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Antrodoco, cammini e sapori tra i monti

Antrodoco, l’ombelico d’Italia. È uno dei comuni nel cuore del nostro Paese, incastonato tra il Monte Nuria, il Monte Giano e il Terminillo e baciato dal fiume Velino e dalla via Salaria. Il borgo, fondato in epoca sabina, venne poi conquistato dai Romani e il suo nome deriva proprio dalla sua posizione ‘tra i monti’. Uno degli eventi che ne hanno segnato la storia è la prima battaglia del Risorgimento Italiano nel marzo del 1821. Lo scontro ebbe come teatro le gole di Antrodoco, dove a fronteggiarsi furono le truppe napoletane da una parte e l’esercito austriaco dall’altra. Proprio nel corso del 2021 ricorrerà la commemorazione di tale episodio, in occasione

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del suo bicentenario. Antrodoco costituisce uno snodo importante per raggiungere località di interesse naturalistico e culturale come, per esempio, i resti dell’antica Via Cecilia o gli eremi sulle pendici del Monte Giano e, grazie ai suoi sentieri, è un punto di riferimento per gli appassionati di trekking ed escursionismo.

Antrodoco, tra cammini e tradizioni

Il territorio di Antrodoco è il luogo ideale per chi ama avventurarsi lungo i cammini. La rete sentieristica conta infatti oltre trecento chilometri di percorsi che si possono affrontare a piedi, a cavallo, in mountain bike o perché no, in sella a una moderna e-bike. Questo borgo è una tappa fondamentale del Sentiero Italia del Cai ed è inoltre il ‘chilometro 0’ della Strada Statale 17 dell’Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico che da Antrodoco giunge poi

a Foggia. Il borgo è noto altresì per le sue feste. Ad agosto è tempo della ‘Sagra degli Stracci’, un piatto tipico locale, ottobre è invece il momento della ‘Festa d’Autunno’ dedicata al famoso marrone antrodocano. Imperdibile è il Carnevale storico, noto come ‘Li dodici mesi’, rappresentati da un pari numero di maschere che, accompagnate da un simbolico papà, vanno per le vie del borgo raccontando in versi dialettali le ricchezze, i benefici e gli svantaggi che li caratterizzano. E per chi desidera tornare nel Medioevo, c’è il ‘Castaldato’, una rievocazione storica che trascina tra giochi, musiche e atmosfere dell’epoca.

Stracci di Antrodoco

Stracci di Antrodoco

I sapori del borgo

Piazza del Popolo

Piazza del Popolo

Il Natale è il periodo dell’anno in cui Antrodoco si illumina grazie ai sapori delle ricette invernali. Tanti sono i dolci legati al 25 dicembre, dolci prevalentemente secchi che si rifanno alla tradizione abruzzese, come la copeta, una pasta di mandorle e miele stesa a caldo confezionata tra due foglie di alloro. Ma il paese è celebre pure per le sue ferratelle, per la pizza di Pasqua – un dolce che si consuma durante la colazione pasquale con uova benedette il Venerdì Santo – e per la scoppozza, un’anguria spaccata a metà colma di vino cotto da degustare durante la sagra del 14 agosto.

Altre delizie da mettere in lista sono i già citati marroni, ma anche i gelati, l’olio e il liquore di genziana, un tesoro liquido da preparare in casa. Antrodoco è un rinomato presidio Slow Food, un tripudio di prelibatezze, insomma, da provare durante una passeggiata nel centro storico dall’animo angioino o spingendosi fino a oltre le mura per ammirare la Chiesa di Santa Maria extra moenia, il monumento artisticamente più rilevante della città.

Santa Maria extra moenia

Santa Maria extra moenia