per il Campionato di Serie A hockey a rotelle. Erano inoltre presenti un edificio a due piani, un corpo prefabbricato ad uso spogliatoi e una piastra polifunzionale alla fran-

di Sandro Rubicondi

Planimetria generale del centro sportivo. General plan of the sports center.

LEGENDA 1 campo calcio 2 campi calcio a 8 3 pista hockey 4 campo calcio a 5 5 campi tennis 6 piastra polivalente 7 vasca nuoto 50m indoor 8 vasca nuoto 25m indoor 9 vasca acquaticità indoor 10 palestra indoor 11 vasca stagionale

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In questa pagina, le aree dei campi da calcio a sette e da tennis. Nella pagina di fronte, il centro natatorio: dall’alto, vasca olimpionica, vasca acquaticità, vasca da 25 metri e piscina esterna. In this page, the soccer fields and the tennis courts. Next page, the swimming centre: from the top, Olympic pool, water exercises pool, 25 m pool, and outdoor pool.

cese. L’impianto così strutturato ha evidenziato una serie di criticità dal punto di vista gestionale ed organizzativo, pertanto la Città di Torino ha deciso di bandire una selezione per la concessione individuando delle linee guida di intervento per le caratteristiche che dovrà possedere la struttura per meglio rispondere alle nuove esigenze della collettività. La proposta progettuale presentata dall’ATI e risultata vincitrice prevede, in linea con i trend di pratica sportiva, la realizzazione di lotti funzionali comprendenti 2 campi da calciotto, 3 campi da tennis in terra rossa con copertura pressostatica, una struttura polifunzionale con palestre, spogliatoi dedicati, club house con area ristoro e per i Centri estivi, copertura permanente della piastra polifunzionale. In considerazione della valenza di interesse sociale e promozionale della pratica sportiva, non destinata all’agonismo, l’impianto è classificabile come impianto di esercizio.

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Il lotto di intervento sui campi calcio è stato già completato con la trasformazione di uno dei due campi in due campi di calcio a 7 in erba sintetica completi di impianto di illuminazione e recinzioni perimetrali, in modo da ampliare e diversificare l’offerta in aderenza alle nuove tendenze, e la rigenerazione del secondo campo. Il lotto di trasformazione e copertura dei campi tennis è stato completato. Due campi tennis sono stati trasformati in terra rossa e coperti con una copertura pressostatica, mentre il terzo campo ospita un campetto polivalente per le attività del tennis su erba sintetica e il calcetto. Lo stesso prevede la realizzazione di padiglione a copertura e completamento del lotto funzionale. In corso di realizzazione la trasformazione di una piastra polivalente in campo da calcetto in erba sintetica con copertura tensostatica (struttura in legno lamellare e telo pvc). Il cronoprogramma esecutivo prevede nell’anno 2017 la realizzazione del fabbricato


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Ristrutturazione per stralci funzionali dell’impianto sportivo esistente di via Trecate a Torino Committente: Società Polisport Team S.S.D.a.r.l. Vittorio Ghirlassi, Gianni Strazzacapa, Carlo Tango Progettazione, direzione lavori e coordinamento sicurezza: SdiA Architetto Paolo Pettene direzione operativa: arch. Paolo Pettene, arch. Giancarlo Fischetti, arch. Massimiliano Fogliato Importo dei lavori: euro 1.650.000 Fine lavori: prevista per il 2017 Struttura coperture in legno e telo: Isicover srl (vedi pag. 46) Canestri: Nuova Radar Coop (vedi pag. 31)

servizi che ospiterà tutti gli spogliatoi con servizi a supporto dell’attività sportiva con nuovi ambiti adibiti allo svolgimento di attività dolci (palestrina e sala polifunzionale) con spogliatoi dedicati oltre a tutti i locali destinati alla logistica, alla gestione ed accoglienza con ambiti caffetteria e ristoro. A completamento degli interventi l’adeguamento normativo dei fabbricati preesistenti. Tutto l’impianto è completato con aree verdi con piantumazioni e siepi e con aree delimitate a prato verde e attrezzate per le attività ludico ricreative che lo caratterizzano come a “parco sportivo per tutti”. Ulteriori strutture a servizio dell’utenza sportiva la pista di pattinaggio su pista omologata per attività federali, con presenza di pubblico. L’attuazione globale dell’intervento presenterà un impianto comunale della città di Torino completamente rinnovato, finalizzato per una gestione imprenditoriale sportiva aperta a tutti con l’offerta di pratiche sportive motorie di tendenza e con accorgimenti

A lato, i campi da tennis protetti dalla struttura pressostatica. Sotto, la palestra polivalente. Nella pagina di destra, in alto la pista di pattinaggio con tensostruttura ad archi metallici; nelle altre foto, la tensostruttura in lamellare per il calcetto, nelle fasi di costruzione. At the side, the tennis courts sheltered by a pressostatic structure. Below, multipurpose gym. In the right page, above, the skate race under a tensile structure with metal arches; in the other photos, the tensile structure with lamellar wood for soccer field, in the building phases.

