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Leonessa: un territorio, un racconto, due anime

Un borgo, due – o forse più – anime. La storia di Leonessa ha un sapore medievale, inizia nel 1278 al confine tra il Lazio e l’Abruzzo, regione alla quale la città è appartenuta fino a poco meno di un secolo fa. A farle da cornice è la bellezza del paesaggio montano, in particolare il versante settentrionale del Monte Terminillo nell’alta Vallonina, che durante i mesi invernali si cristallizza sotto una soffice coltre di neve. A sud del borgo si erge invece il Monte Tilia, un tempo sede dell’antica stazione sciistica di Leonessa, oggi meta ideale durante l’estate per godere di lunghe passeggiate nella natura. Una curiosità riguarda l’estensione di questo paese: statisti-

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che alla mano, risulta essere il più vasto di tutto il Centro Italia tra quelli oltre i novecento metri d’altitudine e il secondo della provincia di Rieti. Un’altra particolarità concerne un evento tradizionale, ovvero il ‘Palio del Velluto’. Una gara tra contrade che si svolge generalmente a fine giugno e che rispolvera le origini.

Leonessa, i due volti del borgo

Una vocazione agricola da una parte e una turistico-culturale dall’altra. Sono questi i due volti di Leonessa, due racconti che camminano in parallelo definendone l’identità. Il territorio offre tantissimo, le coltivazioni tipiche sono le lenticchie, il farro, lo zafferano e, in primis, la celebre patata leonessana, un prodotto agroalimentare riconosciuto a livello nazionale. Ideale per preparare le ciambelline di patate, dolce molto diffuso nella zona, è perfino protagonista di una sagra organizzata la seconda domenica di ottobre.

Trekking alla Torre Angioina

Trekking alla Torre Angioina

Ma questo borgo è anche sport ed escursionismo. Grazie agli impianti di risalita di Campo Stella, molti sono i visitatori durante la stagione più fredda, tanto quanto i sentieri da trekking affascinano gli irriducibili delle camminate non appena sboccia la primavera. Diverse sono le associazioni culturali coinvolte nella promozione del territorio che propongono una serie di iniziative ponendo l’accento sull’ambiente e sull’attualità con una continua attenzione al miglioramento dei servizi.

Una passeggiata a Leonessa, cosa scoprire

Concedersi un giro nel centro storico è d’obbligo. Il risultato? Rimanere affascinati dai palazzi d’epoca e dall’eco medievale che si respira. Un edificio simbolico è Palazzo Mongalli, oggi sede del comune, ma vale la pena soffermarsi davanti al portale settecentesco

Fontana Margaritiana

Fontana Margaritiana

di Palazzo Vanni o ancora osservare Palazzo Cherubini nel quale, nel 1899, nacque Bixio Cherubini, celebre compositore e autore di brani che hanno segnato la storia della musica italiana. Numerose sono le chiese tra le quali spicca il Santuario di San Giuseppe da Leonessa, esempio di architettura barocca e luogo in cui sono custodite le spoglie del santo patrono. Nel cuore del borgo si trova infine la Fontana Margaritiana del XVI secolo, regalo di Margherita d’Austria. Uscendo dalle mura e salendo in auto è facile raggiungere Roma così come Perugia e L’Aquila, la posizione strategica rende Leonessa un ottimo luogo per chi – chissà! – volesse prendere in considerazione l’idea di abbandonare la frenesia della metropoli per dedicarsi a un piacevole smart working tra gli Appennini.