l'Orafo Italiano 01-02-03 2021

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G E NNA IO • FE B B RA IO • M ARZ O 202 1

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forevermark.com Forevermark è un marchio di proprietà della De Beers Group distribuito da World Diamond Group S.p.A.


DE BEERS E WORLD DIAMOND GROUP, SOLO DIAMANTI DI RARA BELLEZZA De Beers, l’azienda più nota nella scena internazionale per la gioielleria con diamanti, conferma la World Diamond Group come unico licenziatario per il mercato italiano per il brand Forevermark-De Beers. Una partnership che nasce da una reciproca condivisione di valori e competenze sul settore dei diamanti.

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A NNO L X X V N UM E RO 1/ 2/ 3 - G E N N A I O/ F E B B RA I O/ M A RZ O 20 21

DI RE TTORE RE S P ON S A B I L E A N DR E A A IE L L O DI RE TTORE C RE A TI VO DO ME N IC O F E ST A d o m e n ic o .fe s t a @ e d ifis .it C OORDI N A M E N TO E DI TORI A L E A N T O N E L L A GA R E L L O a n t o n e lla .g a r e llo @ e d ifis .it I N RE DA Z I ON E SIMO N A IN F A N T O L IN O S E N I OR E DI TOR A T L A RG E IL A R IA DA N IE L I C OL L A B ORA TORI LUIGI COS TAN TI N I, L A UR A IN GHIR A MI, MIC HE L E R O MA N O , MA R C O SE R R A V A L L E P ROG E TTO G RA F I C O F A BR IZIO MA J E R N A A RTW ORK C L O SE UP ST UDIO S TRA DUZ I ON I P R O MO -E ST P UB B L I C I TÀ d ir c o m @ e d ifis .it TRA F F I C O P UB B L I C I TA RI O F R A N C E SC A GE R BIN O fr a n c e s c a .g e r b in o @ e d ifis .it S TA M P A BO O ST S.P .A . C E N A T E SO T T O - BG EMAIL o r a fo @ e d ifis .it W E B S I TE w w w .o r a fo it a lia n o .it PRE Z Z O P E R C OP I A € 5,00 / A RRE TRA TI € 1 0,00 A BBONA MENTI abbonament i@ e d ifis .it

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Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949. Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi del Reg. EU 679/2016 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi dell’art. 15 il ricevente ha facoltà di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a EDIFIS S.r.l. - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.

l’Orafo italiano, una rivista edita da:

Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna, 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 / Fax +39 023451231 www.edifis.it

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EDITORIALE

Resistere, reagire, programmare: il settore orafo nel suo insieme si sta organizzando in vista dell’agognata ripartenza - anche se non si possono che azzardare ipotesi quanto a tempi e modi di una vera ripresa forte anche delle soddisfazioni degli ultimi mesi in termini di vendite e della determinazione a cogliere tutte le opportunità e le tendenze del momento. Nell’assenza forzata e quasi totale di viaggi, fiere ed eventi in presenza, infatti, aziende e dettaglianti mettono a frutto vecchie e nuove strategie per comunicare, distinguersi e conquistare un consumatore quanto mai desideroso di gratificarsi facendosi coinvolgere in shopping experience nuove e inclusive, anche in presenza. Ormai, grazie a tecnologie online e offline, si può entrare in una gioielleria e divertirsi a comporre da soli il proprio gioiello o a farselo personalizzare o “cucire” addosso… Ed è in gioielleria che si troverà il dono perfetto per dimostrare il proprio amore e la propria vicinanza alle persone care, esprimendo sentimenti e valori tanto più preziosi in questo momento di grande fragilità. Sempre in tema di valori, infine, sostenibilità, ecologia ed economia circolare sono altri messaggi chiave che sempre più aziende badano a sottolineare nella propria comunicazione, condividendo un impegno a vocazione sociale o ambientale che - come abbiamo più volte ricordato - è ormai saldamente nei pensieri dei consumatori: i quali, nella ricerca di un senso in quanto sta accadendo, sempre più apprezzano commitment quali tracciabilità delle gemme, impiego di energie rinnovabili, rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, metalli fairmined, ben consapevoli delle sfide fondamentali che ci attendono nel prossimo futuro.

Resist, react, plan: the goldsmith sector as a whole is getting organised in view of the coveted restart, even if only hypotheses can be made as for the times and ways of a true recovery, also relying on the positive results obtained over the last few months in terms of sales and on the determination to catch all the opportunities and trends of the period. Due to the forced, almost total absence of travels, exhibitions and live events, in fact, companies and retailers capitalize on old and new strategies to communicate, stand out and win consumers that, more than ever, want to gratify themselves being involved in new and inclusive shopping experiences, also in person. Now, thanks to on line and off line technologies you can enter a jewellery and have fun composing your jewel or having it customised or tailor-made… In the jewellery you can find the perfect gift to show your love and closeness to the beloved ones, expressing feelings and values even more precious in a period characterised by a great frailty. Always speaking about values, sustainability, ecology and circular economy are, finally, other key messages that an increasingly higher number of companies want to underline in their communication, sharing a commitment with a social or environmental vocation that, as we have often pointed out, is now firmly in the mind of consumers that, in trying to find a sense in what is happening, are increasingly appreciating commitments as the traceability of gems, the use of renewable sources, the respect of environment and of the workers’ rights, fairmined metals, well aware of the critical challenges we will face in the near future.

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Photo: Azzurra Piccardi Art Direction: Donna Jewel Francesca Bianchi, Founder & Creative Director Francesca Bianchi Design

F R A NC E S C A B I ANC H I D E S I GN | JEWELLERY & YACHT DESIGN |

W W W. F R A N C E S CA B I A N C H I D E S I G N . CO M

INFO@FRANCESCABIANCHIDESIGN.COM


L’ORAFO

78 81

SOMMARIO

Pantone: Attenti a quei due

V ISUA L Bee Safe

86 88 90

Beach Party

For Her

FLAS H

69 98 100

Home Sweet Home La nuova Shopping Experience Green is Beautiful

102

Gemmologia: rivoluzioni in vista?

Young Italian Talents

OSIGEM

In copertina: mini groumette con diamanti e smeraldo taglio fancy in oro bianco, giallo e rosa, della linea Lisa O. di Forever Unique.

V IS U AL

53

For Him

White Pureness

I N S I DE JEW ELR Y

43

92 94

Less is More

Love is in the Air

P E OP L E & B RAN D S

WISH LIS T

€ 5, 0 0

L’Alta Gioielleria a Parigi

Beatrice Beleggia

TR END

G EN N A IO • FE BBRAI O • MA RZO 2 0 2 0

22 33 59

INTERV IEW

I N CA SO DI M A NC A TO RECA P ITO I NVI A RE A L C MP DI M ILA N O RO SERI O P ER L A RE STI TU ZI O NE AL MI TTE N TE PREVI O PAG AM E N TO RE SI

CL O S E U P

ITALIANO

Shades of Gems

Cover: mini groumette in white, yellow and rose gold with diamonds and fancy cut emerald, from the Lisa O. line by Forever Unique.

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CERTIFICHIAMO TUTTI I NOSTRI GIOIELLI CON ZAFFIRI RUBINI E SMERALDI

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La WDG in collaborazione con l’ Istituto Gemmologico LABIGEM, che utilizza le più sofisticate tecniche di analisi per la certificazione delle gemme di colore come rubini, zaffiri e smeraldi, rilascerà su tutta la propria gioielleria con colore prezioso un certificato internazionale gemmologico che attesta l’autenticità delle caratteristiche tecniche analizzate.

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L’ORAFO

ITALIANO

L’ALTA GIOIELLERIA VA IN SCENA ONLINE / di Simona Infantolino

La cancellazione degli eventi parigini non blocca l’Haute Joaillerie che incanta il popolo del web con creazioni sempre spettacolari

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BOUCHERON

U In apertura: anello Chevalière Émeraude in oro

bianco e platino ispirato al design ottagonale di Place Vendôme con smeraldo Muzo colombiano taglio smeraldo da 4,43 carati, su pavé di diamanti

e quarzo. In questa pagina: anello Nœud Diamants in oro bianco con diamante taglio smeraldo da 1,50

carati E VVS1, su pavé di diamanti, con lacca nera. La multivestibilità dell’anello permette di indossarlo anche come spilla, accessorio per capelli o papillon.

n tuffo nel passato e nell’eleganza dell’Art Déco arriva da Boucheron, il cui direttore creativo Claire Choisne ha riportato alla luce, in una versione rimodernata, alcuni dei più spettacolari gioielli dell’archivio della Maison. Tutto lo stile di quegli anni ruggenti trova così voce nella collezione A History of Style, Art Déco in cui l’opulenza degli smeraldi abbraccia le linee pure e il contrasto tra il bianco dei diamanti e il nero dell’onice incontra il genderless. Così il design di una cravatta diventa collana, un cerchietto con motivo a gallone si trasforma in cintura da uomo su smoking e un papillon può diventare un anello che, aprendosi, cambia design e vestibilità.

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A dive into the past and elegance of Art Déco is made by Boucheron, whose creative director, Claire Choisne, brought back to light, in a modernised version, some of the most spectacular jewels taken from the archive of the Maison. All the style of those roaring years find then a voice in the A History of Style, Art Déco collection where the opulence of emeralds embraces the pure lines and the contrast between the white of diamonds and the black of onyx meets the genderless. Thus, the design of a tie is turned into a necklace, a hair band with a chevron pattern transforms into a men’s belt on a smoking suit and a bow tie becomes a ring that, when opened, changes both its design and wearability.


L’ORAFO

ITALIANO

In questa pagina, dall’alto: orecchini Aubade in oro bianco e giallo con pendente removibile, diamanti taglio brillante e rubini ovali sfaccettati. Bracciale cuff Honey-Heart in oro giallo e bianco con rosoni a nido d’ape e diamanti taglio brillante. Anello cocktail Passione in oro bianco e giallo con rubellite sfaccettata centrale da 10,72 carati e diamanti bianchi taglio brillante. Pagina a fianco: collana Polvere di Luna in oro bianco e giallo con diamanti taglio brillante e taglio rosa.

I

l percorso intrapreso quest’anno da Buccellati con la nuova collezione di Alta Gioielleria guarda al futuro con gli occhi del passato. Un passato fatto di tradizione e savoir-faire che, in 102 anni di storia, ha reso i gioielli della maison iconici e rappresentativi di un secolo della migliore tradizione orafa. La collezione celebra tutti gli elementi distintivi che hanno caratterizzato Buccellati in questi anni: i bracciali cuff riccamente decorati con foratura e incisione manuale; i collier maestosi ma leggerissimi abbinati a orecchini pendenti dalle trame intrecciate; gli anelli cocktail in cui imponenti pietre colorate o delicate perle dominano importanti montature decorate con motivi geometrici o floreali.

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The path followed this year by Buccellati, with the new High Jewellery collection, looks ahead with an eye towards the past. A past made of tradition and savoir-faire that, in 102 years of history, made the jewels of the maison iconic and representative of a century of the best goldsmith tradition. The collection celebrates all the distinctive traits that have characterised Buccellati over these years: cuff bracelets richly decorated with manual boring and engraving: majestic though extremely light chokers with matching drop earrings with intertwined patterns; cocktail rings whose outstanding colour stones or delicate pearls dominate important decorated settings with geometric or flowery patterns.


BUCCELLATI

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II TT A A LL II A AN NO O

CHANEL

LL’’O ORRA AFFO O

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Pagina a fianco: collana e anello Constellation Astrale in oro giallo e bianco con mosaico di lapislazzuli, zaffiri gialli che ricreano le stelle e diamanti bianchi. In questa pagina, dall’alto: anello Eblouissante in oro rosa e platino con diamanti e spinelli rosa ispirato all’architettura veneziana. Orecchini Volute Marine in oro giallo, diamanti e lapislazzuli la cui forma richiama quella dei pali da ormeggio delle gondole.

C

hanel porta nell’Alta Gioielleria la sua visione contemporanea del mondo con la collezione Escale à Venise. Trasformando i simboli più amati della Maison in 70 creazioni eccezionali, Patrice Leguéreau, direttore della sezione gioielli, dedica la collezione a Venezia, una delle destinazioni più amate da Gabrielle Chanel. Il fascino della città è racchiuso in 4 differenti linee: La Sérénissime, i cui disegni geometrici reinterpretano le facciate dei palazzi e i pavimenti in marmo policromo delle chiese; Grand Canale che, grazie a lapislazzuli e diamanti, richiama gli ormeggi delle gondole; Isola della Laguna che rende omaggio all’arte dei mosaici di Torcello e del vetro di Murano; infine la linea Spirito di Venezia, che trova nel leone, già simbolo della città nella sua versione alata, il proprio emblema. Chanel introduces into High Jewellery its contemporary vision of the world with the Escale à Venise collection. Turning the most appreciated symbols of the Maison into 70 outstanding creations, Patrice Leguéreau, director of the jewel department, dedicates the collection to Venice, one of the most loved destinations by Gabrielle Chanel. The charm of the city lies in 4 different lines: La Sérénissime, whose geometric designs reinterpret the façades of palaces and the floors in polychrome marbles of churches; Grand Canale that, thanks to lapis lazulis and diamonds, reminds the mooring for Gondolas; Isola della Laguna, paying homage to the art of mosaics of Torcello and the glass of Murano; finally, the Spirito di Venezia line that finds its emblem in the lion, already symbol of the city in its winged version.

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VANCLEEF&ARPELS

L’ORAFO

ITALIANO

A destra: orecchini Céphéide con pendenti amovibili in oro bianco con tanzaniti

taglio baguette, granati tsavorite, zaffiri malva e diamanti. Pagina a lato: collana Céphéide con clip amovibile in oro bianco con calcedoni taglio

cabochon, tanzaniti baguette, zaffiri malva, granati tsavorite e diamanti.

A sinistra: orologio Galaxie Secrète in oro

bianco con, al centro, zaffiro ovale del Madagascar da 8,05 carati, zaffiri di colore, diamanti e movimento al quarzo.

V

iaggio tra le galassie alla scoperta di sé stessi con Van Cleef & Arpels che attraverso i colori e i bagliori dell’universo racconta una storia fatta di sogni e speranze. La nuova collezione Sous les étoiles presentata dalla Maison esplora il cielo e i pianeti raccogliendo tutta la voglia di evasione che caratterizza questo momento storico. Prendendo spunto dal modo in cui l’arte e la letteratura hanno interpretato il tema, ma anche dalle più recenti immagini della Nasa e dell’Agenzia Spaziale Europea, questi

gioielli mostrano uno spazio non solo pieno di luci, ma anche ricco di colori sgargianti. Non mancano quindi le pietre preziose colorate come zaffiri, tanzaniti, granati e tormaline che accompagnano la rappresentazione di sistemi solari, lune e stelle, portatrici di desideri e fortuna. A journey among the galaxies to discover oneself with Van Cleef & Arpels that, through the colours and glares of the universe, tells a story made of dreams and hopes. The new Sous les étoiles collection, presented by the Maison, explores sky and planets gathering

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all the will to escape characterising this historical moment. Taking inspiration from the way in which art and literature have interpreted such a theme, but also from the most recent images of Nasa and the European Space Agency, these jewels show a space not only full of lights, but also rich in bright colours. Then, such coloured precious stones like sapphires, tanzanites, garnets and tourmalines are not lacking, accompanying the representation of solar systems, moons and stars, bringing wishes and luck.


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XDIAMOND é IL NUOvO GIOIELLO TECNOLOGICO E SOSTENIBILE XDiamond è il nuovo brand che guarda al futuro, specializzandosi nella creazione di gioielli “green”.