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di ottimizzazione manutentiva e prestazionale originali. ____________________________________ Other facilities Renovation of sports center in Turin The completion of a large multipurpose multifunctional facility, which is the subject of an important renovation and upgrading of the swimming center that we have published in Tsport 282, are planned under the municipal concession for the execution of the redevelopment and extension works of the multifunctional plant with indoor and outdoor activities. The existing plant has highlighted a number of critical issues from a managerial and organizational point of view, so the City of Turin has decided to ban a selection for the concession by identifying intervention guidelines to better meet the new needs of the community. The winning design proposal foresees the creation of functional lots comprising 2 football fields, 3 red ground tennis courts with


pressostatic cover, a multifunctional structure with gyms, dedicated changing rooms, club house with dining area and summer centers, permanent coverage of the multifunctional plate. The action on football fields has already been completed by transforming one of the two fields into two soccer-a-seven synthetic grass fields complete with lighting system and perimeter fencing, to broaden and diversify the offer in adherence to new trends, and regeneration of the second field. The batch of transformation and coverage of tennis courts has been completed. Two tennis courts have been transformed into red ground and covered with a pressured cover, while the third court hosts a multipurpose pitch for synthetic grass tennis and soccer. The same holds for the creation of a pavilion covering and completing the functional lot. The transformation of a polyvalent plate in synthetic grass with tensostatic cover (laminated wood structure and pvc sheet) is underway.

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Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi

Verso una nuova generazione di impianti sportivi SECONDA PARTE

Gentili lettori, in un precedente articolo avevo iniziato a delineare le caratteristiche salienti che rendono gli edifici sportivi virtuosi sotto l’aspetto della sostenibilità complessiva utilizzando come certificazione di riferimento una delle più accreditate al mondo e cioè il LEED. In questo numero proseguo l’analisi soffermandomi in particolare sugli aspetti qualificanti intrinseci delle strutture e cioè analizzando nel dettaglio il funzionamento del “sistema” edificio. Completata l’analisi dei fattori esterni che influenzano il giudizio del singolo edificio (localizzazione, presenza di un sistema di trasporti integrato, assenza o estremo controllo delle emissioni circostanti, assenza di stabili e costanti fonti di rumore, etc) passo quindi ad esaminare le altre categorie di requisiti la cui analisi, ed il conseguente soddisfacimento, sono essenziali nella classificazione finale di una struttura: 1) Gestione efficiente delle acque; 2) Aspetti conseguenti alla gestione dell’energia ed alle conseguenze della presenza dell’edificio nell’atmosfera;

3) Materiali utilizzati e risorse; 4) Qualità ambientale interna; 5) Coefficiente di innovazione garantito dal progetto. L’esame delle sopraelencate categorie sarà necessariamente sintetico e si rimanda attraverso l’approfondimento indicato nella sitografia a corredo dell’articolo. L’analisi riguardante la gestione efficiente delle acque prende in esame una serie articolata di aspetti che va dalla capacità di ridurre e controllare i consumi di acqua verso l’esterno e verso l’interno, la possibilità di contabilizzare e segnalare prontamente gli eventuali picchi negativi o le alterazioni di sistema, fino all’utilizzo dell’acqua delle torri di raffreddamento od in generale del riuso di quello industriale. Tale capitolo assume maggiore importanza quanto più la latitudine si spinge verso i climi più estremi od aridi o nei paesi in via di sviluppo dove la captazione e la potabilizzazione delle risorse idriche rappresentano ancora uno sforzo particolarmente impegnativo. La monitorizzazione e la contabilizzazione dei consumi devono essere inseriti necessaria-

In alto, nelle due immagini, il Delta Township District Library - Michigan - USA. LEED Silver Certified. Qui sopra e a lato, il MUSE Museum - Trento - Italy. LEED V. 2.2 Assessment.

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mente in un contesto che gli anglosassoni definiscono di “smart buiding” cioè quel processo in grado di creare edifici in grado di assommare ai prerequisiti di passività acustica e termica un funzionale sistema di controllo istantaneo dei principali parametri. La seconda categoria elencata è quella che assomma il peso più rilevante in termini di punteggio premiante (31 punti su 110) e prende in esame quegli elementi tecnologici in grado di “leggere” concretamente la qualità dell’edifico. Ne fanno parte la preanalisi delle potenze energetiche interessate, la loro ottimizzazione d’uso (programmazione dei consumi stabili nelle ore più favorevoli della giornata), gestione di base dei fluidi refrigeranti, presenza di sistemi avanzati di contabilizzazione dei consumi, produzione energetica da fonti rinnovabili, utilizzo di energia verde e compensazione delle emissioni. A questi principali io aggiungerei anche l’oculata scelta degli elettrodomestici e di tutti gli apparecchi funzionali al comfort interno dell’edifico in un’ottica basso emissiva sia per quanto riguarda l’energia di funzionamento che di rumore.


Sitografia http://www.usgbc.org/resources/leed-v4-building-design-and-construction-checklist-italian http://www.certificazioneleed.com/edifici/

