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REGIMENTAL

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Il car sharing elettrico "cambia" la batteria

Al car sharing e al free floating ora si aggiunge il battery swapping: grazie alle nuove city car Yoyo prodotte dalla torinese Xev, Enjoy sta ampliando la sua flotta con nuovi veicoli elettrici

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di Giorgio Vizioli

Silenziosa (fino a un certo punto), scattante quando serve, a emissioni zero su strada, semplice da usare ed economica da gestire. I vantaggi sono innumerevoli, soprattutto per muoversi in città: l’auto elettrica è destinata a diventare rapidamente la regina indiscussa del traffico urbano. Se poi è in condivisione con il car sharing, contribuisce anche a decongestionare le vie cittadine perché riduce l’utilizzo dei mezzi privati. A questo ha pensato Eni, che sta ampliando la flotta del suo car sharing, Enjoy, con l'introduzione di veicoli elettrici. A Torino e a Bologna sono già in circolazione, mentre e Roma, Milano e Firenze sono in arrivo le nuovissime city car Yoyo con battery swapping (di un inconfondibile colore verde lime), prodotte da Xev, casa automobilistica fondata a Torino nel 2018: una city car completamente elettrica, con velocità massima di 80 km/h e autonomia fino a 150 km. Dotata di tetto panoramico, piccola e agile, è l’ideale per gli spostamenti nei centri storici delle città. Grazie alle Xev Yoyo di Enjoy, i vantaggi della mobilità elettrica nel traffico cittadino si uniranno alla comodità del car sharing free floating, che consente di noleggiare un’auto in qualsiasi luogo all’interno dell’area di copertura Enjoy, senza punti predefiniti di prelievo o riconsegna. Per quanto riguarda il rifornimento, oltre che per la ricarica tradizionale presso le colonnine in plug-in, le Xev Yoyo sono predisposte per il battery swapping (la sostituzione di batterie scariche con batterie cariche che è possibile realizzare in pochi minuti). In ogni caso, Enjoy garantisce che le auto saranno sempre disponibili con una carica delle batterie superiore al 30%. «Questo nuovo servizio», spiega Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni, «è un ulteriore passo avanti nel nostro percorso verso l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050, non solo dei nostri processi ma anche dei prodotti per i nostri clienti». Ma non è tutto: «Tra i tanti vantaggi del car sharing, aggiunge Ricci, non dobbiamo trascurare il parcheggio gratuito sulle strisce blu e nei parcheggi riservati ai residenti e l’accesso gratuito alle principali Ztl delle città, aggiungendo il contributo alla decongestione del traffico e al miglioramento della qualità della vita di chi vive e lavora in città». Con una flotta complessiva di 2.500 veicoli, Enjoy ha oggi più di un milione di clienti e dal 2013 ha registrato circa 29 milioni di noleggi. Per noleggiare un Xev Yoyo, il costo sarà identico a quello delle auto tradizionali.

Le auto del nuovo car sharing elettrico Enjoy

UN MIX DI SOLUZIONI

Eni prevede il raggiungimento della carbon neutrality al 2050, attraverso un percorso di decarbonizzazione che punta a ridurre le emissioni generate lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti. Per conseguire questo obiettivo, saranno utilizzate tutte le risorse e le tecnologie disponibili: come confermato nel Piano strategico 2022-2025, Eni è prossima a riunire la bioraffinazione, le stazioni di servizio e il car sharing in un nuovo soggetto dedicato alla mobilità sostenibile. Tutte le iniziative in questo settore convergeranno in un mix di soluzioni che include biocarburanti prodotti esclusivamente da scarti e rifiuti e da colture non in competizione con cicli alimentari, biometano, idrogeno ed elettrico, insieme a servizi come il car sharing anche elettrico Enjoy che contribuisce a decongestionare il traffico nei centri urbani. Inoltre, è già attiva a Venezia la prima stazione di servizio Eni in Italia per il rifornimento di idrogeno.

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