Tsport 313

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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano

anno XLiI - GENNAIO FEBBRAIO 2017 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 13,00

ISSN 1121-6913

international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing

with english abstract



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sommario contents

ANNO/YEAR XLII - GENNAIO-FEBBRAIO / JANUARY-FEBRUARY 2017

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BRUNO GRILLINI OPINIONE / DI VELODROMI E GRATTACIELI Opinion / About velodromes and skyscrapers

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JOSEPH WOLFE ALTRI IMPIANTI / VELODROMO A BRISBANE, QUEENSLAND (AUSTRALIA)

(COX Architecture)

Other facilities / Anna Meares Queensland State Velodrome

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CESARE LINO TSCAPE / RECUPERO DEL CENTRO BALNEARE CAIMI A MILANO

(Michele De Lucchi, Giovanna Latis, Elena Martucci, Nicola Russi)

Tscape / Reuse of the Caimi Bathing center in Milan

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BRUNO GRILLINI PALAZZETTI E PALESTRE / PALAZZETTO DELLO SPORT A CARUGATE (MILANO)

(arch. Giancarlo Marzorati)

Halls and gyms / Sports hall in Carugate (Milan)

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PIETRO CHIANCHIANO IMPIANTI PER IL NUOTO / CENTRO NATATORIO A SAN PIETRO IN CASALE (BOLOGNA)

(landBAU srl Società di Ingegneria)

Swimming centres / Swimming center in San Pietro in Casale (Bologna)

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MARIA CARBONE STADI E CAMPI DI CALCIO / CAMPI DI CALCIO PER LA SPAL A FERRARA Stadiums and soccer fields / Football fields for SPAL Ferrara

(arch. Riccardo Bandini)



numero speciale a cura di / special issue by Bruno Grillini

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BEA RISPOLI ATLETICA LEGGERA / ADEGUAMENTO FUNZIONALE DELLA PISTA DI ATLETICA A TRADATE (VARESE)

(ing. Carlo Damiano Rossi)

Athletics / Functional adaptation of the athletics track in Tradate (Varese)

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MARY KATE RUSSO STADI E CAMPI DI CALCIO / NUOVE SEDUTE PER LO STADIO DI CASABLANCA (MAROCCO) Stadiums and soccer fields / New seats for the Stadium of Casablanca (Morocco)

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STEFANO LONGHI IMPIANTI ETICI / IMPIANTI SOSTENIBILI Parlando di stadi, ancora…

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SCIENZA DELL’ERBA / LE ESSENZE RESISTENTI AL CALPESTIO - a cura della Redazione

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NOTIZIE / News - a cura di/by C.F. REGIONI PROVINCE COMUNI / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico SCHEDE TECNICHE / Technical cards Standard dimensionali: 1.1 Arrampicata sportiva 1.13 Ciclismo su pista 1.25 Nuoto (sostituisce la 197) 1.29 Pallanuoto (sostituisce la 200) 1.57 Tuffi

Tsportmagazine Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 66 111 685 fax (+39) 02 23 369 039 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it

Palazzetto dello sport / Sports hall a Carugate Il progetto è pubblicato a pag. 23


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opinione Di velodromi e grattacieli About velodromes and skyscrapers

L’anno si è aperto con una pubblica lettera del Comitato Velodromo Vigorelli, nato nel 2013 in difesa dello storico impianto milanese minacciato di scomparsa da un progetto di ristrutturazione troppo… avveniristico. Una lettera preoccupata per il futuro del velodromo, la cui rimessa in pristino è ancora lontana dall’essere completata. È degli ultimissimi giorni invece la notizia che il TAR ha confermato il vincolo storico/architettonico posto dalla Sovrintendenza sul parquet della pista, in legno di abete della val di Fiemme, vincolo al quale il Comune di Milano aveva opposto ricorso. In sintesi la storia: nato nel ’35 e ripristinato nel ’45 dopo i danni di guerra, subì un nuovo restauro dopo la grande nevicata dell’85 (l’anno dopo Moser vi stabilì il record dell'ora). Nel 2013, un concorso internazionale bandito dal Comune per la sua rinascita, ne prevedeva la totale demolizione in favore di un impianto completamente nuovo: da qui la pubblica protesta, la nascita del Comitato e il vincolo della Soprintendenza. Il Comune fece ricorso, ma nel frattempo si giunse a un compromesso sul progetto, rispettando la pista storica. Oggi la preoccupazione è quella di arrivare alla definitiva sistemazione dell’impianto e dei suoi accessori, nonché di garantirne la gestione, la manutenzione e l’uso da parte di tutte le realtà che gravitano sul mondo del pedale. È opportuno ricordare, a questo punto, che la ristrutturazione del velodromo è inclusa nel masterplan dell’avveniristico intervento di rinnovamento urbano dell’area un tempo occupata dalla Fiera di Milano. A seguito di un ulteriore concorso internazionale, la società CityLife si è aggiudicata l’area di 366.000 mq con un progetto firmato dalle archistar Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind, autori rispettivamente delle tre torri attualmente in costruzione, la prima delle quali, con 50 piani già completati, è la più alta d’Italia. Il Vigorelli viene ristrutturato da Citylife a scomputo degli oneri di urbanizzazione, e per questo tempi e modi sono soggetti a un supplemento di burocrazia. Curiosamente, tre grattacieli ombreggiavano fino a ieri anche il progetto per il nuovo stadio alla periferia di Roma: ma lì, ben si vede, è tutta un’altra storia.

Bruno Grillini

The year began with a public letter of the Vigorelli Velodrome Committee, born in 2013 in defense of the historic venue in Milan, threatened to disappear by a remodeling project too ... futuristic. A letter concerned about the future of the velodrome, which restoration is still far from complete. It is of the very last days instead the news that the Administrative Court has confirmed the historical / architectural constraint imposed by the Superintendent on the floor of the track, made of spruce from Val di Fiemme wood, restrictions to which the City of Milan had opposed an appeal. In summary the story: born in '35 and in '45 restored after war damage, underwent a new restoration after the big snowfall of ‘85 (the year after Moser settled there the hour record). In 2013, an international competition organized by the City for its rebirth, provided its complete demolition in favor of a completely new facility, hence the public outcry, the birth of the Committee and the constraint of the Superintendent. The City appealed against, but in the meantime it came to a compromise on the project, respecting the historic track. Today, the concern is to get to the final venue arrangement and its accessories, as well as to ensure the management, maintenance and use by all organizations involved in the cyclism. It is worth recalling at this point, that the restructuring of the velodrome is included in the master plan of the futuristic urban renewal of the area once occupied by the Fiera di Milano. Following a further international competition, the CityLife company was awarded the 366,000 sq m area with a project signed by star architects Arata Isozaki, Zaha Hadid and Daniel Libeskind, the authors of the three towers currently under construction, respectively, the first of which, with 50 storeys already completed, is the highest in Italy. The Vigorelli is renovated by Citylife in the deduction of infrastructure costs, and therefore the time and manner are subject to a surcharge of bureaucracy. Curiously, three skyscrapers shaded until yesterday the project for the new Stadium on the outskirts of Rome, but there, Foto: © CityLife S.p.A. well you see, is another story.

In questo numero, si parla di velodromi anche nelle pagine interne, con l’impianto del Queensland, Australia; e nelle Schede Tecniche di Tsport, dove riportiamo i dati dimensionali essenziali per il ciclismo su pista.

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ALTRI IMPIANTI

Velodromo a Brisbane, Queensland (Australia) Un velodromo di livello internazionale è sorto nei sobborghi di Brisbane: la pista da 250 metri in legno corre sotto una volta modellata dinamicamente e ricoperta di materiale traslucido che consente di rinunciare all’illuminazione artificiale. Il progetto del velodromo Anna Meares è risultato vincitore di concorso nel dicembre 2013. Situato presso il Complesso Sleeman, a

di Joseph Wolfe

Chandler (sobborgo di Brisbane), si trova all'interno di una zona di impianti sportivi in un paesaggio tipico del “bush” australiano. La pista coperta in legno da 250 meri sostituisce efficacemente l'impianto di 300 metri in cemento all'aperto esistente nel complesso. Il catino del Velodromo è incastonato nella pendenza di una collina che crea un anfiteatro esterno e una piazza collegata con l’adiacente pista di BMX.

A sinistra, planimetria generale del velodromo con la adiacente pista per ciclocross. Sotto, vista dell’interno, illuminato dalla copertura traslucida. Left, general plan of the Velodrome with the next BMX track. Below, view of the interiors, enlightened by the translucent cover.


In questa pagina, viste dell’esterno, dove si apprezza in particolare la membrana che riveste le facciate. Nella pagina a lato, pianta del livello base e della struttura di copertura. Nelle foto, dettagli della copertura, la facciata del corpo servizi in muratura, e uno scorcio della pista. In this page, views of the exterior, where can be seen the membrane coating the façade. Next page, plan of the ground level and of the roofing structure. In the photos, details of the roofing, the façade of the masonry services body, and a view of the track.

Sotto l’atrio, strutture di supporto includono una palestra commerciale e gli uffici. Il campo interno è configurato per gli sport che prevedono un campo di gioco, allo scopo di ampliare le funzioni della struttura. L’ambiente può ospitare 1500 posti con la possibilità di ampliamento a 4000 posti in modalità evento. Le pareti dello stadio e il tetto sono rivestiti in tessuto a membrana con elementi traslucidi che forniscono luce naturale in pista, sufficiente per il funzionamento quotidiano dell’impianto senza necessità di illuminazione artificiale. Per la sera e per eventi particolari LED è stata installata una illuminazione sportiva a LED programmabile. La forma a sella del tetto riduce al minimo la struttura e segue la configurazione delle tribune sottostanti. Il tetto a forma di sella e con struttura a guscio riduce al minimo il peso. Una ottimizzazione rigorosa ha consentito di ottenere le sezioni in acciaio più leggere e di massimizza-

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re l'uso di acciaio riciclato. Il progetto è stato vincitore degli Australian Steel Institute Awards nel 2016. Lo stadio è stato progettato senza aria condizionata. L'edificio è stato programmato per una temperatura superiore a quella tipica di un ambiente appropriato per la competizione ciclistica. L'utilizzo di speciali ventilatori modifica le caratteristiche dell'aria localmente sul campo interno e sulle aree destinate al pubblico. Materiale di scavo per 31.000 mq è stato riutilizzato nel vicino poligono di tiro di Belmont per creare delle barriere acustiche. Ispirato architettonicamente dalle dinamiche del ciclismo, il Velodromo è stato concettualizzato con un’ampia forma ondulata del tetto. Il tetto a sella si solleva lungo i rettilinei della pista dove sono richiesti il maggior numero di posti a sedere e si abbassa in corrispondenza delle curve dove sono necessarie meno sedute. Il Velodromo consente allenamento e competizioni sportive di alto livello e in un luogo di


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In questa pagina, prospetti e sezioni. Nella pagina di fronte, l’esterno visto dalla pista di ciclocross, e due viste dell’interno durante una competizione. In this page, elevations and sections. Next page, the exterior seen by the BMX track, and two views of the interiors during a race.

livello mondiale certificato per gare internazionali prima non presente nel Queensland. Si aggiunge alla serie di impianti sportivi pubblici presenti a Chandler e il suo utilizzo multifunzione amplia il funzionamento quotidiano del luogo. La membrana bianca di facciata costituisce una forma semplice che si intravvede tra la vegetazione di eucalipti. L’ombra proiettata in facciata muta durante l’arco del giorno e la facciata stessa è una tela per la proiezione serale di immagini. Il Velodromo è stato realizzato per molto meno di altri velodromi internazionali (un quinto di quello londinese, per esempio): il rapporto qualità-prezzo è stato raggiunto attraverso una stretta collaborazione tra il cliente, i consulenti di progettazione e il costruttore. La capacità di essere funzionale al di là dello sport di punta è fondamentale per il successo del progetto. Inoltre, permettendo allo stadio di "crescere" con una più grande capacità di posti a sedere per i grandi eventi, riduce al minimo i costi di investimento e di gestione

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e garantisce uno spazio più flessibile. Ci sono motivi per ritenere che dopo i campionati nazionali di quest’anno, il Velodromo Anna Meares sarà considerato il principale impianto di ciclismo in Australia.

Halls and gyms Anna Meares Queensland State Velodrome The Anna Meares Velodrome was won in competition in December 2013. Located at the Sleeman Complex, Chandler, the venue is sited within a precinct of sports facilities in a bushland setting. The 250m indoor timber track venue effectively replaces the 300m outdoor concrete track facility within the precinct. The Velodrome bowl is buried into the falling site providing an external amphitheatre and plaza engaged with the adjacent BMX track. Below the concourse, supporting facilities include a commercial gymnasium, office accommodation and a high performance


facility. The infield is configured for court sports to extend the function of the facility. The venue accommodates 1500 seats in legacy with expansion to 4000 seats in event mode. The stadium walls and roof are clad in membrane fabric including translucent elements delivering natural daylight to the track. The saddle roof form minimises structure and responds to the plan form and stadium seating configuration. An economy of structure and systems was critical to the scheme; the membrane roof was fundamental to this. The shell action saddle-shaped roof minimised weight. Rigorous optimisation ensured the lightest steel sections and maximised the use of recycled steel. The project was recognised as the winner of the Australian Steel Institute Awards in 2016. The translucent membrane provides sufficient daylight for daily operation of the track without artificial lighting. For evening and for event conditions programmable LED sports lighting was installed. The venue is the first in the

world to install LED sports lighting. The Stadium is designed without air conditioning. The building was tuned to the higher than typical room temperature appropriate for competition cycling. The use of special fans modifies the air locally over the infield and the spectator areas.