Vi è poi la categoria relativa ai materiali utilizzati ed alle risorse, che in parte abbiamo già esaminato nello scorso numero, che riguarda sostanzialmente l’analisi del ciclo dei rifiuti sia prodotti nel corso della costruzione e soprattutto nel corso della gestione ordinaria dell’edificio. Si tratta di esaminare, ed opportunamente gestire, i tempi di stoccaggio momentaneo, i cicli di prelievo differenziato e l’inertizzazione visiva e degli stessi. Fa parte della categoria anche lo stoccaggio e la raccolta dei materiali riciclabili e soprattutto la verifica del periodo di vita dell’edifico ed il relativo controllo dell’impatto sul sistema ambiente: tutti noi conosciamo i nefasti esiti della abnorme produzione edilizia atta a colmare il disagio abitativo degli anni ‘50, ‘60 e ‘70 che ancora oggi rappresenta una delle cause principali della scarsa qualità dell’aria delle nostre città. Per quanto riguarda la qualità ambientale interna vengono presi in considerazione numerosi aspetti di varia natura: si va dalle caratteristiche dei materiali utilizzati, al comfort termico, al valore delle prestazioni acustiche dei materiali, all’utilizzo o meno di spazi confinati per i fumatori, alla natura della luce e dell’illuminamento naturale ed artificiale fino alle caratteristiche degli affacci e della vista. L’ultimo punto è, a mio avviso, uno dei fondamentali: probabilmente è anche poco premiato

nella classificazione attuale (4 punti su 110) ma in un prossimo futuro c’è da augurarsi lo sia sempre di più . Il coefficiente di innovazione di un edificio rappresenta senza dubbio la vera espressione della volontà del committente e della professionalità del progettista e riguarda spesso un campo probabilmente ancora inesplorato: gli architetti in particolare, lo si sarà capito dalla elencazione dei parametri sopra riportati, sono molto più interessati alla scoperta di ambiti nuovi non ancora percorsi, ricercano costantemente l’ottimizzazione funzionale di un componente, di un materiale, perfino della relazione di uno spazio in un conteso ben definito. Non si potrebbe rappresentare altrimenti, soprattutto nella impiantistica sportiva, la primogenitura in certe soluzioni più volte rappresentate in questa rubrica dal sottoscritto: cito ad esempio l’utilizzo dei venti dominanti nell’orientamento degli edifici, la corretta scelta delle specie arboree interne ed esterne agli edifici, ai prolungati studi sull’uso di materiali passivi nell’involucro dell’edifico, etc. Il fine ultimo di un qualificato team di progettisti non è solamente il mero utilizzo dei più innovativi apparecchi o l’uso delle più avanzate tecniche costruttive ma è soprattutto pervenire a quella ottimizzazione esemplare che rende assolutamente mirabile un progetto e la realizzazione ben congegnata.

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Sopra, il MSU Chemistry Building Renovation - Michigan - USA. LEED Silver Certified. Sotto, Volano (TN) The New RSA Opera Romani located in Volano (TN - Italy) (GBF con Studio Othe). Negli schemi la checklist per la progettazione Leed e i marchi della certificazione Leed.


progettare l’accessibilità

Universal Design percorsi Ciclo-pedonali e smart lighting design Introduzione

Percorso ciclo-pedonale

Il Piano Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA) è un piano urbanistico di settore. Rispetto ai presupposti che ne hanno determinato l'emanazione nel 1986 (Legge 41/86) ed una integrazione nel 1992 (Legge 104/92), oggi possono essere previste una serie di funzioni aggiuntive, che garantiscono un miglioramento della qualità della vita nella fruizione degli spazi pubblici. In questo senso, oltre all'accessibilità, si possono prevedere: - percorsi ciclo-pedonali; - aspetti legati alle smart city ed all'uso delle nuove tecnologie, quali lo “smart street lighting”.

Il percorso ciclo-pedonale è un percorso protetto o comunque riservato ai pedoni ed alle biciclette, dove il traffico motorizzato è escluso. Lo scopo di tali percorsi è separare il traffico ciclo-pedonale da quello motorizzato. Nel caso delle sole piste ciclabili di separare anche quello pedonale dalle biciclette, poiché presentano velocità diverse, per migliorare la sicurezza del pedone. Tipologie di piste ciclo-pedonali Vi sono differenti tipi di piste ciclo-pedonali, che possono essere monodirezionali o bidirezionali.

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di Tommaso Empler

Dal punto di vista della collocazione si distinguono tra: 1. percorsi ciclo-pedonali urbani; 2. percorsi ciclo-pedonali extraurbani. A livello di tipologie realizzative si possono, invece, individuare: • percorsi ciclo-pedonali in sede propria; • percorsi ciclabili con separazione ottica/logica; • piste ciclabili contigue al marciapiedi; • percorsi ciclo-pedonali promiscui. Percorso ciclo-pedonale in sede propria Si tratta di percorsi che corrono paralleli a strade aperte al traffico veicolare, ma separa-


ti da cordoli, marciapiedi o transenne, ringhiere, in modo da rendere impossibile la commistione con il traffico veicolare. Tale tipologia è prevista soprattutto per arterie ad intenso traffico motorizzato e alta differenza di velocità con le biciclette ed i pedoni. Percorsi ciclabili con separazione ottica/logica (corsie) Si tratta di porzioni di carreggiata riservate al transito delle biciclette, indicate solo da segnaletica verticale e orizzontale (doppia striscia bianca e gialla, analoga alle corsie preferenziali), senza separazioni fisiche. Tale tipologia è prevista dalla normativa tecnica vigente (DM 557/99) solo per strade di quartiere e solo monodirezionali, nello stesso senso del traffico. Le interpretazioni sono però controverse in vari campi: per es. se in caso di inserimento della corsia ciclabile fra marciapiede e veicoli in sosta (ritenuta regolare ed applicata) sia possibile anche il senso opposto a quello di marcia veicolare. In tal caso rientrerebbe nella tipologia di pista ciclabile in sede propria. A causa della frequente invasione da parte di veicoli in transito, o di ostruzione in sosta abusiva, le corsie ciclabili vengono talvolta protette con separazioni "morbide", per es. cordolini colorati (sormontabili), strisce di piolini flessibili ecc. Piste ciclabili contigue al marciapiede Nel caso di marciapiedi di sufficiente lar-