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Se la natura ci ha insegnato la bellezza, la tecnologia ci ha permesso di ricrearla preservandola e proteggendola, per questo XDiamond ha scelto di realizzare i suoi gioielli con Oro e Argento non preveniente da estrazione dirette (detto C.O.C - Chain of Custody) e utilizzando i diamanti Lab-grown.

XDiamond è il diamante creato dall’uomo nel giro di poche settimane anziché in natura in migliaia di anni, rendendo oggi possibile l’acquisto di un gioiello prima inaccessibile per rarità. pER INFORMAzIONI CONTATTARE info@wdgspa.com

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C O M U N I C A

Z I O N E


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ATTENTI

A QUEI DUE / di Antonello Garello


L’ORAFO

ITALIANO

Oscar de la Renta Pre-Fall 2021

Emilio Pucci Pre-Fall 2021

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Giorgio Armani SS 2021

Max Mara Pre-Fall 2021

La luce e il colore del sole, la solidità di una roccia, una sobrietà senza tempo: di fronte alle sfide che ci attendono nel 2021, il Pantone Color Institute ha deciso di selezionare non uno ma due colori, l’Ultimate Grey e la tonalità di giallo Illuminating, per lanciare un messaggio di resilienza, energia e ottimismo. Proprio come una coppia che si alimenta e si arricchisce di differenze e singolarità, il giallo e il grigio duettano in un rimando di luci e ombre, di riflessi e profondità. La gioielleria diventa naturale protagonista di questa tendenza con gioielli in oro e argento dalle superfici lavorate, che catturano la luce accendendo speranze e ottimismo.

The light and the colour of the sun, the solidity of a rock, a timeless sobriety: facing the challenges ahead for 2021, the Pantone Color Institute has decided to select not one, but two colours, Ultimate Grey and Illuminating yellow, to launch a message of resilience, energy and optimism. Just like a couple that feeds on and enriches thanks to differences and individualities, yellow and grey make a duet consisting in lights and shadows, reflexes and depths. Jewellery becomes the natural protagonist of this trend with gold and silver jewels characterised by worked surfaces, capturing the light and generating hopes and optimism.

Pagina a lato, in alto: collana della collezione Lunaria Petali di Marco Bicego in oro giallo lavorato a bulino e impreziosito da diamanti. In basso: bracciale in oro giallo della collezione Diva di Micheletto. In questa pagina, in alto: orecchini in argento rodiato della collezione Stardust di Joidart, design Carme Fàbregas. Sotto: bracciale Skin Cuff in argento 925, dalla collezione Enchanted di Giulia Barela.

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L’ORAFO

ITALIANO

Vivetta Pre-Fall 2021

Phillip Lim Pre-Fall 2021

In questa pagina, in alto: orecchini Torchon in elettroformatura d’oro con decorazione laserata e inserto in elettrofusione con motivo a rete di Giordini. Qui a lato: bracciale Pois Moi linea Luna in oro giallo 18 carati di Roberto Coin. Pagina a fianco, da sinistra: anello Ziggurat realizzato a mano in argento da AnD Swiss Archijewels, design Eleonora C. Orecchini in argento 925 naturale della Linea Profili di Athena Gioielli.


Brandon Maxwell SS 2021

Salvatore Ferragamo SS 2021


ITALIANO

Adam Lippes Pre-Fall 2021

L’ORAFO

Moschino Pre-Fall 2021

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Hermès SS 2021

A sinistra: collana di catena grumette in bronzo giallo, con finitura sabbiata effetto “invecchiato”. Fa parte della linea Limited Edition di Unoaerre, interamente realizzata ad Arezzo, dedicata ad alcuni pezzi storici. A destra: anelli-scultura in argento satinato e rubino della linea Aria di Laura Volpi: i volumi importanti e le ampie superfici sono attraversati dall’aria e l’effetto è di una grande, sospesa leggerezza.

Alexander McQueen SS2021

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L’ORAFO ITALIANO PER

FOREVER

UNIQUE

S

e il 2020 è destinato a passare alla storia come l’anno del #maiunagioia - hashtag da 350mila post a settimana - la speranza è che il 2021 ci regali invece soddisfazioni e ci aiuti a realizzare i nostri desideri. Lisa O., la linea più giovane di Forever Unique, esprime questa speranza con la sua nuova, creativa new entry, il bracciale ‘NA GIOIA, che attraverso colori simbolici vuole comunicare fiducia e ottimismo. Il gioiello è composto da un filo d’oro con diamante centrale di 0.05 carati, rigorosamente naturale come tutte le gemme Forever Unique, e tre fili di seta cerata di diverso colore, ciascuno portatore di un diverso messaggio: rosso amore, giallo felicità, verde speranza, rosa fragole amore per sé stessi, viola saggezza, bianco serenità. La chiusura è costituita da un piccolo moschettone d’oro, che perfeziona il “make a wish” rappresentato dai tre fili di seta. Oltre alla versione Rainbow, per chi è ottimista per natura, ci sono dodici varianti cromatiche, dedicate ciascuna a un segno zodiacale, e questa vocazione “astrologica” è coronata dal coinvolgimento nel progetto dell’influencer Luigi Torres Cerciello (@luigitorrescerciello), che coi suoi post ironici dedicati appunto all’oroscopo si è guadagnato un seguito di oltre 500mila follower. ‘NA GIOIA avrà anche

un’importante ricaduta benefica: parte del ricavato delle vendite verrà infatti devoluto all’associazione Pro Tetto Onlus, che si prende cura delle persone rimaste senza dimora, purtroppo drasticamente aumentate nel corso del 2020. If 2020 is destined to go down in history like the year of #maiunagioia (never a moment of joy) - a hashtag with 350,000 posts a week - we hope that 2021 can have in store for us some satisfactions and help make our dreams come true. Lisa O., the youngest line of Forever Unique, expresses this hope in its creative new entry, the ‘NA GIOIA bracelet that, through symbolic colours, wants to communicate confidence and optimism. The jewel consists in a gold thread with a 0.05 ct central diamond, strictly natural like all Forever Unique gems, and three waxed silk threads in different colours, each bearing a different message: red - love, yellow - happiness, green - hope, strawberry red - love for yourself, violet - wisdom, white - serenity. The clasp consists in a small gold snap hook perfecting the “make a wish” represented by the three silk threads. Beside the Rainbow version, for those optimist by nature, twelve colour options are available, each dedicated to a star sign, and this “astrological” vocation is realized through the involvement in the project of influencer Luigi Torres Cerciello (@luigitorrescerciello)

who, with his ironic posts dedicated to the horoscope won more than 500,000 followers. ‘NA GIOIA will also have an important charitable consequence: part of proceeds from sales will be, in fact, assigned to Pro Tetto Onlus association taking care of homeless people, whose number has unfortunately risen throughout 2020.

Follow on Instagram @foreverunique_jewels @LisaO._byforeverunique

foreverunique.it



PEOPLE & BRANDS

YOUNG ITALIAN

TALENTS / di Laura Inghirami

Uno speciale tributo alle giovani donne che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo e che sono destinate a scalare la vetta del successo


ROMY BLANGA & CHIARA CAPITANI Dal mondo della moda, dove sono diventate amiche, a quello della gioielleria, dove Romy e Chiara sono diventate socie creando EÉRA, un brand il cui nome è ricco di significati. EÉRA è un omaggio all’era, il passato letto in chiave contemporanea e positiva. EÉRA è anche il tempo della tradizione e un riconoscimento alla famiglia, come valore al quale Chiara e Romy sono particolarmente legate. «Ogni gioiello che creiamo ha il nome di un membro della nostra famiglia, le radici sono importanti perché ci permettono di essere ciò che siamo e ciò che saremo». L’idea di EÉRA nasce da un moschettone trovato in un mercato vintage di Tokyo, che ha catturato l’attenzione delle due giovani imprenditrici. Reinterpretandone lo stile con diamanti o colori fluo, questo semplice oggetto è diventato un orecchino iconico del brand da cui poi si è sviluppata anche la linea di bracciali. In poco tempo le collezioni, vivaci e accattivanti, hanno conquistato l’attenzione delle star e di rivenditori di tutto il mondo. «Crediamo nei canali di distribuzione offline tanto quanto in quelli online. La forza di EÉRA risiede anche nel dare una continuità alle collezioni attraverso creazioni intercambiabili di cui il cliente riconosce il valore anche attraverso uno schermo. In questo momento distribuiamo i nostri gioielli da Net-A-Porter, MyTheresa, The Webster, Browns, Moda Operandi, Threads, LuisaViaRoma, Harrods e Breuninger». La sfida di due giovani amiche è diventata quindi un’idea di successo in continua evoluzione, tanto da non escludere future collaborazioni con designer affermati per la realizzazione di altri accessori legati al mondo del lusso e della moda.

FRANCESCA BIANCHI Architetto, appassionata di Yacht Design e con radici familiari nella tradizione orafa, Francesca Bianchi oggi si fa portavoce del gioiello realizzato in bronzo e smaltato artigianalmente, coinvolgendo nella lavorazione gli artigiani del territorio aretino dove è cresciuta. «La mia passione per la tradizione orafa nasce con mio nonno, Loris Franco Bianchi, perito metalmeccanico che negli anni ‘70 contribuì allo sviluppo di macchinari innovativi per produrre le prime catene su larga scala per il distretto orafo aretino. Mio nonno, successivamente, fondò un’azienda di gioielli in oro e mio padre, da giovanissimo, ne seguì le orme iniziando a distribuire i suoi gioielli a livello commerciale. Gli stessi artigiani che hanno lavorato prima con mio nonno e poi con mio padre oggi lavorano anche con me». I gioielli di Francesca Bianchi Design trasmettono allegria, gioia di vivere e spensieratezza, tutti aspetti che descrivono la personalità della stessa designer. «Vorrei che chiunque, indossando i miei gioielli, si sentisse libero di esprimere la propria personalità e di tradurre con grinta i propri sogni in progetti reali». Tutti i gioielli di Francesca Bianchi, realizzati in bronzo smaltato, sono rifiniti con una graffiatura a intreccio del metallo realizzata mediante l’utilizzo di un diamante. Questa tecnica crea un disegno, definito “diamantato a spiga”, che identifica tutti i gioielli del brand. Attualmente le creazioni Francesca Bianchi Design sono distribuite in seicento gioiellerie e concept store in Italia ma il desiderio della designer rimane quello di ampliare la rete di distribuzione anche all’estero.


BEATRICE BONGIASCA Dal suo atelier milanese nel cuore di Brera, Beatrice Bongiasca celebra, attraverso le sue creazioni, la vitalità dei colori che si sposa alla perfezione con la sua personalità energica. «Attraverso la mia arte voglio trasmettere gioia, allegria, felicità, divertimento. Le stesse sensazioni che provo quando, camminando per strada, noto persone che non conosco e che indossano i miei gioielli!». La passione di Beatrice è evidente in tutte le sue collezioni, ispirate alla cultura asiatica e alle esperienze che lei stessa ha vissuto in quei luoghi così affascinanti. «La mia prima collezione, No Rice No Life, si ispira per esempio all’unione tra i simboli della tradizione orientale e quelli della cultura occidentale. Esplora ciò che è considerato prezioso in questi due mondi differenti creando un forte legame tra di loro. I gioielli che ho realizzato rappresentano chicchi di riso e perle, simboli rispettivamente della vita, per la cultura orientale, e del benessere, per quella occidentale». Sempre dall’Asia arriva l’ispirazione per Golden Lesson, in cui reinterpreta il profondo significato e la storicità dei caratteri cinesi, e per Floricultural, ispirata al linguaggio dei fiori giapponese, il Hanakotoba. Dall’evoluzione pop di quest’ultima collezione prende vita You’re So Vine! «La collezione è nata dall’idea di rendere omaggio all’ironia, un tratto distintivo del mio carattere. Il nome è un gioco di parole, in cui Vine rimanda al viticcio, una pianta rampicante che ho tradotto in gioiello capace di arrampicarsi sulle dita e sul corpo. Tra tutti i gioielli della collezione, sono molto legata all’anello smaltato che ha sancito l’affermazione del mio stile».

MARA BRAGAGLIA Tutto è iniziato per gioco da bambina, quando realizzava i gioielli per le amiche, e poi il sogno d’infanzia è diventato realtà: Maraismara, che prende nome dalla sua fondatrice Mara Bragaglia, ha conquistato i social media fin dal suo primissimo lancio online nel 2012. In quell’occasione Mara ha aperto le porte del suo laboratorio a tutto il popolo del web condividendo ogni giorno foto dei suoi gioielli e video dei processi creativi. Nel 2016 è arrivato poi il passo successivo: quello di Maraismara è diventato il primo laboratorio orafo italiano autorizzato a lavorare l’oro Fairtrade, un metallo prezioso la cui storia, dall’estrazione alla commercializzazione, è interamente tracciabile. «Ho sempre creato gioielli in modo artigianale all’interno del mio laboratorio e non avrei potuto utilizzare un materiale diverso da quello etico perché non sarebbe stato coerente con quel mio personale processo di realizzazione. Utilizzare materiali ecosostenibili non è stata sicuramente la scelta più semplice, ma quella più giusta». Con il passare degli anni la produzione si è aperta anche ad altri materiali, come l’Argentium 935, una lega di argento superiore che contiene al suo interno solo argento riciclato, e a perle sostenibili, pietre preziose e diamanti etici. «Maraismara è cresciuta velocemente e presto avrà un nuovo laboratorio. Vivo il brand ogni giorno con grande intensità e spero di avere sempre l’energia per continuare a realizzare tutto quello che ho in mente, che è il risultato di continui studi e ricerche, e di dare sempre più voce all’importanza di utilizzare oro Fairtrade».


L’ORAFO

ITALIANO

BONA CALVI «Il mio posto nel mondo». È così che Bona Calvi definisce il suo laboratorio milanese dove prendono vita miniature in cera ispirate al mondo della natura. «Non sono mai stata una bambina che giocava con le perline e realizzava gioielli. È lavorando e creando che ho scoperto questa passione, diventata ormai qualcosa di cui non posso fare a meno. L’incontro con il maestro Nello Paolucci è stato sicuramente determinante: è stato proprio grazie a lui, infatti, che ha cominciato a prendere vita la mia attrazione verso la lavorazione dei metalli. Un amore che è nato in laboratorio e che si è plasmato nel tempo». I gioielli realizzati da Bona Calvi riproducono le forme degli animali: orsi, polpi, coccinelle, bradipi, giraffe, acciughe, elefanti, coccodrilli, balene, granchi, leoni e molti altri diventano così preziose creazioni di nicchia realizzate in oro, bronzo, ottone o argento mediante l’antica modellazione a cera persa. «Il bronzo giallo è in assoluto il materiale che preferisco di più, lavorarlo in laboratorio mi fa battere il cuore. E mi emozionano anche tutte le piccole imperfezioni che caratterizzano i miei gioielli, sono simbolo del processo artigianale che rende unica e irripetibile ogni singola creazione». Oltre ai suoi animali imperfetti e unici, Bona Calvi realizza anche creazioni tailor-made, pensate e realizzate su misura del cliente, sia che si tratti di un museo, come già avvenuto per la Triennale di Milano che le ha commissionato la realizzazione di un premio dedicato alla natura, sia che si tratti di privati.