Anna Meares Queensland State Velodrome, Chandler, Brisbane (Australia) Committente: Stadiums Queensland Progetto: COX Architecture Ingegneria strutturale: ARUP and Multitech Engineers Fine lavori: 2016 Importo dei lavori: 57,8 milioni di dollari australiani (circa 44 milioni di euro)

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TSCAPE

Adeguamento dello stand di tiro fino a 50 m per armi di prima categoria in contrada Pieve di Macerata Committente: Comune di Macerata Servizio lavori pubblici Responsabile del procedimento e Progettista: ing. Giorgio Gregori

Dida

Importo dei lavori: euro 400.000 circa Dida

RECUPERO DEL CENTRO BALNEARE C AIMI A MILANO ARTE, ARREDO, PAESAGGIO, EVENTO… a cura di Cesare Lino

Il Centro Balneare Caimi di Milano, progettato dall'ing. Secchi nel 1939, ha subito un decennio di incuria e abbandono. Dal 2013 la Fondazione Pier Lombardo si è incaricata di far rivivere l'intero Complesso Sportivo Caimi, composto da una grande vasca di 50 m e da una vasca semicircolare immerse nel verde, dagli spogliatoi e dalla Palazzina, inserendolo nel programma culturale del Teatro Franco Parenti. Nascosto nel tessuto urbano e a bassissimo impatto ambientale per l’altezza e le dimensioni delle strutture, il Centro Balneare Caimi con le sue due piscine è stato disegnato nel 1937 da uno dei principali progettisti di quegli anni, l’Ing. Lorenzo Secchi. Insieme al Lido, alla Ponzio e alla

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Cozzi costituisce un importante patrimonio delle piscine milanesi costruite in quegli anni con una linea di massima semplicità che privilegia l’equilibrio fra pieni e vuoti alla decorazione. Il progetto di riuso prevede il restauro ed il risanamento conservativo della piscina e delle aree esterne, nonché l'adeguamento tecnologico di tutte le strutture originarie, la progettazione delle parti a verde e degli spazi aperti, così da poter restituire alla città il valore storico di questo spazio pubblico. Da un punto di vista materico tutte le modifiche proposte si inseriscono in una filosofia di conservazione dei caratteri architettonici originali e di riconoscibilità delle parti aggiunte. L'inserimento di due lunghi percorsi portica-

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Vista generale della piscina rinnovata. General view of the renewed pool.


ti lungo le due fasce delle cabine rende il complesso agibile tutto l'anno anche per spettacoli all'aperto, allestiti su palchi mobili nelle parti aperte e nelle vasche. Al di sotto di uno dei prati, e in collegamento al foyer basso del teatro, è prevista una nuova sala teatrale polifunzionale completamente ipogea, che accede dal rinnovato Largo Franco Parenti e dal teatro. E’ così completato il recupero dell’unità fra interno ed esterno del complesso originario, un intero quartiere smembrato e ferito durante e dopo la guerra che ritrova identità e memoria e torna a vivere per la città

Sopra, planimetria generale dell’intervento. Nelle foto, in alto, scorcio delle vasche e vista in direzione del teatro. In basso, rendering di progetto della stessa vista; sezione generale da via Pier Lombardo a Largo Parenti. Above, general plan of the site. In the photos, above, view of the pools and view towards the theater. Below, project rendering f the same view; general section from via Pier Lombardo to Largo Parenti.

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integrando natura e cultura, dentro e fuori, corpo e anima in un continuo armonico. Il Teatro è un bene del Comune di Milano così come lo sono gli spazi esterni che il Comune ha abbandonato per mancanza di risorse nel 2007 e affidato in gestione alla Fondazione Pier Lombardo di cui è membro con la Regione Lombardia. Scopo del progetto è dar vita a un polo culturale innovativo fondato sul teatro, un laboratorio culturale multidisciplinare di integrazione fra corpo, emozione, spettacolo e pensiero che è unico al mondo semplicemente perchè non esistono al mondo espe-

rienze simili. L’insieme degli spazi delle Piscine con i porticati e le cabine trasformabili in gallerie, prende oggi il nome di Bagni Misteriosi. La riqualificazione proseguirà con gli interni della Palazzina, gli ex spogliatoi, anch’essi riconosciuti Bene Culturale Pubblico con sale comunicanti, bellissimi lucernari, appartamenti che diventeranno residenze per artisti e una grande terrazza. Completeranno il progetto il recupero del Giardino, del Tennis, il compimento di una nuova sala interrata fra Teatro e Piscine, la risistemazione di Largo Franco Parenti.

L’ultimazione della riqualificazione dei 9.600 mq del complesso si aggiungerà ai 5.400 mq del Teatro già rinnovato nel 2008, terminando il recupero del quartiere di 15.000 mq compreso fra via Pier Lombardo, Largo Franco Parenti e via Botta. Il progetto in dettaglio Nelle Piscine l’acqua è cristallina, inodore e insapore, grazie ai raggi UV nel rispetto della salute e dell’ambiente. La Piscina Grande di 50 x 25m, profonda 1,25/1,70m, ha una pedana mobile in legno di 180 mq utilizzabile come palcoscenico che di giorno

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diventa solarium o, ombreggiata, spazio per il relax e i campus dei bambini. La Piscina Piccola misura 25x25 m, profonda da 60 a 90 cm trasformabile in inverno in pista di pattinaggio su ghiaccio. Posti sul lato del Teatro e su quello opposto delle Gallerie, i Porticati di Michele De Lucchi rendono fruibili gli spazi esterni tutto l’anno, offrendo riparo dalla pioggia e dal sole. Per riparare dall’affaccio delle case intorno, e ampliare il verde con rampicanti, sono state realizzate strutture in legno e treillages. I roseti saliranno sulle colonne del por-


ti lungo le due fasce delle cabine rende il complesso agibile tutto l'anno anche per spettacoli all'aperto, allestiti su palchi mobili nelle parti aperte e nelle vasche. Al di sotto di uno dei prati, e in collegamento al foyer basso del teatro, è prevista una nuova sala teatrale polifunzionale completamente ipogea, che accede dal rinnovato Largo Franco Parenti e dal teatro. E’ così completato il recupero dell’unità fra interno ed esterno del complesso originario, un intero quartiere smembrato e ferito durante e dopo la guerra che ritrova identità e memoria e torna a vivere per la città

Sopra, planimetria generale dell’intervento. Nelle foto, in alto, scorcio delle vasche e vista in direzione del teatro. In basso, rendering di progetto della stessa vista; sezione generale da via Pier Lombardo a Largo Parenti. Above, general plan of the site. In the photos, above, view of the pools and view towards the theater. Below, project rendering f the same view; general section from via Pier Lombardo to Largo Parenti.

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integrando natura e cultura, dentro e fuori, corpo e anima in un continuo armonico. Il Teatro è un bene del Comune di Milano così come lo sono gli spazi esterni che il Comune ha abbandonato per mancanza di risorse nel 2007 e affidato in gestione alla Fondazione Pier Lombardo di cui è membro con la Regione Lombardia. Scopo del progetto è dar vita a un polo culturale innovativo fondato sul teatro, un laboratorio culturale multidisciplinare di integrazione fra corpo, emozione, spettacolo e pensiero che è unico al mondo semplicemente perchè non esistono al mondo espe-

rienze simili. L’insieme degli spazi delle Piscine con i porticati e le cabine trasformabili in gallerie, prende oggi il nome di Bagni Misteriosi. La riqualificazione proseguirà con gli interni della Palazzina, gli ex spogliatoi, anch’essi riconosciuti Bene Culturale Pubblico con sale comunicanti, bellissimi lucernari, appartamenti che diventeranno residenze per artisti e una grande terrazza. Completeranno il progetto il recupero del Giardino, del Tennis, il compimento di una nuova sala interrata fra Teatro e Piscine, la risistemazione di Largo Franco Parenti.

L’ultimazione della riqualificazione dei 9.600 mq del complesso si aggiungerà ai 5.400 mq del Teatro già rinnovato nel 2008, terminando il recupero del quartiere di 15.000 mq compreso fra via Pier Lombardo, Largo Franco Parenti e via Botta. Il progetto in dettaglio Nelle Piscine l’acqua è cristallina, inodore e insapore, grazie ai raggi UV nel rispetto della salute e dell’ambiente. La Piscina Grande di 50 x 25m, profonda 1,25/1,70m, ha una pedana mobile in legno di 180 mq utilizzabile come palcoscenico che di giorno

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diventa solarium o, ombreggiata, spazio per il relax e i campus dei bambini. La Piscina Piccola misura 25x25 m, profonda da 60 a 90 cm trasformabile in inverno in pista di pattinaggio su ghiaccio. Posti sul lato del Teatro e su quello opposto delle Gallerie, i Porticati di Michele De Lucchi rendono fruibili gli spazi esterni tutto l’anno, offrendo riparo dalla pioggia e dal sole. Per riparare dall’affaccio delle case intorno, e ampliare il verde con rampicanti, sono state realizzate strutture in legno e treillages. I roseti saliranno sulle colonne del por-


ticato e le aiuole con i fiori separano le piscine. Poste sui due lati dell’ingresso di via Botta, le Gallerie sono uno spazio flessibile lungo 50 m x 3,40 per mostre ed eventi. Dotate di servizi e docce, da giugno a settembre durante i mesi della balneazione, le Gallerie si trasformano in Cabine e spogliatoi divisi da vele di barca. Il Centro Balneare è aperto al pubblico da giugno 2016, mentre sono ancora in corso i lavori di progettazione e realizzazione della Palazzina dei servizi e degli spogliatoi del tennis della sala teatrale

interrata e della stecca di collegamento tra teatro e palazzina. La superficie della palazzina è di 1800 mq. Al pian terreno sono 900 mq che comprendono: Sala Mosaico 160 mq, Sala Grande 170 mq, Sala Zenitale 90 mq, Ristorante/Bar 90 mq affacciato su giardino e piscine. Al primo piano 600 mq di terrazza panoramica accessibile dal giardino e dalle piscine e 160 mq di foresterie per gli artisti. Al piano interrato la Zenitale Interrata di 100 mq. lucernari e nuovi collegamenti di luce si susseguono nei diversi ambienti della Palazzina. Tutti

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Sopra, planimetria generale dell’intervento. Nelle foto, in alto, scorcio delle vasche e vista in direzione del teatro. In basso, rendering di progetto della stessa vista; sezione generale da via Pier Lombardo a Largo Parenti. Above, general plan of the site. In the photos, above, view of the pools and view towards the theater. Below, project rendering f the same view; general section from via Pier Lombardo to Largo Parenti.

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Riqualificazione Ex Centro Caimi e aree esterne, Milano Committente: Fondazione Pier Lombardo Direzione artistica del progetto: Andrée Ruth Shammah e Michele De Lucchi Progetto architettonico: Michele De Lucchi, Giovanna Latis, Elena Martucci, Nicola Russi Con la collaborazione di: Angelica Sylos Labini, Luca De Stasio, Pietro Ferrario, Mario Ventilato, Giulia Spagnolo, Filippo Meda, Nicola Boccadoro, Sara Casartelli, Matteo Del Marco, NeriD'Alessandro, Vincenzo Vella Progetto impianti idraulici, meccanici e elettrici: Beta Progetti, iDeas Progetto strutturale porticato: ing. Pietro Boerio Direzione lavori: ing. Valerio Arienti Progetto prevenzione incendi: Gae Engineering srl - ing. Giuseppe Amaro, con Daniela Amato

In alto, scorcio delle vasche e due rendering del portico. In basso, sezione trasversale attraverso la vasca (visibile la nuova sala interrata e, di fronte, la facciata della palazzina servizi); la piattaforma davanti al teatro; vista della piscina in stato di abbandono prima dell’intervento. Above, view of the pools and two renderings of the porch. Below, cross section through the pool (con be seen the new underground hall and, in front, the façade of the services building); platform outside the theater; view of the pool abandoned before the works.

gli ambienti hanno accesso dalle piscine attraverso porte vetrate, l’ingresso storico della Palazzina è in via Botta, gli altri ingressi sono da Largo Franco Parenti, dal giardino e dalle piscine. La sala Mosaico, 170 mq con bellissimo lucernario, è adatta a esposizioni e installazioni e valorizza, come memoria del luogo, la navata centrale nella sua condizione originale. Le porte, un tempo di accesso alle docce, si aprono ora sullo spazio libero intorno. La sala Grande, la più capiente della Palazzina, 180 mq, caratterizzata da un

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lucernario, è progettata per essere adattabile a contenuti e manifestazioni diverse. Lo spazio centrale, delimitato da un muretto, crea un impluvio di luce. La sala Zenitale è un ambiente polifunzionale di 100 mq con il soffitto aperto da un nuovo lucernario e con un pavimento in vetro che dà luce alla sala interrata (Zenitale Interrata) creando un collegamento luminoso fra l’esterno della terrazza, il pian terreno e quello interrato. Il cavedio diventa un luogo di collegamento interno della Palazzina e al contempo una vera e propria stanza verde all’aperto con

una semplice tettoia nella parte centrale e due sottili giardini verticali sui due lati liberi all’aperto. Nel giardino è valorizzato l’olmo esistente, arbusti e piccoli alberi da fiore lo separano dal campo da tennis, uno dei pochi campi rimasti in terra rossa nel centro di Milano, integrato con gli altri spazi spostando gli spogliatoi dal giardino al lato di via Vasari e sostituendo il muro con una rete coperta di rampicanti. La Sala Nuova con ingresso da Largo Franco Parenti è di 200 mq, interrata. E’ uno spazio flessibile con gradinate mobili che

permettono diverse configurazioni e può ospitare circa 200 persone.

Tscape Reuse of the Caimi Bathing center in Milan Caimi Bathing Centre in Milan, designed by Ing. Dry in 1939, he suffered a decade of neglect and abandonment. From 2013 the Fondazione Pier Lombardo was in charge of reviving the entire Sports Complex Caimi, it consists of a large pool of 50 m and a semi-

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circular pool surrounded by greenery, from the locker room and the house, placing it in the cultural program of the Teatro Franco Parenti. The reuse project includes the restoration and conservative renewal of the pool and outdoor areas, as well as the technological upgrading of all the original structures, the design of the parts to green and open spaces, so it can return to the city the historical value of this public space. About materials, all the proposed changes are part of a philosophy of preservation of the original architectural features and recognition of the added parts.

