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Contigliano, bellezza di pietra

Sembra una fortezza posta sulla sommità di un colle e incastonata in un verde infinito, Contigliano, splendido borgo reatino che ha attraversato i secoli mantenendo pressoché intatti tutti i suoi gioielli: gli austeri palazzi antichi dal passato nobile, le mura difensive di epoca medievale, le poderose porte d’ingresso e d’uscita che lo racchiudono – evocativi i loro

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nomi: Porta dei Santi, che conserva ancora l’originale portale ligneo, e Porta Codarda – gli affascinanti e stretti vicoli, gli archi e i voltoni in pietra e l’imponente Collegiata di San Michele Arcangelo, risalente al XVII-XVIII secolo, decorata da un raffinato portale in pietra rosa e impreziosita all’interno da un organo settecentesco e da una cantoria in legno di noce finemente intagliata. E poi, ancora, girovagando tra le viuzze e le scalinate, anche altre gemme cattureranno lo sguardo, come il cinquecentesco palazzo municipale, la settecentesca Chiesa di Sant’Antonio dagli interni barocchi, e la suggestiva ex Chiesa di San Giovanni, scoperchiata, ma della quale restano la facciata e alcuni resti di affreschi.

I dintorni: un tuffo nel Medioevo (e nella natura)

Contigliano Lasciati i coreografici vicoli del borgo, Contigliano riserva ancora numerose sorprese ai visitatori che vorranno avventurarsi nel suo territorio. Gli amanti di passeggiate e trekking nel verde, per esempio, potranno scegliere uno dei sentieri che si snodano nella Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, mentre gli appassionati dei borghi fantasma non potranno non fare una visita a Reopasto, agglomerato medievale abbandonato negli anni Sessanta

e ancora dominato dai resti di un antichissimo castello e da quelli di una chiesa settecentesca, che emergono dalla vegetazione. Ancora ruderi affascinanti sono quelli, situati in aperta campagna, della Chiesa altomedievale di San Lorenzo, risalente addirittura all’VIII secolo e costruita su insediamenti pre-romani. Imperdibili, infine, sono anche il Castello Varano di Terria, le cui origini risalgono al XIII secolo, e l’imponente Abbazia Cistercense di San Pastore fondata nel 1255, dove aleggia tuttora l’atmosfera semplice e raccolta che caratterizzava la vita monastica nel Medioevo.

Tra feste e rievocazioni, il passato rivive

Se il concetto di borgo fa pensare al silenzio dei vicoli e alla calma dei ritmi slow, Contigliano ha in realtà anche un ricco calendario di eventi e rievocazioni storiche, che attingono a piene mani dalla storia passata del paese. Emozionante è l’antichissima rappresentazione della ‘Passione di Cristo’, che viene messa in scena nella notte del Venerdì Santo da circa duecento figuranti in preziosi abiti d’epoca. Di rara suggestione è anche l’avvincente rivisitazione – nelle notti estive – dell’Assalto al Castello, che rievoca i cruenti fatti di sangue del 7 agosto 1501, quado passarono da Contigliano il capitano di ventura Vitellozzo Vitelli e i suoi armati, al servizio di Cesare Borgia. Ma i rituali collettivi e le occasioni per fare festa si legano anche al presente e alla convivialità della buona tavola: è ormai decennale, infatti, la ‘Festa della Pizza’, un appuntamento che riunisce – nelle serate di inizio estate – decine di migliaia di visitatori nel Parco comunale dell’ottocentesca Villa Franceschini. Un’ultima curiosità: tra i visitatori illustri di Contigliano, c’è stato anche il fotografo Steve McCurry, che nei primi anni Duemila ha ritratto il borgo con il suo stile inconfondibile.