ELENA FACCIO & FRANCESCA RICHIARDI Elena e Fancesca si sono conosciute a Roma, all’interno della Maison Fendi, nell’ufficio stile pellicce e ricami. Fin da subito è scattata un’alchimia professionale che le ha portate nel 2018 a fondare Acchitto. «I nostri gioielli sono realizzati in Italia in collaborazione con i migliori maestri artigiani del nostro Made in Italy, capaci di lavorare con maestria materiali come gli smalti, i cristalli e il bronzo che, nel nostro caso, è bagnato nell’oro 18 carati. Acchitto unisce culture ed epoche diverse, prendendo ispirazione dalla storia ma guardando allo stesso tempo al futuro attraverso un design che è anche tecnologia e innovazione. I gioielli che realizziamo, infatti, possono essere personalizzati attraverso un meccanismo che abbiamo brevettato. È questo che permette, per esempio, l’intercambiabilità dei volti nelle creazioni ispirate ai Mori veneziani e siciliani». Il particolare nome scelto per il loro brand racchiude molteplici significati: deriva dalla parola acchittarsi, un regionalismo che indica l’abbigliarsi allo scopo di essere osservati, ma rappresenta anche la prima mossa nel biliardo. Acchitto, così, assume un significato davvero importante per le due giovani imprenditrici che fanno di questo brand “la loro prima mossa nella vita”. «Con il nostro brand vogliamo trasmettere uno stile di vita che nasce dalla ricerca dell’arte e dalla volontà di tradurla in emozione. Vogliamo inoltre dare la possibilità a chi indossa Acchitto di trasmettere la propria identità attraverso la personalizzazione o sfruttando l’aspetto più figurativo del gioiello».

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FEDERICA PIERONI Federica Pieroni, insieme ai fratelli Giacomo e Tommaso, è il talento che si nasconde dietro le creazioni Rue des Mille, un brand che ha trasformato la dimensione del sogno in una realtà fatta di gioielli versatili e romantici. Il brand parla a donne indipendenti e sognatrici che affrontano i problemi con coraggio e intraprendenza. «Ogni donna che indossa i nostri gioielli si trasforma nella protagonista di una fiaba contemporanea, dove stelle, cuori ed emozioni illuminano e aiutano a superare gli ostacoli della quotidianità». Le collezioni del brand, prodotte in Italia, sono realizzate in argento 925, placcato in oro rosa o rodio, arricchito da pavé di zirconi. Solo recentemente il brand ha introdotto anche la galvanica gialla. «Sono molto legata a tutti i nostri gioielli però mi è particolarmente cara la Carrozza: è stata una delle prime creazioni che abbiamo lanciato e ancora oggi è accolta molto calorosamente dal pubblico». Dal 2013, anno in cui i tre fratelli hanno fondato il brand, a oggi Rue des Mille ha visto un’importante crescita grazie anche alla digitalizzazione e al coinvolgimento di numerosi personaggi pubblici. «La nostra giovane età ci consente di essere lungimiranti e pensare in grande. Sicuramente abbiamo già realizzato il sogno più grande, ma i desideri per il futuro sono ancora tanti: tra questi, diventare sempre più internazionali, di espanderci in Europa, USA e Cina. L’essenza di Rue des Mille rimarrà però sempre la stessa: non dimenticheremo mai le nostre radici e infatti il nostro mercato di riferimento rimarrà l’Italia, dove attualmente contiamo seicentocinquanta prestigiosi punti vendita».

MARIA SOLE FERRAGAMO Dalle magiche atmosfere delle colline toscane, Maria Sole Ferragamo ripercorre la nascita della sua passione per il gioiello, immersa nella natura e impegnata a progettare la sua prossima creazione. «Sono nata fortunata. Ho scoperto la mia inclinazione all’alba dei nove anni, quando mia madre mi regalò una scatola che conteneva perline, un rocchetto di filo di rame e delle pinzette. Da quel momento ho iniziato a creare i miei primi gioielli e non mi sono mai fermata. Ricordo i sabati sera più belli e le notti passate a lavorare alla luce della scrivania della mia camera. Essere cresciuta a Firenze, in un ambiente creativo e ricco di cultura, ha poi sicuramente stimolato la mia passione verso il mondo dell’arte. Ogni estate, trascorrevo almeno due settimane a imparare il mestiere dei maestri artigiani della Salvatore Ferragamo. È anche grazie a quelle estati che oggi la mia passione è cresciuta e ho iniziato a vedere la lavorazione dei materiali come un veicolo di amore». E l’amore in questo caso viene veicolato attraverso il recupero di pellami inutilizzati di alta qualità che, una volta tagliati e lavorati, diventano gioielli. «Quella della sostenibilità non è mai stata una questione di scelta, ma di responsabilità. Non vedo la sostenibilità come un traguardo, non lo è mai stato per me. L’ho sempre sentita come un commitment, un impegno costante. Sostenibilità significa anche fare scelte consapevoli. Ed è questo che faccio attraverso il recupero delle pelli che vengono scartate e anche collaborando con le eccellenze del territorio toscano».

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MADINA VISCONTI Per Madina Visconti di Modrone l’arte, la natura e il senso estetico sono da sempre un gioco irresistibile. Cresciuta a Milano in una famiglia di artisti e imprenditori, ha sempre vissuto circondata da creatività e bellezza. «La passione per la creatività in ogni sua forma è una caratteristica di famiglia. È qualcosa che ho ereditato da mia madre Osanna, artista, disegnatrice di mobili per arredo d’interni e designer di gioielli artigianali. E da mia nonna, una donna eccezionale, innovativa, eccentrica e curiosa che fece dell’unicità dell’arte la sua più grande ricerca. Mia nonna era anche una grande collezionista di gioielli d’arte e amava indossare creazioni realizzate appositamente per lei dai suoi amici artisti». È proprio in un ricordo d’infanzia di un pomeriggio all’interno di un roseto dai profumi seducenti che l’artista milanese trova l’ispirazione per creare i suoi gioielli. «Le mie creazioni, dalla linea Ramo a Malva, dalla collezione Snake ad Ali, si ispirano alla perfezione della natura, ai fiori e agli animali. I miei gioielli hanno una personalità spiccata, ma non devono essere indossati in un’occasione specifica. Vogliono trasmettere un ideale di vita e di bellezza senza tempo, da perseguire in qualsiasi momento, soprattutto nella quotidianità». All’interno del suo atelier nel cuore di Milano, in Via Santa Marta, Madina riporta alla luce quell’artigianalità autentica che da sempre rende il Made in Italy unico al mondo e trasforma il lusso attraverso una visione moderna con la quale reinterpreta il gioiello di famiglia in chiave del tutto contemporanea.

ANNACHIARA POMPILI Affascinata fin da piccola dagli accessori, e in particolare dagli orecchini, Annachiara Pompili ha sviluppato nel corso degli anni un personalissimo rapporto con la gioielleria, al culmine del quale ha deciso di fondare il proprio brand Saline. «Prima di trasformare la mia passione in un mestiere, ho lavorato in un negozio di abbigliamento dove erano abituali anche le presentazioni di gioielleria. Ogni volta mi stupiva il fatto che nessun brand proponesse mai un gioiello semplice e adatto alla quotidianità, ma soltanto creazioni elaborate, indicate per occasioni particolari. Così ho deciso di realizzarlo io quel gioiello dalle linee semplici ed eleganti. Sono partita alla volta dell’America e già il volo di andata l’ho passato a creare nuovi gioielli. Una volta arrivata negli States sono stati i miei amici a spingermi a creare il mio brand». I gioielli Saline, essenziali ed eleganti, si caratterizzano per un forte legame con il mondo dell’equitazione, altra grande passione di Annachiara. «Tra le mie creazioni ispirate a questo mondo, quella a cui sono forse più legata è la treccia ispirata alla criniera del cavallo. Con la sua eleganza e portabilità rappresenta oggi la mia firma». Guardando al futuro, Saline punta sulla sostenibilità e sul lavoro di squadra: «Ho tanti progetti per il futuro. Desidero realizzare un ampio e luminoso studio-laboratorio dove mi piacerebbe lavorare con un team di giovani donne talentuose ed entusiaste. Vorrei condividere con loro la semplicità di lavorare in squadra, spinte da una passione comune. In aggiunta, il futuro di Saline si focalizzerà sempre più verso l’eco-sostenibilità attraverso un lavoro di ricerca e utilizzo di cere naturali». Nel sito www.orafoitaliano.it sono disponibili le interviste complete. Full interviews are available in the website www.orafoitaliano.it

English translation: see page 106

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ITALIANO

OFFICINAORAFA

L’ORAFO

D

opo anni di attività e importanti riconoscimenti professionali, i giovani imprenditori di Officina Orafa - appassionati, dinamici, preparatissimi, e tutti provenienti dalla Calabria - si sono fatti apprezzare dall’intero comparto orafo all’edizione 2020 di Vicenzaoro, che li ha visti ospiti dello spazio Start Up and Carats, dedicato a start up e PMI innovative. In effetti il team di Officina Orafa rappresenta un crogiolo di percorsi ed esperienze diverse che nell’innovazione vede da sempre il suo terreno d’elezione: Francesco Rotiroti, Maria Stella Posca, Nicola Macrì, Paola Cunsolo e Simona Staglianò si conoscono fin da giovanissimi e quando si ritrovano, dopo gli studi e gli anni di formazione professionale, decidono di unire le proprie competenze dando vita alla loro start up. «Io sono sempre stato appassionato d’arte, all’istituto Polimoda di Firenze ho focalizzato questa passione sul gioiello e nel 2000 ho aperto un laboratorio orafo - spiega Nicola Macrì - Quando ci siamo ritrovati, Francesco, architetto designer, era già esperto di sistemi CAD CAM e stampa 3D, mentre Maria Stella, anche lei architetto designer, aveva cominciato a disegnare i propri gioielli, creazioni molto ricercate, dallo stile particolarissimo. Paola Cunsolo

e Simona Staglianò, entrambe laureate in giurisprudenza, sono entrate nel team come responsabili delle aree amministrativa e legale. Nel 2014 abbiamo acquistato i primi macchinari tecnologicamente avanzati e l’anno dopo è nata Officina Orafa». Sono stati anni, ricordano in azienda, di grande impegno ma anche di grande passione ed entusiasmo: i founder hanno dovuto imparare a padroneggiare il funzionamento di una stampante 3D di ultimissima generazione e di un impianto di protofusione all’avanguardia, integrando nel ciclo produttivo tecnologie avanzatissime con esperienza e capacità artigianali e investendo tantissimo in ricerca a livello di stile, materiali e processo. I gioielli di Officina Orafa, dalle linee pulite ed essenziali, sono in oro 18 carati, in tutte le possibili colorazioni, con smalti e pietre preziose: alla collezione di fedi, che comprende una quindicina di modelli, si affiancano linee di design e una di alta gioielleria, ma il team non si pone limiti di sorta. Le richieste di personalizzazione dei clienti sono state e continuano a essere una vera e propria palestra di tecnica e creatività: oltre a seguire la propria produzione, sempre in equilibrio tra creatività, innovazione ed eccellenza artigianale, Officina Orafa offre

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servizi di progettazione e prototipazione, con la realizzazione di gioielli tailor made. I gioiellieri possono mettersi in contatto con la struttura e in tempo reale “costruire” il loro gioiello, personalizzato e studiato in ogni elemento - non semplicemente assemblato con montature o semilavorati esistenti - e scegliere la finitura preferita: dopo l’approvazione del rendering, Officina Orafa è in grado di fornire il gioiello finito entro pochi giorni. Uscita dalla fase di start up, l’azienda si prepara ad affrontare il mercato con le proprie collezioni e con una serie di iniziative e servizi studiati per i dettaglianti: è già in fase avanzata di sviluppo un progetto innovativo che a breve verrà lanciato sul web, con l’obiettivo di coinvolgere i retailer in una partnership 4.0. After years of activity and important professional awards, the young entrepreneurs of Officina Orafa - passionate, dynamic, well-qualified and all coming from Calabria - managed to be appreciated by the whole goldsmith sector at the 2020 edition of Vicenzaoro where they were protagonists of the Start Up and Carats section, dedicated to innovative startups and SMBs. In fact, the team of Officina Orafa


L’ORAFO ITALIANO PER

represents a crucible of different paths and experiences that has always considered innovation as its choice ground: Francesco Rotiroti, Maria Stella Posca, Nicola Macrì, Paola Cunsolo and Simona Staglianò have known each other since they were very young and when they met again after their studies and the years of professional training, they decided to combine their competence giving birth to their own start up. «I have always been fond of art, at Istituto Polimoda in Florence, I focused this passion on jewels and in 2000 I opened a goldsmith workshop - Nicola Macrì explains. When we met again, Francesco, designer architect, was already expert in CAD CAM systems and in 3D printing while Maria Stella, designer architect too, had started to draw her jewels, highly refined creations characterised by a truly peculiar style. Paola Cunsolo and Simona Staglianò, both graduated in Law, joined the team as responsible for the administrative and legal offices. In 2014 we purchased the first technologically advanced machinery and the following year Officina Orafa was established». Those years, they remember in the company, were characterised by a great commitment, but also by a strong passion and enthusiasm: the founders had to learn how to master the working of a next generation 3D printer and of a cutting edge prototype-casting system, integrating, in the production cycle, advanced technologies with artisan experience and skills, investing heavily in research at a style, material and process level. The jewels by Officina Orafa, characterised by clean and essential lines, are made in 18-carat gold in all possible nuances, with enamels and precious stones: the collection of wedding rings, including around fifteen models, is complemented by design and high jewellery lines, though the team sets no limit whatsoever. The customisation requests made by the clients were and continue to be a true technical and creativity training: beside following its own production, always trying to find a balance between creativity, innovation and artisan excellence, Officina Orafa offers design and prototyping services through the creation of tailor-made jewels. Jewellers can contact the company and “build”, in real time, their jewel that is customised and designed in every minute detail - not merely assembled with existing settings or semi-finished elements - and choose their favourite finishing; after the rendering approval, Officina Orafa is able to offer the finished jewel within few days. Following the end of the start up phase, the company is preparing to face the market with its own collections and a number of initiatives and services designed for retailers: an innovative project is currently in its advanced development phase and will be soon launched on the web, aiming at involving retailers in a 4.0 partnership.

Nella pagina a lato, il team di Officina Orafa al completo: Nicola Macrì, Maria Stella Posca, Francesco Rotiroti, Simona Staglianò, Paola Cunsolo. In questa pagina, dall’alto in senso orario: anelli Cocktail in oro bianco, giallo e rosa 18 carati e pietre naturali. Anelli Monolite, in argento 925 e pietre naturali multicolor. Anello Square, in oro giallo 18 carati e tormalina naturale.

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SHADES OF

GEMS / di Domenico Festa artwork Marco Serravalle

Cristalli coloratissimi giocano con le geometrie e le nuance delle pietre preziose, protagoniste di straordinarie creazioni di gioielleria


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In apertura: orecchini Langur di Pavit Gujral in oro con berilli morganite taglio goccia, perle di Tahiti, diamanti bianchi e zaffiri arancioni. In questa pagina: anello della collezione Leaf di Rubeus Milano in oro bianco con diamanti e spinello rosso centrale. Pagina a fianco: orecchini di Boucheron con gancio in oro bianco e diamanti e due acquamarine taglio goccia per un totale di 121.84 carati. Collezione Contemplation.