The set of the swimming areas with porches and convertible cabins galleries, today takes the name of Bagni Misteriosi. The redevelopment will continue with the interior of the house, the former changing rooms, which are also recognized as Public Cultural Good with interconnecting rooms, beautiful skylights, apartments which will become residences for artists and a large terrace. The project will complete the recovery of Grounds, Tennis, the fulfillment of a new underground room between theater and pools, and the rehabilitation of Largo Franco Parenti.

Inizio lavori: 2013 Fine lavori: 2016 Importo dei lavori (IVA esclusa): Piscine e Palazzina tutelati dalla Soprintendenza: euro 8.000.000 Sala Nuova, Giardino, Tennis: euro 1.450.000 Foto: Alessandra Chemollo (aMDL)

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Riqualificazione Ex Centro Caimi e aree esterne, Milano Committente: Fondazione Pier Lombardo Direzione artistica del progetto: Andrée Ruth Shammah e Michele De Lucchi Progetto architettonico: Michele De Lucchi, Giovanna Latis, Elena Martucci, Nicola Russi Con la collaborazione di: Angelica Sylos Labini, Luca De Stasio, Pietro Ferrario, Mario Ventilato, Giulia Spagnolo, Filippo Meda, Nicola Boccadoro, Sara Casartelli, Matteo Del Marco, NeriD'Alessandro, Vincenzo Vella Progetto impianti idraulici, meccanici e elettrici: Beta Progetti, iDeas Progetto strutturale porticato: ing. Pietro Boerio Direzione lavori: ing. Valerio Arienti Progetto prevenzione incendi: Gae Engineering srl - ing. Giuseppe Amaro, con Daniela Amato

In alto, scorcio delle vasche e due rendering del portico. In basso, sezione trasversale attraverso la vasca (visibile la nuova sala interrata e, di fronte, la facciata della palazzina servizi); la piattaforma davanti al teatro; vista della piscina in stato di abbandono prima dell’intervento. Above, view of the pools and two renderings of the porch. Below, cross section through the pool (con be seen the new underground hall and, in front, the façade of the services building); platform outside the theater; view of the pool abandoned before the works.

gli ambienti hanno accesso dalle piscine attraverso porte vetrate, l’ingresso storico della Palazzina è in via Botta, gli altri ingressi sono da Largo Franco Parenti, dal giardino e dalle piscine. La sala Mosaico, 170 mq con bellissimo lucernario, è adatta a esposizioni e installazioni e valorizza, come memoria del luogo, la navata centrale nella sua condizione originale. Le porte, un tempo di accesso alle docce, si aprono ora sullo spazio libero intorno. La sala Grande, la più capiente della Palazzina, 180 mq, caratterizzata da un

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lucernario, è progettata per essere adattabile a contenuti e manifestazioni diverse. Lo spazio centrale, delimitato da un muretto, crea un impluvio di luce. La sala Zenitale è un ambiente polifunzionale di 100 mq con il soffitto aperto da un nuovo lucernario e con un pavimento in vetro che dà luce alla sala interrata (Zenitale Interrata) creando un collegamento luminoso fra l’esterno della terrazza, il pian terreno e quello interrato. Il cavedio diventa un luogo di collegamento interno della Palazzina e al contempo una vera e propria stanza verde all’aperto con

una semplice tettoia nella parte centrale e due sottili giardini verticali sui due lati liberi all’aperto. Nel giardino è valorizzato l’olmo esistente, arbusti e piccoli alberi da fiore lo separano dal campo da tennis, uno dei pochi campi rimasti in terra rossa nel centro di Milano, integrato con gli altri spazi spostando gli spogliatoi dal giardino al lato di via Vasari e sostituendo il muro con una rete coperta di rampicanti. La Sala Nuova con ingresso da Largo Franco Parenti è di 200 mq, interrata. E’ uno spazio flessibile con gradinate mobili che

permettono diverse configurazioni e può ospitare circa 200 persone.

Tscape Reuse of the Caimi Bathing center in Milan Caimi Bathing Centre in Milan, designed by Ing. Dry in 1939, he suffered a decade of neglect and abandonment. From 2013 the Fondazione Pier Lombardo was in charge of reviving the entire Sports Complex Caimi, it consists of a large pool of 50 m and a semi-

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circular pool surrounded by greenery, from the locker room and the house, placing it in the cultural program of the Teatro Franco Parenti. The reuse project includes the restoration and conservative renewal of the pool and outdoor areas, as well as the technological upgrading of all the original structures, the design of the parts to green and open spaces, so it can return to the city the historical value of this public space. About materials, all the proposed changes are part of a philosophy of preservation of the original architectural features and recognition of the added parts.

The set of the swimming areas with porches and convertible cabins galleries, today takes the name of Bagni Misteriosi. The redevelopment will continue with the interior of the house, the former changing rooms, which are also recognized as Public Cultural Good with interconnecting rooms, beautiful skylights, apartments which will become residences for artists and a large terrace. The project will complete the recovery of Grounds, Tennis, the fulfillment of a new underground room between theater and pools, and the rehabilitation of Largo Franco Parenti.

Inizio lavori: 2013 Fine lavori: 2016 Importo dei lavori (IVA esclusa): Piscine e Palazzina tutelati dalla Soprintendenza: euro 8.000.000 Sala Nuova, Giardino, Tennis: euro 1.450.000 Foto: Alessandra Chemollo (aMDL)

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Riqualificazione Ex Centro Caimi e aree esterne, Milano Committente: Fondazione Pier Lombardo Direzione artistica del progetto: Andrée Ruth Shammah e Michele De Lucchi Progetto architettonico: Michele De Lucchi, Giovanna Latis, Elena Martucci, Nicola Russi Con la collaborazione di: Angelica Sylos Labini, Luca De Stasio, Pietro Ferrario, Mario Ventilato, Giulia Spagnolo, Filippo Meda, Nicola Boccadoro, Sara Casartelli, Matteo Del Marco, NeriD'Alessandro, Vincenzo Vella Progetto impianti idraulici, meccanici e elettrici: Beta Progetti, iDeas Progetto strutturale porticato: ing. Pietro Boerio Direzione lavori: ing. Valerio Arienti Progetto prevenzione incendi: Gae Engineering srl - ing. Giuseppe Amaro, con Daniela Amato

In alto, scorcio delle vasche e due rendering del portico. In basso, sezione trasversale attraverso la vasca (visibile la nuova sala interrata e, di fronte, la facciata della palazzina servizi); la piattaforma davanti al teatro; vista della piscina in stato di abbandono prima dell’intervento. Above, view of the pools and two renderings of the porch. Below, cross section through the pool (con be seen the new underground hall and, in front, the façade of the services building); platform outside the theater; view of the pool abandoned before the works.

gli ambienti hanno accesso dalle piscine attraverso porte vetrate, l’ingresso storico della Palazzina è in via Botta, gli altri ingressi sono da Largo Franco Parenti, dal giardino e dalle piscine. La sala Mosaico, 170 mq con bellissimo lucernario, è adatta a esposizioni e installazioni e valorizza, come memoria del luogo, la navata centrale nella sua condizione originale. Le porte, un tempo di accesso alle docce, si aprono ora sullo spazio libero intorno. La sala Grande, la più capiente della Palazzina, 180 mq, caratterizzata da un

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lucernario, è progettata per essere adattabile a contenuti e manifestazioni diverse. Lo spazio centrale, delimitato da un muretto, crea un impluvio di luce. La sala Zenitale è un ambiente polifunzionale di 100 mq con il soffitto aperto da un nuovo lucernario e con un pavimento in vetro che dà luce alla sala interrata (Zenitale Interrata) creando un collegamento luminoso fra l’esterno della terrazza, il pian terreno e quello interrato. Il cavedio diventa un luogo di collegamento interno della Palazzina e al contempo una vera e propria stanza verde all’aperto con

una semplice tettoia nella parte centrale e due sottili giardini verticali sui due lati liberi all’aperto. Nel giardino è valorizzato l’olmo esistente, arbusti e piccoli alberi da fiore lo separano dal campo da tennis, uno dei pochi campi rimasti in terra rossa nel centro di Milano, integrato con gli altri spazi spostando gli spogliatoi dal giardino al lato di via Vasari e sostituendo il muro con una rete coperta di rampicanti. La Sala Nuova con ingresso da Largo Franco Parenti è di 200 mq, interrata. E’ uno spazio flessibile con gradinate mobili che

permettono diverse configurazioni e può ospitare circa 200 persone.

Tscape Reuse of the Caimi Bathing center in Milan Caimi Bathing Centre in Milan, designed by Ing. Dry in 1939, he suffered a decade of neglect and abandonment. From 2013 the Fondazione Pier Lombardo was in charge of reviving the entire Sports Complex Caimi, it consists of a large pool of 50 m and a semi-

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circular pool surrounded by greenery, from the locker room and the house, placing it in the cultural program of the Teatro Franco Parenti. The reuse project includes the restoration and conservative renewal of the pool and outdoor areas, as well as the technological upgrading of all the original structures, the design of the parts to green and open spaces, so it can return to the city the historical value of this public space. About materials, all the proposed changes are part of a philosophy of preservation of the original architectural features and recognition of the added parts.

The set of the swimming areas with porches and convertible cabins galleries, today takes the name of Bagni Misteriosi. The redevelopment will continue with the interior of the house, the former changing rooms, which are also recognized as Public Cultural Good with interconnecting rooms, beautiful skylights, apartments which will become residences for artists and a large terrace. The project will complete the recovery of Grounds, Tennis, the fulfillment of a new underground room between theater and pools, and the rehabilitation of Largo Franco Parenti.

Inizio lavori: 2013 Fine lavori: 2016 Importo dei lavori (IVA esclusa): Piscine e Palazzina tutelati dalla Soprintendenza: euro 8.000.000 Sala Nuova, Giardino, Tennis: euro 1.450.000 Foto: Alessandra Chemollo (aMDL)

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PALAZZETTI E PALESTRE

Palazzetto dello sport a Carugate (Milano) di Bruno Grillini

È finalmente una realtà il palazzetto dello sport di Carugate, il cui progetto ha subìto negli anni diversi adattamenti in relazione al budget: l’opera è stata infine realizzata attraverso un partenariato pubblico/privato. Posto all’estremità del centro abitato, e a diretto contatto con le aree verdi del Parco Sovracomunale del Molgora, il palazzetto integra un ampio comparto sportivo già funzionante, che comprende campi da calcio e calcetto e altri impianti coperti da tenso-

strutture, ove la pluralità di funzioni sportive offre un ventaglio multidisciplinare alle numerose società sportive che si collocano anche a livelli molto elevati nel mondo dell’agonistica. La necessità della nuova struttura nasceva quindi dall’esigenza di dare ospitalità all’agonismo, prevedendo per questo anche la presenza di pubblico per le gare, senza però precludere l’utilizzo del medesimo impianto da parte di società minori; la disponibilità di un’area gioco coperta e flessibile consente

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Tre scorci della parte frontale del palazzetto con l’accesso al pubblico. Three views of the front side of the palace with the entrance hall.


In questa pagina, in alto due dettagli del fronte laterale, con la copertura curvilinea e alcuni elementi tecnologici, fra cui i pannelli solari. In basso, due rendering di progetto e il corrispondente particolare realizzato. Nella pagina di fronte, prospetti e sezioni. In this page, top, two details of the side façade, with the curvilinear roof end some technical elements, among which solar panels. Below, two project renderings and the realized detail.

di organizzare un più ampio utilizzo della struttura durante il corso dell’anno. Sulle pagine di TSPORT abbiamo seguito la progettazione iniziale (Tsport 274), cui è seguito un ridimensionamento per adattarsi al budget previsto. Il progetto definitivo (Tsport 299) è stato alla base dell’operazione di partenariato pubblico/privato in locazione finanziaria, cui è stata demandata la progettazione esecutiva, che ha visto pochi ulteriori adattamenti rispetto al disegno generale. L’appalto comprende la manutenzione dell’immobile per vent’anni. La struttura è pensata con riferimento a funzioni polivalenti poiché oltre l’attività sportiva, ginnica e ludica di utilizzo “normale” è anche prevista l’ipotesi di intrattenimenti e meeting di presentazione, di comunicazione ecc. dove la presenza del pubblico può estendersi eccezionalmente anche all’utilizzo del parterre opportunamente protetto. Le tribune previste sono di tipo retraibile, tali da consentire il più ampio spazio disponibile al parterre.

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Il nuovo complesso è progettato con un corpo principale a cui si aggiunge il corpo dei servizi e spogliatoi e lo stand biglietteria per il pubblico distante dall’ingresso come da normativa. La sagoma rettangolare del corpo principale è caratterizzata dalla sinuosità del sistema di copertura contraddistinto da una struttura di sostegno in legno lamellare e da ondulazioni nei due sensi sull'orizzontale con la geometria di un paraboloide iperbolico. L’attenzione estetica e funzionale con l’obiettivo di un elevato risultato architettonico e prestazionale sono gli elementi fondamentali che hanno motivato le scelte progettuali così come le performance energetiche. Il legno di copertura, che viene anche replicato nella pavimentazione, offre indiscutibilmente la sensazione domestica di un’atmosfera invitante e accattivante per l’attività sportiva; oltretutto la provata resistenza al fuoco delle travi lamellari e la loro leggerezza conferiscono ulteriori elementi qualitativi alla scelta.


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Nel disegno in basso, pianta del palazzetto nella configurazione per allenamenti, con la tribuna retrattile a riposo; nella pagina adiacente, la stessa pianta a tribuna aperta e configurazione da gara. Nella foto a lato, il retro del palazzetto in contiguità con gli spazi fruibili del Parco del Molgora. Nelle foto della pagina a lato, l’interno della struttura in direzione delle sedute fisse; dettaglio dell’attrezzatura per basket da allenamento ripiegata a soffitto e in posizione di gioco. In the drawing below, plan of the venue configured for training events, with the retractable grandstand in rest position; adjacent, the same plan with the grandstand open and configuration for match. In the photo on the side, rear of the palace contiguous with the open spaces of the Molgora Park. In the photos of the next page, interior of the venue towards the fixed seats; detail of the basket equipment folded to ceiling and in playing position.