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ghezza, o che possono essere ampliati, è diffuso ricavare piste ciclabili dalla fascia esterna, mentre quella interna rimane riservata ai pedoni. La pista ciclabile è separata dal flusso pedonale tramite striscia bianca continua e con il facoltativo fondo colorato (generalmente rosso) che innalza la riconoscibilità e riduce il conflitto derivante da utilizzo improprio da parte di pedoni. Il grado di separazione dal traffico motorizzato è simile a quelle delle piste ciclabili in sede propria, ma minore rispetto al flusso pedonale, riducendo in tal modo la velocità di scorrimento dei ciclisti. Percorsi ciclo-pedonali promiscui In certi contesti si tende a far confluire su una infrastruttura comune pedoni e ciclisti, mantenendo un buon grado di protezione rispetto al traffico motorizzato. È il caso di percorsi inseriti in aree verdi in cui non è consentito l'accesso ai veicoli a motore, con uso prevalentemente ricreativo, ed anche gli itinerari ciclo-turistici, come quelli sugli argini di fiumi, valli ecc. sono di questo tipo. I percorsi ciclo-pedonali promiscui si riscontrano anche in ambito urbano, talvolta per motivi di spazio insufficiente alla separazione. Questa situazione risulta particolarmente aderenze alle esigenze di mobilità per coloro che si muovono su sedia a ruote, poiché l'esigenza primaria è la possibilità di spostamento secondo un piano orizzontale continuo

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senza interruzioni e, quindi, senza ostacoli che possano costituire barriere fisiche.

Smart street lighting

1 – Argine del fiume Tevere in cui il percorso ciclo-pedonale ha una separazione ottica, Roma. 2 – Raccordo mediante rampa (piano inclinato) tra percorso ciclo-pedonale ed area verde, Roma. 3 – Percorso ciclabile in area urbana, Amsterdam. 4 – Percorso ciclabile in sede propria, Amsterdam. 5 – Percorso ciclo-pedonale promiscuo, Londra. 6 – Area urbana in cui percorso pedonale e ciclabile sono indifferenziati, Oslo. 7 – Soluzione di street lighting design con illuminazione di un landmark collocato su un percorso pedonale, Singapore. 8 – Smart street lighting nella zona della City di Londra.

La popolazione mondiale sta crescendo ed invecchiando. Gli anziani, per esempio, richiedono più luce per fare una semplice attività come leggere, o per esempio, potersi muovere negli spazi pubblici percependo e riconoscendo le superfici su cui si stanno muovendo. In questo senso, richiamando il DPR 503/96, si ricorda che all'art.1, definizioni delle barriere architettoniche, viene recitato: (omissis) b) gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti; c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.” Ne consegue che una cattiva illuminazione pubblica costituisca una barriera architettonica. Per far fronte a questa esigenza, bisogna considerare che il mercato delle tecnologie e dei servizi per l’illuminazione pubblica di nuova generazione è in rapida crescita grazie al successo e alla diffusione del LED e delle “smart solutions”. Secondo uno degli ultimi rapporti di ABI Research, intitolato

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“Smart Street Lighting”, il numero di installazioni di piattaforme per l’illuminazione pubblica di nuova generazione, per edifici, strade, piazze e parcheggi, salirà dai 2 milioni del 2014 ai 40 milioni del 2019. Lampioni speciali, in grado di illuminare solo all’occorrenza, di regolare l’intensità della luce tramite sensori ambientali, di ricaricare veicoli elettrici, di offrire hot spot per connessioni WiFi, di scambiare dati con il sistema di elaborazione centralizzato della smart city, spesso dotati di celle solari e a basso impatto ambientale. In questa direzione deve essere previsto, quale parte integrata del PEBA, lo sviluppo di un sistema di illuminazione pubblica in cui vengano inseriti nei lampioni dell'illuminazione pubblica delle ottiche LED. In una fase successiva, le tecnologie al servizio delle smart city potranno essere impiegate per moltiplicare la capacità connettiva degli stessi impianti , creando un mix di tecnologie per raggiungere, sfruttando le potenzialità e i vantaggi di ognuna, le migliori performance in base alle caratteristiche del luogo. Tecnologie associate e integrate anche a piattaforme internet of things, sensoring e big data. I lampioni intelligenti potranno essere un’ottima base per la raccolta di dati relativi al traffico, all’inquinamento, alle condizioni climatiche, al flusso di persone, allo studio della mobilità urbana e molto altro.