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VISUAL

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L’ORAFO

ITALIANO

In questa pagina: anello di Alessio Boschi in oro bianco e giallo con diamanti bianchi e smeraldi taglio brillante, taglio quadrato e taglio ovale. L’anello è sormontato da uno smeraldo Bullet taglio cabochon da 7,5 carati proveniente dallo Zambia. Pagina a fianco, da sinistra: anello in oro rosa con citrino centrale da 5,19 carati, zaffiri rosa laterali e diamanti bianchi; anello in oro giallo e bianco con peridoto centrale da 6,36 carati, zaffiri rosa laterali e diamanti bianchi; anello in oro bianco e giallo con ametista centrale da 6 carati, rubini laterali e diamanti bianchi. Tutti gli anelli sono della collezione Florentine di Paolo Costagli.


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2021 crescere FOTO LORENZO CICCONI MASSI TESTO RENATO KIZITO SESANA

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08/06/20

16:02

l’Orafo Italiano con Amani per garantire casa, scuola e salute ai bambini e alle bambine di strada di Nairobi, Kenya e Lusaka, Zambia. Questo calendario è dedicato al centro Mthunzi che da vent’anni, a Lusaka, accoglie bambini di strada altrimenti senza speranza. I proventi sono destinati a loro.

Per ricevere questo calendario Amani Ong Onlus Via Tortona 86, 20144 Milano tel. +39 02 48951149 bottega@amaniforafrica.it www.amaniforafrica.it


CLOSE UP

LOVE

IS IN THE AIR / di Antonella Garello e Simona Infantolino


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PROPOSAL

L’ORAFO

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1. Anello di Artlinea in oro bianco con diamanti e acquamarina. 2. Anello di New Italian Art in oro bianco con diamanti, acquamarina centrale e acquamarine tonde. Appartiene al tris di anelli Aer Aqua Ignis. 3. Anello di Amin Luxury in oro bianco con diamanti e zaffiro. 4. Anello in oro bianco, diamanti e acquamarina di Oxygène. 5 Anello della collezione Cestini di Forever Unique in oro bianco, diamanti e zaffiro centrale. 6. Anello della linea Rachel di Massimo Raiteri in oro bianco con diamanti e zaffiro centrale. 7. Dalla collezione Elisir di Recarlo, solitario in oro bianco con zaffiro centrale e diamanti.

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WEDDING

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2. 1. Fedi artigianali di Gerla “per un abbraccio lungo tutta una vita” nei tre colori dell’oro. 2. Fedi nuziali Eclissi di Unoaerre in oro bianco e giallo, con diamante per lei. 3. Dalla collezione Abbiamo Fede di Polello, coppia di fedi in oro rosa e bianco con diamanti e in oro rosa. 4. Coppia di fedi di Gemoro in oro bianco e giallo, con diamante per la sposa. 5. Fedi D.Side di Damiani, in oro bianco con diamanti. 6. Fedi in oro rosa e diamanti della collezione I will. I do di Crivelli. 7. Fedi nuziali

3.

Eiro di Anteo in oro e titanio impreziosite da un diamante.

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ANNIVERSARY

L’ORAFO

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1. Veretta di Bliss in oro bianco con diamanti, zaffiri, rubini e smeraldi della linea Rugiada Colors. 2. Anello Eternity della collezione Grace di World Diamond Group in oro bianco e diamanti. 3. Eternelle in oro giallo e smeraldi della collezione Aeterna di Crieri. 4. Anello di Salvini in oro bianco con diamanti bianchi della linea Battito. 5. Anello Eternity di E-Motion in oro bianco con diamanti

bianchi taglio ovale. 6. Anello della collezione Intensity di Pierduca in oro rosa con zaffiri rosa taglio ovale. 7. Veretta in oro giallo con diamanti taglio cuore. Linea Romance di Forever Unique.


CLOSE UP

VALENTINE’S DAY 1. Orecchini a cerchio di Giorgio Visconti in oro bianco con diamanti e rubini. 2. Orecchini Tuttifrutti di Poesia in oro rosa con zaffiri rosa. 3. Orecchini di Erika Gioielli in oro bianco

con zirconi e rubini. 4. Orecchini a cuore di Alfieri & St.John in oro bianco e rubini della collezione 1988. 5. Orecchini a fiore della linea Margaret di Damelise Milano in oro rosa con diamanti e rubini. 6. Orecchini Petit Jolie di Pasquale Bruni in oro rosa con calcedonio rosa, diamanti bianchi e champagne.

2.

1.

3.

4.

5. 6.


BIRTH 1.

2.

3.

1. Bracciale bimbo in oro giallo con targhetta e coccinella, collezione Holy di Stroili. 2 Orecchini Minnie in oro 9 carati della collezione Mickey Mouse di Disney,

distribuita da C&S Jewellery. 3. Pendente bimba in oro giallo e pavé di diamanti della linea I Pavé di leBebé. 4. Spille da balia in oro giallo con cuore smaltato,

occhio in madreperla e pendente a cuore con ciuccio smaltato di Baby Chibi. 5. Anello in oro di Artlinea, con iniziale in corsivo disegnata da diamanti. 6. Pendente Angelo in oro della collezione Classica di Stella Milano. 7. Orecchino singolo con sagoma di bimbo in lastra d’oro rosa. Collezione Aurum di Maman et Sophie.

4.

7. 5.

6. 64


A CURA DI LIA LENTI E DOMENICO MARIA PAPA Il racconto della collaborazione fra gli artisti e l’oreficeria valenzana in un volume e in una mostra virtuale che vogliono essere anche un omaggio alla storia di un distretto produttivo, alla sua sapiente manualità e, insieme, una riflessione sul tema della preziosità e delle sue caratteristiche contemporanee. IL VOLUME, EDITO DA SILVANA EDITORIALE, È ACQUISTABILE IN TUTTE LE LIBRERIE ITALIANE.

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FLASH

HOME SWEET

HOME / di Simona Infantolino

INTERIORDESIGN

La casa cambia volto e si adatta alle nuove esigenze dettate dalle restrizioni dell’ultimo anno. Vivere la propria abitazione diventa un’esperienza tutta da scoprire

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na rapida occhiata alla sveglia, giusto il tempo di una colazione veloce e poi subito fuori per affrontare un altro giorno frenetico. Finiva la giornata ed era già buio, le stanze della propria casa non più illuminate dalla luce naturale; dopo cena ci si sedeva sul divano, stanchi, con la speranza di vedere un film ma con la consapevolezza di non riuscire mai a finirlo… Sembra passata un’eternità da questa routine giornaliera che, in qualche modo, permetteva di assaporare le comodità della propria casa solo in rari momenti. Poi tutto è cambiato, il virus si è diffuso e le occasioni per uscire si sono ridotte ai pochi momenti di necessità. Ed è in quel momento che la casa si è presentata a noi in un modo tutto diverso: la serenità di godersi una colazione in famiglia tutti insieme senza fretta, la difficile gestione degli spazi condivisi tra smart working e didattica a distanza, la consapevolezza di non aver mai usato tanto la cucina. Dopo un anno da quel primo lockdown, in Italia le abitudini sono cambiate e le abitazioni sono diventate le nuove alleate del quotidiano, adattandosi alle più svariate esigenze. Hanno fatto da sfondo a interminabili riunioni su Zoom, sono diventate luogo di feste per le lauree in diretta streaming e palestre improvvisate per le lezioni di pilates al limite dell’equilibrismo. Le case post-Covid hanno cambiato volto e accolto nuovi spazi: primo tra tutti quello dedicato al lavoro da remoto, ricavato dagli angoli più impensabili. Così la casa non è più semplicemente una casa ma un luogo ibrido multifunzionale dove poter lavorare, interagire e dare sfogo alla propria creatività e ai propri interessi. Per questo motivo anche l’arredamento si è evoluto verso la funzionalità e la personalizzazione: vivere la casa a 360° e 24 ore al giorno significa anche renderla più simile a sé stessi. Gli ambienti diventano più ordinati e minimalisti per dare modo alla mente di liberarsi del superfluo e dello stress. Il legame con la natura aumenta non solo per la presenza di piante e fiori ma


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soprattutto grazie a un nuovo stile di vita più ecologico che vede un maggiore utilizzo di materiali innovativi e sostenibili. Il richiamo alla terra arriva anche dai colori di tendenza per l’arredamento di quest’anno: via libera a tutte le nuance neutre, dal bianco al grigio, fino al color crema. Una palette in grado di trasformare l’ambiente domestico in un abbraccio di serenità. Infine la tecnologia con cui, soprattutto in questo ultimo anno, abbiamo imparato a convivere e interagire. La domotica non è più fantascienza ma realtà grazie anche a piccoli accessori alla portata di tutti, che sono in grado di accompagnare l’intera giornata trascorsa in casa: dalla sveglia personalizzata ai mille promemoria giornalieri, dall’accensione delle luci con un semplice comando vocale alla regolazione del riscaldamento, tutta la casa si trasforma in un assistente smart pronto ad accontentare ogni richiesta. E quando, si spera presto, tutto tornerà alla normalità, le case non saranno più le stesse. Anche loro, come noi, rimarranno profondamente segnate da una convivenza forzata che le ha rese più umane che mai. A quick look at the alarm clock, just the time for a fast breakfast and then immediately out to face another frenzy day. The day was about to end and it was already dark, the rooms of the house were no longer lit by

natural light; after dinner we sat on the sofa, tired, hoping to watch a film, though aware of the fact that we would never be able to finish it... Ages seem to have passed since this daily routine that, to some extent, helped us to enjoy the comforts of our house only in rare moments. Then, everything changed, the virus spread and the occasions to go out were limited to just few situations of needs. And in that precise moment we started seeing the house in a totally different way: the serenity to enjoy a breakfast with the family, all together, without being in a hurry, the difficulty of managing shared spaces between remote working and learning, the awareness of having never used the kitchen so much. After a year since the first lockdown, in Italy habits have changed and houses have become the new allies in daily life, adapting to the most disparate needs. They have been the backgrounds of endless meetings on Zoom, the place for streamed graduation parties and improvised gyms for pilates lessons worth an acrobat. Post-covid houses have changed their appearance and welcomed new spaces: first among all, the one dedicated to remote working, obtained from the most improbable corners. So the house is not simply that, but a multifunctional hybrid place where people can work, interact and unleash their creativity and interests. This is why also furniture evolved towards

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In apertura: sempre molto apprezzato è lo stile minimal, un evergreen in grado di risultare ogni volta attuale e moderno. Strutture chiare, colori tenui e decorazioni semplici rendono omaggio alla bellezza e alla semplicità di uno stile che celebra la leggerezza e l’eleganza e contribuisce a creare un’atmosfera tranquilla e ordinata. Il minimalismo non è solo un modo di arredare casa, ma è un vero e proprio stile di vita. In foto divano Lennon, poltrona Sissi e tappeto Jane taftato a mano della Westwing Collection. Pagina a fianco: la scelta di complementi in materiale naturale, come la juta, è estremamente popolare tra gli appassionati di interni, non solo per l’aspetto raffinato, ma anche per la sua natura eco-friendly. Piccoli elementi come un pouf, versatile sia come tavolino che come seduta, portano in casa un’atmosfera naturale e accogliente. In foto il pouf Bono fatto a mano della Westwing Collection. In questa pagina: l’iconico pattern blue-check di Hästens, produttore svedese di letti eccezionali, esperto del sonno dal 1852, fornitore della Casa Reale di Svezia.


L’ORAFO

ITALIANO

Le forme fluide, organiche e arrotondate stile anni ’70 conferiscono calore all’ambiente, specie se accostate a una palette di colori tenui sui toni del bianco, del beige e della terracotta. La stanza si carica in poche mosse di una ricercata semplicità. In foto divano Solomon, pouf e panca Alto e tavolino Benno della Westwing Collection.

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FLASH

In questa pagina: ambiente dai toni caldi

e accoglienti arredato da Poltrona Frau. Dall’incontro fra legno massello e cuoio prende forma la sedia Isadora, disegnata da Roberto Lazzeroni, che evoca nel nome l’artista Duncan, pioniera della danza contemporanea. Le Lampade Xi, disegnate da Neri & Hu per Poltrona Frau in vetro soffiato e cuoio, rimangono sospese come fossero lanterne. Il tavolo Othello, disegnato da Roberto Lazzeroni, si ispira al rigore costruttivo

del design italiano fra gli anni ‘50 e ‘60. Il tavolo presenta una base in legno accostata a un ripiano in vetro. Completa l’arredamento il vaso Blue Pallo progettato da Carina Seth Andersson.

functionality and customisation: fully living the house 24 hours a day also means making it more similar to yourself. The environments become tidier and more minimalist to help the mind get rid of superfluous things and stress. The bond with nature increases not only for the presence of plants and flowers, but above all, thanks to a new and more eco-friendly life style characterised by a greater use of innovative and sustainable materials. The remind to earth is also present in the trendy colours for this year furniture: neutral nuances, from white, to grey and cream. A palette able to turn the domestic environment in a serenity hug. Finally, the technology with which, especially over this last year, we have learnt to live with and interact. Domotics is no longer science fiction, but reality, also thanks to small accessories available to all, that are able to guide you through the whole day spent at home: from the customised alarm clock to the thousand daily memos, from switching on lights with a simple voice control to the regulation of heating, the whole house turns into a smart assistant, ready to meet any request. And when, hopefully soon, we will go back to normal, our houses will never be the same. We, like them, will remain deeply affected by this forced cohabitation that made them more human than ever.

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Il taglio tondo ha raggiunto la sua perfezione. Solo per veri intenditori.


FUTUROR EMOTO


VISION

Editor’s Letter

Pur lontani da ogni cupezza, bijoux e accessori non rinunciano a essere, come sempre, specchi e al tempo stesso interpreti della realtà, esortandoci a trovare un senso in tutto quanto sta accadendo. Questo tempo sospeso invita infatti a una nuova, più consapevole sobrietà, che si traduce in colori rilassanti e volumi contenuti. I bijoux agiscono per sottrazione, all’insegna di un “Less is more” che vede protagonisti cerchi, bacchette e sfere leggeri ed essenziali mentre il bianco diventa colore d’elezione, rispondendo a un diffuso desiderio di serenità. In questo momento tanto difficile anche il trend natura esorta alla consapevolezza: e così, mentre stelle marine e granchi dai colori vivacissimi ci fanno sognare un’estate finalmente allegra e spensierata, si moltiplicano anche le collezioni dedicate alle api, minacciate dall’inquinamento e al centro di importanti azioni globali di protezione.

Though far from any gloom, custom jewels and accessories continue to be, as usual, mirrors as well as interpreters of reality, urging us to find a sense in what is happening. This suspended time, in fact, stimulates a new, more aware sobriety that is translated into relaxing colours and moderate volumes. Custom jewels act for subtraction, following the “Less is more” principle seeing, as protagonists, light and essential loops, sticks and spheres, while white becomes the choice colour, meeting a widespread desire for serenity. In such a difficult moment as the current one, also the nature trends urges to awareness; and thus, while starfish and crabs with extremely bright colours make us dream of a finally joyful and light-hearted summer, also the collections dedicated to bees multiply. Threatened by pollution, these precious insects are the focus of important global actions meant to protect them.

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Zirconi bianchi, colorati e Nano Gems. La tua scelta di colore.


VISION

B RManifatture OS

di Antonella Garello

In questa pagina, due bracciali tennis della collezione Desideri di Brosway. Dall’alto: bracciale Desideri Successo in acciaio 304 e pvd oro con quadrifogli e cubic zirconia peridot; bracciale Desideri Rinascita in acciaio 304 e pvd oro con cubic zirconia champagne, cristallo golden honey, pendenti a forma di albero della vita.