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Il

In alto, i tabelloni elettronici e il canestro a parete. A destra, due viste delle tribune retrattili a riposo. Above, the electronic scoreboards and the wall basket. Right, two views of the retractable grandstand folded.

Palazzetto dello sport a Carugate (Milano) Committente: Comune di Carugate (Mi) Progetto preliminare e DL: arch. Giancarlo Marzorati Procedura di appalto: PPP in locazione finanziaria Soggetto Realizzatore: Tipiesse impianti sportivi srl Soggetto Finanziatore: Iccrea Bancaimpresa spa Progetto definitivo ed esecutivo: progetto architettonico e coordinamento generale: studio28architettura (arch. A. Roscini, F. Di Prisco, M. Benedetti) Progetto struttura in legno: ing. Daniele Colleoni Progetto struttura in c.a.: ing. Andrea Corbetta Progetto impianti elettrici: ing. Virgilio Zambelli Progetto impianti meccanici: ing. Simone Ghidelli Importo dei lavori: euro 2.460.000 Inizio lavori: luglio 2015 Fine lavori: agosto 2016 Copertura in legno lamellare: Holz Albertani Attrezzature sportive: Gammasport Tenda divisoria: Estfeller Pareti Pavimentazione sportiva: Mondo Servizio fotografico: Bruno Grillini per Tsport

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progetto dell’impianto sportivo è valutato anche sotto l’aspetto ambientale sia per quanto attiene l’inserimento sul territorio il suo orientamento sia per gli aspetti acustici passivi e attivi secondo la vigente normativa. In copertura è stato installato un impianto fotovoltaico di supporto alla produzione di acqua calda sanitaria. Il nuovo complesso è facilmente raggiungibile sia pedonalmente o ciclopedonalmente dal centro abitato, sia veicolarmente dalla via del Ginestrino dove già si attestano parcheggi funzionali separati dalla viabilità di scorrimento e dove è pensata l’estensione in prosecuzione degli stalli di accoglienza sia per gli sportivi che per il pubblico. Dal parcheggio sono differenziati gli spazi di stallo e accesso per gli sportivi da quelli per il pubblico per ragioni evidenti di opportunità, così nel parcheggio è posizionato uno stallo per mezzi d’emergenza (lettiga in uso per manifestazioni). La capienza complessiva per il pubblico è di 178 posti a sedere su tribune fisse, cui si aggiungono 308 posti con le tribune telescopiche posizionate lungo un fianco del campo principale, dove sono previsti anche gli stalli per giornalisti e cabina TV. Il progetto considera, naturalmente, la necessità di garantire l’accessibilità e la frui-

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zione dei locali e della palestra per utenti e per spettatori diversamente abili. Una piccola palestra ginnica è infine annessa all’impianto. Il progetto del palazzetto, previsto di categoria “Silver” secondo la classificazione della Federazione Pallacanestro (FIP) con campo 28x15 metri, è dotato di servizio di pronto soccorso, antidoping, spogliatoi e servizi per due squadre contemporanee e doppio spogliatoio arbitri; il campo è divisibile in due settori mediante l’apposita tenda divisoria, mentre i tracciamenti (oltre a tre diverse configurazioni dei campi da basket) prevedono la possibilità di giocare anche la pallavolo.

Halls and gyms Sports hall in Carugate (Milan) It is finally a reality the sports hall of Carugate, whose project has undergone several changes over the years in relation to the budget: the work was finally realized through a public / private partnership. On the end of town, and in direct contact with the green areas of Molgora Park, the building incorporates a large already functioning sports division, which includes soccer fields and other covered installations, where


the plurality of functions sport offers a multidisciplinary range to the numerous sports clubs that also trading at very high levels. The new complex is designed with a main body to which is added the body of services and changing rooms and the ticket booth for the public away from the entrance as by law. The rectangular shape of the main body is characterized by the sinuosity of the covering system characterized by a support structure made of laminated wood and by undulations in the two directions on the horizontal with the geometry of a hyperbolic paraboloid. The building, with basketball field 28x15 meters, is equipped with first-aid service, doping, changing rooms and facilities for two simultaneous double-teams and referees dressing; the field is divided into two sectors through the appropriate dividing curtain, while the tracings (in addition to three different configurations of the basketball courts) enable to play also volleyball.

Sotto, dettaglio della copertura in legno lamellare con il telone divisorio ripiegato; in basso, arredi negli spogliatoi. Below, detail of the laminated wood roof, with the partition curtain folded; bottom, furnishing in the changing rooms.

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IMPIANTI PER IL NUOTO

Centro natatorio a San Pietro in Casale (Bologna) di Pietro Chianchiano

L’impianto per il nuoto, che completa un ampio centro sportivo già esistente, comprende tre vasche interne e una piscina esterna; il progetto, architettonicamente riconoscibile per le forme della copertura e dei lucernari, è stato realizzato in project financing a seguito di un bando del 2008. L’ubicazione dell’intervento è nella provincia Bolognese, in territorio di S.Pietro in Casale,

nella immediata periferia Nord-Ovest del paese, all'interno di un ampio centro sportivo dotato di campi da tennis, tiro con l'arco, palestra polivalente, e altro. Il complesso natatorio è articolato in due corpi principali: il corpo sala piscine è adibito prevalentemente al nuoto: esso infatti accoglie al suo interno 3 vasche di cui una destinata ad attività natatorie, una ad attività di fitness ed affini e una vasca (a doppia profondità) adibita a pisci-

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Due viste del centro natatorio. Two views of the swimming centre.


Sotto, planimetria generale e pianta delle coperture curvilinee. Nelle foto piccole, altre viste dell’esterno. Nella pagina di fronte, sezioni e pianta dell’edificio. Below, general plan and plan of the curved roof. In the small photos, other views of the exterior. Next page, sections and plan of the building.

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In questa pagina, viste della sala vasche in diverse direzioni. Nella pagina di fronte, lucernario e impianti a soffitto; vista d’insieme della sala vasche. In this page, views of the pools hall in different directions. Next page, skylight and ceiling plants; general view of the pools hall.

na bambini e riabilitazione; il corpo servizi, posto in adiacenza alle piscine, comprende, oltre che gli spogliatoi uomini, donne e bambini ed i locali di servizio agli impianti natatori, una hall con servizi di accoglienza, una sala fitness e una sauna con vicina sala massaggi. L’edificio si sviluppa su un unico livello, con la sola eccezione dei locali tecnici interrati. Il corpo sala piscine è costituito da un unico spazio caratterizzato da tre gusci in lamellare rivestiti in lamiera di alluminio graffata, intervallati da due lucernari zenitali che identificano anche fortemente l'immagine della struttura, rendendola iconica e immediatamente riconoscibile. I tre gusci sono disposti sull'asse nord-sud con lato a sud completamente trasparente verso la piscina esterna e il centro sportivo. La forte trasparenza tra interno ed esterno è valorizzata anche dai due lucernari zenitali che individuano le uscite verso il parco-solarium. Il corpo servizi è invece costituito da un unico blocco di forma rettangolare con struttura portante interamente prefabbricata e pannelli di

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tamponatura anch'essi prefabbricati in cemento con finitura faccia vista, caratterizzato all'esterno sulla facciata principale da due elementi in lamiera rossa ondulata, uno dei quali con volume curvo sporgente in corrispondenza dell'ingresso. In questo corpo sono presenti i tre blocchi spogliatoio (uomini, donne, bambini), gli uffici, la hall e il bar. Il complesso dei locali tecnici costituisce il corpo più decentrato ed ospita la centrale termica e la centrale idrica, mentre la filtrazione delle acque è disposta nel locale interrato. Lo spazio esterno è caratterizzato dalla piscina all'aperto con forma generata dall'intersezione di due ovali a profondità variabile, uno dei quali ha un'inclinazione inferiore al 6% per consentire l'accesso e l'utilizzo della vasca anche ai diversamente abili. Strategie e caratteristiche impiantistiche I centri natatori sono impianti fortemente energivori e per questo sono state attuate una serie di strategie sia per ottimizzare i consumi che per facilitare le operazioni di gestione e manu-


tenzione. Le vasche sono dotate di impianti di trattamento dell’acqua indipendenti e posizionati in locale interrato, posizionato al termine di entrambe le vasche contigue. In tale ambiente, areato e accessibile unicamente dal personale di servizio, sono alloggiate sia le apparecchiature dedicate alla filtrazione che le stazioni di dosaggio dei prodotti deputati alla sterilizzazione; l'impianto è predisposto anche per una filtrazione ad ozono. In entrambe le vasche è previsto il sistema di ricircolo a sfioratore continuo, il sistema di filtrazione è di tipo tradizionale a sabbia a letto selettivo, predisposto per la filtrazione a ozono. Nel sistema sono stati inseriti scambiatori di calore che consentiranno di recuperare più del 60% del calore, con conseguente riduzione del tempo di regime e del dispendio di combustibile in centrale termica. Il riscaldamento è assicurato da 2 caldaie a condensazione da 532 kW l'una che alimentano sia il riscaldamento a pannelli radianti a pavimento degli spogliatoi che degli altri spazi.

Il Building Automation System della struttura è affidato a un sistema di controllo e regolazione che assicura una termoregolazione centralizzata, la gestione di tutti gli impianti (riscaldamento, CTA, filtrazione, scambiatori, ACS), e la misurazione e il controllo dei consumi. Per ottimizzare le rese sono stati installate tre macchine CTA indipendenti per il trattamento dell'aria per la zone vasche, gli spogliatoi e il foyer d'ingresso con potenze proporzionate alle volumetrie. L'uso di fonti rinnovabili è strutturato in due gruppi: i pannelli fotovoltaici disposti sulle pensiline del parcheggio a copertura del fabbisogno elettrico; la caldaia a pellets per coprire il fabbisogno di acqua calda sanitaria oltre a consentire in caso di manutenzione delle caldaie a condensazione di non fermare l'impianto. L’attuale abbattimento complessivo di CO2, relativa al complesso edificio-impianto, come concepito in fase di progetto esecutivo, equivale a 29.600 kg annui, relativi a risparmio di calore (metano) nella produzione di acqua calda sanitaria e per uso piscine.

Nuovo Centro natatorio in via Massumatico, San Pietro in Casale (Bologna) Committente: Comune di San Pietro in Casale Procedura di affidamento: Concessione di progettazione, costruzione e gestione mediante Project Financing (bando 2008) Società Concessionaria: Casale Sportiva srl gruppo BAIASdue scarl Società di gestione: Nuova Sportiva s.s.d. a r.l. Progettazione architettonica e coordinamento generale: landBAU srl Società di Ingegneria (arch. Gianluca Mezzanotte - Direttore tecnico, arch. Marco Berardinucci) Direzione lavori: arch. Gianluca Mezzanotte Impianti meccanici, impianti elettrici e speciali: landBAU srl Coordinamento della Sicurezza: arch. Massimiliano Nerone Collaboratori: arch. Letizia Mancini, ing. Mariangela Flamminio (strutture), arch. Valentina Angelozzi (BIM) Inizio lavori: 2012 Fine lavori: 2014 Importo dei lavori: euro 3.165.100 Investimento totale: euro 4.023.976 Pavimenti e rivestimenti in gres porcellanato: Casalgrande Padana (vedi pag. 39) Arredi: Sinko srl (vedi pag. 32)

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Tutti gli apparecchi illuminanti sono a Led con gestione a zone e a seconda dell'affollamento e dell'uso delle vasche, degli spogliatoi e del foyer.

Swimming centres Swimming center in San Pietro in Casale (Bologna)

Nelle due foto a sinistra, particolari dell’interno in direzione della parete vetrata e della parete posteriore. A destra, l’interno degli spogliatori e scorcio della vasca principale. In the photos on the left, details of the interiors towards the glass wall and the rear wall. Right, interior of the changing rooms and view of the main pool.

The venue for swimming, that completes a comprehensive sports center already exists, includes three indoor pools and an outdoor pool; the project, architecturally recognizable by shapes of the roof and skylights, has been realized in project financing as a result of a 2008 announcement. The swimming complex is divided into two main bodies: the pool room body is used mainly to swimming; in fact it houses a 3 pools including one intended for swimming activities, one in fitness activities and related and a spa (double depth) used as a children's pool and rehabilitation; the services body, adjacent to the swimming pools, includes, in addition to men dressing rooms, women and children and service to the local swimming facilities, a lobby

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with reception services, a fitness room and a sauna with a massage parlor nearby. The body pools room is constituted by a single space characterized by three shells in laminated coated sheet aluminum crimped, interspersed by two skylights that also strongly identify the image of the structure, making it iconic and instantly recognizable. The three shells are placed on the north-south with a completely transparent to the south side to the outdoor pool and the sports center. The strong transparency between inside and outside is also enhanced by the two zenith skylights that identify the park-solarium. The services body is instead constituted by a single block of rectangular shape with a support structure entirely prefabricated and cover panels also prefabricated in concrete with finishing face view, characterized outside on the front by two red corrugated sheet elements, one of which with projecting curved volume at the inlet. The outdoor area is characterized by the outdoor pool with shape generated by the intersection of two oval at different depths, one of which has an inclination less than 6% to allow access to and use of the pool to the disabled.




STADI E CAMPI DI CALCIO

Campi di calcio per la SPAL a Ferrara La SPAL, di recente promossa in serie B, ha profondamente rinnovato le strutture sportive per l’allenamento della Prima Squadra e per le gare della Primavera e del Giovanile, con il rifacimento delle superfici di gioco e relativo drenaggio del campo principale – che da naturale diventa sintetico – e dei due campi di allenamento, uno in erba sintetica e uno in erba naturale. La società di calcio S.P.A.L. 2013 srl, stante anche la recente promozione in serie B

della Prima Squadra, ha individuato, come percorso di crescita societario e sportivo, la necessità di un profondo risanamento delle strutture sportive per l’allenamento della Prima Squadra e per la partecipazione ai rispettivi campionati della squadra Primavera e delle squadre del settore giovanile. Proprio ai fini del miglioramento degli standard di attrezzature in uso nel Centro Sportivo di via Copparo e grazie alla sinergia creatasi tra il Comune di Ferrara, proprieta-

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di Maria Carbone

Due viste del campo principale in erba sintetica. Two views of the main field with synthetic turf.


