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Sotto il cielo di Stellantis

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Cupra Born

Cupra Born

Il gruppo franco-italiano VIRA DECISO VERSO IL GREEN, come conferma il suo director corporate b2b sales & remarketing division. Che ritiene strutturale la ripresa del noleggio a lungo termine

Emilio Deleidi

Origini catanesi, 43 anni, Giuseppe Di Mauro, ingegnere meccanico, inizia il suo lungo percorso nel mondo automotive, occupandosi di ricambi, customer satisfaction, sviluppo rete after sales e vendite. Dal febbraio 2020 si dedica alla clientela corporate, prima per i brand del gruppo PSA, ora – in veste di director corporate b2b sales & remarketing division – di Stellantis.

Oggi si trova a gestire una pluralità di marchi sotto Stellantis. Ci sono vocazioni specifihe per ognuno o li proponete in modo trasversale?

L’approccio è trasversale: tutta la gamma di prodotti di ognuno dei nostri brand è “tagliata” per la clientela b2b. Il settore è molto sfaccettato, con clienti che assomigliano più al canale retail-consumer e altri che sono invece più vicini all’acquisto di commodity. Con la nostra offerta siamo in grado comunque di soddisfare qualunque tipo di esigenza. Spetta a noi il compito di gestire il portfolio clienti in modo da proporre loro il prodotto corretto.

Quali sono i trend del primo semestre del 2021?

Il mercato del lungo termine sta dando segnali positivi rispetto al 2019: almeno in questo settore siamo tornati ai livelli pre-pandemia. Gli incentivi governativi sicuramente hanno avuto un ruolo, ma bisogna tenere conto del fatto che i contributi che rendevano molto appetibile l’acquisto di un’auto prevedevano la rottamazione di un vecchio esemplare, cosa che, di fatto, non riguardava quasi mai le aziende. Quindi, la ripresa del mercato va attribuita a elementi strutturali.

Il continuo apri e chiudi ha influio sulle strategie dei flet manager, creando un clima d’incertezza?

Non si sono più visti gli stessi fenomeni di allungamento del tempo di utilizzo delle vetture in fltta che avevano caratterizzato il primo lockdown, nel 2020. Malgrado le chiusure, anche quest’anno il processo della formazione delle car list aziendali si sta svolgendo quasi regolarmente. Lo scorso anno ascoltavamo i flet manager per aiutarli soprattutto su aspetti differenti rispetto all’acquisto dei prodotti, perché il fenomeno era stato estremamente violento e inaspettato. Adesso, invece, il nostro daily business si sviluppa in maniera quasi regolare.

Siete quindi tornati a relazioni più tradizionali con la clientela, dopo la sbornia digitale del 2020?

Siamo stati fulminei nel riconvertici alla modalità di lavoro virtuale,

IL PLUG-IN SALE SULLE JEEP Le Renegade e le Compass adesso sono disponibili con le nuove motorizzazioni ibride ricaricabili, a trazione integrale (4xe)

imparando a seguire i nostri clienti anche con le nuove tecnologie in maniera efficace; così oggi disponiam di una soluzione in più per gestire i rapporti con loro, anche se in questo tipo di business riteniamo comunque più efficie e un ritorno agli incontri in presenza, pur essendo riusciti a concludere un anno come il 2020 con numeri in crescita. C’è stato un cambio di paradigma, ma che ha ampliato le nostre possibilità di relazione. Così, di recente, abbiamo organizzato eventi “fisici, ma, quando alcuni clienti non si sentivano pronti, siamo passati senza problemi alle modalità digitali.

GIUSEPPE DI MAURO Dopo la laurea in ingegneria meccanica, ha trascorso molti anni in PSA, dove ha ricoperto diversi ruoli in differenti ambiti, prima di diventare director corporate b2b sales & remarketing division di Stellantis

Per la clientela business, Stellantis dispone sia di captive sia di rapporti privilegiati con i grandi noleggiatori: come ripartite l’offeta?

Il nostro ruolo è stare sul mercato, quindi le captive per noi sono partner importanti, ma nella misura in cui partecipano alla strategia complessiva del gruppo, seguendo gli orientamenti; serviamo in maniera paritaria, infatti, tutti gli operatori del settore. perché il tessuto micro-imprenditoriale del Paese è sempre molto vivo. Ogni giorno nascono nuove aziende, che supportiamo vendendo loro servizi, per i quali le auto sono solo un tramite.

Cresce l’attenzione delle aziende nei confronti dei modelli più green?

La posizione di Stellantis è etica: non produciamo modelli green per seguire i trend del mercato, ma per contribuire che si trovano sulla soglia di decisioni quasi definitie per la conversione del loro parco veicoli, anche per poter assumere, come noi, una posizione certamente attiva nel processo di decarbonizzazione del Paese. Alla fine, il cono complessivo deve tornare, ma è lì che risulta fondamentale il nostro ruolo di consulenza nella scelta del migliore mix di soluzioni e delle modalità del loro utilizzo.

Parliamo di modelli: quali sono quelli più gettonati dal mondo business? E quali, in arrivo, appetibili per questa particolare clientela?

Tra le novità recenti, la Jeep ora offre la soluzione ibrida plug-in sulle Renegade e sulle Compass, che le rende interessanti per il mondo fleet. Ma possiamo contare anche sulla Nuova 500, sulla Opel Corsa-e e sulle Peugeot e-208 ed e-2008, tutte full electric. Grandi richieste ci sono pure per la Peugeot 3008, la Opel Grandland X, la Citroën C5 Aircross e la DS 7, tutte nell’ambito delle plug-in. Poi arriveranno anche la DS 4, verso fine anno, e la DS 9, con la loro version elettrificata, olte all’ibrido per l’Alfa Romeo Tonale, previsto per il 2022.

NON PRODUCIAMO MODELLI GREEN PER SEGUIRE LA MODA DEL MOMENTO, MA VOGLIAMO DARE UN CONTRIBUTO ALLA DECARBONIZZAZIONE DEL PAESE

Non utilizziamo le captive per prevalere in un mercato o in un altro, ma come partner che ci accompagnano nella nostra visione globale.

Professionisti e partite Iva: è un segmento che potrà crescere ancora?

Il tessuto economico dell’Italia, al netto degli strascichi che la pandemia inevitabilmente lascerà, è costituito prevalentemente da Pmi, che hanno necessità specifihe, rispetto alle grandi corporation: hanno bisogno di prossimità e di venire seguite con prodotti e relazioni peculiari. Che noi offiamo grazie alla nostra rete di distribuzione, in grado di seguire da vicino le realtà di queste aziende. Aumenteremo, quindi, gli investimenti e il focus sul nostro network, anche chiaramente alla decarbonizzazione del Paese. Il mercato sta accelerando sotto questo profilo e noi siamo ponti a cavalcarlo in tutte le sue declinazioni: la nostra gamma è il frutto di anni di studi fatti molto prima che la domanda per questa tipologia di prodotti iniziasse a crescere. Ciò si traduce in un’ampiezza dell’offerta che consente di soddisfare tutte le esigenze.

Vale anche per i flet manager che devono fare i conti con il Tco?

Quanto a numeri assoluti, il corporate non è ancora allo stesso livello del retail: questo perché, per buona parte del 2020, i flet manager hanno dovuto gestire problemi di altro genere. Ma è soltanto un ritardo temporale, perché ci sono diverse grandi aziende

OFFENSIVA ALLA SPINA È ampia l’offerta elettrificaa dei marchi dell’ex gruppo PSA: Bev e ibride plug-in, del resto, sono sempre più presenti nelle fltte

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