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GRIMALDI

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REGIMENTAL

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Prua fissa sulla crescita guidati dal faro del "net zero"

Le tratte turistiche, l'attività terminalistica, la logistica: la bandiera del Gruppo Grimaldi sventola ormai su tutti i mari dei cinque continenti, ma la sostenibilità resta al centro delle strategie di investimento

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di Sergio Luciano

«A mbiente, logistica e globalizzazione»: così Emanuele Grimaldi sintetizza il “tridente” della strategia di crescita del gruppo che guida, con la presidenza del fratello Gianluca e la direzione finanziaria affidata al cognato Diego Pacella. Un gruppo che sta vivendo il suo “miglior anno di sempre”, nonostante la crisi energetica, proprio perché può giovarsi dei frutti di decenni di investimenti lungimiranti nell’efficienza, energetica e tecnologica, di una flotta sempre più grande. E dunque il 75° anniversario dalla fondazione, che cade quest’anno, è stato particolarmente florido ed è stato celebrato con l’apertura ufficiale della “XXV Euromed Convention From Land to Sea” che ha riunito all’Hotel Hilton di Sorrento 800 top-player del mondo istituzionale, della finanza, della logistica, della portualità e dei trasporti: «Negli ultimi 12 mesi abbiamo registrato le migliori performance di sempre da parte delle principali compagnie di navigazione facenti parte del nostro Grup-

po –ha dichiarato l’amministratore delegato EmanueleGrimaldi– Si tratta di un risultato importante, raggiunto con un’accorta politica di investimenti, con la riduzione dei consumi della flotta pari a 500.000 tonnellate di carburante, con la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie navali e con il grande impulso che abbiamo dato all’attività terminalistica e logistica. Grazie alla recente attivazione di un servizio regolare tra l’Europa ed il Far East per il trasporto di veicoli, oggi possiamo celebrare i nostri 75 anni di attività con la bandiera del GruppoGrimaldiche sventola su tutti i mari e in tutti i cinque continenti». Focus della convention di quest’anno è stato ancora una volta il processo di transizione energetica, che deve essere supportato da una valida strategia internazionale in termini di riduzione delle emissioni. Con un fulcro politico sull’Ets (European Emissions Trading Scheme) che stimola tutti i Paesi del mondo all’applicazione di misure compatibili ma comporta il rischio opposto, quello di una regolamentazione disomogenea e inapplicabile (“un incubo amministrativo”, l’ha definito Grimaldi), contro la quale l’Imo (Organizzazione Marittima Internazionale) dovrebbe fare argine introducendo direttive globali per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione e dunque varando una tassazione premiale per chi impiega e produce carburanti verdi. Intanto, il Gruppo Grimaldi ha proseguito la sua crescita. Il 2022 ha visto l’ingresso nella flotta di sette nuove unità ro-ro della classe GG5G (Grimaldi Green 5th Generation), unità per il trasporto di rotabili di corto raggio più ecosostenibili e con maggiore capacità al mondo, potendo trasportare oltre 500 trailer per ogni viaggio effettuato. Ad esse se ne aggiungeranno nei prossimi due anni altre 10 in costruzione, tra cui: sei unità ro/ro multipurpose della classe G5 per le rotte intercontinentali, due navi della classe Superstar per il trasporto di merci e passeggeri per la consociata Finnlines, e due ulteriori navi ro-ro della classe GG5G. Alla firma è, infine, un ulterio-

A POCHI GIORNI DALLA CONVENTION DEL 75° ANNIVERSARIO, GRIMALDI HA RATIFICATO L'ACQUISIZIONE DEL PORTO DI IGOUMENITSA IN GRECIA

In piedi, l'a.d. del Gruppo Grimaldi, Emanuele Grimaldi. Sulle poltrone, il presidente Gianluca Grimaldi e il direttore finanziario Diego Pacella