Con i suoi cinque marchi ben consolidati e strategicamente diversificati Bros Cinturini, Brosway, S’Agapõ, Rosato e Pianegonda - Bros Manifatture è ormai un indiscusso punto di riferimento per il mercato del gioiello fashion. Iniziatore di questo Gruppo di successo è stato l’imprenditore marchigiano Lanfranco Beleggia, che nel 1979 ha avviato una produzione di cinturini in pelle per orologi: una microazienda, la Bros Cinturini, che nel giro di qualche anno si è guadagnata nel settore una posizione di primo piano, con una rete di distribuzione tra grandi brand e gioiellerie. Da allora il Gruppo è stato protagonista di una crescita costante anche nella gioielleria fashion con la nascita di Brosway nel 2002 e di S’Agapõ nel 2008 e a seguire le acquisizioni di Rosato nel 2011 e di Pianegonda nel 2015. Beatrice Beleggia, figlia del fondatore, AD per il mercato americano e responsabile PR e ufficio stampa, illustra attività e obiettivi del Gruppo.

«In effetti tutto è cominciato con mio padre. Come tanti imprenditori della sua generazione, si è fatto da solo: ha cominciato dal niente, lavorando duramente e guardando sempre avanti, con passione, curiosità e tanto entusiasmo. Visto il successo di Bros Cinturini, nel 1990 ha fondato Dhiva, che in breve tempo ha riscosso analogo consenso nel mondo del packaging per la gioielleria. A quel punto ha individuato nella fashion jewellery nuovi spazi di crescita e marginalità e ha avuto l’idea e il coraggio di puntare su un brand. Così è nato Brosway». Con Brosway e poi con S’Agapõ avete puntato sul gioiello in acciaio: all’epoca qualcuno guardava a quel mondo con scetticismo… «Brosway ha segnato il nostro ingresso nel mondo del gioiello affordable,

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easy-to-wear, ma fin dagli inizi la parola chiave è stata “qualità”: si tratta di gioielli in acciaio dal costo accessibile, ma attenti alle tendenze e realizzati con grande professionalità e cura artigianale, ricercati in ogni dettaglio. Ogni prodotto viene sottoposto a una serie di test che ne provano l’anallergicità ed è accompagnato dai relativi certificati di garanzia. Non a caso parliamo di un brand che ormai è affermato a livello internazionale!». Qual è oggi la situazione del Gruppo, a livello di personale e di distribuzione? Oggi contiamo in tutto oltre 500 addetti, tra rappresentanti e presenze in azienda e nei punti vendita, che sfiorano i 10mila in tutto il mondo e che restano il nostro core business. In Italia vantiamo una posizione di primissimo piano nella fashion jewellery ma anche la presenza all’estero soprattutto per Brosway e Pianegonda - è in espansione, in particolare negli Stati Uniti, in Europa e Cina. Poi abbiamo i nostri monomarca, Brosway e Pianegonda a Milano, Rosato a Forte dei Marmi, Roma e Milano». Come avete affrontato, e concluso, il 2020? «Di certo non è stato un anno facile, devo dire però che abbiamo chiuso in positivo, grazie soprattutto a un lavoro di squadra e a iniziative che sono state molto apprezzate. Siamo sempre rimasti vicini ai dettaglianti: abbiamo dilazionato di nostra iniziativa i pagamenti, abbiamo pensato a un pacco dono e messo a disposizione collezioni ad hoc che, non appena concluso il primo lockdown, hanno dato a tutti grosse soddisfazioni. Penso per esempio alla collezione Desideri di Brosway: bracciali tennis in acciaio e zirconi colorati con tanti simboli diversi come Energia, Protezione, Amicizia, che è stata molto richiesta. Era quello di cui le persone sentivano


I N T E RV I EW

In questa pagina, qui a lato: collana, orecchini e anello della collezione Tecum di Pianegonda, giocata sul simbolo dell’infinito, in argento 925 e galvanica Black Gun con zirconi. In basso, Beatrice Beleggia, AD per il mercato americano e responsabile PR e ufficio stampa del Gruppo Bros Manifatture.

il bisogno: dare un senso a quello che stava accadendo e un significato speciale al dono». Per il 2021 avete in programma iniziative particolari? «Entro qualche mese, salvo ritardi dovuti alla pandemia, inaugureremo una nuova sede di oltre 4000 metri quadrati a Grottazzolina, completa di laboratori, showroom, sale riunioni e area manageriale. Abbiamo appena aperto uno store nell’Aventura Mall di Miami, in Florida, quinto centro commerciale d’America, che ospita grandi marchi internazionali: anche questo è un obiettivo decisamente importante, messo in cantiere prima della pandemia ma che abbiamo mantenuto. Poi abbiamo in mente importanti progetti di comunicazione e sono in dirittura d’arrivo nuove produzioni: Brosway ha allargato la gamma dei Chakra, una collezione iconica che continua a riscuotere ampi successi, Pianegonda punta sulla collezione in argento Tecum, con un posizionamento più alto, caratterizzata dal moschettone a forma di infinito». Siete sempre molto attivi anche in campo sociale… «Mio padre ha sempre considerato fondamentale tanto l’aspetto umano del lavoro quanto il legame con la cultura e la bellezza del nostro territorio. Sono questi i valori che ha trasmesso a noi figli e in fondo sono questi stessi valori che hanno sempre dato credibilità al Gruppo, facendolo crescere. I nostri brand sono impegnati da sempre in una serie di attività benefiche: Brosway per Alice for Children, Rosato per il progetto della Fondazione Veronesi Pink is Good, per ActionAid e per One Ocean Foundation, Pianegonda per il progetto Pink Union della Fondazione Humanitas, e poi tantissime altre attività locali… In piena pandemia Brosway ha anche lanciato un bracciale Chakra in edizione limitata il cui incasso è stato interamente devoluto a favore della Croce Rossa». Come vengono prese le decisioni? «Mio padre è presidente e AD della società ed è un punto di riferimento fondamentale per tutti. Nel tempo io e i miei fratelli siamo entrati in azienda al suo fianco: Maurizio è direttore marketing e Valerio direttore della produzione. Ci siamo divisi compiti e responsabilità e le decisioni vengono sempre discusse e condivise». English translation: see page 106

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VISUAL

/ di Domenico Festa artwork Marco Serravalle

In volo, posate su fiori e piante o affaccendate nell’alveare, le api sono un soggetto prediletto della gioielleria di tutti i tempi. Anelli, orecchini e pendenti rendono omaggio a questi insetti fondamentali per la biodiversità del pianeta, il cui futuro è oggi minacciato dal riscaldamento globale e dai pesticidi. È stata anche istituita la Giornata Mondiale delle Api, il 20 maggio, e diverse organizzazioni, come WWF, Greenpeace o Legambiente, hanno lanciato campagne di sensibilizzazione e messo in campo interventi concreti di protezione

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VISION

In apertura: orecchini Ape di Gucci in metallo con finiture anticate, cristalli e perle. In questa pagina: collana Alveare di Giovanni Raspini in argento brunito. Il dettaglio centrale in bronzo dorato è stato realizzato con uno stampo a cera persa basato sull’utilizzo di un vero favo.

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VISUAL

In alto: ciondoli Ape Regina di Pandora in metallo dorato con cubic zirconia e smalti. Collezione Pandora Garden. A destra: orecchini Calliope Mini Exclusive di Pepper Chocolate in oro 9 carati con zirconi. In basso, da sinistra: anello Life di Misis in argento placcato oro 18 carati con zirconi bianchi e smalto nero; anello Gilda di Pepper Chocolate in argento placcato oro 18 carati con pavé di zirconi multicolore.

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VISION

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VISUAL

Pagina a fianco, dall’alto in senso orario: orecchino Bumble Bee di APM Monaco in argento placcato con pavé di zirconi. Mono-orecchini Chakra di Brosway in acciaio con finitura oro decorati con cristalli e smalto nero. Orecchini di Francesca Bianchi Design in bronzo placcato oro e smalti colorati. Graffiatura a spiga sul retro. In questa pagina, a destra: orecchini Bee della linea Secret Garden di Kurshuni in argento rodiato. In basso: orecchini Eternal Flower Bee di Swarovski placcati oro con cristalli Swarovski (credits www.swarovski.com).

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VISION

LESS IS

di Domenico Festa

MORE

BOSS

GABRIELA HEARST

DANIEL ESPINOSA

ACNE STUDIOS

FEDERICA TOSI

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TREND

PRADA

DROME

N°21

FRANCESCA MO

Sostenuto in architettura da Mies van der Rohe e poi nella moda da Chanel, il concetto di Less is More trova oggi applicazione nel gioiello fashion con volumi ridotti al minimo e un design geometrico che ben si sposa con il binomio bianco e nero

BALENCIAGA

B OT T E GA V E N E TA

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VISION

BEACH

PARTY

DIOR

di Domenico Festa

VERSACE

MARIA SOLE GIOIELLI

ISOLA BELLA GIOIELLI

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TREND

FRANCESCA BIANCHI DESIGN

S A LVA T O R E F E R R A G A M O

DOLCE&GABBANA

BALMAIN

ETRO

LOEWE

Colori vivaci, stampe caleidoscopiche e accessori che richiamano spiagge esotiche ed estati spensierate da trascorrere sotto l’ombrellone sorseggiando freschi cocktail o ballando sulla spiaggia fino a tarda notte, sempre indossando l’accessorio perfetto

BOTTEGA V E N E TA

GIANVITO ROSSI

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VISION

WHITE

BOSS

PURENESS B R O S WAY

FENDI

LACOSTE

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di Michele Romano


TREND

Per la prossima stagione l’uomo abbandona colori ed eccentricità in favore di look più freschi in total white, un classico che non passa mai di moda. Gli accessori reinterpretano questo trend estivo con smalto, howlite, silicone e finiture lattiginose

DANIEL WELLINGTON

S A LVA T O R E F E R R A G A M O

EMPORIO ARMANI

N°21

NOVE25

CONVERSE

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FOR HIM

W I SList H

di Domenico Festa

Collana Joint di Breil in acciaio ip gun con cristallo nero.

Orologio Red Sea della linea Minimal Sport di MVMT in acciaio effetto silver e rosso e cinturino in silicone.

Bracciale Bandy di Sector No Limits in pelle intrecciata e tag in acciaio con finitura black.

Ancora legato al grigiore dell’inverno, l’uomo si approccia timidamente alla bella stagione e al colore. Qualche accenno di rosso e bordeaux ravviva i look, soprattutto nei gioielli e negli orologi in acciaio dalle lucenti finiture. Per gli accessori l’uomo preferisce il nero della pelle, con borse e scarpe che sanno unire stile e praticità.

Occhiali da sole rettangolari in metallo di Thom Browne Eyewear.

Berretto in cachemire di Ermenegildo Zegna.

Borsa business di Bottega Veneta in pelle con classico motivo intrecciato.

Cappotto di Craig Green con doppio tessuto interno e chiusura a bottoni.

Stivaletto di Valentino in vitello semilucido con borchie.

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FOR HER

W I SList H

di Domenico Festa

Bracciale Cumulus di Les Georgettes by Altesse con finitura argentata e inserto in pelle reversibile.

Orologio Grande Bichette di Oui&Me in acciaio con movimento al quarzo.

Orecchini Cerchio Mini con Nodo LOVE in argento 925 di Valentino Di Leonardo.

Sarà un’estate all’insegna della leggerezza e di un formalismo un po’ retrò, dominata da tonalità neutre e fresche appena ravvivate da dettagli a contrasto e misurati accenni di colore. Il look bon ton è completato da bijoux e accessori minimal e molto femminili, che richiamano mode e stili del passato, adattandosi a qualsiasi guardaroba.

Occhiali da sole squadrati di Off-White in acetato.

Borsa Le Chiquito Noeud di Jacquemus in pelle.

Cappello The Suitcase Stripe Ingrid di Loro Piana in paglia intrecciata e nastro in seta gros grain.

Chemisier di Dior in seta e cotone avorio con pois neri.

Ballerina Dalia scamosciata di Aquazzura.

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orafoitaliano.it/vision




RETAIL

LL’ ’O ORRAAFFO O

S

ITALIANO

L A NUOVA ER A / di Simona Infantolino

DELLA SHOPPING EXPERIENCE

e già da anni il profilo del consumatore evolve verso una maggiore consapevolezza di ciò che ci si aspetta dai brand, il distanziamento sociale imposto dalla pandemia ha ulteriormente accelerato il processo di cambiamento. Oggi il consumatore ricerca nell’acquisto una vera e propria esperienza, nuova, emotiva e coinvolgente: così, in negozio e online, i brand hanno dovuto rivedere il proprio modo di comunicare e accogliere il cliente. La personalizzazione è stata forse uno dei primi elementi introdotti nella nuova shopping experience per creare un maggiore legame tra cliente e prodotto acquistato. Ma adesso che la vita dei negozi fisici è altalenante, sospesa ai differenti colori delle regioni e alle normative che stabiliscono eventuali chiusure o aperture, l’online sembra rappresentare l’unica certezza stabile nel mondo delle vendite. Non a caso, secondo lo studio realizzato da The European House - Ambrosetti per Netcomm, le stime sulla crescita del fatturato dell’intera rete e-commerce in Italia a fine 2020 indicano un aumento del 6,3%, pari a +3,5 miliardi di euro. Per essere in linea con questo cambiamento alcune aziende hanno dovuto creare dal nulla il proprio shop online e altre ne hanno dovuto potenziare la funzionalità. È il caso di Nomination che ha affidato ad Adiacent, azienda di Var Group che si occupa di customer experience, il restyling del proprio e-commerce. Lo store online ha visto, per l’occasione, l’introduzione di un nuovo configuratore digitale che permette ai clienti di creare e personalizzare il proprio bracciale Composable, gioiello di punta del brand. Sulla stessa linea è anche 2Jewels che ha ideato il concept Play together, dedicato alla personalizzazione degli omonimi bracciali, destinato non solo al sito web ma anche a tutti gli store fisici dei rivenditori del marchio: attraverso un Play Book l’esperienza di acquisto si trasforma in un momento ludico in cui poter aggiungere charm al bracciale secondo uno stato d’animo o in base alle proprie passioni. Una volta creato il gioiello dei sogni, sarà possibile acquistarlo o ricominciare il gioco con tante altre combinazioni. In questa fase di transizione,

una buona parte dei consumatori non intende rinunciare alla propria esperienza di acquisto in negozio. Per questo motivo, sono tanti i brand che hanno pensato a espedienti accattivanti per coinvolgere la propria clientela nel proprio punto vendita. Presente con uno store a Milano, Atelier VM ha lanciato nel 2014 il suo gioiello più iconico, l’Essenziale. Si tratta di un bracciale che viene saldato direttamente mentre il cliente lo indossa. In questo modo non saranno presenti chiusure e un semplice filo d’oro senza fine diventerà un gioiello per la vita. Il cliente partecipa al processo di creazione e assiste in diretta alla saldatura del proprio bracciale. Parlando sempre di shopping experience in presenza, alcuni brand hanno ripensato il modo di vedere il negozio rivoluzionando la propria catena retail. Stroili, per esempio, ha deciso di rinnovare i propri store a partire dal nuovo flagship di Corso Vercelli a Milano: il nuovo concept si basa sulla forza delle emozioni, sulla scoperta e il divertimento, su un maggiore coinvolgimento del cliente con

