retail&food 03 2016

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r&f Omnichannel retailing

Innovazione digitale, dal back al front-end La disponibilità di nuove tecnologie per il retail mantiene al centro del dibattito le opportunità di impiego, in un’ottica sia di efficientamento delle procedure sia di maggiore efficacia della customer experience. Dal Retail’s Big Show di New York al Politecnico di Milano, i trend del mercato

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retail&food - marzo 2016

“T

he biggest threat is not each other, it’s the status quo”. Parlando di condivisione delle informazioni, sia con la gestione del centro commerciale sia con gli altri player della galleria, Steven Lowy, co-CEO di Westfield Corporation – in occasione dell’evento annuale organizzato dalla National Retail Federation (NRF) a New York – ha immaginato per un futuro molto prossimo servizi alla clientela sempre più personalizzati, che spazino dalle indicazioni per trovare posto nel parcheggio dello shopping centre alle offerte dedicate da scaricare in tempo reale sullo smartphone. Un dibattito, quello sull’omnichannel retailing, con focus dalle nuove tecnologie alle strategie dei brand, che ha visto partecipare al Retail’s Big Show 2016 (17-20 gennaio) 33.500 persone, 600 aziende espositrici e ancora centinaia di esperti. L’evento internazionale di New York ha riproposto come dogma che l’ecommerce e il negozio fisico non possono più essere visti come due canali separati attraverso cui beni e servizi vengono veicolati a differenti tipologie

di consumatori. E il messaggio, sempre più articolato e supportato da innumerevoli case history, ha fatto breccia da tempo anche in Italia, soprattutto tra i retailer più strutturati e soprattutto nei settori alimentare e abbigliamento. Con modalità differenti. A studiarne trend, soluzioni, grado di soddisfazione e fattori di rischio il School of Management del Politecnico di Milano che, attraverso l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, ha realizzato lo studio “Innovazione digitale nel Retail: alla ricerca del valore”. Giunto alla sua seconda edizione, dove ha coinvolto 70 top retailer, l’approfondimento ha evidenziato alcuni punti fondamentali: i consumi sono tornati, seppur timidamente, a salire; gli italiani sono sempre più connessi e digitali, infatti nel 2015 sono aumentati sia gli utenti che si connettono da smartphone (31 milioni, +19,5% rispetto al 2014) sia il tempo medio speso giornalmente navigando da cellulare (+26,7% rispetto al 2014); Internet su smartphone serve anche per fare acquisti, con il 78% delle persone che navigano da mobile

Valentina Pontiggia

che dichiara di utilizzare di norma lo smartphone in almeno una fase del processo d’acquisto; gli investimenti dei top retailer in innovazione crescono, passando dal 12,5% del totale degli investimenti annuali nel 2014 al 15% nel 2015. Da una parte l'abbigliamento punta soprattutto su soluzioni “esperienziali” all'interno del punto vendita per catturare l'attenzione dei potenziali clienti e fidelizzarli - oltre il 40% del campione ha dichiarato di voler investire in almeno una delle soluzioni tra digital


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