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Arup, Cities Alive: i benefici del verde in città Con il repor t “Cities Alive: Green Envelope”, realizzato da Arup, il colosso mondiale dell’architettura ha valutato i benefici che il verde di giardini ver ticali e tetti verdi ha (o può avere) sulle città. Supportato dal Landscape Institute and Royal Botanical Gardens, Cities Alive mostra 5 requisiti chiave con implicazioni significative per il futuro design delle città. Prima di tutto bisogna riconoscere il “verde urbano” come qualcosa di più di una considerazione estetica: è una par te fondamentale dell’ecosistema urbano, che migliora l’interazione sociale e la salute, fisica e mentale. In secondo luogo, attraverso un approccio al design multi-funzionale, bisogna operare affinché il paesaggio possa mutare, per virare in meglio l’attuale cambiamento climatico in essere. La creatività è necessaria per realizzare un ecosistema cittadino che sia “verde”, sia dal punto di vista del progetto cittadino sia nell’utilizzo degli spazi. Capitalizzando in tecnologia si misura il valore che la natura riesce a veicolare, attraverso l’ecosistema: si può così ottimizzare il design e la pianificazione degli spazi urbani, incontrando le esigenze future. Infine, è necessario un approccio integrato, per uscire dall’attuale concezione culturale e raggiungere benefici a lungo termine. Nello studio Cities Alive il gruppo Arup ha selezionato cinque metropoli: Berlino, Londra, Los Angeles, Melbourne e Hong Kong, con climi e contesti molto differenti tra loro. Per ciascuna città è stato stimato il contributo positivo del verde nell’ecosistema urbano. I benefici emersi sono principalmente legati alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, grazie alla capacità degli ele-

Cities Alive: Green Envelope.

menti vegetali di filtrare le sostanze inquinanti e di assorbire i suoni. La riduzione del rumore contribuisce ad attivare sensazioni di calma e tranquillità. Inoltre, rientra tra i benefici anche la riduzione del calore e dei consumi energetici: le facciate e i tetti verdi attenuano efficacemente i livelli delle radiazioni solari nelle città, soprattutto in quelle più densamente popolate come Hong Kong, oltre a contribuire a ridurre il consumo energetico degli edifici. Tokyo 2020: gli impianti sportivi per i nuovi sport olimpici La Commissione Olimpica Internazionale IOC ha approvato le strutture spor tive che ospiteranno le competizioni dei 5 nuovi sport olimpici, inseriti tra quelli previsti a Tokyo 2020. Si tratta di base-

Gli impianti sportivi per Tokyo 2020.

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Tokyo 2020: il Fukushima Baseball Stadium.

ball/softball, karate, skateboard, arrampicata e surf. Al Yokohama Stadium, nella prefettura di Kanagawa, si terranno le gare di softball e baseball: con la sua superficie in sintetico, lo stadio ha già ospitato diverse competizioni di baseball. Le competizioni di karate saranno ospitate nella “mecca” giapponese delle arti marziali, il Nippon Budokan, a Chiyoda, Tokyo, unitamente alle gare di judo. Collocato in centro a Tokyo e realizzato per i Giochi del 1964, questo stadio è usato oggi per gli eventi di ar ti marziali e per concer ti musicali. Skateboard e arrampicata saranno ospitati presso l’Aomi Urban Sports Venue a Koto, Tokyo. Si tratta di una struttura temporanea che ospiterà le competizioni di questi nuovissimi sport in una spettacolare location, sulla baia di Tokyo. Le competizioni di surf si terranno sulla spiaggia Tsurigasaki, alla punta sud della spiaggia Kujukuri nella prefettura di Chiba, lunga circa 60 chilometri sulla Costa Pacifica giapponese. Tokyo 2020: i lavori al Fukushima Baseball Stadium Una serie di lavori di rinnovamento sono stati programmati al Fukushima Baseball Stadium, selezionato come impianto aggiuntivo che ospiterà le partite di baseball di Tokyo 2020 Olympics. Il pre57

sidente di Tokyo 2020, Yoshiro Mori, ha affermato che, ospitando gli eventi legati ai Giochi Olimpici di baseball e di football, Fukushima avrà una grande occasione per mostrare al mondo i suoi sforzi nel recupero dopo il grande terremoto del 2011; inoltre questo evento sarà un modo per esprimere gratitudine a chi ha lavorato per la ricostruzione in tutta la regione. Lo stadio Azuma di Fukushima si trova nell’Azuma Sports Park e sarà rinnovato in previsione dei Giochi del 2020, garantendo così una struttura di prim’ordine alle future generazioni di atleti del softball e del baseball di tutta la regione. La sede primaria delle competizioni di baseball e softball rimane lo stadio Yokohama nella prefettura di Kanagawa. L’aggiunta dello stadio di Fukushima porta a 40 il numero totale di strutture sportive dedicate ai Tokyo 2020 Olympic Games, incluse 8 nuove strutture permanenti, 23 impianti esistenti e 9 di tipo temporaneo; 20 saranno gli impianti dedicati ai Giochi Paralimpici. Deportivo Alavés: il rinnovamento dello stadio per la squadra basca Ricalca le orme dei Forest Green Rovers, la squadra britannica che avrà presto uno stadio in legno da 5 mila posti a sedere (la notizia è stata pubblicata su Tsport 312),


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Deportivo Alavés , rendering del nuovo stadio. Foto © Deportivo Alavés

il progetto dello stadio dell’Alavés, squadra basca che, dal nulla, è arrivata nel 2001 a disputare la finale europea in Coppa Uefa e quest’anno ha scalato la Coppa del Re. Intorno allo stadio è prevista infatti la realizzazione di una struttura totalmente in legno, che servirà a far confluire il pubblico nelle diverse aree commerciali o sportive. La capienza dello stadio sarà aumentata a 32 mila posti a sedere dagli attuali 19mila e i lavori dovrebbero concludersi entro il 2021. Il nuovo Mendizorrotza sarà uno stadio aperto tutto l’anno, in grado di ospitare le gare del Deportivo Alavés ma dotato anche di servizi e strutture per la comunità, quindi sfruttabile anche per eventi, spettacoli, concerti e così via. “Uno stadio per il club e per la città”, come lo ha definito Josean Querejeta, il presidente del Gruppo Baskonia-Alavés. Sport, Missione Comune oltre 100 milioni di mutui a tasso zero per lo sport Ha riscosso molto successo il bando “Sport Missione Comune”, iniziativa per la concessione di contributo in conto interessi sui mutui per l’impiantistica sportiva promossa da Anci e Istituto per il credito sportivo: 301 le domande accolte, giunte da Comuni e Unioni, di piccole, medie e grandi dimensioni e appartenenti a 19 regioni italiane. «Fare sport è importante, è sano, stimola la socializza-