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servizi come la personalizzazione tramite colonnine digitali e l’ear-piercing. Rimanendo sempre nel capoluogo lombardo, Lil Milan ha strutturato il proprio showroom, la Lil House, come un luogo di ritrovo più simile a una casa, dove le clienti possono provare i gioielli e allo stesso tempo bere un caffè con le amiche. Parallelamente, sul sito online, il brand offre un servizio di consulenza tramite video call su Facetime o Whatsapp che permette alle clienti di visionare live le collezioni direttamente da casa propria. Inizia così la rivoluzione della shopping experience che, tra restyling di negozi online e fisici e nuove idee per catturare l’attenzione del consumatore, non sarà più la stessa. If the consumer profile has already been evolving for years towards a greater awareness of what they expect from brands, the social distancing imposed by the pandemic has further accelerated this process of change. Today, when purchasing, the consumer is looking for a true, new,


FLASH

emotional and involving experience: then, both in the stores and on line, brands had to rethink their way of communicating and welcoming the client. Maybe customisation has been one of the first elements introduced in the new shopping experience to create a stronger bond between the client and the purchased product. However, now that the life of physical shops is fluctuating, subject to the various quarantine colour-coding of regions and to the regulations setting possible closings or openings, the on line option seems the only stable certainty in the world of sales. It is not by chance that, according to the survey carried out by the European House - Ambrosetti for Netcomm, the estimates on the growth of the turnover of the whole e-commerce network in Italy at the end of 2020, report an increase by 6.3%, equal to +3.5 billion euros. To be in line with this change, some companies had to create their own on line shop from scratch while others focused on the strengthening of their functionalities. This is the case of Nomination that entrusted Adiacent, a company of the Var Group dealing with customer experience, with the restyling of their e-commerce. For such an occasion, they introduced in the on line store a new digital configurator allowing the clients to create and customise their

own Composable bracelet, the brand showpiece jewel. Also 2Jewels follows the same line, designing the Play together concept, dedicated to the customisation of the homonym bracelets, destined not only to the web site, but also to all the physical stores of the brand retailers: through a Play Book the purchasing experience turns into a playful moment to which the charm of the bracelet can be added based on the client’s mood or passions. Once the dreamlike jewel has been created, it can be purchased or the game can be restarted with many other combinations. In such a transition phase, most consumers do not want to renounce to their in-store purchasing experience. For this reason, many brands designed captivating expedients to involve their clients in their shop. With a store in Milan, Atelier VM launched, in 2014, its most iconic jewel: l’Essenziale. It is a bracelet that is welded directly while the client is wearing it. In this way no clasps are present and a simple endless gold thread will become a jewel for life. The client takes part in the creation process and witnesses the welding of his/her own bracelet. Always talking about the presence shopping experience, some brands have rethought the way of considering the store by revolutionising their retail chain. Stroili, for example, has

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decided to renovate its stores starting from the new flagship of Corso Vercelli in Milan: the new concept is based on the power of emotions, on discovery and fun, on a greater involvement of the client thanks to such services as the customisation through digital vending machines and ear-piercing. Always remaining in the capital city of Lombardia, Lil Milan has structured its showroom, Lil House, like a meeting place more similar to a house, where the clients can try the jewels on and, at the same time, drink a coffee with some friends. In parallel, on the on line site, the brand offers an advisory service through video calls on Facetime or Whatsapp allowing the clients to view the collections live from home. This is how the revolution of the shopping experience starts that, from the restyling of on line and physical stores and new ideas to attract the consumers’ attention, will never be the same.

Nella pagina precedente: il corner all’interno del negozio Atelier VM di Milano in cui è possibile

saldare in diretta il proprio gioiello l’Essenziale. In questa pagina, in alto da sinistra: il nuovo flagship store Stroili in Corso Vercelli a Milano. Il Play Book di 2Jewels con cui poter creare il proprio bracciale scegliendo tra le numerose combinazioni di charm della linea Play Together.


L’ORAFO

ITALIANO

GREEN IS

BEAUTIFUL / di Antonella Garello

Due storie - diversissime - di impegno a favore dell’ambiente e di uno sviluppo responsabile e sostenibile LAURA VOLPI I gioielli-scultura di Laura Volpi, esposti da anni in mostre e prestigiose gallerie d’arte, sono pezzi unici lavorati a mano in argento, bronzo, legno, alluminio, smalti e pietre naturali: ma sono soprattutto il frutto di una ricerca sul gioiello “contemporaneo” e sulle sue relazioni profonde con le diverse forme d’arte e artigianato e col momento che stiamo vivendo. Le nuove creazioni di Laura Volpi in argento etico Fairmined sono il punto d’arrivo di riflessioni di lunga data. «Era da tempo che ragionavo su etica e sostenibilità nel nostro mestiere: la svolta è arrivata l’anno scorso quando, a Inhorgenta, ho incontrato Francesco Belloni, pioniere e rivenditore in Italia di diamanti e metalli “estratti rispettando l’uomo e l’ambiente”. È stata una sorta di rivelazione, ho subito cominciato ad acquistare da lui l’argento etico». Ai primi modelli in argento certificato Fairmined delle linee Impulso e Power of Colour si è aggiunta nel tempo una collezione dedicata e una in alluminio riciclato. Il costo del metallo Fairmined è un po’ superiore, ma, assicura Laura Volpi, i risultati hanno ampiamente

ripagato l’investimento. «Nonostante abbia cominciato la mia produzione in argento etico nel terribile 2020 sono veramente soddisfatta delle vendite - sottolinea Laura Volpi - I temi della sostenibilità e dei diritti umani interessano un numero sempre maggiore di consumatori e, del resto, vanno ben al di là del business: sono i temi su cui si gioca il nostro futuro!». The sculpture-jewels by Laura Volpi, displayed for years in exhibitions and prestigious art galleries, are one-of-a kind items made in silver, bronze, wood, aluminium, enamels and natural stones: but they are, above all, the result of a research on the “contemporary” jewel and on its deep relationships with the various art and handicraft forms and with the period we are living in. The new creations by Laura Volpi made in Fairmined ethical silver are the culmination of long-time reflections. «I had been meditating for long on ethics and sustainability in our job: the turning point came last year when, at Inhorgenta, I met Francesco Belloni, forerunner and retailer

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in Italy of diamonds and metals “extracted respecting both man and the environment”. It was a sort of epiphany and I immediately started to purchase ethical silver from him». The first Fairmined certified silver models of the Impulso and Power of Colour lines were complemented, over time, by a dedicated collection and a recycled aluminium one. The cost of the Fairmined metal is a bit higher, but, Laura Volpi ensures, the results have widely repaid the investment. «Even though I started my production of ethical silver during the terrible 2020, I am really satisfied with sales The issues of sustainability and human rights concern an increasingly higher number of consumers and go well beyond business; these are the issues our future depends on!».

In questa pagina: collana della collezione Lineacontinua di Laura Volpi, un progetto inteso a rinvenire “un ritmo nuovo, una linea continua che racconta ed evoca forme conosciute ma con meno certezze”. Pagina a lato, in alto: sempre di Laura Volpi, orecchini della linea Impulso, in argento etico Fairmined.


FLASH

In questa pagina, a destra dall’alto, due creazioni della collezione Couture di Staurino Fratelli: collana Aventador, versione Romance, in oro bianco con diamanti taglio rotondo e taglio antico e zaffiri naturali. Bracciale Surprise, versione Ice, rivestito di diamanti taglio rotondo e taglio antico.

STAURINO FRATELLI Con una storia che risale alla fine dell’Ottocento, la Staurino Fratelli è una delle realtà più antiche e consolidate del distretto valenzano: di generazione in generazione non ha mai tradito la propria vocazione artigianale, e oggi la produzione viene largamente esportata in tutto il mondo. Gli attuali titolari, i fratelli Davide e Stefano Staurino, sono reduci, come tutti, da un anno difficilissimo, ma hanno trovato il modo di chiudere il 2020 tagliando un importante traguardo “green”: grazie alla selezione dei fornitori, tutta l’energia impiegata dall’azienda proviene ormai al 100% da fonti rinnovabili. Un’operazione semplice, dai costi contenuti, ma risolutiva. «Come molte aziende del settore, anche la nostra è una piccola realtà - spiega Stefano Staurino e in termini di sostenibilità non possiamo certo vantare risultati paragonabili a quelli dei mega brand. Ma crediamo che tutti possano e debbano contribuire alla salute del pianeta, ciascuno secondo le proprie possibilità». La Staurino Fratelli non è del resto nuova a iniziative di questo genere: da anni ha eliminato i materiali e gli agenti chimici più aggressivi dal ciclo produttivo per combattere l’inquinamento delle acque e per il prossimo futuro si è data un obiettivo ancora più ambizioso, l’eliminazione della plastica da ogni attività aziendale. «Nella sua terribilità il 2020 ci ha mostrato come non sia più possibile considerare la sostenibilità e la salute del pianeta come cose lontane e comunque troppo grandi - conclude Stefano Staurino - È venuto il tempo di agire, impossibile rimanere indifferenti».

With a history dating back to the end of the nineteenth century, Staurino Fratelli is one of the oldest and consolidated realities in the district of Valenza: from generation to generation it has never betrayed its artisan vocation and now the production is widely exported all over the world. The current owners, brothers Davide and Stefano Staurino, have been through, like everyone of us, a very hard year, but they have found the way to end 2020 reaching an important “green” goal: thanks to the selection of suppliers, all the power used by the company now fully comes from renewable sources. A simple operation, characterised by limited costs, though crucial. «Like many companies in our sector, we are a small reality, Stefano Staurino explains, and in terms of sustainability we cannot certainly evidence results that can be compared to those obtained by mega brands. However, we believe that everyone can and must contribute to the health of our planet, each according to their possibilities». After all, Staurino Fratelli is not new to such initiatives; for years it has eliminated from its production cycle the most aggressive chemical materials and agents to fight water pollution and, for the near future, it has set an even more ambitious goal, the elimination of plastics from every single company activity. «In its awfulness 2020 showed how we can no longer consider sustainability and the health of our planet as remote and anyway too big issues - Stefano Staurino concludes The time has come to act, we cannot remain indifferent».

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ITALIANO

GEMMOLOGIA

L’ORAFO

DIAMANTI E GEMME DI COLORE: RIVOLUZIONI IN VISTA?

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/ di Luigi Costantini Coordinatore Nazionale Settore Formazione Italia IGI - International Gemological Institute Anversa Belgio

er il primo dei summenzionati, s’è fatto sotto il nerboruto ex Celeste Impero. Per il secondo, la piccola ma vispa Confederazione Elvetica. Andando per ordine numerico: nulla a che fare, questa, con la Rivoluzione Culturale di Mao Tse-Tung, piuttosto un sequitur di quella del “Non importa di che colore sia il gatto, basta che il gatto mangi topi” di Deng-Xiaoping, giunta ora a maturazione sotto forma d’esibizione muscolare da seconda potenza economica del pianeta. Sarà forse che nei paraggi dello Yangtze gli aruspici danno come cosa certa il fatto che a breve sarà la Cina il maggior consumatore di diamanti o la potenza che darà il La all’ordine economico mondiale, fatto sta che, stando a lorsignori: a. Dovreste scordarvi di designare il Colore dei Diamanti con lettere dell’alfabeto dalla D alla Z. Troppo complicato (per loro, i cinesi, presumo, visto e considerato che il loro sistema di scrittura non è basato su lettere dell’alfabeto ma su ideogrammi, il che è tutto dire). A mare, quindi, il frutto delle cogitazioni di Robert M. Shipley – fondatore del GIA – che nel 1953 riuscì a metter ordine nella babele di terminologie che - sin dalla fine dell’Ottocento - andavano dal “A-AA-AAA” al “1, 2, 3 etc. oppure I, II, III, IV etc.”, dal “Finest White - Fine White - White etc.” al “Jager, River, Top Wesselton, Wesselton, etc.” Tutto ciarpame. Meglio un sistema numerico, sputato fuori - per ogni singolo Diamante - da una combinata di tecnologia Blockchain e d’intelligenza artificiale. b. Parimenti, per la classificazione della Purezza: all’inferno gli IF, VVS, VS, SI e i Piqué (o gli I), coi loro sotto-gradi. Che è questa roba? Pussa via, vecchiume, e sotto coi numeri! Anche questi, ça va sans dire, poggianti su solide fondamenta tecnologicamente avanzate. Il tutto, in nome (in ordine d’esposizione) dell’esigenza: d’eliminare l’errore

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e la soggettività umana, di standardizzare la presentazione al pubblico del prodotto e d’adottare un sistema consumer-friendly (amico del consumatore). L’ultima asserzione ci mancava proprio, visto che i profeti dell’autoproclamata (fra l’altro) rivoluzione – il colosso del retail nel comparto gioiellier-orafo cinese, la molto onorevole Chow Tai Fook richiesto di supportare le proprie affermazioni con dati di fatto, di fornire spiegazioni circa il funzionamento di tutto l’ambaradam e di come questo si vada a collocare nel sistema di prezzatura internazionale, non ha saputo dir di meglio che “è troppo presto per dirlo”. Sapete che vi dico io, invece? Che se veramente il XXI secolo dovesse rivelarsi “il secolo cinese”, per male che vada meglio sarebbe esprimersi coi numeri che cogli ideogrammi! Trasferiamoci ora in riva al Lago dei Quattro Cantoni, proprio nel bel mezzo della Confoederatio Helvetica (da cui la targa automobilistica CH), culla di quella fucina gemmologica che è il Gübelin Gem Lab. Qui in travaglio v’è un’altra revoliùcija: quella sul Sistema di Classificazione (a fini valutativi) delle Gemme di Colore. Denominata “Gübelin Gemstone Rating”, la nuova metodica - proposta per la stesura dei “Certificati” emessi da detto GGL – puranche s’avvale d’un punteggio numerico che va da 100 a 75, in sostituzione dei vetusti attributi qualitativi in uso presso la Casa medesima, quali Exceptional, Outstanding, Excellent, Superior, Fine, Good, Fair. In tal guisa, si proclama, s’addiverrà a un comune e conforme linguaggio atto a descrivere - d’una Gemma di Colore - parametri qualitativi quali il Colore, la Trasparenza, il Taglio e la Brillantezza (Qualità), oltre che fattori altri, come la Rarità (Rarity) e la Rilevanza (Salience). Ove per Rarità s’intende la reperibilità di certe specie e di certe varietà di specie (nello specifico: Corindone Rubino, Zaffiro, Padparadscha, altre colorazioni; Berillo Smeraldo, Acquamarina, Morganite, Eliodoro; Tormalina Paraiba e Rubellite; Spinello Rosso e Rosa;