re ordine per 10 navi Pctc (Pure Track Car Carrier) dalla capacità di carico di 9.000 Ceu (Car Equivalent Unit) ciascuna. «Le nuove navi, nel loro complesso, consentiranno di limitare fortemente le emissioni inquinanti, con una percentuale che varia tra il 50% e il 70% rispetto alle tradizionali flotte di navi cargo», ha sottolineato Emanuele Grimaldi. Ma non basta rinnovare la flotta, occorre anche crescere nella logistica, e in questa direzione va un importante programma di acquisizioni. Nel 2022, è stato acquisito l’ultimo 33% del capitale diAntwerp Euroterminal, passato così al 100% nella proprietà del Gruppo Grimaldi, un terminal che ospita il parcheggio coperto più grande del Belgio, con un’area di 172.000 metri quadrati suddivisa su 7 livelli e una capacità complessiva di 9.700 veicoli. Il Gruppoha acquisito, inoltre, il 90% del pacchetto azionario di Brucato De.T.A., azienda siciliana leader nel trasporto intermodale a livello internazionale. Per i prossimi investimenti in terminal e logistica, il Gruppo guarda verso il Nord Europa, la Grecia, l’Italia e la Spagna. A pochi giorni di distanza dalla convention di Sorrento, la ratifica formale di un'altra importantissima acquisizione: quella del porto di Igoumenitsa, in Grecia. La Hellenic Republic Asset Development Fund, ovvero il fondo che si occupa della gestione e della privatizzazione dei porti e di altri asset pubblici in Grecia, ha annunciato che il miglior offerente, nell’ambito della gara per l’acquisizione del 67% del capitale sociale della, è risultata essere la cordata guidata dal Gruppo Grimaldi, con le consociate Grimaldi Euromed e Minoan Lines Shipping (che insieme rappresentano il 90% del Consorzio) e l’operatore greco Investment Construction Commercial & Industrial. L’importo dell’Offerta ammonta ad € 84,17 milioni. «Siamo pronti ad investire nella crescita del porto di Igoumenitsa, e parallelamente nello sviluppo delle rotte commerciali attorno all'asse dell’antica Via Egnazia, di cui lo scalo rappresenta la principale porta», ha spiegato Emanuele Grimaldi, sottolineando che «Il Gruppo è da tempo il principale cliente dello scalo, e in questo senso l’acquisizione della maggioranza del suo capitale sociale si inscrive in una più ampia strategia di integrazione verticale». Il Gruppo infatti, con i brand Grimaldi Lines e Minoan Lines, opera diversi servizi di linea che collegano

COSTANTE E STRATEGICO È L'IMPEGNO DEL GRUPPO GRIMALDI PER LA GLOBALIZZAZIONE CHE NON SI ARRESTA

direttamente Igoumenitsa ai porti italiani di Ancona e Brindisi, e dedicati principalmente al trasporto di carichi rotabili, autovetture e passeggeri. Nuove navi ecosostenibili e logistica moderna: ma non basta. C’è anche – costante e strategico - l’impegno per la globalizzazione che, per quanto soggetta ad uno stress senza precedenti dagli eventi bellici in corso, non si arresta. «Attualmente operiamo 8 grandi Pctc (Pure Track Car Carrier) con servizi regolari verso l'Estremo Oriente, in particolare Cina, Australia, Corea, Giappone, Singapore, Golfo Persico, dove trasportiamo le più prestigiose marche di auto e camion del mondo», sintetizza Emanuele Grimaldi. E le marche sono praticamente tutte: Ford, Stellantis (Maserati, Peugeot, Citroen, Jeep, Dodge, Ram), Bmw, Volvo Car, Volvo Truck, Cnh, Iveco, Saic, Motor, Gerely, Tesla, DR, Aiways, Caterpillar, Byd, Jac, Sunward, Great Wall, Dayun, Changan, Yutong Bus, Baic, Faw, Shacman, Ensign Heavy Industry, Xcm, Jingong Machinery, Xev, Dongfen. «È molto importante – sottolinea ancora l’armatore - che in così poco tempo abbiamo ricevuto il sostegno non solo dei nostri clienti abituali e duraturi come Ford, Stellantis, Bmw, Volvo, Renault e così via, ma anche di molti dei principali marchi automobilistici cinesi. Entrati in questi traffici, possiamo dire che la bandiera Grimaldi sventola ormai in tutti i continenti e in tutti i mari». E dunque, sì: questa convention nella ricorrenza dei 75 anni del gruppo è stata, per gli armatori Grimaldi, anche un’occasione per ringraziare «innanzitutto i nostri clienti, senza i quali nessun obiettivo sarebbe stato raggiunto. In secondo luogo, un ringraziamento va a tutti gli stakeholder come le autorità portuali, i fornitori, le banche, le istituzioni, i giornalisti che precedono e seguono le nostre attività. Infine, vorrei ringraziare tutte le persone che lavorano nel nostro Gruppo, in particolare i marinai: il loro lavoro spesso non ha visibilità, ma brilla per pazienza e dedizione». E la visione strategica per il futuro, lungo questa direttrice, Emanuele Grimaldi la sintetizza così: «La crescita costante del patrimonio netto grazie alla politica di reinvestimento, la riduzione dei consumi di almeno 500.000 tonnellate di carburante, l'attività di ricerca e sviluppo e lo studio dettagliato di tutte le nuove serie di navi, l'ampliamento dell'organizzazione logistica, allungando la catena del valore, l'utile netto e la generazione di flussi di cassa saranno fondamentali nei prossimi anni per autofinanziare tutti gli investimenti eco-compatibili necessari per arrivare all'obiettivo delle emissioni zero».

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