Sotto, planimetria del campo professionale; viste parziali del campo e dell’ingresso al Centro; disegni di progetto per le torri-faro. Nella pagina di fronte, due dettagli del campo di allenamento, con le segnature di due colori diversi; due viste della tribuna metallica prefabbricata; sezione costruttiva della tribuna. Below, plan of the professional field; partial views of the field and the entrance to the Centre; drawings of the lighting towers. Next page, two details of the training field, with lines in two different colors; two views of the metal prefabricated grandstand; section of the same stand.

rio degli immobili, e la società sportiva, fruitrice degli spazi, quest’ultima ha deciso di intervenire in maniera decisa proponendo l’ambizioso progetto di: - rifacimento del manto del campo n. 1 da erba naturale ad erba sintetica di ultima generazione nella tipologia “F.I.G.C. – Professional” (così come indicato nel regolamento L.N.D. Professional della F.I.G.C.); annesso a questo intervento vi è anche il rifacimento della tribuna spettatori (ricordiamo che in questo campo si svolgono le partite casalinghe della squadra primavera nazionale) con l’installazione di una tribuna prefabbricata modulare in acciaio coperta e l’impianto di illuminazione; - realizzazione di campo per allenamento delle giovanili sempre in erba sintetica di ultima generazione (non omologato F.I.G.C.); - rifacimento del drenaggio e rizollamento del campo di allenamento della prima squadra denominato campo n. 2. Il nuovo campo di calcio omologato per

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campionati di rilevanza nazionale (professional) è stato realizzato di dimensioni totali standard di 112x70 m compreso gli out per il campo per destinazione, di cui misure nette di gioco 105x65 m. La tipologia scelta per la realizzazione del campo omologato è stata quella a drenaggio orizzontale previo stabilizzazione del terreno con un agente stabilizzante in polvere, fibrorinforzato, ad azione idraulica. Questo sistema, oltre alla stabilizzazione del terreno prevede la posa di una guaina impermeabilizzante in polipropilene spalmato, sulla quale viene poi posato un sottotappeto drenante, ammortizzante e performante - realizzato per garantire ed ottenere i massimi valori di drenaggio, sia in verticale sia di scorrimento orizzontale - prefabbricato e prodotto tramite stampaggio ad iniezione con polimeri di polipropilene riciclabile al 100%; questo garantisce la necessaria ammortizzazione degli shock cui vengono sottoposti gli atleti durante lo svolgimento dell’attività sportiva. La finitura del campo prevede quindi la rea-


lizzazione del collettore fognante per lo scolo delle acque, la realizzazione di un adeguato impianto di irrigazione (per l’abbattimento delle temperature sul campo durante i mesi estivi), nonché la posa del manto in erba artificiale, prodotto in teli, composto da una speciale fibra rinforzata centralmente atta a garantire elevatissima resistenza, resilienza e durata nel tempo. La struttura è un monofilo mono-estruso, da 380 micron, composto da fili verdi dritti in due diverse tonalità di colore di altezza non inferiore a mm. 50 antiabrasivi, dotati di elevata memoria dimensionale, estremamente resistenti all’usura e con speciale trattamento anti-UV, tessuti su rovescio 100% poliuretano. La segnaletica è stata eseguita con strisce intarsiate del medesimo prodotto di larghezza variabile nel colore bianco. Il tutto fornito con un sistema di incollaggio per erba sintetica composto da speciale collante bi-componente a base poliuretanica e da idonea banda di giunzione in polietilene a rotoli da cm. 30 di lar-

ghezza di ottima resistenza alle sollecitazioni ed allo strappo. L’intaso di stabilizzazione è in speciale sabbia a componente silicea; successivamente è stato posato un adeguato strato di intaso prestazionale basato su un granulo in elastomero termoplastico (TPE) di forma cilindrica, cavo all’interno, studiato per offrire una risposta del tutto simile al terreno naturale sui campi di calcio. Per questo campo è stato realizzato anche un nuovo e completo impianto di illuminazione con quattro torri faro per l’alloggio di proiettori LED. Inoltre è stata realizzata anche la nuova tribuna modulare prefabbricata in acciaio, coperta. Contemporaneamente alla realizzazione del Campo Copparo 1 è stato realizzato anche il campo da allenamento sempre in erba sintetica della medesima tecnologia ma con un manto da 45 mm anziché da 50. Questo campo, per il quale non necessitava l’omologazione, non ha seguito nella realizzazione le indicazioni della normativa F.I.G.C. ma

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Trasformazione del campo da calcio n° 1 in erba naturale con nuovo manto in erba sintetica e relativa tribuna per spettatori, impianto di illuminazione, realizzazione di campo da allenamento in erba sintetica, rifacimento del drenaggio e rizollamento del campo in erba naturale n° 2 presso il Centro Sportivo di via Copparo, Ferrara Committente: S.P.A.L. 2013 srl Ferrara Progetto architettonico e D.L.: arch. Riccardo Bandini Impresa Esecutrice: Venturelli Romolo srl (vedi pag. 40) Sottofondi e posa dell’erba artificiale e del prato pronto: Delfino Sport srl (vedi pag. 40) Consolidante per drenaggio orizzontale: Mapei spa (vedi pag. 1) Tribuna: Mario Orlando & figli srl (vedi pag. 46) Sabbia per erba naturale: Vaga srl (gruppo Mapei) Erba naturale in rotoli: Bindi Pratopronto (vedi pag. 47)


Sotto, planimetria generale del centro, con i tre campi oggetto del rinnovamento; un dettaglio dell’intarsio nel sintetico e un dettaglio della segnatura sul campo in erba naturale. Nella pagina di fronte, in alto una vista del campo in erba naturale oggetto di zollatura; al centro, quattro dettagli delle attrezzature sui diversi campi; in basso, fasi di lavorazione sul campo in naturale (prime due foto), realizzazione del drenaggio sul campo di allenamento (successive) e realizzazione del manto sintetico sul campo principale (ultima foto). Below, general plan of the Centre, with the three fields renewed; detail of the inlay in the synthetic grass and detail of the line traced on the natural grass field. Next page, top, view of the natural grass field; middle, four details of the equipment on the different fields; bottom, phases of works on the natural turf field (first two photos), making drainage on the training field (following) and laying synthetic turf on the main field (last).

non significa che non sia stato fatto secondo i crismi ed i dettami della perfetta regola d’arte, tant’è che è stato comunque realizzato un sistema di drenaggio di tipo verticale (con pacchetto drenante a granulometria di diversa pezzatura) e collettore fognante di scolo adeguato. Il manto come detto è del medesimo materiale ivi compreso l’intaso di stabilizzazione e l’intaso prestazionale. Anche per questo campo è stato realizzato adeguato impianto di irrigazione in grado di garantire l’abbattimento della temperatura che può raggiungere l’erba artificiale durante l’estate sotto il sole battente. La rizollatura del campo Copparo 2 in erba naturale, infine, è stata realizzata previo rifacimento del sistema di drenaggio (con canali e tubi drenanti trasversali al campo), nonché la realizzazione di nuovo impianto di irrigazione e dopo la normalizzazione del substrato costituito da sabbia silicea lavata tramite baulatura e realizzazione delle pendenze con macchinari a controllo laser; l’inerbimento è stato garantito dalla succes-

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siva posa dei rotoli di erba naturale da vivaio, opportunamente accostatati. Il successivo attecchimento di quest’ultima al terreno ha garantito la formazione di un manto omogeneo dello spessore desiderato per il campo da allenamento della Prima Squadra.

Stadiums and soccer fields Football fields for SPAL Ferrara The SPAL, newly promoted to Serie B, has revamped the sports facilities for the training of the first team and the races of the Spring and Youth, with the reconstruction of surfaces and drainage of its main field - that natural it becomes synthetic - and two training pitches, one with artificial turf and one with natural grass. The new football field approved for national championships (professional) was made standard overall dimensions of 112x70 m.


The type chosen for the realization of the approved field has been that of a horizontal drainage prior stabilization of the soil with a stabilizing agent in powder form, fiber-reinforced, for hydraulic action. Simultaneously with the completion of the main field it has been realized also always the synthetic grass training field of the same technology but with a 45 mm mantle instead of 50. This field, for which did not require the approval, it was still realized with a of vertical drainage system (with draining package of different size particle size) and the sewer collector suitable drain. The mantle as said is the same material including infill and stabilization performance infill. The re-turfing of the natural grass field, finally, was made prior rebuilding of the drainage system (with channels and transverse drainage pipes to the field), as well as the construction of new irrigation system; grassing was guaranteed by the subsequent laying of natural grass rolls nursery, appropriately matched.

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ATLETICA LEGGERA

Adeguamento funzionale della pista di atletica a Tradate (Varese)

di Bea Rispoli

Il Centro Sportivo Uslenghi, già dotato di diversi campi per calcio, rugby e tennis, è stato rinnovato nelle attrezzature per l’atletica leggera, con il rifacimento del manto della vecchia pista e delle pedane, e con il rinnovamento delle relative attrezzature. Il Centro Sportivo Comunale intitolato a Carlo Matteo Uslenghi, si sviluppa su una

superficie di circa 6 ettari ed è composto da una pista di atletica leggera che circonda un campo di calcio, dotata di tribuna coperta, due campi da calcio utilizzati anche per il rugby, tre campi da tennis coperti ed uno spazio coperto utilizzato per corsi di ginnastica dolce e mantenimento, oltre che per tornei di tennistavolo. Il campo di atletica leggera, nonché campo

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Vista dell’impianto sportivo. View of the sports venue.


In questa pagina, planimetria generale. Nella pagina di fronte, una curva vista dagli spalti; la gabbia per i lanci; un altro scorcio in direzione della tribuna. In this page, general plan. Next page, a curve seen from the grandstand; the throwing cage; another view towards the grandstand.

da calcio principale, identificato con il n. 1, i campi da tennis e tennistavolo, ed il campo da calcio per allenamenti, utilizzato anche per il rugby, identificato con il n. 2, sono serviti da un corpo di fabbrica con spogliatoi, magazzino, infermeria, uffici segreteria, tutti spazi ricavati al di sotto della tribuna coperta. Il campo da calcio identificato con il n. 3, è invece privo della dotazione minima indispensabile di spogliatoi. In relazione alla volontà dell'amministrazione comunale di adeguare e mettere a norma il centro sportivo, al fine di poterlo mettere a disposizione delle attività sportive esistenti sul territorio, si è provveduto alla redazione di un progetto che prevedeva: - la realizzazione nella zona del campo n. 3 di uno spogliatoio di circa 125 mq; - il rifacimento del manto di pavimentazione della pista di atletica e delle pedane annesse sul campo n. 1; - la realizzazione di un deposito attrezzi per

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l’atletica leggera vicino al campo n. 1; - la realizzazione di una pedana da allenamento per il lancio del disco e del martello vicino al campo n. 3; - l’adeguamento dell’impianto di illuminazione di emergenza della tribuna. La necessità di prevedere l’adeguamento degli impianti è dovuta all’entrata in vigore di nuove norme in materia, mentre il manto della pista di atletica risultava ormai irrimediabilmente deteriorato rendendo difficile utilizzare il tracciato, oltre a mettere a rischio l’omologazione del campo medesimo. Invece, la realizzazione del corpo spogliatoi nella zona attigua al campo da calcio n. 3 prevede la possibilità di alternarne l'uso con le attività attigue proprio in relazione alla sua ubicazione. Le diverse aree suddivise per attività sportive (campi da tennis, pista di atletica e campo da calcio n. 1, campo da calcio n. 2, campo da calcio n. 3) sono funzionalmente divise da recinzioni con altezza di m. 2,50 e con accessi indipendenti.


L'ubicazione del corpo spogliatoi risulta anche economicamente vantaggiosa in relazione alla vicinanza degli allacci agli impianti tecnologici esistenti (energia elettrica, acqua e gas) ed al collettore comunale che distano circa 30 metri. La realizzazione del nuovo corpo spogliatoi consente di poter svolgere in modo funzionale le attività sportive all'interno della struttura sportiva integrando ed adeguando gli unici spogliatoi esistenti ubicati sotto la tribuna del campo da calcio n° 1. In quest’ottica rientra anche la realizzazione di un deposito attrezzi vicino al campo di atletica leggera, dove custodire al coperto le attrezzature per la pratica di questa disciplina. Il ripristino della pavimentazione della pista di atletica Il manto di pavimentazione preesistente della pista di atletica a 6 corsie si presentava consumato ed ammalorato in molti punti, senza la possibilità di eseguire inter-

venti localizzati di riparazione. La necessità di rimuoverlo integralmente e di rifarne uno nuovo è giustificato da due importanti ragioni: innanzitutto, con il rifacimento completo del manto si evitano gli interventi localizzati in alcune zone dello stesso che potrebbero restituire una risposta diversa nei valori di deformazione verticale e riduzione della forza, compromettendo l’omologazione dell’impianto; inoltre, con l’intervento di rifacimento completo si possono correggere le carenze di planarità e di quote presenti nella situazione preesistente. L’intervento ha dunque previsto la demolizione e rimozione del vecchio manto sportivo (pista, pedane ed aree adiacenti), nonché la rimozione dei cordoli lato esterno ed esterno della pista. Successivamente, dopo aver posizionato i nuovi cordoli e la canaletta drenante lato interno, è stato rettificato il manto di pavimentazione bituminosa esistente, e quindi, dopo l’applicazione di una mano di emulsione cationica, si