INSIDE JEWELRY

Crisoberillo e Crisoberillo Alessandrite; Granato Demantoide, Tsavolite Mandarino; Zoisite Tanzanite; Topazio Imperiale e Rosso-Rosa); ove per Rarità s’intende pure la dimensione o massa della Gemma e la presenza o meno di Trattamenti (del Colore o della Trasparenza). Ove all’inusuale fattore Rilevanza vanno ascritte considerazioni (soggettive) quali l’eccezionalità e l’attrattiva del campione considerato. Il tutto compendiato in cifre arabiche che rappresentano la summa di più disparati giudizi altrimenti espressi in una congerie di attributi, una specie di mistica Transustanziazione in cui il verbo, la parola (verba volant, come tutti sanno) si trasforma in sostanza oggettiva, le cifre (che manent, come tutti gli scripta). Sapete la differenza, di fronte a uno spettacolare tramonto, tra l’esprimere il proprio intimo sentire con una solida e oggettiva espressione quale “tramonto 95,0-97,4” ed un fatuo, soggettivo e perciò evanescente “tramonto outstanding”? Quel che mi fa specie è che, da un mese e oltre da che sono arrivate le due bombe d’acqua, nulla è tracimato dallo schermo del mio computer. Dalle fiumane internettiane che ogni dì scorrono dai declivi telematici, nulla di nulla. Silenzio di tomba, sulle due rivoluzioni. Reazioni zerovirgola. Che vorrà dire? Chi vivrà vedrà… For diamonds, the robust former Celestial Empire has taken a step forward. For coloured gemstones, the small but lively Swiss Confederation is doing its part. In terms of numbers: this Revolution has nothing to do with Mao Tse-Tung’s Cultural Revolution; rather it is a follow up to Deng-Xiaoping’s “It doesn’t matter whether a cat is black or white, as long as it catches mice”, now come to full maturity as the country shows off its muscles as the second economic power on the planet. Is this perhaps because the oracles around the Yangtze say it is a sure fact that China will shortly become the greatest diamond consumer,

or because of the power which will give the initial impetus to the world economic order? In any case, if we are to believe these gentlemen: a. Forget calling Diamond Colours by names taken from the alphabet from D to Z. Too complicated (for the Chinese, I imagine, since their writing system is based, not on the letters of the alphabet, but on ideograms, which says a lot about the matter). So, away with all the musings of Robert M. Shipley – founder of the GIA – who in 1953 managed to put order in the Tower of Babel of terminologies which, back from the end of the nineteenth century, ranged from “A-AA-AAA” to “1, 2, 3 etc. or I, II, III, IV etc.”, from “Finest White - Fine White -White etc.” to “Jager, River, Top Wesselton, Wesselton, etc.” All to the scrap heap. Better a numberbased system spat out, for each and every Diamond, by a combination of blockchain technology and artificial intelligence. b. In the same way, when classifying Purity: to hell with IF, VVS, VS, SI and the Piqués (or the I’s), with their sub-degrees. What is all this stuff? Away with thee, aged hag, and let numbers be! These too, ça va sans dire, based on solid, technologically advanced, foundations. All of this (in order of appearance) in the name of need: the need to remove error and human subjectivity, to standardise presentation to the public of the product, and to adopt a consumer-friendly system. That last point was hardly what we needed, since the prophets of this (after all) self-proclaimed revolution - the retail colossus in the Chinese jewellery and goldsmithing market, the very honourable Chow Tai Fook, when called upon to support its statements with facts, to provide explanations of all that was going on and how this should be placed in the international pricing system, managed no better than to say, “it’s too early to say”. Do you know what I think? That if the twenty-first century should really turn into the “Chinese century”, at least it would be better to express ourselves with numbers, rather than ideograms! Now let us move over to the banks of Lake Lucerne, at the very heart of the Confoederatio Helvetica (hence the licence plate CH), the cradle of the gemmological forge called Gübelin Gem Lab. Here we can see the birth-pangs of another revoliùcija: that of the Classification System of Coloured Gemstones (for purposes of assessment). Called “Gübelin Gemstone Rating”, the new method - proposed to lay down the “Certificates” issued by GGL – also employs a numerical rating from 100 to 75, replacing the outdated qualitative attributes current at the same House, such as Exceptional, Outstanding, Excellent, Superior, Fine, Good, Fair. In this way, we shall achieve a common and compliant language able to describe, for a Coloured Gemstone - such quality parameters as Colour, Transparency, Cut and Brilliance (Quality), as well as other factors such as Rarity and Salience. Where Rarity means the availability of certain species and certain varieties of species (specifically: Ruby Corundum, Sapphire, Padparadscha, other colours; Emerald Beryl, Aquamarine, Morganite, Heliodorum; Paraiba and Rubellite Tourmaline; Red and Pink Spinel; Chrysoberyl and Alexandrite Chrysoberyl; Dermantoid Garnet; Tangerine Tsavolite; Tanzanite Zoisite; Imperial and Red-Pink Topaz); where Rarity refers to the size or mass of the Gemstone and the presence or absence of Treatments (of Colour or Transparency). Besides the uncommon Salience factor, (subjective) considerations should be taken into account, such as the exceptionality and the attractiveness of the sample being considered. All of this in Arabic numerals which represent the sum of the widest possible range of judgements expressed in a jumble of attributes, a sort of mystic Transubstantiation where the word (verba volant, as we all know) is turned into objective substance, into digits (which manent, like every scripta). Do you know the difference, when watching a spectacular sunset, between expressing your intimate feeling with a solid and objective expression such as “a 95.0-97.4 sunset” and a fatuous, subjective and hence evanescent “outstanding” sunset? What upsets me is that, a month and more since these two water bombs exploded, nothing has overflowed from my computer screen. Of the internet floods which race down the telematic hillsides, nothing whatsoever. A tomb-like silence on the two revolutions. Reactions, zero-point-zero. What will that mean? Those who survive will know...

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L’ORAFO

ITALIANO

PEOPLE & BRANDS

YOUNG ITALIAN

TALENTS / di Laura Inghirami

Uno speciale tributo alle giovani donne che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo e che sono destinate a scalare la vetta del successo

YOUNG ITALIAN TALENTS Laura Inghirami See page 43 Francesca Bianchi Architect, a passion for Yacht Design and family roots in the goldsmith tradition, Francesca Bianchi is now the interpreter of jewels made in bronze and artisanally enamelled, involving in its working the artisans operating on the Arezzo territory where she was born. «My passion for the goldsmith tradition started with my grandfather, Loris Franco Bianchi, mechanical technician that, in the seventies, contributed to the development of innovative machinery to manufacture the first chains on a large scale for the Arezzo goldsmith district. Then, my grandfather founded a jewellery company and my father, since a very early age, followed his footsteps starting to distribute his jewels on a commercial level. The same artisans that first worked with my grandfather and then with my father are now working with me». The jewels by Francesca Bianchi Design communicate happiness, joie de vivre and light-heartedness, all aspects describing the personality of the designer herself. «I wish everyone wearing my jewels could feel free to express their own personality and turn their dreams into real projects with determination». All the jewels by Francesca Bianchi, made in enamelled bronze, are finished with intertwined scratching of the metal accomplished using a diamond. This technique creates a pattern, called “diamond scratch” identifying all the brand jewels. Francesca Bianchi Design creations are currently distributed in six hundred jewelleries and concept stores in Italy, but the designer still wants to widen the distribution network also abroad. Romy Blanga and Chiara Capitani From the fashion world, where they became friends, to the jewellery one, where Romy and Chiara became partners creating EÉRA, a brand whose name is full of meanings. EÉRA is a homage to the era, the past read in a contemporary and positive way. EÉRA is also the time of tradition and an acknowledgement to the family as a value to which Chiara and Romy are particularly connected. «Every jewel we create is named after a member of our family. Roots are important

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because they allow us to be what we are and will be». The idea behind EÉRA originated from a snap hook found in a vintage market in Tokyo that attracted the attention of the two young entrepreneurs. Reinterpreting the style with diamonds or fluo colours, this simple object became an iconic earring of the brand from which a line of bracelets also developed. In a short time, the lively and captivating collections won the attention of celebrities and retailers throughout the world. «We believe as much in our off-line distribution channels as in the on line ones. EÉRA strong point also lies in giving continuity to the collections through interchangeable creations of which the client recognises the value also through a screen. We are currently distributing our jewels at Net-A-Porter, MyTheresa, The Webster, Browns, Moda Operandi, Threads, LuisaViaRoma, Harrods and Breuninger». The challenge of these two young friends has then become a successful idea that is continuously evolving and the possibility is not excluded of collaborations with established designers to manufacture accessories connected to the luxury and fashion worlds. Beatrice Bongiasca From her atelier in Brera, the very heart of Milan, Beatrice Bongiasca celebrates, through her creations, the vitality of colours perfectly in line with her energetic personality. «Through my art I want to communicate joy, cheerfulness, happiness, fun. The same sensations I feel when, walking in the streets, I notice people that I don’t know and who are wearing my jewels!». Beatrice’s passion is evident in all her collections inspired by Asian culture and by experiences she personally lived in such fascinating places. «My first collection, No Rice No Life, is inspired, for example, by the union between the symbols of eastern tradition and the western ones. It explores what is considered precious in these two different worlds creating a strong bond between them. The jewels I created represent rice grains and pearls, respectively symbolising life in eastern culture, and wellness for the western one». The inspiration for Golden Lesson comes again from Asia, where she reinterprets the deep meaning and historicity of Chinese characters, while Floricultural is inspired by the Japanese flower language, Hanakotoba. You’re So Vine! takes its form from the pop evolution of this latter collection. «The collection originated from the idea of paying homage to irony, a distinctive trait of my personality. The name is a pun, where Vine makes reference to the tendril, a creeping plant that I translated into a jewel able to climb on the fingers and body. Among the jewels of my collection, I am truly affectionate to the enamelled ring that marked the establishment of my style». Mara Bragaglia Everything started as a game when she was a little girl and made jewels for her friends. Then the childhood dream came true: Maraismara, named after her founder Mara Bragaglia, conquered the social media since its early on line launch in 2012. On that occasion Mara opened the doors of her workshop to all the web users sharing every day pictures of her jewels along with videos of the creative processes. In 2016 she took the next step; Maraismara became the first Italian goldsmith workshop authorised to work Fairtrade gold, a precious metal whose story, from extraction to marketing, can be fully traced. «I have always created jewels in an artisan way in my workshop and I could have never used a material other than the ethical one as this would have been inconsistent with my personal manufacturing process. Using eco-sustainable materials hasn’t been the easiest, though the most correct choice». Over the years, the production has also opened to other materials,

like Argentium 935, a superior silver alloy containing only recycled silver, and sustainable pearls, precious stones and ethical diamonds. «Maraismara has grown fast and it will soon have a new workshop: I am living my brand every day with a great intensity and I hope I will always have the energy to continue manufacturing everything I have in mind, which is the result of continuous studies and research, and to give even more voice to the importance of using Fairtrade gold». Bona Calvi “My place in the world”. This is how Bona Calvi defines her workshop in Milan where wax miniatures inspired by the world or nature are brought to life. «I have never been a girl who played with beads and made jewels. I discovered this passion working and creating and it has now become something I can not live without. The meeting with master Nello Paolucci was certainly fundamental; it was just thanks to him, in fact, that my attraction towards metal working started. A love that began in the workshop and that has been moulded over time». The jewels made by Bona Calvi reproduce the shapes of animals: bears, octopuses, ladybugs, sloths, giraffes, anchovies, elephants, crocodiles, whales, crabs, lions and many others, then become precious niche creations made in gold, bronze, copper or silver through the ancient lost wax casting technique. «Yellow bronze is the material that I prefer the most, working it in my workshop makes my heart beat. And I am moved also by all the small imperfections characterising my jewels, they are the symbol of an artisan process that makes every single creation unique and unrepeatable». Beside her imperfect and unique animals, Bona Calvi also produces tailormade creations, designed and customised based on the client’s requests, for a museum, as it has already happened with the Milan Triennale that commissioned her the creation of a prize dedicated to nature, or private customers. Elena Faccio & Francesca Richiardi Elena and Francesca met in Rome, at Maison Fendi, in the fur and embroidery style department. Since the beginning, a professional alchemy started that, in 2018 led them to found Acchitto. «Our jewels are made in our country thanks to the collaboration of the best master artisans of our Made in Italy, able to skilfully work such materials as enamels, crystals and bronze that, in our case, is 18 ct gold finished. Acchitto combines different cultures and ages, taking inspiration from history but, at the same time, looking ahead through a design that is also technology and innovation. The jewels we make, in fact, can be customised through a mechanism that we patented. It allows, for example, the interchangeability of faces in the creations inspired by Venetian and Sicilian Moors». The peculiar name chosen for their brand has many meanings: it derives from the word “acchittarsi” (“dressing up”), a regional expression to indicate the fact of dressing up to be noticed, but it is also the first move when playing billiards. Acchitto, then, takes on a truly important meaning for the two young entrepreneurs to whom this brand is “the first move in their life”. «Our brand wants to communicate a lifestyle originating from the research of art and the will to turn it into emotion. We also want to give those wearing Acchitto the possibility to communicate their identity through customisation or exploiting the most figurative aspect of the jewel».

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Maria Sole Ferragamo From the magic atmospheres of the Tuscan hills, Maria Sole Ferragamo traces back the birth of her passion for jewels, surrounded by nature and busy planning her next creation. «I was born lucky. I discovered my inclination when I was just nine, when my mother gave me a box containing beads, a reel of copper thread and tweezers. Since then I have started to create my first jewels and I have never stopped. I remember the Saturday evenings and the nights spent working on the desk of my bedroom under the light of the lamp. Being raised in Florence, a creative environment, rich in culture, has, then, certainly stimulated my passion for the world of art. Every summer I spent at least two weeks learning the jobs of master artisans working for Salvatore Ferragamo. And also thanks to those summers now my passion has grown and I have started to see the working of materials as a means to communicate love». And, in this case, love is transmitted through the recovery of unused high quality leathers that, once cut and worked, become jewels. «Sustainability has never been a matter of choice, but of responsibility. I do not see sustainability as a goal, it has never been to me. I have always considered it as a commitment, a continuous engagement. Sustainability means also making conscious choices. And this is what I do through the recovery of leathers that are discarded and also by collaborating with the excellences of the Tuscan territory». Federica Pieroni Federica Pieroni, together with brothers Giacomo and Tommaso, is the talent behind the Rue des Mille creations, a brand that turned the dream dimension into a reality made of versatile and romantic jewels. The brand talks to women that are independent and dreamers and face their problems with bravery and initiative. «Every woman wearing our jewels transforms into the protagonist of a contemporary fairy tale, where stars, hearts and emotions brighten and help overcome the obstacles of daily life». The brand collections, made in Italy, are in sterling silver, pink gold or rhodium plated, enriched with a zirconia pavé. The brand has introduced the yellow galvanic plating only recently. «I feel a deep bond towards all our jewels, but I am particularly fond of Carrozza; it is one of the first creations we launched and it is still very warmly welcomed by the public». Since 2013, the year when the three siblings founded the brand, up to now, Rue de Mille has experienced a remarkable growth also thanks to digitalisation and to the involvement of numerous public figures. «Thanks to our young age we can be far-sighted and think big. We have certainly made our biggest dream come true, but we still have many desires for the future: among them, the intention to become increasingly more international, to expand in Europe, the US and China. The essence of Rue des Mille will always remain the same, though; we do not forget our roots and, in fact, Italy will remain our reference market, where we currently have six hundred fifty prestigious stores». Annachiara Pompili Annachiara has been fascinated by accessories, namely earrings, since she was a child and, over the years, she has developed a truly personal relationship with jewellery, at whose peak she decided to found her own Saline brand. «Before turning my passion into a job, I worked in a clothes shop where they used to present also jewels. Every time I was amazed by the fact that no brand ever proposed a simple jewel suitable to daily life, but only elaborate creations, meant for particular occasions. Then, I decided I would be the one to make that jewel characterised by simple and elegant lines. I left for

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America and I spent the outbound flight creating new jewels. Once arrived in the US, my friends urged me to establish my own brand». Saline jewels, essential and elegant, are characterised by a strong bond with the horse riding world, another big passion of Annachiara. «Among my creations inspired to this world, the one I am, maybe, more connected to is the plait inspired by the horse mane. With its elegance and wearability it now represents my signature». Looking ahead, Saline focuses on sustainability and team work: «I have many projects for the future. I want to create a wide and bright studio-workshop where I would like to work with a team of young and enthusiast women. I would like to share with them the simplicity of working in a team, driven by a common passion. Moreover, the future of Saline will also increasingly focus on eco-sustainability through research and the use of natural waxes». Madina Visconti For Madina Visconti di Modrone art, nature and sense of beauty have always been an irresistible game. Raised in Milan in a family of artists and entrepreneurs, she has always lived surrounded by creativity and beauty. «The passion for every form of creativity is a family trait. It is something I inherited from my mother Osanna, artist, interior and artisan jewel designer. And from my grandmother, an exceptional, innovative, eccentric and curious woman who made the uniqueness of art her biggest research. My grandmother was also a big collector of art jewels and she loved wearing creations made especially for her by her artist friends». It is just in a childhood memory of an afternoon spent in a rose garden with seducing perfumes that the artist from Milan found the inspiration to create her jewels. «My creations, from the Ramo to the Malva lines, from the Snake to the Ali collections, take inspiration from the perfection of nature, flowers and animals. My jewels have a strong personality, but are not supposed to be worn on a specific occasion. They want to communicate an ideal of timeless beauty and life, to be always followed especially in everyday life». In her atelier in the heart of Milan, in Via Santa Marta, Madina brings back to life that original artisanship that has always made our Made in Italy unique in the world and transforms luxury through a modern vision with which she reinterprets the family jewel in a fully contemporary version.


