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TERNA
by Economy
Innovazione e sostenibilità per la mobilità del futuro
I progetti e gli investimenti messi in campo da Terna: veicoli elettrici per una flotta aziendale più green, l’accordo con Pirelli per l’e-bike sharing, la sperimentazione sul vehicle to grid
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di Alessandro Faldoni
Elettrica, ‘dolce’, green, l’importante è che la mobilità del futuro sia sostenibile. Nei prossimi anni non potremo prescindere dalle nuove modalità di trasporto e spostamento: l’e-mobility è una rivoluzione che già oggi viene considerata tra le più grandi trasformazioni del settore elettrico. E che sta arrivando, bisogna solo capire con quale velocità. Fondamentale sarà prepararsi e farsi trovare pronti, partendo da subito. Come? Molte aziende stanno già attuando una serie di azioni per promuovere la mobilità sostenibile. Tra queste c’è Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, che si è mossa per tempo con un’iniziativa concreta: l’azienda guidata da Stefano Donnarumma, infatti, ha adottato su scala nazionale – prima società a farlo in Italia – il progetto di e-bike sharing Cycl-e around di Pirelli, con l’obiettivo di incentivare proprio la mobilità sostenibile dei propri lavoratori. Le biciclette a pedalata assistita possono essere utilizzate dalle persone che lavorano in otto sedi di Terna, dislocate su tutto il territorio italiano, per gli spostamenti casa-ufficio, durante la giornata di lavoro o per il tempo libero. Un’iniziativa di assoluta importanza che vuole favorire e sostenere una mobilità alternativa complementare a quella tradizionale, con condizioni d’accesso più facili ai mezzi di trasporto sostenibili, e sensibilizzare le persone sulla sua importanza. Oltre alle biciclette, per la sosta delle quali Terna ha già predisposto una serie di rastrelliere nelle sedi, i lavoratori hanno la possibilità di noleggiare monopattini elettrici ed e-bike, nonché usufruire di un servizio di car sharing agevolato nelle città di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna. Quattro, infatti, sono le modalità di noleggio offerte nell’ambito dell’accordo fra Terna e Pirelli: ‘Working Time’, per utilizzare la e-bike durante la giornata lavorativa per gli spostamenti di lavoro in città; ‘Home2Work', per i tragitti quotidiani casa-ufficio; 'Smart Week', per l’utilizzo delle e-bike 7 giorni consecutivi; ‘Weekend Break’, per usufruire delle bici elettriche Pirelli nel fine settimana senza limiti di chilometraggio. Facile a dirsi, ancor più semplice a farsi: le persone di Terna possono prenotare in totale autonomia la propria e-bike attraverso un’apposita App messa a disposizione sull’intranet aziendale, mentre le flotte di e-bike di Pirelli sono disponibili in apposite aree attrezzate per la custodia e la manutenzione delle stesse biciclette presso le sedi di Terna. Anche a livello operativo, inoltre, l’azienda ha già ‘accelerato’ sulla mobilità sostenibile, rinnovando la propria flotta aziendale per renderla sempre più efficiente e meno inquinante: saranno oltre mille i nuovi veicoli a disposizione dell’azienda, 220 dei quali saranno elettrici e andranno a sostituire le tradizionali vetture a motore endotermico. L’aumento degli investimenti, messo a punto da Terna per abilitare la transizione energetica e dare un importante impulso alla ripresa economica del Paese, ha determinato un incremento significativo dei cantieri e, di conseguenza, la necessità di soddisfare nuove esigenze operative. Tutte le sedi di Terna presenti sul territorio nazionale sono state quindi coinvolte per attribuire, alle singo-
L'INNOVAZIONE, DRIVER STRATEGICO DEL BUSINESS DI TERNA, HA UN RUOLO CHIAVE NEL RINNOVO DELLA FLOTTA AZIENDALE

Un'auto della flotta di corporate car sharing di Terna
STEFANO DONNARUMMA, AD DI TERNA