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è proceduto alla formazione della nuova pavimentazione sportiva con sistema drenante, omologato IAAF e FIDAL, eseguita mediante l’esecuzione di uno strato di base, realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di gomma Sbr/Epd, di colore nero, di granulometria mm. 1/4, e prepolimero poliuretanico monocomponente come legante, confezionato in apposita miscelatrice automatica e posto in opera con speciale macchina vibrofinitricelisciatrice,con giunti longitudinali realizzati con la tecnica del “fresco su fresco”, previa mano di primer poliuretanico per l’ancoraggio al sottofondo bituminoso o cementizio, in ragione di kg. 0,1500,200/mq. Lo strato superficiale di usura colorato, è stato eseguito mediante spruzzatura, con speciale macchina spruzzatrice, di una mescola di resina poliuretanica colorata nella massa al 60% in peso e granuli di terpolimero (EPDM) al 40% in peso pure colorati, di granulometria mm. 0,5/1,5 in

ragione di Kg. 2,00/mq di mescola, data in più mani, ad alta resistenza ai raggi u.v., agli agenti atmosferici ed all’azione meccanica delle scarpette chiodate, antisdrucciolo, antiriflesso, il tutto realizzato a perfetta regola d’arte da manodopera specializzata. Lo spessore complessivo è di 13 mm per pista e per pedane, con caratteristiche di elasticità e fisico-meccaniche secondo Regolamento Tecnico IAAF per l’omologabilità e la certificazione dei manti superiori sintetici per impianti di atletica leggera. I lavori sono completati con il posizionamento di cordolatura regolamentare in alluminio, sistemazione delle pedane dei salti e dei lanci, rifacimento della fossa per la gara delle siepi, la fornitura di gabbie protettive per i lanci e le barriere per le corse, la segnatura delle corsie della pista e delle pedane e la posa delle targhette segnaletiche per impianti di atletica leggera. Contestualmente, in prossimità della pedana per i salti lungo e triplo, è stata individuata, tramite la posa di una recinzione in

Adeguamento funzionale e messa a norma della pista di atletica leggera presso il Centro Sportivo Comunale “Carlo Matteo Uslenghi” di Tradate (Varese) Committente: Comune di Tradate R.U.P.: geom. Giorgio Colombo Progetto definitivo-esecutivo, CSP, D.L.: ing. Carlo Damiano Rossi (Rossi Ingegneri Associati) Progetto impianto elettrico: ing. Luca Clemente Rossi (Rossi Ingegneri Associati) Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione: geom. Giovanni Polli Inizio lavori: giugno 2016 Fine lavori: novembre 2016 Importo dei lavori (IVA esclusa): pista di atletica leggera: euro 411.197 nuovo corpo spogliatori: euro 70.323 illuminazione di emergenza tribune: euro 19.223 Impresa assegnataria: Olimpia Costruzioni srl (vedi pag. 54) manto pista atletica e pedane: Tipiesse srl (vedi pag. 22) attrezzature atletica: Sportissimo snc (vedi pag. 48)

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rete metallica, una zona per il pubblico e per i tecnici degli atleti con accesso direttamente dall’esterno, verso la quale è stato aperto un nuovo accesso pedonale. ____________________________________ Athletics Functional adaptation of the athletics track in Tradate (Varese)

Nelle pagine precedenti, a sinistra alcuni dettagli della pista, della tribuna coperta e delle attrezzature; a destra, il box prefabbricato per gli spogliatori, un ultimo scorcio della pista, e una fase del collaudo. In the previous pages, left, details of the track, the covered grandstand and the equipment; right, the prefabricated box for changing rooms, another view of the track, and a testing phase.

The Municipal Sports Center consists of an athletics track around a football field, with a grandstand, two football fields also used for rugby, three indoor tennis courts and a covered space used for gentle exercise classes and maintenance, as well as for table tennis tournaments. The need to provide for the adaptation of the venue is due to the entry of new rules, while the mantle of the athletics track proved hopelessly deteriorated, making it difficult to use the track, in addition to jeopardizing the approval of the field. Instead, the realization of the dressing body in the

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area adjacent to the football field provides for the possibility of alternate the use with the adjacent their activities in relation to its location. The existing pavement surface of the running track appeared worn and deteriorated in many places, without the ability to perform localized repairs. The intervention has therefore scheduled the demolition and removal of old sports mantle (track, platforms and adjacent areas), as well as the removal of external curbs and outer side of the track. After the realization of the bottom layers, the surface layer of colored wear was performed by spraying of a colored polyurethane resin compound in the mass and granules of terpolymer (EPDM) as well colored. The total thickness is 13 mm for the track and for platforms, with characteristics of elasticity and physical-mechanical second IAAF Technical Regulations for the certification of synthetic higher layers for athletics facilities



Via Parini, 3 - 40069 Zola Predosa (BO) Italy Tel. +39 051 6164311 - Fax +39 051 6164317 e-mail: info@omsi.it - www.omsi.it


STADI E CAMPI DI CALCIO

Nuove sedute per lo Stadio di Casablanca (Marocco) di Mary Kate Russo

Lo storico stadio Mohammed V di Casablanca, in Marocco, è stato sottoposto al rinnovamento di tutto il sistema di sedute, ed è la italiana OMSI che è stata scelta per la fornitura e posa in opera degli oltre 45.000 posti a sedere. Inaugurato ufficialmente il 6 marzo 1955 era intitolato al pugile francese Marcel

Cerdan; subì un profondo rinnovamento in vista dei noni Giochi del Mediterraneo, riaprendo il 21 agosto 1983 alla presenza di dal Re Hassan II, con l’intitolazione a Mohammed V e una capienza di 90.000 posti. La capienza è stata successivamente ridotta per nuovi adattamenti in vista della candidatura alla Coppa del Mondo 2010. Lo stadio è stato teatro dei più grandi avve-

Due viste del catino del Mohmmed V; nell’ortofoto, lo stadio prima della ristrutturazione. Two views of the bowl of the Mohammed V; in the ortophoto, the Stadium before renovation.


Pianta dello stadio con la collocazione delle diverse sedute che formano gli ideogrammi, in arabo e in lingua occidentale. Nella pagina di fronte, le curve prima e dopo l’intervento, e una vista sulla tribuna coperta.

Plan of the Stadium with placement of the different seats forming ideograms in Arabic and Latin. Next page, the curve before and after renovation, and a view over the covered grandstand.

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nimenti sportivi organizzati in Marocco negli ultimi decenni; fa parte oggi di un complesso sportivo, posto al centro di Casablanca, che comrpende anceh un palazzetto dello sport con 12.000 posti, una piscina olimpionica coperta con 3000 posti, oltre a sale per riunioni, conferenze, centro medico sportivo e centro multimediale. Il progetto di rinnovamento – per metterlo al livello degli stadi destinati alle competizioni internazionali – , e che comprende la ristrutturazione di parti interne ed esterne, sarà completato alla fine di marzo, consentendo alle due squadre di Casablanca (il Raja e il Wydad)di tornare in città dopo una stagione in cui hanno dovuto farsi ospitare al Moulay Abdallah di Rabat. Il vivace disegno delle tribune, completato nello scorso novembre dalla OMSI, è stato realizzato con l’impiego di 33.000 sedute del modello M2004/SEST nei colori blu, giallo e grigio, e di 12.000 sedute del modello M2011/SMALL in blu e in giallo. Ma non basta: oltre alle panchine calciatori

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ed arbitri, l’impronta italiana ha interessato i posti per i giornalisti, in numero di 200, con i modelli M2012 girevole e banco stampa MP2014 su pedane; e infine le 600 poltrone VIP con pedane e ringhiere.

seats in the colors blue, yellow and gray. In addition to the players' benches and the referees, the Italian mark has affected 200 seats for journalists and 600 VIP seats with footrests and handrails.

Stadiums and soccer fields New seats for the Stadium of Casablanca (Morocco)

Nella pagina a lato, la curva nord; i box sui due lati opposti dello stadio; le sedute vip, e il settore coperto. Qui sotto, il tabellone elettronico; la copertura della tribuna; le postazioni per la stampa. Left page, the north curve; the boxes along the opposite sides of the stadium; the VIP seats, and the covered sector. Below here, the scoreboard; the shelter; the press workstations.

Rinnovamento dello Stadio Mohammed V, Casablanca (Marocco)

The historic Mohammed V stadium in Casablanca, Morocco, has been subjected to the renewal of the entire seating system, and is the Italian OMSI that has been chosen for the supply and installation of more than 45,000 seats. The renovation project - to put it at level of the stadiums for international competitions and that includes the restructuring of internal and external parts, will be completed at the end of March. The colorful design of the stands, completed last November by OMSI, has been achieved with the use of 45,000

Contractor: Casa-Amenagement (D.G.: Driss Moulay Rchid) Importo dei lavori: 220 milioni di DH (circa 20 milioni di euro) Fine lavori sedute: novembre 2016 Fine lavori stadio: marzo 2017 Fornitura e posa sedute, poltrone VIP, postazioni stampa: Omsi srl (vedi pag. 56)

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Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi

Parlando di stadi, ancora… Gentili lettori, già qualche anno fa ebbi modo di approfondire, con un articolo specifico di questa rubrica, l’analisi di alcuni progetti emblematici di stadi nell’ambito dell’architettura sostenibile. Successivamente ho trattato nuovamente l’argomento quando l’inaugurazione o la notorietà di una recente realizzazione meritassero una

specifica analisi e mi riferisco in particolare al nuovo stadio di Bordeaux progettato da Herzog & de Meuron che per la particolare sintassi compositiva e l’eccellenza del risultato complessivo non poteva non essere degnamente menzionato. Attualmente il dibattito sulla necessità della creazione o della ristrutturazione di nuovi stadi

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in Italia è più che mai d’attualità visto che dal conflittuale dibattito di alcuni casi ne deriva addirittura la tenuta di importanti Giunte comunali. Semmai l’aspetto che sembra sfuggire ai più è che la creazione di un nuovo stadio viene ancora percepito come la indispensabile casa della società calcistica di riferimento per un utilizzo magnificente quaranta giornate all’anno; pertanto ai più sfugge che gli stadi veramente ben riusciti risultano essere degli organici contenitori di opportunità in grado di ospitare funzioni anche particolarmente differenti fra di loro. Comunque per non rappresentare una ulteriore voce nel già numeroso coro dei saccenti opinionisti passo volentieri a segnalare, ed opportunamente recensire, una delle ultime vittorie conseguite dal prestigioso studio dell’architetto Zaha Hadid, recentemente scomparsa prematuramente. Si tratta della vittoria per la realizzazione del nuovo stadio calcistico della società inglese Forest Green Rovers, balzata alle cronache per essere la prima squadra al mondo interamente vegana e probabilmente, come recita una specifica sezione del sito internet del team, la compagine più ecofriendly d’Inghilterra, e probabilmente del mondo, in grado di aggiudicarsi fin dal 2012 il prestigioso riconoscimento ambientale Eco-Management and Audit Scheme (EMAS). Tutta questa attenzione per l’ambiente e la sostenibilità in generale ha costituito il naturale fondamento per il lancio lo scorso marzo 2016 di un concorso internazionale per la creazione del nuovo stadio del club volto a far convergere le aspettative di sostenibilità orgogliosamente rivendicate dal club con i progettisti più competenti in ambito sportivo. Lo studio dell’architetto iracheno ha concepito un progetto, risultato poi il vincitore, che assomma magistralmente ad un sinuoso effetto d’insieme un intrinseco valore ambientale. L’originalità assoluta dell’opera infatti risulta essere l’aver concepito il primo stadio al


Sitografia http://www.zaha-hadid.com http://www.zaha-hadid.com/2016/11/03/forest-green-rovers-announce-stadium-design-winner-zaha-hadid-architects/ http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/10/forest-green-rovers-in-inghilterra-il-primo-club-di-calcio-totalmente-vegano/2202460/ https://www.forestgreenroversfc.com https://www.forestgreenroversfc.com/about-forest-green-rovers/ecotricity-and-forest-greenrovers/greening-up-football

Nelle immagini, lo stadio dei Forest Green Rovers, progettato da Zaha Hadid

https://www.ecotricity.co.uk/ mondo interamente realizzato in legno. Sotto il profilo estetico il risultato evidenzia la presenza di importanti volumi strutturali, anche se occorre tener conto del livello concorsuale della proposta, che tuttavia sono da preferirsi se rapportati agli analoghi normalmente presenti in altri esempi simili. Le prime immagini renderizzate lasciano comunque intravedere elementi particolarmente originali: dalla leggerezza della proposta di copertura, un elemento telato semitrasparente flessibile, quasi un semplice ombrello di britannica tipicità, alla piacevole sinuosità dell’andamento delle gradonate che, tradendo la abituale rigorosa linearità, garantisce alle parti con la migliore visibilità una maggiore capienza complessiva. L’esempio mi pare lodevole per tutta una serie di elementi conseguenti: una dirigenza illuminata che investe fin dall’origine del suo insediamento su precisi obiettivi di sostenibilità, la ricerca di rigorosi parametri cui confrontarsi per accrescere ulteriormente le proprie aspettative, una gestione delle squadre agonistiche improntata sui valori intrinseci assoluti (la scelta vegana) e la capacità di vedere il proprio presente ed il prossimo futuro in chiave primatistica (il primo club certificato EMAS, la prima squadra vegana, il primo stadio in legno, etc). Un complessivo esempio virtuoso che sarebbe bene importare nel nostro paese.