zione e azzera le diseguaglianze. Quando si gioca siamo tutti uguali: non conta quanto guadagnano i tuoi genitori o di che colore è la tua pelle. Per questo, come Anci siamo soddisfatti della partnership con il Credito Sportivo e dei risultati ottenuti con questa iniziativa, che ci ha permesso e ci permetterà in futuro di costruire e riqualificare impianti sportivi su tutto il territorio. Ma soprattutto siamo contenti perché, grazie a iniziative come questa, riusciremo a tirare fuori qualche ragazzo dalla sua stanza e a fargli distogliere gli occhi dal suo smar tphone. Con lo stesso spirito che ci ha guidato a stipulare con il Governo le convenzioni per i finanziamenti dei progetti di riqualificazione urbana delle periferie, così adesso ci impegniamo con ancora più entusiasmo per creare luoghi dove i ragazzi possano interagire e creare comunità». Così ha affermato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, alla conferenza stam-

pa di presentazione dei risultati del bando. L’Ics ha già erogato buona par te dei finanziamenti, destinati per la maggior parte a riqualificare campi di calcio, calcetto e impianti spor tivi polivalenti; buono anche il numero di richieste destinate a nuove piste ciclabili comunali. Grazie a questa iniziativa il Paese potrà avere 301 impianti nuovi o ristrutturati dove far praticare sport a giovani, adulti e ragazzi: l’alto successo dell’iniziativa potrebbe indurre a progettarne una seconda edizione. Inter Academy: Zanetti inaugura il nuovo centro sportivo di Fuchu, in Giappone Con l’inaugurazione del nuovo centro sportivo di Fuchu, sede della quarta Inter Academy in Giappone, si fa un altro passo verso il futuro dell’accademia sportiva guidata da Javier Zanetti. Il vicepresidente dell’Inter ha dichiarato che il progetto Inter Academy ha lo scopo di trasmettere i valori dello sport sano anche in Giappone, dove c’è molto rispetto per i valori dello sport; diretta espressione del settore giovanile nerazzurro, l’Academy è presente in tutto il mondo, con l’obiettivo di formare i tecnici locali e poi i giovani calciatori, nel rispetto delle regole del luogo di origine. All’inaugurazione hanno partecipato anche l’ambasciatore italiano a Tokyo, Dome-

nico Giorgi, i partner Pirelli, Brooks Brothers, Nike, Laox e i tifosi dell’Inter Club Giappone e dell’Inter Club Tokyo. Pragelato, la riqualificazione dopo le Olimpiadi Invernali A 11 anni dai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, evento internazionale che ha rivoluzionato tutta l’area montana piemontese, Pragelato (comune in provincia di Torino) progetta il suo rinnovamento per ritrovare una sua identità. Una volta conclusi i Giochi Olimpici infatti, mentre il centro di fondo è stato più volte utilizzato anche per diverse competizioni, i trampolini di lancio sono stati poco sfruttati, a rischio di degrado e abbandono. Per questo è stato organizzato un incontro, intitolato “10 ettari di possibilità” e progettato dall’amministrazione comunale, per parlare del futuro dello Stadio Olimpico del Salto, volto a riqualificare e rifunzionalizzare una par te importante del territorio sviluppando scenari coerenti, integrati, sostenibili. Dall’analisi dei punti di debolezza causa del progressivo abbandono a se stesso dello Stadio del Salto, dalla volontà di integrare il lascito olimpico in un più ampio contesto di sviluppo territoriale, dai confronti, dialoghi e tentativi sviluppati negli ultimi anni nasce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale il progetto “Pragelato Natural Terrain” , il quale vede al suo interno lo Stadio del

Inter Academy, inaugurazione del nuovo centro sportivo Fuchu in Giappone. Foto ©www.inter.it

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Salto trasformarsi da criticità in un vero e proprio “Campus degli Sport Montani”, diventando una risorsa economicamente sostenibile e ampiamente fruibile. La proposta, i cui temi cardine sono i giovani e lo sport, presenta una serie di inter venti che ambiscono a restituire un’area completamente rinnovata, aper ta e fruibile da appassionati e curiosi, un campus per gli sport montani. Il progetto prevede la riqualificazione dell’intera area dello Stadio del Salto coniugando la volontà di conservare e mantenere viva una par te dell’eredità olimpica, rendendola fruibile e sostenibile, con la necessità di rimuovere quelle strutture che, ormai inutilizzate da anni, sono avviate a un inarrestabile degrado. Nello specifico il piano si basa sulle seguenti azioni: mantenere i tre trampolini scuola; rimuovere dal-

Il progetto di riqualificazione di Pragelato, dopo le Olimpiadi invernali 2006.