le squadre operative nell’ambito di linee e stazioni elettriche, il profilo tecnico dell’automezzo più adatto a garantire una rete sempre più affidabile ed efficiente. Particolare attenzione, inoltre, è stata prestata anche alle caratteristiche dei territori di competenza, per assicurare la migliore corrispondenza tra i profili tecnici dei veicoli e le necessità di servizio. L’innovazione, driver strategico del business di Terna (per dare un’idea, l’azienda investe in questo settore della tecnologia e della digitalizzazione circa 1,2 miliardi di euro dei 10 complessivi previsti nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’), avrà un ruolo chiave nel rinnovo della flotta aziendale: un parco auto più green con i nuovi mezzi che si integrano pienamente con le strumentazioni tecniche del corporate car sharing aziendale. Quest’ultimo, tra l’altro, prevede anche la possibilità di prenotare gli autoveicoli con una App, di monitorare l’utilizzo degli asset aziendali e di garantire un’assistenza in ogni momento della giornata agli operativi e ai tecnici in servizio nelle attività di manutenzione e monitoraggio della rete elettrica. A proposito di rete, negli ultimi anni le vendite delle auto elettriche stanno superando quelle delle vetture tradizionali, anche se va detto, considerato il grande numero della mobilità non è ancora un dato che sposta gli equilibri. Ma che impatto avranno per la tenuta del si-

Luca Marchisio, responsabile Strategia di Sistema di Terna stema? «Quella della mobilità elettrica è una trasformazione enorme: una utilitaria elettrica oggi si ricarica alle colonnine normali, da circa 22 kW, un valore equivalente alla grandezza di 6 appartamenti. Moltiplicando le colonnine per una città, per esempio come Roma o Milano, si capisce l’impatto che questi veicoli avranno sulla rete di distribuzione ma anche su quella di trasmissione e noi, come gestore nazionale, dobbiamo garantire che tutta questa energia arrivi al posto giusto nel momento giusto» ci spiega Luca Marchisio, responsabile Strategia di Sistema di Terna. È quindi un grande tema infrastrutturale e ancor di più un’opportunità per il sistema, perché ci saranno tantissime batterie disponibili, se pensiamo che un’auto elettrica può essere paragonata a una ‘batteria su ruote’. «Basti pensare che oggi una macchina è ferma per la quasi totalità del tempo: in quel momento c’è attaccata alla rete una quantità di energia disponibile in quelle batterie che può diventare un prezioso servizio di flessibilità, molto importante per la gestione della rete. È per questo che Terna sta osservando molto da vicino l’evoluzione del settore e si è fatta promotrice dello sviluppo di una nuova architettura tecnologica che, attraverso le colonnine di ricaNEL PROPRIO PIANO DI SVILUPPO rica, permetterà non DECENNALE TERNA HA PREVISTO solo la ricarica smart, 18,1 MILIARDI DI EURO ma anche il prelievo PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA dell’energia dall’auto e la successiva immissione nella rete, al fine di incrementare la flessibilità del sistema elettrico. È il progetto V2G (vehicle-to-grid, ndr) che stiamo sperimentando presso la nostra sede di Torino e che consentirà ai veicoli di essere parte attiva nella gestione dei flussi elettrici» continua Marchisio. L’obiettivo di Terna è, quindi, quello di guidare lo sviluppo di una tecnologia che sia standard e integrata con la rete elettrica, di concerto con tutta la filiera degli attori coinvolti. Anche perché, come detto, la mobilità elettrica avrà senza dubbio importanti impatti sulle reti dei grandi centri urbani, ma non solo. «L’elettrificazione dei consumi impone delle sfide importanti e Terna sta già lavorando alla rete del
TERNA HA ADOTTATO IL PROGETTO CYCLE-E AROUND DI PIRELLI futuro, per renderla ancor più efficiente, green e resiliente: nel Piano di Sviluppo decennale abbiamo previsto 18,1 miliardi di euro per la transizione energetica, investimenti che consentiranno di integrare quantità considerevoli di fonti rinnovabili in rete, per trasportarle dai luoghi di produzione presenti tipicamente al Sud e nelle isole verso i centri di maggior consumo industriale e civile del Centro-Nord del Paese. Questi investimenti riguarderanno di conseguenza anche la mobilità sostenibile, l’infrastruttura elettrica sarà proprio il fattore abilitante che potrà favorirne lo sviluppo» conclude Marchisio. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ha già stimato al 2030 la presenza di circa 6 milioni di veicoli elettrici in Italia, un percorso ancora lungo ma promettente: i veicoli elettrici hanno da tempo superato la soglia delle 200 mila unità, con trend in continua crescita. Grazie alla loro efficienza intrinseca i veicoli elettrici avranno un impatto piuttosto limitato sul fabbisogno complessivo di energia elettrica del nostro Paese. Secondo le stime, se anche dovessero circolare nei prossimi anni 6 milioni di auto, l’incremento della domanda di elettricità sarà pari a circa il 3,5%. Numeri significativi ma assolutamente gestibili.