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Scienza dell’erba

Le essenze resistenti al calpestio a cura della Redazione

Trattiamo questa volta il problema della scelta delle essenze erbacee per campi di calcio, dal punto di vista della resistenza allo stress dovuto al gioco. È infatti la composizione floristica del tappeto, ovvero l’insieme di specie e varietà di erbe che lo compongono, che ne può garantire la durata anche sotto un’intensa attività di calpestio. Il nostro colloquio con Erminio Sinigaglia, perito agrario dello studio di consulenza Agec Service, parte dunque dalla scelta che può essere fatta per un campo da calcio. È risaputo come un tappeto erboso calcistico sia fulcrato sulle graminacee laddove la selezione specifica e varietale attuata negli anni consente di ottenere all’origine superfici uniformi, dense, mediamente soffici e resistenti al calpestio sia in senso di strappo che di compattamento acuto e cumulato. Considerato che non tutte le graminacee posseggono le medesime performance in tal senso, il cerchio si stringe su tre specie con le numerose, relative varietà. Mi riferisco al Lolium perenne (loietto), alla Poa pratensis (poa pratense), al Cynodon dactylon (gramigna). Si tratta di erbe selezionate nel tempo per il loro adattamento in generale al gioco del calcio ovvero alla pratica sportiva (in tal senso sono impiegabili anche per altre discipline quali il rugby, o l’ippica). A cosa è dovuta la particolare resistenza delle specie citate? L’elevato potenziale di recupero di queste specie è riconducibile al loro vigore vegetativo ovvero alla loro capacità di crescere velocemente e di emettere nuove gemme e tessuti. Sono in particolare le cosiddette

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erbe “rizomatose” (Poa pratensis e Cynodon dactylon) a dare i migliori risultati in senso teorico, avendo l’attitudine ad emettere fusticini sotterranei (rizomi) in grado di “chiudere” lateralmente eventuali buchi risultanti dalle lacerazioni praticate con i tacchetti. In pratica, anche il loietto, essenza a crescita verticale quindi priva di rizomi, può garantire ottimi potenziali di recupero. Ciò è dovuto al grande vigore vegetativo della specie nonché al miglioramento varietale attuato nel tempo sulla specie. Ad oggi vi sono sul mercato loietti aggressivi paragonabili ad una gramigna selezionata, il che è tutto dire. I loietti possono contribuire al recupero del tappeto erboso tramite la loro efficienza germinativa. Mediamente un loietto selezionato germina infatti entro i cinque-otto giorni. Si tratta quindi di relazionare i grammi di seme alla superficie da recuperare e, seppur con piantine neonate, ottenerne un pronto rinverdimento. Parliamo di resistenza allo strappo, ma anche di reagire al compattamento sistematico del terreno. La tolleranza al compattamento del terreno costituisce in effetti un ulteriore elemento di riflessione. Per compattamento si intende la perdita di ossigeno e la diminuita capacità di scambio dell’acqua e dei nutritivi del terreno su cui è insediato il tappeto erboso. Conseguenze tragiche sono la riduzione dell’apparato radicale sia in termini massali che in approfondimento e ramificazione, lo scarso vigore vegetativo dell’erba, lo scarso potenziale di recupero, la maggiore sensibilità alle malattie e la diminuzione di resistenza allo strappo. Comunque siamo di fronte ad erbe altamente dedicate al tappeto erboso calcistico che, opportuna-


Sotto, da sinistra: tappeto erboso in loietto perenne; in gramigna; in poa pratense; in mix di poe e loietti; fase di trasemina di mantenimento con loietto; infestazione da poa annua e loietto su gramigna dormiente.

mente scelte in relazione al clima ed al tipo di utilizzo dell’impianto calcistico, possono costituire una reale differenza. Possiamo fare una prima distinzione tra le esigenze di ambienti climatici differenti? Nei climi del nord e centro Italia, ma anche al sud in presenza di irrigazione frequente e di buona qualità, si può optare per i loietti in purezza (in questo caso si parla tecnicamente di “blend” ovvero di miscuglio di varietà della stessa specie, il Lolium perenne appunto) oppure per il mix Lolium perenne-Poa pratensis. Per il sud Italia con scarse risorse idriche, risulta invece consigliabile il Cynodon dactylon in blend, per quest’ultima si ricorda il periodo di “dormienza” durante i mesi tardo autunnali e invernali. In pratica, con il sopraggiungere dei primi freddi, la gramigna tende a perdere colore ed a divenire paglierina. Casi limite, in siti molto umidi, possono comportare anche un pesante diradamento del manto in seguito a perdita della foglia ad opera di microrganismi degradatori. In questi casi si opta spesso per il cosiddetto “overseeding” traducibile come “sovrasemina”. Si tratta di seminare sul prato di gramigna prossima alla dormienza del loietto perenne con dosaggi molto elevati. Ciò per ottenere un pronto rinverdimento di semplice copertura (il loietto non ha nessuna funzione meccanica essendo seminato fitto quindi impossibilitato ad estrinsecare i suoi migliori caratteri soprattutto fisici) sino al recupero di post inverno della gramigna. C’è però il problema delle infestanti, in prati di questo genere. Se le erbe su descritte posseggono requisiti idonei all’impiego sportivo

e calcistico in particolare, esiste effettivamente un loro tallone d’Achille. Si chiama Poa annua, una piccola quanto fortissima e competitiva infestante in grado di inquinare prima o poi anche il tappeto erboso più vigoroso. La sua strategia vincente in tal senso sta nella grande produzione di semi, nella capacità di disseminarli e quindi di colonizzare lo spazio. Così, partendo all’origine con un bellissimo tappeto di loietti in purezza o misti a Poa pratensis, ci si trova in breve, dopo tre-cinque anni, con un impianto tutto chiazzato di Poa annua. Il problema è di carattere estetico e funzionale. Oltre a scadere esteticamente, in quanto le chiazze di Poa annua sono di un verde chiaro, mentre le erbe originarie gravitano cromaticamente su tonalità medio scure, il prato perde in tutti i migliori caratteri che abbiamo citato. La Poa annua è infatti molto sensibile al calpestio soprattutto in termini di resistenza allo strappo, agli stress termico idrici, alle malattie ed alle parassitosi. E’ inoltre sensibile agli stress di natura fisica come ed in particolare i surriscaldamenti estivi. La Poa annua richiede inoltre molta acqua sia in termini quantitativi (quantità e frequenza d’irrigazione) che qualitativi (assenza di sali). La grande frontiera da superare sta tutta in questa essenza. È possibile allora concludere con qualche consiglio? Senza un metodo di controllo efficace si può dire non esista sicurezza di ottenere nel tempo un buon tappeto erboso. Va da sé come di regola si procedano a periodiche zollature di tappeti pesantemente infestati da Poa annua e che quindi si pensi a sostituire piuttosto che a curare.

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Produzione

production

Regupol , il marchio BSW per le superfici sportive e le aree leisure ®

Regupol® è un marchio dell’Azienda BSW GmbH di Bad Berleburg, in Germania, che offre una grande quantità di soluzioni per le pavimentazioni per lo sport e l’antitrauma. Granulato di gomma e poliuretano di alta qualità sono gli elementi costitutivi più importanti dei questi pavimenti. L’Azienda BSW, nel corso degli anni e grazie al suo dipartimento Sviluppo & Ricerca, ha sviluppato questi componenti in abbinamento con altri materiali, creando un grande assortimento di pavimentazioni di alta qualità e di lunga durata per impianti sportivi e ricreativi. BSW installa i suoi manti nei più grandi impianti nel mondo con forniture per piste di atletica leggera, campi sportivi e palestre. Questi sono la soluzione ideale sia per le competizioni sportive di alto livello, che per l’attività di base. Lo studio della combinazione dei vari strati che compongono il pavimento, l’unione di strato prefabbricato con strato colato in situ, e la tecnica di installazione caratterizzano la soluzione BSW Regupol® portandola ad essere uno dei manti più efficienti a livello mondiale, i cui benefici vengono apprezzati sia dagli atleti che dai proprietari e/o gestori degli impianti. Le referenze che BSW Regupol® può vantare in tutto il mondo testimoniano la competenza e la qualità di BSW nel settore. Dalla pista nell' isola pacifica Titian, alla pista dello stadio olimpico di Berlino, fino allo Xinjiang Sports Centre Athletics Field in Urumqi in Cina, si può dire che quasi non esiste un Paese nel mondo in cui non sia presente il pavi-

mento Regupol® di BSW. BSW produce anche piastre antitrauma per parchi giochi e parchi divertimento. Si tratta di prodotti altamente innovativi e di qualità: BSW non punta a prodotti di basso livello per un pubblico poco esigente, con l’opportunità di vendite a breve scadenza, ma si concentra sul beneficio al

cliente, sulla protezione dell’utilizzatore e sulla durabilità dei prodotti. BSW vende i suoi prodotti attraverso una rete sociale di più di 80 distributori, propri uffici vendite e società affiliate; per il mercato Italia degli impianti sportivi e ricreativi, Roberto Franz è il nuovo collaboratore, disponibile

per ogni necessità di consulenza e di informazione tecnica (r.franz@regupol.it; www.regupol.it).

Regupol®, the BSW brand for sports and leisure floorings

Xinjiang Sports Centre Athletics Field in Urumqi, nell'ovest della Cina, con una pista del tipo Regupol® AG.

BSW GmbH is one of the leading companies providing flooring solutions for sports facilities, playgrounds and recreation areas. Regupol® is a brand that is known worldwide. The main applications areas are large athletic facilities, sports fields and gyms. Regupol® floorings are suitable for both international professional sports as well as for school and popular sports. Regupol® sports floorings can be modified in many respects, depending on the requirements. The variety of Regupol® wearing surfaces, elastic layers and installation systems provide the right quality for every kind of sport and for every performance level.

Il parco del Museums of Islamic Art in Dohar, Qatar, attrezzato con lastre antitrauma di Regupol®.

Roberto Franz, collaboratore Regupol® per l’Italia.

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Parigi, dopo l’autobus arriva il battello-palestra Si chiama Paris Navigating Gym e sembra un classico battello tipico parigino, di quelli con le vetrate panoramiche che solcano la Senna con a bordo turisti curiosi. Ma questo ha una sua particolarità: al suo interno nasconde una palestra, nella quale i patiti della forma fisica potranno fare esercizio, ammirando le bellezze del panorama lungo la Senna e contribuendo a muovere il battello grazie all’energia prodotta dal loro movimento. Paris Navigating Gym prevede un corpo di 20 metri, lungo il quale cyclette e tapis roulant sono connessi a un conver titore che trasforma la forza prodotta dai passi e dalle pedalate degli sportivi in energia elettrica. Gli attrezzi per la palestra saranno forniti da un’altra azienda ita-

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Rendering del battello-palestra sulla Senna a Parigi.

liana, Technogym. Altri partner sono lo studio di architettura Terreform ONE e l’Istituto URBEM, che hanno contribuito alla progettazione del battello-palestra. Oltre all’attività fisica, la Paris Navigating Gym ser virà a ospitare party serali in movimento lungo la Senna e sarà utilizzabile tutto l’anno: d’estate la copertura trasparente può essere aper ta per permettere di fare movimento “outdoor”. Il battello, il cui design è opera di Carlo Ratti Associati, famoso studio italiano di architettura, potrebbe essere rea-

lizzato già nel corso del 2017. Rimini Acqua Arena: approvato il progetto esecutivo Un’area piscina con tre vasche, un centro dedicato alla salute, una zona per il ristoro: sono i tre blocchi che comporranno il centro sportivo Acqua Arena, il nuovo polo natatorio pubblico di Rimini il cui progetto esecutivo è stato approvato dalla Giunta comunale. Si è aggiudicata la concessione di progettazione, realizzazione e gestione dell’opera l’associazione temporanea di

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imprese composta da Axia di Reggio Emilia, Nuova sportiva di Ferrara e Saeet Impianti di Firenze. Dal punto di vista architettonico questo nuovo impianto per il nuoto prevede forme omogenee al particolare contesto anche naturalistico in cui si inserisce, quindi in relazione con l’ampia zona verde su cui si affaccia. Il volume è rappresentato da una forma elementare a cupola che permette di distribuire tutti gli spazi, fruibili dagli utenti, al piano terra, arrivando all’altezza massima solo nella par te centrale e ottenendo


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Rendering del progetto Acqua Arena di Rimini.

quindi una forma che si armonizza con il terreno circostante e con il verde. Dalla parte est e sud sono disposte le facciate vetrate delle piscine e delle sale di ristoro e gioco bimbi, che godono quindi della posizione di maggiore pregio per le viste panoramiche e per il contatto diretto con il parco e i suoi percorsi. L’area delle piscine si compone di 3 vasche: una dedicata all’attività natatoria, una seconda dedicata all’acqua-fitness e ai corsi e una terza dedicata all’avvicinamento all’acqua. La piscina, nel complesso, è ampia 740 metri quadrati: la vasca grande da 25 metri avrà 10 corsie e sarà larga 20 metri; ci sarà anche una tribuna in muratura, dedicata al pubblico con 200 posti a sedere. La vasca dedicata all’acquafitness sarà di 20 metri di lunghezza, con acqua alta 1,3 metri; la piscina dedicata all’avvicinamento all’acqua e all’insegnamento del nuoto in età prescolare si svilupperà invece su una superficie di circa 66 metri quadrati e avrà una profondità massima di 60 centimetri in tutti i suoi punti. Il centro fisioterapico invece prevede una sala e dei box per la riabilitazione e una piscina a uso terapeutico. Infine, il progetto prevede un’area dedicata al food con bar e una sala ristorante. L’area terrazzata esterna è direttamente collegata al percorso ciclopedonale del parco e orientata a sud. Sul progetto Acqua Arena il Comune ha investito 5 milioni di euro, a fronte di un costo complessivo di circa 8 milioni di euro.

Rimini e la casa del Volley Due campi in parquet per poter allenare i fondamentali della pallavolo e dare il giusto spazio ai tantissimi ragazzi e ragazze che si appassionano a questo sport: prende forma la casa del volley, l’impianto sportivo che sorgerà in via Bidente, nella zona del Villaggio I Maggio. La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo della nuova palestra, ultimo step di un iter difficile legato, in un primo momento, a un intervento privato che si è successivamente arenato. L’amministrazione comunale nel 2015 ha deciso di provvedere direttamente all’esecuzione delle opere in sostitu-

zione della ditta incaricata, poi risultata inadempiente. Nel dettaglio il progetto prevede una struttura dedicata in via esclusiva alla pallavolo, sport indoor che raccoglie il maggior numero di praticanti sul territorio riminese e prevede un campo da gioco omologato per la serie B1 e due campi affiancati trasversali omologati per la serie C. Sono anche previsti oltre duecento posti a sedere per il pubblico, con posti dedicati ai disabili e spazi utili per spettatori in piedi. Il progetto assicura un modello strutturale dalle elevate per formance antisismiche e un’impiantistica moderna ed efficiente dal punto

Rendering esterno e interno del nuovo palazzetto per il volley a Rimini.