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BROS MANIFATTURE Beatrice Beleggia See page 78 With five well-established and strategically diversified brands Bros Cinturini, Brosway, S’Agapõ, Rosato and Pianegonda - Bros Manifatture is now an undisputed leader in the fashion jewellery market. This successful group was started by an entrepreneur from the Marche region, Lanfranco Beleggia, who in 1979 started a leather watch straps business: his micro-company, Bros Cinturini, earned a leading position in the industry within a few years, working with major brands and jewellery shops. Since then, the Group has also grown steadily in fashion jewellery, creating Brosway in 2002 and S’agapõ in 2008, and then by acquiring Rosato in 2011 and Pianegonda in 2015. Daughter of the founder, CEO for the American market, head of PR and press office manager, Beatrice Beleggia told us about the Group’s activities and objectives. «In fact it all started with my father. Like many entrepreneurs of his generation, he was a self-made man: he started from nothing, working hard and always looking forward, with passion, curiosity and a lot of enthusiasm. Given the success of Bros Cinturini, in 1990 he founded Dhiva, which soon met with similar success in the jewellery packaging industry. At that point, he identified new areas for growth and profit in fashion jewellery and had the idea and the courage to focus on one brand. That’s when Brosway was created». With Brosway, and then with S’Agapõ, you focused on steel jewellery. Some were sceptical about it back then... «Brosway marked our entry into the world of affordable, easy-towear jewellery, but our watchword has always been “quality”: our steel jewellery has an affordable price tag, but it keeps up with trends and it is made with great craftsmanship and elegance in every detail. Each product undergoes a series of tests to prove that it is hypoallergenic and comes with a warranty certificate. It is no coincidence that this brand is now well-established worldwide!». What is the Group’s situation today, in terms of staff and distribution? «As of today, we have 500 employees, including agents and employees working in the company and in our stores, which are close to 10 thousand worldwide and are still our core business. We have a leading position in the fashion jewellery market in Italy, but our presence is growing internationally - especially with Brosway and Pianegonda - in particular in the United States, Europe and China. Then we have our flagship stores: Brosway and Pianegonda in Milan, Rosato in Forte dei Marmi, Rome and Milan». How did your business face the challenges of 2020 and how did it perform? «It was certainly a challenging year, but I must say that we ended on a positive note, especially thanks to teamwork and successful initiatives. We have always been close to retailers: we deferred payments on our own initiative, we thought of a gift package and designed dedicated collections which were very successful as soon as the first lockdown ended. I am thinking for example about the Desideri collection by Brosway, with tennis bracelets in stainless steel with coloured zirconia, featuring many symbols such as Energy, Protection, Friendship, which was in great demand. It was what people needed: to make sense of what was happening and a special meaning to the gift».

VISION

B RManifatture OS

di Antonella Garello

In questa pagina, due bracciali tennis della collezione Desideri di Brosway. Dall’alto: bracciale Desideri Successo in acciaio 304 e pvd oro con quadrifogli e cubic zirconia peridot; bracciale Desideri Rinascita in acciaio 304 e pvd oro con cubic zirconia champagne, cristallo golden honey, pendenti a forma di albero della vita.

Con i suoi cinque marchi ben consolidati e strategicamente diversificati Bros Cinturini, Brosway, S’Agapõ, Rosato e Pianegonda - Bros Manifatture è ormai un indiscusso punto di riferimento per il mercato del gioiello fashion. Iniziatore di questo Gruppo di successo è stato l’imprenditore marchigiano Lanfranco Beleggia, che nel 1979 ha avviato una produzione di cinturini in pelle per orologi: una microazienda, la Bros Cinturini, che nel giro di qualche anno si è guadagnata nel settore una posizione di primo piano, con una rete di distribuzione tra grandi brand e gioiellerie. Da allora il Gruppo è stato protagonista di una crescita costante anche nella gioielleria fashion con la nascita di Brosway nel 2002 e di S’Agapõ nel 2008 e a seguire le acquisizioni di Rosato nel 2011 e di Pianegonda nel 2015. Beatrice Beleggia, figlia del fondatore, AD per il mercato americano e responsabile PR e ufficio stampa, illustra attività e obiettivi del Gruppo.

«In effetti tutto è cominciato con mio padre. Come tanti imprenditori della sua generazione, si è fatto da solo: ha cominciato dal niente, lavorando duramente e guardando sempre avanti, con passione, curiosità e tanto entusiasmo. Visto il successo di Bros Cinturini, nel 1990 ha fondato Dhiva, che in breve tempo ha riscosso analogo consenso nel mondo del packaging per la gioielleria. A quel punto ha individuato nella fashion jewellery nuovi spazi di crescita e marginalità e ha avuto l’idea e il coraggio di puntare su un brand. Così è nato Brosway». Con Brosway e poi con S’Agapõ avete puntato sul gioiello in acciaio: all’epoca qualcuno guardava a quel mondo con scetticismo… «Brosway ha segnato il nostro ingresso nel mondo del gioiello affordable,

easy-to-wear, ma fin dagli inizi la parola chiave è stata “qualità”: si tratta di gioielli in acciaio dal costo accessibile, ma attenti alle tendenze e realizzati con grande professionalità e cura artigianale, ricercati in ogni dettaglio. Ogni prodotto viene sottoposto a una serie di test che ne provano l’anallergicità ed è accompagnato dai relativi certificati di garanzia. Non a caso parliamo di un brand che ormai è affermato a livello internazionale!». Qual è oggi la situazione del Gruppo, a livello di personale e di distribuzione? Oggi contiamo in tutto oltre 500 addetti, tra rappresentanti e presenze in azienda e nei punti vendita, che sfiorano i 10mila in tutto il mondo e che restano il nostro core business. In Italia vantiamo una posizione di primissimo piano nella fashion jewellery ma anche la presenza all’estero soprattutto per Brosway e Pianegonda - è in espansione, in particolare negli Stati Uniti, in Europa e Cina. Poi abbiamo i nostri monomarca, Brosway e Pianegonda a Milano, Rosato a Forte dei Marmi, Roma e Milano». Come avete affrontato, e concluso, il 2020? «Di certo non è stato un anno facile, devo dire però che abbiamo chiuso in positivo, grazie soprattutto a un lavoro di squadra e a iniziative che sono state molto apprezzate. Siamo sempre rimasti vicini ai dettaglianti: abbiamo dilazionato di nostra iniziativa i pagamenti, abbiamo pensato a un pacco dono e messo a disposizione collezioni ad hoc che, non appena concluso il primo lockdown, hanno dato a tutti grosse soddisfazioni. Penso per esempio alla collezione Desideri di Brosway: bracciali tennis in acciaio e zirconi colorati con tanti simboli diversi come Energia, Protezione, Amicizia, che è stata molto richiesta. Era quello di cui le persone sentivano

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Have you planned any special initiatives for 2021? «Within a few months, barring delays due to the pandemic, we will inaugurate a new headquarters of over 4,000 square metres in Grottazzolina, complete with laboratories, showrooms, meeting rooms and management area. Very soon we will also open a store in the Aventura Mall in Miami, Florida, America’s fifth largest shopping mall, hosting major international brands. This is also a very important goal, which we had in the pipeline before the pandemic but we have maintained. Then we have important communication projects in mind and new collections are on the way. Brosway has expanded its range of Chakras, an iconic collection that continues to be very successful; Pianegonda focuses on Tecum, a higher-end silver collection featuring an infinity-shaped snap hook». You are also very active in charitable work... «My father has always considered the human aspect of our work as essential as our link with the culture and beauty of our land. These are the values that he passed on to us and, after all, the same values have always made the Group earn credibility and made it grow. Our brands have always been involved in a number of charitable activities: Brosway for Alice for Children, Rosato for the Veronesi Foundation Pink is Good project, for ActionAid and for One Ocean Foundation; Pianegonda for the Humanitas Foundation Pink Union project, and many other local activities... In the midst of the pandemic, Brosway also launched a limited-edition Chakra bracelet whose proceeds were entirely donated to the Red Cross». How are decisions made? «My father is President and CEO of the company and is the “goto” person for everyone. Over time, my brothers and I joined the company to support him: Maurizio is the marketing director and Valerio is the production director. We have divided our tasks and responsibilities and decisions are always discussed and made together».

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CORSI I.G.I. CALENDARIO 2021 1 ‐ Corso Analisi Qualitativa e Valutazione del Diamante ‐ Corso Base 5gg € 775,00** 29 Gen./2 Feb. Trecastagni (CT) 1 Feb./5 Feb. Roma

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7 Giu./11 Giu. Roma 20/24 Sett. Cavalese (Tn)

1/5 Ott. Trecastagni (Ct) 5/9 Ott. Ascoli Piceno

18/22 Ott. Marcianise (Ce)

2 ‐ Corso Analisi Qualitativa e Valutazione del Diamante ‐ Corso Specializzazione 5gg € 775,00** 15/19 Feb. Marcianise (Ce) 19/23 Feb. Trecastagni (Ct)

16/20 Mar. Ascoli Piceno 17/21 Mag. Cavalese (Tn)

20/24 Sett. Roma 12/16 Ott. Ascoli Piceno

15/19 Ott. Trecastagni (Ct) 1/5 Nov. Marcianise (Ce)

2/6 Nov. Cavalese (Tn)

3 ‐ Corso Classificazione e Valutazione del Diamante Grezzo ‐ 7gg € 1.330,00** 1/9 Mar. 15/21 Mar. 10/16 Apr. 30 Sett./6 Ott. 10/16 Ott. Marcianise (Ce) Trecastagni (Ct) Cavalese (Tn) Roma Cavalese (Tn) 4 ‐ Corso Identificazione delle Gemme di Colore ‐ 5gg € 775,00** 22/26 Feb. 9/13 Mar. 2/6 Apr. 12/16 Ott. Cavalese (Tn) Ascoli Piceno Trecastagni (Ct) Cavalese (Tn) 1/5 Mar. 15/19 Mar. 7/11 Giu. 5/9 Nov. Roma Marcianise (Ce) Cavalese (Tn) Trecastagni (Ct) 5 ‐ Corso Riconoscimento del Sintetico, delle Imitazioni e dei Trattamenti ‐ 5gg € 775,00** 12/17 Apr. 11/15 Mag. 25/29 Ott. 19/23 Nov. Marcianise (Ce) Ascoli Piceno Roma Trecastagni (Ct) 23/27 Apr. 14/18 Giu. 8/12 Nov. Trecastagni (Ct) Cavalese (Tn) Cavalese (Tn) 6 ‐ Corso Analisi Qualitativa e Valutazione delle Gemme di Colore ‐ 3gg € 465,00** 6/8 Mar. 29/31 Mar. 15/17 Mag. 3/5 Giu. 21/23 Giu. Roma Marcianise (Ce) Trecastagni (Ct) Ascoli Piceno Cavalese (Tn) 7 ‐ Corso Analisi Qualitativa e Valutazione delle Perle ‐ 5gg € 775,00** 8/12 Gen. 1/5 Mar. 19/23 Apr. 25/29 Mag. 4/8 Giu. Marcianise Cavalese (Tn) Marcianise (Ce) Ascoli Piceno Trecastagni (Ct) 13 ‐ Approfondimento Materiali Organici ‐ 5gg € 775,00** 11/16 Gen. 1/5 Feb. 17/21 Sett. 20/24 Sett. Marcianise (CE) Cavalese (TN) Trecastagni (CT) Marcianise (CE)

5/9 Lug. Roma

15/17 Nov. Cavalese (Tn)

26/30 Nov. Trecastagni (Ct)

8/12 Nov. Roma

14 ‐ Corso Taglio e Sfaccettatura delle Pietre di Colore ‐ Corso Base 5gg € 600,00 +IVA 19/23 Lug. Cavalese (TN) 22/26 Nov. Cavalese (TN) 15 ‐ Corso Taglio e Sfaccettatura delle Pietre di Colore ‐ Corso di Specializzazione 5gg € 600,00 +IVA 26/30 Lug. Cavalese (TN) 29 Nov./3 Dic. Cavalese (TN)


REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI TORINO SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESE Il Tribunale in composizione collegiale formato dai giudici: dott. Silvia Vitrò presidente dott. Ludovico Sburlati giudice dott. Luca Martinat giudice relatore ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

nel giudizio civile iscritto al ruolo generale n. 12056/2019, discusso nella camera di consiglio nella composizione del 10.07.2020, promosso da: Hang Loose s.r.l., [omissis];

ATTRICE

CONTRO

Bordino Nicola, [omissis].

CO NVE NUTO

[omissis]

il Tribunale delle Imprese di Torino,

P.Q.M.

in composizione collegiale, definitivamente pronunciando, ogni contraria domanda, eccezione e istanza disattesa, nella contumacia di parte convenuta, Accerta che le condotte di Bordino Nicola volte alla produzione ed alla commercializzazione del ‘ditale BORDINO’ costituiscono atti di concorrenza sleale per imitazione servile confusoria nei confronti di Hang Loose s.r.l. Rigetta la domanda di concorrenza sleale avanzata da Hang Loose s.r.l. ex art. 2598 c.c., n. 3. Inibisce Bordino Nicola dalla produzione, vendita, pubblicizzazione e da ogni forma di uso del ‘ditale BORDINO’. Ordina a Bordino Nicola l’immediato ritiro dal commercio del ‘ditale BORDINO’. Fissa a carico di Bordino Nicola una penale di € 100,00 per ogni violazione successiva e per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione della presente sentenza, con termine per l’adempimento di 4 giorni lavorativi dalla notificazione della presente sentenza. Condanna Bordino Nicola a pagare ad Hang Loose s.r.l. a titolo di risarcimento del danno la somma di € 16.000,00, oltre interessi secondo legge con decorrenza dalla data di pubblicazione della presente sentenza al saldo effettivo. Ordina la pubblicazione del dispositivo della presente sentenza a cura di Hang Loose s.r.l. ed a spese di Bordino Nicola sulle riviste “L’Orafo” e “Preziosa Magazine”, sia nella versione cartacea che su Internet, in caratteri pari al doppio del normale e con l’uso del grassetto. Condanna Nicola Bordino alla rifusione delle spese di lite a favore di Hang Loose s.r.l., spese che si liquidano in € 10.343,00 a titolo di compenso ed in € 1.102,69 a titolo di esposti, oltre contributo forfettario, Iva e Cpa come per legge, e successive occorende. Così deciso in Torino nella camera di consiglio delli 10.07.2020.

Il Giudice estensore

Il Presidente

Luca M a rti nat

S ilv ia Vitrò


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