la rampa di lancio e dalla pista di atterraggio i due trampolini olimpici HS 106 e HS 140; adeguare i manufatti esistenti (torre dei giudici, locali partenza e riscaldamento…); prolungare la seggiovia fino all’altezza dell’intermedia della dismessa seggiovia del Clot. Inoltre, l’ampia zona compresa tra i parterre dei trampolini scuola e gara diventerebbe teatro di

eventi sportivi e di intrattenimento godendo anche del nuovo collegamento costituito dal guado (già finanziato) con il centro sportivo Rivet al di là del Chisone. Nel suo insieme si tratta di una trasformazione da 5 milioni di euro, da effettuarsi con fondi pubblici e investimenti privati, pensata per poter essere realizzata per step progressivi. Già nei prossimi mesi, attra-

Notizie verso un piccolo intervento, si potrebbero realizzare i primi interventi in grado di produrre benefici sia per la stagione estiva sia per quella invernale, che passano attraverso la riattivazione della seggiovia biposto che serve i trampolini e la sistemazione del pistino di discesa a lato dell’impianto. Una volta diventato “Campus Sport Montani, l’ex stadio costituirà una realtà multidisciplinare sostenibile economicamente da parte del territorio. Il progetto PNT, in aggiunta alla realizzazione del “Campus”, nella sua visione generale racchiude poi ulteriori scenari che potrebbero prevedere la realizzazione di un “comprensorio circolare” che, attraverso la messa in opera di nuovi impianti a fune, consentirebbe di muoversi, “sci ai piedi”, da Pragelato centro verso Sauze d’Oulx e verso Sestriere.


regioni, province, comuni a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico

Rossana (Cn): è stato inaugurato il nuovo campo spor tivo in erba sintetica presso gli impianti spor tivi comunali. Si tratta di un inter vento for temente voluto dall’amministrazione, guidata dal sindaco Maurizio Saroglia; l’incarico è stato affidato a Erika Barra, che ha progettato l’impianto in erba sintetica ottimizzando il sito esistente. In pochi mesi di lavoro è stato riconsegnato alla città un impianto polivalente: infatti, grazie al doppio tracciamento, esso potrà essere utilizzato sia per il calcio a 5 sia per il tennis. All’inaugurazione ha par tecipato il parroco di Rossana, don Paolo Gerardi, che ha impar tito la solenne benedizione al nuovo impianto. Il

sindaco ha affermato: «Con questa impor tante opera di riqualificazione, gli impianti spor tivi di Rossana si sono arricchiti di un nuovo campo di calcio a 5 e di tennis, e nel complesso si è reso il sito moderno, funzionale e sicuro. Questa struttura potrà in questo modo tornare a rappresentare un impor tante riferimento nel panorama spor tivo locale con alcune novità, rispetto al passato, che lo rendono più fruibile per la cittadinanza. Il recupero e la messa a norma degli impianti spor tivi comunali rappresenta un obiettivo che la nostra amministrazione sta perseguendo nella convinzione che strutture adeguate e fruibili sono la base per promuovere

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Rossana (Cn), il nuovo campo presso gli impianti sportivi comunali.

lo spor t e garantire la pratica spor tiva di professionisti, appassionati e giovani. Ringrazio l’architetto Erika Barra per la professionalità dimostrata, la titolare della ditta aggiudicataria per la realizzazione, il tecnico Basilio Fiorina e il contabile Bruno Monge

che hanno seguito l’iter dei vari adempimenti comunali». Asolo (Tv): proseguono gli investimenti dell’Amministrazione nel risparmio energetico, nella messa in sicurezza degli impianti e nell’abbattimento dei costi di gestione. Sono


terminati gli inter venti di miglioramento ed efficientamento energetico dell'illuminazione degli impianti spor tivi comunali di via Volta. Ha affermato il sindaco, Mauro Migliorini: «Grazie a un contributo regionale di 15 mila euro dell’Assessorato allo Spor t, sono stati smontati i 16 fari da 2.000 watt e sostituiti con 8 fari da 800 watt a led, passando dall'attuale potenza di 32.000 watt a 6.400 watt. La spesa complessiva di 34 mila euro ha permesso di avere: una illuminazione migliore, chiara e uniforme; una sicurezza dei vari quadri energetici; una vita di esercizio 5 volte superiore dell'attuale; un risparmio di 4 mila euro all'anno nelle bollette energetiche; una sensibile riduzione dell'inquinamento luminoso dell'area.

dirigente della società calcistica FC Spar ta Castel Bolognese Silvano Morini. Ponte Buggianese (Pt): sono in corso i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli spogliatoi del

campo spor tivo “Mirko Boschi” della frazione di Vione. Il progetto, per un impor to complessivo di 130 mila euro, è finanziato interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia nell'ambito del bando

Castelbolognese (Ra): è stata scoper ta al campo spor tivo "Bolognini" di Castel Bolognese la targa con la quale si intitola la tribuna a Elio Bambi, dirigente e memoria storica del calcio castellano. L'intitolazione della tribuna è un omaggio sentito e di riconoscenza a una persona che durante la sua vita ha lasciato un ricordo tangibile grazie alla dedizione al suo paese e alla squadra di calcio che ne rappresentava i colori. La targa è stata scoper ta dal sindaco di Castel Bolognese, Daniele Meluzzi e da Orazio Melandri, storico dirigente del Castel Bolognese calcio e grande amico di Elio Bambi. Durante la cerimonia sono inter venuti, di fronte a numerosi par tecipanti, il sindaco Meluzzi, l'assessore allo spor t Giovanni Morini, lo storico castellano Andrea Soglia e l'ex sindaco nonché attuale