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di vista del consumo energetico, con l’impiego di fonti rinnovabili (saranno installati pannelli solari termici e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia termica ed energia elettrica). Anche il design della struttura sarà innovativo, grazie al sistema di facciata in legno che assicurerà una identificabilità della struttura anche nelle ore notturne. Un’attenzione par ticolare è stata dedicata anche alla progettazione degli spazi esterni, con l’ideazione di una piazza gradonata di ingresso che potrà diventare occasione per un luogo di incontro e socializzazione, in stretta relazione con lo spazio verde del parco. Nuovo look per lo stadio del Chelsea Sarà un impianto più moderno, con una capacità che passa dell’attuale, di 41.600 spettatori, ai 60.000 previsti alla fine dei lavori. L’accesso diretto dalla stazione della metropolitana di Fulham Broadway sarà un altro plus per lo stadio e per i suoi tifosi. Se la municipalità di Hammersmith e Fulham accetterà il piano, allora le carte della realizzazione verranno presentate a Sadiq Khan, il sindaco di Londra. Il nuovo impianto di sicuro migliorerà l’economia locale, grazie all’indotto derivante dalla realizzazione di un museo, un negozio legato al Club e un ristorante/caffetteria. Il progetto dell’ampiamento dello stadio del Chelsea è stato commissionato a uno degli studi di architettura più famosi del settore, Herzog & de Meuron, lo stesso che si è occupato dell’Allianz Arena, del-


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lo stadio nazionale di Pechino e dello stadio del Bordeaux. La nuova casa dei Blues compor terà un investimento di 500 milioni di sterline; le fasi iniziali vedrebbero la demolizione di alcuni edifici subordinati allo stadio. Il nuovo Stamford Bridge verrà aper to al pubblico nel 2021.

Tottenham, il progetto del nuovo stadio da 61 mila posti

Tottenham, nuovo stadio pronto per la stagione 2018/2019 Londra guarda al futuro, e in par ticolare lo fanno le sue squadre di calcio, rivalutando e ridisegnando gli stadi per poter contare su strutture innovative e di qualità. Per esempio, il Tottenham si prepara ad avere in tempi brevi una nuova casa: i lavori sono in corso e il progetto prevede uno stadio da 61 mila posti e un costo di circa 400 milioni di sterline. Sarà uno stadio innovativo, dalla struttura iconica, con una facciata in vetro

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Notizie che rivela l’interno dello stadio e un tetto curvo che si unisce alla struttura dello stadio creando una coper tura elegante sulle sedute. L’ingresso è spettacolare, progettato per creare un collegamento e un senso di “arrivo” dalla stazione e dalla piazza pubblica, in seguito alla rigenerazione di High Road. Gli spettatori usufruiranno di sedute confortevoli, visione perfetta, e ottimale esperienza anche per disabili, grazie alla grande flessibilità delle sedute. Lo stadio sarà fruibile tutto l’anno, grazie alla presenza di un museo e della possibilità di essere accompagnati in un tour dello stadio, di usufruire di strutture ricreative, caffè e un hotel. Per i più coraggiosi, ci sarà la possibilità di arrampicarsi all’esterno dello stadio fino a un’altezza di 40 metri lungo una parete appositamente adibita per l’arrampicata.


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Brescia: si chiamerà Arnold Gym la palestra che aprirà al Mercato dei Grani di piazza Arnaldo al termine della ristrutturazione. Un raggruppamento temporaneo d’imprese investirà diversi milioni di euro per rimettere a nuovo l’immobile e pagherà al Comune un canone di 12 mila euro annui per una concessione ventennale. La palestra convivrà con un ristorante, con una Spa e con altri esercizi commerciali. Verona: è stato inaugurato il nuovo pavimento in parquet al palazzetto sportivo “Agsm Forum”, al termine dei lavori di rifacimento resisi necessari dopo il nubifragio del mese di lu-

glio 2016. I lavori hanno avuto un costo di circa 150 mila euro. Presenti al taglio del nastro l’assessore allo sport e tempo libero Alberto Bozza, il presidente di Agsm Fabio Venturi e i rappresentanti delle società sportive di basket, pallavolo e calcetto. «Consegniamo alla città e in particolare a tutti gli appassionati di sport un palazzetto rinnovato e dotato di tecnologie innovative», ha affermato l’assessore Bozza durante la cerimonia di inaugurazione. La nuova pavimentazione sportiva è realizzata da una doppia orditura incrociata sottostante in legno di abete, con funzione di supporto elastico, e da una so-

prastante pavimentazione in legno massello pre-verniciato in essenza di Hevea dello spessore di 22 mm; l’intero pacchetto ha uno spessore complessivo di 92 mm che consentirà, all’occorrenza, operazioni di rilevigatura per una manutenzione futura. Nell’ambito della ristrutturazione, è stato acquistato un nuovo impianto di basket, modello Techno Match III Air Craft. Il modello può essere spostato in qualsiasi direzione senza attrito e senza carichi concentrati, tramite un sistema integrato che genera uno strato d’aria tra il basamento del canestro e la superficie d’appoggio, rendendo impossibile il danneggiamento

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Verona, la rinnovata pavimentazione del palazzetto Agsm Forum.

del pavimento. Il costo complessivo per la coppia di canestri è stato di circa 39 mila 200 euro. Realizzato nel 1986, il palazzetto sportivo si sviluppa su tre livelli e ospita varie discipline sportive, tra le quali basket, volley e calcetto nella palestra centrale e attività a corpo libero nelle palestre minori. Con una capienza massima di 5 mila telespettatori,


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l’impianto sportivo è in grado di ospitare anche manifestazione extra sportive come concerti musicali, convegni e altro. Castel San Pietro Terme (Bo): a Osteria Grande è rinato il Cir-

colo Tennis. L’impianto sportivo, che si trova di fianco alla bocciofila e comprende un campo coperto e uno all’aperto, è stato rimesso a nuovo nei mesi scorsi. Tutto questo grazie alla nuova gestione, affida-

ta all’associazione Happy Tennis School. «Il rinnovamento di questo impianto sportivo è un risultato importante per Osteria Grande, raggiunto grazie alla sinergia fra amministrazione comunale e associazionismo

sportivo», ha affermato il sindaco Fausto Tinti. «Il merito va anche ad Andrea Bondi che, nell’ambito del suo impegno come consigliere delegato allo sport, ha costruito e portato avanti questo progetto insieme al dirigente Angelo Premi dell’ufficio tecnico comunale». «Con questo intervento continua l’impegno dell’Amministrazione per rinnovare le strutture sportive della città con particolare attenzione alla sicurezza e alla messa a norma degli impianti», ha sottolineato Andrea Bondi. «Il telone di copertura del campo, che aveva una trentina di anni ed era stato già sottoposto a diversi interventi di riparazione negli anni passati, era lacerato in alcuni punti e nel periodo invernale presentava infiltrazioni che rendevano scivoloso il campo di gioco. Una nuova realtà sportiva sul territorio incrementa l’offerta a disposizione delle famiglie, oltre ad arricchire il tessuto dell’associazionismo e del volontariato castellano». L’amministrazione comunale ha dunque rifatto il telone del campo coperto, messo a norma l’impianto elettrico e ripavimentato in erba il campo esterno, dove ora c’è la possibilità di praticare sia tennis sia calcetto. La Polisportiva di Osteria Grande si è occupata della recinzione e della cancellata d’ingresso alla struttura e

Castel San Pietro Terme (B0), il rinnovato circolo del tennis di Osteria Grande.

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presto metterà in opera anche un accesso secondario. L’associazione Happy Tennis School ha contribuito a rendere confortevole il nuovo circolo tennis e ha in progetto l’installazione di nuove luci a terra, nel sentiero interno per accedere ai campi. L’inaugurazione ufficiale è prevista a primavera con la bella stagione. Novi (Mo): si sono conclusi i lavori, iniziati in gennaio, relativi alla sostituzione del telo in PVC a copertura del campo polivalente sintetico e al relativo impianto di riscaldamento presso il centro sportivo “I Campetti”. Le precedenti strutture, che risultavano ormai datate, sono state sostituite con attrezzatu-

FOTO: Novi (Mo), il centro sportivo “I Campetti” con la nuova copertura.

re moderne, efficienti e in regola con tutte le normative di sicurezza previste dalla legge. Il nuovo telo, steso sulla struttura lamellare, riprende il disegno e le aperture di quello precedente, mentre i bruciatori del nuovo impianto di riscaldamento sono stati collocati all’esterno della struttura su un basamento in cemento. Il

costo totale dei lavori ammonta a 49 mila euro, di cui 42 mila finanziati con fondi dell’Agenzia Regionale per la Ricostruzione. Pescara: è stato pubblicato l’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse finalizzate all’affidamento in uso temporaneo dell’impianto sportivo di proprietà comunale Palaelettra. «Un avviso che nasce dalla necessità di dare la massima fruibilità cittadina a un impianto che vogliamo vedere pienamente a regime », ha affermato l’assessore allo sport Giuliano Diodati. «L’Amministrazione sta cercando di tagliare al massimo i costi di gestione delle strutture che

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fanno parte del suo patrimonio; il bando nasce affinché l’impianto possa trovare un soggetto capace non solo di accollarsi i costi di gestione e quelli relativi al personale, ma che riesca a esprimere tutto il suo potenziale, attivando vocazioni che magari a oggi sono ancora poco espresse. Il bando richiede garanzie sulla storicità dei soggetti, sulla professionalità e sulle finalità del progetto che dovrà essere destinato al maggior pubblico possibile e alla più ampia gamma di discipline e stabilisce che i costi di utilizzo siano cristallizzati ai valori attuali, affinché il Palaelettra conosca nuovi fasti, senza dimenticare la sua storia e il suo presente».


regioni, province, comuni Tivoli (Rm): dopo l’approvazione da parte del Credito Sportivo delle quattro richieste di mutui a tasso zero per 4 impianti sportivi comunali, e, con il parere favorevole del Coni, partirà la progettazione esecutiva degli interventi che riguarderanno lo stadio Olindo Galli, il palazzetto Paolo Tosto, il Campo C della Città dello Sport dell’Arci e Campo Ripoli. Per lo stadio dell’Arci, l’Olindo Galli, sono previsti lavori per 442 mila euro che serviranno per ripristinare la pista di atletica e omologarla per ospitare gare ufficiali. Per il Campo C, i lavori riguarderanno il rifacimento degli spogliatoi, la sistemazione degli impianti, il ripristino dell’illuminazione del campo, nuove righe sul campo da gioco, nuova recinzione e percorsi per disabili. Si tratta di una struttura destinata al gioco del rugby ma

abbandonata da diversi anni. 460 mila euro andranno al palazzetto dello sport Paolo Tosto: inaugurato nel 2008, è stato abbandonato e oggi è inutilizzato. Si tratterà di sistemare le pareti lesionate e realizzare nuove scale di emergenza, oltre che ripristinare la struttura per poterla utilizzare nuovamente. Infine, al Campo Ripoli verrà rifatto il terreno da gioco per 519 mila euro. Reggio Calabria: presso il campus del liceo scientifico A. Volta sono stati inaugurati i nuovi impianti sportivi e le strutture eco-sostenibili che arricchiscono le infrastrutture del liceo, caratterizzato da moderni ambienti di apprendimento e spazi vivibili dagli studenti in piena sicurezza. Gli impianti sportivi sono stati realizzati grazie al programma 2007-2013 – POR

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FESR 2007 IT 16 1PO004 – “Ambienti per l’apprendimento” – Asse II – “Qualità degli ambienti scolastici” – Obiettivo C, la cui finalità era incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l’eco-sostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici. L’obiettivo più importante era quello dell’inclusione: si è voluto potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e migliorare la qualità della vita per gli studenti. La scuola, che dall’anno scolastico 2014-2015 è anche Liceo a indirizzo sportivo, ha implementato gli ampi spazi che circondano la palestra con un campo polivalente di basket/handball, uno di volley, un percorso ginnico-atletico e uno spazio ricoperto da pannelli fotovoltaici che produrrà ener-

Reggio Calabria, l’inaugurazione della palestra del liceo A. Volta.


gia alternativa per la scuola, sede anche di un rilevatore sismico, e per il territorio. Taranto: per il rilancio del palazzetto dello sport di via Cesare Battisti il Comune ha indetto un bando di gara per procedura aperta relativo all’affidamento della gestione dell’impianto in regime di concessione. Una decisione che si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare lo sviluppo di attività sportive, soddisfacendo gli interessi generali della collettività. L’aggiudicatario, che gestirà la struttura per 6 anni, dovrà promuovere iniziative nell’ambito sportivo, con attenzione al circuito giovanile e alle associazioni di quell’ambito. La base d’asta per il canone di concessione annuo è fissato in 91.200 euro. A carico dell’aggiudicatario anche l’esecuzione di lavori di adeguamento (demolizione di interventi edilizi abusivi) che il Comune ha quantificato in 25.000 euro.

1978, come espressamente previsto nel decreto di finanziamento, in quanto finalizzato a trasmettere messaggi positivi alle nuove generazioni comunicando la centralità di valori importanti come il rispetto della dignità umana e delle regole del vivere civile, anche attraverso uno strumento fondamentale come quello dello sport.

Naso (Me), l’inaugurazione del campo di calcio a 5 Peppino Impastato e la prima partita amichevole disputata nella struttura.

Naso (Me): è stato inaugurato il campo di calcio a 5 in Contrada Grazia del comune di Naso, alla presenza delle scolaresche di Naso e dei rappresentanti del Centro Siciliano di Documentazione Peppino Impastato. L’opera è stata finanziata per 234 mila euro nell’ambito del PON Sicurezza, il Programma cofinanziato dall’Unione Europea sotto la regia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, attraverso un bando pubblico denominato “IO GIOCO LEgALE”, che prevedeva la realizzazione di 100 impianti sportivi – fra campi polivalenti coperti e campi di calcio a 5 – nelle quattro Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). L’impianto sportivo è stato intitolato alla memoria di Peppino Impastato, assassinato dalla mafia nella notte tra l’8 e il 9 maggio del

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