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Amatrice, un borgo da amare

Una storia millenaria, un paesaggio naturale tutto da scoprire, una tradizione gastronomica che ha conquistato il mondo: scoprire Amatrice è vivere un’esperienza autentica. Siamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, un territorio di bellezze paesaggistiche dove il contatto con la natura è sinonimo di relax, ma anche di tante escursioni, tra cascate d’acqua, paesaggi e storia. Sui numerosi percorsi di bassa e di alta montagna che partono da Amatrice, si possono ripercorrere tracciati ricchi di tradizione: sarà emozionante ritrovarsi sul Tracciolino di Annibale, “a fianco” del valoroso condottiero cartaginese attraverso l’Appennino. O andar lungo il Sentiero dei Ficorari, un tempo la battuta mulattiera che portava a Teramo. La vocazione natu-

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ralistica di Amatrice si arricchisce poi con il Lago Scandarello, un bacino artificiale perfetto per praticare diversi sport acquatici e la pesca sportiva. E ancora, l’Oasi Naturalistica Orie Terme, nei pressi della frazione Configno, dove piacevoli visite guidate vi portano tra verdi boschi, daini e cervi, senza dimenticare una sosta al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari.

Dalla (vera) Amatriciana ai prodotti Igp e Stg

Se diciamo Amatrice, non possiamo non pensare all’Amatriciana, probabilmente uno dei piatti più apprezzati della cucina italiana nel mondo, che solo qui si può assaporare nella sua ricetta tradizionale. Pensate che la salsa all’Amatriciana ha ricevuto nel marzo 2020 il prezioso riconoscimento comunitario Stg, Specialità Tradizionale Garantita, che fino ad allora avevano solo la mozzarella e la pizza napoletana. Ma il paniere di prodotti tipici di Amatrice è ricco di diverse prelibatezze locali. Il Guanciale Amatriciano e il Pecorino di Amatrice (che insieme ai pomodori di San Marzano sono il cuore della ricetta dell’Amatriciana), e ancora il Prosciutto Amatriciano Igp, il Miele della Laga e tanti altri prodotti che il Comune di Amatrice ha tutelato con il marchio De.Co. Una vocazione agroalimentare, quella di Amatrice, confermata anche da un piccolo record: proprio quello di avere nel suo territorio ben due prodotti tutelati dall’Unione Europea con i marchi Igp e Stg.

La rinascita di Amatrice

Un territorio ricco di storia, quello di Amatrice - della Conca di Amatrice si hanno tracce sin dall’età protostorica e via via attraverso i secoli -, che come sappiamo è stato drammaticamente colpito dal tragico sisma che il 24 agosto 2016 distrusse gran parte dell’abitato, compreso il suo ricchissimo patrimonio artistico e culturale. Una tragedia, che non ha impedito a questo centro di continuare ad attrarre i visitatori, anche con nuove proposte. Ne è un esempio l’Area del Gusto di Amatrice, uno spazio polifunzionale disegnato dall’architetto Stefano Boeri, dove oggi sono collocati gli otto ristoranti che un tempo animavano il centro storico di Amatrice. Così come la Casa della Montagna, che

ospita escursionisti e accoglie convegni, dove gli appassionati si possono misurare su una parete da scalata. E ancora la Sala Urcioli, una struttura donata dal celebre showman Enrico Brignano, dove si può ammirare il plastico di Amatrice di inizio Novecento e alcune opere recuperate dal Museo Civico Cola dell’Amatrice, purtroppo distrutto dal sisma. Ma Amatrice ha anche un simbolo della sua rinascita, il Monumento a Cola dell’Amatrice, realizzato in bronzo dall’artista Turillo Sindoni nel 1915, divelto e danneggiato dal terremoto, ma oggi di nuovo al suo posto.