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“Cantieri Aper ti 2016”. L'inter vento è principalmente finalizzato all'efficientamento energetico della struttura, al miglioramento della funzionalità degli spogliatoi con il rifacimento dei ser vizi igienici e dell'area delle docce e la so-


regioni, province, comuni

stituzione di rivestimenti e pavimenti. Tra i lavori sono previsti la sistemazione della coper tura e un impianto solare per la produzione di acqua calda e metanizzazione del nuovo impianto termico. Inoltre sono previste migliorie offer te in sede di gara: sistemazione degli arredi esistenti e fornitura di nuovi, fornitura di due box di legno da posizionare nell'area esterna per il ricovero dell'attrezzatura spor tiva, sistemazione di recinzione a rete danneggiata. «Tutti questi lavori riqualificheranno notevolmente l'impianto sportivo», ha commentato il sindaco Pier Luigi Galligani. «Grazie alla Fondazione, sempre sensibile alle esigenze del territorio, si andrà ad arricchire ulte-

riormente la già ricca dotazione di impianti spor tivi del Comune». Spoltore (Pe): a fine 2016 è stato inaugurato il nuovo impianto sportivo all’interno della scuola primaria di villa Raspa. Era presente il sindaco Luciano di Lorito e l’assessore alla pubblica istruzione e allo sport Loris Masciovecchio, oltre al preside dell’istituto comprensivo Bruno d’Anteo. «La realizzazione di questo nuovo spazio, che si aggiunge a un altro già inaugurato a Santa Teresa, è il frutto di un grande lavoro di squadra», ha affermato il primo cittadino. «I risultati importanti si raggiungono con l’aiuto e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti.

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Un saluto speciale ai più piccoli e un ringraziamento a chi ha permesso di realizzare un loro sogno: gli amministratori, i tecnici del Comune, il preside e gli insegnanti della scuola». L’area sportiva potrà essere utilizzata per giocare a calcio, pallavolo e pallamano. Sassari: la giunta comunale ha approvato il progetto che por terà all’ampliamento del palazzetto di piazzale Segni, dai 5 mila posti attuali a 6 mila e 500 totali, grazie ai soldi che sono entrati nelle casse comunali tramite il fondo comunitario gestito dalla Regione. Per l’inter vento si sfrutterà in gran par te l’estate, limitando così a poche settimane di attività l’inagibilità dell’im-

pianto; il progetto prevede il rifacimento del tetto, la ristrutturazione dei ser vizi e l’ampliamento delle tribune. I lavori nel complesso dovrebbero terminare entro un anno. Per la realizzazione e la manutenzione delle strutture sportive comunali sono in arrivo altri finanziamenti: sarà riqualificata l’area spor tiva polivalente del Monte Rosello, dove sarà realizzato un parco giochi accessibile ai disabili; sarà riqualificata l’area sportiva polivalente di Latte Dolce, mentre a Carbonazzi il centro spor tivo sarà ampliato con un campo di beach volley. Belpasso (Ct): il Coni Sicilia ha ammesso a finanziamento i lavori di manutenzione ordi-


naria e straordinaria degli impianti spor tivi di Borrello. L’inter vento, che avrà un costo complessivo di 146.700 euro, prevede la ristrutturazione degli attuali spogliatoi con l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento della super ficie di gioco del campo da tennis e la realizzazione di un impianto di pannelli solari. Il sindaco ha commentato: «Da tempo attendevamo di vedere ripristinata la piena efficienza di queste strutture spor tive, che sono poste in una zona strategica della città e richiamano una grande quantità di appassionati oltre a essere fruite dalle associazioni. Abbiamo lavorato a lungo a questo inter vento e abbiamo seguito con attenzione tutto l’iter, la cui conclusione è per noi positiva e gratificante. Il Coni ha riconosciuto questa esigenza di Belpasso e disposto una spesa considerevole con la quale gli impianti di Borrello potranno essere molto presto rinnovati, accessibili anche ai diversamente abili e resi energeticamente autonomi grazie ai pannelli solari».

allo stadio consisterà nella realizzazione del manto in erba sintetica per l’impor to di un milione e 100mila euro e dovrebbe essere l’unico a vedere la luce già entro la prossima stagione agonistica. L’erba sintetica rivestirà

anche il campo di Cassibile, il cui impianto sarà adeguato alle norme di sicurezza e di efficientamento energetico e dove saranno eliminate le barriere architettoniche. Le palestre scolastiche interessate dai lavori sono quella

Siracusa: al via l’iter per la manutenzione straordinaria di quattro impianti spor tivi, tra cui lo stadio Nicola De Simone e due palestre scolastiche. La giunta comunale, presieduta dal sindaco, Giancarlo Garozzo, ha approvato la delibera sui lavori, con fondi del Credito spor tivo, per 4 milioni e 300mila euro in adesione a due progetti: “1000 cantieri per lo spor t – 500 impianti spor tivi di base” e “Iniziativa spor t missione comune”. Tutte le opere dovranno essere completate entro la fine dell’estate del prossimo anno. L’inter vento

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della “G. A. Costanzo”, che sarà ristrutturata e messa in sicurezza, e quella della “Nino Mar toglio”, dove sarà realizzata una manutenzione straordinaria. Per ciascun istituto saranno spesi 150mila euro.


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