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Colli sul Velino, charme naturale

La natura ancora incontaminata della valle reatina, seducente porzione d’Italia fuori dalle rotte comuni, lascia anche i visitatori più esperti a bocca aperta: il verde brillante dei prati si alterna ai colori più caldi dei boschi, all’azzurro cupo dei numerosi laghi che punteggiano il territorio e all’argenteo scorrere del Fiume Velino, mentre l’orizzonte ha i contorni del gruppo montuoso del Terminillo, che in inverno non di rado si ammanta di bianco. E anche le tracce dell’uomo, splendidi borghi sospesi nel tempo, armonizzano con il paesaggio completandolo.

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Per questo motivo Colli sul Velino è la destinazione perfetta per una vacanza slow all’insegna del bien vivre, immersi nella natura e nella storia: parte del territorio comunale fa infatti parte della Riserva Naturale Regionale dei Laghi Lungo e Ripasottile, un vero paradiso per gli appassionati di birdwatching e per gli amanti di trekking e passeggiate, che qui trovano numerosi sentieri ben segnalati – due su tutti: il sentiero degli Aironi e il sentiero dei Cormorani –, ai quali si aggiungono sia quelli lungo il Fiume Velino sia i percorsi intorno a un altro lago di rara bellezza, quello di Ventina, che rappresenta il “relitto” dell’antico Lago Velino, esistente fin dall’età preistorica, come testimonia, tra l’altro, il ritrovamento di interessanti reperti.

Viaggio nel tempo

Anche il raccolto agglomerato di Colli sul Velino – che, curiosamente, fino al 1962 si chiamava Colli di Labro – merita una visita per l’atmosfera di particolare suggestione che vi si respira, alla quale contribuisce il mix di edifici storici, di dimore moderne e di ruderi antichi. Sicuramente attirerà lo sguardo l’ottocentesca Chiesa di Santa Maria Maddalena: tutta in pietra e dalle linee semplici, racchiude al suo interno un interessante ciclo pittorico dell’artista Franco Bellardi e un pregevole Giudizio Universale realizzato a tempera sul muro. Più antica e appena fuori dell’abitato, è invece la Chiesa “vecchia”,

di epoca romanica e dall’aspetto rurale, anch’essa dedicata a Maria Maddalena. Immersi nella boscaglia, si incontrano anche i suggestivi resti della Torre del “Morro Vecchio” e in località Casaletto uno splendido fontanile del Settecento, mentre andando ancor più a ritroso nel tempo – e immergendosi ancor più nella bucolica natura reatina, in località Grotte di San Nicola – la vera “star” di Colli sul Velino è Villa d’Assio, una villa patrizia di epoca romana risalente al I secolo a.C. e appartenuta, secondo la tradizione, al senatore Quinto Assio, della quale rimangono interessanti resti.

I sapori della buona tavola

Se è vero che il turismo dai ritmi slow e di qualità va sempre più spesso a braccetto con l’enogastronomia e l’attitudine al bien vivre, Colli sul Velino coccola i visitatori anche a tavola, con una serie prelibata di prodotti del territorio di elevata valenza, che diventano protagonisti di piatti gustosi. A iniziare dal profumatissimo tartufo scorsone – al quale è dedicata anche una frizzante sagra annuale che si svolge in estate –, declinato in interi menu che annoverano, tra l’altro, bruschette, gnocchi e frittate – oltre ai tradizionali strengozzi, una varietà

locale di pasta lunga – a base del prezioso tubero. Gli amanti della carne, invece, potranno provare le gustose proposte legate alla selvaggina – cinghiale in primis – e al castrato, mentre la vicinanza del Fiume Velino, del Canale di Santa Susanna e dei laghi ha dato vita a una golosa tradizione di piatti a base di pesce d’acqua dolce, dai gamberi di fiume alle carpe, dai lucci alle trote. Infine, le numerose aziende agricole disseminate sul territorio comunale assicurano la presenza in tavola di prodotti della terra genuini e rispettosi della stagionalità.